• Non ci sono risultati.

La scelta e la suddivisione nei profili per l esame DITALSdi I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l età e le motiv

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "La scelta e la suddivisione nei profili per l esame DITALSdi I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l età e le motiv"

Copied!
144
0
0

Testo completo

(1)
(2)
(3)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(4)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(5)

BAMBINI

il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a bambini stranieri che frequentano la scuola dell’infanzia o la scuola primaria in Italia e l’insegnamento dell’italiano a bambini all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(6)

BAMBINI

il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a bambini stranieri che frequentano la scuola dell’infanzia o la scuola primaria in Italia e l’insegnamento dell’italiano a bambini all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.

(7)

BAMBINI

ITALIANO LINGUA SECONDA (L2) ITALIANO LINGUA DI CONTATTO ITALIANO LINGUA STRANIERA (LS) ITALIANO LINGUA ETNICA

(8)

ITALIANO LINGUA DI CONTATTO

Vedovelli usa l’espressione sottolineando come l’italiano per i giovani e giovanissimi figli di immigrati stranieri costituisca un

territorio di contatto composito tra identità linguistiche e culturali diverse che si trovano a convivere in un processo di ridefinizione della propria identità che diventa fonte di arricchimento.

(9)

BAMBINI

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(10)

Ernesto Bignami-

ETÀ CRITICHE

(11)
(12)
(13)
(14)
(15)
(16)

2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

FONETICA MORFOLOGIA SINTASSI LESSICO

(17)

-

FONETICA L1 / L2

-

FONETICA L1 / L2

(18)
(19)

Ernesto Bignami

(20)

Ernesto Bignami

(21)

Ernesto Bignami

(22)

Ernesto Bignami

FONETICA

-

1. Il neonato può discriminare tutti i suoni

Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:

ba ba ba pa / bi bi bi be…

(23)

Ernesto Bignami

FONETICA

-

1. Il neonato può discriminare tutti i suoni

Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:

ba ba ba pa / bi bi bi be…

2. Accomodamento vocale

I bambini modificano continuamente la loro

articolazione per adeguarla a quella degli adulti >

riduzione delle possibilità di discriminazione.

(24)

Ernesto Bignami

FONETICA

-

1. Il neonato può discriminare tutti i suoni

Verifica della variazione del ritmo cardiaco e di suzione al variare improvviso di suoni:

ba ba ba pa / bi bi bi be…

2. Accomodamento vocale

I bambini modificano continuamente la loro

articolazione per adeguarla a quella degli adulti >

riduzione delle possibilità di discriminazione.

3. Plasticità cerebrale e possibilità di recupero 12 mesi > 3 anni > 6 anni > 8 anni

(25)

Ernesto Bignami

MORFOSINTASSI

(26)

Ernesto Bignami

Lobo frontale sinistro

Memoria procedurale (implicita)

Lobo occipitale sinistro Memoria esplicita

Lobo occipitale destro Memoria esplicita

(27)

Ernesto Bignami

CC L1 L2

CC L1 L2

CA L1 L2

CA

L1 L2

Apprendimento L2

prima dei 7 anni

CC L1 CC

L1

CA L1 L2 CC L2

Apprendimento L2

tra i 7 anni e i 16 anni

Apprendimento L2 dopo i 16 anni

CC L1 CC

L1

CA L1 L2

CC L2 CA

L2 CA

L2

(28)

Ernesto Bignami

PERIODI CRITICI E MATURAZIONE DEL CERVELLO

1. SINAPTOGENESI

2. MIELINIZZAZIONE

(29)

Ernesto Bignami

SINAPTOGENESI

(30)

Ernesto Bignami

MIELINIZZAZIONE

(31)

Ernesto Bignami

MIELINIZZAZIONE

(32)

Ernesto Bignami

100

%

90 80 70 60 50 40 30 20 10

NASCITA

3 ANNI

8 ANNI MORTE

ADOLESCENZA

SINAPTOGENESI

(33)

MIELINIZZAZIONE

Un cervello più "mielinizzato" (maturo) è un cervello più efficiente, ma meno plastico.

