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ECCO COSA DEVI RICORDARTI DI QUESTA 1ª LEZIONE DEL PERCORSO COMPOSIZIONE C2:

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Academic year: 2022

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ECCO COSA DEVI RICORDARTI DI QUESTA 1ª LEZIONE DEL PERCORSO COMPOSIZIONE C2:

Molti sono convinti che esista una luce buona e una luce cattiva.

La luce invece è uno strumento nelle tue mani e questo è il nostro punto di partenza per iniziare questo perCorso C2.

NON esiste una luce buona o cattiva.

La luce può essere adatta o non adatta a comunicare ciò che vogliamo…

Attraverso la luce puoi immediatamente imprimere uno stato d’animo alla tua immagine.

Ancora prima che qualcuno decodifichi una tua fotografia, la luce arriva prima di tutto a comunicargli una sensazione.

Ad esempio nell’immagine qui di seguito, l’atmosfera, lo stato d’animo ti assale immediatamente, anche se non c’è una storia contenuta nell’immagine.

Non ci sono elementi per i quali, noi decodifichiamo e leggiamo una storia, ma basta ugualmente, perché la luce ci inocula e trasmette uno stato d’animo o un’emozione.

In quest’altra immagine invece, pur essendoci una storia all’interno, la luce, l’atmosfera la racchiude, la confeziona, te la spara dritta nel nervo ottico.

Poi decodifichi, ma la luce intanto disegna l’atmosfera e ti prepara alla lettura.

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Bene! Ti ho appena fatto vedere due immagini, una con i crediti del fotografo e l’altra con la scritta: “CC0 dominio pubblico pxhere.com”

Ma perché sto portando l’attenzione a questi aspetti?

Perché vorrei che la classe che seguirà dopo di te questo stesso identico percorso, possa vedere le tue immagini e NON quelle dal sito PxHere.

Infatti uno degli esercizi da fare x tutto il C2 è che tu riesca a REALIZZARE IMMAGINI CAPACI DI SOSTITUIRE QUELLE DELL’IMAGE BANK CHE STO USANDO ADESSO.

NON lo faccio per risparmiare soldi in diritti di utilizzo (tanto sono gratuite) ☺.

Ma la mia intenzione è che vorrei, con questo perCorso, iniziare a farti capire che tu, piano piano puoi arrivare a produrre immagini interessanti e che queste possano diventare utili anche per altri.

Quindi se accogli la sfida…

Ogni volta che vedi un’immagine con CC0, sai che potresti farmela sostituire, se riuscirai a farne una esteticamente valida e migliore ;-)

Ti va la sfida?

Ma andiamo avanti.

C’è un’infinita gamma si sfumature di come la luce naturale possa illuminare le cose e come poi queste, possano cambiare di significato.

Prima però, dobbiamo essere anche consapevoli che la luce naturale, potrebbe rendere vani tutti i tuoi sforzi di comporre la scena in un determinato modo.

È tutto vero quello che abbiamo detto nel C1, ma quando vi è la luce all’interno di un tuo scatto, i tuoi occhi saranno attratti in primis da lei!

È corretto fare una composizione in cui gli elementi architettonici riquadrino il soggetto, oppure il contrasto tonale risalti su uno sfondo vuoto etc etc.

Ma se a lato di quelle attenzioni, riservate al soggetto, ci dovesse essere un taglio di luce…

l’occhio andrà sul taglio di luce ☺

La luce quindi, può diventare la guida dell’occhio.

È lei che decide che cosa farti guardare:

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Oppure, si potrà “limitare” ad enfatizzare e a dipingere di sensazioni una scena:

Prima d’iniziare ad andare al cuore di questa lezione e cioè al capire come la luce durante una giornata possa rappresentare stati emotivi diversi, mettiamo subito qualche punto fermo:

1) La luce cambia di continuo, quindi: se vedete una scena inondata da una bella luce scattate immediatamente, perché da lì ad un secondo, quella bella luce potrebbe non esserci più!

Potrebbe migliorare o peggiorare ma di certo: cambierà!

2) La luce cambia i colori, questo piano piano ci introduce al concetto, che, durante l’arco di un'unica giornata la luce varia, di conseguenza cambiano anche i suoi effetti sulle cose e sulle persone.

Questo lo sapeva anche Claude Monet che fece la stessa identica cosa, con la serie di dipinti della Cattedrale Rouen, dove ritrasse più volte la cattedrale al cambiare dell’ora del giorno e delle condizioni atmosferiche.

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Iniziamo ora a segmentare i vari tipi di luce durante una giornata e cerchiamo di capire come queste situazioni possano a noi tornare utili:

LUCE CREPUSCOLARE.

