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estivi della Fattoria il Noce Manduria (TA)

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Academic year: 2022

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Al via gli appuntamenti estivi della Fattoria il Noce Manduria (TA)

Otto band che variano dal folk, al jazz, al blues fino alla musica beat. Tutto questo e molto altro ancora è Il venerdì del Noce, concerti al sapore mediterraneo, l’appuntamento estivo promosso dalla Fattoria il Noce, l’agriturismo con attività didattiche, immersa nella bellissima campagna di Manduria (TA), da un anno di proprietà della Cooperativa

s o c i a l e i l V o l o .

Ogni venerdì di luglio e agosto si balla, si suona, si fa arte e spettacolo con un fitto calendario di attività che conquisteranno il pubblico di ogni età.

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Tanti gli eventi previsti nel ricco cartellone in programma da venerdì 6 luglio fino a venerdì 24 agosto (ore 22– ingresso libero).

Si inizia venerdì 6 luglio con Giuliano di Cesare “Jazz Rito”con Giuliano Di Cesare

alla tromba, Luca Vincenzo Lorusso alle percussioni e P i e t r o L o m u s c i o a l p i a n o f o r t e . L a b a n d , formata da poco, nasce da un incontro quasi casuale, un caffè ed una suonata di jazz. Il Trio rispolvera v e c c h i c l a s s i c i caratterizzando lo stile in v e r s i o n i p i ù m o d e r n e . I n s o m m a u n g r a n d e appuntamento per gli amanti d e l j a z z i n v e r s i o n e contemporanea.

Accanto alla buona musica e al buon vino sarà possibile anche degustare i prodotti tipici locali a km 0 immersi nel fascino di una natura incontaminata. Sarà possibile, quindi, anche cenare con i piatti proposti dallo chef esclusivamente prodotti con ingredienti genuini dell’orto.

“Abbiamo voluto animare l’estate manduriana – spiega il presidente della Cooperativa sociale il Volo Giuseppe Miricola – per dimostrare che la nostra fattoria è un luogo aperto, ospitale e sociale. Accanto alla grande musica sarà possibile anche visitare il nostro habitat, comprendere da vicino le nostre attività ludiche e formative, attive 355 giorni

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a l l ’ a n n o ” .

Ma non finisce qui, la Fattoria il Noce ha in serbo anche altre attività quali il teatro (4 – 18 luglio e 1 – 14 agosto) e piano bar aperto tutti i giovedì sempre di luglio e agosto.

Per informazioni sul programma completo è possibile visitare

l a p a g i n a F a c e b o o k :

www.facebook.com/agriturismofattoriailnoce/ oppure telefonare ai numeri 393.9855011 / 320.7407364 / 347.7389616 o inviare una email a coop.officineilvolo@gmail.com

A CASA COLUSSI DI CASARSA A

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SETTEMBRE SUMMER SCHOOL PIER PAOLO PASOLINI

Dal 13 al 15 settembre 2018, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia si “trasforma” in un luogo/corso di alta formazione, ospitando giovani studiosi di provenienza internazionale interessati ad approfondire la conoscenza dell’opera di Pasolini.

E ’ i n f a t t i a i b l o c c h i d i partenza la prima edizione della S u m m e r S c h o o l P i e r P a o l o Pasolini e l’impegno nella cultura italiana del suo tempo, opportunità unica di studio e di c o n f r o n t o c o n s t u d i o s i internazionali che guideranno g l i i s c r i t t i f r a i t e m i

dell’impegno intellettuale nella letteratura, nel cinema e nel lavoro giornalistico di Pasolini.

La Summer school è stata presentata oggi a casa Colussi dal presidente del Centri Studi Piero Colussi, dalla sindaca di Casarsa Lavinia Clarotto, dalla coordinatrice dell’iniziativa L i s a G a s p a r o t t o , p r e s e n t e a n c h e L i v i a n a C o v r e i n rappresentanza della Fondazione Friuli.

“Abbiamo voluto offrire – afferma Piero Colussi – un’occasione di incontro e conoscenza per i tanti studenti che nelle diverse università italiane e straniere vogliono studiare ed approfondire l’opera di Pier Paolo Pasolini e realizzare così una rete di giovani ricercatori che facciano riferimento al Centro Studi di Casarsa. Allo stesso tempo, proseguendo il lavoro avviato negli ultimi anni, vogliamo coinvolgere sempre più docenti e ricercatori universitari nell’attività di promozione e conoscenza della vasta opera dello scrittore che

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rimane uno degli obiettivi preminenti del nostro lavoro”.

La scuola è organizzata dal Centro s t u d i , è a f f i l i a t a a l l a É q u i p e Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, alle Università di Udine, di Trieste e Ca’ Foscari Venezia, e alla Società Italiana per lo studio della Modernità letteraria (MOD). E’ sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di C a s a r s a d e l l a D e l i z i a e d a l l a Fondazione Friuli, con particolare i m p e g n o d e l p r e s i d e n t e G i u s e p p e Morandini che vede sintetizzato nella Summer School “l’impegno della Fondazione rivolto alla crescita culturale e al coinvolgimento dei giovani”.

E’ coordinata da Paolo Desogus (Sorbonne Université) e da Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca) e per partecipare è necessario avanzare la propria candidatura entro il 15 luglio 2 0 1 8 , i n v i a n d o u n a m a i l a info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it.

