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Guida alla videosorveglianza su IP

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Academic year: 2022

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(1)

videosorveglianza su IP

Nel mondo del monitoraggio video, il passaggio al digitale sta vivendo un forte LQFUHPHQWR OH WHFQRORJLH GLJLWDOL VRQR PROWR SL DI¿GDELOL GL TXHOOH DQDORJLFKH H OD

TXDOLWjGHOOHLPPDJLQLULPDQHLQYDULDWDLQXQDYDVWDJDPPDGLFRQGL]LRQLOHLPPDJLQL

SRVVRQRHVVHUHFRSLDWHPRQWDWHHWUDVPHVVHVHQ]DFKHVLYHUL¿FKLDOFXQDSHUGLWDGL

qualità.

2OWUHDGRIIULUHXQDTXDOLWjYLGHRVXSHULRUHOHWHFQLFKHGLWLSRGLJLWDOHJDUDQWLVFRQR

DQFKHPDJJLRUHÀHVVLELOLWjHPLJOLRULSRVVLELOLWjSHUO¶HODERUD]LRQHQRQFKqLOFRQWUROORH

ODGLVWULEX]LRQHGLVHJQDOLYLGHRJUD]LHDOO¶LQWHJUD]LRQHFRQODUHWH,3ODTXDOHSHUPHWWH

GLVIUXWWDUHTXHVWLYDQWDJJLVHQ]DDOFXQFRVWRDJJLXQWLYRSHUO¶LQIUDVWUXWWXUDGLUHWH

฀ ฀ ฀ ฀ ฀ ฀

(2)

I vantaggi del digitale p. 12

Componenti di un impianto e caratteristiche p. 16

Come dimensionare il sistema S

,OSURYYHGLPHQWRGHOO¶DSULOH S

$O JLRUQR G¶RJJL LO PHUFDWR q LQYDVR GD SURGRWWL GL

videosorveglianza di vario genere ed il più delle volte HIIHWWXDUH XQD VFHOWD FRQVDSHYROH GLYHQWD SL GLI¿FLOH D

FDXVDGHOODFRQWLQXDHYROX]LRQHGHOO¶RIIHUWD

/HWHFQRORJLHQHOO¶DUFRGLSRFKLDQQLVRQRQRWHYROPHQWH

cambiate a tal punto che oggi i sistemi di videosorveglianza ULHVFRQRDHVHJXLUHFRPSLWLFKH¿QRDTXDOFKHDQQRID

erano impensabili o dedicati a grandi realtà.

Consci che il panorama dei sistemi di videosorveglianza q YDVWR H FRPSUHQGH QXPHURVH RIIHUWH GLI¿FLOPHQWH

valutabili che spesso non rispondono ai requisiti minimi ULFKLHVWL DL ¿QL GHOOD VLFXUH]]D FRQ TXHVWD EUHYH JXLGD

Qubix S.p.A. intende offrire ai propri clienti non solo un mezzo per poter apprendere al meglio i concetti di base riguardanti la videosorveglianza IP ma soprattutto la consapevolezza di poter affrontare autonomamente la realizzazione di un sistema, dal progetto al collaudo

¿QDOH

&RQTXHVWRSUHFLVRVFRSRDOO¶LQWHUQRGHOODJXLGDYHUUDQQR

trattate le parti inerenti ai vantaggi che i sistemi IP RIIURQRDLFRPSRQHQWLGHOO¶LPSLDQWRHDOOHORURSULQFLSDOL

FDUDWWHULVWLFKHPDVRSUDWWXWWRFHUFKHUHPRGLGH¿QLUHXQ

criterio con il quale procedere nella progettazione e nella scelta dei prodotti tra le soluzioni di Videosorveglianza GDQRLSURSRVWHDO¿QHGLRWWHQHUHLOULVXOWDWRGHVLGHUDWRH

la soddisfazione del cliente.

p. 1 1 12 p. 1 1 16 S

S

(3)

COSA SIGNIFICA

Il termine “Videosorveglianza IP” indica un sistema di sicurezza che permette la visualizzazione e la registrazione / acquisizione di immagini e/o segnali audio attraverso una comune rete LAN aziendale o tramite una rete basata su protocollo IP, come Internet.

In un sistema di videosorveglianza su IP la comune telecamera analogica è sostituita da una telecamera di rete, in grado di connettersi alla LAN e di essere raggiunta attraverso un indirizzo IP. Come un PC questa WHOHFDPHUDFROOHJDWDDGXQRVZLWFKGLUHWHHDGXQURXWHU

diventa un sistema a sé stante, che dotato di una propria

“intelligenza”, è in grado di acquisire immagini attraverso un sensore, elaborarle, inviarle ad un server addetto alla registrazione e/o, in caso di allarmi, di spedire la stessa immagine via email ad una persona addetta alla sorveglianza, anche a migliaia di chilometri di distanza.

A differenza dei sistemi analogici tradizionali la UHJLVWUD]LRQHGHOOHLPPDJLQLHGHOO¶DXGLRSXzDYYHQLUHVLD

DWWUDYHUVRXQVRIWZDUHLQVWDOODWRLQXQFRPXQH3&VHUYHU FKH DWWUDYHUVR XQ VLVWHPD DQDORJR DO '95 FKLDPDWR

195 1HWZRUN 9LGHR 5HFRUGHU  LO FXL FRPSLWR q TXHOOR

GLDFTXLVLUHLÀXVVLYLGHR,3HVHDELOLWDWRGLJHVWLUHWDOL

immagini per generare azioni in corrispondenza di un particolare evento.

PERCHÉ IP

&RPHSHUOHPDFFKLQHIRWRJUD¿FKHDQFKHLOPRQLWRUDJJLR

video sta vivendo il passaggio al digitale con un trend GL FUHVFLWD HVSRQHQ]LDOH OH WHFQRORJLH GLJLWDOL VRQR

PROWR SL DI¿GDELOL GL TXHOOH DQDORJLFKH H OD TXDOLWj

delle immagini rimane invariata in una vasta gamma di FRQGL]LRQL OH LPPDJLQL GLJLWDOL SRVVRQR HVVHUH FRSLDWH

PRQWDWH WUDVPHVVH H DUFKLYLDWH VHQ]D FKH VL YHUL¿FKL

alcuna perdita di qualità.

2OWUH DG RIIULUH XQD TXDOLWj YLGHR VXSHULRUH OH WHFQLFKH

GL WLSR GLJLWDOH JDUDQWLVFRQR DQFKH PDJJLRUH ÀHVVLELOLWj

H PLJOLRUL SRVVLELOLWj SHU O¶HODERUD]LRQH LO FRQWUROOR H OD

GLVWULEX]LRQHGLVHJQDOLYLGHRJUD]LHDQFKHDOO¶LQWHJUD]LRQH

con la rete IP che permette di sfruttare questi vantaggi VHQ]DDOFXQFRVWRDJJLXQWLYRSHUO¶LQIUDVWUXWWXUDGLUHWH

(4)

MINORI COSTI

Se compariamo un sistema di Videosorveglianza IP con un sistema TVCC analogico, questo, in prima analisi, sembra essere più costoso. Sia le telecamere che i '95 DQDORJLFL IDFHQGR XQD FRPSDUD]LRQH SURGRWWR VX

prodotto, hanno sicuramente un costo inferiore dovuto sia alla diffusione in termini di numero pezzi prodotti, che DOO¶RUPDLVFDUVRFRQWHQXWRWHFQRORJLFR

,Q UHDOWj VH DSSURIRQGLDPR O¶DQDOLVL L VLVWHPL ,3 VRQR

molto più convenienti in quanto offrono molteplici vantaggi che i prodotti analogici non riescono a dare.

Vedremo a seguire come, associando al costo totale GHOOHWHOHFDPHUHTXHOORGHOO¶LQVWDOOD]LRQHGHOFDEODJJLR

del monitoraggio, dei componenti di storage e della manutenzione, le soluzioni di Videosorveglianza su rete IP risultino molto più convenienti.

RISOLUZIONE ELEVATA = MENO TELECAMERE

La risoluzione tipica di una telecamera analogica è circa

[SL[HO 9*$ 

Le risoluzioni di una telecamera IP possono variare da 1.3 Megapixel a 5 Megapixel e oltre. Se avevamo considerato quindi che per videosorvegliare una determinata area contigua fossero necessarie 4 telecamere analogiche 9*$ D SDULWj GL FRQGL]LRQL DUHD H ULVROX]LRQH

GHOO¶LPPDJLQH  SHU OR VWHVVR VLVWHPD VDUj QHFHVVDULD

una sola telecamera da 1.3 Megapixel.

MINORI CONSUMI ED ALIMENTAZIONE POE

Un numero inferiore di telecamere oltre ad un minor impatto visivo, si traduce immediatamente anche in un minor costo energetico, con un risparmio immediato sia in termini di energia consumata che in termini di LQIUDVWUXWWXUD RYYHUR O¶LPSLDQWR GL GLVWULEX]LRQH HOHWWULFD

QHFHVVDULRSHUO¶DOLPHQWD]LRQHGLWXWWHOHWHOHFDPHUH

2OWUHDTXHVWRPROWHWHOHFDPHUH,3VRQRRUPDLFRQIRUPL

DJOL VWDQGDUG 3R( ,((( DI R DW 7DOH

rispondenza conferisce alle telecamere la possibilità, VH FROOHJDWH DG XQR 6ZLWFK R DG XQ ,QMHFWRU 3R(

di essere alimentate tramite lo stesso cavo di rete XWLOL]]DWRSHULOÀXVVRYLGHRHODFRPXQLFD]LRQHHWKHUQHW

CONTROLLO DA REMOTO ED AGGIORNAMENTO

Attraverso la semplice interfaccia Web di una telecamera ,3qSRVVLELOHODFRQ¿JXUD]LRQHHGLOFRQWUROORGDUHPRWR

di tutte le impostazioni e/o funzioni disponibili.

Poiché le funzionalità delle telecamere e dei sistemi di FRQWUROOR YHQJRQR GH¿QLWH LQ WHUPLQL GL VRIWZDUH LQYHFH

FKH GL KDUGZDUH VRQR VXI¿FLHQWL SRFKL PLQXWL HG XQ

XSJUDGH ¿UPZDUH SHU DSSRUWDUH L PLJOLRUDPHQWL FKH LO

QXRYRVRIWZDUHRIIUH

GUIDA

VGA VGA

VGA VGA 1.3 MP

(5)

ESPANDIBILITÀ, FLESSIBILITÀ E FRUIBILITÀ DEL SERVIZIO

Le reti IP sono praticamente illimitate in termini di dimensioni, scalabilità ed estensione. Qualsiasi PC FROOHJDWR DOOD UHWH SXz HVVHUH XWLOL]]DWR SHU YHGHUH OH

immagini e per svolgere attività di gestione del sistema HGLFRQWUROORGHOODWHOHFDPHUDVLDµRIIVLWH¶FKHµRQVLWH¶

6FDODUHXQDUHWH,3qVHPSOLFHHGHFRQRPLFRLQTXDOVLDVL

momento è possibile aggiungere nuove telecamere o dispositivi di storage per aumentare la capacità di archiviazione senza alcuna restrizione sul numero di siti monitorabili.

Un sistema di videosorveglianza su IP consente di coprire distanze più elevate a costi ridotti rispetto ad un sistema analogico.

Per estendere il sistema non è necessaria la stesura di QXRYLFDYLFRDVVLDOLRGHGLFDWLGDO'95DOOHWHOHFDPHUH

PDqVXI¿FLHQWHFROOHJDUVLDOSXQWRRDOQRGRGLUHWHSL

vicino.

