REGIONE LAZIO
DELIBERAZIONE N. DELPROPOSTA N. 15436 DEL 10/09/2019 GIUNTA REGIONALE
STRUTTURA PROPONENTE
ASSESSORATO PROPONENTE
DI CONCERTO
Direzione: INCLUSIONE SOCIALE
Area: FAMIGLIA, MINORI E PERSONE FRAGILI
Prot. n. ___________________ del ___________________
OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
(CASSIA PATRIZIA) (MANCINELLI MARIA CHIARA) (A. MAZZAROTTO) (V. MANTINI)
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L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE
POLITICHE SOCIALI E WELFARE
(Troncarelli Alessandra) ___________________________
L'ASSESSORE
PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE
(Zingaretti Nicola)
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
IL PRESIDENTE IL DIRETTORE IL DIRETTORE
ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE
COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:
Data dell' esame:
con osservazioni senza osservazioni
SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 15/10/2019 prot. 811 ISTRUTTORIA:
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IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE
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IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE
Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione Lazio, il Tribunale Ordinario di Roma ed il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma per la messa a sistema dello "Spazio Famiglie e Minori"
attivato presso la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma.
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IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio
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OGGETTO: Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione tra la Regione Lazio, il Tribunale Ordinario di Roma ed il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma per la messa a sistema dello “Spazio Famiglia e Minori” attivato presso la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma.
LA GIUNTA REGIONALE
su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali di concerto con il Presidente;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e successive modifiche e integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche e integrazioni;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 recante “Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo” e successive modifiche;
la legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 “Interventi a sostegno della famiglia”;
la legge regionale 10 agosto 2016, n. 11 che all’’art. 10 “Politiche in favore delle famiglie e dei minori”, comma 2) prevede “le politiche in favore della famiglia…(omissis)… sono perseguite, in particolare, attraverso interventi e servizi riguardanti: f) la consulenza e la mediazione familiare; n) gli interventi rivolti alla prevenzione delle condizioni di forte disagio familiare che conducono ad abusi psicologici nelle diverse forme e che rappresentano un danno alla crescita equilibrata del bambino”;
la deliberazione del Consiglio Regionale 24 gennaio 2019, n. 1 “Piano sociale regionale denominato "Prendersi cura, un bene comune” che prevede, tra le aree prioritarie di intervento, il sostegno alla genitorialità in particolare attraverso il supporto alle famiglie “in una logica multidimensionale in cui il focus rimane il mondo dei bambini, dei loro affetti, e le reti sociali in cui vivono” anche “rafforzando il concetto di genitorialità attraverso il supporto e l’accompagnamento per gli adulti che, per motivi diversi, vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale”;
PREMESSO che, con un Accordo di collaborazione stipulato il 27 luglio 2017 tra il Tribunale Ordinario di Roma e il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza
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Università di Roma è stata avviata la sperimentazione di uno “Spazio Famiglia e Minori” attivato presso la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma;
che lo “Spazio Famiglia e Minori”, attraverso la sinergia del personale delle Istituzioni coinvolte, ha permesso l’attuazione di interventi di informazione/educazione/orientamento volti a prevenire e contenere i danni dell’alta conflittualità sull’armonico sviluppo del minore e ad individuare, insieme ai giudici, quei casi di conflittualità che richiedono una sollecita e pronta trattazione, nonché la realizzazione di ricerche nel settore delle separazioni e divorzi giudiziali, dell'affidamento e mantenimento dei figli nati al di fuori del matrimonio e delle modifiche delle condizioni di separazione e divorzio;
che la sperimentazione dello “Spazio Famiglia e Minori” ha avuto esiti giudicati positivi dalle Parti coinvolte nel servizio;
CONSIDERATO che la Regione Lazio è impegnata nella creazione di reti fra i servizi sociali territoriali, le istituzioni e le espressioni della società civile interessate ai temi della famiglia, al fine di garantire una migliore tutela del minore e dei suoi legami genitoriali in particolare nelle situazioni di maggiore vulnerabilità;
