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Le operazioni precedenti alla riconcia delle pelli sono state effettuate secondo lo stesso procedimento per ogni pelle, seguendo le stesse ricette e usando acqua di rete.

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8 Sperimentazione nella fase di riconcia delle pelli

Nel presente capitolo vengono riportate le prove condotte utilizzando l'acqua trattata unicamente nella fase di riconcia, vengono descritti il procedimento seguito e i risultati ottenuti.

Le prove di riconcia vengono effettuate sia su pelli conciate al cromo che su pelli conciate al vegetale.

8.1 Modalità di conduzione delle prove

Le operazioni precedenti alla riconcia delle pelli sono state effettuate secondo lo stesso procedimento per ogni pelle, seguendo le stesse ricette e usando acqua di rete.

Il punto di partenza di ogni prova di riconcia sono pelli conciate o al cromo o al vegetale.

Ogni prova è stata condotta in parallelo utilizzando nella riconcia delle pelli tre tipi di acqua:

- acqua di rete;

- acqua civile non trattata;

- acqua civile trattata con ozono.

In particolare una pelle conciata è stata divisa in tre parti ed ogni parte è stata riconciata nello stesso bottale e secondo la stessa ricetta, ma utilizzando tipi di acqua diversi.

Come nelle prove di concia descritte nel capitolo precedente, anche in questo caso per poter confrontare fra di loro le pelli riconciate con diversi tipi di acqua è necessario mantenere costanti tutte le possibili variabili, ad eccezione dell'acqua stessa

In Figura 8-1 viene fornito uno schema illustrativo del metodo operativo utilizzato.

Come per le prove di concia, la valutazione delle pelli viene fatta considerando tre aspetti fondamentali:

ƒ resa tintoria;

ƒ prove fisiche;

ƒ valutazione merceologica.

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Pelle conciata

Figura 8-1: schema del procedimento seguito nelle prove di riconcia

8.2 Prove di riconcia su pelli conciate al cromo

Nel presente paragrafo vengono descritte le prove di riconcia con i diversi tipi di acqua effettuate su pelli conciate al cromo. Le ricette seguite per le riconce, ad eccezione di quella di tintura e ingrasso, sono riportate in appendice A.

In tutte le prove di riconcia su pelli al cromo è stato utilizzato la stesso colorante (colore rosso), nelle stesse quantità.

Riconcia con acqua di rete

Riconcia con acqua civile non trattata

Riconcia con acqua

civile trattata con O

3

(3)

8.2.1 Prova 1: tintura e ingrasso

La ricetta utilizzata per questo tipo di prova è riportata di seguito. Le percentuali dei vari prodotti si riferiscono al peso delle pelli rasate.

TINTURA E INGRASSO

% PRODOTTO Rotazione T °C pH Altre operazioni e controlli

200 acqua 35

0.5 acido ossalico

0.5 sgrassante 30 min. Scolare bene

200 acqua 35

1 sodio formiato 20 min.

0.5 sodio bicarbonato 40 min. Controllo pH e sezione Scolare lavare con 200% H

2

O fredda

50 acqua 25

3 colorante (rosso) 60 min.

1 acido formico 10 min.

2 acido formico 30 min. * Scolare

Lavare 200% H

2

O 45°C per 5 min.

150 acqua 45

4 fosfoeteri naturali emulsionanti

2 miscela di ingrassi 60 min.

1 acido formico 25 min. * * Scolare freddare 300% di H

2

O Messa a vento

*prima di scolare è stato prelevato un campione di bagno: bagno 1

**prima di scolare è stato prelevato un campione di bagno: bagno 2

Come si può vedere la ricetta prevede una fase iniziale di lavaggio sgrassante, seguita dalla

disacida, vengono poi forniti un 3% di colorante e un 6% di ingrasso costituito da due

(4)

prodotti diversi. In questo caso, quindi, non si può parlare di riconcia perché non vengono somministrati alla pelle agenti concianti.

