MALA POLVERE
CONOSCERE L’ AMIANTO
PER NON AVER PAURA
Contenuti a cura di:
UOS Igiene Ambientale Dott. Michelangelo Luongo Dott. Domenico Pecoraro UOS Amianto (per lavoratori) Dott. Gennaro Bilancio
Dott. Vincenzo Pezzella
Si ringrazia per la collaborazione:
Dott.ssa Mariateresa Aprea (Grafica) Dott.ssa Marcella DeGiovanni (Grafica)
Dott. Salvatorandrea Luongo (Aspetti giuridici)
MALA POLVERE
CONOSCERE L’ AMIANTO PER NON AVER PAURA Piano Regionale della Prevenzione 2014/2019 Programma F
Ambiente e Salute Azione F.6
© 2019
Copertina: Freepik.com
Stampa: Grafica Montese snc
PREMESSA
Il Dipartimento di Prevenzione è una struttura dell’ ASL Napoli 2 Nord che garantisce la tutela della salute collettiva, negli ambienti di vita e di lavoro. Persegue obiettivi di promozione della salute in genere, prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, delle malattie epidemiche, degenerative, della disabilità, del controllo degli alimenti, delle zoonosi e di tutte le patologie d’interesse veterinario, realizzando, così, la “mission statement” organizzativa funzionale alla “vision” aziendale di miglioramento della qualità della vita, attraverso azioni volte ad individuare e rimuovere le cause di nocività, e malattia di origine ambientali, umane e animali.
Uno dei fattori di rischio per la salute pubblica è senza dubbio l’amianto, la cui rimozione sicura dall’ambiente di vita e di lavoro rientra tra le attività previste dall’azione F.6 del Piano Regionale della Prevenzione 2014/2019, il cui Obiettivo Specifico è quello di ridurre il rischio per la salute della popolazione generale e dei lavoratori, anche attraverso il potenziamento della capacità dei Servizi Sanitari di promuovere buone pratiche.
Si parla spesso di amianto come di un materiale pericoloso, ma raramente si ha l’occasione di approfondire la conoscenza di questo minerale molto utilizzato fino al 1992 e tuttora, ancora diffuso.
La sua pericolosità dipende dalla possibilità di liberare fibre.
La presenza di amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute. Infatti se il materiale è in buone condizioni e non vien manomesso, il rilascio di fibre è estremamente limitato, o nullo e quindi non costituisce un rischio immediato per la popolazione.
È importante, pertanto, evitare rotture e danneggiamenti e controllare periodicamente lo stato di conservazione dei materiali contenenti amianto.
Inoltre, presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 2 Nord, è stato attivato il servizio di sorveglianza sanitaria.
In occasione dell’accesso al servizio vengono garantiti:
- Visita medica specialistica in Medicina del Lavoro - Visita medica specialistica Pneumologica
- Esame spirometrico
- Esame della diffusione alveolo-capillare (se ritenuto necessario) - Accertamento radiologico
- Adempimenti medico-legali nei casi di malattia professionale
Alla luce di quanto esposto il presente opuscolo intende fornire alcune informazioni di base ai cittadini, alle aziende e ai lavoratori edili per comprendere cos’è l’amianto e quali azioni adottare nei casi in cui si riscontri la sua presenza.
Il Direttore del Dipartimento Dott. Enrico Bianco
INDICE
Amianto: informazioni di carattere generale Pg. 6 Principali impieghi industriali in cui è stato utilizzato l’amianto Pg. 7 Quali sono gli effetti dell’amianto sulla salute umana? Pg. 7 Quale tipo di amianto è più pericoloso per la salute umana? Pg. 9
L’ amianto dove si può trovare? Pg. 10
Come si effettua la bonifica dei materiali contenenti amianto? Pg. 16
Informazioni per i cittadini Pg. 17
Casa bisogna fare quando si rileva la presenza di amianto nella propria casa? Pg 18 Informazioni utili per le imprese e i lavoratori edili Pg. 18 Cosa devono fare i lavoratori quando c’è amianto nel cantiere? Pg. 25
A chi si possono rivolgere gli interessati? Pg. 33
Bibliografia Pg. 38
Sitografia Pg. 39
AMIANTO: informazioni di carattere generale
L’amianto o asbesto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati.
Il termine “amianto” deriva dal greco “amiantos” e significa “incorruttibile” mentre il sinonimo
“asbesto”, sempre dal greco, significa “inestinguibile”. Le qualità “positive” dell’amianto, così come di seguito riportate, hanno determinato l’ampio uso di questo minerale in numerosissimi campi dell’attività umana nel corso degli anni:
• elevata resistenza ad agenti chimici e biologici;
• elevata resistenza meccanica;
• resiste all’abrasione e all’usura (termica e meccanica)
• è flessibile;
• è facilmente filabile
• può essere tessuto;
• si lega facilmente con materiali da costruzione;
• proprietà termoisolanti, ignifughe e fonoassorbenti.
L’amianto, detto anche asbesto, è classificabile in due grandi gruppi: gli anfiboli e i serpentini.
Amianto serpentino del tipo crisotilo Amianto anfibolo del tipo crocidolite
In Italia l’utilizzazione del crisotilo ha rappresentato il 75% del totale di amianto con una percentuale che variava dal 12% al 16% mentre il crocidolite era presente in piccole quantità;
Il 75% circa di tutto l’amianto è stato impiegato nell’edilizia e nelle costruzioni (fibrocemento) prevalentemente come lastre per coperture, tubazioni, condotte e canalizzazioni.
Principali impieghi industriali in cui è stato utilizzato l’amianto
Edilizia: cemento-amianto per lastre (eternit), tegole, piastrelle, tubi, decorazioni, pannelli per isolamento antincendio, applicazione a spruzzo per intonaci isolanti;
Industria navale: rivestimenti coibentanti e antincendio;
Industria aeronautica: rivestimenti coibentanti e antincendio;
Industria ferroviaria: rivestimenti coibentanti e antincendio;
Industria automobilistica: guarnizioni per freni e frizioni, applicazioni coibentanti;
Industria materie plastiche: additivi, rinforzante per manufatti vari;
Industria chimica: filtri e guarnizioni per varie funzioni, resine termoindurenti e termoplastiche;
Industria metallurgica: schermi e indumenti protettivi, coibentazioni di forni, caldaie, etc.;
Industria tessile dell’asbesto: tessuti, nastri, funi, spaghi, filati, tappezzerie;
Altri usi: tute e indumenti protettivi antincendio o anticalore, carte, cartoni, isolanti, elettrici, pitture, vernici, talco.