che è, pertanto, nell’interesse della Regione partecipare al progetto per implementarne le azioni a sostegno delle relazioni familiari e dei minori e per favorire il coordinamento funzionale con i servizi a tutela dei minori del Lazio;
RITENUTO opportuno, nell’ottica di una reciproca collaborazione, garantire la partecipazione alle attività progettuali di funzionari regionali dotati di specifica professionalità che saranno assegnati, per tutta la durata del progetto stesso, presso la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma;
CONSIDERATO che con deliberazione della Giunta regionale n. 576 del 27 ottobre 2015 la Regione Lazio ha approvato lo schema di un Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio, la Corte d’Appello di Roma, la Procura Generale della Repubblica di Roma e il Ministero della Giustizia per l’utilizzo del personale della Regione Lazio presso gli uffici giudiziari del distretto della Corte d’Appello di Roma per il “Giubileo straordinario della misericordia”;
che con deliberazione della Giunta regionale n. 16 del 24 gennaio 2017 è stato approvato lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio, la Corte d’Appello di Roma, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma e il Ministero della Giustizia per il prosieguo dell’attività del personale della Regione Lazio presso gli uffici giudiziari del distretto della Corte d’Appello di Roma;
DATO ATTO che in data 28 febbraio 2017 è stato sottoscritto, dal Presidente della Corte d’Appello di Roma, dal Procuratore Generale della Repubblica di Roma, dal Presidente della Regione Lazio ed dal Ministro della Giustizia, il Protocollo d’Intesa per la prosecuzione dell’attività del personale regionale già temporaneamente assegnato presso gli uffici giudiziari del distretto della Corte d’Appello di Roma, di modo da
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consentire la contribuzione alla compiuta realizzazione, sia dei progetti originariamente elaborati dagli uffici giudiziari ed ancora in corso, sia di ulteriori e specifici progetti riconducibili allo spirito ed alle finalità del pregresso Protocollo;
RITENUTO di individuare le unità di personale specializzato da mettere a disposizione dello
“Spazio Famiglia e Minori”, per lo svolgimento delle attività di competenza della Regione Lazio secondo quanto previsto dall’art. 4 dell’Accordo di collaborazione (allegato A) e secondo le modalità previste dai citati Protocolli d’Intesa;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo di diritto di accesso ai documenti amministrativi” ed in particolare l’art. 15 comma 1) che prevede: “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
CONSIDERATA la necessità di procedere alla sottoscrizione di un apposito Accordo di collaborazione con il Tribunale Ordinario di Roma e il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma per la realizzazione delle attività del progetto “Spazio Famiglia e Minori”;
VISTO lo schema di Accordo di collaborazione per la prevenzione e/o il contenimento della conflittualità genitoriale “Spazio Famiglie e Minori” tra la Regione Lazio, il Tribunale Ordinario di Roma e il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma, allegato al presente atto del quale costituisce parte integrante e sostanziale (Allegato A)
DELIBERA
per le motivazioni indicate in premessa, che formano parte integrante del presente provvedimento:
1 di approvare lo schema di Accordo di collaborazione per la prevenzione e/o il contenimento della conflittualità genitoriale – “Spazio Famiglia e Minori” di cui l’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2 di individuare le unità di personale specializzato da mettere a disposizione dello “Spazio Famiglia e Minori”, per lo svolgimento delle attività di competenza della Regione Lazio secondo quanto previsto dall’art.4 dell’Accordo di collaborazione e secondo le modalità previste dai Protocolli d’Intesa citati in premessa.
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La Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale, in collaborazione con la Direzione Regionale Affari Istituzionali, Personale e Sistemi Informativi, provvederà ad adottare tutti gli atti necessari e conseguenti all’attuazione dell’Accordo di collaborazione.
Il presente atto non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
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Tribunale Ordinario di Roma
Accordo di collaborazione
per la prevenzione e/o il contenimento della conflittualità genitoriale
“Spazio famiglie e minori”
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ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
Il Tribunale Ordinario di Roma con sede e domicilio fiscale in Roma, Via Golametto n. 11, c. f. n. 80255370589, rappresentato dal Presidente dott. Francesco Monastero
E
La Regione Lazio con sede e domicilio fiscale in Roma, via Cristoforo Colombo n. 212, c. f.