Molte sono le possibilità di collegamento che un sistema ,3 VXSSRUWD GDL FROOHJDPHQWL ¿VVL LQ UDPH R ¿EUD

ottica ai collegamenti in ponte radio, tutti su protocolli standardizzati e sperimentati.

Il limite tipico del cavo coassiale quindi scompare ed il PRQLWRUDJJLR SXz DYHU OXRJR VX HVWHQVLRQL JHRJUD¿FKH

illimitate, con controlli sui pacchetti dati, audio e video che non ne permettono il deterioramento.

Tutto questo rende un impianto di videosorveglianza su ,3HVWUHPDPHQWHÀHVVLELOH

SICUREZZA DELLE COMUNICAZIONI E CONTROLLO DEGLI ACCESSI

A differenza di un impianto TVCC, nel quale tutti i segnali video delle telecamere sono trasmessi su cavi coassiali VHQ]DDOFXQDSURWH]LRQHHGRYHSHUFDWWXUDUHO¶LPPDJLQH

qVXI¿FLHQWHFROOHJDUVLDOFDYRFRQXQTXDOVLDVLPRQLWRU

analogico, nei sistemi IP invece è possibile proteggere il ÀXVVRGDWLGDHYHQWXDOLLQWUXVLRQL

(¶ YHUR FKH WXWWH OH FRPXQLFD]LRQL DYYHQJRQR WUDPLWH

lo stesso protocollo Ethernet, ma è altrettanto vero che queste trasmissioni possono essere criptate con molta VHPSOLFLWj FRGL¿FDWH HR SURWHWWH GD SDVVZRUG SHU

LPSHGLUQHO¶XVRRODYLVLRQHLOOHFLWD

7XWWLLVLVWHPL,3LQJHQHUDOHWHOHFDPHUHH195LQSDUWLFRODUH

SRVVRQRHVVHUHSURWHWWLGDSDVVZRUGGLDFFHVVRGLYDUL

OLYHOOL FKH SHUPHWWRQR FRQWHPSRUDQHDPHQWH DOO¶XWHQWH

senza privilegi di vedere o meno le telecamere dalla SURSULD UHWH  SRVWD]LRQH H DOO¶XWHQWH$PPLQLVWUDWRUH GL

FRQWUROODUHHFRQ¿JXUDUHLOVLVWHPD

FINO A 120 CANALI

POSTAZIONE REMOTA SEDE PRINCIPALE

SEDE 1

SEDE 3

(6)

GUIDA

ANALISI DELL’IMMAGINE

Accade sempre più frequentemente che gli organi di sicurezza utilizzino le immagini delle telecamere di videosorveglianza di privati cittadini, aziende o enti SXEEOLFLSHUO¶DQDOLVLDSRVWHULRULGHOODVFHQDGHOFULPLQH

6SHVVRSHUzWDOLLPPDJLQLQRQVRQRGLDLXWRDFDXVDGHOOD

scarsa qualità.

, VLVWHPL GL 9LGHRVRUYHJOLDQ]D VX ,3 JUD]LH DOO¶DOWD

risoluzione delle telecamere, evitano questo inconveniente in quanto permettono di ottenere immagini con risoluzione PXOWLPHJDSL[HO H VRSUDWWXWWR JLj GLJLWDOL]]DWH VHQ]D

la necessità di ulteriori conversioni, sulle quali poter HIIHWWXDUHVLDDQDOLVLYLGHRLQWHPSRUHDOHFKHSRVWDQDOLVL

Con le telecamere di rete è inoltre possibile usufruire di una serie di funzionalità supplementari supportate GLUHWWDPHQWHGDOVRIWZDUHDERUGRTXDOL

 JHVWLRQHDYDQ]DWDGHOO¶LPPDJLQH

 JHVWLRQHGLHYHQWLGLPRWLRQ

 JHVWLRQHGHJOLDOODUPL

/¶LQWHOOLJHQ]D YLGHR ³RQERDUG´ UHQGH OD WHOHFDPHUD GL

rete uno strumento di sorveglianza di gran lunga più SURGXWWLYR HG HI¿FDFH ULVSHWWR D TXDOVLDVL XQLWj '95 LQ

ambito analogico o altro sistema centralizzato.

Esempi di mmagini a bassa risoluzione QRQXWLOL]]DELOLSHUO¶DQDOLVLGHOYLGHR

(7)

IL SISTEMA

La realizzazione di un sistema di Videosorveglianza per il FRQWUROORGLXQ¶DELWD]LRQHGLXQQHJR]LRGLXQSDUFKHJJLR

o per il controllo della viabilità cittadina necessita di criteri di scelta dei prodotti diversi, condizionati sia dal livello di dettaglio delle immagini che si vuole ottenere che dalle condizioni di installazione.

Per poter scegliere al meglio i prodotti più indicati SHU O¶XQD R O¶DOWUD DSSOLFD]LRQH q QHFHVVDULR FRPH

prima cosa, conoscere quali sono i componenti che contraddistinguono un impianto di Videosorveglianza su IP, le loro principali caratteristiche e funzioni.

COMPONENTI DI UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA

Un impianto di videosorveglianza IP è essenzialmente FRPSRVWRGDSDUWLIRQGDPHQWDOL

1. la telecamera di rete

2. il sistema di gestione / registrazione delle immagini

$TXHVWHSRLVLDJJLXQJRQRGHOOHSDUWLFRPSOHPHQWDULTXDOL

3.la rete

4. gli apparati attivi per la connessione delle telecamere alla rete

5. il sistema di illuminazione

Queste ultime parti sono sicuramente fondamentali per una corretta installazione ma, in questo caso, vengono GH¿QLWH FRPSOHPHQWDUL LQ TXDQWR VSHVVR VRQR JLj

esistenti nel sito.

6H SHQVLDPR DG HVHPSLR DL FDYL GL UHWH H DJOL VZLWFK

necessari per la connessione dei PC, ci accorgeremo sicuramente che spesso questa infrastruttura è già presente. Certo non è detto che il numero di porte dello VZLWFK VLD DGHJXDWR R FKH L FDYL DUULYLQR HVDWWDPHQWH

GRYH YD SRVL]LRQDWD OD WHOHFDPHUD PD q VXI¿FLHQWH XQ

ampliamento o uno spostamento, per rendere il sistema idoneo al collegamento di questo nuovo apparato di rete.

(8)

GUIDA

LA TELECAMERA DI RETE

La telecamera di rete rappresenta il cuore di un impianto di videosorveglianza ed è il punto iniziale in cui viene FUHDWDO¶LPPDJLQH

La sua funzione è analoga a quella interpretata GDOO¶RFFKLRXPDQRRYYHURTXHOODGL³FDWWXUDUHYHGHUH´

quello che sta accadendo il più chiaramente possibile e di convertirlo in segnali trasferibili attraverso un determinato mezzo trasmissivo ed interpretabili dal “cervello”, che LQTXHVWRFDVRqODSDUWHGHOO¶LPSLDQWRFKHVLRFFXSDGL

DQDOL]]DUHUHJLVWUDUHO¶LPPDJLQHHGLGHFLGHUHOHD]LRQL

da intraprendere in funzione della stessa.

2OWUHDOOD¿QDOLWjSULQFLSDOHGLULSUHQGHUHXQDSDUWLFRODUH

area, sempre più spesso nella telecamera sono implementate anche funzioni di gestione e controllo delle immagini, conferendole un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento del sistema di videosorveglianza.

/HWHOHFDPHUH,3SRVVRQRHVVHUHLQIDWWLGRWDWHGL

 2WWLFDHVHQVRUHLPPDJLQHFRORUL% 1DGDOWDULVROX]LRQH

 6LVWHPLGLJHVWLRQHGHGLFDWLDOFRQWUROORGHLSDUDPHWUL immagine come il bilanciamento del bianco,

colore, nitidezza, contrasto, luminosità, guadagno, ecc.

0HPRULDLQWHUQDSHUO¶LPPDJD]]LQDPHQWRGLLPPDJLQLR

 YLGHRLQPRGDOLWjVWDQGDORQH

 ,QWHUIDFFLDGLUHWHYLDFDYRFRQIRUPHVWDQGDUG

 3R( 3RZHU2YHU(WKHUQHW SHUO¶DOLPHQWD]LRQH

 GHOODWHOHFDPHUDDWWUDYHUVRODSRUWD/$1RZLUHOHVV

 SHULOFROOHJDPHQWRGHOODWHOHFDPHUDDOODUHWHLQ:L)L

 $GHJXDWRJUDGRGLSURWH]LRQHSHUO¶LQVWDOOD]LRQH

 DOO¶LQWHUQRHRDOO¶HVWHUQR

 ,OOXPLQDWRUL,5RDOXFHELDQFDSHUULSUHVHGLDUHH con scarsa luminosità

 &RQWDWWLGLLQJUHVVRXVFLWDSHULOFROOHJDPHQWRGHOOD

telecamera a sensori di allarme, attuatori esterni, centrali di allarme, sistemi di illuminazione o altro

 $SSOLFDWLYLGLYLGHRDQDOLVLUHVLGHQWL

Le telecamere IP sono quindi un vero e proprio computer GRWDWRGLXQDFRQQHVVLRQHDOOHUHWH/$1RZLUHOHVVFRQ

SURSULRLQGLUL]]R,3GLXQDPHPRULDHGLXQVRIWZDUH

4XHVW¶XOWLPR LQ EDVH D GHL YDORUL SUHLPSRVWDWL DOOH

condizioni di lavoro, ad eventi o altro, consente alle WHOHFDPHUH GL GHFLGHUH DXWRQRPDPHQWH O¶D]LRQH GD

intraprendere.

(9)

IL FUNZIONAMENTO DI UNA TELECAMERA DI RETE

,O IXQ]LRQDPHQWR GL XQD WHOHFDPHUD q PROWR VHPSOLFH

ODOXFHFKHDWWUDYHUVRO¶RELHWWLYRSHQHWUDHUDJJLXQJHLO

sensore, viene trasformata in un segnale elettrico.

Questo segnale, in funzione di alcuni parametri che DQGUHPR D GH¿QLUH SL DYDQWL YLHQH OHWWR H FRQYHUWLWR

in forma numerica da un processore detto “DSP” e depositato nella memoria della telecamera.

La CPU fa si che questo pacchetto, ricco di informazioni, YHQJDFRPSUHVVR +03(*0-3(* HWUDVPHVVR

in rete verso una o più destinazioni.

Per poter scegliere la telecamera più adatta al nostro scopo è comunque necessario approfondire prima alcuni aspetti tecnici, in modo da capirne il funzionamento e conoscere alcune delle parti fondamentali che la compongono.

IL SENSORE

Il sensore della telecamera è il componente che permette GLWUDVIRUPDUHO¶LPPDJLQHSURYHQLHQWHGDOO¶RELHWWLYRLQXQ

segnale elettrico.

Questo componente, che normalmente nelle telecamere ,3 q GL WLSR &026  SXz DYHUH GLYHUVL IRUPDWL  ´

´  R ´  H ULVROX]LRQL HG q FRVWLWXLWR GD PLJOLDLD GL

microscopiche unità chiamate pixel ordinate su una griglia a ciascuna delle quali è attribuita una coordinata verticale ed una orizzontale.

