Carta di classificazione dei suoli Schmertmann (1978)
Schmertmann (1978)
CPT vs. DPSH
discussione in aula
9. ANALISI DELLA PERICOLOSITA’ GEOLOGICA
1. Rischio idraulico
2 Rischio geomorfologico 2. Rischio geomorfologico
3. Rischio cavità
3. Rischio cavità
4. Rischio sismico
Scenari di pericolosità sismica a scala locale durante un terremoto distruttivo rispetto ad un sito roccioso di riferimento con superficie distruttivo rispetto ad un sito roccioso di riferimento con superficie
libera orizzontale (da T. Crespellani, 1999, modificato)
3.a- Effetti di bordo
2.a- Crolli di roccia
3.b- Effetti topografici
2.c- Instabilità di pendii
Sito di riferimento
3.c- Effetti di bordo
3.d- Effetti stratigrafici 1- Scorrimenti di faglia
2.b- Liquefazione di sabbie sature
Sito di riferimento
1. prossimità a faglie sismogenetiche attive;
2. possibilità di fenomeni d’instabilità sismo-indotti;
3 possibilità di fenomeni di amplificazione del moto sismico
3. possibilità di fenomeni di amplificazione del moto sismico.
Frequenza fondamentale di risonanza Frequenza fondamentale di risonanza
(misure HVSR)
f = 3 0 Hz
f
0= 3.0 Hz
S h i ti d ll i l ità l i h di it Schema riassuntivo delle pericolosità geologiche di sito
Sulla base di questo schema deve essere espresso un giudizio sulla
idoneità “geologica” del sito ad accogliere l’opera progettata
altro caso
Edificio commerciale con cubatura inferiore a 500 mc
I dati di base sono gli stessi dell’esempio stessi dell esempio precedente ma in questo caso la situazione geologica è più complessa e ha richiesto l’esecuzione richiesto l esecuzione d’indagini suppletive rispetto a quelle
i i bbli i
minime obbligatorie
previste dal R.R.
Indagini realizzate
Modello geologico
Contenuti della relazione geotecnica Contenuti della relazione geotecnica
Descrizione delle indagini
Definizione delle unità geotecniche (UG) intese come livelli di terreno con caratteristiche fisiche e meccaniche “omogenee”
Definizione dei parametri geotecnici nominali e caratteristici di ciascuna UG
D fi i i d l d ll i di i
Definizione del modello geotecnico di sito
Parametri geotecnici da prove CPTm
(suddivisione del sottosuolo in Unità Geotecniche)
(suddivisione del sottosuolo in Unità Geotecniche)
P t i t i i d SPT l b t i
Parametri geotecnici da prove SPT e laboratorio
Analisi statistica
Stima cautelativa del valore medio X k,comp e del basso valore locale X k,no-comp (del
parametro che governa l’insorgere dello Stato Limite considerato) sulla base dei valori
medi X mean mean e della deviazione standard s x x di una serie di n risultati
Parametri geotecnici nominali e caratteristici
G
oparametri → Q
cγ
nγ ' ϕ'
pD
RE'
25ϕ
cvN
60eqUG 2
unità di misura → Mpa (°) % MPa (°) (-) Mpa
numero dati n 19 19 19 19 19 19 19 19 19
valore medio X
mean6,1 19,1 9,3 39,7 68 15,1 28,4 12 81,6
valore minimo X
min2,4 18,3 8,5 36,1 46 5,9 27,0 5 37,0
valore massimo X 9 9 20 2 10 4 43 0 87 24 8 29 8 18 98 1
kN/m
3valore massimo X
max9,9 20,2 10,4 43,0 87 24,8 29,8 18 98,1
deviazione standard s 2,377 0,573 0,573 1,843 11,058 5,942 0,868 4,243 19,670
mediana m 5,9 19,1 9,3 40,1 70 14,7 28,6 12 91,6
coeff. di variazione COV% 39,3 3,0 6,2 4,6 16,3 39,3 3,1 35,9 24,1
X
k(co mp)5,2 18,8 9,0 40,0 64 13,1 28,1 10 74,5
X
k(no -co mp)18,1 8,3 36,7
valore caratteristico
X
k(no co mp)18,1 8,3 36,7
G
oparametri → Q
cγ
nE
u25ϕ' c'
3
γ ' C
uOCR E
edUG 3
unità di misura → Mpa kPa (-) Mpa Mpa (°) kPa Mpa
numero dati n 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
valore medio X
mean4,9 19,9 10,1 164,4 44 14,8 41,2 26,1 35,6 96,7 valore minimo X
min3,0 19,2 9,3 101,0 28 9,1 25,9 24,5 18,7 93,2 valore massimo X
max8,0 20,6 10,8 267,7 70 24,1 68,4 27,7 65,1 100,3
kN/m
3deviazione standard s 1,509 0,488 0,488 50,34 12,667 4,528 12,454 1,196 13,913 2,37
mediana m 4,8 20,0 10,2 160,3 46 14,4 40,8 26,3 35,6 97,2
coeff. di variazione COV% 30,6 2,5 4,8 30,6 28,6 30,6 30,3 4,6 39,1 2,5
X
k(co mp)4,3 19,6 9,8 143,7 39 12,9 36,0 25,5 30,0 95,7
X
k(no -co mp)19,1 9,3 96,1 24,1 17,9
valore caratteristico
MODELLO GEOTECNICO (caso 1)
(caso 1)