Quali sono gli effetti dell’amianto sulla salute umana?
La pericolosità dei materiali contenenti amianto deriva dalla loro possibilità di liberare nell’aria fibre che dopo essere state inalate, alcune, vengono eliminate mentre altre rimangono nei polmoni per sempre.
Le fibre che raggiungono gli alveoli polmonari e che persistono nel tempo, provocano infiammazione permanente, che può trasformarsi in una fibrosi polmonare, cioè un ispessimento delle delicatissime strutture respiratorie alveolari che non assicurano più un assorbimento ottimale dell’ossigeno. Tale fibrosi è conosciuta come asbestosi.
L’asbestosi, essendo una patologia dose dipendente, non si manifesta nella popolazione generale, ma ha sempre origine occupazionale (asbestosi malattia professionale). Nei casi a maggiore e più lunga respirazione di fibre, limita la funzione respiratoria con progressive lesioni che nel tempo producono enfisema e insufficienza respiratoria.
Inoltre l’amianto può provocare tumori:
• del polmone;
• della pleura ( la doppia membrana che racchiude i polmoni);
• del pericardio (la membrana che racchiude il cuore);
• del peritoneo ( la membrana che ricopre l’interno degli organi della cavità addominale);
• della laringe;
• dell’ovaio.
pericardico è 15 volte meno frequente del mesotelioma pleurico, mentre il mesotelioma del peritoneo è 300 volte meno frequente del mesotelioma pleurico.
Per il tumore del polmone, si ammette una dose soglia (cioè un limite massimo di respirazione di fibre) che, se superata, può determinare la trasformazione maligna delle cellule, e quindi produrre quello che comunemente si chiama tumore o neoplasia. Tale dose può essere raggiunta solo per chi in passato è stato esposto a livelli medio alti di amianto (lavoratori) sebbene possa manifestarsi, anche per dosi molto più basse, nei lavoratori fumatori. Infatti i dati in letteratura indicano che i fumatori esposti alle fibre di amianto presentano un incremento del rischio di cancro del polmone 50 volte superiore ai loro colleghi, ugualmente esposti all’amianto, ma non fumatori.
Il mesotelioma della pleura è un tumore altamente maligno della membrana di rivestimento del polmone (pleura) che è fortemente associato alla esposizione a fibre di amianto anche a bassi dosi.
Oltre le patologie su elencate, è possibile riscontrare, soprattutto in occasioni di esami radiografici, effettuati per altri motivi, le cosiddette “placche pleuriche”. Queste placche pleuriche altro non sono che delle comuni “cicatrici”, così come si osservano in occasioni di una rimarginazione di una ferita, solo che, invece di cicatrici cutanee, cioè della pelle, sono cicatrici a carico del tessuto polmonare sviluppatesi in seguito alle “ferite”, per così dire, prodotte dall’impatto delle minuscole fibre di amianto sul tessuto polmonare. Tali placche pleuriche, comunque, se circoscritte, non sono vere e proprie “malattie in atto”, nè causano sintomi patologici, ma rappresentano un “segno” di avvenuta esposizione all’amianto”.
Le malattie provocate dall’amianto si possono manifestare anche molti anni dopo la prima esposizione, di norma a distanza di 10-50 anni.
Quale tipo di amianto è più pericoloso per la salute umana?
I materiali contenenti amianto (MCA) possono essere suddivisi in due grandi tipologie:
1) AMIANTO a matrice compatta
Le fibre di amianto sono fortemente legate a una matrice stabile, come avviene nel cemento- amianto o nel vinil-amianto.
Questi materiali, in genere, non tendono a liberare fibre.
Il pericolo di rilascio delle fibre sussiste in caso di foratura, taglio, abrasione o se i materiali presentano un evidente stato di degrado dovuto ad agenti atmosferici o corrosivi.
La presenza in un edificio di materiali contenenti amianto in matrice compatta non comporta di per sé un pericolo per la salute. Se il materiale è in buone condizioni e non vien manomesso, il rilascio di fibre di amianto è estremamente limitato, ovvero al di sotto della soglia di pericolosità.
Copertura in cemento amianto Pavimentazione in vinil-amianto 2) AMIANTO a matrice friabile
I materiali contenenti amianto a matrice friabile sono i più pericolosi poiché si possono ridurre in polvere con la semplice azione manuale (es. pressione delle dita) e, a causa della scarsa coesione interna, possono liberare fibre
spontaneamente (soprattutto se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni di acqua) o se danneggiate nel corso di interventi
di manutenzione.
Amianto friabile
L’ amianto dove si può trovare?
L’amianto a matrice compatta è stato utilizzato massicciamente nell’edilizia e si può trovare:
• nelle coperture di edifici industriali o civili sotto forma di lastre ondulate o piane;
• nelle coperture per il ricovero degli animali da allevamento, compreso quelli per autoconsumo, e da compagnia;
• nei pavimenti in vinil-amianto;
• nelle canne fumarie e nelle tubazioni di sfiato;
• nei serbatoi e nelle condotte per l’ acqua;
• nelle pareti divisorie o nei pannelli dei balconi o dei soffitti di edifici prefabbricati;
• negli impianti d’insonorizzazione;
• negli impianti di coibentazione;
• depositato in modo incontrollato sul suolo.