“L’idea – spiega Lisa Gasparotto – nasce da un’esigenza ovvero la creazione di un’occasione formativa importante per i giovani – nello specifico laureandi e dottorandi – centrata sull’opera di Pier Paolo Pasolini. L’obiettivo principale è quello di creare una situazione solidale di studio, che favorisca il dialogo con studiosi e docenti affermati, a proposito di temi legati all’opera pasoliniana e alla temperie culturale del suo tempo. Le lezioni di questa prima edizione tratteranno, appunto, la questione dell’impegno intellettuale, declinato in vario modo. Impegno che, come è ben noto, caratterizza un po’ tutta l’opera pasoliniana. E poi, quella delle scuole estive (anche se piace di più Summer school!), sta diventando una tradizione ormai affermata e talmente diffusa che non poteva certo mancare una scuola dedicata a

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Pier Paolo Pasolini. E siccome per questo tipo di corsi, in genere, si scelgono luoghi esterni alle università, il Centro Studi di Casarsa e la suggestiva cornice dei luoghi pasoliniani del Friuli è senza dubbio il luogo ideale”.

Le lezioni sono principalmente indirizzate agli studenti universitari, ai laureandi e ai dottorandi di qualsiasi nazionalità, purché dimostrino una buona conoscenza della lingua italiana. L’attività di studio è suddivisa in sei sessioni e include due laboratori didattici, due serate dedicate a proiezioni e incontri di studio e un’escursione nei principali luoghi pasoliniani del Friuli. Le lezioni saranno tenute da specialisti italiani e internazionali fra i quali Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Luciano De Giusti (Università di Trieste), Alessandro Del Puppo (Università di Udine), Davide Luglio (Sorbonne Université), Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari Venezia), Emanuela Patti (Royal Holloway, University of London), Raoul Kirchmayr (Università di Trieste), Gianluca Picconi (Università di Genova), Antonio Tricomi (Università di Urbino). I laboratori didattici saranno invece guidati dai coordinatori della scuola.

Intanto, nel Centro Studi, dove nei giorni scorsi, all’ingresso, è stata inaugurata la poesia muraria “O me donzel”, che segnala la “presenza” di Pasolini nella casa, continua l’afflusso di visitatori per la mostra “Con parole di figlio”, aperta fino al 15 luglio. Espone cinquanta scatti di Pasolini realizzati a Roma da Federico Garolla, grande fotoreporter della società italiana del dopoguerra: splendide fotografie realizzate nella capitale a Pasolini nel 1959 e soprattutto nel 1960, in un biennio di transizione che vide il poeta febbrile sperimentatore di forme espressive, al punto di passaggio tra l’impegno letterario, fino ad allora prevalente, e l’imminente lavoro nel cinema, inaugurato nel 1961 dal capolavoro di “Accattone”.

Info: 0434 870593, www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

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NASCE L’AGIMP, ASSOCIAZIONE DEI CRITICI E GIORNALISTI MUSICALI FAENZA IL 29 E 30 SETTEMBRE

Si chiamerà AGIMP l’associazione di giornalisti e critici musicali che nascerà al Mei di Faenza il 29 e 30 settembre nell’ambito del Forum del Giornalismo Musicale, giunto alla sua terza edizione.

L’AGIMP (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) prenderà vita dopo due anni di confronto e approfondimento. In particolare negli ultimi mesi si è svolto un proficuo lavoro, guidato da Michele Manzotti, per arrivare a redigere uno statuto che sarà presentato in una assemblea durante la due giorni del Forum.

Per aderire, ricevere la bozza di statuto o avere maggiori informazioni si può scrivere a: associazioneagimp@gmail.com e, per conoscenza, a mei@materialimusicali.it. Al momento sono già un centinaio gli aderenti.

Fra i vari altri appuntamenti del Forum, domenica 30 settembre si terrà un corso di formazione professionale, aperto anche ai non iscritti all’ordine dei giornalisti, che vedrà tra i relatori Riccardo Vitanza (fondatore e amministratore unico dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni), Michele Monina (critico musicale), Fabrizio Galassi (consulente social music marketing) e Paolo Prato (musicologo e saggista).

Il Forum del giornalismo musicale, ideato da Giordano Sangiorgi e diretto da Enrico Deregibus, è un evento mai realizzato in Italia, che sin dalla prima edizione ha suscitato grande interesse, con la presenza di tantissimi giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle

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webzine, delle radio e tv e di tutti i new media.

Come sempre la due giorni prende forma anche in base agli stimoli dei giornalisti stessi, che potranno offrire ulteriori idee e spunti da qui a settembre.

Durante il Forum verrà poi assegnata, per la sesta edizione, la Targa Mei Musicletter, premio nazionale dedicato al giornalismo musicale sul web. Come di consueto saranno premiati il “Miglior sito collettivo” e il “Miglior blog personale”, mentre il premio speciale quest’anno sarà conferito al “Miglior festival musicale italiano”. La Targa Mei Musicletter è nata nel 2013 da un’idea del blogger e responsabile di Musicletter.it Luca D’Ambrosio.

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A Arcidosso (GR), al via tre giorni di musica folk con il festival “Il calore della terra” Dal 6 all’8 lug.

A Arcidosso (GR), tutto pronto per il festival “Il calore della terra”: dal 6 all’8 luglio torna l’Amiata Folk Festival prende il via il calendario all’insegna delle contaminazioni che porta nel cuore della montagna toscana musiche e danze del sud Italia.

Organizzata da Tarantarte, Comune e Pro Loco di Arcidosso e CoSviG – Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, la rassegna trasforma il borgo amiatino in un palcoscenico a cielo aperto dove luoghi ricchi di storia come il Castello Aldobrandesco o il bellissimo Parco del Pero ospitano

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laboratori, spettacoli e concerti (ad ingresso libero) che vedono protagonisti alcuni dei massimi esponenti della musica popolare, per un viaggio senza tempo nella tradizione più autentica, alla riscoperta delle nostre radici.

