La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
BAMBINI
il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a bambini stranieri che frequentano la scuola dell’infanzia o la scuola primaria in Italia e l’insegnamento dell’italiano a bambini all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
BAMBINI
il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a bambini stranieri che frequentano la scuola dell’infanzia o la scuola primaria in Italia e l’insegnamento dell’italiano a bambini all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.
BAMBINI
ITALIANO LINGUA SECONDA (L2) ITALIANO LINGUA DI CONTATTO ITALIANO LINGUA STRANIERA (LS) ITALIANO LINGUA ETNICA
ITALIANO LINGUA DI CONTATTO
Vedovelli usa l’espressione sottolineando come l’italiano per i giovani e giovanissimi figli di immigrati stranieri costituisca un
territorio di contatto composito tra identità linguistiche e culturali diverse che si trovano a convivere in un processo di ridefinizione della propria identità che diventa fonte di arricchimento.
BAMBINI
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
Ernesto Bignami-
ETÀ CRITICHE
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24
FONETICA MORFOLOGIA SINTASSI LESSICO
-
FONETICA L1 / L2
-
FONETICA L1 / L2
Ernesto Bignami
Ernesto Bignami
Ernesto Bignami
Ernesto Bignami
FONETICA
-
1. Il neonato può discriminare tutti i suoni
Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:
ba ba ba pa / bi bi bi be…
Ernesto Bignami
FONETICA
-
1. Il neonato può discriminare tutti i suoni
Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:
ba ba ba pa / bi bi bi be…
2. Accomodamento vocale
I bambini modificano continuamente la loro
articolazione per adeguarla a quella degli adulti >
riduzione delle possibilità di discriminazione.
Ernesto Bignami
FONETICA
-
1. Il neonato può discriminare tutti i suoni
Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:
ba ba ba pa / bi bi bi be…
2. Accomodamento vocale
I bambini modificano continuamente la loro
articolazione per adeguarla a quella degli adulti >
riduzione delle possibilità di discriminazione.
3. Plasticità cerebrale e possibilità di recupero 12 mesi > 3 anni > 6 anni > 8 anni
Ernesto Bignami
MORFOSINTASSI
Ernesto Bignami
Lobo frontale sinistro
Memoria procedurale (implicita)
Lobo occipitale sinistro Memoria esplicita
Lobo occipitale destro Memoria esplicita
Ernesto Bignami
CC L1 L2
CC L1 L2
CA L1 L2
CA
L1 L2
Apprendimento L2
prima dei 7 anni
CC L1 CC
L1
CA L1 L2 CC L2
Apprendimento L2
tra i 7 anni e i 16 anni
Apprendimento L2 dopo i 16 anni
CC L1 CC
L1
CA L1 L2
CC L2 CA
L2 CA
L2
Ernesto Bignami
PERIODI CRITICI E MATURAZIONE DEL CERVELLO
1. SINAPTOGENESI
2. MIELINIZZAZIONE
Ernesto Bignami
SINAPTOGENESI
Ernesto Bignami
MIELINIZZAZIONE
Ernesto Bignami
MIELINIZZAZIONE
Ernesto Bignami
100
%
90 80 70 60 50 40 30 20 10
NASCITA
3 ANNI
8 ANNI MORTE
ADOLESCENZA
SINAPTOGENESI
MIELINIZZAZIONE
Un cervello più "mielinizzato" (maturo) è un cervello più efficiente, ma meno plastico.
YOUNGER IS BETTER, OLDER IS FASTER
Ernesto Bignami
Ernesto Bignami
i
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ε
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REPERTORIO FONOLOGICO VOCALICO DELLA LINGUA RUSSA
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cup
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Ernesto Bignami
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BAMBINI
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
BAMBINI
DIDATTICA LUDICA
T.P.R. TOTAL PHISICAL RESPONSE (Asher)
Dinamica cronologica APPROCCI
APPROCCIO FORMALISTICO
METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALISTA
APPROCCIO COMUNICATIVO
APPROCCI UMANISTICO
AFFETTIVI COMUNICATIVO PRE-SCIENTIFICO
La lingua più studiata è il latino, come lingua franca di comunicazione culturale, scientifica e teologica.