Copertura con lastre piane e ondulate in cemento amianto
Foto. 1
Coperture in cemento amianto di un canile e di ricovero per animali da autoconsumo
Foto. 3 Foto. 4
Copertura in cemento amianto di una stalla per bovini
Foto. 5 Foto. 6
Camino e canna fumaria in cemento amianto
Tubi e tubazioni per la raccolta delle acque piovane in cemento amianto
Pavimenti in vinil-amianto
Foto.11 Foto. 12
Prefabbricato con pareti in cemento amianto
Contenitori per acque in cemento amianto
Lastre ondulate depositate in modo incontrollato sul suolo
Foto. 16 Foto. 17
L’amianto a matrice friabile, invece, si può trovare:
• nei garage degli edifici su travi metalliche o di cemento armato e sui soffitti come materiale spruzzato;
• nelle centrali termiche come componete delle coppelle che ricoprono le tubazioni che trasportano fluidi caldi dalle caldaie e nelle guarnizioni tra le flange e dei bruciatori;
• in alcuni elettrodomestici di vecchia produzione come asciugacapelli, forni, stufe e ferri da stiro;
• in ambiente domestico nei cartoni posti a protezione di stufe, caldaie, termosifoni, tubi di evacuazioni fumi ed anche nei treni e sulle navi
Amianto spruzzato sulle travi in cemento armato di un garage
Amianto posto a copertura di tubazioni a servizio di impianti termici
Foto 4 Foto 5 Foto 6
Ferro da stiro e asciugacapelli contenenti amianto
Guarnizioni in Amianto
Impianto termico di una nave e un treno contenete amianto
Cosa fare in caso di ritrovamento di materiale contenente probabilmente amianto (MCA) su strade private?
Coprire il materiale con doppio telo in polietilene (acquistabile nei comuni negozi di ferramenta), fissandolo al suolo con l’uso di oggetti pesanti per evitare l’azione di sollevamento degli agenti atmosferici (acqua e vento) e contattare una ditta specializzata per la rimozione e il trasporto dei rifiuti di materiale contenente amianto (MCA). Nell’attesa della ditta specializzata, l’area, ove è depositato il materiale da rimuovere, deve essere delimitata con nastro bianco e rosso, apponendo un cartello con scritta “RIFIUTI PERICOLOSI CONTENENTI AMIANTO”. Nel caso in cui il materiale contenente amianto (MCA), sia ritrovato su strade pubbliche, effettuare urgentemente la comunicazione al Sindaco, il quale provvederà a far eseguire la procedura prima descritta.
Per i successivi adempimenti bisogna fare riferimento alle linee guida ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania)
Come si effettua la bonifica dei materiali contenenti amianto?
La bonifica dei materiali contenenti amianto va effettuata in sicurezza per le persone e per l’ambiente ESCLUSIVAMENTE da imprese specializzate abilitate.
La bonifica può essere effettuata mediante:
1. Rimozione
È il procedimento di bonifica più diffuso perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione, e deve essere condotto correttamente per non generare una dispersione di fibre d’amianto;
Rimozione lastre ondulate a matrice compatta contente amianto 2. Incapsulamento
Si realizza trattando con prodotti penetranti o ricoprenti, che inglobano le fibre di amianto, costituendo una pellicola di protezione. Questo trattamento è efficace per un periodo di tempo limitato e per materiali ancora in buono stato di conservazione;
Incapsulamento lastre ondulate in matrice compatta contenente amianto
3. Confinamento
Si realizza separando il materiale contenete amianto con un intercapedine di altro materiale.
Confinamento lastre ondulate in matrice compatta contenente amianto
Informazioni per i cittadini
Cosa bisogna fare quando si rileva la presenza di materiali, probabilmente, contenenti amianto nella propria casa?
Dal momento che l’impiego di amianto è stato vietato in Italia a partire dal 1994, nelle costruzioni e nei manufatti di data successiva non dovrebbe essere presente.
In caso di sospetta presenza di materiali contenenti amianto (MCA) il proprietario, o l’amministratore, di un edifico costruito prima del 1995, deve incaricare un professionista in possesso degli idonei requisiti tecnici professionali, il quale dovrà:
1. Analizzare la documentazione tecnica dell’edifico, qualora disponibile, per verificare la presenza di materiali contenenti amianto (MCA) utilizzati per la costruzione, eventuale ristrutturazione o manutenzione dello stesso e per la realizzazione degli impianti ,prestando particolare attenzione alla documentazione relativa agli impianti termici (caldaie e tubi di sfiato) e impianti di scarico acque nere e bianche ( tubazioni pluviali e fecali);
2. Effettuare un controllo dell’intero edifico per la ricerca dei materiali contenenti amianto, al fine di determinare la posizione e la tipologia;
3. Far analizzare eventuali materiali, prelevandone un pezzetto, con sospetta presenza di amianto da laboratori chimici autorizzati per tali tipi di analisi;
4. Verificare lo stato dei materiali contenenti amianto;
6. Effettuare una valutazione del rischio amianto con uno dei metodi algoritmici (VERSAR o Svizzero-Tedesco) onde progettare i successivi interventi.
Cosa bisogna fare quando si rileva la presenza di amianto nella propria casa?
Successivamente alla valutazione del rischio, il proprietario o l’Amministratore del condominio mette in atto i provvedimenti che il Tecnico Responsabile ha indicato. Tali provvedimenti possono essere:
1. Prescrizioni comportamentali unite ad un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo l’esposizione degli occupanti;
2. Incapsulamento;
3. Confinamento;
4. Rimozione a medio termine;
5. Rimozione immediata.
In tutti questi casi dovrà essere istituito un Registro di manutenzione e controllo in cui annotare tutte le azioni intraprese e le risultanze delle attività di sorveglianza e controllo (indagini ambientali in MOCF, Microscopia Ottica a Contrasto di Fase al fine di individuare eventuali fibre di asbesto aerodisperse)
Informazioni utili per i cittadini, le imprese e i lavoratori edili
I lavori di demolizioni o rimozione dei materiali contenti amianto possono essere effettuate solo da imprese abilitate, iscritte all’Albo Gestore Rifiuti (categoria 10 A per MCA in matrice compatta e 10 B in matrice friabile e compatta) o, IN PARTICOLARI CASI, previsti dalla legge, attraverso la rimozione in proprio da parte del proprietario dell’immobile.
