DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE (Art. 4 e 46 del DPR 445 del 28/12/2000)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’
(Art. 47 del DPR 445 del 28/12/2000)
Il sottoscritto, Dott. Vincenzo Lamartora, nato a Napoli il 29/05/1965, residente a Roisan (AO), Frazione Champvillair Dessous, 1, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamati dall’articolo 76 del DPR 445 del 28/12/2000, dichiara quanto segue:
CURRICULUM VITAE Dott. Vincenzo Lamartora
Nome LAMARTORA, Vincenzo
Data di nascita 1965
Qualifica Direttore f.f. S.S.D. SerD
Amministrazione Azienda USL Valle d’Aosta
Incarico attuale Responsabile F.F. S.C. SerD, dal 01-09-2015 al 01-09- 2016
Responsabile F.F. SSD SerD dal 01-09-2016 a tutt’oggi
Numero telefonico dell’ufficio 0165.54650 Fax dell’ufficio 0165.544652
E-mail istituzionale [email protected]
TITOLI DI STUDIO PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
Titolo di studio
LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA, CONSEGUITA PRESSO L’ATENEOFEDERICO II DI NAPOLI, IL 25/09/1989 CON 110/100, LODE E MENZIONE SPECIALE;
ISCRIZIONE ORDINI MEDICI NAPOLI DAL 1990, N. 24451, E ORDINE MEDICI DI AOSTA DAL 02/12/2013, N. 1169
INFORMAZIONI PERSONALI
SPECIALIZZAZIONE IN PSICHIATRIA PRESSO L’ATENEO SUN (I FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DI NAPOLI) IL 29/07/1993; CON 50/50 E LODE E PUBBLICAZIONE DELLA TESI SUL
"WAYS OF COPING QUESTIONNAIRE";
PERFEZIONAMENTO IN PSICOANALISI
DELL’INFANZIA PRESSO L’ATENEO FEDERICO II DI NAPOLI (1997);
PERFEZIONAMENTO IN PSICOTERAPIA DELL’ADOLESCENZA PRESSO LA A.R.P.AD - ROMA - (1999);
MASTER IN “MANAGMENT SANITARIO E DIREZIONE DI STRUTTURE COMPLESSE”, ROMA, UNIV. LUSPIO, 2012, COL VOTO DI 110/110, LODE E MENZIONE SPECIALE PER IL LAVORO SVOLTO;
MASTER IN DIPENDENZE PATOLOGICHE, CONSEGUITO PRESSO IL DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA, ROMA, 03/2015
Altri titoli professionali
FULL MEMBER SPI (SOCIETA’ PSICOANALITICA ITALIANA) E IPA (INTERNATIONALPSYCHOANALYTICAL SOCIETY),
PROFESSORE IN “NEUROPSICOANALISI DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE” C/O LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOLOGIA CLINICA FACOLTA’ DI PSICOLOGIA,
UNIVERS. DI TORINO, DAL 2012 A TUTT’OGGI
MEMBRO DEL DIRETTIVO FEDERSERD PIEMONTE-VALLE D’AOSTA
REDATTORE DELLA RIVISTA “DAL DIRE AL FARE”, DIRETTORE GIUSEPPE REALE.
Esperienze professionali (incarichi ricoperti, in ordine cronologico)
GUARDIA MEDICA FESTIVA PRESSO LA ASL VALLE D’AOSTA (1/7/91 AL 31/08/91);
SOSTITUTO DI GUARDIA MEDICA PRESSO LA ASL VALLE D’AOSTA (DAL 06/04/1992 AL 30/04/1993);
“ASSISTENTE PSICHIATRA”, DIPENDENTE, A TEMPO PIENO, PRESSO U.O. PSICHIATRIA, USL VALLE D'AOSTA, DAL 03/05/93 AL 03/02/95;
ASSUNZIONE A TEMPO PIENO E INDETERMINATO COME ASSISTENTE
PSICHIATRA PRESSO LA CASA DI CURA “VILLA CHIARUGI” , CONVENZIONATA CON LA ASL SA 1 - (06/03/1995- 13/09/1999);
INCARICO BIMESTRALE (15/07/1997 – 31/08/1997) COME PSICHIATRA UNIVERSITARIO
“ATTACHÈ” C/O IL CENTRE HOSPITALIER UNIVERSITAIRE DI GRENOBLE (FRANCIA);
DIRIGENTE MEDICO I LIVELLO PSICHIATRA PRESSO IL SERT DELLA ASL VALLE D’AOSTA, DIPENDENTE, TEMPO PIENO (DAL 08/03/99 AL 31/08/2015); INCARICO DI COORDINATORE DELL’EQUIPE GIOVANI ADULTI E DOPPIA DIAGNOSI.
