• Non ci sono risultati.

chimico, il rallentamento della UHDWWLYLWj verso le pelli (ad es. nei bagni di calcinaio e in quelli della concia al vegetale).

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "chimico, il rallentamento della UHDWWLYLWj verso le pelli (ad es. nei bagni di calcinaio e in quelli della concia al vegetale). "

Copied!
22
0
0

Testo completo

(1)

*/266$5,2>@

$

 $GGROFLUH WR \HOORZ WR VRIWHQ  provocare in una soluzione, per aggiunta di un prodotto

chimico, il rallentamento della UHDWWLYLWj verso le pelli (ad es. nei bagni di calcinaio e in quelli della concia al vegetale).

$GHUHQ]D DGKHVLYHQHVV fenomeno di ancoraggio più o meno stabile di un film di rifinizione alla superficie del cuoio.

$HUD]LRQH DHUDWLRQ esposizione all’area per provocare un effetto ossidante (di soluzioni ,di pelli durante la concia o nelle vasche di depurazione degli effluenti conciari).

$HURELFR DHURELF che si riferisce all’aerobiosi, ossia tipo di vita di batteri per cui è necessario l’ossigeno e quindi l’aria per la loro attività metabolica.

Contrapposto ad anaerobico, dove l’attività è possibile in assenza di aria.

$HURJUDIR VSUD\JXQ  vedi pistola a spruzzo.

$IIXPLFDUH WR VPRNH  esposizione di pelli fresche al fumo di legna per ottenere l’essiccamento unitamente ad un effetto sterilizzante e conciante (era la pratica primitiva di conservazione delle pelli).

$OOXPH DOXP solfato doppio di alluminio e potassio idrato o anche di cromo e potassio idrato (allume di cromo), prodotti utilizzati entrambi per la concia all’allume (all’alluminio) e al cromo rispettivamente.

$OXWDnome dato dagli antichi romani al cuoio bianco concia all’allume (alum-tanned, dressed, tawed). Ancora oggi “aluta o alluda” è la concia napoletana (che da un cuoio morbido e bianco) di pelli ovine e caprine trattate con allume, farina e giallo d’uovo.

$PPRUELGLUH WRVRIW operazione meccanica tendente a rendere soffici cuoi e pellicce (non è altro che la palissonatura).

$QDHURELFR DQDHURELF metabolismo attivo di certi batteri in assenza di ossigeno (e quindi di aria).

$QFRUDJJLR DQFKRUDJH  fissaggio stabile di un film di rifinizione. Termine di origine marinaresca.

$QILELR KDUQHVOHDWKHU cuoio per finimenti, bardature o per tomaia pesante (spesore>4mm) di calzatura, ingrassato e reso impermeabile, ottenuto usando pelli bovine.

$QWLVHWWLFL DQWLVHSWV sostanze tossiche che inibiscono lo sviluppo di microrganismi nocivi per

(2)

$QWLWHUPLFL DQWLPRWKV sostanze tossiche per insetti (tarme) che possono attaccare pelli e cuoi.

Deriva dalla parola latina tarmes=tarlo.

$SSDVVLUH WRVDPP\ ridurre e rendere uniforme la distribuzione dell’ umidità contenuta nelle pelli durante la lavorazione, ed è un trattamento meccanico mediante la pressatura di rulli.

Termine formato da a=negazione e passo=appassito, dal latino passus participio passato del verbo pandere=stendere, in quanto l’ uva diventava passa se stesa a seccare.

$SSHQGHUH WRKDQJ si dice di pelli che vengono sospese per farle essiccare in condizioni sia statiche che dinamiche in un ambiente ben ventilato (per es. essiccatoio a tunel) con ganci. È diverso dall’ inchiodaggio o pinzatura (vedi).

$SSUHWWR ILQLVK  soluzione o sospensione in solvente o in acqua di sostanze vernicianti (formatrici di vernici) utilizzata nella rifinizione del cuoio, perché acquisti più cosistenza e resistenza.

$VFLXJDJJLR GU\LQJ  esposizione di pelli conciate o tinte all’ aria in varie condizioni per l’ essicamento.

$VSR SDGGOH  vasca di legno o altri materiali (plastica metallo) a forma semicilindrica, con agitatore interno semisommerso a pale mobili, utilizzata per operazioni di rinverdimento, nel reparto riviera, ed anche per la concia di pelli e pellicce, quando si vuole evitare l’ azione meccanica data dai bottali.

$VVRUWLPHQWR VFHOWD DVVRUWPHQW JUDQGLQJ  scelta e raccolta di pelli grezze e cuoi semilavorati e finiti per classi e peso, spessore, taglia, colore, difetti ecc. al fine di selezionare la qualità commerciale e/o la destinazione a processi di ulteriore lavorazione ed utilizzo.

$VWULQJHQ]D DVWULQJHQF\ fenomeno che si riscontra in soluzioni concianti nei riguardi della reattività verso la pelle, più o meno rapida e persistente (ad es. nei tannini e nei sali di cromo).



%

%DJQR IORDW soluzione o sospensione acquosa di prodotti chimici, sia concianti che ausiliari, nella quale si immergono le pelli grezze o semilavorate per effettuare le varie operazioni del processo conciario (ad es. bagno di concia, di depliclaggio, di tintura, di ingrasso ecc.).

%DVVRGLILRUH EOLQGJUDLQRUXEEHGJUDLQ difetto superficiale di un cuoio, che si presenta meno lucido del solito a causa della asportazione o attacco chimico o meccanico del fiore.

%DWWHULFLGD EDFWHULFLGH  relativo a sostanze o agente che hanno la proprietà di uccidere i

(3)

%D]]DQH EDVLO  sono pelli ovine(e talora caprine) conciante al vegetale, non ingrassate, e destinate ad essere rifinite, usate per fodera di calzature, bande di cappelli, borsette, portafogli.

%RUUDVFKLDWXUD UDVFKLDWXUD VKDYLQJ  asportazione fatta a mano o macchina con coltelli taglienti o smussati, del tessuto sottocutaneo più o meno grasso e delle sostanze non collageniche interfibrillari, effetuata nel corso dell’ operazione di rasatura (nel gergo conciario si dice buriè).

%RWWDODUH WR GUXP  trattare le pelli in bottale durante il processo conciario per favorire la penetrazione di sostanze chimiche sia concianti che ausiliarie, o anche a secco per provocare l’ ammorbidimento o ancora con segatura umida per uniformare l’ umidità delle pelli e delle pellicce, sgrassarle e lucidarne il pelo. Questa operazione oggi è quasi sostituita dal condizionamento (fatto a macchina).

%RWWDODWXUD GUXPPLQJ  operazione del bottalare.

%RWWDOH GUXP  apparecchiatura di forma cilindrica ampiamente utilizzata nell’ industria conciaria, ruotante attorno al proprio asse, che è cavo per potere introdurre acqua o soluzioni varie. All’ interno sono infissi delle caviglie (pioli) o delle mensole (tavole) incaricate a trascinare le pelli fino alla sommità della parete interna del cilindro stesso, per farle poi cadere, per gravità. La caduta esercita sulle pelli una energica azione meccanica, che favorisce la penetrazione dei prodotti chimici.

%RWWDOHDIROORQDUH PLOOLQJGUXP sinonimo di bottalare.

%XULq sinonimo di borraschiatura.



&

&DELQDGLVSUX]]R VSUD\LQJERRWK  ambiente chiuso di forma parallelopipeda e dimensioni varie in cui vengono immessi cuoi leggeri da rifinire per mezzo di pistole mobili e di nastro trasportatore per il movimento del pellame da rifinire.

&DOFLQDLR OLPH OLTXRU  termine usato nel riparto riviera per indicare l’ operazione di calcinazione nel trattamento delle pelli con soluzioni alcaline per ottenere il gonfiamento, la depilazione, e la solubilizzazione delle sostanze non collageniche prima dell’ operazione di concia.