n. 80143490581, rappresentata dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
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Il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma con sede e domicilio fiscale in Roma Via degli Apuli n. l – c. f. n. 80209930587, rappresentato dal Direttore pro-tempore prof.ssa Renata Tambelli
PREMESSO
che le Parti sono interessate a una reciproca collaborazione finalizzata alla prevenzione e/o contenimento della conflittualità tra genitori che affrontano controversie in materia di responsabilità genitoriale e affidamento dei minori, per favorire lo sviluppo armonico dei minori dei nuclei coinvolti nella controversia familiare, anche con finalità di prevenzione della violenza in ambito familiare;
che la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma è competente in materia di separazioni, di divorzi, con i relativi procedimenti di modifica, e di affidamento di minori nati da genitori non coniugati, procedimenti nei quali la definizione della controversia giudiziaria per essere efficace non può prescindere da una effettiva presa in carico del nucleo familiare con una efficace gestione del relativo conflitto;
che la Regione Lazio è impegnata a promuovere politiche di sostegno alle famiglie attraverso la realizzazione di un sistema di servizi volti a migliorare la qualità della vita dell’intero nucleo familiare, con particolare attenzione alle persone minori di età;
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che la legge regionale del 10 agosto 2016, n. 11 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio” ha stabilito all’art.10 la realizzazione di un Sistema integrato che “valorizza e sostiene il ruolo della famiglia nella formazione e cura della persona durante tutto l’arco della vita, nella promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale e garantisce alla persona minore di età la protezione e gli interventi necessari ad un pieno e armonioso sviluppo psicofisico”
nonché, specificatamente al punto f), “la consulenza e la mediazione familiare” ed al punto n) “gli interventi rivolti alla prevenzione delle condizioni di forte disagio familiare che conducono ad abusi psicologici nelle diverse forme e che rappresentano un danno alla crescita equilibrata del bambino”;
che il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma conduce ricerche sulla dinamica dello sviluppo in età evolutiva, anche focalizzate sullo studio di metodologie innovative di prevenzione e intervento clinico, con particolare attenzione alla genitorialità, alla cogenitorialità, alla coppia e alla famiglia come fattori di protezione o di rischio in età evolutiva;
che presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma è stata istituita una Sezione di Mediazione Familiare e Coordinazione Genitoriale per la ricerca/intervento sulla gestione dei conflitti nell'ambito delle separazioni e dei divorzi, nonché dell'affidamento e mantenimento dei figli nati al di fuori del matrimonio;
che con un precedente accordo di collaborazione, stipulato il 27 luglio 2017 tra il Tribunale Ordinario di Roma e il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma, è stata avviata la sperimentazione di un servizio denominato “Spazio Famiglia e Minori”;
che lo “Spazio famiglia e minori” - attraverso la sinergia del personale delle Istituzioni coinvolte - a) ha permesso l’attuazione di interventi di informazione/educazione/orientamento volti a prevenire e contenere i danni dell’alta conflittualità genitoriale sull’armonico sviluppo dei figli e ad individuare, insieme ai giudici, quei casi di conflittualità che richiedono il ricorso ad interventi volti ad una sollecita e pronta trattazione; b) ha realizzato un’attività di ricerca volta a monitorare i casi di separazione e divorzio giudiziale, di affidamento e mantenimento dei figli nati al di fuori del matrimonio e di modifica delle condizioni di separazione e divorzio per i quali i Giudici hanno richiesto la collaborazione dei Servizi Sociali e ASL; c) ha favorito
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l’affiancamento dei Giudici nell’ascolto delle persone minori di età che avessero compiuto 12 anni attraverso gli psicologi indicati dal Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica;
che la sperimentazione dello “Spazio Famiglia e Minori” ha avuto esiti giudicati positivi dalle Parti coinvolte nel servizio;
che è nell’interesse della Regione Lazio partecipare al progetto per implementarne le azioni a favore della tutela delle relazioni familiari e dei minori e per favorire il coordinamento funzionale con i servizi a tutela dei minori del Lazio;
che è interesse delle Parti formalizzare attraverso un apposito Accordo il rapporto di collaborazione;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Le premesse costituiscono parte integrante del presente atto
ART. 1 FINALITA’
Con il presente accordo e per tutta la durata prevista, le Parti si impegnano ad una collaborazione finalizzata alla messa a sistema dello "Spazio Famiglia e Minori" presso la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma, azione volta alla prevenzione e/o al contenimento della conflittualità tra genitori che affrontano una controversia sulla responsabilità genitoriale e l'affidamento dei figli. I dati hanno infatti evidenziato, sia nel contesto del Tribunale che nella rete dei servizi territoriali competenti per la tutela del minore, il costante aumento dei nuclei in cui i genitori affrontano il procedimento rischiando di sviluppare dinamiche di alta conflittualità. A tal fine si farà riferimento alle esperienze maturate sin dal 2000 nella Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma nell’ambito della integrazione/comunicazione tra servizi sociali territoriali e Tribunale, nonché al precedente accordo di collaborazione firmato il 27 luglio 2017 che ha consentito la sperimentazione dello “Spazio Famiglia e Minori” con la presenza di operatori specializzati all'interno del Tribunale come l'espressione di un orientamento psicologico-forense essenziale per l'integrazione degli interventi volti alla tutela del minore (Mediazione Familiare, Sostegno alla Genitorialità, Monitoraggio, Affidamento Servizi Sociali).