Cittadini proprietari di immobili con presenza di MCA a matrice compatta Rimozione in proprio
La Regione Campania al fine di:
1. contrastare il fenomeno degli abbandoni di materiali contenenti amianto (MCA) sul territorio,
2. di promuovere e diffondere le buone pratiche,
3. di promuovere e diffondere la conoscenza delle corrette procedure per la rimozione dei materiali contenenti amianto presenti negli immobili adibiti a civili abitazioni, ha previsto una specifica modalità di gestione delle attività di rimozione dei suddetti materiali, purché la stessa venga effettuata in maniera esclusiva dal proprietario dell’abitazione.
Nello specifico i requisiti minimi per poter effettuare in proprio la rimozione dei materiali/
manufatti contenente amianto sono:
1. Il privato cittadino deve presentare una comunicazione (mod. All.B della L. R.
n.20/13) indirizzata al Comune e per conoscenza al Dipartimento di prevenzione della ASL al fine di ottenere l’autorizzazione da parte del Comune all’attività di rimozione in proprio;
2. Devono essere in matrice cementizia o resinoide ovvero non devono essere in matrice friabile;
3. Devono essere in buono stato di conservazione, ovvero integri, evitando di rimuovere manufatti che risultano compromessi;
4. Devono essere in quantità non superiore ai 1000 Kg;
5. Devono essere facilmente raggiungibili ovvero la persona che effettua la rimozione dovrà operare da un’ altezza non superiore ai 2 metri dal piano di calpestio;
6. Comunicare al Comune tutte le informazioni richieste per le operazioni di
rimozioni utilizzando la modulistica prevista dall’allegato B della Legge Regionale n.20 del 09/12/2013 al fine di ottenere l’assenso alla rimozione;
7. Dovrà inviare a discarica il rifiuto prodotto per il tramite di ditta iscritta all’albo gestori ambientali;
8. Munirsi del kit, che contiene tutti i materiali necessari (dispositivi di protezione individuale e materiali idonei per imballare il rifiuto) per svolgere le operazioni di rimozione in sicurezza da effettuarsi nel rispetto di quanto indicato dal DM 6 settembre 1994;
9. La rimozione va effettuata solo in presenza di condizioni climatiche ottimali ovvero in assenza di pioggia o vento o di altre situazioni che possono determinare rischi;
10. In tutti i casi in cui non sia possibile la rimozione in proprio (es amianto si presenta friabile, vi è il rischio di dispersione, non è integro, è ad altezza superiore ai 2 mt, ecc), è necessario rivolgersi a soggetti specializzati nella rimozione e smaltimento di
Per quanto riguarda il trasporto dei rifiuti, il Privato Cittadino è tenuto a consegnare il rifiuto, debitamente imballato, alla ditta autorizzata al trasporto rifiuti speciali (cat. 5) che lo avvierà ad impianto di smaltimento accompagnandolo con formulario identificativo dei rifiuti sul quale riportare il relativo CER 17 06 05* e CER 150202* (l’asterisco indica la presenza di un materiale pericoloso).
Allegare dichiarazione da trasmettere al Comune
art. 7, L.R. 9 dicembre 2013, n. 20 (ALLEGATO B)
fonte: http://burc.regione.campania.it
DICHIARAZIONE PRESENTATA DA PRIVATO CITTADINO PER UN INTERVENTO DI
“RIMOZIONE E SMALTIMENTO DI LIMITATI QUANTITATIVI DI MANUFATTI IN AMIANTO IN MATRICE COMPATTA” CON ALLEGATA DOCUMETAZIONE FOTOGRAFICA DEI MATERIALI E
DEL SITO INTERESSATO PARTE A
Al Sindaco del Comune di ________________________________________________________________
e, p.c. Al Dipartimento di Prevenzione della A.S.L. _______________________
Il Sottoscritto:____________________________________________________________________________
Nato a:_______________________________________ il__________________________________________
Residente a:___________________________________________________ Provincia:_________________
Via_________________________________________________ n._____ c.a.p.________________________
C.F. ________________________________________ Tel. Fax _____________________________________
AL FINE DI PROCEDERE ALLA RIMOZIONE/RACCOLTA DI MATERIALE CONTENENTE AMIANTO IN MATRICE COMPATTA DICHIARA:
- Di essere a conoscenza dei rischi derivanti dalla manipolazione dei materiali contenenti amianto;
- Di aver preso visione del protocollo operativo, delle prescrizioni e raccomandazioni in esso contenute e del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di ___________________
e dalla A.S.L. _________ ai fini della corretta rimozione dei manufatti;
- Di svolgere personalmente, senza l’ausilio di altri soggetti (familiari, parenti, conoscenti, altri) il lavoro di rimozione/raccolta di materiale contenente amianto in matrice compatta.
- Che il materiale contenente amianto è costituito da:
[ ] lastre piane e/o ondulate [ ] pannelli
[ ] canne fumarie [ ] altre tubazioni
[ ] piccole cisterne o vasche [ ] piastrelle per pavimenti
nella quantità di_________________________________(metri lineari, metri quadri,litri) e si presenta nelle seguenti condizioni:
[ ] ancora in opera (solo per lastre piane e/o ondulate) [ ] depositato a terra
[ ] integro e ben conservato [ ] stato di usura modesto
- Che la struttura interessata dai lavori è un edificio adibito ad uso di civile abitazione o una sua pertinenza sita in:
Via______________________________________________________ _____n. _________ c.a.p._________
Comune___________________________________________Provincia:____________________________
- Di allegare alla presente dichiarazione un rilievo fotografico a colori dei materiali da rimuovere dell'intera sede costituito da n.________ fotografie;
- Che i lavori di rimozione/raccolta riguardano soltanto manufatti in amianto posti all’esterno dell’edificio o nelle sue pertinenze.
- Che i manufatti in amianto da rimuovere/raccogliere non sono in matrice friabile (come ad es.:coibentazione di tubazioni e caldaie, guarnizioni, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, pannelli in cartone-amianto, ecc.).