Il latino non è più lingua di comunicazione, ma “lingua morta”.
Le altre lingue si insegnano come il latino.
REAZIONE: privilegio per la lingua viva e orale, non morta e scritta.
REAZIONE: alla naturalezza dell’approccio diretto.
Dare base scientifica (psicologia: comportamentismo, linguistica: strutturalismo) alla glottodidattica.
REAZIONE: alla freddezza, decontestualizzazione,
e parcellizzazione della lingua dell’approccio strutturalista.
COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione psicologica dell’apprendimento
APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
APPROCCIO LESSICALE APPROCCIO
INTEGRATO
APPROCCI UMANISTICO-AFFETTIVI
1. T.P.R. TOTAL PHISICAL RESPONSE (Asher) 2. NATURAL APPROCH (Krashen e Terrell) 3. SUGGESTOPEDIA (Lozanov)
4. SILENT WAY (Gattegno)
5. C.L.L. COMMUNITY LANGUAGE LEARNING (Curran) 6. STRATEGIC INTERACTION (Di Pietro)
GATTEGNO ASHER KRASHEN LOZANOV
Novembre 2019
C2.1 Illustri almeno due tecniche didattiche indicate per apprendenti bambini spiegandone i punti di forza.
C2.2 Il profilo “bambini” comprende molte tipologie di apprendenti che si differenziano fra di loro sulla base di
specifici parametri. Quali sono le caratteristiche salienti che distinguono tale profilo e quali le conseguenze in ambito
didattico?
C2.3 Indichi su quali abilità è, a Suo avviso, appropriato focalizzare maggiormente l’attenzione in una classe di italiano L2 composta da bambini. Motivi la Sua risposta.
BAMBINI
ADOLESCENTI
Il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a
adolescenti stranieri che frequentano la scuola secondaria di primo e di secondo grado in Italia (in questo caso
l’italiano è anche la lingua dello studio e della socializzazione, cioè la “lingua di contatto”) e
l’insegnamento dell’italiano a adolescenti all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
ADOLESCENTI
Il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a
adolescenti stranieri che frequentano la scuola secondaria di primo e di secondo grado in Italia (in questo caso
l’italiano è anche la lingua dello studio e della socializzazione, cioè la “lingua di contatto”) e
l’insegnamento dell’italiano a adolescenti all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.
Ernesto Bignami
-
IL MODELLO ITALIANO
BICS / CALP
Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency
BICS / CALP
Basic Interpersonal Communication Skills
Cognitive Academic Language Proficiency
BICS / CALP
Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency
Non si possono valutare le competenze CALP
di uno studente straniero
presumendole dalle sue competenze BICS
BICS / CALP
Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency
Non si possono valutare le competenze CALP
di uno studente straniero
presumendole dalle sue competenze BICS
C.L.I.L.
Content and Language Integrated Learning
C.L.I.L.
Content and Language Integrated Learning
SOCIETÀ CLASSE
SOCIETÀ CLASSE
Ernesto Bignami
L2 LS
Ernesto Bignami
L2 LS
INTERLINGUA
INTERLINGUA
L'interlingua degli studenti
in bagno linguistico si sviluppa spontaneamente,
indipendentemente
dall'insegnamento.
L'interlingua degli studenti
in bagno linguistico si sviluppa spontaneamente,
indipendentemente
dall'insegnamento.
INTERLINGUA
Il concetto di interlingua è fondamentale perché può darci indicazioni su cosa uno
studente può imparare in un dato
momento e su cosa non può imparare.
Larry Selinker
INTERLINGUA
-
È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di
una grammatica mentale:
forme che corrispondono a funzioni.
INTERLINGUA
-
È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di
una grammatica mentale:
forme che corrispondono a funzioni.
Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2
e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.
INTERLINGUA
-
È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di
una grammatica mentale:
forme che corrispondono a funzioni.
Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2
e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.
(LINGUISTICA ACQUISIZIONALE)
INTERLINGUA
-
È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di
una grammatica mentale:
forme che corrispondono a funzioni.
Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2
e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.
