Seminari per i Consigli Direttivi 2012
Torino 8-9 giugno
Reggio Calabria 10-11 giugno
La collettività professionale e la rete di comunicazione
Emma Martellotti
Capo Ufficio Stampa e Comunicazione Federazione Nazionale Collegi Ipasvi
Perché comunicare
La comunicazione è il mezzo attraverso cui i componenti del gruppo professionale si confrontano e si aggregano
La comunicazione è il mezzo che consente all’istituzione di funzionare e di fare «rete»
La comunicazione è il mezzo principale per esternare le strategie professionali e farle pesare nei confronti del mondo politico, delle istituzioni, degli stockholders, dell’opinione pubblica ecc.
La comunicazione è trasversale a tutte le attività del Collegio e alla loro integrazione nel «sistema Ipasvi»:
non è un settore dell’amministrazione, ma ne è parte integrante e sostanziale
Il Piano di comunicazione
La regolamentazione della comunicazione in ambito pubblico
è affidata a precise normative: legge 150/2000; Dpr 21 settembre 2001, n. 422 (regolamento di attuazione) e successive direttive FP;
normative sull’informatizzazione della PA, sulla privacy ecc.
Il Piano di comunicazione è lo strumento che serve a:
programmare e coordinare le azioni di comunicazione in un certo arco temporale, quando le decisioni strategiche sono state già assunte
definire le risorse economiche e le disponibilità di personale in grado di garantirne la continuità e la qualità
Per quanto sia possibile definire uno schema, il Piano
di comunicazione deve configurarsi come strumento flessibile e dinamico, pronto a supportare la gestione delle situazioni di crisi (anche per questo investire su Internet è vantaggioso…)
Come fare un Piano
Il metodo di redazione individua 7 passaggi fondamentali:
1.l’analisi dello scenario (stato di salute della popolazione)
2.l’individuazione degli obiettivi di comunicazione (migliorare la salute attraverso l’educazione sanitaria)
3.l’individuazione dei pubblici di riferimento (anziani)
4.La scelta delle strategie comunicative: indifferenziata,
differenziata e mirata; propaganda, persuasione ed agevolazione;
stile educativo, informativo, di intrattenimento; a piccola o vasta scala ecc.
5.le scelte di contenuto (alimentazione e attività fisica)
6.l’individuazione delle azioni, degli strumenti e delle risorse
(campagna informativa, spot ed opuscoli, budget e struttura organizzativa)
7.la misurazione dei risultati (indicatori epidemiologici a medio termine…) Programma Cantieri e Progetto Urp degli Urp della Funzione Pubblica, 2004
La forza strategica
di essere parte di un «sistema»
L’analisi dello scenario per i 103 Collegi Ipasvi
passa dalla condivisione delle decisioni in Consiglio nazionale, in cui si definiscono gli obiettivi strategici della professione.
A ogni singolo Collegio spetta il compito di declinarli rispetto a specifiche caratteristiche delle realtà locali
La possibilità di contare su una struttura a rete attribuisce grande forza al sistema: ogni azione/messaggio può essere replicata sul territorio amplificando
- la copertura…
- l’impatto comunicativo…
- l’efficacia comunicativa…
Tutto questo a condizione che ogni azione/messaggio
venga riconosciuta come proveniente da un’unica FONTE.
Per questo l’invito è a rispettare l’immagine coordinata (non è una limitazione di autonomia)
La forza comunicativa della rete
Ogni «nodo della rete», cioè ogni Collegio,
alimenta un proprio sottosistema che agisce attraverso molteplici strumenti: comunicazioni all’iscritto, sito, rivista, newsletter, facebook
Per ottenere il massimo dei risultati la scelta di questi strumenti deve essere organica e integrata
La configurazione del sistema di comunicazione deve riflettere l’architettura istituzionale
e le normative attuali in materia di informatizzazione della PA: con questa logica è stato progettato il portale www.ipasvi.it
L’attuale assetto del portale nasce nel maggio 2011
Le direttrici
di una progettazione «comune»
1. Il miglioramento della gestione dei flussi informativi istituzionali (Intranet)
2. Il potenziamento dei servizi all’utenza interna ed esterna (Albo)
3. Il miglioramento dell’aggiornamento e della qualità dell’informazione agli iscritti (News, videochat, rassegna stampa, rivista, corsi Fad ecc.)