Mancando una vera e propria riconcia, le pelli non possono essere valutate né da un punto di vista fisico, né tantomeno da un punto di vista merceologico. Si può solamente valutare l'aspetto e il colore della pelle.

Come evidenziato nella ricetta, vengono prelevati due campioni di bagno sui quali vengono determinati secco e ceneri.

Determinazione secco e ceneri dei campioni di bagno prelevati

I campioni di bagno analizzati sono stati prelevati durante tutte le prove di tintura e ingrasso effettuate con i diversi tipi di acqua. I risultati ottenuti sono riportati in Tabella 8-1 .

BAGNO 1 BAGNO 2

secco [g/l] ceneri[g/l] ceneri/secco secco [g/l] ceneri[g/l] ceneri/secco

H

2

O di rete 11.96 8.13 68 % 4.48 2.44 55 %

H

2

O civile non trattata 14.72 10.32 70 % 7.28 4.16 57 % H

2

O civile trattata O

3

13.72 10.04 73 % 6.96 4.32 62 %

Tabella 8-1 : risultati analisi secco e ceneri dei campioni prelevati

Nel bagno 1, in tutti e tre i casi, si osserva un elevato rapporto ceneri/secco e questo indica un'elevata presenza di sostanza inorganica nel secco. Dal momento che il bagno 1 viene prelevato subito dopo la tintura, ciò può essere spiegato considerando un'introduzione di solfati dovuta all'aggiunta di colorante.

Nel caso di utilizzo di acqua civile trattata, sia per il bagno 1 che per il bagno 2, il rapporto ceneri/secco è maggiore rispetto agli altri due casi e ciò può essere spiegato con un abbattimento della sostanza organica nell'acqua civile trattata, dovuto proprio al trattamento con ozono (cap.6).

Questi risultati vengono confermati anche dall’analisi dei bagni prelevati durante la

riconcia teta; i risultati di tali analisi sono riportati in appendice A subito dopo la ricetta

della riconcia teta.

(5)

Valutazione tintoria delle pelli

La parte di pelle riconciata con acqua di rete ha un colore più intenso, poi come intensità di colore segue la parte riconciata con acqua civile trattata ed infine quella riconciata con acqua civile non trattata, come si può vedere dalle foto di un particolare di ogni pelle riportate in Figura 8-2 .

Figura 8-2: confronto fra un particolare delle tre pelli tinte e ingrassate con acque diverse secondo la ricetta di tintura e ingrasso.

Dal momento che nella prova di tintura e ingrasso prima del colorante non vengono fornite altre sostanze capaci di fissarsi alla pelle, i siti del collagene sono tutti disponibili per il colore. Per cercare di spiegare le differenze di colore sulle pelli riconciate con acque diverse, sono state condotte delle analisi sulla soluzione acqua-colorante.

8.2.2 Analisi soluzione acqua-colorante

Il procedimento seguito per la preparazione delle soluzioni acqua-colorante è diviso in due

fasi:

(6)

1. preparazione di una tintura madre ottenuta sciogliendo 2 g del colorante utilizzato nella tintura e ingrasso (e nelle altre riconce su pelli conciate al cromo) in un litro di acqua distillata;

2. preparazione delle soluzioni con acque diverse ottenute prelevando 10 ml di soluzione madre e portandoli a 250 ml: a) con acqua di rete; b) con acqua civile non trattata; c) con acqua civile trattata .

In questo modo, avendo rispettato i volumi nella diluizione della tintura madre, la quantità di colorante nelle tre soluzioni a), b) e c) è la stessa.

Le tre soluzioni sono state analizzate con uno spettrofotometro UV visibile.

I risultati ottenuti sono riportati in Figura 8-3 mentre in Tabella 8-2 sono riportati i valori corrispondenti al picco massimo di ogni tracciato.