La luce che intercorre nel periodo di tempo in cui il cielo viene illuminato da una luce indiretta da parte del sole tramite diffusione e riflessione da parte dell’atmosfera.

Vi è il crepuscolo mattutino, caratterizzato da una luce blu intensa.

E il crepuscolo serale, caratterizzato da una luce rossa.

Ma tutto può variare a seconda delle latitudini in cui ci troviamo.

L’atmosfera può essere misteriosa e cupo o addirittura mistica.

La presenza di nuvole sparse vicino all'orizzonte in cui il sole tramonta o sorge, a volte può sfociare in uno spettacolare gioco di luci e colori.

I colori della luce crepuscolare possono andare dal grigio, al viola, al blu e infine il rosso

Oppure con più dominanti:

Come vedi, la presenza di nuvole può caratterizzare sia l’impatto estetico che anche quello emotivo.

Qui vedi una foto carica di pathos, dinamica.

E qui sotto invece, calma piatta con una foto rilassante:

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La luce crepuscolare, essendo poca, non genera ombre e avvolge i propri soggetti in modo morbido.

Essendo una luce molto debole, il rischio più grande che possiamo correre è quello del mosso o del micro mosso.

Suggerimenti:

• Concentrarsi su storie che possono essere raccontate anche con assenza di dettagli e con grandi atmosfere.

• Può essere un’ottima immagine per aprire un racconto o chiuderlo, comunque è una fotografia che determina uno stato d’animo.

• Di certo, NON è adatta a comunicare gioia.

Come possiamo fare per evitare il mosso a meno che non lo vogliamo usare in modo creativo?

• Usare lenti con possibilità di aperture di diaframma elevate

• Usare gli ISO più alti possibili nell’limite delle possibilità della tua camera

• Usare il tempo d’esposizione più veloce possibile

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• Usare grandangoli e o comunque sotto i 35mm

• Stabilizzarsi, con le braccia, fare più scatti sequenza (le mirrorless non hanno lo specchio che si alza, quindi muovono meno la camera).

Esiste anche un’altra problematica con la luce crepuscolare:

Essendoci dei forti contrasti tonali, spesso la scena è tagliata a metà.

Quindi è bene tenere sempre in considerazione questo handicap.

Certo un’evoluta tecnica di esposizione e un sapiente uso dei programmi di post produzione ci potrebbero aiutare in moltissime situazioni, ma questo lo vedremo più avanti se mi

seguirai nel C3, il perCorso destinato alla post.

Per il momento, devi sapere che ti potrebbe succedere a causa delle diverse luminosità, quindi devi gestirla in fase d’inquadratura.

Mettiti sempre nelle condizioni in cui il tuo scatto possa essere comunque autosufficiente anche senza post produzioni importanti o professionali.

L’ORA D’ORO (GOLDEN HOUR).

La prima e l'ultima ora di luce del giorno sono entrambe spesso chiamate "ora magica" o

"ora d'oro".

I nomi derivano dal fatto che tutto ciò che questa luce illumina semplicemente tende ad apparire magico e dorato.

Dipinge tutto di arancione o di giallo, dipende quanto il sole sia alto rispetto all’orizzonte.

A mio avviso, la cosa fantastica è quando la luce gialla illumina i soggetti che entrano in contrasto con il cielo azzurro dall’altra parte.

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Infatti, il cielo che si trova dalla parte opposta, al sorgere o al calare del sole, è di un blu intenso:

Tra le sue caratteristiche è quella di rendere i colori particolarmente vividi e tridimensionali, causa il suo angolo d’incidenza:

Ma perché i raggi si dipingono di giallo e di arancione?

La ragione per cui questo effetto diventa evidente al mattino e alla sera è puramente geometrica:

Quando il sole è basso sull'orizzonte, la luce, per raggiungerci deve attraversare uno spessore di atmosfera molto maggiore rispetto a quello che attraversa a mezzogiorno.

Il numero di particelle sospese nell'aria che la luce solare incontra all'alba e al tramonto è quindi molto maggiore rispetto a quello che incontra a mezzogiorno, quando il sole è direttamente sopra di noi.

Per la stessa ragione, nelle città che hanno l'aria molto inquinata, anche in pieno giorno il sole appare più arancione, mentre in alta montagna, ha sempre un colore più vicino al bianco.

È una luce molto morbida anche quando sta per abbassarsi e disegna ombre morbide e interessanti.

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È una luce che genera ombre molto lunghe e profonde.

L’effetto può essere a volte drammatico, comunque sempre molto affascinante:

Attenzione però all’ombra lunga.