- Che le operazioni di rimozione/raccolta che si effettuano in ambiente esterno saranno attuate in condizioni meteoclimatiche idonee (assenza di pioggia, vento, neve, ghiaccio) e sospese al sopraggiungere di tali eventi in quanto pregiudizievoli per la sicurezza di chi procede all’intervento, provvedendo ad informarne prontamente il Comune per concordare il differimento delle operazioni a nuova data;
- Che le operazioni di rimozione, se trattasi di lastre “in opera”, sono effettuate su manufatti installati ad un’altezza pari a ……… dal piano di campagna, per cui si procederà alla loro rimozione operando da un’altezza non superiore a 2 metri.
- Che il MCA, se trattasi di lastre “in opera”, per caratteristiche di installazione si trova in condizioni di sicurezza (facilmente raggiungibile, anche attraverso l’utilizzo di scala/trabattello), e non prevede la necessità, per lo smontaggio, di essere calpestato, con conseguente rischio di rottura della lastra e/o pericolo di caduta della persona dal tetto.
- Che la zona di operazione verrà delimitata con apposito nastro e idonei cartelli di avvertimento.
- Che la rimozione del materiale contenente amianto sarà preliminare ad eventuali altre operazioni di demolizione, che non si devono svolgere in contemporanea.
- Di indossare, durante le operazioni di rimozione/raccolta i seguenti DPI (dispositivi di protezione individuale) : tuta, soprascarpe, guanti monouso e maschera dotata di filtro per amianto di tipo FFP3 (non soprascarpe nel caso di rimozione di lastre in quota), che saranno smaltiti unitamente ai MCA rimossi.
- Che prima di eseguire la rimozione il materiale contenente amianto verrà trattato su tutte le sue superfici con soluzione incapsulante colorata di tipo D (conforme al Decreto del Ministero della Sanità 20 agosto 1999), precisamente:
- Che durante le operazioni di rimozione e successiva movimentazione del materiale contenente amianto si eviterà la sua frantumazione.
- Che il materiale rimosso verrà posizionato su bancale in legno (pallet), avvolto da teli di polietilene e sigillato con nastro adesivo.
- Che gli eventuali frammenti residui di MCA verranno trattati con soluzione incapsulante e raccolti in buste o avvolti in teli di materiale polietilenico.
- Che l’inizio dei lavori è previsto per il giorno ___ / ___ / _____ (data inizio lavori) ed avrà una durata presumibile di ……… (numero giornate lavorative)
- Che fino al ritiro il materiale sarà conservato in posizione sicura delimitata da nastro bicolore. La ditta addetta al trasporto dovrà trovare il materiale in posizione facilmente accessibile per i mezzi meccanici utilizzati per il ritiro.
- Che invierà alla ASL territorialmente competente (specificare servizio, sede), entro 1 mese dal ritiro del materiale:
- copia dichiarazione di “RIMOZIONE E SMALTIMENTO DI MANUFATTI IN AMIANTO IN MATRICE COMPATTA” firmata e timbrata nell’apposita PARTE B dalla Ditta incaricata per il ritiro e conferimento in discarica;
- copia “bolla di trasporto”;
- formulario rifiuti rilasciato dalla discarica.
- Che verranno garantite integralmente le procedure operative previste dal Protocollo Tecnico emanato dalla Giunta Regionale della Campania ai sensi della L.R. n. 20/2013 e quant’altro stabilito dal protocollo d’intesa tra il Comune e la ASL territoriale ai fini della sicurezza operativa.
Data ________________________ Firma_______________________________________________
DATI PRENOTAZIONE (da compilare a cura del Comune)
Vista la richiesta del/la Sig./ra ________________________________________ proprietario/a dei manufatti contenenti amianto indicati nella dichiarazione, parte integrante del presente documento, acquisita dal Comune di ______________________ prot. n.______________, finalizzata all’esecuzione dell’intervento dirimozione e smaltimento dei MCA secondo le disposizioni previste dall’art.7 della L.R. n. 20/2013, con lapresente si autorizza l’intervento.
Al fine di concordare tempistiche e modalità di ritiro a domicilio dei rifiuti indicati nella dichiarazione, il richiedente ha preso contatti, direttamente o per il tramite del Comune di _______________________________,con la seguente Ditta autorizzata al trasporto di rifiuti pericolosi codice CER 17.06.05:
Denominazione (ditta) :
__________________________________________________________________________________________
Sede legale :
Via _________________________________________________________ n_______ c.a.p. ______________
Comune____________________________________________________________ Provincia: __________
Estremi dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali categoria Trasportatori - Categoria 5 – CER
17.06.05 : fonte: http://burc.regione.campania.it
__________________________________________________________________________________________
Detti rifiuti saranno conferiti presso il sito di stoccaggio regolarmente autorizzato, individuato dal Comune di_________________________________________, sito in :
Denominazione sito : _____________________________________________________________________
Indirizzo:
Via_______________________________________________________________ n.______c.a.p.________
Comune___________________________________________________________ Provincia: ___________
Estremi di autorizzazione: _______________________________________________________________
PARTE B
______________________________________________________________________________________
Spazio riservato alla Ditta incaricata del ritiro
La tipologia e i quantitativi di rifiuti contenenti amianto consegnati dal Sig. _____________________
presso il cantiere sito in Via__________________________________________ n._____ cap. __________
del Comune di __________________________________________________________________________
- Corrispondono/Non Corrispondono a quelli indicati nella dichiarazione/prenotazione Pertanto si procede/non si procede al ritiro
Data ritiro _________________________________
NOTE _________________________________________________________________________________
Operatore ditta (firma e timbro)
Imprese
Il datore di lavoro delle imprese edili, prima di intraprendere lavori di demolizioni o di manutenzione, adotta ogni misura necessaria tesa ad individuare la presenza di materiali probabilmente contenenti amianto.