La procedura dello “Spazio Famiglia e Minori” è volta a sperimentare l'efficacia di nuove forme di
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intervento mirate a moderare la conflittualità tra i genitori e in particolare:
- ridurre i tempi dei procedimenti giudiziari;
- consentire il raggiungimento degli obiettivi evolutivi dei figli coinvolti nella conflittualità tra i genitori in via di separazione, divorzio o cessazione della convivenza more uxorio;
- tutelare il minore e/o le persone vulnerabili nei casi di violenza attraverso interventi tempestivi ed efficaci;
- prevenire il fenomeno del coinvolgimento nella dinamica della conflittualità genitoriale delle persone minori d’età, degli operatori dei servizi impegnati nel lavoro con le coppie e della triangolazione degli stessi operatori coinvolti nella gestione dell'alta conflittualità.
ART. 2 OGGETTO
Le Parti intendono sostenere il modello di lavoro sperimentato dallo Spazio Famiglia e Minori, d’ora in poi denominato come “SPAZIO FAMIGLIE E MINORI”.
A tal fine il personale assegnato dalla Regione Lazio, adeguatamente formato e specificamente individuato, in collaborazione con quello indicato dal Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica (quali psicologi esperti nel settore della mediazione familiare e della gestione dell'alta conflittualità fra genitori separati), sarà a disposizione (presso i locali della Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma) delle coppie che presentano ricorso per separazione giudiziale, divorzio giudiziale, affidamento di figli nati fuori dal matrimonio, modifica delle condizioni di affidamento dei figli minori e degli operatori dei servizi territoriali che collaborano con la Magistratura per i casi di competenza della Prima Sezione Civile, con i seguenti obiettivi:
1. svolgere un'azione di informazione/educazione/orientamento volta a prevenire e contenere i danni dell'influenza della conflittualità genitoriale sullo sviluppo del minore;
2. segnalare e valutare insieme ai Giudici quei casi di conflittualità particolarmente elevata che richiedono specifici interventi per una sollecita ed efficace trattazione;
3. coadiuvare il Giudice - con il personale formato e coordinato dal Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica - nelle udienze fissate per l'audizione dei minori previa programmazione di data e orario;
4. costruire ed aggiornare la mappatura delle risorse dei servizi territoriali e di quelli socio- sanitari (Servizi Sociali, Centri Famiglia, Servizi di Mediazione Familiare, Servizi delle ASL) impegnati nel contenimento e nella gestione della conflittualità genitoriale;
5. implementare la comunicazione e la collaborazione con i servizi ai quali vengono inviate le
6 famiglie dal Tribunale.
6. favorire l’integrazione tra le azioni dei Giudici e quelle degli operatori dei servizi territoriali nei casi in cui il provvedimento giudiziario preveda interventi da parte dei Servizi Sociali territoriali, delle Aziende Sanitarie Locali o dei Presidi Ospedalieri.
L'invito a rivolgersi allo "Spazio Famiglie e Minori" verrà effettuato dal Giudice nel decreto di fissazione d'udienza con tutte le indicazioni necessarie a stabilire un contatto con gli operatori da quello che da ora verrà denominato "Spazio Famiglie e Minori";
L'operatore dello "Spazio Famiglie e Minori", di cui al capoverso che precede, dopo avere reso una consulenza informativa, proporrà ai genitori, ove possibile, di partecipare a una seduta di consulenza per facilitare l'accesso, ove possibile, a interventi volti al sostegno genitoriale (es. Mediazione Familiare) e/o alla risoluzione concordata del conflitto su base volontaria presso le strutture deputate alla tutela delle persone minori di età;
Nei casi di alta conflittualità o addirittura di violenza familiare, anche assistita, verrà agevolata la presa in carico del nucleo familiare da parte delle competenti strutture socio- sanitarie territoriali e dei Centri per la famiglia regionale, anche al fine di consentire la realizzazione tempestiva di incontri in spazio neutro.
