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2017-2019 D U P

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Academic year: 2022

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D U P

Documento Unico di Programmazione

2017-2019

Principio contabile applicato alla programmazione

Allegato 4/1 al D.Lgs. 118/2011

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La Legge Regionale 28.06.2013, n.15, recanti disposizioni transitorie in materia di riordino delle Province, e, in particolare, l’art. 1 comma 3, codifica definitivamente la soppressione delle Province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano. Successivamente, con Legge Regionale 04.02.2016, n.2, inerente il “Riordino del Sistema delle Autonomie Locali della Sardegna”, è stata individuata la circoscrizione territoriale della Provincia del Sud Sardegna, corrispondente a quella della Provincia di Cagliari, esclusi i comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Cagliari e a cui sono aggregati, nel rispetto della volontà delle comunità locali, i Comuni di Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Seui, Genoni e Villanovatulo. Conseguentemente, la nuova Provincia, oltre ai Comuni appena elencati, include anche quelli compresi nelle cessate province di Carbonia Iglesias e del Medio campidano. In totale la Provincia del Sud Sardegna conta i seguenti 107 Comuni:

Arbus, Armungia, Ballao, Barrali, Barumini, Buggerru, Burcei, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Castiadas, Collinas, Decimoputzu, Dolianova, Domus de Maria, Domusnovas, Donori, Escalaplano, Escolca, Esterzili, Fluminimaggiore, Furtei, Genoni,Genuri, Gergei, Gesico, Gesturi, Giba, Goni, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guamaggiore, Guasila, Guspini, Iglesias, Isili, Las Plassas, Lunamatrona, Mandas, Masainas, Monastir, Muravera, Musei, Narcao, Nuragus, Nurallao, Nuraminis, Nurri, Nuxis, Orroli, Ortacesus, Pabillonis, Pauli Arbarei, Perdaxius, Pimentel, Piscinas, Portoscuso, Sadali, Samassi, Samatzai, San Basilio, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, San Nicolò Gerrei, San Sperate, San Vito, Sanluri, Santadi, Sant'Andrea Frius, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Sardara, Segariu, Selegas, Senorbì, Serdiana, Serramanna, Serrenti, Serri, Setzu, Seui, Seulo, Siddi, Siliqua, Silius, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli, Teulada, Tratalias, Tuili, Turri, Ussana, Ussaramanna, Vallermosa, Villacidro, Villamar, Villamassargia, Villanova Tulo, Villanovaforru, Villanovafranca, Villaperuccio, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor, Villaspeciosa.

Il nuovo Ente ha come capoluogo provvisorio la città di Carbonia, il comune più popoloso del suo territorio, ha una estensione di 6.530 km² e, alla data del 31/05/2016, la popolazione residente era quantificata in n. 357.071 abitanti.

L’amministrazione è stata affidata all’Ing. Giorgio Sanna, nominato Amministratore della Provincia del Sud Sardegna con Deliberazione della Giunta Regionale n. 23/6 del 20.04.2016.

Nel corso di questi mesi, al fine di garantire l’avvio della gestione unitaria della nuova Provincia del Sud Sardegna, sono stati adottati tutti gli atti necessari e, ad oggi, dal punto di vista organizzativo, l’Ente ha completato la sua operatività tecnica.

Per quanto riguarda l’operatività finanziaria, essa ha avvio a decorrere dal 1° gennaio 2017.

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a) favorire la partecipazione dei cittadini singoli o associati e degli enti locali alle scelte politiche della comunità;

b) migliorare la qualità della vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese, sulla base di iniziative mirate alla progressiva riduzione delle procedure e degli adempimenti, degli oneri amministrativi e dei costi anche in termini di tempo, eliminando sovrapposizioni e duplicazioni nelle strutture amministrative e nella spesa pubblica;

c) perseguire il miglioramento della qualità della vita, lo sviluppo e la salvaguardia dell'occupazione e la tutela dell'ambiente;

d) perseguire il riequilibrio della distribuzione delle risorse e delle strutture di servizio sul territorio;

e) perseguire il superamento di ogni discriminazione o disuguaglianza e consentire uguali opportunità per tutti, tendendo al pieno sviluppo della persona, anche se svantaggiata, nell'ambito delle funzioni esercitate sia all'interno dell'organizzazione dell'ente, sia nell'attività sul territorio, sia nei rapporti con altri enti ed organizzazioni, promuovendo in particolare interventi a favore dei disabili, dei giovani, della terza età e delle famiglie;

f) favorire la creazione e valorizzare le libere forme associative e di cooperazione dei cittadini, con particolare attenzione a quelle di volontariato sociale e sviluppare la più ampia cooperazione con le forme di organizzazione sociale, pubbliche e private locali, nazionali ed internazionali, nei settori economici, sociali, culturali;

g) salvaguardare e valorizzare le diverse risorse culturali, storiche, artistiche ed ambientali del proprio territorio;

h) perseguire l'efficienza e l'efficacia dei servizi erogati direttamente o coordinati dalla Provincia;

i) favorire il mantenimento di una equilibrata presenza della fauna e della flora spontanea e l'affermazione di tecniche di coltivazione del terreno, che salvaguardino la fertilità del suolo e la genuinità degli alimenti;

