• Non ci sono risultati.

Indicazioni dietetiche per la prevenzione cardiovascolare nelle donne in menopausa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Indicazioni dietetiche per la prevenzione cardiovascolare nelle donne in menopausa"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

UOC DIETETICA e UOC DIETETICA e NUTRIZIONE CLINICA NUTRIZIONE CLINICA

D i r e t t o r e : P r o f . P a o l o S p i n e l l a

Indicazioni dietetiche Indicazioni dietetiche

per la prevenzione per la prevenzione cardiovascolare nelle cardiovascolare nelle

donne in menopausa donne in menopausa

Dipartimento Strutturale Aziendale Medicina

AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA’ PADOVA

(2)

A cura del Personale Medico dell’UOC di Dietetica e Nutrizione Clinica

(3)

Indice

Presentazione

4 Menopausa e rischio cardiovascolare

5

Controllo del peso in menopausa 6

Ipertensione arteriosa

7 Epatopatia steatosica non alcolica

8 Alimentazione equilibrata

10 Stile di vita attivo

12 Ambulatorio dietologico per la prevenzione cardiovascolare in

menopausa 14

Indicazioni per l’accesso all’attività ambulatoriale 18

(4)

PRESENTAZIONE

In questo opuscolo vengono fornite delle indicazioni sulle abitudini di vita volte a promuovere la prevenzione sia delle malattie cardiovascolari che dell’epatopatia steatosica non alcolica nelle donne in menopausa. La menopausa è caratterizzato da un possibile aumento dei fattori di rischio cardiovascolare quali sovrappeso/obesità, ridistribuzione del grasso corporeo ed alterazioni metaboliche con conseguente sviluppo sia di ipertensione arteriosa che si steatosi epatica. Tali fattori di rischio possono essere influenzati da una scorretta alimentazione e da uno stile di vita sedentario. Anche in menopausa diventa pertanto importante seguire un’alimentazione varia ed equilibrata associata al regolare svolgimento di un’attività fisica moderata. Infatti modificare lo stile di vita permette di favorire un calo ponderale o prevenire l’aumento di peso in questa fase della vita della donna.

(5)

MENOPAUSA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE

La menopausa è un momento fisiologico della vita della donna che coincide con il termine della sua fertilità. Viene individuata dopo la cessazione definitiva delle mestruazioni (amenorrea consecutiva per più di 12 mesi) con la conseguente riduzione della produzione della forma biologicamente attiva degli estrogeni da parte delle ovaie (estradiolo). La carenza degli

estrogeni comporta un possibile aumento del rischio di malattie cardiovascolari, quali aumento dei valori pressori (ipertensione arteriosa),

una ridistribuzione del grasso corporeo con incremento del grasso viscerale metabolicamente attivo (obesità addominale), aterosclerosi subclinica, una modifica sfavorevole dell’assetto metabolico lipidico e glicemico e un aumento dell’epatopatia steatosica non alcolica.

Fattori di rischio cardio-metabolico per la donna circonferenza vita ≥ 80 cm

pressione arteriosa ≥ 140/90 mmHg o in terapia antipertensiva glicemia a digiuno ≥100 mg/dl o in terapia per Diabete tipo II trigliceridi > 150 mg/dl, colesterolo HDL < 50 mg/dl

abitudine al fumo di sigaretta sovrappeso/obesità

sedentarietà

(6)

CONTROLLO DEL PESO IN MENOPAUSA

Il controllo del peso corporeo è importante sia durante che dopo la menopausa.

Già da poco prima, si osserva un rapido incremento della massa grassa. La distribuzione del grasso corpore-

o si modifica e risulta più rappre- sentata a livello addominale (distribuzione di tipo androide o

”a mela”) rispetto a quanto os- s e r v a t o i n e t à f e r t i l e (distribuzione ginoide o “a pe-

ra”). Modificare lo stile di vita permette di favorire un calo ponderale o prevenire l’aumento di peso in questa fase della vita della donna. Il fabbisogno calorico varia da persona a persona ed è determinato da diversi fattori quali: l’età, l’altezza, il peso e l’attività fisica svolta. La riduzione del peso nelle donne in menopausa richiede un’attenzione speciale per la possibile accelerata perdita di massa magra sia a livello muscolo-scheletrico che osseo, facilitando l'insorgenza di osteoporosi e, quindi, un declino della funzione fisica. Inoltre un calo ponderale troppo veloce può peggiorare il quadro epatico di steatosi promuovendo una mobilizzazione massiva dei grassi dal tessuto adiposo.