&DOFLQD]LRQH OLPLQJ  operazione del calcinaio.

&DORGLSHVR VKRUWZHLJKW  aliquota del peso pattuito (pagato, spedito) nel commercio delle

pelli per variazione di umidità o di altre cause. Si adopera anche per il cuoio da suola che viene

venduto a peso.

(4)

&DPHUDGLHVVLFFDPHQWR GU\LQJURRP  ambiente dove avviene l’ essiccamento, per mezzo di aria calda, di cuoio proveniente da lavorazioni ad umido o da reparti di rifinizione. I cuoi possono essere fermi (appesi) o in movimento per mezzo di un nastro trasportatore.

&DPHUD GL ULVFDOGDPHQR VZHDWLQJ FKDPEHU  ambiente termoregolato dove le pelli vengo sottoposte alla “riscalda”, effetto di rilassamento del pelo del bulbo pilifero dovuto ad azione batterica fermentativa, e ciò per ottenere la slanatuta (lana da concia) senza danneggiare il pelo.

&DSUHWWLFKHYUHDX[ sembrerebbe una ripetizione dal momento che chevreaux in francese vuol dire capretti. Ebbene il termine chevreaux si riferisce al tipo di concia delle pelli di capretto.

&DUQHODWRFDUQH IOHVKIOHVKVLGH  parte delle pelle animale, opposta al lato fiore o grana, composta di tessuto connettivo ed adiposo, cioè la parte dove non ci sono i peli.

&DUQLFFLR IOHVKLQJ  residuo di tessuto adiposo e connettivo presente sulla pelle dal lato carne.

Viene asportato con la rasatura.

&DUWDDEUDVLYD EXIILQJSDSHU  carta di energica resistenza sulla quale si incolla della polvere di smeriglio, usata per allontanare per strofinio un sottile strato superficiale del fiore onde prepararlo alla verniciatura per fabbricare cuoi a fiore corretto. L’ operazione viene fatta con la smerigliatrice.

&DUWRQHFXRLR OHDWKHUERDUG  materiale composito ottenuto per aggregazione di fibre di cuoio (residui, ritagli di rifilatura sfibrati) con sostanze legante (gomme, resine), pressato per ottenere dei fogli, utilizzati nell’ industria calzaturiera per parti secondarie delle calzature.

&DYDOOHWWR KRUVH  attrezzo usato in conceria, formato da una sbarra con quattro piedi (munito di rotelle o senza) per poggiare le pelli durante la lavorazione, allo stato umido o allo stato asciutto.

&DYLJOLH SHJV  pioli di legno, più o meno spessi infissi all’ interno dei bottali per permettere l’ aggancio delle pelli durante la rotazione per portarle all’ estremità superiore e poi permettere che cadano, e ciò è la causa dell’ azione meccanica dei bottali. La caviglie impediscono anche l’ aderenza delle pelli alle pareti del bottale.

&LOLQGUDWXUD FLOLQGUDUH FLOLQGUR UROOLQJ WR UROOHU UROOHU  macchina usata per stirare e pressare i cuoi pesanti (cuoi da suola) mediante pressione di un grosso cilindro di acciaio con un moto di andata e ritorno. La macchina che usa detto cilindro si chiama macchina per cilindrare e si usa nella concia al vegetale per produrre cuoi da suola.

&ROODJHQH FROODJHQ  parte della pelle formata da proteine e albuminoidi, che contengono

pochissimi amminoacidi solforati. È la proteina principale (sostanza dermica) della pelle animale

destinata trasformarsi in cuoio per reazione chimica con le sostanze concianti e la loro successiva

(5)

fissazione. Chimicamente si tratta di un polipeptide composto da una catena di diciotto amminoacidi di cui il 30% è glicina.

&ROODFROODJJLRVXSLDVWUH SDVWHSDVWLQJ  nome generico di sostanza atta ad unire le superfici di due pezzi solidi. Secondo l’ origine delle sostanze usate per la loro fabbricazione, le colle vengono classificate in: colle di origine animale, vegetale, minerale, a base di resine sintetiche, elastomeri e siliconi. Per esempio la colla di pelle, detta anche caravella o colla forte, si ricava dagli scarti dei macelli, dai ritagli di pelli, dal carniccio di conceria, da pelli di gatto, di coniglio, da piedi di bue, di vitello ecc.

È impiegata dagli ebanisti. Per esempio il carniccio a una resa in colla del 30%.

&RORUDQWH G\H  si definiscono coloranti quelle sostanze “colorate” che, per mezzo della tintura o della stampa,riescono a modificare pellicce, pelli, carta, fibre tessili,ecc. penetrando dentro di esse, e distribuendosi uniformemente e fissandosi in modo tale da non potere essere eliminate per semplice lavaggio. Le sostanze coloranti per fissarsi stabilmente devono avere nei riguardi del manufatto da colorare una certa affinità o “sostantività”. Pertanto un colorante che va bene per un certo articolo può non andare bene per uno diverso.

&RQFHULD WDQQHU\  opificio dove s procede alla concia delle pelli.

&RQFLD GUHVVLQJ WDQQLQJ WDQQDJH  insieme di operazioni chimiche, fisiche e meccaniche fatte sulla pelle degli animali macerati per ottenerne cuoio. Lo scopo è quello di conservare inalterate nel tempo alcune proprietà possedute dalla pelle del animale in vita (imputrecibilità, morbidezza, elasticità e impermeabilità) e di esaltarne altre (come tenacità e resistenza). I vari procedimenti di concia si distinguono in relazione ai composti chimici concianti utilizzati.

Pertanto si parla di concia all’ allume, al cromo all’ olio, al vegetale ecc.

&RQFLDDOO¶DOOXPH DOXPGUHVVLQJWDQQLQJWDQQDJH  in realtà non è una concia vera e propria, ma trattasi di una pseudoconcia, dal momento che il cuoio ottenuto non resiste all’ acqua e alle alte temperature. Il conciante usato è l’ allume (da dove la denominazione) che è un solfato doppio idrato di alluminio e potassio: Al

2

(SO

4

)

3

. K

2

SO

4

. 24 H

2

O. Anticamente si usava aggiungere nel bottale anche il tuorlo d’ uovo, contenente grassi e lecitine, e farina di cereali, con azione ingrassante e di riempimento delle fibre.

Questo tipo di concia, adatto per conciare pelli ovine e caprine, dà dei cuoi bianchi, con fiore morbido e fine ed è adatto per la confezione di guanti e nell’ abbigliamento (concia bianca, alluda).

&RQFLDDOFURPR FKURPHWDQQDJH  è il tipo di concia più diffuso applicabile a tutti tipi di

cuoio. Vengono impiegati dei sali di cromo trivalente Cr 3+ , che con i gruppi reattivi della pelle

(6)

forma dei composti molto stabili. Con questo sistema di concia si ottiene un tipo di concia impermeabile, cuoio morbido, resistente e flessibile.

&RQFLDDOO¶ROLR RLOWDQQDJH  in passato largamente diffusa, usava come conciante degli olii di pesce ad alto contenuto di grassi poliinsaturi o olii sintetici, che sostituiscono quelli degli animali marini. Si ottengono dei cuoi molto morbidi, di colore giallo paglierino utilizzati per guanti, calzature speciali, abbigliamento, pulizia di vetri ottici, e per il loro alto potere assorbente nei riguardi dell’ acqua, per lavare ed asciugare le auto.

&RQFLDDOYHJHWDOH YHJHWDEOHWDQQDJH  detta anche concia ai tannini vegetali ed è stata usata largamente fino al secolo scorso prima della scoperta della concia ai sali di cromo. In passato venivano usati come concianti delle parti (corteccie, frutti, foglie e galle) contenute in moltissime varietà arboree e ricche in tannini. Attualmente si usano degli estratti tannici sia vegetali che sintetici. Questo tipo di concia viene usato per ottenere dei cuoi robusti e con certe caratteristiche peculiari. Si fabbricano con questo cuoio: suole, cinghie, selle, finimenti, ecc.