Solo essendo consapevole di questo problema puoi risolverlo in anticipo o gestirlo.

• Cerca d’inquadrare il soggetto con ottiche lunghe, in modo da evitare intromissioni.

• Oppure, abbassati un pochino, ti avvicini e fai entrare la luce…

• ancora: usa la tua ombra come elemento estetico, come ha fatto qui sotto il perCorsista Dino Gamba:

Visto che questo genere di luce genera davvero tante ombre, è interessante metterle nell’inquadratura in modo da aggiungere mistero alle proprie immagini:

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I colori gialli e arancioni si prestano benissimo per rappresentare scene di gioco e gioia:

Rende tutto molto tridimensionale e la materia prende spessore:

Anche semplici scene possono diventare degli ottimi appunti di viaggio:

Il limite principale di questa luce è che tende a romanticizzare o abbellire tutto ciò che illumina.

Se la tua storia prevede di ritrarre momenti di difficoltà e duro lavoro, questo sarà raramente il tipo di luce più ideale.

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Guarda ad esempio questa foto:

Un contenuto “violento” o di azione, immerso in questa luce lo rende comunque romantico e sottolinea il carattere giocoso della cosa, quando invece, loro sono vestiti come se

stessero facendo sul serio:

LUCE FILTRATA DALLE NUVOLE.

Quando il sole è completamente oscurato dalle nuvole, la luce diventa diffusa, morbida e uniformemente distribuita ad ogni direzione.

La luce diffusa dalle nuvole è il tipo di luce più coerente.

Tutto ciò che illumina sembra praticamente uguale da tutti gli angoli, appunto perché è così uniforme e coerente, possiamo creare foto come questa più facilmente.

Se ci fosse un cielo luminoso e soleggiato di fronte alla ragazza, sarebbe riflesso nella

finestra, e senza un polarizzatore, avremmo avuto difficoltà a creare una foto diversa da un riflesso di quel cielo luminoso.

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La luce diffusa dalle nuvole è morbida e non crea ombre, di conseguenza, anche il contrasto è relativamente morbido.

Questo tipo di luce è ottimo per i ritratti, in quanto appunto ci si trova a dover gestire ombre difficili, in questo senso è simile alla luce in una zona d’ombra che vedremo più avanti.

C'è ancora abbastanza luce per scattare senza un treppiede, ma se si desidera evitare la sfocatura, potrebbe essere necessario aumentare la velocità dell'otturatore e un ISO più elevato per evitare il micro mosso da movimento.

Le fotografie possono apparire piatte e opache.

Ciò è particolarmente vero se si scatta in RAW con la fotocamera, che consiglio.

Le immagini sullo schermo della fotocamera possono apparire molto diverse da come poi potrebbero risultare dopo un intervento di postproduzione.

La luce diffusa dalle nuvole può creare un umore serio, malinconico o cupo, ma non comunica necessariamente queste qualità con grande forza da sola.

L'atmosfera è più sentita quando ci sono dettagli di supporto nella cornice.

Pozzanghere, nuvole e una tavolozza grigia complessiva oppure un umore cupo e serio.

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Altri buoni soggetti da fotografare in questo tipo di luce naturale sono, scene di lavoro:

Invece le immagini che non funzionano bene sono quelle con le persone che ridono, o scene allegre, anche se, non è sufficientemente forte da rovinare il mood.

La luce diffusa dalle nuvole non è l'ideale quando le trame devono apparire drammatiche.

Possono essere migliorate in una certa misura nella post produzione, ma la luce indiretta, piatta, un po' opaca, non accentua le trame.

LUCE DURA IN PIENO GIORNO.

Questa sezione riguarda la luce prodotta all'aperto in giorni di sole splendente.

L'intervallo di tempo per la luce del giorno dura è da quando il sole sorge completamente, fino a poco prima che inizi a tramontare, in altre parole, durante la parte più luminosa della giornata.

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Mentre per molti fotografi la luce del giorno è il tipo di luce più indesiderato con cui lavorare, cito ad esempio Steve McCarry che in un’intervista dichiara chiaramente che lui NON fotografa mai in quegli orari, può essere invece uno strumento potente nelle mani di un fotografo che è pienamente consapevole delle sue caratteristiche, potenzialità e

limitazioni e per par condicio ti cito Matt Black, che usa la luce dura e incedente per caratterizzare le sue immagini.

Io l’ho usata molto quando ho dovuto ritrarre i ragazzi che spaccavano le pietre in India:

Questo tipo di luce è estremamente luminosa e può essere molto dura nel senso che crea ombre molto profonde e forti contrasti.