2JQLSL[HOUHDJLVFHDOODOXFHFKHORLQYHVWHLPPDJD]]LQDQGR

una certa carica elettrica che verrà poi letta, ad una IUHTXHQ]DYDULDELOHLGHQWL¿FDWDGDOYDORUHGHOOR6KXWWHUH

convertita in formato numerico dal DSP.

Il numero dei pixel di un sensore incide su un parametro fondamentale di una telecamera di rete ovvero “la risoluzione digitale”.

DSP

,O'LJLWDO6LJQDO3URFHVVRU '63 qO¶HOHPHQWRFKHQHOOD

telecamera si occupa di “leggere” quanto captato dal sensore.

I livelli elettrici di ogni pixel vengono trasformati in un segnale digitale sul quale il DSP interviene, rielaborandolo LQ PRGR GD RWWHQHUH XQ¶LPPDJLQH FRUUHWWD LQ IXQ]LRQH

anche di quanto impostato nel setup della telecamera.

Questo elemento basilare è in grado di controllare e UHJRODUHSDUDPHWULTXDOL

 &RQWUROXFH %/& HGHVSRVL]LRQH

 9HORFLWjGHOORVKXWWHU

 5DSSRUWRVHJQDOHUXPRUH

 /XPLQRVLWjFRORUHFRQWUDVWRHQLWLGH]]DGHOO¶LPPDJLQH

CPU

Come un computer la telecamera di rete è dotata di una

&38 GL XQD PHPRULD H GL XQ VRIWZDUH ¿UPZDUH  FKH

DVVLHPHDO'63VLRFFXSDQRGHOODJHVWLRQHGHOO¶LPPDJLQH

GHOO¶ LQWHUIDFFLD GHOOD WHOHFDPHUD H GHOOH IXQ]LRQL FKH LO

programma le permette di eseguire.

Funzioni quali

 &RQWUROORGHLFRQWDWWLGLLQJUHVVRXVFLWD

 &RQWUROORGHOODYDULD]LRQHGLSL[HOQHOO¶LPPDJLQHSHUOD

generazione di eventi tipo Motion Detection

 3ULYDF\0DVN

 5HJLVWUD]LRQHVXPHPRULDORFDOHRVXULVRUVDGLUHWH

 GLIRWRJUDPPLR¿OPDWL

 ,QYLRHPDLOHPHVVDJJL606

sono possibili solo grazie alla presenza di queste componenti.

&RPH SHU XQ TXDOVLDVL VRIWZDUH XQ QXRYR ¿UPZDUH

SXz GDUH DOOD WHOHFDPHUD QXRYH IXQ]LRQL R XSJUDGDUH

quelle esistenti a livelli superiori conferendo al prodotto PDJJLRUHÀHVVLELOLWjHORQJHYLWj

(10)

GUIDA

FORMATO IMMAGINE

,OVLQJRORSXQWRFRPSRQHQWHHOHPHQWDUHGHOO¶LPPDJLQH

YLHQHGH¿QLWR3,;(/&RQORVWHVVRWHUPLQHVLGH¿QLVFH

anche il singolo punto luminoso di un monitor/TV.

È evidente come sia di fondamentale importanza poter GLVSRUUH GL XQ¶LPPDJLQH GL JUDQGL GLPHQVLRQL RYYHUR

costituita da un elevato numero di PIXEL.

/DJUDQGH]]DHIIHWWLYDGHOO¶LPPDJLQHqLQGLFDWDGDOOHVXH

dimensioni di larghezza ed altezza, espresse in numero PIXEL.

/¶LPPDJLQH q TXLQGL XQD PDWULFH GL SXQWL FKH FRQWLHQH

/[+SL[HO GRYH/HG+VRQRODODUJKH]]DHO¶DOWH]]DLQ

SL[HOGHOO¶LPPDJLQH 1HOPRQGRGHOGLJLWDOHOHGLPHQVLRQL

/[+VRQRFRQYHQ]LRQDOPHQWH¿VVDWHLQIRUPDWLLPPDJLQH

EHQGH¿QLWLFKHULWRUQDQRQHOODIRWRJUD¿DFRVuFRPHQHOOD

videosorveglianza su IP. Ne sono esempi il formato CIF, 9*$;*$4;*$+'HFF

,IRUPDWLLPPDJLQHDQFKHVHLQUHDOWjLGHQWL¿FDQRVROROH

GLPHQVLRQL/[+GLXQ¶LPPDJLQHVRQRFRPXQHPHQWHXVDWL

DQFKHFRPHGH¿QL]LRQHGHOODULVROX]LRQHGHOODVWHVVD

'LUHTXLQGLGLXQ¶LPPDJLQHFKHKDULVROX]LRQH9*$ROWUH

DGH¿QLUQHODIRUPDFRQFXLTXHVWDYLHQHUDSSUHVHQWDWD

HTXLYDOH D GLUH FKH TXHOO¶LPPDJLQH KD ULVROX]LRQH 

Megapixel.

I formati immagine indicano il numero di pixel totali tramite una sigla, un nome, oppure attraverso la scrittura esplicita di larghezza x altezza. Nella tabella che segue sono messi a confronto i formati digitali più comuni.

0ROWLSOLFDQGRLGXHYDORUL/[+VLRWWLHQHLOQXPHURWRWDOH

GLSL[HOFRQWHQXWLQHOO¶LPPDJLQH

Esempi:

 9*$ [ PLOD PLOLRQL PHJD

 )XOO+' [ PLOLRQL

 0(*$ [ PLOLRQL CIF

VGA

1.3 MEGA 2 MEGA - 4:3

3 MEGA

5 MEGA

HD - 16:9

D1

5,62/8=,21( /[+ )250$72

CIF 0.1 MP [ 

VGA 0.3 MP [ 

D1 0.3 MP [ 

+' 1 MP [ 

SXGA 1.3 MP [ 

UXGA 2 MP 1.600 x 1200 

)+' 2.1 MP [ 

QXGA 3 MP [ 

QSXGA 5 MP 2.592 x 1944 

185 PIXEL

250 PIXEL

1.944 PIXEL

2.592 PIXEL

(11)

DAY&NIGHT

&RPHVDSSLDPRO¶RFFKLRXPDQRqLQJUDGRGLSHUFHSLUH

solo una certa porzione dello spettro visivo totale, FRPSUHVDWUDFLUFDHQDQRPHWUL

I sensori delle telecamere, se messi a confronto con O¶RFFKLR XPDQR  VRQR SL VHQVLELOL H VRQR LQ JUDGR GL

percepire anche la prima parte della luce infrarossa FRPSUHVD WUD L QP H L QP TXHVWR FRQVHQWH DL

sensori di riprendere anche scene che, pur essendo LQYLVLELOL DOO¶RFFKLR XPDQR FRQWHQJRQR FRPXQTXH

FRPSRQHQWL GL OXFH LQIUDURVVD VXI¿FLHQWL DOOD YLVLRQH GD

parte della telecamera.

'XUDQWH LO JLRUQR SHUz OD FRPSRQHQWH LQIUDURVVD

sempre presente, si mescola alla componente visibile riperquotendosi negativamente su parametri quali messa DIXRFRTXDOLWjHUHVDFURPDWLFDGHOO¶LPPDJLQH

Per risolvere questo inconveniente la soluzione studiata dai produttori di telecamere è stata quella di gestire GLYHUVDPHQWHOHGXHVLWXD]LRQL³JLRUQR´H³QRWWH´ GDTXL

OD VLJOD ' 1 FKH VWD RYYLDPHQWH SHU 'D\ DQG 1LJKW 

GXUDQWHLOJLRUQRLQIDWWLYLHQHLQWHUSRVWRIUDO¶RELHWWLYRHG

LOVHQVRUHXQ¿OWURFKHSHUPHWWHLOSDVVDJJLRGHOODOXFH

YLVLELOH PD EORFFD OH OXQJKH]]H G¶RQGD GHOO¶LQIUDURVVR

durante la notte, quando la luce visibile scende sotto una FHUWDVRJOLDLO¿OWURYLHQHULPRVVRSHUIDUSDVVDUHODOXFH

infrarossa.

In questo modo di giorno si possono ottenere immagini nitide a colori mentre di notte si ottengono immagini monocromatiche anche in condizioni di luminosità ambientale minima.

, ¿OWUL XWLOL]]DWL QHOOH WHOHFDPHUH ,3 QRQ VRQR SHUz WXWWL

uguali. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche delle due tipologie più usate.

FILTRI IR ELETTRONICI

'H¿QLWL FRPH ³,QIUDUHG &XW )OWHU´ QRQ FRPSRUWDQR OD

ULPR]LRQH ¿VLFD GL XQ ¿OWUR PD RWWHQJRQR XQ ULVXOWDWR

DQDORJR DQFKH VH PROWR PHQR HI¿FDFH HG DFFXUDWR

attraverso la rimozione della componente infrarossa tramite la regolazione dei parametri di esposizione automatica e la disattivazione dei circuiti di gestione del colore.

/¶XWLOL]]R GL TXHVWL ¿OWUL ULVHUYDWR D WHOHFDPHUH GL OLYHOOR

PHGLREDVVRFRPSRUWDLQJHQHUHXQDUHVDGHLFRORULQHOOD

ripresa diurna piuttosto povera rispetto a una telecamera a colori normale. Inoltre, in caso di scarsa luminosità naturale, ad esempio in una ripresa in penombra, alcuni colori, come il nero, assumono spesso tonalità non corrette.

FILTRI IR MECCANICI

Dedicato alle telecamere di tipo professionale questo tipo GL¿OWURLOFXLDFURQLPR,&5VWDSHU,5&XW)LOWHUUHPRYDEOH

si differenzia da quello elettronico in quanto è posto sopra DGXQPHFFDQLVPRFKHQHFRQVHQWHO¶DSSOLFD]LRQHROD

rimozione in funzione delle condizioni di luminosità.

'LJLRUQRLO¿OWURqDEEDVVDWRHSRVL]LRQDWRGLIURQWHDO

VHQVRUH ¿OWUD OD OXFH LQIUDURVVD FRQVHQWHQGR TXLQGL

alla telecamera di produrre immagini nitide a colori.

Quando il livello di luminosità ambientale si abbassa VRWWRDGXQDFHUWDVRJOLDVSHVVRGH¿QLELOHLO¿OWURYLHQH

meccanicamente rimosso e la telecamera passa in PRGDOLWj% : %ODFN :KLWH 

(12)

GUIDA

L’OBIETTIVO

/¶RELHWWLYRKDODIXQ]LRQHGLFRQYRJOLDUHODOXFHSURYHQLHQWH

GDOO¶DPELHQWHHVWHUQRVXOVHQVRUHGHOODWHOHFDPHUD

Per svolgere questo compito esso è costituito da un gruppo di lenti che permettono la rifrazione della luce.

Attraverso questo meccanismo che consente sia la PHVVDDIXRFRFKHODUHJROD]LRQHGHOO¶LQTXDGUDWXUDWXWWL

i raggi luminosi vengono indirizzati verso un unico punto detto “punto focale”.

'DTXLLUDJJLSURVHJXRQR¿QRDUDJJLXQJHUHLOVHQVRUH

posto in corrispondenza del piano focale, ricreando su GL HVVR XQ¶LPPDJLQH ULEDOWDWD SHUIHWWDPHQWH D IXRFR

/DGLVWDQ]DWUDSXQWRIRFDOHHVHQVRUHqGH¿QLWDFRPH

“lunghezza focale”.

A seguire verranno descritte le principali caratteristiche da tenere in considerazione nella scelta di un obiettivo.