MODELLO GEOTECNICO (caso 2)
(caso 2)
Contenuti della relazione sulla pericolosità sismica Contenuti della relazione sulla pericolosità sismica
Pericolosità sismica di base
Risposta sismica locale
Azione sismica di progetto
Azione sismica di progetto
La pericolosità sismica di base, espressa in termini di accelerazione orizzontale massima attesa in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (a ) costituisce l’elemento di topografica orizzontale (a g ), costituisce l elemento di conoscenza primario per la determinazione delle azioni sismiche. Essa è stata definita dall’INGV in corrispondenza s s c e. ssa è stata de ta da NGV co spo de a dei punti di un reticolo di riferimento che fissa, per ciascun nodo della maglia e per un assegnato periodo di ritorno, T R , i parametri necessari a costruire lo spettro di risposta nelle condizioni di sito di riferimento rigido orizzontale sopra definite
definite.
I valori dei parametri spettrali sito-specifici sono calcolati
mediante interpolazione basata sul criterio della distanza
mediante interpolazione basata sul criterio della distanza
inversa pesata, dai valori assunti nei quattro vertici della
maglia elementare del reticolo di riferimento contenente il g
sito in esame.
Come si opera in pratica
1. Calcolare le coordinate del sito riferite all’ellissoide ED50, sistema di riferimento per la carta della pericolosità sismica dell’INGV ad esempio attraverso il link a:
dell INGV, ad esempio attraverso il link a:
http://www.geostru.com/geoapp/Parametri-Sismici.aspx
2. Entrare con le coordinate ED50 nel software SPETTRI NTC
1 0 3 i bil i l i d l C i li
1.0.3 scaricabile gratuitamente sul sito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici all’indirizzo:
http://www cslp it/cslp/index php?option=com docman&task=do http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_docman&task=do
c_details&gid=3280&&Itemid=165
Il t i i di if i t i di id t d Il moto sismico di riferimento come sopra individuato deve essere successivamente variato per tener conto delle modifiche prodotte dalle condizioni stratigrafiche locali e dalla prodotte dalle condizioni stratigrafiche locali e dalla morfologia della superficie. Tali modifiche caratterizzano la risposta sismica locale e permettono di ricavare le forme spettrali in accelerazione per il calcolo delle azioni sismiche di progetto.
Per la definizione dei fenomeni di amplificazione stratigrafica
i d i l l’ ff d ll i i i
si rende necessario valutare l’effetto della risposta sismica locale mediante specifiche analisi numeriche.
In assenza si può fare riferimento all’approccio semplificato previsto al § 3.2.2 delle NTC08
p
DGR Lazio 489/12
Approccio semplificato solo strutture ordinare (classe d’uso II)
d uso )
Analisi numerica sempre per strutture strategiche (classe
Analisi numerica sempre per strutture strategiche (classe
d’uso IV) e rilevanti (classi d’uso III)
L’approccio semplificato è basato sull’individuazione
L approccio semplificato è basato sull individuazione
delle categorie di sottosuolo stabilite in funzione della
velocità media equivalente delle onde di taglio V q g S S nei primi p
30 metri di profondità (dal piano d’imposta delle
fondazioni).
Calcolo di V s 30 da prova MASW
0
0 200 400 600 800 1000
Vs (m/sec)
0
0 200 400 600 800 1000
Vs (m/sec)
s,30 p
5
10
5
10
15
rof. (m) 20
15
rof. (m) 20 20
25
30
Pr 20
25
30
Pr
30
D C B A
categorie
30
D C B A
categorie
Energizzazione da SE
Energizzazione da NO
V
S,30
q. imposta fondazioni
Le NTC08 prevedono che gli effetti amplificativi del moto sismico di
if i t d ti ll fi i fi d l i
riferimento dovuti alla configurazione topografica del piano campagna possono essere valutati, per configurazioni superficiali semplici di altezza maggiore di 30 metri, adottando lo schema seguente:
Categoria Caratteristiche della superficie topografica ST
T1
Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati
con inclinazione media i ≤ 15° 1.0
T2
Pendii con inclinazione media i > 15° 1.2
T3
Rilievi con larghezza in cresta molto minore
che alla base e inclinazione media 15° ≤ i ≤ 30° 1.2
T4