YOUNGER IS BETTER, OLDER IS FASTER

(34)

Ernesto Bignami

(35)

Ernesto Bignami

(36)

i

e

ε

a

u o

ɔ

(37)

REPERTORIO FONOLOGICO VOCALICO DELLA LINGUA RUSSA

(38)

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[o]

[o]

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[o]

[o]

(39)

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[o]

[o]

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[o]

[o]

>

(40)

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[o]

[o]

[a]

[a]

[o]

[o]

(41)

cup

cap

[kʌp]

[kʌp]

[kæp]

[kæp]

(42)

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[æ]

[æ]

[a]

[a]

(43)

[a]

[a]

[ʌ]

[ʌ]

[æ]

[æ]

[a]

[a]

[ε]

[ε]

(44)

Ernesto Bignami

(45)

[r]

[r]

[l]

[l]

[l]

[l]

(46)

[r]

[r]

[l]

[l]

[l]

[l]

(47)

[r]

[r]

[l]

[l] [l] [l]

[r]

[r]

(48)

[b]

[b]

[v]

[v]

[β]

[β]

(49)
(50)

[b]

[b]

[v]

[v]

[β]

[β]

(51)

[i]

[i]

[e]

[e]

[i]

[i]

(52)

BAMBINI

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(53)

BAMBINI

DIDATTICA LUDICA

T.P.R. TOTAL PHISICAL RESPONSE (Asher)

(54)

Dinamica cronologica APPROCCI

APPROCCIO FORMALISTICO

METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALISTA

APPROCCIO COMUNICATIVO

APPROCCI UMANISTICO

AFFETTIVI COMUNICATIVO PRE-SCIENTIFICO

La lingua più studiata è il latino, come lingua franca di comunicazione culturale, scientifica e teologica.

Il latino non è più lingua di comunicazione, ma “lingua morta”.

Le altre lingue si insegnano come il latino.

REAZIONE: privilegio per la lingua viva e orale, non morta e scritta.

REAZIONE: alla naturalezza dell’approccio diretto.

Dare base scientifica (psicologia: comportamentismo, linguistica: strutturalismo) alla glottodidattica.

REAZIONE: alla freddezza, decontestualizzazione,

e parcellizzazione della lingua dell’approccio strutturalista.

COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione psicologica dell’apprendimento

APPROCCIO COSTRUTTIVISTA

APPROCCIO LESSICALE APPROCCIO

INTEGRATO

(55)

APPROCCI UMANISTICO-AFFETTIVI

1. T.P.R. TOTAL PHISICAL RESPONSE (Asher) 2. NATURAL APPROCH (Krashen e Terrell) 3. SUGGESTOPEDIA (Lozanov)

4. SILENT WAY (Gattegno)

5. C.L.L. COMMUNITY LANGUAGE LEARNING (Curran) 6. STRATEGIC INTERACTION (Di Pietro)

GATTEGNO ASHER KRASHEN LOZANOV

(56)
(57)
(58)

Novembre 2019

C2.1 Illustri almeno due tecniche didattiche indicate per apprendenti bambini spiegandone i punti di forza.

C2.2 Il profilo “bambini” comprende molte tipologie di apprendenti che si differenziano fra di loro sulla base di

specifici parametri. Quali sono le caratteristiche salienti che distinguono tale profilo e quali le conseguenze in ambito

didattico?

C2.3 Indichi su quali abilità è, a Suo avviso, appropriato focalizzare maggiormente l’attenzione in una classe di italiano L2 composta da bambini. Motivi la Sua risposta.

BAMBINI

(59)

ADOLESCENTI

Il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a

adolescenti stranieri che frequentano la scuola secondaria di primo e di secondo grado in Italia (in questo caso

l’italiano è anche la lingua dello studio e della socializzazione, cioè la “lingua di contatto”) e

l’insegnamento dell’italiano a adolescenti all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(60)

ADOLESCENTI

Il profilo comprende l’insegnamento dell’italiano a

adolescenti stranieri che frequentano la scuola secondaria di primo e di secondo grado in Italia (in questo caso

l’italiano è anche la lingua dello studio e della socializzazione, cioè la “lingua di contatto”) e

l’insegnamento dell’italiano a adolescenti all’estero, in contesti in cui l’italiano viene insegnato come lingua straniera e lingua etnica.

(61)

Ernesto Bignami

-

IL MODELLO ITALIANO

(62)

BICS / CALP

Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency

BICS / CALP

Basic Interpersonal Communication Skills

Cognitive Academic Language Proficiency

(63)

BICS / CALP

Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency

Non si possono valutare le competenze CALP

di uno studente straniero

presumendole dalle sue competenze BICS

BICS / CALP

Basic Interpersonal Communication Skills Cognitive Academic Language Proficiency

Non si possono valutare le competenze CALP

di uno studente straniero

presumendole dalle sue competenze BICS

(64)

C.L.I.L.