Come previsto nello Statuto, gli Organi di Governo dell’Ente sono costituiti dal Presidente e dal Consiglio Provinciale.

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IL D.U.P.

Il presente Documento Unico di Programmazione 2017/2019 viene elaborato sulla base dei pochi elementi attualmente disponibili: l’esito del referendum del 4 dicembre 2016 impone ora l’avvio di tutta una serie di attività di riorganizzazione, sia a livello regionale sia a livello nazionale, per cui occorrerà del tempo per poter conoscere appieno tutti gli aspetti finanziari e operativi che interesseranno i nuovi assetti territoriali. In tale contesto la formazione dei documenti di programmazione e sviluppo avviene all’interno di parametri di grande incertezza, per cui gli stessi documenti non possono ora avere quella importante valenza di pianificazione territoriale, di breve e medio periodo, per la quale sono stati introdotti dal legislatore nazionale.

Se è assodato che la PROGRAMMAZIONE è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento, appare evidente che nell’immediato la nuova Provincia è impossibilità al rispetto di tale principio.

Parimenti, il processo di programmazione, che si svolge nel rispetto delle compatibilità economico- finanziarie, tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, e che richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni ente, è privo dei diversi “elementi” e parametri di riferimento, per cui non può sostanziarsi nella naturale formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente.

Nel momento in cui l’Ente acquisirà tutti i necessari presupposti potrà svolgere appieno la sua l’attività istituzionale di programmazione e sarà nelle condizioni necessarie per poter attuare il principio primario secondo il quale “….le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità.”

Il presente Documento avrà, pertanto, un significato di documento di programmazione finanziaria, improntato – giocoforza – esclusivamente a documento di sostegno dell’avvio della vita amministrativa di una nuova realtà territoriale la quale, non appena sarà dotata degli organi istituzionali di Programmazione, potrà svolgere pienamente le funzioni di competenza.

Premesso quanto sopra, si ritiene comunque opportuno riportare nel Documento alcune considerazioni di carattere generale:

La nuova formulazione dell’art. 170 del TUEL, introdotta dal D.Lgs. n. 126/2014 e del Principio contabile applicato della programmazione, Allegato n. 4/1 del D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm., modificano il precedente sistema di documenti di bilancio ed introducono due elementi rilevanti ai fini

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D. Lgs. n. 149/2011, e che si conclude con un altro documento obbligatorio quale la Relazione di fine mandato, ai sensi del DM 26 aprile 2013.

All’interno di questo perimetro il DUP costituisce il documento di collegamento e di aggiornamento scorrevole di anno in anno che tiene conto di tutti gli elementi non prevedibili nel momento in cui l’amministrazione si è insediata.

Dopo un periodo di sperimentazione, dal 2015 tutti gli enti sono obbligati ad abbandonare il precedente sistema contabile introdotto dal D. Lgs. n. 77/95 e successivamente riconfermato dal D. Lgs. n.

267/2000 e ad applicare i nuovi principi contabili previsti dal D. Lgs. n. 118/2011, così come successivamente modificato e integrato dal D.Lgs. n. 126/2014 il quale ha aggiornato, nel contempo, anche la parte seconda del Testo Unico degli Enti Locali, il D. Lgs. n. 267/2000, adeguandola alla nuova disciplina contabile.

In particolare il nuovo sistema dei documenti di bilancio si compone:

• dal Documento Unico di Programmazione (DUP);

• dallo schema di B ilancio che, riferendosi a un arco della programmazione triennale, comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è redatto secondo gli schemi previsti dall’allegato 9 al D. Lgs. n.118/2011, comprensivo dei relativi riepiloghi ed allegati indicati dall’art. 11 del medesimo decreto legislativo;

• dalla Nota Integrativa al Bilancio Finanziario di Previsione.

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VALENZA E CONTENUTI DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

Il DUP rappresenta lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e, nell’intenzione del legislatore, consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico ed unitario le discontinuità ambientali e organizzative.