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Si comincia venerdì 6 luglio, con un viaggio tra le voci del Salento e i suoni della Calabria.

“Il corpo che canta” è il laboratorio di canto a cura di Enza Pagliara che permetterà di sperimentare attraverso il proprio corpo i suoni della cultura tradizionale salentina (inizio ore 15). Racconta invece la festa “Il sonu a ballo nell’Aspromonte meridionale”, il laboratorio con musica dal vivo a cura di Agata Scopelliti che trasporta in quella Calabria dove si conserva una tradizione viva di musica e ballo (inizio ore 16.30).

Un doppio concerto prenderà il via alle ore 21.00: la prima parte è affidata a “Terragnula” ovvero Enza Pagliara e Dario Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia che propongono canti dimenticati, raccolti dalla voce viva dei cantori del Salento.

Nella seconda parte invece saliranno sul palco “I Suonatori

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Valle del Sant’Agata” (Piero Crucitti, Davide Ambroggio, Mario D’Amico, Agata Scopelliti), un gruppo che arriva da Cataforio, piccolo villaggio alle pendici dell’Aspromonte, roccaforte d e l l a m u s i c a d i t r a d i z i o n e o r a l e e d a b a l l o .

I canti e balli dell’entroterra toscano saranno invece il tema della seconda giornata del festival. Il pomeriggio di sabato 7 luglio sarà dedicato al “ballo all’antica” della Val di Sieve con un laboratorio condotto da Marco Magistrali e Filippo Marranci e curato dall’Associazione La Leggera.

In uno spettacolo tutto da ballare, alle ore 21.00, i

“Suonatori della leggera” (Marco Magistrali, Filippo Marranci, Ilaria Danti, Fabio Soldati, Valentino Receputi, Silvia Falugiani, Pietro Gheri, Cecilia Valentini, Mattia Ceccarelli), si esibiranno con canti e sonate di tradizione orale della Val di Sieve raccontando la cultura contadina di quella terra.

Domenica 8 luglio, la danza e la musica salentina divengono racconto coreografico, musicale e contemporaneo.

Nel pomeriggio (alle ore 16.30) “Viaggio tra le Tarantelle del

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Sud Italia”, un Iaboratorio a cura delle insegnanti della scuola Tarantarte.

Alle ore 21.00 prenderà inizio una serata divisa in due parti:

si comincia con “Premesse a Kore” il nuovo spettacolo della compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare diretta da Maristella Martella. E’ proprio Kore, la “fanciulla indicibile”, il nume ispiratore di questo lavoro che scava nel mito e nel rito delle danze popolari del Mediterraneo legandone il presente alle origini più antiche. In scena le danzatrici della Compagnia Tarantarte – Nuova Danza Popolare:

Maristella Martella, Silvia de Ronzo, Manuela Rorro, Laura de R o n z o , A l e s s a n d r a A r d i t o .

A seguire sul palco saliranno gli Officina Zoè (Cinzia Marzo, Lamberto Probo, Donatello Pisanello, Giorgio Doveri, Silvia Gallone, Luigi Panico) una band trascinante, dal sound inconfondibile, vera ambasciatrice della pizzica nel mondo che vanta innumerevoli collaborazioni artistiche e partecipazioni

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ai più importanti appuntamenti internazionali di musica.

Per maggiori informazioni:

P r o L o c o A r c i d o s s o 0 5 6 4 9 6 8 0 8 4 – 3 8 8 8 6 5 6 9 7 1 ; locoarcidosso@yahoo.it

Su Facebook: Pro Loco Arcidosso

Mostra-evento Millimetri4:

l’artigianalità e la capacità innovativa del made in Friuli vince all’estero

FAEDIS – Alla soglia dei 10 anni di attività, millimetri4 si rifà il look. Per meglio dire, dà nuova luce al suo showroom di Faedis (via Soffumbergo, 106), nel cuore del distretto artigianale della pietra Piasentina. L’azienda friulana, nata nel 2009 come spin-off della Marmi Rossi, fin da subito si è distinta per la sua capacità di innovazione, ricerca, qualità e design. Parole d’ordine che muovono, da sempre, i progetti dell’azienda, la quale però non dimentica mai la l’esperienza nel settore tradizionale della lavorazione delle pietre naturali.

RISPARMIO DELLA MATERIA PRIMA – Una particolare tecnica di taglio, possibile grazie a tecnologie d’avanguardia, permette infatti all’azienda di raggiungere spessori finissimi, mai raggiunti prima (4mm appunto), che consentono un aumento di rendimento del blocco estratto, e una conseguente minore dipendenza dalla cava, ma anche di preservare la materia prima. La pietra Piasentina viene tagliata da millimetri4 in lastre sottilissime – da qui il nome dell’azienda – ottenendo

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una resa maggiore del materiale estratto, superiore di circa 2/3 rispetto a quella ottenuta dalla lavorazione tradizionale.

L’AZIENDA E L’ESTERO – Piasentina che è particolarmente apprezzata all’estero, in particolar modo in Nord Europa, Africa, Usa e Canada, i Paesi in cui l’azienda ha ormai consolidato il suo business. Un volume d’affari, assieme alla Marmi Rossi, di 800 mila euro che dà da vivere a 10 dipendenti. Dopo 10 anni l’azienda ha voluto fare il punto e così “con qualche mese d’anticipo rispetto al nostro decennale – ha spiegato Andrea Rossi, Ceo e founder della millimetri4 – abbiamo deciso di rinnovare il nostro showroom e per farlo abbiamo pensato di organizzare una mostra-evento, rivolta ai nostri collaboratori, partner e ai professionisti con cui abbiamo collaborato. Ci è sembrato un bel modo per fare un punto, in vista di un traguardo così importante come quello dei 10 anni di attività”.