RESPONSABILE F.F. DEL SERD, DAL 01/09/2017 A TUTT’OGGI
DOCENTE UNIVERSITARIO PRESSO LA FACOLTA’ DI PSICOLOGIA DI TORINO (SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN
PSICOLOGIA CLINICA;
INSEGNAMENTO DI “NEUROPSICOANALISI DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE”;
Capacità linguistiche
OTTIMA CONOSCENZA DEL FRANCESE, SCRITTO E PARLATO: DIPLOMA DELF E DALF; BUONA CONOSCENZA DELL'INGLESE, SCRITTO E PARLATO
Capacità nell’uso delle
tecnologie
OTTIMA PADRONANZA DI NUMEROSISTRUMENTI INFORMATICI PER WINDOWS E APPLE (OFFICE, ADOBE PHOTOSHOP, ADOBE ACROBAT, QUARK X PRESS, ECC)
Partecipazione a convegni e seminari
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
OBBLIGATORIO PER IL PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO DIPENDENTE DELLA USL DELLA VALLE D'AOSTA SUL TEMA: “LA DEPRESSIONE NEI SUOI ASPETTI CLINICI E TERAPEUTICI"; AOSTA, 30 MAGGIO 1994;
XXXIX CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA' ITALIANA DI PSICHIATRIA, RICCIONE, 23-28 OTTOBRE 1994;
DOCENTE, AL CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO SUL TEMA: "IL SUICIDIO:
EPIDEMIOLOGIA CLINICA, PREVENZIONE, ASPETTI MEDICO-LEGALI", AOSTA 19/10/1993;
CERTIFICATE OF ATTENDANCE: II EUROPEAN CONGRESS ON PERSONALITY DISORDERS DIAGNOSTIC ASSESSMENT AND THERAPEUTIC STRATEGIES IN PERSONALITY DISORDERS, MILAN, JUNE 26-29, 1996;
PARTECIPAZIONE COME RELATORE AL X CONVEGNO NAZIONALE DELLA SISEP: "IL RIFIUTO E LA DEPRESSIONE: LA TRISTEZZA TRA CLINICA E FORME DEL VIVERE", NAPOLI, PALAZZO SERRA DI CASSANO, IL 10 E 11 MAGGIO 1997;
PARTECIPAZIONE AL 19° INCONTRO TRA SPECIALISTA E MEDICO PRATICO -
CASTROCARO TERME, 16-20 MAGGIO 1990;
PARTECIPAZIONE AL VI CONGRESSO
NAZIONALE DELLA SIPB: "INDICI BIOLOGICI E DIMENSIONI PSICOPATOLOGICHE", NAPOLI, 25- 27 MARZO 1990;
PARTECIPAZIONE AL SEMINARIO SU "LE
TECNICHE DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ", TENUTO A NAPOLI IL 12-14 GIUGNO 1996, DAL PROF. AVEDIS DONABEDIAN;
PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO "EPILESSIA TRA NEUROLOGIA E PSICHIATRIA", NAPOLI, 7 FEBBRAIO 1992;
PARTECIPAZIONE AL 8° CONGRESSO DELLA SOCIETA' ITALIANA DI PSICHIATRIA
BIOLOGICA", NAPOLI 29 SETTEMBRE/3 OTTOBRE 1998;
PARTECIPAZIONE AL SECONDO CONGRESSO NAZIONALE "DAL TEMPERAMENTO ALLA MALATTIA", PISA, 20/23 FEBBRAIO 1997;
ATTESTATION DE PARTICIPATION AU "5°
CONGRES DE LA SOCIETE' INTERNATIONALE DE PSYCHIATRIE DE L'ADOLESCENT", AIX EN PROVENCE, 4 – 7 LUGLIO 1999;
PARTECIPAZIONE COME RELATORE AL CONVEGNO "DIPENDENZA E CRONICITA'", POLLEIN (AO), 30 OTTOBRE 2003;
ATTESTATO DI “BLSD", AOSTA, 02/11/2004;
PARTECIPAZIONE AL XII CONGRESSO DELLA SPI: “FATTORI TERAPEUTICI IN PSICOANALISI.