&RQFLDPLVWDRFRPELQDWD FRPELQDWLRQWDQQDJH  lo scopo di questo tipo di concia e quello di associare caratteristiche di sistemi di concia diversi. Per esmpio la concia cromo-vegetale o cromo-tannini sintetici da un cuoio per calzature, ma si possono avere altre combinazioni: concia allume-tannini vegetale, allume-olio ecc. In genere è la concia predominante quella che determina le caratteristiche del cuoio.

&RQFLDQWH WDQQLQJ PDWHULDO  dicesi di qualsiasi sostanza capace di trasformare la pelle del animale macellato in cuoio, cioè una sostanza imputrescibile e resistente al acqua. Per rendere il cuoio più adatto all’ uso è necessario incorporare dei grassi (ingrasso) per impedire che le fibrille costituenti il derma non si uniscano fra di loro e rimangano separate le une dalle altre: in questo modo si ottiene un prodotto morbido, pieghevoli senza presentarsi rigido e fragile anche allo stato asciutto.

&RQFLDWRUH: lavoratore addetto all’ operazione della concia.

&RQFLDWXUD: il conciare ed il suo effetto.

&RQGL]LRQDPHQWR FRQGLWLRQQLQJ  operazione mediante la quale il cuoio o la pelle viene tenuta in un ambiente a temperatura e umidità relativa standard (ad esempio T=20° e ϕ=65%) in modo che si raggiungono le condizioni di equilibrio con l’ ambiente: in questo modo si possono effettuare le prove fisiche desiderate. Il termine è anche usato nell’ operazione fatta dopo l’

essiccamento e prima della palissonatura. Quest’ ultimo uso una volta veniva fatto con la segatura

umida è veniva denominato messa in segatura. Attualmente si fa con una macchina detta

macchina condizionatrice.

(7)

&RQVHUYDUH WRSUHVHUYH  trattare pelli o cuoi con sostanze adatte ad evitare possibili danni ed alterazioni dovuti alla inevitabile putrefazione (esempio conservazione di pelli scuoiate per salatura, essiccamento). Durante le operazioni si parla di sostanze antibatteriche, antifermentative.

&RSUHQWH HIIHWWR FRYHULQJ SRZHU  effetto di copertura o di mascheramento di difetti superficiali eseguito sui cuoi durante le operazioni di rifinizione (l’ effetto coprente può essere fatto con colori coprenti, vernici, ecc).

&URVWD VSOLW  si ottiene con la spacciatrice e permette da un lato di uguagliare lo spessore di una pelle e dall’ altro di utilizzare gli strati di modo diverso. Lo strato superiore (per intenderdici dove sono attaccati i peli) si chiama strato fiore mentre lo strato o gli strati sottostanti croste.

&XODWWD EXWWUHDU  parte delle natiche di una pelle con particolare in tessitura compatta e di spessore mediamente superiore a quello delle altre zone. Ha un valore particolare negli equini.

&XRLR OHDWKHU  nella lingua italiana è l’ unico termine che denota una pelle conciata. In un dizionario dell’ 800 si trovano dei sinonimi: cuojo, corio, quojo. Esistono due plurali: cuoi e cuoia, il secondo usato nell’ espressione tirar le cuoia, cioè morire. Riportiamo per curiosità i corrispondenti termini nelle varie lingue: tedesco: leder, spagnolo: cuero, francese: cuir, greco:

derma, portoghese: couro, latino: corium.

&XRLRLQFURVWDRVHPLODYRUDWR FUXVWOHDWKKHU pelle conciata non rifinita, ma semplicemente essiccata dopo la concia.

&XRLR QDWXUDOH GHWWR DQFKH YDFFKHWWD DO YHJHWDOH JUHDVH VWXIIHG OHDWKHU UXVVHW XSSHU

OHDWKHU  è ottenuto da pelli di vitellone conciati al vegetale e poi ingrassati. Ha un colore caratteristico sia dal lato fiore che dal lato carne e si usa per la fabbricazione di cinture, selleria, valigeria e corsetteria.

&XRLRSHUVRWWRSLHGL LQVROHOHDWKHU  pelle leggera bovina conciata al vegetale o con concia combinata, utilizzata per interno di calzature.

&XRFLR SHU FDFFLDWDFFKHWWL SLFNLQJ EDQG OHDWKHU  cuoio bovino pesante forte ed elastico conciato al cromo o a concia combinata, usato in campo tessile nei telai come ammortizzatore di fine corsa delle spolette.

&XRLR SHU VXROD VROH OHDWKHU  è fabbricato partendo da pellibovine pesanti conciante generalmente al vegetale, ma anche al cromo o con concia combinata.

&XRLR SHU WRPDLD XSSHU OHDWKHU  viene preparato con pelli bovine leggere, vitelli, ovine,

caprine ed altre specie animali. In genere vengono conciate al cromo, ma anche con conce

combinate.

(8)

Cuoio scamosciato all’ olio (chamois leather): è prodotto partendo da pelle ovine o caprine, private di un sottile strato del lato fiore (skiver), e conciate all’ olio. È un cuoio molto soffice, elastico e restituente all’ acqua. Si usa per confezionare guanti, confezioni, per pulizia di lenti e per lavaggio di auto in questo ultimo caso per la sua elevatissima capacità di assorbire acqua. Da non confondere con lo scamosciato (vedi).

&XRLR YHUQLFLDWR SDWHQW OHDWKHU  è una pelle conciata al cromo (spesso crosta proveniente dalla spacattura) ricoperta, dal lato fiore o dal lato carne, con vernici a base di olii essiccativi, lacche, coppale, nitrocellulosa, poliuretano e pigmenti.



' 'DQQR GDPDJH  danneggiamento e relativo deprezzamento di pelli (durante la vita

dell’ animale) e di cuoi durante la fase del processo conciario. Per quelle esistenti prima della macellazione si ricordano: da sterco o orina, da pidocchi, rogna, dermatiti,zecche, tarolo.

Durante le operazioni di concia: impropria scarnatura (tagli), essiccamento, attacco batterico, da macchine difettose, da impropria rifinizione ecc.

'HFDOFLQD]LRQH GHOLPLQJ  operazione che si pratica durante i lavori di riviera, consistente nella eliminazione della calce e nella neutralizzazione della alcalinità prodotta dal calcinaio fatta con l’ aiuto di acidi organici ed inorganici e con sale in modo da tamponare il ph.

'HFRORUD]LRQH GHFRORXUL]DWLRQ  operazione che si effettua dopo la concia, specie in quella al vegetale, per rendere più chiara la superficie di colore bruno-tannico. Si usano sostanze ossidanti, riducenti ed acidi.

'HFRQFLD GHWDQQLQJ  operazione che consiste nell’allontanare sostanze concianti fissate al cuoio. Viene effetuata volutamente quando si vuole eliminare una concia precedente per eseguirne una nuova. Involontariamente si ha quando il cuoio viene a contatto con sostanze che provocano tale effetto indesiderato.

'pJUDV GpJUDV  è un prodotto dello scamosciato all’ olio. Si tratta di sostanze grasse non fissate. Esiste anche un dégras artificiale.

'HODQDJJLRVODYDWXUD GHZROOLQJSXOOLQJ  sever a recuperare dalle pelli di mammiferi muniti di vello la lana, da no confondere con la depilazione. Si fa con pastina di calce e solfuro (applicata dal lato carne) o con parziale attacco enzimatico.

'HQDWXUDQWL GHQDWXUDQV  sono sostanze chimiche aggiunte a sostanze alimentari (alcol, sale

comune) per renderle incommestibili e permettere in tal modo l’ uso nell’ industria.