Spettri UV

0 1 2

400 600 800

Lunghezza d'onda (nm)

Assorbimento

Acqua di rete Acqua civile Acqua trattata

Figura 8-3: spetti UV delle soluzioni acqua-colorante preparate con i tre tipi di acqua

(7)

Valori del picco massimo Lunghezza d'onda

nm Assorbimento

H

2

O di rete 496 1.8852

H

2

O civile non trattata 503 1.5214

H

2

O civile trattata 501 1.5272

Tabella 8-2: tabella del picco massimo dei tre tracciati risultati dallo spettro UV delle soluzioni acqua-colorante

Dal grafico di Figura 8-3 si vede che il picco corrispondente all'acqua di rete è nettamente maggiore dei picchi corrispondenti agli altri due tipi di acqua ( Tabella 8-2 ) e questo indica una maggior concentrazione di colorante nella soluzione con acqua normale.

Tuttavia per le modalità in cui sono state preparate le soluzioni acqua-colorante, ciò è praticamente impossibile; si deduce quindi che nell'acqua civile e nell'acqua civile trattata ci sono delle sostanze che sottraggono il colorante alla soluzione, diminuendone la concentrazione. Se si osservano i dati riportati in Tabella 8-2 si nota che l'assorbimento corrispondente al picco massimo per l'acqua trattata è leggermente maggiore rispetto a quello relativo all'acqua civile non trattata e ciò potrebbe essere spiegato con una minor concentrazione nell'acqua trattata della sostanza che sottrae il colore alla soluzione.

Per cercare di spiegare il risultato ottenuto sono state effettuate delle analisi sulle acque utilizzate per diluire la tintura madre.

I risultati di tali analisi sono riportati in Tabella 8-3 .

(8)

H

2

O di rete H

2

O civile non trattata H

2

O civile trattata O

3

pH 7.51 7.35 7.67

SS mg/l 0 2 0

COD tq mg/l 8.09 38.6 29.9

TOC mg/l 0 8.62 8.08

Cl

-

mg/l 56.5 720.7 721.4

SO

42-

mg/l 51.8 173.2 159.5

NH

4+

mg/l 0.125 1.25 1.04

NO

2-

mg/l 0.021 0.023 0.018

NO

3-

mg/l 0.6 0.5 0.6

PO

43-

mg/l < 0.05 1.62 1.63

HCO

3-

mg/l 48.8 48.8 48.8

Dur. Tot. °Fr 31.0 34.5 34.5

Dur. Perm. °Fr 5.5 8.5 10.0

Tabella 8-3: analisi delle acque utilizzate per diluire la tintura madre

Dai risultati delle analisi effettuate sull'acqua ( Tabella 8-3 ) si può vedere che il COD nell'acqua di rete è nettamente inferiore rispetto a quello presente nell'acqua civile non trattata e nell'acqua civile trattata, inoltre in quest'ultima, a seguito del trattamento con ozono, la concentrazione di COD è minore di quella che si ha nell'acqua civile tal quale.

Una maggior concentrazione di COD nell'acqua dunque, può essere la causa di una minor concentrazione del colorante nelle soluzioni acqua-colorante e quindi può essere responsabile del colore più sbiadito delle pelli ottenute.

Questo è in accordo con le osservazioni fatte in precedenza in merito alla resa tintoria delle

pelli nella prova di tintura e ingrasso ( paragrafo 8.2.1), infatti la pelle riconciata con acqua

normale presenta un colore più intenso, poi come intensità del colore segue la pelle

riconciata con acqua civile trattata ed infine la pelle riconciata con acqua civile tal quale,

che è la più sbiadita.

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8.2.3 Prova 2: riconcia teta (vegetalizzato) Valutazione tintoria delle pelli

La parte di pelle riconciata con acqua di rete ha un'intensità di colore superiore alle altre due.

Le parti di pelle riconciate rispettivamente con acqua civile tal quale e con acqua civile non trattata sono paragonabili da un punto di vista di resa del colore.