È una lingua transitoria, soggetta ad adattamenti.
Le sue regole possono mutare nel tempo, ma anche fossilizzarsi.
I vantaggi del concetto di INTERLINGUA
CONSIDERAZIONE DELL'ERRORE
Si descrive
ciò che lo studente sa fare
e non cosa non sa fare.
I vantaggi del concetto di INTERLINGUA
CONSIDERAZIONE DELL'ERRORE
Si descrive
ciò che lo studente sa fare
e non cosa non sa fare.
PREVEDIBILITÀ
delle
TAPPE DI ACQUISIZIONE e quindi della
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
ADOLESCENTI
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
Dinamica cronologica APPROCCI
APPROCCIO FORMALISTICO
METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALISTA
APPROCCIO COMUNICATIVO
APPROCCI UMANISTICO
AFFETTIVI COMUNICATIVO PRE-SCIENTIFICO
APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione processuale dell’apprendimento
APPROCCIO LESSICALE APPROCCIO
INTEGRATO
La lingua più studiata è il latino, come lingua franca di comunicazione culturale, scientifica e teologica.
Il latino non è più lingua di comunicazione, ma “lingua morta”.
Le altre lingue si insegnano come il latino.
REAZIONE: privilegio per la lingua viva e orale, non morta e scritta.
REAZIONE: alla naturalezza dell’approccio diretto.
Dare base scientifica (psicologia: comportamentismo, linguistica: strutturalismo) alla glottodidattica.
REAZIONE: alla freddezza, decontestualizzazione,
e parcellizzazione della lingua dell’approccio strutturalista.
COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione psicologica dell’apprendimento
APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
CLAUDIA PANDOLFI ALESSANDRO GASSMANN
CLAUDIA PANDOLFI Tetto € 400
ALESSANDRO GASSMANN Tetto € 350
CLAUDIA PANDOLFI
€ 375
ALESSANDRO GASSMANN
€ 330
Novembre 2019
C2.1 Indichi quali sono le principali tipologie di apprendenti adolescenti che studiano l’italiano come materia curricolare in Italia.
C2.2 Illustri il metodo del TBLT (Task Based Language Teaching) e la sua rilevanza didattica in una classe di adolescenti.
C2.3 Descriva brevemente le caratteristiche della metodologia CLIL nella prospettiva dell’insegnamento dell’italiano L2 rivolto a adolescenti.
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI
Il profilo può essere suddiviso in “sottoprofili” più specifici:
adulti (e giovani adulti) già inseriti nel mondo
professionale, e senior, ovvero apprendenti della terza età che una volta terminato il ciclo lavorativo decidono di
investire il loro tempo nello studio delle lingue.
La specificità del profilo riguarda le caratteristiche
psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i
materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
ANDRAGOGIA Malcolm Knowles
La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
IMMIGRATI
Il profilo comprende gli stranieri che arrivano in Italia per motivi di lavoro o ricongiungimento familiare. Quando si tratta di adulti, il loro livello di scolarizzazione può essere molto eterogeneo: dall’analfabeta al laureato plurilingue.
La specificità del profilo riguarda le lingue e le culture di provenienza in contatto con la lingua e cultura italiana, le motivazioni anche strumentali, le caratteristiche dei
percorsi formativi, le certificazioni linguistiche esistenti.
PREALFABETI
Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.
PREALFABETI
Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.
ANALFABETI
Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.
PREALFABETI
Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.
ANALFABETI
Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.
PREALFABETI
Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.
ANALFABETI
Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.
DEBOLMENTE ALFABETIZZATI
Adulti che in lingua madre hanno avuto una scolarizzazione insufficiente (generalmente, meno di 5 anni di scuola) o hanno perduto in parte la competenza alfabetica per la mancanza d’uso della letto-scrittura.
PREALFABETI
Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.
ANALFABETI
Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.
• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.
DEBOLMENTE ALFABETIZZATI
Adulti che in lingua madre hanno avuto una scolarizzazione insufficiente (generalmente, meno di 5 anni di scuola) o hanno perduto in parte la competenza alfabetica per la mancanza d’uso della letto-scrittura.
• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati in un sistema di scrittura logografico.
• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati in un sistema alfabetico non-latino.
• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati nel sistema latino.
ANALFABETISMO STRUMENTALE /
ANALFABETISMO FUNZIONALE
ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
kanji – hiragana – katagana – romaji
ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
NOVARA
FABRIANO
ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
NOVARA
FABRIANO
ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
NOVARA
FABRIANO
ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
NOVARA FABRIANO
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ノバラ
ファブリアーノ ファーノ
NOVARA FABRIANO
FANO
STUDENTI UNIVERSITARI
Il profilo comprende gli studenti universitari stranieri che studiano l’italiano in ambito accademico in Italia e fuori d’Italia. Può trattarsi di studenti inseriti in percorsi di tipo linguistico o di studenti di altre discipline (es. gli studenti Erasmus). La specificità del profilo riguarda le metodologie didattiche più adeguate per sviluppare la conoscenza del linguaggio settoriale relativo ai vari campi di studio e le abilità di interazione in ambito accademico, i materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
Il profilo comprende coloro che, discendenti di famiglie italiane ormai residenti all’estero da varie generazioni, si avvicinano all’italiano con un bagaglio linguistico che
spesso comprende tracce del dialetto della famiglia di provenienza.
La specificità del profilo riguarda le motivazioni degli
apprendenti, le metodologie didattiche più adeguate per mettere in relazione la lingua e cultura italiana con i dialetti italiani, con le culture regionali italiane e con la lingua e
cultura del paese di insediamento.
La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI (OTA)
Il profilo comprende coloro che operano professionalmente in ambito turistico e hanno l’esigenza di comunicare in
italiano con gli ospiti, con i colleghi, con i superiori
(strutture alberghiere, bar e ristoranti, navi da crociera, villaggi vacanze, mezzi di trasporto, agenzie di viaggi ecc.).
CANTANTI D'OPERA
Insegnamento dell’italiano L2/LS a cantanti d’opera lirica che intendono sviluppare le competenze linguistiche e pragmatiche indispensabili per cantare singole arie e
romanze o intere opere liriche in italiano, per affrontare la lettura di libretti d’opera scritti nell’italiano letterario dei secoli scorsi ma anche per interagire oralmente con i
compagni, con i docenti e nei contesti professionali legati alla musica in cui l’italiano sia lingua veicolare.
La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo)
Questi profili, che si differenziano in base alla lingua madre degli apprendenti, sono concepiti per mettere in evidenza, anche in chiave contrastiva, la specificità
dell’insegnamento dell’italiano a classi di apprendenti con lingua e cultura omogenea.
Le competenze del docente di italiano riguarderanno
dunque le somiglianze/divergenze fra la lingua italiana e la lingua madre degli studenti, le somiglianze/divergenze fra la cultura italiana e la cultura degli studenti, le difficoltà più frequenti che gli studenti di tali lingue-culture incontrano nello studio dell’italiano L2.
La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.
BAMBINI
ADOLESCENTI
ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI
STUDENTI UNIVERSITARI
STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA
OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA
STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
RELIGIOSI CATTOLICI
UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)
Il profilo comprende gli studenti universitari nordamericani in soggiorno-studio in Italia. La specificità del profilo
riguarda le metodologie didattiche più adeguate per
sviluppare le abilità di interazione nella società italiana, i materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.
RELIGIOSI CATTOLICI
Il profilo comprende coloro che studiano italiano come
lingua straniera nell'ambito delle Università Pontificie e di altre istituzioni cattoliche. La specificità del profilo riguarda le motivazioni degli apprendenti, le metodologie didattiche più adeguate per permettere agli studenti di affrontare lo studio teologico in italiano ma anche di interagire con i compagni, con i docenti e nel contesto sociale italiano durante la propri attività pastorale o di servizio.
Destinatari
Esperienza Spendibilità
Passato Futuro
DITALS II
Febbraio 2016
DITALS II
Febbraio 2016
DITALS II
Febbraio 2016
DITALS II
Febbraio 2016
DITALS II
Febbraio 2016
DITALS II
Febbraio 2016