Al fine evitare inutili rischi durante i lavori è importante individuare subito i materiali contenenti amianto (MCA) e adottare quindi le necessarie misure di protezione:
1. Identificare mediante un contrassegno i MCA;
2. Evitare il danneggiamento dei MCA;
3. Evitare ogni lavorazione sui MCA;
4. Evitare la pulizia ad alta pressione sui MCA;
5. Areare l’area di lavoro.
cartellonistica indicativa della presenza di Materiale Contenente Amianto MCA
In presenza di materiali contenti amianto, o di materiali sospetti di contenere amianto, i lavori di demolizione, rimozione, manutenzione o altro devono essere sospesi per verificare se trattasi di MCA e se sussistono le condizioni di operabilità in ESEDI (esposizione sporadica e di debole intensità).
Si ricorda che le violazioni della normativa in materia di amianto comportano responsabilità penali a carico dei contravventori.
E.S.E.D.I. Esposizioni Sporadiche e di Debole Intensità
L’art. 249 comma 2 del D.lgs 81/08 prevede che per esposizioni sporadiche e di debole intensità (ESEDI) non si applichino gli articoli 250 (Notifica), 251 comma 1 (misure di prevenzione e protezione), 259 (sorveglianza sanitaria) e 260 comma 1 (registrazione dell’esposizione), a condizione che risulti chiaramente indicato nella Valutazione dei Rischi e che il valore limite di esposizione all’amianto non sia superato.
Condizioni ESEDI possono essere definite nelle seguenti attività:
a) brevi attività non continuative di manutenzione durante le quali il lavoro viene effettuato solo su materiali non friabili;
b) rimozione senza deterioramento di materiali non degradati in cui le fibre di amianto sono fermamente legate ad una matrice.
Inoltre le attività Esedi “vengono identificate come attività effettuate:
1) per un massimo di 60 ore l’anno;
2) per non più di 4 ore per singolo intervento;
3) per non più di due interventi al mese;
4) che corrispondano ad un livello massimo di esposizione a fibre di amianto pari a 10 ff/l (numero di fibre per unità di volume, ndr) calcolate rispetto ad un periodo di riferimento di otto ore”;
All’ intervento non devono essere adibiti in modo diretto più di tre addetti contemporaneamente e, se non possibile, il numero degli addetti destinati all’intervento deve essere limitato il più possibile.
Le attività lavorative con Esedi possano essere svolte da meccanici, idraulici, lattonieri, elettricisti, muratori e operatori che si trovino nella condizione di operare su materiali contenenti amianto (MCA) e che abbiano ricevuto una formazione sufficiente e adeguata all’attività svolta e che sia chiaramente indicato nella valutazione dei rischi.
Le aziende iscritte all’albo gestori ambientali nella categoria 10 A e 10 B non possono svolgere attiva lavorativa di bonifica materiali contenente amianto in ESEDI
Cosa devono fare i lavoratori quando c’è amianto nel cantiere?
La presenza di MCA, se segregati o in buone condizioni di conservazione, non costituisce di per sè un pericolo per la salute, a condizione che i materiali contenenti amianto non vengano danneggiati, frantumati o rimossi.
Se i materiali contenenti amianto vengono manipolati o demoliti in maniera impropria possono rilasciare numerose fibre di amianto con potenziali effetti gravi sulla salute di chi le respira.
La demolizione o rimozione dei materiali contenti amianto comporta:
1. Un rischio elevato per la salute dei lavoratori edili non formati e non adeguatamente protetti;
2. Un rischio elevato per l’ ambiente (dispersione nell’aria di fibre, produzione di rifiuto contaminato non opportunamente smaltito);
3. può essere effettuata solo da lavoratori esperti, adeguatamente formati, forniti dei dovuti dispositivi di prevenzione ed appartenenti a ditte iscritte all’albo gestore dei
Dispositivi di prevenzione per la rimozione dei materiali contenti amianto
Durante i lavori In caso di rinvenimento inaspettato di materiali contenenti amianto (o materiali sospetti) si raccomanda ai lavoratori di procedere secondo il seguente schema:
Sospendere cautelativamente i lavori nell’area in cui
sono stati ritrovati materiali contenti amianto. In attesa delle analisi coprire gli stessi con doppio telo in polietilene e delimitare l’area con nastro rosso e bianco e apponendo un cartello
recante la scritta “rifiuti pericolosi”. Attenersi comunque alle disposizioni indicate nel piani operativi di sicurezza e nel Documento di Valutazione dei Rischi
analisi dei materiali probabilmente contenti amianto
Il materiale contiene amianto?
Assenza di amianto Presenza di amianto
Si possono riprendere i lavori Far eseguire i lavori da imprese abilitate previa presentazione di un piano di lavoro (PDL) o, in presenza dei requisiti di legge, proseguire i lavori in ESEDI
Rimozione Materiale contenente Amianto da parte del cittadino ATTENZIONE
Seguire queste indicazioni per preparare il materiale contente amianto in modo corretto per la raccolta e il trasporto a smaltimento presso discariche autorizzate.
Elenco materiale kit microraccolta
Nel caso sia direttamente l’utente a rimuovere e confezionare piccole quantità di materiale contenente amianto da smaltire, viene consegnato il KIT per la microraccolta, composto da:
nº. 1 maschera con filtro ad alta protezione (FFP3)
nº. 2 paia guanti in neoprene
nº. 1 paio di occhiali antinfortunistici a perdere
nº. 1 tuta da lavoro monouso tyvek con cappuccio
nº. 2 paia di copri scarpe
Liquido incapsulante conforme al DM 20/08/1999, categoria D e uno spruzzatore manuale da utilizzare per irrorare il liquido incapsulante
un rotolo di nastro adesivo da imballaggio da almeno metri 50
2 teli in polietilene, superficie minima ml 4 x 4, da tagliare secondo necessità, spessore mm 0,15 – 0,20
nº. 1 sacco robusto per la raccolta di materiali sfusi, dimensione cm 50 x 85 spessore 0,25 mm
nº. 2 etichette autoadesive indicanti la presenza di rifiuti amianto
manuale di istruzioni per le operazioni di imballaggio
schede tecniche del liquido incapsulante
Bancale di legno
ISTRUZIONI PER RIMUOVERE L’AMIANTO
1) Indossare la maschera con filtro FFP3.