8.2.4 Prova 3: riconcia gamma (cromo + aldeide) Valutazione tintoria delle pelli

Il terzo di pelle riconciato utilizzando acqua di rete è più rosa rispetto agli altri due che appaiono più rossi.

La parte riconciata utilizzando acqua trattata è più piena rispetto alle altre due.

8.2.5 Prova 4: riconcia beta (vegetalizzato) Valutazione tintoria delle pelli

Il terzo di pelle riconciata con acqua trattata è più pieno poi nell'ordine seguono la parte di pelle riconciata con acqua di rete e quella riconciata con acqua civile non trattata.

8.3 Prove di riconcia su pelli conciate al vegetale

Nel presente paragrafo vengono descritte le prove di riconcia con i diversi tipi di acqua effettuate su pelli conciate al vegetale. Le ricette seguite per le riconce, sono riportate in appendice A.

8.3.1 Prova 5: riconcia epsilon (vegetalizzato)

In questa riconcia è stato utilizzato un colorante di colore diverso rispetto a quello

utilizzato nelle riconce su pelli conciate al cromo, nella fattispecie il colorante usato è di

colore bordeaux.

(10)

Valutazione tintoria delle pelli

La parte di pelle riconciata con acqua di rete e quella riconciata con acqua civile trattata hanno intensità di colore e pulizia paragonabili, anche se quella riconciata con acqua trattata presenta un viraggio del colore verso il rosso.

Lo stesso viraggio del colore verso il rosso è presente anche nella parte di pelle riconciata con acqua civile tal quale.

Le parti riconciate rispettivamente con acqua civile trattata e con acqua civile tal quale presentano lo stesso colore, tuttavia nella seconda c'è una perdita di intensità.

8.3.2 Prova 6: riconcia omega (vegetalizzato) In questa riconcia è stato utilizzato un colore bruno chiaro.

Valutazione tintoria delle pelli

Le tre parti di pelle sono pressoché paragonabili da un punto di vista tintorio, anche se la parte riconciata con acqua di rete è lievemente migliore.

Il fatto che non ci siano differenze così nette fra le tre parti di pelle può essere in parte attribuito al colore usato nella riconcia, infatti un colore chiaro, se da un lato mette maggiormente in evidenza i difetti della pelle, dall'altro fa risaltare meno le differenze di colore.

8.4 Prove fisiche

Su ogni pelle sono state effettuate le seguenti prove fisiche:

ƒ resistenza allo strappo (I. U. P. 8 - ISO 3377);

ƒ resistenza allo scoppio (I.U.P. 9 - ISO 3379).

I provini su cui effettuare le prove sono stati presi nella parte comune ai tre terzi in cui è

stata divisa ogni pelle nel modo rappresentato in Figura 8-4 .

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Figura 8-4 : schema illustrativo delle modalità di prelievo dei provini per le prove fisiche

Come già osservato nel capitolo precedente, secondo la norma italiana UNI 10594 l'allungamento alla screpolatura del fiore nella prova di scoppio deve essere >= 7mm, mentre il carico di strappo può variare in base al tipo di calzatura per la quale la pelle è destinata e comunque il valore minimo è 30 N (corrispondente a calzature moda da bambino).

Di seguito vengono riportati i risultati delle prove fisiche effettuate sulle pelli ottenute con le riconce descritte in precedenza. Per ogni prova si riportano i valori medi sia del carico massimo, sia dell'allungamento alla screpolatura per ogni parte di pelle, ottenuti facendo una media dei risultati delle prove effettuate su ciascuno dei provini riportati in Figura 8-4 .