(9)

'HSOLFODJJLR GHSLNOLQJ  eliminazione dell’acido dalle pelli conservate allo stato di semilavorato (pelli piclate) per proseguire le operazioni di concia.

'HSLOD]LRQH GHKDLULQJ  eliminazione del pelo, necessaria nell’ industria conciaria per produrre il cuoio.

'HUPD GHUPD  è la parte più importante della pelle dal punto di vista conciario.

'LOXHQWL WKLQQHUVWKLQQLQJDJHQWV  solventi poco pregiati usati come mezzi di trasporto di prodotti nella rifinizione del cuoio.

'LVDFLGD]LRQHQHXWUDOL]]D]LRQH GHDFLGLILFDWLRQ  eliminazione degli acidi liberi presenti nel cuoio a concia minerale, o che si formano durante il magazzinaggio, eseguita mediante sostanze ausiliarie ad azione blanda, senza danneggiare le fibre del cuoio. Anche se è usato il termine neutralizzazione, è più corretto disacidazione dal momento che raramente il trattamento del cuoio è spinto fino alla neutralizzazione.



( (IIORUHVFHQ]D VDOLQD R JUDVVD PLQHUDO VDOWV IDWW\VSUXH VSHZ  essudazione ovvero

affioramento, sulla superficie del cuoio, di polvere cristallina o amorfa (salina o grassa), dovuta a migrazione o separazione di sali o grassi fissati o comunque presenti nell’ intessitura interna del cuoio.

(IIOXHQWH FRQFLDULR HIIOXHQW  sinonimi di acqua residua o reflua di lavorazioni conciarie, contenente sostanze inquinanti, da depurare.

(PXOVLRQDQWH HPXOVLI\QJDJHQW sostanza chimica aggiunta a miscele di ingrasso utilizzate dopo concia per ammorbidire il cuoio con lo scopo di ottenere la dispersione dei grassi e facilitarne la penetrazione nel cuoio. In genere sono emulsionanti i saponi e i tensioattivi naturali e sintetici.

(SLGHUPLGH HSLGHUPLV  è lo strato più esterno della pelle dove vi sono i peli.

(VDXULPHQWR H[KDXVWLQJ  dicesi di consumo, per fissazione da parte della pelle durante una operazione di concianti o colorante presente nella soluzione di concia o di tintura.

(VVLFFDPHQWR GU\LQJ  operazione di allentamento dell’ acqua dalle pelli nel corso di lavorazione. Si fa in impiati peculiari dell’ industria conciaria. Le pelli da essiccare posono essere ferme o in movimento, in corrente di aria calda. Le pelli possono essere: sospese, inchiodate, pinzate su telai, incollate su lastre di vetro o metallo.

(VVLFFDWRLR GU\HU  apparecchio, impianto, camera, tunel o galleria, per l’ essiccamento delle

(10)

(VWUDWWR H[WUDFW  conciante vegetale (tannino) in soluzione, allo stato solido o di polvere (castagno, quebracho, mimosa ecc) utilizzato per la concia al vegetale, ad esempio per fabbricare il cuoio da suola.



) )DQJRDWWLYR DFWLYDWHGVOXGJH  miscela di consistenza semisolida di particelle degradate solide

ed acqua, formatasi per aerazione di effluenti domestici o industriali, contenenti una forte carica batterica e capace di ossidare le sostanze organiche ed anche inorganiche con azione degradativi di natura microbiologica.

)LOP ILOP  strato superficiale di rifinizione applicato al cuoio allo scopo di migliorarne l’ aspetto e le prestazioni durante l’ uso, consolidato dopo essiccamento e formato da resine cellulosiche, proteiche e di sintesi, solventi, plastificanti e coloranti.

)LQLVVDJJLR ILQLVK  vedi rifinizione.

)LRUH JUDLQ  parte superficiale della pelle esposta all’ esterno, con caratteristico aspetto, compatto, resistente, e particolare disegno dei follicoli dei peli, proprio di ogni specie animale.

)RQGR JURXQGLQJDJHQW  in rifinizione dicesi di dispersione o soluzione di sostanza resinosa naturale o sintetica utilizzata come strato sottostante alla vera e propria rifinizione (appretto o prodotto verniciante), con funzione di strato intermedio di ancoraggio dell’ appretto.

)RVVD SLW  recipiente a forma di tinozza cilindrica o parallelopipeda, in genere infossato nel terreno, utilizzato un tempo per operazioni conciarie ad umido (rinverdimento, calcinaio, concia al vegetale). Attualmente sostituita dalla vasca.



* *HODWLQL]]D]LRQH WHPSHUDWXUD GL VKULQNDJH WHPSHUDWXUH  detta anche temperatura di

contrazione o temperatura alla quale la pelle (o il cuoio) tende ridursi di dimensione a causa della denaturazione del collagene provocata dall’ aumento di temperatura. È un indice del grado di effetto conciante. Esempi: Pelle in trippa Tg= 40-60°C (impiego pratico 37-38°C); cuoio scamosciato Tg=65-70°C (impiego pratico 40°C); cuoio al cromo Tg=100°C (impiego pratico 60-80°C); cuoio al vegetale Tg= 70-85°C (impiego pratico 45°C).

*RQILDPHQWR VZHOOLQJ  aumento di volume della pelle fresca o calcinata-depilata (pelle in

trippa), dovuto all’ assorbimento di acqua (ad esempio in presenza di alcali a acidi).

(11)

*UDPLQDWXUD RYHUEUHDNLQJ  trattamento di pelli rinverdite con coltelli smussati, a mano o a macchina, per asportare dal lato carne i residui di sporcizia e nel contempo allentare il tessuto dermico.

*UDQD vedi fiore.

*UDQLUHODPHOODUH WRERDUGWRJUDLQ  operazione per dare al fiore l’ effetto di una grana più accentuata. Si piega la pelle su se stessa (fiore contro fiore) e si esercita col palmo della mano una leggera pressione sulla pelle. Questa manipolazione riesce meglio con un attrezzo denominato pamella (o pamella dal nome “ palmo” della mano). Questa operazione viene attualmente fatta con una macchina denominata palmellatrice.

*URSSRQH EXWW  parte restante della pelle dopo la asportazione della testa, delle spalle e dei fianchi. È la parte migliore, specie nel cuoio da suola al vegetale .

0H]]R JURSSRQH EHQG  una delle due parti ottenute tagliando il groppone lungo la linea dorsale. Il taglio viene fatto per pelli bovine di grosse dimensioni. Gropponi e mezzi gropponi si utilizzano per fondi di calzature.

*XDUGDOR ZHOWLQJ OHDWKHU  cuoio generalmente conciato al vegetale, tagliato in strice, e utilizzato per collegare il fondo suola della calzatura con la tomaia.



, ,PSUHJQD]LRQH LPSUHJQDWLRQ  assorbimento, con penetrazione nella struttura fibrosa del

cuoio, di una data sostanza allo stato liquido, in soluzione, o in sospensione, atta a modificarne le caratteristiche merceologiche. Dicesi per esempio la preparazione della vacchetta, per il consolidamento e ancoraggio della rifinizione ecc.

,QFKLRGDJJLR QDLOLQJ  fissaggio con chiodi (un tempo determinato), pinze o morsetti delle pelli durante un’ operazione e allo stato umido su i telai per l’ essiccamento.

,QJUDVVR LQJUDVVDJJLR IDWWLQ IDWOLTXRULQJ IDW IDWOLTXRU  operazione di lubrificazione mediante l’ introduzione fra le fibre della pelle conciata di soluzioni e di emulsioni di sostanze grasse più o meno reattive. Si modifica, a seconda della quantità e del grasso introdotto, la morbidezza del cuoio per adattarlo all’ uso a cui è destinato (calzature, abbigliamento). Il grasso influenza le proprietà fisiche del cuoio come la dilatabilità, la resistenza allo strappo, la bagnabilità da parte dell’ acqua e la permeabilità all’ aria ed al vapore acqueo.