QUALITA’ – “Nel percorso ideale che abbiamo creato negli spazi di Faedis – ha precisato Micol Brezigar, art director dell’azienda – narriamo tutto il lavoro fatto fino a oggi, dalla Guarneriana di San Daniele, fino alla Rinascente di Milano, passando per le grandi collaborazioni con aziende del design, come Ernestomeda, La Cividina, senza dimenticare gli importanti interventi all’estero”.

COLLABORAZIONI E TERRITORIO – Sempre forte, però, anche il legame con il territorio. Una relazione che prende forma non solo attraverso i suoi prodotti, ma anche attraverso le collaborazioni che ha instaurato con altre realtà del Fvg. Per citarne due su tutte, quella con Friul Mosaic e la più recente con Fabbro Arredi, con cui ha realizzato un progetto di Rete d’impresa ‘Materia e Natura’ finanziato dalla Camera di Commercio di Udine: Doi, un complemento d’arredo che mette insieme la sapienza di entrambe le realtà, che fonde la cultura artigiana alla tecnologia. Doi rappresenta il simbolo concreto della rete: un complemento d’arredo autentico, una forma pura e stereometrica che mima un blocco di pietra, che

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spaccandosi in due mostra da un lato la scorza di pietra dall’altro il negativo in legno.

TRADIZIONE E TECNOLOGIA – L’utilizzo di tecnologie e le applicazioni innovative, accompagnate dalla sempre continua ricerca, sono le chiavi di volta per l’azienda che è riuscita a valorizzare, sempre più e in modo sempre diverso, le potenzialità inespresse della pietra Piasentina, non più vista solo come un materiale dal tradizionale utilizzo edile, per soglie e cordoli, bensì come un elemento decorativo che infonde emotività e armonia, in grado di creare un intimo dialogo con chi lo vive e di conferire agli ambienti una classe e un’eleganza impareggiabili. A un passo dai dieci anni, ora l’azienda guarda al futuro, con l’ambizione e l’obiettivo, di trovare sempre nuove soluzione per l’arredo.

LIGNANO, INCONTRI CON L’AUTORE E CON IL VINO:

GIOVEDI’ 5 LUGLIO AL PALAPINETA ANDREA DI ROBILANT

Proseguono gli “Incontri con l’autore e con il vino” di Lignano Pineta, promossi dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio e curati dallo scrittore Alberto Garlini e dal tecnologo alimentare Giovanni Munisso. Giovedì 5 luglio alle 18.30 al Palapineta Andrea Di Robilant e il suo Autunno a

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Venezia. Hemingway e l’ultima musa (Corbaccio), in c o l l a b o r a z i o n e c o n P r e m i o Hemingway.

U n r a c c o n t o c h e i n i z i a d a l ritorno in Italia dopo vent’anni d i H e m i n g w a y , u n v i a g g i o nell’Italia del dopoguerra che

durerà otto mesi: da Genova a Milano, da Stresa a Cortina, infine a Venezia, che non ha mai visto, e tra un martini all’Harry’s Bar e una battuta di caccia in laguna, rimane incantato dalla città. Incontra Adriana Ivancich, una bella ragazza veneziana di appena diciotto anni e se ne innamora perdutamente. Nasce un legame complicato e scandaloso che inciderà profondamente sulla vita di tutti e due. Adriana diventa la musa dello scrittore nel senso più classico: grazie a lei Hemingway ritrova l’ispirazione perduta e ricomincia a scrivere, è lei la Renata di Di là dal fiume e tra gli alberi.

Adriana lo segue a Cuba. È una stagione tormentata. Ma con lei al suo fianco Hemingway riesce a completare la sua opera scrivendo Il vecchio e il mare, che gli vale il Pulitzer e poi il Nobel.

E l’azienda agricola Valentino Butussi di Corno di Rosazzo (UD) per l’occasione, presenta il Pinot Grigio Ramato DOC FCO 2017. Un vino dal colore ramato, al naso ricorda i fiori di campo, frutta fresca e piccoli frutti rossi di sottobosco. Al palato risulta asciutto, vellutato, di grande carattere e

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persistenza. Una piccola parte (25%).viene vinificata in bianco; una parte c i r c a i l 4 0 % v i e n e p o s t o i n macerazione a freddo per 24 ore, per un’estrazione maggiore della parte rosata. Per entrambe una spremitura s o f f i c e e u n i n i z i o c o n fermentazione indigena aiutata poi a metà dall’aggiunta di una piccola quantità di lievito per completare la fermentazione. La parte restante delle uve viene pigiata, raffreddata a 7 gradi e lasciata a macerare fino all’inizio della fermentazione indigena (normalmente dai 5 ai 6 giorni). Il macerato viene posto in torchio e spremuto a pressione minima, il mosto così ottenuto continua la sua fermentazione in botti di 2° e 3° passaggio, in rovere non tostato di capienza 5/7 e t t o l i t r i . U n m e s e p r i m a dell’imbottigliamento le tre diverse vinificazioni vengono unite a formare un unico vino.