Content and Language Integrated Learning

C.L.I.L.

Content and Language Integrated Learning

(65)

SOCIETÀ CLASSE

(66)

SOCIETÀ CLASSE

(67)

Ernesto Bignami

L2 LS

(68)

Ernesto Bignami

L2 LS

(69)

INTERLINGUA

INTERLINGUA

(70)

L'interlingua degli studenti

in bagno linguistico si sviluppa spontaneamente,

indipendentemente

dall'insegnamento.

(71)

L'interlingua degli studenti

in bagno linguistico si sviluppa spontaneamente,

indipendentemente

dall'insegnamento.

(72)

INTERLINGUA

Il concetto di interlingua è fondamentale perché può darci indicazioni su cosa uno

studente può imparare in un dato

momento e su cosa non può imparare.

(73)

Larry Selinker

(74)

INTERLINGUA

-

È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di

una grammatica mentale:

forme che corrispondono a funzioni.

(75)

INTERLINGUA

-

È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di

una grammatica mentale:

forme che corrispondono a funzioni.

Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2

e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.

(76)

INTERLINGUA

-

È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di

una grammatica mentale:

forme che corrispondono a funzioni.

Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2

e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.

(LINGUISTICA ACQUISIZIONALE)

(77)

INTERLINGUA

-

È una lingua vera a propria, un sistema a sé stante che obbedisce a regole come tutte le lingue ed è il prodotto di

una grammatica mentale:

forme che corrispondono a funzioni.

Le regole sono riconducibili alla L1, alla L2

e a meccanismi mentali universali (grammatica universale) in parte innati e inconsci, in parte consapevoli.

È una lingua transitoria, soggetta ad adattamenti.

Le sue regole possono mutare nel tempo, ma anche fossilizzarsi.

(78)

I vantaggi del concetto di INTERLINGUA

CONSIDERAZIONE DELL'ERRORE

Si descrive

ciò che lo studente sa fare

e non cosa non sa fare.

(79)

I vantaggi del concetto di INTERLINGUA

CONSIDERAZIONE DELL'ERRORE

Si descrive

ciò che lo studente sa fare

e non cosa non sa fare.

PREVEDIBILITÀ

delle

TAPPE DI ACQUISIZIONE e quindi della

ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE

(80)

ADOLESCENTI

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(81)

Dinamica cronologica APPROCCI

APPROCCIO FORMALISTICO

METODI DIRETTI APPROCCIO STRUTTURALISTA

APPROCCIO COMUNICATIVO

APPROCCI UMANISTICO

AFFETTIVI COMUNICATIVO PRE-SCIENTIFICO

APPROCCIO COSTRUTTIVISTA

COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione processuale dell’apprendimento

APPROCCIO LESSICALE APPROCCIO

INTEGRATO

La lingua più studiata è il latino, come lingua franca di comunicazione culturale, scientifica e teologica.

Il latino non è più lingua di comunicazione, ma “lingua morta”.

Le altre lingue si insegnano come il latino.

REAZIONE: privilegio per la lingua viva e orale, non morta e scritta.

REAZIONE: alla naturalezza dell’approccio diretto.

Dare base scientifica (psicologia: comportamentismo, linguistica: strutturalismo) alla glottodidattica.

REAZIONE: alla freddezza, decontestualizzazione,

e parcellizzazione della lingua dell’approccio strutturalista.

COMPLETAMENTO: attenzione alla dimensione psicologica dell’apprendimento

(82)

APPROCCIO COSTRUTTIVISTA

(83)

CLAUDIA PANDOLFI ALESSANDRO GASSMANN

(84)

CLAUDIA PANDOLFI Tetto € 400

ALESSANDRO GASSMANN Tetto € 350

(85)

CLAUDIA PANDOLFI

€ 375

(86)

ALESSANDRO GASSMANN

€ 330

(87)
(88)

Novembre 2019

C2.1 Indichi quali sono le principali tipologie di apprendenti adolescenti che studiano l’italiano come materia curricolare in Italia.

C2.2 Illustri il metodo del TBLT (Task Based Language Teaching) e la sua rilevanza didattica in una classe di adolescenti.

C2.3 Descriva brevemente le caratteristiche della metodologia CLIL nella prospettiva dell’insegnamento dell’italiano L2 rivolto a adolescenti.

ADOLESCENTI

(89)

ADULTI E ANZIANI

Il profilo può essere suddiviso in “sottoprofili” più specifici:

adulti (e giovani adulti) già inseriti nel mondo

professionale, e senior, ovvero apprendenti della terza età che una volta terminato il ciclo lavorativo decidono di

investire il loro tempo nello studio delle lingue.