ART. 3
IMPEGNI DEL TRIBUNALE
Il Tribunale Ordinario di Roma mette a disposizione del personale del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica e della Regione Lazio i locali e le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività oggetto del presente Accordo di collaborazione mediante l'apertura dello "Spazio Famiglie e Minori" di cui al precedente art. 2.
ART. 4
IMPEGNI DELLA REGIONE LAZIO
La Regione Lazio mette a disposizione dello “Spazio Famiglie e Minori” unità di personale specializzato, assegnato con le modalità previste dai protocolli d’Intesa di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 576 del 27 ottobre 2015 e n. 16 del 24 gennaio 2017, che sarà a disposizione nei giorni che saranno stabiliti con successivi accordi tra le parti, presso i locali della
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Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma, con gli obiettivi di cui all’art. 2 del presente Accordo.
Favorirà, inoltre, attraverso appositi atti, il collegamento funzionale con la rete dei Centri per la Famiglia regionali, nonché con il “Centro Giorgio Fregosi per i bambini ed adolescenti vittime di abuso e maltrattamento” già individuato come capofila della rete di Centri regionali specialistici per il contrasto degli abusi e maltrattamenti, con funzione di coordinamento e promozione di un percorso d’integrazione di azioni mirate alla protezione dei minori.
La Regione Lazio potrà, con atti successivi, favorire l’integrazione all’interno del modello di lavoro dello "Spazio Famiglie e Minori” di altri operatori assegnati dagli Enti Locali competenti.
ART. 5
IMPEGNI DEL DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA – SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, si impegna a fornire il supporto scientifico attraverso l’individuazione di un Coordinatore che provveda all'impianto di una ricerca empirica sulla casistica e sull'evoluzione dei diversi percorsi e ad individuare - nonché a mettere a disposizione delle attività di cui all’art. 2 - psicologi esperti nel settore della mediazione familiare e della gestione dell'alta conflittualità fra genitori separati e a supportare il personale messo a disposizione dalla Regione Lazio e o da altri Enti.
ART. 6
REFERENTI DELL’ACCORDO
I referenti del presente Accordo di collaborazione sono:
- per il Tribunale Ordinario di Roma, il Presidente della Prima Sezione Civile;
- per la Regione Lazio, il Direttore della Direzione Regionale Inclusione Sociale o un suo delegato;
- per il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, il Coordinatore della Sezione di Mediazione Familiare e Coordinazione Genitoriale.
All'avvio delle attività dello "Spazio Famiglie e Minori” verrà fornito al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma l'elenco del personale del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, corredato di curriculum vitae, che coadiuverà il Coordinatore scientifico.
8 ART.7
PROPRIETA’ INTELLETTUALE
I risultati delle attività sviluppate in forza del presente atto saranno di proprietà comune. Le eventuali pubblicazioni dei risultati ottenuti nell'ambito del rapporto di collaborazione verranno effettuate previa intesa tra le Parti.
Per quanto non espressamente previsto dal presente Accordo trova applicazione la vigente normativa a tutela della proprietà intellettuale.
ART. 8
UTILIZZO DEI LOGHI
Le Parti si impegnano a tutelare e promuovere l'immagine dell'iniziativa comune e quella di ciascuna di esse. I loghi delle Parti potranno essere utilizzati nell'ambito delle attività comuni oggetto dell’Accordo. Il presente Accordo non implica alcuna spendita del nome e/o concessione e/o utilizzo del marchio e dell'identità visiva dell'Università Sapienza per fini commerciali e/o pubblicitari. Tale utilizzo, straordinario e/o estraneo all'azione istituzionale, dovrà esser regolato da specifici accordi, approvati dagli organi competenti e compatibili con la tutela dell'immagine dell'Università. L'utilizzazione dei loghi, straordinaria o estranea all'azione istituzionale corrispondente all'oggetto di cui all’Art. 2 del presente atto, richiederà il consenso della parte interessata.
ART. 9 DURATA
Il presente Accordo di collaborazione avrà durata di due anni a decorrere dalla data di sottoscrizione e si intende tacitamente rinnovato per ulteriori due anni, salvo recesso di una delle Parti che dovrà essere esercitato con le modalità di previste dall’Art. 10.