FISSO O INTERCAMBIABILE

/¶RELHWWLYR SXz HVVHUH LQWHUFDPELDELOH RSSXUH ¿VVDWR

industrialmente al corpo della telecamera. In tal caso OD VFHOWD GHOO¶RELHWWLYR FRQ OD JLXVWD OXQJKH]]D IRFDOH q

vincolata anche alla scelta del modello di telecamera.

/¶REELHWWLYR LQWHUFDPELDELOH SXz HVVHUH VFHOWR

SULQFLSDOPHQWH LQ EDVH DOO¶DPSLH]]D GHOO¶DUHD GD

PRQLWRUDUHVHQ]DWUDVFXUDUHSHUzDOWULLPSRUWDQWLGHWWDJOL

WHFQLFL VLYHGDSLDYDQWL 

ATTACCO C / CS

/¶RELHWWLYR LQWHUFDPELDELOH KD QRUPDOPHQWH XQ VLVWHPD

di aggancio a vite con passo e diametro standardizzati, LGHQWL¿FDWLGDOOHVLJOH&H&6

La telecamera deve disporre di questo tipo di attacco per poter usufruire di ottiche standard dello stesso marchio o di terze parti.

ACCOPPIAMENTO CON IL SENSORE

$I¿QFKp OD OHQWH SRVVD GDUH XQD QLWLGH]]D RPRJHQHD

VX WXWWD OD VXSHU¿FLH GHOO¶LPPDJLQH HVVD GHYH HVVHUH

costruita con caratteristiche appropriate al sensore della telecamera. Nella scelta è necessario quindi prestare DWWHQ]LRQHDOOD

 GLPHQVLRQHGHOVHQVRUH ´´´

 ULVROX]LRQHGHOVHQVRUH LQWHUPLQLGL0HJDSL[HO Se il sensore ha dimensione 1/3” e risoluzione pari a 1,3 0HJDSL[HOO¶RELHWWLYRGDVFHJOLHUHGRYUjHVVHUHFRVWUXLWR

per sensori da 1/3” e adatto ad una risoluzione maggiore o uguale a quella del sensore.

/81*+(==$

)2&$/(

(13)

LUNGHEZZA FOCALE (O FOCALE)

La lunghezza focale è la distanza espressa in mm che separa il sensore della telecamera dal centro della lente.

7DOHGLVWDQ]DKDHIIHWWRGLUHWWRVXOO¶DPSLH]]DGHOFDPSR

YLVLYRSHUFXLDOO¶DXPHQWDUHGHOODGLVWDQ]DOHQWHVHQVRUH

il campo si restringe.

3RLFKpODVXSHU¿FLHGHOVHQVRUHqVHPSUHLQWHUDPHQWHD

GLVSRVL]LRQH H TXLQGL QRQ YDULD FRQ ]RRP VSLQWL IRFDOL

OXQJKH TXHVWDqLPSLHJDWDFRPSOHWDPHQWHSHUFDWWXUDUH

XQ¶DUHDPROWRULVWUHWWDPRWLYRSHUFXLJOLRJJHWWLULVXOWDQR

più grandi e più dettagliati rispetto alla situazione inversa GHOJUDQG¶DQJROR

 OXQJKH]]DIRFDOHFRUWDŹ

 DPSLRFDPSRYLVLYR TXLQGLRJJHWWLSLFFROL

 OXQJKH]]DIRFDOHOXQJDŹ

 ULVWUHWWRFDPSRYLVLYR TXLQGLRJJHWWLJUDQGL

$PSLR FDPSR YLVLYR H EXRQ OLYHOOR GL ]RRP GHWWDJOLR  sono due vantaggi che non possono coesistere, ma HVLVWHVHPSUHODSUHYDOHQ]DGLXQRDGLVFDSLWRGHOO¶DOWUR

VARIFOCAL

Lunghezze focali tipiche nella videosorveglianza sono

PPSHUOHULSUHVHGDLQWHUQRPPSHUTXHOOHGD

esterno. Queste sono le scelte più comuni quando si SUHYHGRQRWHOHFDPHUHDIRFDOH¿VVD

1RQ VHPSUH SHUz TXHVWH OXQJKH]]H IRFDOL VRQR DGDWWH

DOO¶LQVWDOOD]LRQHGLVSRUUHGLXQRWWLFDFRQDQJRORGLULSUHVD

regolabile permette di rispondere in tempi rapidi al tutte le necessità che possono emergere sul campo.

/¶LQWHUYDOORGLOXQJKH]]HLQGLFDODIRFDOHSLFRUWDHTXHOOD

SLOXQJD LQIRWRXQRELHWWLYRGDPP 

/¶XWHQWHSXzLPSRVWDUHOLEHUDPHQWHXQYDORUHFRPSUHVR

QHOO¶LQWHUYDOORLQWHUYHQHQGRVXOGLVSRVLWLYRGLUHJROD]LRQH

PDQXDOHLQWHJUDWRQHOFRUSRGHOO¶RELHWWLYR

Il rapporto fra valore maggiore e minore della focale IRUQLVFHLOOLYHOORGL]RRPPDVVLPR [SHUTXHOORLQIRWR  IQeye sensore

1/3” e 1/2”

*5$1'$1*2/$5(

7(/(2%,(77,92

5HJROD]LRQH del fuoco

5HJROD]LRQH della lunghezza focale

Lente con trattamento DQWLULÀHVVR

Passo CS VSHFL¿FKH

teniche

(14)

GUIDA

LA TELECAMERA DI RETE: IL DIAFRAMMA

,OGLDIUDPPDGHOO¶RELHWWLYRGHWWRDQFKH,5,6, è il foro che consente e regola la quantità di luce che, attraverso O¶RWWLFD DUULYD DO VHQVRUH RWWLFR SRVWR DOO¶LQWHUQR GHOOD

telecamera.

Un diaframma ampio consente il passaggio di una grande quantità di luce permettendo riprese anche in condizioni di scarsa luminosità, ma espone la telecamera al rischio GL DEEDJOLDPHQWR LPPDJLQH VELDQFDWD HG DVVHQ]D GL

GHWWDJOLR VHODOXPLQRVLWjDPELHQWHDXPHQWD

Un GLDIUDPPDSLFFROR lascia invece passare solo una piccola quantità di luce permettendo quindi di “vedere”

bene anche in condizioni di alti livelli di luminosità mentre LQ FRQGL]LRQL GL SHQRPEUD O¶LPPDJLQD ULVXOWDQWH VDUj

scura.

In commercio esistono obiettivi che sono in grado di far penetrare quantità di luce diversa.

7DOHFDUDWWHULVWLFKHqGH¿QLWDGDOYDORUH³)VWRS´R³)´

4XHVWR SDUDPHWUR q LQGLFH GHOOD OXPLQRVLWj GHOO¶RWWLFD

HGqGH¿QLWRFRPHLOUDSSRUWRIUDODOXQJKH]]DIRFDOHHLO

GLDPHWURGLDSHUWXUDGHOO¶,5,61HFRQVHJXHFKHPDJJLRUH

qWDOHUDSSRUWRPHQROXPLQRVRqO¶RELHWWLYR

$G HVHPSLR XQ YDORUH GL ) SDUL D  )  LQGLFD

XQ¶DSHUWXUDTXLQGLXQDTXDQWLWjGLOXFHFKHVLGLULJHYHUVR

LOVHQVRUHLQIHULRUHULVSHWWRDTXHOODGLXQRWWLFDFRQ)

AUTO IRIS

*OL RELHWWLYL GHQRPLQDWL DXWRLULV D GLIIHUHQ]D GHOOH

RWWLFKHDLULV¿VVRRPDQXDOHVRQRLQJUDGRGLDGDWWDUVL

DXWRPDWLFDPHQWHDOOHYDULHFRQGL]LRQLGLOXFHPRGL¿FDQGR

O¶DSHUWXUD GHO GLDIUDPPD DWWUDYHUVR XQ PHFFDQLVPR

HOHWWULFRFRQWHQXWRVROLWDPHQWHQHOO¶RWWLFD

(¶ODVWHVVDWHOHFDPHUDDFRPDQGDUHLOPRWRUHLQEDVH

DOODTXDQWLWjGLOXFHFKHULFHYHGDOO¶HVWHUQR3HUTXHVWR

PRWLYRJOLRELHWWLYLDXWRLULVVRQRFROOHJDWLDOODWHOHFDPHUD

non solo meccanicamente, ma anche tramite un cavo che consente alla telecamera di azionare il motore.

*OL RELHWWLYL DXWRLULV VRQR ORJLFDPHQWH SL FRVWRVL GHJOL

RELHWWLYL D GLDIUDPPD ¿VVR PD VRQR PROWR XWLOL QHOOH

riprese in esterno, dove una lente normale potrebbe IRUQLUH XQ¶LPPDJLQH WURSSR FKLDUD GL JLRUQR HR WURSSR

scura di notte.

6H QHOOH WHOHFDPHUH DQDORJLFKH O¶XVR GL TXHVWR WLSR GL

ottiche era quasi obbligatorio, nelle telecamere IP questo non è più strettamente necessario in quanto la funzione di regolazione della luminosità è fatta dallo shutter HOHWWURQLFR O¶XVR FRQWHPSRUDQHR GL HQWUDPEL SRWUHEEH

compromettere la corretta regolazione dei parametri immagine.

IRIS PIÙ APERTO

IRIS PIÙ CHIUSO

(15)

SISTEMA DI CONTROLLO E REGISTRAZIONE

Secondo componente fondamentale di un impianto di videosorveglianza IP è il sistema che si occupa GHOO¶DFTXLVL]LRQH H JHVWLRQH GHOOH LPPDJLQL SURYHQLHQWL

dalle telecamere.

Il lavoro che svolge questo sistema dipende sostanzialmente dal ruolo che la telecamera ha nel VLVWHPD VWHVVR H VH TXHVW¶XOWLPD JRGH R PHQR GL

“intelligenza propria”.

6H ³O¶LQWHOOLJHQ]D´ q GL WLSR GLVWULEXLWR RYYHUR q OD

WHOHFDPHUD FKH GHFLGH O¶D]LRQH GD LQWUDSUHQGHUH LQ

funzione di un evento, allora il sistema si occuperà della sola archiviazione delle immagini secondo delle istruzioni che riceverà dalla telecamera.

Se invece alla telecamera, per economicità o complessità delle valutazioni da fare, non fosse assegnato questo FRPSLWRO¶D]LRQHDTXHVWRSXQWRGRYUHEEHHVVHUHGHFLVD

dal sistema centrale di gestione.

Questo sistema va quindi ben dimensionato e valutato nei dettagli, in quanto i compiti che andrà a svolgere saranno di basilare importanza per il corretto funzionamento del vostro impianto di videosorveglianza IP.

La scelta tra un sistema ed un altro deve quindi essere fatta a priori in fase di progettazione.

QUALI SONO I PRO E I CONTRO?

/D JHVWLRQH GHOO¶HYHQWR GD SDUWH GHOOD WHOHFDPHUD

SHUPHWWH GL DYHUH XQ VHUYHU FRQ KDUGZDUH SL OHJJHUR

e meno costoso ma soprattutto consente al sistema di continuare a funzionare, anche se in modo parziale, in FDVRGLJXDVWRGLXQDRGHOO¶DOWUDWHOHFDPHUD

2OWUH D TXHVWR OD ULSDUD]LRQH R VRVWLWX]LRQH GL XQD

telecamera ha sicuramente un costo inferiore.