SPECIFICITÀ E ASPECIFICITÀ NEI PROCESSI TRASFORMATIVI”, TRIESTE 2002;
PARTECIPAZIONE AL XIII CONGRESSO DELLA SPI: “TRANSFERT. CAMBIAMENTI NELLA TEORIA E NELLA PRATICA CLINICA”, SIENA, 2006;
PARTECIPAZIONE AL XIV CONGRESSO DELLA SPI: “IDENTITÀ E CAMBIAMENTO. LO SPAZIO DEL SOGGETTO”, ROMA 2008;
PARTECIPAZIONE AL XXXVIII CONVEGNO A SEMINARI MULTIPLI: “LA RICERCA IN
PSICOANALISI”. BOLOGNA, MAGGIO 2009;
PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO
PSICOANALITICO: “I BORDERLINE: MODELLI PSICOANALITICI E CONTESTI DI
TRATTAMENTO”, CENTRO DI PSICOANALISI ROMANO, MAGGIO 2009;
PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO
PSICOANALITICO: “SOGNO O SON DESTO”, IN COLLABORAZIONE COL CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI, ISEO, OTTOBRE 2009;
PARTECIPAZIONE AL CONVEGNO
PSICOANALITICO: “INTENDERE LA VITA.
APPORTI PSICOANALITICI ALLE TANOTOFILIE E TANATOFOBIE DEL VIVERE
CONTEMPORANEO ”, CENTRO
PSICOANALITICO DI ROMA, NOVEMBRE 2009;
PARTECIPAZIONE ALLA SERATA “CAPSA”
(COMMITTEE ANALYTIC PRACTICE AND SCIENTIFIC ACTIVITIES DELL’I.P.A.), 12 NOVEMBRE 2009, CON IL PROF. DOMINIQUE SCARFONE (CANADIAN PSYCHOANALYTICAL SOCIETY);
PARTECIPAZIONE AL XIII COLLOQUIO FRANCO-ITALIANO DI PSICOANALISI, PARIS, 28/29 NOVEMBRE 2009;
PARTECIPAZIONE AI “SEMINARI
INTERNAZIONALI DI STUDIO” TENUTISI A SAINT VINCENT (2008, 2009, 2010) SULLE PROBLEMATICHE DEGLI ADOLESCENTI;
ORGANIZZAZIONE E DOCENZA (ANNO ACCADEMICO 2009/2010) DEL CORSO DI
FORMAZIONE A CARATTERE PSICOANALITICO RIVOLTO A PSICOLOGI E INSEGNANTI PRESSO IL “CONVITTO REGIONALE” DI AOSTA;
INCARICO DI CONSULENTE PER STUDENTI ED EDUCATORI, PRESSO IL CONVITTO REGIONALE DI AOSTA, DAL FEBBRAIO 2010 AL LUGLIO 2010;
MASTER DI FORMAZIONE IN MEDICINA DELLE TOSSICODIPENDENZE, ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO PER LE DIPENDENZE PATOLOGICHE DELLA ASL FG,
MAGGIO/GIUGNO/SETTEMBRE 2009, SAN GIOVANNI ROTONDO (FG);
PARTECIPAZIONE AL XV CONGRESSO
Lista delle pubblicazioni scientifiche
Ai sensi dell’art 38 del DPR del 28/12/2000, la dichiarazione
NAZIONALE DELLA SPI A TAORMINA, NEL MAGGIO 2010;
PARTECIPAZIONE AL XVI CONGRESSO
NAZIONALE DELLA SPI A ROMA, NEL MAGGIO 2012;
RELATORE AL “SEMINARIO PER I MEMBRI ASSOCIATI”, ORGANIZZATO DALLA FEP A VARSAVIA, SU “TOSSICOMANIA E
PSICOANALISI”, GIUGNO 2010;
PARTECIPAZIONE AL XVI CONGRESSO
NAZIONALE DELLA SPI A ROMA, MAGGIO 2012;
PARTECIPAZIONE CONGRESSO NAZIONALI FEDERSERD (MILANO), 2010, 2011, 2012;
PARTECIPATORE, COME DOCENTE ALLA GIORNATA DI FORMAZIONE SU
“AGGIORNAMENTI SUI PARADIGMI E APPROCCI CLINICI E OPERATIVI NELLE DIPENDENZE”, SERD ASL SS1, 12/09/14
PARTECIPATORE, COME
DOCENTE/FORMATORE, ALLA GIORNATA DI FORMAZIONE SU “NEUROPSICOANALISI E ADDICTION”, SERD VDA, 24/09/14;
PARTECIPATORE COME RELATORE AL SEMINARIO TENUTO C/O IL CANTRO NAPOLETANO DI PSICOANALISI SU
“NEUROPSICOANALISI E ADDICTION”, 08/09/14;
PARTECIPAZIONE, COME RELATORE, AL CONGRESSO REG. PIEMONTE FEDERSERD “NON È UN SERD PER VECCHI”, 16 SETT. 2016.
riguardante la “lista delle