Il sovrappeso e l’obesità sono situazioni che vanno affrontate con un medico in modo da evitare diete non equilibrate potenzialmente dannose e vanno seguite nel tempo con l’aiuto di un dietista.

Risulta quindi chiara la necessità di un seguito specialistico.

(7)

IPERTENSIONE ARTERIOSA

L’ipertensione arteriosa (PAS ≥ 140 mmHg e/o PAD ≥ 90 mmHg) costituisce il principale fattore di rischio per eventi sia cardio- che cerebrovascolari. È importante un regolare controllo della pressione arte- riosa e nel caso di riscontro di elevati valo-

ri pressori è opportuno rivolgersi al Medico Curante. Inoltre è fondamentale assumere regolarmente la terapia antipertensiva quando prescritta.

La condizione di sovrappeso o obesità favorisce l’incremento dei valori pressori.

Un calo ponderale permette quindi il raggiungimento di un miglior controllo dei valori pressori. Inoltre, è consigliabile una dieta normosodica. Un consumo eccessivo di sale determina un aumento del rischio cardiovascolare, anche attraverso un aumento della pressione arteriosa: pertanto ridurre gli apporti di sale con la dieta può essere un’importante misura sia preventiva che curativa.

L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno di sale da cucina (circa 1 cucchiaino da tè). In

Italia si assumono in media con l’alimentazione circa 10 grammi di sale al giorno, un valore quasi 10 volte superiore a quello fisiologicamente necessario. La riduzione dell’introito di sale, inoltre, se associata ad

altri interventi dietetici, può avere effetti antipertensivi più spiccati e consentire anche una

riduzione della posologia dei farmaci antipertensivi utilizzati.

(8)

EPATOPATIA STEATOSICA NON ALCOLICA

L'epatopatia steatosica non alcolica (steatosi epatica o “fegato grasso”) è la malattia cronica del fegato più diffusa nel mondo occidentale, causata da un eccessivo accumulo di grassi in più del 5% delle cellule epatiche.

Rappresenta la componente epatica di disturbi metabolici conseguenti agli eccessi alimentari e alla scarsa attività fisica, ovvero l’obesità, la dislipidemia, il diabete di tipo 2 ed in particolare la sindrome metabolica che consiste nell'associazione di aumento della circonferenza della vita, ossia obesità addominale, ipertensione arteriosa, elevata glicemia (che può diventare diabete), aumento dei trigliceridi e valori bassi di colesterolo HDL.

Nella maggior parte dei casi, l'epatopatia steatosica non da sintomi ma in alcuni casi può progredire verso l'infiammazione (steatoepatite non alcolica o NASH) fino alla cirrosi epatica e molto più raramente al carcinoma epatocellulare.

Il fegato grasso è anche un fattore di rischio cardiovascolare, indipendentemente dalla presenza di disturbi metabolici e di altri comuni

fattori rischio.

Dopo la menopausa, la prevalenza di steatosi epatica aumenta tra la popolazione femminile: la riduzione degli estrogeni in menopausa sembra poter favorire l’insorgenza e la progressione di epatopatia.

(9)

Numerosi studi hanno dimostrato la relazione tra steatosi epatica e m a l a t t i e c a r d i o v a s c o l a r i , soprattutto la progressione d e ll’a te ro scle ro si p re co ce . Attualmente non esistono terapie mediche o chirurgiche specifiche per l’epatopatia steatosica. Intervenire quindi sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari è il trattamento più efficace. Restrizione calorica ed aumento dell’attività fisica aerobica finalizzati ad ottenere un calo ponderale lento e progressivo sono le armi a disposizione. Un eccessivo apporto di grassi e zuccheri semplici (soprattutto il fruttosio) con la dieta e un consumo elevato di proteine di origine animale (carne rossa e processata) sono fattori favorenti la steatosi epatica, mentre alimenti a basso indice glicemico, latticini, uova, pesce e un elevato apporto di fibre con la dieta hanno un’azione protettiva nei confronti del fegato.