e ai cittadini (Click salute e News)
4. La valorizzazione dell’integrazione informativa tra Federazione e Collegi (Bacheche dei Collegi)
Intranet: l’applicazione del modello
alla gestione dei flussi informativi istituzionali
Obiettivo
programmatico CC o CD
Target (principali e secondari)
Azioni/
Strumenti
Risorse Pianificazione Responsabile
Ottimizzare la gestione dell’anagrafe degli iscritti
Uffici centrali Collegi Iscritti Cittadini
Interventi di implementazione informatica del sistema ALBO Sensibilizzazione dei Collegi per copertura e qualità dei dati
Verifica normativa Valutazione costi, consulenti e personale (delibere)
Step
di avanzamento dell’attività e ultimo rilascio
Componente del CC + Dirigente + US
Componente del Consiglio direttivo
Attuare le indicazioni sull’informatizzaz.
della PA
Uffici centrali Collegi
Elaborazione linee guida sul protocollo
Verifica normativa Valutazione costi, consulenti e personale (delibere)
Step
di avanzamento dell’attività e ultimo rilascio
Componente del CC + Dirigente + US
Componente del Consiglio direttivo
I servizi all’utenza interna ed esterna
La buona comunicazione sostiene la buona
amministrazione e viceversa: il back office è sempre funzionale alle attività di front office (es. FadInMed)
La qualità dei dati dipende dal coinvolgimento attivo di tutti i Collegi
L’implementazione del database ha generato a fine 2011 un nuovo servizio:
Comunica online con il tuo Collegio
La verifica risultati
(maggio 2011 – aprile 2012)
Accessi Intranet: 40.794
(in media 313 accessi annui per singolo utente) Consultazione circolari: 3.493
Bonifica Albo: 77.377 anomalie corrette su 158.923 anomalie riscontrate
Ricerca Albo: 131.548 – media giornaliera 360 (pagine uniche)
N.B. Primo accesso giornaliero di un singolo computer (IP)
Obiettivo programmatico (strategico)
Migliorare l’attività di informazione e di aggiornamento
Obiettivi comunicativi
Garantire agli iscritti un’informazione quotidiana sui temi di maggior interesse in modo da fidelizzare e ampliare il target infermieristico
Migliorare i servizi per l’attività professionale, la formazione e l’aggiornamento Garantire elevati standard qualitativi della produzione editoriale
Allargare il target al mondo «esterno» in modo da incidere di più sull’immagine
Dagli obiettivi ai metodi e «strumenti»
INFORMAZIONE
Primo piano: orientamento del CC
News quotidiane: selezione di notizie sanitarie a cura della Redazione Videochat: l’Ipasvi è il primo Ordine che si è misurato con un «filodiretto»
tra Presidente e iscritti
Rassegna stampa: una panoramica su ciò che «Dicono di noi»
Focus/Speciali: supporto all’organizzazione di eventi, temi da monitorare e approfondire Concorsi: rubrica di servizio, in collaborazione con il Collegio di Roma
Area Press: Ufficio stampa
AGGIORMAMENTO
L’infermiere on line (rivista indicizzata su Cinahl)
Percorsi guidati (materiali di larga consultazione per infermieri) Fad (proposte promosse da Ipasvi)
Convegni e congressi: segnalazioni di eventi di interesse infermieristico
COMUNICAZIONE AL CITTADINO
News: dal «chi è l’infermiere» al «cosa fa per te»
Click Salute: monografie che disegnano l’ambito delle competenze (in Home Page del Ministero della Salute, crescita degli «ingressi» da Google e dai social network…)
Pagine visitate: maggio 2011- aprile 2012
(Google Analytics)
La verifica dei risultati:
con Internet il gradimento si misura!
INFORMAZIONE Azioni/Eventi
Totale visite
Primo piano 110
News quotidiane 484 52.924
Focus XVI Congresso 69.786* di cui 25.191 in marzo
Area press 12 comunicati
5 rapporti
5.767
Video chat 6 2.834 in diretta
(oltre 500 per singola VC)
AGGIORNAMENTO
L’infermiere online 6 168.129
Percorsi guidati 11 76.142
Fad** 2 358.907
Convegni e congressi 807 118.885
COMUNICAZIONE AL CITTADINO
News 165 69.391
Click salute 11 46.098
L’integrazione informativa tra Federazione e Collegi
«Chi siamo» - pagina di presentazione del Collegio:
209.065 visite annue (circa 573 al giorno)
Le bacheche dei Collegi
(65/103)Un ulteriore indicatore di risultato:
la rassegna stampa
I risultati del lavoro di comunicazione si misurano anche attraverso la rassegna stampa. Si tratta di un indicatore più complesso
perché agisce in contesti alimentati da più fonti e sottoposti all’influenza di svariati fattori
In letteratura l’analisi della produzione dei media si distingue in:
1. a breve termine (comunicato, intervento specifico ecc.)