,QXPLGLPHQWR FDPSLQJ PHWWHUHLQVHJDWXUD VDZGXVWLQJ  operazione di idratazione della

struttura fibrosa dei cuoio e delle pellicce, mediante spruzzatura dell’ acqua in superficie, o

(12)

l’ umidità. Tale operazione è necessaria per rendere le pelli idonee ai trattamenti meccanici successivi (palissonatura).



/ /DWRFDUQH IODVKVLGH ODWRILRUH JUDLQVLGH vedi carne e fiore.

/DWWH GL FDOFH OLPH PLON  sospensione di idrossido di calce Ca(OH)

2

, utilizzata per la preparazione delle soluzioni di trattamento delle pelli (calcinaio) per il gonfiamento prima dell’ operazione della concia (lavori di riviera).

/XFLGDWXUD JOD]LQJ  trattamento a macchina (lisa) con moto alternativo, esguito con un rullo di vetro a forte pressione sul cuoio rifinito per ottenere un effetto brillante.



0 0DFHUDQWH PDFHUD]LRQH EDWH EDWWLQJ  prodotto usato nella riviera, e relativa operazione,

composto da una miscela di sostanze chimiche decalcinanti e sostanze organiche contenente enzimi proteolitici ad azione degradativa-solubilizzate sulle proteine non collageniche (albumide), proveniente da animali, vegetali o di origine microbiologica. L’ operazione consiste nel trattare in un bagno tiepido, con tali prodotti, le pelli per eliminare la calce ed allontanare dal tessuto fibroso del derma le sostanze proteiche non collageniche. La macerazione è seguita dalla purga meccanica.

0DQR WRFFR IHHO WRXFK  dicesi di apprezzamento soggettivo di proprietà organolettiche di cuoi e pelli, quali la morbidezza o consistenza, l’ untuosità o la secchezza, l’ effetto scrivente di no scamosciato,ecc.

0DUJDULWDUH WRKDQGERDUG  sinonimo di pamellare o palmellare dal nome dell’ attrezzo con cui si realizzava. Questo attrezzo consiste di una tavoletta ricoperta di sughero detta appunto margarita, pamella, pomella o palmella, con la quale si esercita un movimento di pressione sul pellame ripiegato su se stessa fiore contro fiore. Attualmente la stessa operazione viene fatta con la macchina a palmellare.

0DURFFKLQR PRURFFR  nome dato ad un tipo di cuoio tinto, morbido fabbricato con pelle di

capra, piccoli vitelli e montone conciato al vegetale (stomaco o mimosa). Il suo nome indica che

questo tipo di lavorazione venne importata dagli Arabi dell’ Oriente e dal Nord Africa, i quali la

introdussero in Spagna nel Medioevo. Per molti secoli l’ articolo importato era preferito a quello

(13)

0HWWHUH D FDYDOOHWWR WR KRUVH  si tratta di far sostare le pelli, per la stagionatura e per uniformare l’ umidità o il fissaggio di concianti e coloranti su un apposito attrezzo detto appunto cavalletto (vedi). Si dice anche sosta a cavalletto.

0HWWHUHDYHQWR WRVHWRXW  trattare a mano o a macchina, con appositi coltelli smussati la pelle dopo la concia, allo stato umido, per eliminare parte dell’ acqua o delle sostanze assorbite.

0HWWHUHLQVHJDWXUD WRVDZGUXVW  inumidire le pelli conciate dopo l’ essiccamento per poterle sottoporre senza rischio di rottura a trattamenti meccanici di ammorbidimento (cioè la palissonatura). Si usa segatura bianca, non resinosa.

0H]]DOXQD &ROWHOOR D PH]]DOXQD NQLIH  strumento tagliente a lama ricurva, munito di manico, necessario agli artigiani per sezionare e sagomare il cuoio (La più antica fabbrica francese è la Blanchard - Parigi).

0H]]DQDVFKLDSSD VLGHVLGHER[VLGHFDOI  mezza pelle, in genere bovina conciata per cuoio o tomaia tagliata lungo il filo schiena.

0H]]DQD metà animale scuoiato.

0LVXUD]LRQH PHDVXUHPHQW  operazione di misura di superficie di quei cuoi, generalmente fatta con macchine tipo a pioli o elettroniche, che si vendono a superficie. La misura viene espressa in piedi quadrati inglesi (1p.q. = 1f.s = feet square = 30, 48 [cm] = 929, 03 cm

2

) o anche in decimi quadrati (dm

2

) o metri quadrati (m

2

).



1 1DSSD QDSSD  pellame morbido, elastico, prevalentemente per l’ uso abbigliamento (guanti,

vestiario), ma anche per tomaie di calzature sportive e per arredamento (poltrone, divani) ottenuto da pelli ovine o caprine, ma anche da bovine spaccate, conciate al cromo e riconciate con tannini vegetali o sintetici.

1XDQ]DWXUD PL[EOHQGWLQWFRORUVKDGH  dicesi di operazione di alterazione, modifica del tono di tinta (nuance, shade) di cuoio, che si effettua, ad esempio, mescolando colori unitari, durante le operazioni di tintura.

1XEXFN QXEXFN  tipo di pelle conciata, generalmente per tomaia, al cromo e riconciato con

tannini sintetici, in genere di colore bianco, smerigliato dal lato fiore per ottenere una superficie

leggermente vellutata, cioè simile al velluto.

(14)



2 2OLDWXUD RLOLQJ  trattamento superficiale del cuoio da suola, conciato al vegetale con leggero

tratto di olio, per mantenere elastico lo strato fiore ed inibirne l’ ossidazione o imbrunimento superficiale durante l’ essiccamento.

2OLR RLO  sostanza organica naturale o artificiale, di origine vegetale, animale o minerale, a base di idrocarburi o esteri della glicerina ed acidi grassi superiori, liquida a temperatura ambiente, insolubile in acqua ed insolubile in solventi, utilizzata in campo conciario per lubrificare il tessuto dermico, facilitare lo scorrimento reciproco delle fibre ed ostacolare l’ ossidazione superficiale del cuoio.

2OLRVROIDWRVROILWDWR VXOSKDWHGVXOSKLWHRLO  olio trattato con acido solforico e con solfito o bisolfito alcalino rispettivamente, in presenza di aria e nella cui molecola vengono introdotti i gruppi: -O-S3OH- o –SO3H. In tal modo si ottiene la solubilizzazione (difatti i gruppi caratteristici sono gruppi ionogeni) con formazione di una emulsione in acqua, facilitandone la penetrazionee il fissaggio alle fibre dermiche.

2OLR VROIRUDWR VXOSKRQDWHG RLO  olio solubile o emulsionabile contente gruppi solforici (- SO

3

H).



3 3DOLVVRQDUHSDOLVVRQH WRVWDNHVWDNLQJPDFKLQH  operazione meccanica conciaria (e relativa

macchina), consistente nel ripiegare e stirare sotto pressione con coltelli smussati la pelle conciata dopo essiccamento e condizionatura, onde provocare il distacco delle fibre dermiche tra loro ed ottenere un’ azione di ammorbidimento. Si può fare sia a mano che a macchina.

3DOPHOODUHSDOPHOODWULFH WRERDUGERDUGLQJPDFFKLQH  operazione (e macchina relativa)per ottenere l’ evidenziamento del fiore caratteristicodella specie animale di provenienza della pelle, eseguita mediante ripiegatura e stiramento.

3HOOH: tessuto che riveste esteriormente il corpo umano e animale. Epidermide, derma.

3HOOHIUHVFD JUHHQIUHVKKLGHJHHUIUHVKVNLQ  tegumento che ricopre il corpo degli animali, ottenuto dallo scortico e prima di qualsiasi trattamento di conservazione, sia su animali grossi (hide) che piccoli (skin).