La dura luce del giorno ha un effetto neutro sui colori, prima che il sole si avvicini al suo picco.

Quando invece la luce del sole è al culmine, i colori iniziano a sbiadirsi, rendendoli meno vividi e vivaci:

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Durante le ore centrali della luce del giorno, il cielo inizia a perdere parte del suo blu, anche se questo effetto è più visibile in alcune aree geografiche più di altre, e dipende dal periodo

dell'anno e dalle condizioni atmosferiche.

Quando fotografi le persone da vicino, le ombre possono essere particolarmente evidenti e prominenti attorno agli occhi e sul viso.

Non è una luce che puoi direzionare con facilità, al massimo puoi direzionare i tuoi soggetti

La dura luce del giorno non è una luce romantica o abbellente.

Essendo una luce incidente che raggiunge il soggetto di taglio, ogni ruga, ogni cicatrice è accentuata e la pelle delle persone apparirà più ruvida e con texture interessanti:

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Così come accentua alcuni tratti del viso, la luce del giorno intensa, accentua le fessure e le trame nei paesaggi.

Non scolpisce delicatamente le cose come altri tipi di luce, li fa apparire come se fossero cesellati.

Attenzione però.

È vero che accentua le trame, ma l’inquadratura deve essere stretta, altrimenti se

andiamo ad inquadrare molto spazio, la trama si perderà e l’insieme risulterà essere molto piatto.

Questo tipo di luce va benissimo se si vogliono documentare situazioni di fatica (come detto prima) o anche stallo/riposo:

LUCE FILTRATA NELLA NEBBIA.

Possiamo avere due condizioni di luce con nebbia:

• Senza raggi del sole incidenti

• Con raggi del sole incidenti

La cosa principale che cambia è il colore, nel primo caso avremo un colore azzurro mentre nel secondo giallo arancione:

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In entrambi i casi avremo luci molto morbide e prive di ombre.

Saranno maggiori le siluette nel momento in cui i raggi del sole colpiscono la nebbia, perché la luce riuscirà ad essere più incidente e comunque genererà una zona diffusa molto più chiara.

La capacità di vedere un dettaglio di un soggetto consiste in quanto il soggetto è lontano dalla nostra fotocamera.

Maggiore la distanza, minore il dettaglio:

Questa caratteristica ti può tornare utile in fotografie di paesaggio, dove la percezione del soggetto risulta essere più nitida o meno, a seconda della distanza.

Infatti, la nebbia genera la suddivisione della sena in piani visivi, cosa indispensabile nella fotografia di paesaggio:

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Sempre questa caratteristica è ottima nell’aiutare il fotografo a generare un ritmo con le proprie immagini.

Avvicinandosi al soggetto, ha la possibilità di far risaltare i dettagli e avere scatti tridimensionali.

Allontanandosi invece, può far perdere le tracce e giocare sulle atmosfere.

Tanto che se anche quando non c’è una vera e propria storia all’interno della fotografia, la nebbia magicamente può raccontare con la sua atmosfera:

Bene, prima di chiudere, e lasciarti agli esercizi, voglio mostrati come, anche io, sono attento alle caratteristiche della luce.

Guarda queste mie due foto.

È un servizio che ho fatto ad un pastore, Mattia, volevo far emergere la stanchezza.

Nella prima foto, pur avendo una posa in cui lui si stava riposando la luce non mi aiutava.

Era una luce troppo bella, troppo vivace.

Sì vero, una luce a picco, ma il resto del paesaggio la assorbiva e la usava per far vibrare i colori non di certo per comunicare stanchezza…

Con l’andare del lavoro ho cercato di ritrarre Mattia, sempre in una posizione simile ma che questa volta ci fosse stata una luce che mi avrebbe aiutato ad incupire il tutto… rendere più pesante la situazione:

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1° ESERCIZIO:

Ma per questo hai tempo, invece quello che devi fare SUBITO:

Individuare un tuo posto, se possibile mettere la macchina su di un cavalletto e realizza fotografie, variando solo l’orario del giorno e vedere come l’atmosfera e i colori cambino con il cambiare dell’incidenza della luce.

Inutile dire, che aspettiamo poi tutti le tue foto nel gruppo SOLO ESERCIZI.

Fai anche qualche esercizio guardando alcune fotografie, di fotografi famosi, come questi qui di seguito:

• Alex Webb

• David Alan Harvey

• Steve Mccurry

• Gueorgui Pinkhassov

• Harry Gruyaert

• Matt Black Cerca di capire:

Ci vediamo alla prossima lezione.

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