'LFRQWURVLFXUDPHQWHYLqO¶LPSRVVLELOLWjGLDXPHQWDUHOH

SHUIRUPDQFHKDUGZDUHGHOODWHOHFDPHUDDPHQRFKHQRQ

la si sostituisca.

Nel caso in cui tutto il sistema venga invece gestito in modo centralizzato sarà inferiore il costo delle telecamere, ma la piattaforma di acquisizione dovrà avere performance elevate e calcolate sulla base di numerosi fattori a volte GLI¿FLOLGDSUHYHGHUH

$ IDYRUH GL TXHVWD VROX]LRQH YL q OD ÀHVVLELOLWj FKH

questi sistemi offrono in termini di gestione, di analisi GHOO¶LPPDJLQHHODSRVVLELOLWjGLDXPHQWDUHOHSHUIRUPDQFH

GHOO¶KDUGZDUHRJQLYROWDVLDQHFHVVDULR

'L FRQWUR SHUz XQ VLVWHPD FRVu FRPSRVWR LQ FDVR GL

guasto, pregiudicherebbe il funzionamento di tutto O¶LPSLDQWRHQRQVRORGLXQDWHOHFDPHUD

(16)

GUIDA

SOFTWARE

I sistemi più conosciuti per la gestione e la registrazione degli stream video sono sicuramente TXHOOL EDVDWL VX DSSOLFDWLYL VRIWZDUH GL WLSR

&OLHQW6HUYHU

Questo tipo di architettura prevede solitamente O¶LQVWDOOD]LRQH GL XQ VRIWZDUH GL JHVWLRQH LQ XQ VHUYHU

dedicato e di uno o più applicativi su postazioni dette Client, locali o remote, adibite alla visualizzazione e/o FRQ¿JXUD]LRQH

2JQL&OLHQWSXzDYHUHFDUDWWHULVWLFKHHSULYLOHJLGLYHUVLLQ

IXQ]LRQHGLTXDQWRDVVHJQDWRLQIDVHGLFRQ¿JXUD]LRQH

I vantaggi di questo tipo di architettura sono molteplici ma, per una corretta progettazione, installazione e FRQ¿JXUD]LRQHULFKLHGRQRXQDEXRQDIRUPD]LRQHGLEDVH

I vantaggi che possiamo avere con questo tipo di FRQ¿JXUD]LRQH ROWUH D QXPHURVH IXQ]LRQDOLWj DYDQ]DWH

si traducono soprattutto nella scalabilità del sistema ovvero la possibilità di essere esteso localmente e JHRJUD¿FDPHQWHQHOQXPHURGLWHOHFDPHUHQHOQXPHUR

di server , di client, nonchè di essere potenziato da un SXQWRGLYLVWDKDUGZDUH

È SRVVLELOH LQIDWWL WUDPLWH O¶DFTXLVWR GL OLFHQ]H H FRQ

KDUGZDUH RSSRUWXQDPHQWH GLPHQVLRQDWL  DXPHQWDUH LO

QXPHURGLWHOHFDPHUHDOO¶LQ¿QLWRDJJLXQJHUHQXRYLVHUYHU

delocalizzati, installare piattaforme adibite al controllo varchi o lettura targhe, il tutto controllabile da qualsiasi SXQWRGHOOD9RVWUDUHWHHVHQ]DFDPELDUHOD¿ORVR¿DGHO

sistema.

NVR

Il 1HWZRUN 9LGHR 5HFRUGHU svolge nei sistemi di videosorveglianza IP le medesime funzioni svolte da un QRUPDOH'95QHLVLVWHPLDQDORJLFL

6LWUDWWDLQIDWWLGLXQ¶XQLWjKDUGZDUHHVRIWZDUHSURJHWWDWD

H GLPHQVLRQDWD DSSRVLWDPHQWH SHU O¶DFTXLVL]LRQH H OD

JHVWLRQHGLXQQXPHURGLFDQDOLSUHGH¿QLWR

Questa tipo di soluzione mostra tutti i sui vantaggi quando il sistema di videosorveglianza è costituito da un numero OLPLWDWRGLWHOHFDPHUH  HGRYHYHQJDULFKLHVWD

XQDVROX]LRQHSURQWDDOO¶XVRVHPSOLFHGDLQVWDOODUHHGD

FRQ¿JXUDUH2OWUHDTXHVWRLQEDVHDOODYHUVLRQHTXHVWL

sistemi possono essere dotati di porte video ed usb per il collegamento di monitor, tastiera e mouse evitando quindi O¶XVRGLSFGHGLFDWLSHULOPRQLWRUDJJLR

Le limitazioni nel numero di canali e la facilità di installazione non precludono a questi sistemi la possibilità di essere installati in ambienti ben più complessi. Infatti, FRPH SHU JOL LPSLDQWL GL JHVWLRQH EDVDWL VX VRIWZDUH LO

VLVWHPDSXzHVVHUHHVSDQVRHFRQWUROODWRDWWUDYHUVRXQ

XQLFR195RDWWUDYHUVRXQ&06ULXVFHQGRDJHVWLUH¿QR

DFDQDOL,3HGROWUHGDTXDOXQTXHSXQWRGHOODUHWH

qSRVVLELOHDFFHGHUHDOO¶LQWHUIDFFLDGLYLVXDOL]]D]LRQHVLD

WUDPLWH O¶XVR GL XQ VHPSOLFH :HE EURZVHU FKH WUDPLWH

smartphone di qualsiasi tipologia.

Nelle pagine a seguire vedremo più in dettaglo le caratteristiche, i pro e i contro, nonchè i campi di applicazione delle due tipologie.

(17)

LA RETE

La rete locale LAN o WAN è la struttura che permette sia la comunicazione tra i vari apparati ad essa collegati che il mezzo per la condivisione delle risorse. Come accade SHU XQD UHWH D]LHQGDOH R JHRJUD¿FD  GRYH XQ VHUYHU

mette a disposizione degli utenti abilitati le proprie risorse, anche le telecamere necessitano di collegamento verso il sistema di gestione o di archiviazione.

6ZLWFK$FFHVV3RLQWHURXWHUWUDPLWHUHWL/$1H:$1H

protocolli di comunicazione stardardizzati dialogano tra di loro inoltrando i pacchetti da un punto A “telecamera” ad un punto B “Server” e viceversa.

Per capire il concetto che segue pensiamo ad una autostrada a 3 corsie dove ogni macchina che entra occupa uno spazio.

/RVSD]LRQRQqLQ¿QLWRHSULPDRSRLODVWUDGDQRQSRWUj

più accettare auto in ingresso.

Lo stesso accade nelle reti dove ogni apparato IP, instaurando una comunicazione, consuma delle risorse FKHQHOODUHWH,3VRQRGH¿QLWHFRPH³%DQGD´

/DEDQGDFRPSOHVVLYDGLXQDUHWHSHUzQRQqLOOLPLWDWDH

dipende da come questa è stata progettata e realizzata.

Cosa fondamentale quindi, prima della progettazione GHOVLVWHPDGLYLGHRVRUYHJOLDQ]DqTXHOODGLYHUL¿FDUHOR

VWDWRGHOODUHWHVXFXLYHUUj³DSSRJJLDWR´LOVLVWHPDXQD

UHWH PROWR YHFFKLD R QRQ VXI¿FLHQWHPHQWH SHUIRUPDQWH

potrebbe creare problemi sia al vostro impianto che al lavoro del vostro cliente.

Un upgrade della rete esistente o una rete parallela sono i metodi possibili per risolvere questo inconveniente.

GLI APPARATI ATTIVI DI RETE

In una rete LAN oltre al cablaggio composto di cavi rame R¿EUDRWWLFDSUHVHGDWLSDWFKSDQHODUPDGLGLUHWHHG

altro, sono necessarie apparecchiature attive che siano LQ JUDGR GL LQROWUDUH LO WUDI¿FR GDWL LQ WUDQVLWR  YHUVR OH

destinazioni corrette.

Questo ruolo nella maggior parte dei casi è svolto da apparati meglio conosciuti comeVZLWFK.

/RVZLWFKUDSSUHVHQWDLOSXQWRFHQWUDOHGLFROOHJDPHQWRD

cui verranno collegate le telecamere e/o gli altri apparati GLUHWHSUHVHQWLQHOVLVWHPDYLGHRVX,3SFVHUYHU195

(VVR GHYH HVVHUH VFHOWR LQ PRGR DFFXUDWR DO ¿QH GL

garantire un funzionamento ottimale, senza blocchi o ritardi, delle varie applicazioni in transito.

In una rete LAN possono infatti transitare tipologie GL WUDI¿FR  GLIIHUHQWL TXDOL VWUHDPLQJYLGHR WHOHIRQLD

VX ,3 WUDI¿FR LQWHUQHW H DSSOLFD]LRQL FOLHQWVHUYHU

/RVZLWFKKDLOFRPSLWRGLPHWWHUHLQFRPXQLFD]LRQHLQ

PRGRµ¶LQWHOOLJHQWH¶¶WXWWHOHXWHQ]HGLXQDUHWHLQROWUDQGR

i dati dai mittenti ai giusti destinatari, segmentando ORJLFDPHQWHXWHQ]HDSSDUWHQHQWLDWLSRORJLHGLWUDI¿FR

GLIIHUHQWLJHVWHQGROHHYHQWXDOLFROOLVLRQLGRYXWHDOWUDI¿FR

HOHYDWRIRUQHQGRHYHQWXDOHSULRULWjDOWUDI¿FRGLWLSRµ¶UHDO

WLPH¶¶ H  VH QHFHVVDULR IRUQHQGR DOLPHQWD]LRQH 3R( D

tutti quei dispositivi compatibili.

Nella sezione “Come dimensionare un impianto su IP”

verranno spiegati nel dettaglio quali sono i parametri da FRQVLGHUDUHSHUODVFHOWDGHOORVZLWFKSLDGDWWRDOQRVWUR

sistema di videosorveglianza.

(18)

GUIDA

IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE

/ ¶LOOXPLQD]LRQH q XQ  FRPSRQHQWH IRQGDPHQWDOH GL XQ

sistema di videosorveglianza. Senza luce non è possibile HIIHWWXDUHQHVVXQDULSUHVDSRLFKqqSURSULRODOXFHULÀHVVD

GDOO¶DPELHQWHFLUFRVWDQWHFKHUHQGHJOLRJJHWWLYLVLELOLVLD

DOO¶RFFKLRXPDQRFKHDOVHQVRUHGLXQDWHOHFDPHUD

/DOXFHGLVSRQLELOHSXzHVVHUH³ELDQFD´R³LQIUDURVVD´

La OXFHELDQFDqXQDFRPELQD]LRQHGLOXQJKH]]HG¶RQGD

che vanno dai 400nm ai 700nm e viene generalmente utilizzata in tutti quei casi dove non è richiesta una illuminazione discreta.

La OXFH LQIUDURVVD è una combinazione di lunghezze G¶RQGDFKHYDQQRGDDQP4XHVWHSRVVRQR

HVVHUH QRQ YLVLELOL R SDU]LDOPHQWH YLVLELOL DOO¶RFFKLR

umano ma sono perfettamente visibili da una telecamera PRQRFURPDWLFDRSSXUHXQDWHOHFDPHUDGLWLSR1LJKW 'D\

Le telecamere che utilizzano luce infrarossa forniranno sempre delle immagini in bianco e nero.

IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE:

GLI ILLUMINATORI IR

Nei casi in cui adeguare o realizzare un nuovo sistema di illuminazione a luce visibile non sia possibile per mancanza di predisposizioni o costi di realizzo elevati, è SRVVLELOHIDUXVRGLLOOXPLQDWRUL,5

*OL³LOOXPLQDWRUL,5´VRQRDSSDUHFFKLLQJUDGRGLJHQHUDUH

DUWL¿FLDOPHQWHOXFHLQIUDURVVDDGXQDVSHFL¿FDOXQJKH]]D

G¶RQGD *HQHUDOPHQWH VRQR UHDOL]]DWL XWLOL]]DQGR OD

tecnologia a LED, che conferisce al proiettore sia maggior durata che un minor consumo.

Installati principalmente sotto o lateralmente alla telecamera, e comunque mai direzionati verso di essa SHUHYLWDUHO¶DFFHFDPHQWRLSURLHWWRUL,5YHQJRQRRULHQWDWL

YHUVRO¶DUHDGDLQTXDGUDUHGRYHODOXFH,5ULÀHVVDGDJOL

oggetti permetterà alla telecamera di “vedere”.

&RPHQHOFDVRGHOODWHOHFDPHUDO¶DFFHQVLRQHGHOO¶LOOXPLQDWRUH

è comandata da un sensore interno che rileva la luminosità HDWWLYDRGLVDWWLYDO¶LOOXPLQD]LRQH

1HJOLLOOXPLQDWRULSURIHVVLRQDOLTXHVWRVHQVRUHSXzHVVHUH

DQFKHE\SDVVDWRHGLOFRPDQGRGLDFFHQVLRQHSXzHVVHUH

dato attraverso un contatto pilotato dalla telecamera o da un sistema centralizzato.

Vedremo in seguito quali sono i criteri per la scelta della IRQWHGLLOOXPLQD]LRQHRGHOO¶LOOXPLQDWRUH,5SLDGHJXDWR

(19)

COME DIMENSIONARE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA SU IP

Dimensionare e realizzare correttamente un sistema di videosorveglianza IP non è sempre una cosa facile.

Luoghi diversi necessitano spesso di soluzioni diverse e lo stessa tipologia di impianto non è sempre replicabile.

Molti sono i fattori che vanno presi in considerazione per XQDVFHOWDFRUUHWWD

 /HHVLJHQ]HGHOFOLHQWH

 ,OOXRJR

 /D¿QDOLWj

 /HDUHHGDFRSULUH

 ,OGHWWDJOLRGHOOHLPPDJLQL

 /¶LQIUDVWUXWWXUDGLFRQQHVVLRQH

 /¶LOOXPLQD]LRQH

 /DUHJRODPHQWD]LRQHQRUPDWLYDLQPDWHULD

Cercheremo quindi di riassumere a seguire quanto riteniamo debba essere preso in considerazione e in che sequenza per la corretta realizzazione di un sistema di videosorveglianza su IP di qualsiasi dimensione.

3HU VHPSOL¿FDUQH OD FRPSUHQVLRQH H O¶DSSOLFD]LRQH

abbiamo raggruppato questa semplice guida pratica nei SDVVLDVHJXLUH

3$662

$QDOLVL GHO OXRJR ¿QDOLWj GHO VLVWHPD ]RQHDUHH GD

videosorvegliare, dettaglio richiesto ed aree di lavoro.

3$662

9HUL¿FDGHOOHFRQGL]LRQLGLLOOXPLQD]LRQHQHOOH]RQHDUHH

GDLQTXDGUDUHHVFHOWDGHOO¶HYHQWXDOHIRQWHGLLOOXPLQD]LRQH

ausiliaria.

3$662

Scelta del tipo di telecamera, risoluzione ed ottica.

3$662

Scelta della gestione video e spazio di memorizzazione.

3$662

Scelta degli apparati attivi di rete.

(20)

GUIDA

ANALISI DEL LUOGO

/¶DQDOLVL FRQRVFLWLYD GHO OXRJR GD VRUYHJOLDUH q

fondamentale per una buona realizzazione.

'XUDQWHTXHVWDIDVHLQIDWWLVLULOHYDQR

 OHFDUDWWHULVWLFKH¿VLFKHHGDPELHQWDOL

 OHFRQGL]LRQLGLODYRURDOOHTXDOLJOLDSSDUDWLGHYRQR

essere sottoposti

 JOLRVWDFROLRLPSHGLPHQWLSUHVHQWLQHOO¶DUHDFKH possono impedire la visibilità ottica delle scene da riprendere

 LOXRJKLHGLSXQWLGDVRUYHJOLDUH

HTXDQWRDOWURSRVVDLQ¿FLDUHLOIXQ]LRQDPHQWRFRPSOHVVLYR

del sistema.

Al termine o durante la fase di sopralluogo provvederemo TXLQGLDGH¿QLUHQHOGHWWDJOLRLVHJXHQWLSDUDPHWUL

IL NUMERO DELLE AREE

Attraverso una pianta del sito in larga scala andranno LGHQWL¿FDWHVXOODFDUWDOH]RQHGDPRQLWRUDUH

Senza tralasciare alcuna zona critica, e senza eccedere nella tentazione di un monitoraggio “globale”, si conteranno le aree da tenere sotto controllo.

I CONFINI

6L GRYUDQQR GHOLPLWDUH OH DUHH G¶LQWHUHVVH QHO ULVSHWWR

del principio di proporzionalità e tenendo presente che O¶HI¿FDFLD GHOOD VRUYHJOLDQ]D YD D EUDFFHWWR FRQ O¶DOWD

VHOHWWLYLWjGHOOHDUHHPHJOLRFRQFHQWUDUVLVXDUHHULVWUHWWH

ma di sicuro interesse, piuttosto che più ampie ma di bassa o media criticità.

COS’È IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ?

Il Principio di Proporzionalità invocato dal Garante in ambito di videosorveglianza stabilisce che ogni misura intrapresa che rischia di minare la libertà individuale, debba essere applicata in misura idonea e non eccedente DOORVFRSRLQROWUHHVVDGHYHHVVHUHULWHQXWDQHFHVVDULD

quindi non devono esistere altri provvedimenti, meno invasivi per il cittadino, che possano assolvere allo stesso

¿QH,QVRVWDQ]D

 6WDELOLVFHFKHO¶LPSLDQWRGLYLGHRVRUYHJOLDQ]DqOHFLWR

se non esistono altre misure, meno invasive, che possono assolvere allo stesso scopo

 (VRUWDDFRQWHQHUHLOSLSRVVLELOHOHDUHHGDPRQLWRUDUH

 (VRUWDDOLPLWDUHORVWRULFRGLDUFKLYLD]LRQH

 DWWXDOPHQWHSRVVLELOH¿QRDRUH 

PASSO 1

(21)

DETTAGLIO = N° PIXEL PER METRO

Questo è il punto cruciale di ogni impianto di YLGHRVRUYHJOLDQ]DHSXzHVVHUHGH¿QLWRFRPHLOQXPHURGL

pixel che il sensore riserva per ogni metro di inquadratura.

Determinare il dettaglio atteso su ciascuna scena è IRQGDPHQWDOHSHUFKpGHFUHWDO¶HI¿FDFLDGHOVLVWHPDHLO

OLYHOORGLVRGGLVID]LRQH¿QDOHGHOFOLHQWH

Non è sempre necessario poter riconoscere i volti dei soggetti inquadrati, o leggere le targhe dei veicoli in WUDQVLWR 6SHVVR q VXI¿FLHQWH XQ PRQLWRUDJJLR GL WLSR

generico.

8QD ULFKLHVWD GL GHWWDJOLR HOHYDWR SXz FRPSRUWDUH

O¶LPSLHJRGLSLGLXQDWHOHFDPHUDVXOODVWHVVDDUHD

6LSRVVRQRGLVWLQJXHUHLQOLQHDJHQHUDOHWLSLGLGHWWDJOLR

$0RQLWRUDJJLRJHQHUDOH

Non è possibile riconoscere i soggetti, il video ha scopo di mostrare che cosa accade, quanti soggetti sono coinvolti HFRVuYLDPDQRQOHLGHQWLWj

%5LFRQRVFLPHQWRIRUHQVH

È SRVVLELOHULVDOLUHDOO¶LGHQWLWjGLVRJJHWWLQRQQRWLHTXLQGL

utilizzare le immagini in ambito legale.

&$OWRGHWWDJOLR

,O PRQLWRUDJJLR YD ROWUH OR VFRSR GHOO¶LGHQWL¿FD]LRQH GHO

VRJJHWWR HG q LQ JUDGR GL ULOHYDUH L GHWWDJOL SL GLI¿FLOL

$SSOLFD]LRQL WLSLFKH ULOHYD]LRQH WDUJKH DSSOLFD]LRQL

industriali.

Di seguito troviamo una tabella indicante i valori consigliati del numero di pixel/metro necessari ad ottenere il tipo di dettaglio richiesto.

Monitoraggio generale

¿QRDSL[HOPHWUR 5LFRQRVFLPHQWRIRUHQVH

da 131 a 261 pixel/metro

Alto dettaglio da 262 pixel/metro

7,32'(77$*/,2 3,;(/0(752

Monitoraggio generale ¿QRD

5LFRQRVFLPHQWRIRUHQVH da 131 a 261

Alto dettaglio da 262

PASSO 1

(22)

GUIDA

L’ILLUMINAZIONE

La luminosità di un ambiente si misura in Lux.

/DWDEHOODFKHVHJXHFLIRUQLVFHXQ¶LGHDGLFRVDYRJOLD

dire 1 Lux oppure 500 Lux.

La maggior parte della luce che arriva alle telecamere QRQ q PDL GLUHWWD PD ULÀHVVD FRQ SHUFHQWXDOH GLYHUVD

dagli oggetti circostanti la scena.

Solo questa percentuale è la quantità di luce che va considerata nel calcolo che ci permetterà di comprendere VHTXHVWDqVXI¿FLHQWHRPHQRSHUXQDEXRQDYLVLRQH

A seguire troviamo un tabella che ci da alcuni esempi GHOODSHUFHQWXDOHGLOXFHULÀHVVDGDDOFXQHVXSHU¿FL

0DFRVDVLLQWHQGHSHUEXRQDYLVLRQH"

$YHUH XQD EXRQD YLVLRQH VLJQL¿FD SHU XQD WHOHFDPHUD

essere in grado di “vedere” oggetti con una luminosità che sia maggiore/uguale alla sua sensibilità.

La sensibilità di una telecamera si misura in Lux e VSHFL¿FDLOYDORUHPLQLPRGLOXFHDOGLVRWWRGHOTXDOHOD

telecamera non “vede”.

Esempio: 6H YRJOLDPR ULSUHQGHUH GL QRWWH XQ¶DUHD

esterna, illuminata da un lampione stradale che fornisce

 OX[ GREELDPR FRQVLGHUDUH FKH O¶LQWHQVLWj GHOOD OXFH

che arriva alla telecamera sarà minore od uguale a 6 Lux VHODWHOHFDPHUDLQTXDGUDXQJLDUGLQR ULÀ PDVL

ridurranno a soli 0,75 lux se riprenderete un parcheggio o XQ¶DUHDDVIDOWDWD ULÀ 

Giornata estiva soleggiata 100000lux

Luce solare diretta 50,000 lux

Luce del giorno indiretta

con cielo sereno 10,000–20,000 lux Luce del giorno con cielo

coperto OX[

,QWHUQRXI¿FLR 200–500 lux

Tramonto 10 lux

Vetrine 3000

8I¿FL 500

Sale da pranzo 200

Illuminazione pubblica

su strada principale 15 lux

Asfalto 

Terra 

Ghiaia 

Volto umano 

Alberi 

Mattoni rossi 

Cemento vecchio 

Cemento nuovo 

Palazzo non verniciato 

PASSO 2

(23)

SCELTA DELLA TELECAMERA

Vediamo di seguito quali sono gli aspetti principali da considerare per scegliere le telecamere di rete più opportune al tipo di applicazione e quale sarà il loro QXPHURLQIXQ]LRQHGHOO¶DUHDGDFRSULUH

Quali sono quindi le caratteristiche che dobbiamo valutare come punto di partenza?