In quest’ottica costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Nelle previsioni normative il documento si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. Il quadro strategico di riferimento è definito anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.

In particolare, individua - in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica - le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali, nonché gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Appare evidente la Sezione Strategica in argomento, dato atto che in questa fase d’avvio la Provincia del Sud Sardegna non è ancora dotata di Organi istituzionali, non può essere elaborata – in questa sede - con una “programmazione avente orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo”.

La Sezione Operativa (SeO) ha carattere generale, e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale sia pluriennale.

Il suo contenuto, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

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DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

LA SEZIONE STRATEGICA (SeS)

1 ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si deve inserire l’azione di governo dell’amministrazione.

L’attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:

a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di Stabilità sul comparto degli enti locali;

b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sull’ente;

c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente, in cui si inserisce l’azione amministrativa.

1.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE La programmazione delle attività e degli investimenti di un ente locale non può essere attuata senza il necessario raccordo con il contesto socio-economico e con la programmazione di altri enti costituenti la Pubblica Amministrazione, nonché dell'UE. Nella situazione attuale occorre verificare quali linee di sviluppo lo Stato Italiano intende programmare in materia di province, il quale (Stato) contrariamente al “comportamento” tenuto dalla regione Sardegna, che con la L.R. 2/2016 aveva già approvato il riordino del Sistema delle Autonomie Locali a prescindere dal risultato referendario del 4 dicembre u.s., non aveva previsto una “organizzazione” alternativa in caso di mancata “vincita del si”.

Fatte queste premesse, si ritiene opportuno fornire una breve informativa sui contenuti dei documenti di programmazione nazionale, tesa ad evidenziare, oltre ai numerosi elementi indispensabili per comprendere l'entità delle funzioni e dei trasferimenti assegnati al comparto degli enti locali, una serie di ulteriori indicatori utili ai fini del presente lavoro.

1.1.1 Le principali variabili macroeconomiche

Dall'analisi della Legge di Bilancio 2017 (che ricomprende anche la Legge di Stabilità) e sulla base di quanto riportato dai documenti di stima approvati da Bankitalia, emerge uno scenario programmatico di ritorno alla crescita, dopo un prolungato periodo di recessione: per il 2017 si riscontra un incremento del PIL pari allo 0,9 per cento, che si porta all’1,1 per cento per gli anni 2018 e 2019.

Gli interventi puntano a “mettere benzina” nel motore della crescita attraverso la riduzione delle tasse e l’aumento delle spese per investimenti. Allo stesso tempo sono stanziate risorse per sostenere le famiglie in difficoltà e migliorare l’inclusione sociale. Nel complesso la manovra contiene misure espansive pari a 27,03 miliardi netti nel 2017 (a livello di indebitamento netto) di cui 16,515 miliardi di minori entrate e 10,524 miliardi di maggiori spese.

Gli interventi sono coperti finanziariamente per 15,043 miliardi, di cui 11,242 miliardi di entrate aggiuntive e 3,801 di minori spese. Le entrate aggiuntive non vengono da un incremento delle imposte ma dall’ampliamento della base imponibile conseguito con iniziative di contrasto all’evasione dell’IVA, da misure una tantum che accompagnano processi di riforma della riscossione (tra cui la cosiddetta

“rottamazione” delle cartelle di riscossione prevista dal Decreto-Legge fiscale 22 ottobre 2016, n. 193 convertito con modificazioni dalla L. 1 dicembre 2016, n. 225) e semplificazione degli adempimenti,

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dalla vendita delle frequenze radioelettriche della banda larga. I restanti 11,996 miliardi derivano dall’utilizzo dei margini di bilancio disponibili tra indebitamento netto tendenziale e indebitamento netto programmatico, secondo quanto autorizzato dal Parlamento in considerazione delle spese per gli eventi sismici e per la gestione del fenomeno di arrivo dei migranti.

Nel 2017 prosegue il consolidamento dei conti pubblici: il deficit è previsto collocarsi al 2,3% del prodotto interno lordo, in miglioramento rispetto al 2,4% stimato per il 2016, mentre il rapporto debito/PIL è previsto in contrazione rispetto al 2016.

Le misure espansive comprendono sgravi fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, sugli adeguamenti energetici, sugli adeguamenti alle norme antisismiche; risorse per l’incremento degli investimenti pubblici, destinate alla realizzazione di infrastrutture e messa in sicurezza del territorio; il sostegno agli investimenti privati con particolare riguardo alle piccole e medie imprese e alle start up innovative e alle spese per adeguare i processi produttivi all’innovazione tecnologica; interventi per attrarre gli investimenti dall’estero, incentivi alla produttività, misure a favore della famiglia e per il sostegno della natalità, interventi per far fronte all’emergenza sismica, i fondi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego dopo 7 anni di blocco.