2) Indossare la tuta in tyvek (con cappuccio), i copriscarpe, i guanti, e gli occhiali protettivi.
3) Predisporre gli attrezzi necessari in prossimità del materiale da rimuovere (ad esempio pinze, cesoie, seghetto a mano, set chiavi inglesi, nastro adesivo, forbici).
ATTENZIONE: non utilizzare mole, trapani, seghetti elettrici per evitare la formazione di polveri.
4) Liberare l’area di lavoro e coprire con un film di plastica il materiale che non è possibile spostare. Delimitare la zona di lavoro con nastro segnaletico.
5) Per bloccare le fibre di amianto, irrorare la superficie da rimuovere sia sopra che sotto con la soluzione incapsulante nebulizzata, che può essere diluita fino ad un massimo del 50% in volume (da 2 litri se ne ottengono 4). L’operazione va ripetuta in caso di zone non bagnate o di rottura del materiale. L’incapsulante fornito in dotazione è in generale sufficiente per coprire 20-30 mq di superficie.
6) Smontare i materiali contenti amianto con gli attrezzi manuali: eventuali ganci di ancoraggio devono essere tagliati con cesoie o svitati con utensili manuali. ATTENZIONE: non spaccare i materiali e non calpestarli, non fare polvere, non usare mole a disco o trapani (aumentano la produzione di fibre libere).
7) Posizionare sopra ogni bancale (non in dotazione) i teli in polietilene incrociati cioè in modo da formare una croce. Note: I teli possono essere tagliati secondo necessità, ma devono essere abbastanza lunghi da permettere la successiva chiusura completa del materiale.
8) Appoggiare le lastre sopra il bancale, avendo cura di non romperle. ATTENZIONE: non appaiare mai due bancali e non sovrapporli.
9) Accatastare le lastre in eternit. Il numero massimo di lastre che si possono sovrapporre sono 15 (pari a circa 30 mq).
N.B. MAX 15 LASTRE !!!
10) completare l’incapsulamento delle lastre. Prima di chiudere il materiale con il nylon, assicurarsi che la soluzione spruzza incapsulante, di colore rosso, sia applicata in maniera omogenea, anche su tutto il contorno delle lastre.
11) quantità elevate di frammenti di lastre, per canne fumarie e tubazioni fino ad 1 metro, il materiale, ben ricoperto dall’incapsulante rosso, deve essere inserito nell’apposito big bag omologato per l’amianto.
Appoggiare il big bag sopra un altro bancale. Nello stesso vanno inseriti i ganci o materiali contaminati. In questo caso non servono teli di polietilene per la chiusura.
12) Pulire gli attrezzi di lavoro con acqua.
Sacco per la raccolta di materiali sfusi.
Togliere la tuta arrotolandola su se stessa in modo che la parte esterna risulti “racchiusa”.
Dopo aver tolto la tuta si possono togliere anche i guanti, i calzari, gli occhiali, e, infine la mascherina.
Tutti gli indumenti protettivi e gli stracci sporchi, cioè usati, devono essere inseriti nel sacco per la raccolta dei materiali sfusi e inviati a impianto di smaltimento con il CER 150202*
13) Coprire le lastre e il sacco per la raccolta dei materiali sfusi con i teli in polietilene avendo cura di chiudere perfettamente tutto il materiale. Confezionare e sigillare utilizzando nastro adesivo e apporre le etichette con il simbolo “A” e con il simbolo “R”.
Nel caso dell’uso di big bag, assicurarsi che questo sia ben chiuso, utilizzando l’apposita allacciatura.
ATTENZIONE: non lasciare aperture.
Avvertenze per il confezionamento
Il bancale deve essere in buone condizioni e resistere alle operazioni di carico.
Il pacco e il sacco devono essere integri: l’amianto deve essere perfettamente coperto dal telo o chiuso nell’apposito big bag (non ci devono essere tagli o rotture nel telo di protezione e nel big bag).
Il punto di deposito deve essere facilmente accessibile.
DIVIETO DI MISCELAZIONE
Materiali diversi dall’amianto, come la lana minerale o guaina catramata, non possono essere inviati a discarica con lo stesso codice europeo dei rifiuti del MCA.
A chi si possono rivolgere gli interessati?
Dipartimento di Prevenzione dell’ASL NA 2 Nord
Per la Popolazione Generale:
UOC Igiene Pubblica
Direttore Dott. luigi Castellone
mail [email protected] [email protected]
Per informazioni in tema di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Gestione rifiuti pericolosi e non pericolosi. Inquinamento aria, acqua e suolo.
UOS – Igiene Ambientale Dott. Michelangelo Luongo
[email protected] [email protected] Tel. 081/18840655
Referente Programma F6 - AMIANTO Dott. Michelangelo Luongo
[email protected] Tel. 081/18840655
Per i lavoratori:
UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro e Medicina del Lavoro Dir. Dott. Vittorio Franchi
Per informazioni in tema di tutela della salute dei lavoratori (valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria, DPI, registro esposizione), bonifica dei materiali contenete amianto e visite ex esposti all’amianto.
UOS Amianto (per lavoratori)
Dott.ri Gennaro Bilancio, Alfredo Lombardi, Maria Francesca Ferrandino, Filomena D’Anna, Luigi Gaudieri, Umberto Massaro, Maria Maiello Clementina Bovienzo, Liberato Cavaliere, per pareri medici sui PDL (Piani di Lavoro)
Dott.ri Salvatore Vasaturo, Vincenzo Pezzella, ispettori Adolfo Stufa e Luigi Nicolini per: pareri tecnici per la rimozione Amianto, cantieristica, sopralluoghi per PDL (Piani di Lavoro) già presentati e protocollati, stato di lavorazione dell’esame dei PDL etc.