La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(90)

ANDRAGOGIA Malcolm Knowles

(91)
(92)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(93)

IMMIGRATI

Il profilo comprende gli stranieri che arrivano in Italia per motivi di lavoro o ricongiungimento familiare. Quando si tratta di adulti, il loro livello di scolarizzazione può essere molto eterogeneo: dall’analfabeta al laureato plurilingue.

La specificità del profilo riguarda le lingue e le culture di provenienza in contatto con la lingua e cultura italiana, le motivazioni anche strumentali, le caratteristiche dei

percorsi formativi, le certificazioni linguistiche esistenti.

(94)
(95)
(96)

PREALFABETI

Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.

(97)

PREALFABETI

Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.

ANALFABETI

Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.

(98)

PREALFABETI

Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.

ANALFABETI

Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.

(99)

PREALFABETI

Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.

ANALFABETI

Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.

DEBOLMENTE ALFABETIZZATI

Adulti che in lingua madre hanno avuto una scolarizzazione insufficiente (generalmente, meno di 5 anni di scuola) o hanno perduto in parte la competenza alfabetica per la mancanza d’uso della letto-scrittura.

(100)

PREALFABETI

Adulti non scolarizzati, la cui lingua madre non è scritta o non è lingua di scolarizzazione nel Paese di origine.

ANALFABETI

Adulti che non sanno leggere e scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta in logogrammi.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua alfabetica di un sistema non-latino.

• Adulti non scolarizzati, parlanti una lingua scritta nel sistema latino.

DEBOLMENTE ALFABETIZZATI

Adulti che in lingua madre hanno avuto una scolarizzazione insufficiente (generalmente, meno di 5 anni di scuola) o hanno perduto in parte la competenza alfabetica per la mancanza d’uso della letto-scrittura.

• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati in un sistema di scrittura logografico.

• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati in un sistema alfabetico non-latino.

• Adulti debolmente scolarizzati, alfabetizzati nel sistema latino.

(101)

ANALFABETISMO STRUMENTALE /

ANALFABETISMO FUNZIONALE

(102)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

kanji – hiragana – katagana – romaji

(103)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

NOVARA

FABRIANO

(104)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

NOVARA

FABRIANO

(105)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

NOVARA

FABRIANO

(106)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

NOVARA FABRIANO

?

(107)

ノバラ

ファブリアーノ ファーノ

NOVARA FABRIANO

FANO

(108)

STUDENTI UNIVERSITARI

Il profilo comprende gli studenti universitari stranieri che studiano l’italiano in ambito accademico in Italia e fuori d’Italia. Può trattarsi di studenti inseriti in percorsi di tipo linguistico o di studenti di altre discipline (es. gli studenti Erasmus). La specificità del profilo riguarda le metodologie didattiche più adeguate per sviluppare la conoscenza del linguaggio settoriale relativo ai vari campi di studio e le abilità di interazione in ambito accademico, i materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(109)
(110)

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

Il profilo comprende coloro che, discendenti di famiglie italiane ormai residenti all’estero da varie generazioni, si avvicinano all’italiano con un bagaglio linguistico che

spesso comprende tracce del dialetto della famiglia di provenienza.

La specificità del profilo riguarda le motivazioni degli

apprendenti, le metodologie didattiche più adeguate per mettere in relazione la lingua e cultura italiana con i dialetti italiani, con le culture regionali italiane e con la lingua e

cultura del paese di insediamento.

(111)
(112)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(113)

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI (OTA)

Il profilo comprende coloro che operano professionalmente in ambito turistico e hanno l’esigenza di comunicare in

italiano con gli ospiti, con i colleghi, con i superiori

(strutture alberghiere, bar e ristoranti, navi da crociera, villaggi vacanze, mezzi di trasporto, agenzie di viaggi ecc.).

(114)
(115)

CANTANTI D'OPERA

Insegnamento dell’italiano L2/LS a cantanti d’opera lirica che intendono sviluppare le competenze linguistiche e pragmatiche indispensabili per cantare singole arie e

romanze o intere opere liriche in italiano, per affrontare la lettura di libretti d’opera scritti nell’italiano letterario dei secoli scorsi ma anche per interagire oralmente con i

compagni, con i docenti e nei contesti professionali legati alla musica in cui l’italiano sia lingua veicolare.