In campo fiscale, oltre alla cancellazione delle norme che disponevano aumenti di Iva e accise per oltre 15 miliardi, va ricordato che nel 2017 scatterà la riduzione dell’aliquota Ires (imposta sul reddito delle società) dal 27,5% al 24%, legiferata con la legge di stabilità 2016.

Effetti della manovra di finanza pubblica 2017- 2019 netto consolidamenti - Indebitamento netto (milioni di euro)

INTERVENTI

Indebitamento netto

2017 2018 2019

27.039 23.590 24.715

MINORI ENTRATE 16.515 9.586 9.370

MAGGIORI SPESE 10.524 14.004 15.345

- DDL Bilancio 10.524 13.359 15.345

- DL Fiscale 0 645 0

COPERTURE 15.043 17.006 21.931

MAGGIORI ENTRATE 11.242 13.605 13.883

- DDL Bilancio 6.982 8.292 10.130

- DL Fiscale 4.260 5.313 3.753

MINORI SPESE 3.801 3.402 8.048

SALDO FINALE -11.996 -6.584 -2.784

VARIAZIONE NETTA ENTRATE -5.273 4.019 4.513

 Tasso d'inflazione previsto

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DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

1.1.2 L'evoluzione normativa Negli ultimi anni il legislatore è intervenuto ripetutamente con importanti modifiche normative in tema

di Enti Locali. In ultimo la Legge di Stabilità 2017, chiamata Legge di Bilancio 2017, è stata definitivamente approvata con il voto di fiducia e ora attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per la sua entrata in vigore definitiva. Qui di seguito si riportano le principali novità della manovra finanziaria 2017:

- proroga del super-ammortamento del 140% e dell'iper ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa;

- proroga della cd “Nuova Sabatini”e delle misure di sostegno alle start-up innovative;

- abolizione per il triennio 2017-2019 della cosiddetta “Irpef agricola” e la decontribuzione per gli agricoltori under 40;

- riduzione IRES al 24% e l'IRI per le piccole imprese e i lavoratori autonomi;

- in merito al discorso pensioni, potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave o per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”. Le stesse categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a 3 anni e 7 mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione. Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, e la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%. L’APE aziendale avrà gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma i costi dell'operazione del prestito saranno a carico dell’azienda. Fra gli emendamenti approvati spicca l'ampliamento della possibilità di ricongiunzione dei contributi versati anche per le Casse private come quelle dei professionisti.

Collegata alla Legge di Stabilità 2017, vi è la conversione in Legge del decreto fiscale 193. In particolare il Senato ha approvato definitivamente il 24 novembre 2016, il disegno di legge di

"conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili" La Legge di conversione è la 225 del 1 dicembre 2016 pubblicata in GU il 2 dicembre 2016, in vigore dal 3 dicembre. Di seguito si riportano le principali disposizioni aggiornate:

- dal 1° luglio 2017 le società del Gruppo Equitalia saranno sciolte e per le attività di riscossione sarà istituito l’ente pubblico economico «Agenzia delle entrate-Riscossione» sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze;

- per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali sono stati ammessi alla sanatoria anche i ruoli affidati fino al 31 dicembre 2016 e sarà possibile presentare l’istanza di adesione alla definizione agevolata fino al 31 marzo 2017. E’ prevista la possibilità di saldare il debito in 5 rate anziché in 4 versando il 70% nel 2017 e il restante 30% nel 2018.

- Sono Soppressi gli studi di settore: dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017, con decreto del MEF sono individuati indici sintetici di affidabilità fiscale cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti.

- per le operazioni rilevanti ai fini IVA i soggetti passivi dovranno trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate, i dati di tutte le fatture emesse e ricevute nel trimestre di riferimento, comprese le bollette doganali e i dati delle relative variazioni, entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre;

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La revisione della spesa

La legge di Bilancio per il 2017 ha previsto la neutralizzazione della tanto temuta clausola di salvaguardia, ossia l’aumento in progress dell’IVA stabilito e rimandato, di volta in volta, dalle precedenti manovre finanziarie. Scampato il pericolo, è giunto il momento di rivedere con interventi di sistema le diverse e troppe aliquote IVA esistenti, raggruppandole e riducendo le esenzioni. In questa direzione si è mosso anche il Comitato Economico e Sociale Europeo con l’obiettivo di perseguire una politica modernizzata delle aliquote, offrendo ai singoli Paesi membri un maggior grado di libertà e flessibilità.