Fattori dietetici di rischio per l’epatopatia steatosica non alcolica

Elevato consumo di grassi

Elevata assunzione di grassi saturi Scarsa assunzione di omega-3

Elevata assunzione di colesterolo alimentare Elevata assunzione di carboidrati

Elevata assunzione di zuccheri semplici Elevata assunzione di fruttosio

(10)

ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA

E’ obiettivo primario mantenere un’alimentazione corretta durante tutto l’arco della vita. Un’alimentazione varia ed equilibrata fornisce, nelle giuste proporzioni, tutti i principi nutrizionali di cui l’organismo ha bisogno (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, sali minerali, acqua, fibre).

Nell’ambito di un regime alimentare sono importanti la composizione in macro- e micro- nutrienti degli alimenti, la frequenza nell’assunzione dei vari alimenti, il numero di pasti al giorno, la proporzione di calorie assunte giornalmente e il tempo dedicato ad ogni pasto.

Carne, Pesce e uova

(11)

A parità di apporto energetico, differenze qualitative nella composizione della dieta, eccessivo consumo di carboidrati raffinati e zuccheri semplici, di acidi grassi trans/saturi e colesterolo e ridotta assunzione di grassi polinsaturi, fibre e antiossidanti (ad esempio vitamina C e vitamina E), sembrano associate ai fattori di rischio cardiovascolare e alla progressione del possibile quadro epatico.

Inoltre un ruolo di primaria importanza per tutte le funzioni dell’organismo umano è svolto dall’acqua. Un adeguato apporto idrico assicura una corretta idratazione ed è essenziale per la

funzione renale e per favorire la motilità in- testinale. L’acqua viene introdotta con le bevande e con gli alimenti, ed è in genere consigliato assumere mediamente 1,5 - 2 litri di acqua al giorno.

È importante individuare ed intervenire su specifici gruppi alimentari o schemi dietetici o altre abitudini di vita al fine di promuovere la prevenzione delle malattie cardiovascolari

e la possibile comparsa di epatopatia steatosica nelle donne in menopausa.

(12)

STILE DI VITA ATTIVO

Uno stile di vita attivo che consenta un controllo del peso corporeo interviene in modo favorevole non solo a livello metabolico sulla ridotta sensibilità insulinica (metabolismo glicemico) e sulla dislipidemia, fattori questi legati ai cambiamenti nella distribuzione del grasso corporeo tipico della menopausa, ma anche sulla riduzione dei valori della pressione arteriosa. Va sottolineato che il quadro di carenza di estrogeni e relativo aumento dei livelli di androgeni si accompagna spesso ad una diminuzione del dispendio energetico, della massa muscolare e dell'attività fisica. Per questo anche in menopausa è importante integrare la dieta con l'esercizio fisico: attività fisica aerobica, moderata, frequente e regolare. Inoltre sia allenamenti di tipo aerobico che allenamenti di resistenza sono utili per prevenire la perdita ossea e mantenere le massi muscolari durante la perdita di peso.

(13)

Benefici dell’esercizio fisico aerobico

Migliora la sensibilità insulinica e il metabolismo glucidico, riducendo il rischio di comparsa di diabete mellito di tipo II

Previene l’ipercolesterolemia, in particolare riduce i livelli di colesterolo totale e migliora i livelli di colesterolo protettivo HDL

Riduce i livelli di pressione arteriosa Permette un controllo del peso corporeo

Riduce il rischio di morte causata da infarto e da altre malattie cardiache Previene e riduce l’osteoporosi e i disturbi muscolo-scheletrici

Agisce positivamente a livello psichico e sullo stress

(14)

AMBULATORIO DIETOLOGICO

PER LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE IN MENOPAUSA

Nell’ambulatorio dietologico per le prevenzione cardiovascolare in menopausa si esegue una visita medica che può comprendere:

MISURE ANTROPOMETRICHE

(peso corporeo, altezza, circonferenze vita e fianchi, misurazione delle pliche cutanee)

PRESSIONE ARTERIOSA e FREQUENZA CARDIACA

COMPOSIZIONE CORPOREA mediante BIOIMPEDENZIOMETRO (tecnica non invasiva di misurazione della resistenza offerta dal corpo umano al passaggio di una corrente elettrica di bassissima intensità ed indolore somministrata attraverso elettrodi applicati ai polsi e alle caviglie)

ATEROSCLEROSI SUBCLINICA

(tecnica non invasiva mediante tonometro a livello del polso carotideo e femorale)