pubblicazioni scientifiche” è inviata insieme alla fotocopia di un
documento di identità valido a mezzo posta.
1) V. Lamartora, Le dipendenze patologiche.
Neuropsicoanalisi e clinica. Amazon Publishing, 2017.
Le dipendenze patologiche vengono discusse partendo da una revisione nosografica delle stesse.
L’autore ritiene la dipendenza sia una dimensione costitutiva del Soggetto, fin dall’origine ontogenetica dello stesso, e che le diverse dipendenze patologiche (da oppiacei, da alcol, da gioco d’azzardo, da internet, ecc.) siano soltanto delle espressioni diverse della stessa dipendenza.
E’ l’assetto difensivo della madre a determinare l’evoluzione della dipendenza fisiologica del bambino in una dipendenza patologica e in particolare in una delle forme della dipendenza patologica.
2) V. Lamartora, La società dell’abuso. La clinica e le neuroscienze al servizio della prevenzione.
Amazon Publishing, 2017.
Il libro affronta le diverse determinanti culturali, sociali e familiari delle nuove dipendenze giovanili. Vengono messi a fuoco i fenomeni della “scomparsa del padre”, della famiglia mononucleare, dell’indebolimento delle istituzioni sociali, lavorative e culturali. Il volume presenta una serie di casi clinici tratti dall’esperienza di lavoro come Responsabile di un SerD e propone una serie di best practices istituzionali in tema di prevenzione e trattamento delle dipendenze patologiche.
3) V. Lamartora, “La mano inconscia del copista.
La madre e il processo di somatizzazione” in R.
Musella (a cura di): Il principe e la strega.
FrancoAngeli, Milano, 2012.
Il corpo, alla nascita del bambino, è un “oggetto originario concreto”. Ed è il primo oggetto del bambino. La mente di evolverà dallo stesso corpo,
in quanto polo funzione specializzata a apprendere dall’esperienza dell’ambiente e ad adattarsi all’ambiente. Perché la mente evolva dal corpo, e affinché questo possa essere integrato alla mente e governato da essa, occorre che il corpo, come oggetto concreto, venga inscritto nel registro del simbolico, ovvero venga “copiato” sulla tela dello psichismo dalla mano di un copista. Il copista è la madre, la sua mano è inconscia. Interazione dopo interazione, la mano della madre copia il corpo sulla tela della mente diveniente, producendone una copia, un corpo psichizzato che chiamiamo Sé-corporeo.
Tuttavia, tale “copia” non sarà mai fedele all’originale, e ciascuna copia avrà delle aree perfettamente copiate, psichizzate, messe in mente, ed altre aree dismorfiche, poco psichizzate, poco rappresentate o malamente rappresentate. L’assetto mentale inconscio della madre selezionerà questa o quella area/funzione del copro del bambino, producendo delle copie uniche, ciascuna disegnata in base all’assetto conflittuale della madre. Aree meno o meglio rappresentate significano aree in cui la tensione psichica può circolare meno o meglio, ovvero aree meno o meglio connesse ad altre aree della mente. E’ questa la base della somatizzazione. Ma anche la matrice dello sviluppo delle dipendenze patologiche.