2. a medio termine (campagna informativa, per es. Infermiere protagonista della vita vera, 2007)
3. a lungo termine (confronto tra periodi, analisi della quantità e qualità, della ricorrenza e rilevanza ecc.). Si applica all’immagine
Il rapporto con i media viene vissuto dalla professione in modo problematico, in realtà, soprattutto nell’ambito dell’informazione politico/istituzionale, segna molti progressi, soprattutto
per l’impegno del CC e di molti Collegi: peso nel dibattito sulla sanità, segnalazioni di eventi, interviste ecc.
Tali progressi si possono rilevare anche dal servizio di rassegna stampa quotidiana sul portale della Federazione
L’Ufficio stampa
La rassegna stampa non esaurisce i compiti che fanno capo all’Ufficio stampa, che deve occuparsi soprattutto
delle relazioni con i media.
Oggi i siti e i portali tendono ad accreditarsi sempre più come fonti
Questo è l’ambito in cui è più difficile fare a meno
della collaborazione con i giornalisti: relazioni consolidate, dinamiche, estrema rapidità, costruzione della notizia,
linguaggio...
L’Ufficio stampa e i consulenti legali devono sostenere il Consiglio direttivo nella valutazione dell’opportunità
di richiedere rettifiche e interventi di tutela dell’immagine
La consulenza dei «giornalisti», per economizzare i costi,
La scelta degli strumenti
Dall’analisi degli strumenti e percorsi già disponibili
alla progettazione:
i rischi del «si è sempre fatto così….»
VANTAGGI PUNTI CRITICI RIVISTA CARTACEA Raggiunge tutti
Permette un maggiore approfondimento
Costi (ricordarsi delle relative delibere) Difficoltà di garantire standard qualitativi Difficoltà di rispettare la tempistica SITO • Una volta progettato, è facile da gestire
• RAPIDO e TEMPESTIVO
• Flessibile e modificabile anche in base agli indici di gradimento
• Supporta l’attività amministrativa (es. Albo, Pec)
• Si integra nel sistema IPASVI (razionalizza le risorse)
• Si rivolge anche al mondo “esterno”
• Attinge anche dal mondo esterno (LINK)
Limita il target
Richiede una progettazione complessa Richiede una pianificazione redazionale e la disponibilità di un gruppo di lavoro con incarichi ben definiti
SOCIAL NETWORK L’accesso «esterno» ai siti proviene in maniera crescente tramite i social network, in particolare facebook
La gestione di pagine facebook istituzionali comporta rischi di gestione e richiede uno stretto monitoraggio
NEWSLETTER ONLINE
Serve a fidelizzare gli iscritti
Ha funzione di alert e di agenda setting
Comporta l’impegno a sviluppare l’indirizzario offrendo servizi
Difficoltà di rispettare la periodicità
NEWSLETTER CARTACEA e/o Foglio informativo
Utili soprattutto nella fase di passaggio all’informatizzazione
Costi (delibere)
AZIONI
e/o CAMPAGNE informative:
manifesti, volantini, presidi ecc.
Utili a sostenere particolari obiettivi strategici della Federazione e/o del Collegio
Possono essere mirate a target specifici o generalisti Particolarmente efficaci quando sono coordinati a livello nazionale
Costi (delibere) Impegno organizzativo
COMUNICATI STAMPA
• Indispensabili a sostenere iniziative politico/istituzionali della Federazione e/o
Devono essere gestiti “professionalmente
L’unione fa la forza!
In sintesi, ogni Collegio fa parte del sistema Ipasvi, da cui…
trae forza: flussi informativi, servizi, visibilità
e impatto comunicativo, razionalizzazione delle risorse
si alimenta: partecipazione e articolazione territoriale
contribuisce a «fare rete»: azioni comunicative integrate, confronto/scambio di esperienze
Ogni Collegio deve fungere
da moltiplicatore, ma non da «replicante»!
Il compito di chi si occupa di comunicazione non è solo quello di fare, ma di fare bene, perché la qualità esiste solo se è percepita