3HOOHLQWULSSD SHOW  vedi trippa.

3HOOLVDODWHIHVFKH JUHHQKLGH  pelli grezze salate a secco o ad umido e non fatte asciugare e

(15)

3HOOLHVVLFFDWHDOO¶DULD DLUGULHGKLGH  pelli grezze fatte essiccare all’ aria e commercializzate allo stato essiccato.

Pelliccia (fur): pelle conciata con pelo, destinata alla abbigliamento.

3HOR KDLU  produzione epidermica, di natura proteica (cheratina), de corpo degli animali, più o meno folta e di spessore variabile, ancorata al tessuto dermico (nei follicoli relativi che ospitano i bulbi piliferi).

3HUJDPHQD SDUFKPHQW  pelle di animale di piccola taglia (ovini, caprini, vitelli, maiali, asini) non conciata, ma solo depilata, calcinata ed essiccata, ridotta di spessore e levigata con la police.

Nell’ antichità veniva utilizzata per la scrittura di documenti, rilegatura di libri, per membrane di strumenti a percussione (tamburi) ecc.

3HVR FRQGL]LRQDWR VDPPHG ZHLJKW  peso della pelle dopo la condizionatura con la pressa rotativa.

3HVRGHOFXRLRHVVLFFDWR OHDWKHUGU\ZHLJKW  peso del cuoio dopo l’ essiccamento, cioè dopo tutte le operazioni ad umido del cuoio. Contenuto di umidità 8-20%.

3HVR HVVLFFDWR GU\ FKURPHWDQQHG KLGH ZHLJKW  peso della pelle dopo la concia al cromo convenzionale, riconcia, ingrasso ed essiccamento fino ad una umidità del 14%.

3HVR SHOOL FRQFLDWH WDQQHG KLGH ZHLJKW  peso della pelle al termine della concia e dopo almeno 12 ore di sosta nel cavalletto.

3HVR SHOOL VDODWH VDOWHG ZHLJKW  peso della pelle dopo la salatura con sale solido o dopo trattamento in salamoia. Umidità della pelle: 30-45%.

3HVRSHOOLLQWULSSDRSHVRWULSSD KLGHSHOWZHLJKW  peso della pelle dopo tutti i lavori di riviera, cioè dopo la eliminazione di tutti i costituenti non conciabili della sostanza dermica.

Contenuto di acqua delle pelli in trippa 70-85 %. Il rendimento (o resa) delle pelle in trippa rispetto al peso verde: 70-95%; al peso salato: 90-120%; al peso salato secco: 140-160; al peso secco: 180-240.

3HVRSHOOLULQYHUGLWH VRDNHGKLGHZHLJKW peso della pelle dopo adeguamento rinverdimento e sgocciolamento.

3HVRUDVDWR VDOWHGKLGHZHLJKW  peso della pelle dopo rasatura fino ad spessore richiesto.

3HVRVDODWRVHFFR GU\VDOWHGZHLJKW  peso di una pelle dopo asciugaggio e successiva salatura o viceversa.

3HVRSHOOHHVVLFFDWD GU\KLGHZHLJKW  peso dopo la conservazione per essiccamento.

3HVRYHUGHRSHVRFRGD JUHHQZHLJKW  peso della pelle scuoiata (raffreddata, dissanguata, con

eliminazione di corna, zoccoli, orecchie, zampe, ossa della coda, mammelle).

(16)

3LFNHO SLFNOH soluzione di acido e sale (in genere H

2

SO

4

e NaCl) utilizzata per due scopi:

come conservante (pelle conservata piclata) che come acidificante senza gonfiamento prima della concia al cromo.

3LFODJJLR SLFNOHSLNOLQJ  operazione di pickel.

3LHGH TXDGUDWR R TXDGUR VTXDUH IRRW DEEUHYLDWR LQ VT IW  unità di misura di superficie inglese e americana pari a: 1 [piede quadro] = 1 [square foot] = 929 [cm

2

] = 9,29 10

-2

[m

2

].

3LJPHQWDUH WR SLJPHQW  operazione di applicazione a tampone o a spruzzo, di un velo di vernice per la rifinizione di pelli conciate, a base di elastomeri naturali, artificiali o sintetici, e contenenti coloranti, plastificanti, pigmenti, solventi ed acqua.

3LOD GL SHOOL KLGH SLOHV  catasta di pelli, in genere salate fresche, ma anche in corso di lavorazione o finite, disposte una sull’ altra ben distese, sia con carne contro carne che con fiore contro fiore, per sosta di maturazione, trasporto o magazzinaggio.

3UHFRQFLD SUHWDQQDJH  concia parziale e superficiale, ottenuta con prodotti concianti particolari (tannini sintetici, formaldeide ecc.) allo scopo di facilitare la successiva concia al cromo o al vegetale.

3XUJD VFXGGLQJ  operazione meccanica effettuata sul lato fiore di pelli in trippa calcinate o sottoposte a macerazione, con attrezzo o a macchina, che preme e stira, allo scopo di eliminare dalla struttura dermica delle pelli il sudiciume, i residui dei peli, sostanze grasse e saponi di calcio, i residui delle operazioni di riviera. Termine preso in prestito dalla medicina.



5 5DIILQDUH WRSDUHSDULQJ  asportare a secco dal lato carne delle pelli conciate, specialmente

per abbigliamento (guanteria,, abbigliamento), con apposita macchina, munita di coltelli elicoidali rotanti (raffinatrice), un sottile strato per uniformar e assottigliare lo spessore.

5DIILQDWULFH SDULQJPDFKLQH  macchina per raffinare.

5DJJULQ]LWR FXRLR VKUXQNH JUDLQ OHDWKHU  cuoio sul quale è stata provocata, mediante qualche artificio (ad esempio per trattamenti con tannini molto astringenti) la contrazione del fiore, allo scopo di ottenere un effetto particolare di rugosità superficiale.

5DVDUH WRVKDYLQJ  asportare dal lato carne di pelli conciate allo stato umido, specialmente bovine per tomaia e suola al cromo o al vegetale, con apposita macchina munita di cilindro con lame (rasatrice), uno strato per uniformare, lo spessore.

5DVDWULFH VKDYLQJPDFKLQH macchina per rasare.

(17)

5HVDUHQGLPHQWR JDLQUHWXUQ quantità in peso o in superficie (gain area, gain weight, return leather) di cuoio o pellame, ottenuta dalla unità di peso di pelle grezza o di pelle in trippa, o il risultato d una operazione (ad esempio resa in conciato, in gropponatura ecc). In campo calzaturiero si parla di resa al taglio (gain cutting) e rappresenta il numero di paia di suole o di tomaie ottenute dall’ unità di peso o superficie del cuoio usato.

5LFRQFLD UHWDQQDJH  processo cui si sottopongono le pelli conciate per ottenere delle modifiche di proprietà ed aspetto. Si fa con prodotti concianti diversi da quelli della concia originaria (ad esempio concia al vegetale dopo concia al cromo), e talora anche uguali.

5LILODUHULILODWXUD WRWULPWULPPLQJ  operazione mediante la quale si asportano le parti non utilizzabili di pelli grezze o di cuoi. Ha lo scopo di migliorare l’ aspetto e la resa al taglio, e renere più agevole le operazioni.

5LILQL]LRQH ILQLVKLQJ  fase finale del processo di concia, indicante il complesso delle operazioni di verniciatura, spazzolatura, lucidatura ecc. tese a nobilitare il cuoio. Il termine può indicare:

a.- il tipo di prodotto usato (caseina, nitrocellulosa, resine ecc);

b.- la tecnica operativa usata [a spruzzo (spray), con la macchina velatrice (curtain-coating machine), a tampone (pad) ecc.];

c.- l’ effetto ottenuto [anilina (aniline), semianilina, antidato (antique), ecc.].