Attraverso la presentazione di molti casi clinici seguiti in psicoanalisi, si dimostra che il processo di somatizzazione colpisce quelle aree/funzioni del corpo il cui equivalente psichico è male o poco rappresentato.
4) V. Lamartora, “Sogno e memoria”, in Conversazioni sul sogno (a cura di G. Castiglia), Editore Fagioli, Roma, 2010
Il lavoro teorico intende far luce sulla relazione fenomenologica tra formazione/consolidamento della memoria e lavoro onirico.
Si dimostra che la memoria è innanzitutto una funzione difensiva della mente, ovvero un sistema evolutivamente selezionatosi per apprendere dalle esperienze, soprattutto quelle spiacevoli e
dolorose, e per prevenire quelle future. Il lavoro del sogno si inserisce in questa funzione di prevenzione secondaria della mente, provvedendo a consolidare e rappresentare soprattutto quelle esperienze di perdita dell’oggetto che possano essere espresse simbolicamente e diventare esperienze conosciute dal Soggetto stesso e socializzate.
5) V. Lamartora, Le funzioni del sogno, in rivista
“Comprendre” (journal of psychopathology) Padova, 2010;
Il lavoro del sogno viene analizzato attraverso la lente dei casi clinici di dipendenze, trattati psicoanaliticamente. In particolare, vengono focalizzate tre delle funzioni del sogno: la funzione elaborativa, quella espressiva e quella integrativa.
La funzione elaborativa permette di “tradurre” gli stimoli sensoriali afferenti in aree della mente in cui possano essere confrontati e valutati, in modo da essere qualificati edonicamente.
La funzione espressiva del sogno permette alla mente di associare dei simboli (semantici o meno) alle rappresentazioni evocate dallo stimolo afferente, in modo da produrre un testo messo in atto, o un racconto su cui lavorare ulteriormente all’interno di una relazione terapeutica significativa.
Infine, la funzione integrativa del sogno consiste nella produzione di nuove consolidate connessioni tra diverse rappresentazioni della mente, in modo tale da consolidare l’inconscio procedurale/primario ed arricchire l’inconscio secondario, rappresentazionale.
Si è visto che la funzione elaborativa e quella integrativa sono difettose nei soggetti con addiction.
6) V. Lamartora, Post Human Type. (Studio sull’ibridazione tra il naturale e l’artificiale), in rivista “Passages”, Crocetti Editore, Milano, n.
3/2003;
7) V. Lamartora: La presentazione dell’oggetto seriale, in: rivista “Passages”, Crocetti Editore, Milano 1/2005:
Il lavoro intende far luce sulla presentazione dell’oggetto nel marketing, nella pubblicità e nel commercio. L’autore sostiene come la presentazione dell’oggetto sia preferibilmente seriale, ovvero come le vetrine, le pubblicità o gli scaffali dei supermercati tendano sempre di più alla presentazione ripetitiva di uno o pochi oggetti, in modo da produrre nell’immaginario del cliente una rappresentazione dell’oggetto come oggetto unico, come oggetto-seno, dal quale non si può prescindere. Tale serialità ha molte ripercussioni sociali ed economiche. L’autore si sofferma a riflettere sulle ripercussioni psicologiche della serialità, evidenziando come essa generi un impoverimento della tramatura rappresentazionale del soggetto e delle società, e un evoluzione verso la dipendenza e la compulsione.
8) V. Lamartora, Implorazioni psicoanalitiche, in rivista “Passages”, Crocetti Editore, Milano, n.
2/2006;
L’In-plorazione è il contrario della es-plorazione.
Implorare significa guardare dentro se stesso, all’interno del proprio funzionamento psichico, attraverso la tecnica della libera associazione, cercando di mettere in luce i correlati tra esperienze corporee, tratti del carattere, del comportamento, del pensiero.
In questa prima parte dello studio sono presentate implorazioni relative ad esperienze sessuali, motorie, respiratorie, ed oniriche.