VALUTAZIONE FORZA FISICA (mediante dinamometro)

PERFORMANCE MOTORIA con test del cammino QUESTIONARIO ANAMNESTICO:

(abitudini di vita e attività fisica, patologie attuali e pregresse e terapia farmacologica in atto)

VALUTAZIONE ECOGRAFICA

(valutazione presenza e grado di steatosi epatica) QUESTIONARIO ALIMENTARE DETTAGLIATO (counseling nutrizionale con valutazione motivazionale)

(15)

Inoltre al termine della visita verrà consegnato un diario alimentare settimanale da compilare a domicilio prima delle successive rivalutazioni ambulatoriali, previste ogni 3 mesi.

Per avere un quadro metabolico completo possono essere prescritti esami bioumorali di controllo (emocromo con formula leucocitaria, glicemia, emoglobina glicata, insulinemia basale, profilo lipidico, acido urico, protidogramma, indici di funzionalità renale ed epatica, ionemia, vitamina D e B12, acido folico, ormoni tiroidei ed esami urinari comprensivi di microalbuminuria, sodiuria e potassiuria nelle urine delle 24 ore).

Infine viene assegnato uno schema dietetico da seguire a domicilio al fine di promuovere la prevenzione delle malattie cardiovascolari e della steatosi epatica non alcolica nelle donne in menopausa.

(16)

__________________________

__________________________

__________________________

__________________________

__________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________

(17)

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

(18)

COME ACCEDERE ALL’AMBULATORIO DIETOLOGICO PER LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE

IN MENOPAUSA

L’ambulatorio si svolge presso il Complesso Clinico Ambulatoriale dell’Azienda Ospedaliera di Padova

via G. Modena 9, Padova Referente: dott.ssa Valérie Tikhonoff

Per poter accede all’attività ambulatoriale della nostra Unità Operativa basterà:

1) scrivere una email al seguente indirizzo di posta elettronica:

servizio.dietetico_aop@aopd.veneto.it

2) essere in possesso di una impegnativa redatta dal Medico di Medicina Generale con la dicitura

“PRIMA VISITA DIETOLOGICA”

e con la nota specifica “Rischio Cardiovascolare”

3) prenotare tramite CUP un appuntamento per prima visita dietologica nelle sole giornate di lunedì o mercoledì

(19)
(20)

Aggiornata al 10 febbraio 2020

Offre informazioni, indicazioni sull’organizzazione dell’Azienda, riceve richieste o segnalazioni.

Fornisce indicazioni sull’accoglienza dei parenti dei malati.

L’ufficio è aperto presso:

Piano Rialzato Monoblocco

(Azienda Ospedaliera di Padova - Via Giustiniani 2 - 35128 Padova) dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00;

049 821 3200 - fax : 049 821 3364 : urponline@aopd.veneto.it

Riferimenti

Documenti correlati

STANDARD: svolgere attività motorie adeguandosi ai diversi contesti, riconoscendo le variazioni fisiologiche – utilizzare gli stimoli percettivi per modificare rapidamente le

L’approvazione dell’EMA è basata sui risultati dello studio COMPASS (27.395 pazienti) che hanno dimo- strato come rivaroxaban al dosaggio vascolare di 2.5 mg due volte/die più

Inoltre l’inizio della terapia ormona- le della menopausa ad una età &lt;60 anni o entro 10 anni dalla menopau- sa è associato a un ridotto rischio CV, tuttavia il gruppo di

“Interventi sullo Stile di Vita per la riduzione dell’incidenza delle malattie oncologiche”.. 

70 partecipanti afferenti alle seguenti categorie: Medico Chirurgo, Biologo, Infermiere, Farmacista e Psicologo Le iscrizioni saranno inserite in ordine di arrivo.. Per

▪ sviluppo del pensiero e potenziamento delle competenze di comunicazione orale corretta e democratica: esercizio delle abilità di comprensione, di riflessione

Alberti KG, Eckel RH, Grundy SM, Zimmet PZ, Cleeman JI, Donato KA, Fruchart JC, James WP, Loria CM, Smith SC Jr, International Diabetes Federation Task Force on

Alla luce delle interconnessioni tra lo stile di vita individuale o di comunità, re- lativo alle abitudini alimentari, chiamato in causa nella prevenzione dalle malattie