Comuni dell’ASL Napoli 2 Nord:
Comune di Pozzuoli
[email protected] [email protected] centralino 081/8551111
Comune di Giugliano in Campania [email protected] centralino 081/8956001
Comune di Quarto di Napoli
[email protected] centralino 081/8069202
Comune di Bacoli
[email protected] centralino 081/8533111
Comune di Monte di Procida
[email protected] centralino 081/868 42 15
Comune di Procida
[email protected] centralino 081/8109259
Comune di Ischia
[email protected] centralino 081/3333111
Comune di Forio d’Ischia
[email protected] centralino 081/19550410
Comune di Barano d’Ischia
[email protected] centralino 081/906711
Comune di Casamicciola
Comune di Lacco Ameno
[email protected] Centralino 081/3330811
Comune di Serrara fontana
[email protected] centralino 081/9048821
Comune di Qualiano
[email protected] centralino 081/8192001
Comune di Villaricca
[email protected] centralino 0818191111
Comune di Calvizzano [email protected] centralino 081 7120701
Comune di Melito di Napoli
[email protected] centralino 081/2386214
Comune di Mugnano di Napoli [email protected] centralino 081 5710111
Comune di Marano di Napoli
[email protected] centralino 081 5769111
Comune di Frattamaggiore
[email protected] centralino . 0818890111
Comune di Frattaminore
[email protected] centralino 081/5058233
Comune di Casoria
Comune di Afragola
[email protected] centralino 081.8529111
Comune di Arzano
[email protected] centralino 0815850111
Comune di Sant’Antimo
[email protected] centralino 081.8329111
Comune di Casandrino
[email protected] centralino 081/8304627
Comune di Cercola
[email protected] centralino 081.555.13.30
Comune di Caivano
[email protected] centralino 081 832 31 11
Comune di Grumo Nevano
[email protected] centralino 081 8327243
Comune di Acerra
[email protected] centralino 081-5219111
Comune di Cardito
Centralino Tel. 081.19728438 - 081.19728439 - 081.19301837
Comune di Casalnuovo
[email protected] centralino 081/5214111
Comune di Casavatore
Comune di Crispano
[email protected] centralino 081 8362025 081 8362029
Comune di Cercola
[email protected] centralino 081.555.13.30
Comune di Caivano
[email protected] centralino 081 832 31 11
Comune di Grumo Nevano
[email protected] centralino 081 8327243
Comune di Acerra
[email protected] centralino 081-5219111
Comune di Cardito
Centralino Tel. 081.19728438 - 081.19728439 - 081.19301837
Comune di Casalnuovo
[email protected] centralino 081/5214111
Comune di Casavatore
[email protected] centralino 081-2360111
Comune di Crispano
[email protected] centralino 081 8362025 081 8362029
BIBLIOGRAFIA Normativa
Legge 27 marzo 1992, n. 257 - Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto (pubblicata sul Suppl. Ord. alla Gazzetta Ufficiale n. 87 del 13 aprile 1992).
Decreto Ministeriale 06 settembre 1994: Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6,comma 3, e dell’art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n.257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto.
.D.Lgs. 9 APRILE 2008 n. 81 Capo III- Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto
Legge Regionale n. 20 del 9 dicembre 2013 - “misure straordinarie per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’ab- bandono e dei roghi dei rifiuti”.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la “Circolare 25 gennaio 2011 – Esposizioni sporadiche e di debole inten- sità (ESEDI) all’amianto.
Linee guida ARPA Campania - Deliberazione del Direttore Generale n. 355 del 29 aprile 2013 - Rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in modo incontrollato.
Regione Campania - Giunta Regionale - Seduta del 7 dicembre 2007 - Deliberazione N. 2133 - Area Generale di Co- ordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Individuazione delle Unità Operative Amianto delle AA.SS.LL. - Appro- vazione Programma di Sorveglianza Sanitaria ex esposti ad amianto.
Decreto Ministeriale del 14 maggio 1996 - Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica.
Decreto Ministeriale del 20 agosto 1999 - Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica ivi compresi quelli per rendere innocuo l’amianto;
Decreto Ministeriale n° 248 del 29 luglio 2004 – Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto.
Decreto Legislativo n° 152 del 3 aprile 2006 - Testo Unico in materia ambientale.
Decreto Ministeriale del 27 settembre 2010 - Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica.
Letteratura
Azienda Sanitaria dell’Alto Adige – Azienda Sanitera de Sudtirolo – Amianto settembre 2015.
Inail, “Piombo e Amianto. Per saperne di più”, ed. Tipografia Inail, Milano, Maggio 1996.
Amianto: “come riconoscerlo, valutarlo e intervenire correttamente”, SUVA 1° edizione – settembre 2013.
“Cerchiamo amianto negli edifici” Provincia Autonoma di Trento, luglio 2000.
Regione Lombardia ASL Como – La mappatura della presenza di materiali contenenti amianto nel Territorio della provincia di Como. Report Attività 2006-2012.
Inail – La bonifica delle coperture in cemento amianto, 2018.
Inail - Bonifica dei materiali contenenti amianto in matrice friabile, 2018.
Immagini
Amianto crisotilo – www.assoamianto.it Amianto crocidolite – www.assoamianto.it
Malattie correlate all’ esposizione all’amianto: ARPA Calabria
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www.slideschae.net/AlessondroIacovazzi/corso-amianto-def https://www.studiozaneboni.com
https://virtus-srl.it
http://www.coperturetezza.it https://ecolia.it
http://www.provincia.mediocampidano.it http://www.leccesette.it
https://www.tuttosullegalline.it http://www.eco3gsrl.it
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https://www.amianto-bonifiche.com https://puntoamianto.com
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https://www.goserviceverona.it https://www.dgeco.it
http://www.civonline.it http://moliseweb.it www.spagliarsi.it
http://www.triesteprima.it https://brescia.bakeca.it https://it.paperblog.com https://www.reisrl.it
https://www.ilfattoquotidiano.it https://www.comunecanegrate.it https://www.studiomadera.it http://antaresambiente.it https://www.ediltecnico.it https://www.comune.fano.pu.it https://www.lastampa.it https://timkiemcongty.net https://picclick.it
http://www.medicalexpo.it http://www.lancianonews.net https://www.hobby-italia.it https://almanaccofardase.it https://ferramentalavagnese.it
Finito di stampare nel mese di Ottobre 2019