Con cadenza biennale le Parti redigeranno una relazione valutativa sulla collaborazione e sui risultati raggiunti nonché sugli obiettivi futuri.
9 ART. 10 RECESSO
Ciascuna Parte potrà recedere dal presente Accordo dandone avviso alle altre Parti mediante posta elettronica certificata con anticipo di almeno sei mesi.
ART. 11
ASSICURAZIONE DEL PERSONALE
Ciascuna parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in virtù del presente Accordo, sarà chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attività.
L'eventuale utilizzo degli spazi del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica della Sapienza Università di Roma, sarà disciplinato dal "Regolamento per l'utilizzo temporaneo e/o occasionale dei locali e degli spazi interni ed esterni di proprietà della “Sapienza Università di Roma" emanato con D.R. 469/2010.
ART. 12
SICUREZZA E PREVENZIONE
Sarà compito del Tribunale Ordinario di Roma - Prima Sezione Civile - informare il personale delle parti contraenti dei regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti al presente Accordo, nel rispetto della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, osservando in particolare gli obblighi di cui all'art. 20 del citato decreto, nonché le disposizioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Il personale delle Parti contraenti è tenuto a uniformarsi.
Il personale delle Parti sarà tenuto, prima dell'accesso alle sedi di espletamento delle attività, ad acquisire le informazioni riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione, protezione e salute.
Gli obblighi previsti dall'art. 26 del D. Lgs. n. 81/2008 e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, in relazione ai rischi specifici presenti nella struttura ospitante, sono attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante. Tutti gli altri obblighi ricadono sul responsabile della struttura o ente di provenienza.
10 ART. 13
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI
Le Parti dichiarano di essere informate che i dati personali e sensibili comunque raccolti nell’ambito dello “Spazio Famiglie e Minori” vanno trattati secondo le normative del Regolamento UE 2016/679, ed esclusivamente per le finalità dell'Accordo medesimo. La consultazione, l’elaborazione, il raffronto con altri dati e/o elaborazioni manuali e/o automatizzate e per fini statistici ricade sotto la normativa di detto regolamento.
Le Parti dichiarano di essere informate sui rispettivi diritti ed obblighi sanciti dal Regolamento UE 2016/679. ed in particolare circa le misure tecniche organizzative da adottare per l’art. 32 del Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati.
Le Parti si impegnano a scambiarsi tutte le informazioni in loro possesso necessarie al buon esito della collaborazione e a mantenere sulle stesse la massima riservatezza.
Le Parti inoltre si impegnano a non rivelare o altrimenti rendere disponibili a terzi le informazioni riservate e a non utilizzare le medesime per fini diversi da quelli inerenti la sperimentazione di cui al presente accordo.
ART. 14 VARIE
Tutte le comunicazioni relative al presente Accordo saranno ritenute come debitamente effettuate se redatte in forma scritta consegnate di persona al rappresentante dell'altra parte o, se trasmesse a mezzo posta elettronica certificata, se consegnate alle strutture preposte alla ricezione preventivamente identificate.
Gli indirizzi, o gli interlocutori, ai quali le comunicazioni devono essere inviate possono essere modificati da ciascuna delle Parti previa comunicazione scritta all'altra.
Tali comunicazioni, domande o altre informazioni saranno indirizzate agli indirizzi di seguito indicati:
PEC Tribunale Ordinario di Roma: [email protected] PEC Regione Lazio: [email protected]
PEC Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica: [email protected]
11 ART. 15
ONERI
Il presente Accordo di collaborazione viene svolto in condizioni di reciprocità e non comporta a carico delle Parti ulteriori oneri oltre a quelli specificamente indicati.
ART. 16
Il presente atto è redatto e sottoscritto in forma digitale in conformità al disposto dell’art. 15 legge 241/1990, come modificato dal decreto legge 23 dicembre 2013 n. 145 convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n.9. La Convenzione è altresì soggetta all’imposta di bollo sin dall’origine che verrà assolto in modo virtuale ai sensi di quanto disposto dall’art. 6 del D.M. 17.06.2014. Le spese di bollo sono a carico dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, che provvede virtualmente come da autorizzazione n. 87826 del 10.11.2016. le eventuali spese di registrazione saranno sostenute a cura della parte che ne farà richiesta.
Il presente atto è redatto in triplice copia
Roma,
per il TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA
………
per la REGIONE LAZIO
………
per la SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA –
DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA
……….