P e r i n f o r m a z i o n i : www.lignanonelterzomillennio.it

Enrico Liotti

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AI VETERANI DI VERCELLI IL 1°

“TORNEO DEL QUADRILATERO” DI CALCIO CAMMINATO

A Novarello le bianche casacche hanno messo in fila, nell’ordine, il team di Alessandria, quello di Novara giunto terzo e la rappresentativa di Casale. Il prossimo 16 settembre rinvincita sullo stesso campo, in occasione delle finali tricolori di “walking football”

Novara, 2 luglio 2018 – E’ andata ai veterani di Vercelli la prima edizione del “Torneo del Quadrilatero” di calcio camminato, disputata domenica scorsa al Villaggio Azzurro- Novarello di Granozzo di Monticello.

I portacolori della sezione vercellese dell’Unvs hanno regolato nell’ordine il team dei veterani di Alessandria, giunto secondo, la sezione “U.Barozzi” di Novara terza e i veterani di Casale Monferrato che si sono piazzati al quarto posto.

Grande equilibrio sul terreno di gioco, dove si sono affrontati calciatori rigorosamente “Over 55” in match da 30 minuti l’uno. Ogni compagine ha sfidato le altre tre rivali.

Le “bianche casacche” di Vercelli hanno sgambettato per 2-0 Alessandria, ceduto per 1-2 a Casale e superato per 1-0 Novara nell’atteso “derby delle risaie” decisivo per l’assegnazione del trofeo.

I veterani novaresi della sezione “U. Barozzi” presieduta da Tito De Rosa, nelle partite precedenti, avevano battuto per 1-0 il Casale nella gara inaugurale e ceduto solamente dopo la lotteria dei calci di rigore (1-2) all’Alessandria che alla fine li ha scavalcati in classifica, complice il secondo successo dei “grigi”, per l’occasione in inedita maglia gialla, sul Casale (1-0).

La giornata è terminata con le premiazioni e la consegna di

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riconoscimenti speciali al giocatore Vincenzo Rolando dell’Unvs Alessandria ed al presidente-giocatore dei veterani di Casale Monferrato, Angelo Mello. Entrambi si sono messi in particolare evidenza durante le 6 “mini” partite che hanno saputo rievocare, tramite il “walking football”, l’atmosfera di un momento storico del calcio italiano in cui il Piemonte la faceva da padrone.

Il “Torneo del Quadrilatero” ha rappresentato anche la prova generale in vista del primo Campionato Italiano Unvs di calcio camminato in programma, sempre a Novarello, domenica 16 settembre. A contendersi lo scudetto saranno 10 squadre: le rappresentative di Novara, Vercelli, Alessandria e Casale affronteranno altre 6 formazioni di veterani provenienti da varie regioni del Paese.

6 luglio : AL VIA LA 19^

EDIZIONE DEL FESTIVAL MONDIALE DEL FOLCLORE GIOVANILE

E’ pronta al debutto la 19^ edizione del Festival Mondiale del Folclore Giovanile, che da giovedì 5 a martedì 10 luglio animerà sei località del Friuli Venezia Giulia, palcoscenici per le esibizioni di ben 130 ragazzi ospiti, cui si a g g i u n g e r a n n o l e f o r m a z i o n i d i “ c a s a ” .

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Promosso dall’Associazione Folcloristica Giovanile Regionale, in collaborazione con l’Unione Gruppi Folcloristici del Friuli Venezia Giulia, la Regione e i Comuni di Pordenone, Udine, Arta Terme, Capriva del Friuli, Cormons, Pasian di Prato e Roveredo in Piano, nonché con la partecipazione della Fondazione Friuli e il sostegno di numerose realtà territoriali, la manifestazione inizierà il 5 luglio, appunto, a Capriva del Friuli e Roveredo in Piano, ma vivrà la solenne, ufficiale apertura a Udine, nel piazzale del Castello, il

g i o r n o s u c c e s s i v o .

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Il programma di giovedì 5 e venerdì 6 luglio. A Capriva del Friuli sede dello spettacolo sarà il Parco Centro Civico (salvo maltempo: nel caso si virerà verso la palestra comunale), che dalle 20.45 ospiterà le esibizioni dei gruppi Radist (Vinnytsia, Ucraina) e Kud Dimitrije Koturovic, da Belgrado, Serbia. L’ouverture sarà però affidata al gruppo di casa, il Primavera di Capriva. A Roveredo, invece, protagonisti saranno (in Largo Indri, sempre alle 20.45;

dovesse piovere si andrà al palazzetto dello sport), i gruppi Kokshetau (dall’omonima città del Kazakistan), San Gemiliano, da Sestu, in provincia di Cagliari, e Holzhockar, da Sappada.

Aprirà la serata il gruppo A.F.G.R. Artugna di Budoia e Roveredo in Piano. Venerdì 6 luglio solenne inaugurazione del festival, con una performance a gruppi riuniti nella prestigiosa cornice del piazzale del Castello di Udine (alle 20.45), dove il pubblico potrà ammirare le grandi abilità delle quattro formazioni sopra citate: a introdurle saranno i gruppi A.F.G.R. di Passons di Pasian di Prato e M.a.

E.Pauluzzo Balarinis di Buje, di Buja appunto. Se il meteo non dovesse essere favorevole lo show sarà spostato all’auditorium

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Menossi (in via San Pietro): invariato l’orario di inizio dello spettacolo, le 20.45.

I

gruppi ospiti. Quattro le formazioni ospiti al Festival:

provengono da Ucraina, Kazakistan, Serbia e Sardegna. Si tratta, nell’ordine, dei gruppi Radist, Kokshetau, Kud Dimitrije Koturovic e San Gemiliano.