5LQYHUGLPHQWR VRDNLQJ  trattamento delle pelli grezze, salate o essiccate per immersione in acqua con aggiunta di ausiliari (tensioattivi, alcali, antibatterici, ecc.), per provocarne l’ imbibizione di acqua, l’ eliminazione del sale e del ripristino delle caratteristiche delle pelli fresche, appena macellate. In poche parole serve per ridare alla pelle morbidezza e renderla idratata, cioè le caratteristiche dell’ animale in vita.

5LWHQHUH WRUHVHWRXW  distendere ed ammorbidire le pelli conciate, ancora allo stato umido, con macchine a cilindro ruotante con lame elicoidali smussate e rulli portanti ricoperti di goma.

5LYLHUD UHSDUWR EHDPKRXVH  reparto di conceria dove hanno luogo le operazioni di preparazione della concia.

5LYLHUDODYRULGL ZHWZRUN  l’ insieme delle operazioni che si praticano del reparto riviera.

Queste consistono in: rinverdimento, depilazione, calcinaio, decalcinazione, purga, macerazione e piclaggio delle pelli. In questo modo si ottiene la pelle in trippa piclata, che può essere conservata e commercializzata in questo stato.

5RYHVFLDWRFRQSHOR VKHDUOLQJ  articolo per abbigliamento detto anche montone rovesciato,

ottenuto con pelli ovine conciate con pelo, rifinite dal lato carne mediante smerigliatura per

(18)

(rasato, pareggiato, stirato, lucidato). Secondo il tipo può indifferentemente presentare il lato carne all’ esterno e pelo all’ interno e viceversa.



6 6DODPRLD EULQH  soluzione di sale comune (NaCl) satura, usata per la conservazione ad umido

delle pelli fresche.

6DODUH VDODWXUD WR VDOW VDOWLQJ  trattare con sale le pelli fresche perché si conservino. La salatura può essere fatta a secco , cospargendo il lato carne delle pelli con sale in cristalli, oppure ad umido immergendole in vasche con salamoia.

6DWLQDUHVDWLQDWXUD WRLURQWRSODWHLURQLQJSODWLQJ operazione fatta sul cuoio nel reparto rifinizione consistente nel sottoporlo all’ azione di una piastra di acciaio riscaldata, per ottenere la spianatura e la lucidatura.

6EDJQDWXUD EDJQDWXUD ZHWWLQJ EDFN ZHWWLQJ EDWKLQJ  immersione in acqua di pelli conciate, conservate allo stato essiccato (in crust) allo scopo di poterle avviare alle successive operazioni ad umido (tintura, ingrasso, rifinizione).

6ELDQFDVELDQFDPHQWR EOHDFKLQJEULJKWHQLQJZKLWHQLQJ  schiarimento delle elli in corso di lavorazione (pelle in trippa) o dopo concia, tintura, per trattamento con sostanze chimiche ossidanti, riducenti, acidi ecc.

6FDPRVFLDWR VXHGH  pelle comunque conciata e tinta, smerigliata da fiore o da carne per ottenerne la sfibratura superficiale con effetto visivo e tattile del velluto.

6FDPRVFLDWRDOO¶ROLR FKDPRLVOHDWKHU  vedi concia all’ olio.

6FDPRVFLDWRFRQHIIHWWRVFULYHQWH WZRZD\VXHGH  tipo di scamosciato (suede) ottenuto da pelli comunque conciate e tinte, smerigliate da fiore o da carne in modo da presentare una peluria di altezza tale da conservare i segni superficiali impressi come una scrittura.

6FDUQDUHVFDUQDWXUD WRIOHVKIOHVKLQJ  eliminare a mano o a macchina con coltelli, dalla pelle in trippa, il tessuto sottocutaneo adiposo e il grasso, prima di proseguire con l’ operazione di concia vera e propria.

6FHOWD VHOHFWLRQ  operazione di distinzione in lotti di pelli grezze, in corso di lavorazione o finite, avventi caratteristiche omogenee di qualità, spessore, taglia, colore, pedaggio, destinazione ecc. per poterne ottenere una classificazione commerciale ed una valutazione merceologica.

6FKLDSSD VLGH  sinonimi di mezzina (vedi).

(19)

6FRUWLFDUHVFRUWLFR WRIOD\IOD\QJ  togliere mediante coltelli la pelle dall’ animale macellato:

sinonimi scuoiare, spogliare, spellare.

6FRU]D FRQFLDQWH WDQ EDUN  corteccia di piante legnose ricca in tannini. Per esempio la quercia, quebracho ecc.

6FUHSRODWXUDGHOILRUH JUDLQFUDFNLQJ  spaccatura superficiale dello strato fiore causata dallo stiramento e allungamento sotto sforzo della pelle.

6FXRLDWXUD IOD\LQJ  sinonimo di scortico (vedi).

6HJDWXUD PHWWHUHLQ  WRVDZGXVW  vedi mettere in segatura.

6ILRUDUH VILRUDWXUD WR GHJUDLQ GHJUDLQLQJ  allontanare il fiore o per spaccatura o con smerigliatura.

6IUHJDPHQWR UHVLVWHQ]DDOOR  UXEIDVWQHVV  capacità dello strato superficiale dello strato di rifinizione di resistere allo sfregamento, fatto sia a mano che a macchina, con un tampone secco o inumidito, a caldo o a freddo (dry, wet, hot, cold rub fastness).

6JUDVVDJJLR GHJUHDVLQJ  trattamento delle pelli nel corso delle lavorazioni di concia, con solventi, tensioattivi, per asportare l’ eccesso di sostanze grasse naturalmente presenti.

6ODQDWXUD GHZRROLQJ  asportazione del vello da pelli lanute (ovi-caprine)con processi non distruttivi, allo scopo di recuperare la lana. Ad esempio si fa con una “ pastina depilatoria” (vedi) o con il metodo del “ riscaldo” .

6PHULJOLDWXUDVPHULJOLDWULFH EXIILQJVFRXUULQJVQXIILQJ  operazione e rispettiva macchina a rullo ruotante ricoperta di carta smeriglio, effettuata sulle pelli dal lato fiore, per asportarne la parte superficiale nel caso abbia difetti, e poi rifinirla eventualmente con sostanze coprenti. La smerigliatura viene anche fatta dal lato carne (weeling).

6RPPDFFR VXPDFK  pianta mediterranea (rhus coriaria) coltivata in Sicilia ed in atre regioni a clima caldo-temperato molto importante per il suo contenuto in tannini di colore molto chiaro delle sue foglie. Altre specie si coltivano in altre parti del mondo. Le foglie e il suo strato vengono usati nella concia e/o riconcia al vegetale per produrre pellami molto fini e di tinte chiare. La pianta di Sommacco viene ricordata da Plinio il Vecchio con il nome di “ pianta dei conciatori” .

6RVWDQWLYLWj VXEVWDQWLYLW\  affinità di una determinata sostanza chimica (tannino, colorante, ecc.) per la pelle o per una data fibra tessile.

6SDFFDUH VSDFFDWXUD VSDFFLDWULFH WR VSOLW VSLWWLQJ VSOLWWLQJ PDFFKLQH  operazione

mediante la quale si tagliano le pelli per ricavarne due o più strati (fiore e crosta). Si può

spaccare sia in trippa che in conciato. È un’ operazione che si fa solo a macchina.

(20)

6SDFFDWL VNLYHUV  è lo strato fiore molto sottile che si ottiene dalla spaccatura di pelli in trippa ovi-caprine per la fabbricazione di scamosciato all’ olio. La parte rimanente che si continua a chiamare crosta, ma è una crosta particolare, è quella che da lo scamosciato all’ olio. Gli spaccati vengono utilizzati, conciati al vegetale o l cromo, come fodera per pelletteria e come interni per capelli. Vengono accoppiati o meno ad un rinforzo di tessuto. In questo tipo di spaccatura si da più importanza alla crosta che al fiore.