Sicuramente le due caratteristiche principali da considerare per la scelta sono la 5LVROX]LRQHHO¶2WWLFD.

A prescindere dalle ulteriori caratteristiche che deve avere la telecamera questi due dati sono fondamentali per ottenere il dettaglio immagine desiderato.

LA RISOLUZIONE

Come espresso in precedenza, la prima cosa da valutare è la risoluzione in funzione del dettaglio immagine che si vuole ottenere.

A questo punto possiamo utilizzare il seguente calcolo.

n° pixel/mt x larghezza area da inquadrare ULVROX]LRQHWHOHFDPHUD

2YYHUR

Se è necessario avere un immagine con dettaglio forense SHUXQ¶DUHDGLODUJKH]]DSDULDPWVDUjVXI¿FLHQWHIDUH

SL[HOPW[PW SL[HO

Sarà quindi necessaria una telecamera con risoluzione orizzontale pari a minimo 655 pixel.

9DORUH+GHOODWDEHOODGLSDJLQDVHJXHQWH

Al contrario, se dobbiamo calcolare quale sarà il tipo GL GHWWDJOLR FKH DYUHPR D SUHVFLQGHUH GDOO¶RWWLFD FRQ

ULVROX]LRQH[HGXQDGHWHUPLQDWDODUJKH]]DGL

FDPSRLOFDOFRORVDUjLOVHJXHQWH

5LVROX]LRQHWHOHFDPHUD  + [ 9 /DUJKH]]DGHOFDPSRYLVLYR P

3L[HODGLVSRVL]LRQHSHUVLQJRORPHWUR 

/¶HVHPSLR SURGXFH TXLQGL XQ ULFRQRVFLPHQWR GL WLSR

forense.

Nella pagina accanto indichiamo alcuni valori che SRVVRQR HVVHUH GL DLXWR SHU GH¿QLUH LO OLYHOOR GL

GHWWDJOLR GL XQD LQTXDGUDWXUD H O¶DUHD LQTXDGUDWD

da una telecamera in funzione della risoluzione.

ÊFKLDURFKH¿VVDWDODULVROX]LRQHSL[HOPWFKHVLGHVLGHUD

ottenere, il numero delle telecamere necessarie per quella precisa inquadratura dipenderà sia dalla risoluzione di TXHVWHFKHGDOOHGLPHQVLRQLGHOO¶DUHD

In sostanza se dobbiamo inquadrare con risoluzione IRUHQVH PLQLPRSL[HOPW XQDUHDODUJDPWQHO

caso di telecamere con risoluzione 3 Megapixel saranno necessarie minimo 4 telecamere mentre, con sensori da 5 Megapixel ne serviranno solo 3.

PASSO 3

(24)

GUIDA

COPERTURA AL VARIARE DELLA RISOLUZIONE

Fatte queste considerazioni, è facile creare una tabella che evidenzi i metri orizzontali massimi di copertura, per un livello di riconoscimento ad alto dettaglio, forense e generale, al variare della risoluzione.

&23(5785$25,==217$/(,10(75,

3,;(/ + 3,;(/ 9 MEGAPIXEL *(1(5$/( )25(16( $/72'(77$*/,2

720  0.3 11 5 3

 720 0.9 20 10 5

 1024 1.3 20 10 5

1600 1200 1.9 24 12 6

1920  2.1 29 15 7

 1536 3.1 31 16 

2560 1920 4.9 39 20 10

RISOLUZIONE 5 MEGAPIXEL

Esempio di copertura/

risoluzione ottenuta con telecamera da 1.9 0HJD3L[HO [S[

RISOLUZIONE 1.3 MEGAPIXEL

PASSO 3

(25)

L’OTTICA

Una volta scelta la risoluzione ottimale della telecamera, tenendo conto di quanto espresso in precedenza, occorre VFHJOLHUH O¶RELHWWLYR FRQ OD IRFDOH SL RSSRUWXQD SHU OD

nostra applicazione.

6FHJOLHUHODIRFDOH³RWWLPD´SHUODQRVWUDVFHQDVLJQL¿FD

SRWHUULSURGXUUHFRPSOHWDPHQWHO¶RJJHWWRGHVLGHUDWRVXO

VHQVRUHGHOODWHOHFDPHUDFRQLOGLHI¿FLHQ]D

4XHVWRVLJQL¿FDFKHO¶LPPDJLQHGHVLGHUDWDVDUjSURLHWWDWD

VXWXWWDO¶DUHDGHOVHQVRUHHQRQVRORVXXQDSDUWHGLHVVR

7HQHQGR SUHVHQWH FKH O¶DUHD GD LQTXDGUDUH R WDUJHW

non deve necessariamente essere, per esempio, tutto il FDQFHOORRO¶DFFHVVRFKHLQWHQGHWHVRUYHJOLDUHPDVROROD

SDUWHGLTXHVWRLQFXLVLSUHVXPHSRVVDDFFDGHUHO¶HYHQWR

SHU LO FRUUHWWR GLPHQVLRQDPHQWR GHOO¶RWWLFD FKH SL VL

avvicina alle vostre esigenze è necessario conoscere le GLPHQVLRQLGHOO¶DUHDRJJHWWRGDULSUHQGHUHHODGLVWDQ]D

a cui questo si trova rispetto alla telecamera.

Note queste e la dimensione del sensore della telecamera YHGLWDEHOOD qSRVVLELOHSURFHGHUHDOFDOFRORGHOODIRFDOH

VXLWUHSLDQL

 SLDQRRUL]]RQWDOH

 SLDQRYHUWLFDOH

 SLDQRLQFOLQDWR

Poichè il dato che viene tipicamente considerato è la lunghezza della focale stimata in base al piano orizzontale, di seguito andremo a vedere come calcolarla XQDYROWDQRWLLVHJXHQWLSDUDPHWUL

 'LVWDQ]DGHOODWHOHFDPHUDGDOO¶RJJHWWRFKH

 FKLDPHUHPR³'2´

 /DUJKH]]DGHOO¶RJJHWWRFKHFKLDPHUHPRFRQ³/2´

 /DUJKH]]DGHOVHQVRUHFKHFKLDPHUHPR³/6´

'DWD TXLQGL OD ODUJKH]]D GHOO¶RJJHWWR /2 PP  DG XQD

FHUWDGLVWDQ]DGDOSXQWRGLULSUHVD'2 PP HODODUJKH]]D

GHO VHQVRUH ³/6´ PP  q SRVVLELOH FDOFRODUH OD IRFDOH

RWWLPDFRPHVHJXH

1HOO¶HVHPSLR D VHJXLUH FRQVLGHUHUHPR GL DYHUH XQD

telecamera che serve al monitoraggio dei veicoli in ingresso e uscita da un passo carraio dove le grandezze VRQRFRVuGH¿QLWH

 /DUJKH]]DGHOO¶RJJHWWR/2 PP

 'LVWDQ]DRJJHWWR'2 PP

 )RUPDWRGHO&026 ´ /6 PP

È da considerare inoltre che alcuni vendor di telecamere, per una resa migliore, utilizzano ottiche personalizzate.

In tali casi è consigliabile utilizzare, per il calcolo della focale ottimale, gli strumenti messi a disposizione dal vendor stesso.

)RFDOH '2 /6

/2

)RFDOH PP PP PP

9.000 mm

Dimensione $VSHFW5DWLR Diagonale PP

Larghezza PP

Altezza PP

1/2”   6.4 

1/2.3”  7.7 6.16 4.6

1/2.5”  7.1  4.3

1/2.7”  6.7 5.4 4.0

1/3”  6.0  3.6

PASSO 3

(26)

GUIDA

LA PROFONDITÀ DI CAMPO

/¶LPPDJLQHGLXQDWHOHFDPHUDQRQqPDLFRPSOHWDPHQWH

a fuoco e questo dipende dalla profondità di campo.

La PdC è la distanza davanti e dietro al soggetto che appare nitida e a fuoco.

3HURJQLLPSRVWD]LRQHGHOO¶RELHWWLYRF¶qXQ¶XQLFDGLVWDQ]D

D FXL JOL RJJHWWL DSSDLRQR QLWLGL OD QLWLGH]]D GLPLQXLVFH

JUDGXDOPHQWHLQDYDQWL YHUVRODWHOHFDPHUD HGLHWURDO

VRJJHWWRPHVVRDIXRFR,O³FDPSRQLWLGR´qTXHOO¶LQWHUYDOOR

di distanze in cui la sfocatura è impercettibile o comunque tollerabile.

Per ottenere una maggiore profondità di campo con le WHOHFDPHUHQHOODVFHOWDGHOO¶RWWLFDHQHOODWDUDWXUDYDQQR

WHQXWLLQFRQVLGHUD]LRQHLVHJXHQWLIDWWRUL

 /¶DSHUWXUDGHOO¶RWWLFD GLDIUDPPD HODOXPLQRVLWj 

 LQÀXHQ]DQRLOFDPSRYLVLYR

 9DORULGL)SLHOHYDWLDYUDQQRPDJJLRUSURIRQGLWjGL

 FDPSR )VWRS IRFDOHGLDIUDPPD

 'LVWDQ]HIRFDOLSLFFROHPLJOLRUDQRODSURIRQGLWjGL  campo.

Quindi se si desidera avere una maggiore profondità di campo è possibile ottenere un risultato migliore usando RWWLFKHFRQOXQJKH]]DIRFDOHPHGLREDVVDRQHOFDVRLQ

FXLQRQVLDSRVVLELOHFKLXGHQGROHJJHUPHQWHO¶LULVGHOOD

nostra ottica.

A seguire due immagini con PdC diversa ottenute con la VRODYDULD]LRQHGHOO¶LULVDSDULWjGLOXQJKH]]DIRFDOH

&RP¶q SRVVLELOH YHGHUH QHOOD VHFRQGD LPPDJLQH OD

seconda auto è a fuoco e ben visibile.

BUONA PROFONDITÀ DI CAMPO

IMMAGINE 1

IMMAGINE 2 SCARSA PROFONDITÀ DI CAMPO

PASSO 3

(27)

LA TELECAMERA

Decisi risoluzione ed obiettivo è possibile passare ora alla scelta del tipo di telecamera in funzione delle condizioni di installazione e del luogo.

Gli aspetti da considerare per questa scelta possono ULJXDUGDUHVLDFDUDWWHULVWLFKH¿VLFKHFKHGLIXQ]LRQDPHQWR

Andremo quindi ad elencare ed esaminare alcune delle SLLPSRUWDQWL

 7LSRGLWHOHFDPHUD

 'D\ 1LJKWHVHQVLELOLWj

 &RPSUHVVLRQHYLGHR

 $QDOLVLYLGHR

 &RQIRUPLWjDVWDQGDUGSURWRFROOL

 ,QWHUIDFFHGLFRQQHVVLRQHTXDOLSRUWDGLUHWH

contatti, audio

TIPO DI TELECAMERA

3HUGH¿QLUHTXDOHWLSRGLWHOHFDPHUDVLDSLDGDWWDDGXQD

applicazione come prima cosa va analizzato il luogo in cui questa deve lavorare.