Radist. L’ensemble di danza Radist (“Gioia”) fu creato nel Palazzo della Gioventù di Vinnytsia nel 1998 e conta, ad oggi, 400 allievi. Danze popolari e canti ucraini rappresentano il cuore del repertorio del gruppo, che si esibisce spesso all’estero e che ha conseguito numerosi premi.

Kokshetau. L’attività di questo gruppo iniziò nel marzo del 1974, 150° anniversario della nascita della città di Kokshetau, in Kazakistan. Obiettivo prioritario della formazione, che partecipa spesso (con grande successo) a competizioni e festival internazionali, è la promozione della danza popolare kazaka: allo scopo è stata istituita una scuola speciale.

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K u d Dimitrjie Koturovic. Fondato a Belgrado, in Serbia, nel 1967, il gruppo è composto da circa 300 elementi, di varie fasce d’età, e vanta esibizioni in quasi tutti i Paesi d’Europa e negli altri continenti. Il suo scopo è preservare la ricca tradizione folcloristica serba e trasmetterla alle nuove g e n e r a z i o n i .

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San Gemiliano. L’Associazione Folcloristica e Culturale San Gemiliano di Sestu (Cagliari) fu fondata nel 1964: da allora ha curato progetti di musica e di insegnamento dei balli tradizionali nelle scuole primarie e secondarie del luogo.

Alcuni anni fa, inoltre, ha dato vita a un “vivaio”, un gruppo mini-folk, per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.

JUKE BOX LETTERARIO Villa Manin di Passariano (Codroipo). Giovedì 19 Luglio. Inizio ore 20:30.

Quando 6 anni fa gli fu diagnosticato un cancro e gli furono dati 4 mesi di vita, Leonardo prese una decisione: “Non se ne

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parla neanche, ho troppe cose in corso e troppe cose da fare…”

e così il suo ospite ha dovuto rassegnarsi a seguirlo fino a New York, correndo con lui due maratone, imprese che Leonardo ha voluto dedicare a tutti i malati di cancro.

“Quando ho cominciato la maratona più difficile della mia vita, ho messo i sogni ai piedi e l’invincibilità nel mio cuore.”

Poche parole per far capire una piccola parte di quello che è l’immenso universo di Leonardo Cenci.

Testimonial CONI, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio per reagire e di difesa della vita”, Presidente dell’Associazione Avanti tutta Onlus di Perugia impegnata nella raccolta fondi per la lotta contro il cancro.

Unico atleta al mondo malato di cancro ad aver concluso nel 2016 e nel 2017 la Maratona di New York, ideatore e fondatore degli Oncology Games le Olimpiadi dedicate agli atleti malati di cancro che vedranno la prima edizione il 23-24 giugno a Roma.

Leonardo Cenci ha deciso di raccontare la sua straordinaria vita in un libro dal titolo “Vivi, ama, corri. Avanti tutta!”.

ANÀ-THEMA TEATRO: stagione 2018/2019 ECCO “EUREKA9”

Due prime nazionali e tutte prime

regionali alla “Corte di Osoppo”

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Tra i grandi ospiti Mazzamauro, Cristicchi, Pasotti, Tedeschi e

Casale

A Udine l’8 luglio in castello debutta “Alice delle

meraviglie” (replica il 9), spettacolo itinerante per tutta la famiglia che l’11 e il 12 si “cala” anche all’interno della

Grotta Gigante di Trieste

Conferenza stampa presentazione Eureka 9 sulla terrazza panoramica dell’Hotel Friuli

Debutti nazionali, prime regionali, tanti ospiti amati dal grande pubblico e compagnie di livello internazionale. E, ancora, spettacoli per tutte le età immersi in luoghi misteriosi, magici e spesso sconosciuti ai più ma, come

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sempre, intrisi d’arte. Perché l’arte, nelle sue varie forme, è il fil rouge sotteso alla nuova, imperdibile, stagione proposta da “Anà-Thema Teatro”, articolata come sempre a Udine e a Osoppo e con una “trasferta” di fine anno anche a Povoletto.

È tutto pronto per “Eureka 9”, il cartellone di spettacoli pensati dalla compagnia che quasi dieci anni fa ha deciso di costruire, con idee sempre fresche, un nuovo modo di “fare” e proporre teatro per tutti. Un nuovo approccio che ha riscosso negli anni il crescente gradimento del pubblico che, sempre più numeroso, arriva da tutta la regione nel capoluogo friulano o alla “Corte di Osoppo”. Basti pensare che il numero dei soli abbonati è più che raddoppiato nell’ultima stagione rispetto alla precedente.

“La forza delle idee e la vicinanza con il pubblico, la ricerca di una cultura sempre più attenta al desiderio della collettività e di tutta la famiglia, hanno portato Anà-Thema a raggiungere in questi anni, obbiettivi inimmaginabili, rendendoci una realtà unica, stimata e amata dal pubblico friulano e non solo, grazie ai nostri progetti, alle nostre stagioni e alle nostre tournèe in tutta Italia – spiega soddisfatto il direttore di Anà-Thema, il regista e attore Luca Ferri, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi sul tetto dell’hotel Friuli a Udine – Abbiamo scelto di presentare questo nuovo anno tra le lenzuola stese di una terrazza Udinese perché, sarà proprio un belvedere ricco di panni stesi la scenografia della produzione con Anna Mazzamauro, diretta da me e prodotta da E20inscena di Torino, che ho fortemente voluto far debuttare in Anteprima Nazionale proprio nel nostro Teatro di Osoppo”.