(116)
(117)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(118)

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo)

Questi profili, che si differenziano in base alla lingua madre degli apprendenti, sono concepiti per mettere in evidenza, anche in chiave contrastiva, la specificità

dell’insegnamento dell’italiano a classi di apprendenti con lingua e cultura omogenea.

Le competenze del docente di italiano riguarderanno

dunque le somiglianze/divergenze fra la lingua italiana e la lingua madre degli studenti, le somiglianze/divergenze fra la cultura italiana e la cultura degli studenti, le difficoltà più frequenti che gli studenti di tali lingue-culture incontrano nello studio dell’italiano L2.

(119)
(120)
(121)
(122)
(123)

La scelta e la suddivisione nei profili per l’esame DITALS di I livello sono state effettuate seguendo i possibili contesti didattici, l’età e le motivazioni degli apprendenti, anche alla luce delle nuove realtà che si stanno affacciando nella società contemporanea.

BAMBINI

ADOLESCENTI

ADULTI E ANZIANI IMMIGRATI

STUDENTI UNIVERSITARI

STUDENTI DI ORIGINE ITALIANA

OPERATORI TURISTICO-ALBERGHIERI CANTANTI D'OPERA

STUDENTI DI MADRELINGUA OMOGENEA (cinese, giapponese, arabo, tedesco e russo) UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

RELIGIOSI CATTOLICI

(124)

UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

Il profilo comprende gli studenti universitari nordamericani in soggiorno-studio in Italia. La specificità del profilo

riguarda le metodologie didattiche più adeguate per

sviluppare le abilità di interazione nella società italiana, i materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

(125)
(126)

RELIGIOSI CATTOLICI

Il profilo comprende coloro che studiano italiano come

lingua straniera nell'ambito delle Università Pontificie e di altre istituzioni cattoliche. La specificità del profilo riguarda le motivazioni degli apprendenti, le metodologie didattiche più adeguate per permettere agli studenti di affrontare lo studio teologico in italiano ma anche di interagire con i compagni, con i docenti e nel contesto sociale italiano durante la propri attività pastorale o di servizio.

(127)
(128)

Destinatari

Esperienza Spendibilità

Passato Futuro

(129)

DITALS II

Febbraio 2016

(130)

DITALS II

Febbraio 2016

(131)

DITALS II

Febbraio 2016

(132)

DITALS II

Febbraio 2016

(133)

DITALS II

Febbraio 2016

(134)

DITALS II

Febbraio 2016

(135)
(136)
(137)
(138)

Da pag. 01 a pagina 115

Capitoli 1,2,3,4

(139)
(140)

Da pag. 01 a pagina 115 Capitoli 1, 2, 3, 4

Da pag. 172 a pagina 256

Capitoli 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18

(141)
(142)

Da pag. 01 a pagina 115 Capitoli 1, 2, 3, 4

Da pag. 172 a pagina 256

Capitoli 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 Da pag. 143 a pagina 194

Capitolo 6

(143)
(144)

Da pag. 01 a pagina 115 Capitoli 1, 2, 3, 4

Da pag. 172 a pagina 256

Capitoli 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 Da pag. 143 a pagina 194

Capitolo 6

Da pag. 163 a pagina 235

Capitoli 8, 9, 10, 11, 12

Riferimenti

Documenti correlati

I lavoratori che abbiano svolto attività di formazione e lavoro entro dodici mesi dalla cessazione del rapporto possono essere assunti a tempo indeterminato, dal medesimo o da

[5] Con uno o più decreti da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con

Al fine di ottenere una corretta normalizzazione dei dati ottenuti dall’analisi di Real-Time PCR, usata per la valutazione dell’espressione mRNA dei geni in

Questa soluzione ha fornito alla struttura la rigidezza, la resistenza e la duttilità adeguate per far fronte alle richieste prestazionali della Legge n.122/2012, ma prevede

Iniziare a descrivere la consistenza delle cose. Scoprire cosa accade quando si mescolano i colori. Comprendere che si possono usare diverse tecniche artistiche insieme.

Questo è in accordo con le osservazioni fatte in precedenza in merito alla resa tintoria delle pelli nella prova di tintura e ingrasso ( paragrafo 8.2.1), infatti la pelle

• La proprietà posseduta dai composti chirali di ruotare il piano della luce polarizzata.. • Il campo elettrico (come quello magnetico) della luce è oscillante in tutti i

Il terzo Settore evidenzia che senza la cittadi- nanza attiva, il volontariato e il sostegno della rete volontari difficilmente si riesce a gestire le numero- se