9) V. Lamartora, Implorazioni psicoanalitiche, in rivista “Passages”, Crocetti Editore, Milano, n.
3/2006;
In questa seconda parte dello studio sono presentate implorazioni relative ad esperienze
olfattive, epidermiche, urinarie, fecali, e ancora oniriche.
Lo studio prosegue mettendo in evidenza come l’azione sulla psiche del soggetto, all’interno di una relazione terapeutica, sia possibile soltanto apportando una buona carica affettiva, ovvero sentendo ed esprimendo parole chiave che siano insature (dal punto di vista semantico) e sature (dal punto di vista affettivo).
10) V. Lamartora, Narcisismo e globalizzazione, in rivista “Passages”, Passigli Editore, Milano, n.
1/2004;
Lo studio intende riflettere sui caratteri delle nostre Società Occidentali, partendo dall’analisi dei suoi “garanti metapsicologici”, ovvero dall’analisi di quelle istituzioni culturali, sociali, politiche ed economiche (internazionali) che le fondano e ne dettano i valori di riferimento. Tale analisi conduce ad evidenziare i tratti clinici più rappresentati che permettono di parlare della
“civiltà della dipendenza”. Le nuove forme della dipendenza sono espresse in nuove e più ricorrenti forme cliniche: depressioni con tratti di chiusura familiare, alessitimia, attacchi di panico, disturbi della condotta alimentare, dipendenze patologiche.
11) V. Lamartora, Corpo, Sé-corporeo, mente. Un modello psicoanalitico del problema corpo- mente, in rivista “Passages”, Passigli Editore, Milano, n. 2/2006;
Lo studio propone un nuovo modello di sviluppo della mente dal corpo.
Si sostiene che alla nascita esista un apparato intestinale che a buon diritto viene considerata come la prima mente. Essa è sostenuta da un apparato neuronale di 100.000.000 di neuroni (pari a tutti quelli del midollo spinale), in grado di costituire una vasta superficie rappresentazionale, nella quale vengono immagazzinate tutte le esperienze di relazione con l’oggetto-cibo. Le
interazioni con il seno che nutre, la loro frequenza, il loro ritmo, la loro congruenza con l’holding materno permettono la strutturazione di rappresentazioni enteriche del oggetto e del proto- Sé, rappresentazioni che successivamente, se la madre è un soggetto dipendente, guideranno, per anasomia, la costituzione di una mente cerebrale dipendente.
12) V. Lamartora, Sogno, emozione, memoria, in rivista “Passages”, Crocetti Editore, Milano, n.
1/2009;
Esiste un legame tra il lavoro del sogno, I vissuti emotivi dominanti del Soggetto e la sua memoria delle esperienze emotivamente significative.
Si sostiene che l’esperienza della perdita (della nascita, dello svezzamento, della simbiosi madre- bambino) sia l’esperienza costitutiva, la prima emotivamente significativa. Si sostiene altresì che il lavoro del sogno e la sensibilità emotiva siano funzioni che si evolvono nel Soggetto per fronteggiare l’angoscia legata alle perdite e per adattare il soggetto ad un contesto che lo esponga meno a ulteriori esperienze di perdita. Si sostiene, infine, che un buon lavoro del sogno è necessario per impedire l’evoluzione del soggetto verso una organizzazione dipendente della mente.
13) V. Lamartora, F. Caligiana. N. Vietti, E.
Roveyaz, Ligth Therapy nel disturbo depressivo:
risultati preliminari. Atti del XXXIX
CONGRESSO NAZIONALE DELLA
SOCIETA’ ITALIANA DI PSICHIATRIA, RICCIONE, 23 – 28 OTTOBRE 1994
14) V. Lamartora, N. Vietti, F. Caligiana, Considerazioni sulla psicodinamica del suicidio, Il Notiziario – Centro di documentazione e ricerca, n. 1, gennaio/febbraio 1993
Dichiaro di essere informato, ai sensi e per gli effetti del DPR n. 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
Aosta, 15 agosto 2017 Vincenzo Lamartora
Ai sensi dell’art 38 del DPR del 28/12/2000, la dichiarazione è inviata insieme alla fotocopia di un documento di identità valido a mezzo posta.