L’INSTALLAZIONE È INTERNA OPPURE ESTERNA?

In ambienti esterni, umidi, con temperature elevate, polverosi o salini dobbiamo sempre considerare telecamere con grado di protezione IP adeguato.

In questi casi possiamo utilizzare sia telecamere da esterno che telecamere da interno a patto che, queste ultime, siano dotate di una custodia da esterno adeguata.

Le tabelle che seguono ci aiuteranno a comprendere il VLJQL¿FDWRGHLYDORULLQGLFDWLQHOJUDGRGLSURWH]LRQH

0 Non protetto

1 Protetto contro corpi superiori a 50 mm.

,PSHGLWRO¶DFFHVVRFROGRUVRGHOODPDQR 2 Protetto contro corpi superiori a 12 mm.

,PSHGLWRO¶DFFHVVRFRQXQGLWR

3 Protetto contro corpi superiori a 2,5 mm.

,PSHGLWRO¶DFFHVVRFRQXQDWWUH]]R 4 Protetto contro corpi superiori a 1 mm.

,PSHGLWRO¶DFFHVVRFRQXQ¿OR

5 3URWHWWRFRQWURODSROYHUH/¶DFFHVVRGHOOD polvere non è totalmente impedito, ma limitato in modo da non pregiudicare il funzionamento 6 Protetto totalmente contro la polvere

0 Non protetto

1 Protetto contro la caduta verticale di gocce G¶DFTXD

2 3URWHWWRFRQWURODFDGXWDGLJRFFHG¶DFTXDFRQ inclinazione max. di 15°

3 Protetto contro la pioggia 4 3URWHWWRFRQWURJOLVSUX]]LG¶DFTXD 5 3URWHWWRFRQWURLJHWWLG¶DFTXD 6 Protetto contro le ondate

7 3URWHWWRFRQWURJOLHIIHWWLGHOO¶LPPHUVLRQH

 Protetto contro gli effetti della sommersione Prima cifra - Protezione contro i solidi

Prima cifra - Protezione contro i liquidi

PASSO 3

(28)

GUIDA

FISSA O MOBILE?

Le telecamere da interno o esterno possono essere sia di tipo “Fisso” che “Mobile”.

Le prime sono statiche ed una volta puntate verso una zona la inquadrano 24 ore su 24.

/HVHFRQGHGHWWHDQFKH37=VLSRVVRQRPXRYHUHVXL

DVVLGDSRFKLJUDGLDƒHIDUHOR]RRPGLXQ¶DUHD

DQGDQGRDYHGHUHO¶HYHQWRQHOGHWWDJOLR

Questo tipo di telecamere, a prima vista, sono sicuramente SL YDQWDJJLRVH LQ TXDQWR XQD VROD WHOHFDPHUD SXz

FRSULUHGLVWDQ]HHOHYDWLVVLPH LQIXQ]LRQHGHOOR]RRP D

360°.

Ma cosa succede quando la telecamera si muove?

Come prima cosa si mette in moto un meccanismo fatto di motori, pulegge, cinghie e altro che sicuramente dovrà essere sottoposto a manutenzione. In secondo luogo, per muovere la telecamera, vanno impostati dei tour automatici o un operatore la deve comandare manualmente.

Ma la cosa più importante è che si tratta di un occhio PRELOHH¿QFKqLQTXDGUDXQD]RQDQRQSXzVLFXUDPHQWH

VRUYHJOLDUQHXQ¶DOWUD

In caso di evento quindi con molta probabilità non sarà possibile rilevarlo.

In conclusione possiamo dire che, visto lo scopo di un sistema di videosorveglianza, è sempre meglio utilizzare WHOHFDPHUH¿VVHODVFLDQGRHYHQWXDOPHQWHDTXHOOHPRELOL

il solo compito di mettere in evidenza un evento e non di generarlo.

DAY&NIGHT E SENSIBILITÀ

&RPH LQGLFDWR LQ SUHFHGHQ]D 'D\ 1LJKW ' 1  H

sensibilità di una telecamera indicano se questa sia in grado o meno di sfruttare la luce infrarossa per la visione H TXDO¶q LO YDORUH PLQLPR GHOOD OXPLQRVLWj DO TXDOH OD

telecamera riesce a “vedere”.

4XDQGRO¶XVRGLXQDWHOHFDPHUD1LJKW 'D\qQHFHVVDULR"

In ambienti interni, dove normalmente sono presenti fonti di luce visibile e poca luce infrarossa , è probabile che O¶XVRGLWHOHFDPHUH' 1QRQVLDLQGLVSHQVDELOH

6DUj VXI¿FLHQWH XQD EXRQD WHOHFDPHUD FRQ VHQVLELOLWj

giorno elevata e che alcune fonti di luce vengano lasciate DFFHVH SHU DYHUH XQ¶LPPDJLQH QLWLGD H D FRORUL DQFKH

durante le ore notturne.

Per gli ambienti esterni, dove possiamo sfruttare anche la luce infrarossa, ferma restando la sensibilità elevata giorno e notte che deve avere la telecamera, è sempre FRQVLJOLDELOH O¶XVR GL GLVSRVLWLYL ' 1 FRQ ¿OWUR ,5

meccanico.

Questo tipo di telecamera ci permetterà di avere immagini DFRORULGXUDQWHLOJLRUQRPDLPPDJLQLLQ% 1 ELDQFR  QHUR GXUDQWHODQRWWHRLQFDVRGLVFDUVDOXPLQRVLWj

/DSUHVHQ]DGHO¿OWURPHFFDQLFRJDUDQWLUjLQROWUHO¶HVDWWD

resa cromatica .

PASSO 3

(29)

COMPRESSIONE VIDEO

I tipi di codec video che possiamo trovare lavorando su XQDWHOHFDPHUD,3VRQRSULQFLSDOPHQWH

 0RWLRQ-3(*R0-3(*

 03(*

 +

MJPEG

Si tratta uno dei primi sistemi di compressione utilizzati QHOOH WHOHFDPHUH GL UHWH &RQ TXHVWR WLSR GL FRGL¿FD

ogni singolo frame del video viene compresso in una LPPDJLQH -3(* HG LQYLDWR YHUVR LO VHUYHU FRPH XQD

sequenza temporale di immagini che lo stesso associa per poi ricreare il video.

Questo sistema molto stabile, in quanto la perdita di un IUDPH QRQ SUHJLXGLFD OD ULFRVWUX]LRQH ¿QDOH GHO YLGHR

implica poco lavoro da parte del server ma allo stesso tempo occupa molta banda.

/¶XWLOL]]R q FRQVLJOLDWR LQ FDVR GL UHWL SHUIRUPDQWL R GL

VRUYHJOLDQ]DDEDVVRQXPHURGL)36  

MPEG-4

Ê O¶HYROX]LRQH GHOO¶0-3(* HG LO SUHFXUVRUH GHOO¶+

dove, mediante un apposito algoritmo, vengono WUDVPHVVHVRODPHQWHOHYDULD]LRQLGHOO¶LPPDJLQH

Con questo tipo di compressione si possono avere due tipi GLFRGL¿FD,QXQFDVRO¶LPPDJLQH¿QHDVHVWHVVDYLHQH

FRPSUHVVDVXOODEDVHGHOO¶DOJRULWPRHWUDVPHVVDQHOO¶DOWUR

vengono trasmesse e opportunamente compresse solo le GLIIHUHQ]HWUDO¶LPPDJLQHDWWXDOHHODSUHFHGHQWH

,OFRQVXPRGLEDQGDqSDULFLUFDDOULVSHWWRDOO¶0-3(*

H.264

$QFKHFKLDPDWR03(*3DUWO¶+qO¶HYROX]LRQH

GHOO¶03(*,OSULQFLSLRGLTXHVWDFRPSUHVVLRQHVLEDVD

VXOOD WUDVPLVVLRQH GL XQ  IRWRJUDPPD GL WLSR , R LQWUD

IRWRJUDPPD D Vp VWDQWH FKH SXz HVVHUH GHFRGL¿FDWR

in modo indipendente senza fare riferimento ad altre immagini, e di un numero di fotogrammi di tipo P dei quali vengono trasmesse solo le differenze rispetto al fotogramma I.

3HUODGHFRGL¿FDGLTXHVWRJUXSSRqQHFHVVDULRSHUzFKH

tutti i fotogrammi P arrivino a destinazione altrimenti la GHFRGL¿FDQRQVDUjSRVVLELOH

,OQXPHURGLTXHVWLIRWRJUDPPL3GHWWR*29qYDULDELOHH

VXFHUWLWLSLGLWHOHFDPHUHSXzHVVHUHGH¿QLWRGDOO¶XWHQWH

per un risparmio ulteriore di banda.

/¶XWLOL]]RGLTXHVWRVLVWHPDGLFRPSUHVVLRQHSHUPHWWHGL

DYHUH LPPDJLQL ÀXLGH H 5HDO 7LPH FRQ XQ ULVSDUPLR GL

EDQGDFKHDUULYDTXDVL¿QRDOO¶ULVSHWWRDO0-3(*

ma allo stesso tempo comporta molto lavoro sia da parte della telecamera che da parte del server.

Tale richiesta di elaborazione si traduce in un ritardo tra quando avviene un evento reale e quando questo viene proiettato su monitor.

3L HOHYDWH TXLQGL VRQR OH SUHVWD]LRQL KDUGZDUH GHOOD

telecamera, della rete e del server ed inferiore sarà il tempo di latenza.

Grazie al consumo di banda ridotto questa compressione, VHO¶KDUGZDUHORFRQVHQWHqFRQVLJOLDELOHVXWXWWLLVLVWHPL

di videosorveglianza in particolar modo dove troviamo un numero elevato di telecamere e frame rate elevati.

P - FRAME I - FRAME

PASSO 3

(30)

GUIDA

ANALISI VIDEO

Sempre più frequentemente, per risparmiare risorse nei server di gestione, viene richiesto alla telecamera di provvedere autonomamente al rilevamento e TXDOL¿FD]LRQH GHOO¶HYHQWR LQYLDQGR DO VHUYHU VROR OD

VHJQDOD]LRQHGLDYYLRH¿QHGHOODUHJLVWUD]LRQH

Video Motion, mancanza e presenza di oggetti, corpi estranei, area proibita o il superamento di un punto sono solo alcune delle funzioni che possono essere implementate sulla telecamera.

Come esempio supponiamo un parcheggio dove due telecamere sono sempre in registrazione ed una registra solo se le auto che si muovono in un determinato senso di marcia.

Con il normale Motion di una telecamera tale funzione non è gestibile in quanto questa non sarebbe in grado di FRPSUHQGHUHLQTXDOHPRGRVLVWDPXRYHQGRO¶DXWR

Se invece utilizziamo una telecamera dotata di Analisi 9LGHRHFFRFKHTXHVWDRSSRUWXQDPHQWHFRQ¿JXUDWDFL

avviserà solamente quando la nostra auto passera in quel senso di mancia.

La cosa da comprendere è che queste particolari funzioni non sono gestibili da tutte le telecamere. Solo prodotti di SUR¿OR HOHYDWR VDUDQQR LQ JUDGR GL VRGGLVIDUH OH YRVWUH

esigenze.

A seguire vi riportiamo un esempio di analisi realizzato FRQWHOHFDPHUH,4LQYLVLRQHVRIWZDUH,4UHFRUGHULQVWDOODWR

a bordo della telecamera.

PASSO 3

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