6SD]]RODUH WREUXVK  operazione manuale o a macchina per la pulitura superficiale di pelli (specie scamosciato) o di cuoi mediante spazzole.

6SUX]]DUH WRVSUD\  operazione di applicazione di sostanze di rifinizione fatta per mezzo di una pistola ad aria compressa.

6WDPSDUHVWDPSDJJLR WRHPERVVHPERVVLQJ  impressione con piastre incise e con speciali presse di particolari disegni sulla superficie del cuoio rifinito, talora di grana di altre specie di animali a scopo di imitazione, usando pellame difettoso.

6WHUFDWXUD EHOO\ JUDLQ  dannodi una pelle grezza (specie bovina) sui fianchi, dovuto al contatto prolungato, in vita, su giacigli sporchi di orina e di sterco (da dove il nome). Il difetto sulla pelle conciata appare sotto forma di rugosità e fiore corroso.

6WLUDUHVWLUDWXUD WRLURQLURQRQJ  vedi satinatura.



7 7DPSRQDUH WR SDG  operazione di rifinizione del pellame fatta con tampone, ovvero

applicazione con spazzola o tampone imbevuti di vernice.

7DQQLQLVLQWHWLFL R ULQWDQL V\QWHWLFWDQQLQV  sono tannini ottenuti da composti chimici (ad esempio fenoli solfonati), ad imitazione di quelli naturali e con caratteristiche simili di reattività per le proteine.

7DQQR: antica denominazione della scorza di alcuni vegetali contenente tannino

.

7DWWRWRFFR IHHOWRXFK  vedi mano.

7HODLR VWDLQLQJ IUDPH  armatura in legno, lamiera forata o altro meìateriale rigido, su cui inchiodare o agganciare sotto tensione le pelli conciate per sottoporle all’ operazione di essiccamento.

7HQVLRDWWLYL ZHWWLQJDJHQWVVXIDFWDQV  prodotti chimici di varia natura, naturali o sintetici,

chhe determinano nelle soluzioni un abbassamento della tensione superficiale e pertanto

favoriscono la bagnatura e il lavaggio delle pelli con acqua, la penetrazione in esse delle

(21)

sporco e formatori di schiuma). Per la legge Merli sulle acque di scarico devono essere biodegradabili.

7LQR WLQD YDW  recipiente cilindrico, in genere in legno, ma anche di cemento o mattoni, infossato (vedi fossa), dove un tempo venivano effettuate le operazioni ad umido del processo di concia.

7LQJHUH WLQWXUD WR G\H G\HLQJ  colorare fibre,pelo o pelli conciate utilizzando prodotti coloranti naturali, artificiali o sintetici. Le operazioni di tintura sono molto complesse e per tanto si utilizzano tecniche diverse a seconda della natura dei coloranti (coloranti acidi, basici, reattivi ecc.).

7RPDLD XSSHU  parte superiore della scarpa che ricopre il piede, ma non la sua pianta che poggia invece sul sottopiede e sulla suola. È costituita da pellame per tomaia (upper leather) più o meno morbido.

7ULSSDSHOOHLQ SHOW  pelle che ha subito i preparamenti di preparazione alla concia, e cioè:

rinverdimento, calcinazione, decalcinazione, purga. Ha l’ aspetto turgido, gelatinoso, elastico e scattante proprio della trippa dell’ apparato digerente degli animali.



8 8JXDOL]]DUH WROHYHO  porta a spessore costante il pellame o il cuoio, che naturalmente presenta

uno spessore non uniforme nelle varie parti della sua superficie (groppone, culatta, fianchi), mediante operazioni meccaniche di spaccatura, rasatura, smerigliatura, ecc.

8PLGLILFDUHXPLGLILFD]LRQH WRPXOOWRGDPSHQGDPSLQJ vedi inumidimento.



9 9DFFKHWWH NLSV  pelli semiconciate o conciate al vegetale, non rifinite, provenienti in genere

dall’ India, dette anche “ East India Tanned kips” , che vengono successivamente ingrassate e tinte per usi diversi (calzature, pelletteria, valigeria). Un tipo simile è il “ cuoio naturale” .

9HOOXWDUH WRYHORXUILQLVK  si dice la pelle la cui superficie è stata rifinita in modo da darle una fine peluria simile al velluto.

9HOXRU sinonimo di pelle vellutata.

9HQDWXUD YHLQLQHVV  apparenza del disegno dei vasi sanguinei sottocutanei nel pellame e nel

cuoio finito che ne determina un deprezzamento (scelta inferiore).

(22)

9HUQLFH YDUQLVKODFTXHU  prodotto di appretto composto di lacche naturali o sintetiche (olii essiccativi, resine) con altri componenti e solventi, utilizzato per ottenere un cuoio verniciato.

9LWHOOR FDOI giovane bovino (maschio o femmina), in genere fino a quando si alimenta con solo latte. Dicesi box-calf la pelle di vitello conciata al cromo e rifinita liscia, più o meno morbida e destinata a tomaia.

9LWHOORQH EURXWDUG JUDVVHU YHDO  bovino giovane (maschio o femmina), in genere dopo svezzamento completo, alimentato al pascolo erboso, detto anche “ vitello pesante” . Le pelli di vitellone vengono utilizzate per tomaie al cromo “ box” , come quelle di vitello, anche in forma di

“ mezzo vitello” ( pellame ottenuto per taglio lungo la linea dorsale delle pelli di vitellone).



: :HWEOXH ZHWEOXH  denominazione di pelli leggere (ovicaprine), ma anche bovine, che hanno

subito il processo di penetrazione alla concia fino allo stato di pelli in trippa e solo successivamente concia al cromo, senza tintura, ingrasso e rifinizione. Si presentano di colore verde azzurro e vengono conservate e commercializzate allo stato umido. Sono delle pelli semi lavorate e pertanto devono ancora subire tutte le operazioni successive per ottenere un cuoio finito.

:HWZKLWH ZHWZKLWH denominazione di pelli in genere leggere (ovi-caprine) che hanno subito

tutte le operazioni fino la concia inclusa (con sali di alluminio: conia bianca) senza tintura,

ingrasso e rifinizione. Si presentano di color bianco ed hanno destinazione simile al wet-blue.

Riferimenti

Documenti correlati

media nazionale. c) almeno in un settore la specializzazione sia maggiore di quella nazionale. d) almeno uno dei settori così individuati sia di piccola impresa, cioè abbia una quota

Di questi, sei campioni non hanno restituito specifici marker molecolari, suggerendo che le macrotracce rilevate dall’osservazione macroscopica potrebbero risultare dal ricorso

Verso il Primo Programma d’Azione del CONTRATTO di FIUME TEVERE da Castel Giubileo alla Foce| Roma, 21 Dicembre 2020 Avviso Regionale: CONTRATTI DI FIUME DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI.

Dona idratazione alla pelle grazie alla vitamina E che contrasta l’invecchiamento delle cellule causato dai radicali liberi, alla vitamina A che impedisce la secchezza delle mucose

Ricorda: La frase minima è composta da un nome ( chi compie l’azione) e da un verbo (quale azione compie) (es. Il cane abbaia)..  Nelle frasi minime cerchia di verde il verbo e

Utilizzando i programmi di calcolo per la temperatura adiabatica di fiamma, si traccia la curva caratteristica della sostanza, nella quale si riporta la temperatura adiabatica di

1.- “ 0DFFKLQDLPSLODWULFHSHUSHOOLFRQFLDWHRVLPLOLFRQEUDFFLRHVWHQVLELOHHVROOHYDELOH”: si tratta di una macchina impilatrice per pelli conciate ed altri simili prodotti

l Vita Natural Gel (AQ) Partecipano le