Provino resistenza allo scoppio

Provino resistenza allo strappo

(12)

Prova 2: concia al cromo e riconcia teta (vegetalizzato)

STRAPPO SCOPPIO

Carico massimo [N]

Allungamento alla screpolatura [mm]

Rioncia con acqua di rete 59.33 7.11

Rioncia con acqua civile tal quale 61.29 7.81

Rioncia con acqua civile trattata 63.74 7.32

Prova 3: concia al cromo e riconcia gamma (cromo + aldeide)

STRAPPO SCOPPIO

Carico massimo [N]

Allungamento alla screpolatura [mm]

Rioncia con acqua di rete 75.51 8.98

Rioncia con acqua civile tal quale 97.58 9.79

Rioncia con acqua civile trattata 81.89 8.43

Prova 4: concia al cromo e riconcia beta (vegetalizzato)

STRAPPO SCOPPIO

Carico massimo [N]

Allungamento alla screpolatura [mm]

Rioncia con acqua di rete 62.52 8.20

Rioncia con acqua civile tal quale 58.35 7.62

Rioncia con acqua civile trattata 53.94 7.89

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Prova 5: concia al vegetale e riconcia epsilon (vegetalizzato)

STRAPPO SCOPPIO

Carico massimo [N]

Allungamento alla screpolatura [mm]

Rioncia con acqua di rete 25.25 7.10

Rioncia con acqua civile tal quale 17.90 7.67

Rioncia con acqua civile trattata 20.48 7.03

I bassi valori del carico massimo di strappo riscontrati in questa prova, sono attribuibili alla scarsa qualità della pelle grezza di partenza e dipendono anche dal tipo di concia e di riconcia effettuate. In ogni caso non sono attribuibili alla qualità dell’acqua utilizzata anche perché, come si può osservare, per tutti e tre i tipi di acqua i valori hanno lo stesso ordine di grandezza e comunque sono tutti al di sotto dei valori minimi imposti dalla normativa.

Prova 6: concia al vegetale e riconcia omega (vegetalizzato)

STRAPPO SCOPPIO

Carico massimo [N]

Allungamento alla screpolatura [mm]

Rioncia con acqua di rete 37.36 8.97

Rioncia con acqua civile tal quale 42.82 8.94

Rioncia con acqua civile trattata 48.54 8.75

Osservando tutti i risultati delle prove si può notare che, sia per la resistenza allo strappo,

sia per la resistenza allo scoppio i valori trovati sono superiori ai limiti minimi imposti

dalla normativa italiana, ad eccezione della prova 5 di cui abbiamo già parlato in

precedenza .

(14)

Si può anche notare che, per ogni prova, i valori trovati per pelli conciate con acque diverse sono paragonabili, salvo qualche caso in cui i bassi valori trovati sono attribuibili a difetti del grezzo di partenza.

8.5 Valutazione merceologica delle pelli

Anche per le prove di riconcia, come già osservato per le prove di concia, non ci sono grosse differenze fra le pelli riconciate con acque diverse, infatti le parti di una stessa pelle riconciate ognuna con un tipo diverso di acqua, hanno tutte proprietà merceologiche paragonabili.

8.6 Osservazioni

Analizzando i risultati finali delle prove effettuate utilizzando i diversi tipi di acqua, rispettivamente nelle fasi di concia e di riconcia, si può notare che l’acqua incide sul colore maggiormente nella fase di concia che in quella di riconcia.

Anche dalle prove fisiche emerge che l’acqua ha un effetto maggiore nelle prove di concia, infatti le pelli conciate con acqua civile non trattata in genere presentano un carico massimo allo strappo leggermente superiore a quello delle mezzine conciate con gli altri due tipi di acqua. Nel caso di utilizzo dei diversi tipi di acqua nella fase di riconcia, non c’è una così evidente differenza fra le proprietà fisiche delle pelli.

Saranno necessari studi più approfonditi mirati ad individuare le sostanze presenti

nell’acqua civile, responsabili delle caratteristiche riscontrate nelle pelli conciate con tale

acqua. Una volta note tali sostanze sarà necessario trovare il trattamento più adatto a

ridurre la loro concentrazione.

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