Ma veniamo al cartellone vero e proprio che, come anticipato, si articolerà tra Udine e Osoppo.

Ad aprire il sipario del “Teatro della Corte di Osoppo” sarà, il 12 e 13 ottobre, il debutto nazionale de “La Tempesta”, uno dei classici del genio shakespeariano che per l’occasione, e

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grazie alla regia di Luca Ferri, si tinge di spunti freschi e inediti per una coproduzione firmata da Anà-Thema Teatro, Teatro della Corte e Campus Teatrale Internazionale. Un debutto nazionale che nel comune pedemontano accoglierà per due serate il sempre folto pubblico che saluta il via a una stagione molto attesa.

Non finisce ancora il mese che già il 27 arriva l’istrionico, dissacratorio, irriverente e simpaticissimo Antonio

Antonio Cornacchione

Cornacchione con il suo spettacolo “Cronache sessuali”. Dopo il rapporto Kinsey, che per la prima volta svelò al mondo, tutte le abitudini sessuali degli americani negli anni ’60, Cornacchione prova ora a scrivere un suo “rapporto” sulle abitudini sessuali degli italiani.

Dalla prosa alla lirica “rivisitata”, poi, con “Il barbiere di Siviglia”, proposto il 17 novembre dalla compagnia di Commedia dell’Arte Teatro Immagine, che due anni fa proprio a Osoppo aveva presentato un applauditissimo “Promessi Sposi”. Non un classico, comunque, perché come da tradizione nelle proposte scelte da Anà-Thema, anche la versione dell’opera buffa di Gioacchino Rossini, firmata dal regista belga Benoit Roland, non mancherà di divertire il grande pubblico.

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CORRADO TEDESCHI

Ancora un grande nome amato dal pubblico, il 1° dicembre, con

“Partenza in salita”, lo spettacolo con Corrado Tedeschi, sul palco con la figlia Camilla per un appuntamento dedicato al difficile rapporto tra un padre “Peter Pan” e una figlia appena diciottenne. Uno spaccato generazionale prodotto da “La Contrada” e “Skyline”per la regia di Gianni Clementi.

Con il tradizionale mercatino di Natale, giunto alla 4^

edizione, e l’attesissima Santa Claus run per le vie di Osoppo, arrivano nel centro pedemontano, il 16 dicembre, le

“Crunchy Candies”che proporranno come Concerto di Natale in stile anni ’30, ’40, ’50 il loro ultimo disco, insieme con gli attori di Anà-Thema.

In moltissimi lo conoscono per il ruolo dell’ispettore Paolo Libero nella serie televisiva “Distretto di Polizia”, o lo hanno visto nelle sale cinematografiche, solo per citarne un paio, in “Baciami ancora” di Muccino o, ancora, nel film premio Oscar “La grande bellezza” di Sorrentino. Per non parlare dei recentissimi spot del Mulino Bianco che lo vedono protagonista insieme a Nicole Grimaudo. Stiamo parlando di Giorgio Pasotti che il 19 gennaio 2019 porterà alla Corte “Forza il meglio è passato…”, un ironico spettacolo che proverà a ripercorrere le storie dei personaggi che hanno

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lasciato un segno tangibile sulla storia del cinema, del teatro e della letteratura. I momenti di danza proietteranno gli spettatori nei vari quadri che lo stesso Pasotti disegnerà, sotto la regia di Davide Cavuti, coinvolgendo spesso il pubblico in sala.

Torna nuovamente in regione, dopo il successo di “Magazzino 18”, il cantautore, attore e

scrittore Simone Cristicchi. Il 2 febbraio per Anà-Thema porterà in scena “Li romani in Russia”, un affresco epico sull’orrore della Grande Guerra che non omette particolari crudi e rimossi dalla storia ufficiale.

Un esempio di teatro civile, firmato alla regia da Alessandro Benvenuti, che diviene quanto mai attuale in un’epoca di bombe intelligenti e guerre umanitarie.

Debutto nazionale, il 16 febbraio, per “Belvedere” il nuovo spettacolo di e con la grande Anna Mazzamauro, sul palco con Cristina Bugatty per la regia di Luca Ferri e con musiche s u o n a t e d a l v i v o d a S a s à C a l a b r e s e.

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Sullo sfondo di una storia ai limiti tra la commedia e la poetica felliniana, una terrazza, un belvedere e due donne velate di diversità. Ed è proprio su quel belvedere di un alto palazzo che vive una donna, Mazzamauro, che tra ricordi e le giornate che passano, incontra una transessuale, Bugatty, nascosta dietro ad una di quelle lenzuola che sventolano alla brezza della sera. Nasce un’amicizia, un’intima confidenza che si trasforma in una complicità, in un bisogno di vivere come ordinaria quella vita che agli altri sembra violazione.

Danza protagonista, invece, il 2 marzo con “Il lago dei cigni”, proposto in un’originale e accattivante versione dalla compagnia dei danzatori della “Music and Arts University” di Vienna. Un lago dei cigni “capovolto” che la celebre compagnia dell’università viennese porta in scena grazie ad un attento e innovativo lavoro coreografico di altissimo livello.

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Giulio Casale

A chiudere il cartellone dei grandi ospiti, infine, sarà il 16 marzo, Giulio Casale con “Lampi – 4 atti unici di Cechov”, uno spettacolo divertente e coinvolgente con musica live, travestimenti e ritmo da lasciare senza fiato firmato da Gianluca Ghnò. Il poliedrico musicista, scrittore e attore italiano, a fianco di Giusy Barone, Alberto Basaluzzo, porta in scena quattro atti unici del drammaturgo russo uniti da un fil rouge rappresentato da un peccato capitale dell’uomo, l’ira, che come una fiamma, una scintilla, un lampo, fa precipitare gli eventi in liti e infiammando gli animi.

Ricca anche la stagione dei “Tesori del territorio”, il cartellone nel cartellone che Anà-Thema vuole dedicare, sempre a Osoppo, ai protagonisti di queste terre e alla marilenghe.

Si parte il 30 marzo con gli inarrestabili e divertentissimi

“Trigeminus” in scena stavolta con il nuovo spettacolo “Par impussibil!”. Due, poi, le produzioni di ATF Associazione Teatrale Friulana. Sabato 13 aprile sarà la volta di

“Cumieries di memories” con Tiziano Cossettini, mentre i I

“Felici ma furlans”, il 4 maggio, porteranno alla Corte “Prime che a rivin quatri”. La compagnia “Danza Fern” di Fagagna, infine, il 18 maggio, presenterà lo spettacolo di teatro-danza

“No paranoia”.

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Immancabile, poi, il “Capodanno a teatro”, l’appuntamento che Anà-Thema, sulla scia di molti altri teatri italiani, propone ormai da anni per un brindisi diverso dal solito davanti a un sipario. Due le proposte per il benvenuto al 2019. A Osoppo il 31 dicembre si prevede già il tutto esaurito per il nuovo spettacolo di “Catine”, mentre al teatro di Povoletto saranno le note suonate dalle Crunchy Candies con gli attori di Anà- Thema e la loro “Traviata Swing” a scandire il conto alla rovescia di fine anno.

Prosegue, infine, per il quarto anno consecutivo, la collaborazione con la scuola di danza Ceron che, con la sua succursale al Teatro della Corte, condivide idee e i percorsi di Anà-Thema, così come si rinnova anche l’appuntamento con

“Teatro da leggere”, dove autori del territorio presenteranno, quindici minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo, i propri libri.

Se, da un lato, cresce l’attesa per l’apertura della nuova stagione al teatro di Osoppo, non da meno è il programma pensato per Udine. Qui, come anticipato, grazie anche alla collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune e il Civici Musei, sono confermati gli appuntamenti sempre molto attesi dal pubblico udinese e non solo, come il “Castello di Babbo Natale” con due giornate per tre repliche al giorno all’insegna di un percorso itinerante invernale all’interno del Castello di Udine, che per l’occasione di trasformerà nella casa di Babbo Natale e di tutti i suoi magici

“aiutanti”. L’Astoria Hotel Italia di piazza XX Settembre, poi, tornerà nuovamente ad essere una scena da brividi per la notte di halloween con “L’hotel degli orrori”, un evento per conoscere e lasciarsi spaventare dai protagonisti del mondo dell’horror, ognuno nascosto in una camera diversa.

Impossibile citare qui tutte le altre attività che Anà-Thema proporrà sempre a Udine e dedicate a grandi e piccini. Si va dalla “Udine del mistero”, il seguitissimo tour guidato e teatralizzato alla scoperta dei misteri e delle leggende della

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città, a “Delitto a Udine”, lo spettacolo interattivo stile caccia al tesoro nel centro storico cittadino, per arrivare alle ormai famose e seguitissime “Favole a merenda”, che proporrà domeniche pomeriggio insieme a bambini e genitori. I Civici Musei di Udine, infine, offriranno la cornice per tre diversi appuntamenti in altrettante gallerie d’arte. Così, Casa Cavazzini, il Museo Etnografico e la Galleria d’Arte Antica del Castello saranno i luoghi dove

far vivere altrettanti recital come “Odissea”, “Divina Commedia” o “Anna Frank”, in un originale binomio tra arte e teatro.

Non serve aspettare fino ad ottobre, comunque, per godersi la stagione teatrale 2018-2019 di Anà-Thema. Già l’8 e il 9 luglio, infatti, nel castello di Udine, per proseguire poi l ’ 1 1 e i l 1 2 n e l l a G r o t t a G i g a n t e a T r i e s t e e , successivamente, in molti altri teatri e luoghi insoliti della regione, andrà in scena la nuova produzione “Alice delle Meraviglie” a cui prenderanno parte tutti gli attori della compagnia. Uno spettacolo itinerante per tutta la famiglia dove Alice, Bianconiglio, il Cappellaio e tutti gli altri più famosi personaggi del romanzo usciti dalla penna di Lewis Carroll attenderanno il pubblico in una serata a “tappe” per un viaggio fantastico che si snoderà nei meandri più nascosti del colle del castello nel capoluogo friulano (qui il titolo dello spettacolo sarà “Alice nel castello delle meraviglie”) o della Grotta Gigante (“Alice nella Grotta delle meraviglie”) a Sgonico (Ts).

La stagione di “Eureka 9” a Osoppo e gli spettacoli a Udine sono stati resi possibili grazie anche al contributo della Regione Fvg, del Comune di Udine, di quello di Osoppo, della Fondazione Friuli e dell’importante collaborazione con Banca di Udine e ATF-Associazione Teatrale Friulana. Mediapartner di tutte le iniziative saranno Telefriuli e Radio Gioconda.

Per informazioni prenotazioni e abbonamenti (la campagna abbonamenti si apre l’8 luglio) è possibile telefonare allo

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04321740499 o al 3453146797, inviare una email all’indirizzo i n f o @ a n a t h e m a t e a t r o . c o m o c o n s u l t a r e i l s i t o www.anathemateatro.com.

Enrico Liotti

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