Il Governo mette nero su bianco l’intenzione, forse definitiva, di disattivare le clausole di salvaguardia, pesante fardello ereditato dalle precedenti leggi di stabilità. La copertura necessaria ad evitare gli aumenti vale circa 15,1 miliardi di euro per il 2017 e 19,6 dal 2018, da reperire necessariamente con maggiori risparmi di spesa derivanti da interventi di razionalizzazione e revisione della spesa pubblica.

La scelta del governo di puntare da subito su una seria ed efficace spending review rappresenta il segnale più chiaro di come le aspettative economiche non solo dell’Italia, ma dell’intera Unione europea siano state riviste dal ribasso. E non è un caso allora che a spingere sull’acceleratore dei tagli sia proprio il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha avuto un confronto serrato con il Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, da cui è emersa la necessità di abbandonare le ipotesi di allentare il rapporto deficit-Pil fino a un massimo del 2,4%: si dovrà restare entro l’1,8% e per farlo qualcuno dovrà fare dei sacrifici, a cominciare da quel settore sanitario che da tempo rappresenta per tutti i governi una sorta di buco nero delle risorse pubbliche. Le ipotesi di spendig review previste sono:

In materia Centrali d’acquisto:

Torna in auge ancora una volta una misura che viene da sempre richiamata quando si parla di riduzione della spesa pubblica: potenziamento delle cosiddette centrali d’acquisto, le quali dovrebbero permettere alle varie amministrazioni pubbliche di ottenere risparmi significativi sui capitoli di spesa.

In materia di Sanità:

E’ questo il fronte dal quale potrebbero arrivare i risparmi maggiori. Si stima in poco meno di due miliardi di euro la spesa che si dovrebbe tagliare. In realtà non saranno veri e propri tagli, ma a una riduzione di stanziamenti rispetto a quanto richiesto dal ministro competente. Il contenimento della stessa spesa potrebbe arrivare alla rinegoziazione dei contratti e all’obbligo di un tetto ai prezzi dei farmaci.

In materia di Regioni:

Sono previsti tagli da circa un miliardo di euro per le Regioni. Ancora non è chiaro in che maniera verranno attuati però questi risparmi. Quel che è sicuro fin d’ora invece, è che da questo giro di spending review dovrebbero essere risparmiati i Comuni che in passato su questo fronte hanno già pagato dazi pesantissimi.

In materia di Aziende partecipate:

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DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

particolari. Per favorire gli investimenti, si danno maggiori spazi finanziari fino a 700 milioni annui agli enti locali, di cui 300 destinati ad edilizia scolastica, ed alle regioni fino a complessivi 500 milioni annui. Confermato per il 2017 lo stop all'aumento delle aliquote delle tasse locali.

In tema di Province è ritenuto indispensabile che il nuovo Governo ponga tra le priorità il varo di un decreto legge per risolvere l’emergenza bilanci delle Province e delle Città metropolitane che, dopo il referendum del 4 dicembre, continuano a dover assicurare alle comunità servizi da cui dipende la sicurezza stessa dei cittadini”.È quanto definito nel documento approvato dal Comitato Direttivo delle Province italiane, che si è riunito il 15/12/2016 a Roma per fare le prime valutazioni sul post referendum e analizzare lo stato dei bilanci degli enti.

La richiesta principale dei Sindaci Presidenti di Provincia è l’azzeramento della manovra aggiuntiva per il 2017 attraverso il riparto del fondo per gli enti territoriali previsto dalla Legge di Bilancio con l’assegnazione alle Province di 650 milioni e 250 milioni alle Città metropolitane e l’implementazione delle risorse destinate a finanziare gli interventi di messa in sicurezza e gestione di 130 mila chilometri di strade, di 5100 scuole superiori e per le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico.

Il Presidente dell’Upi si è fatto portatore della richiesta di aprire da subito un confronto franco con il nuovo Governo per arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione, significando come siano presenti delle urgenze da rispettare, come i piani neve o il riscaldamento delle scuole: temi che devono essere considerati prioritari e su cui l’attenzione delle istituzioni deve essere massima, perché si tratta di garantire la sicurezza dei cittadini. Tanto più ora che il referendum ha sgombrato dal dibattito le questioni legate all’assetto delle Province e le ha confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica.

1.2 OBIETTIVI INDIVIDUATI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

Come anticipato, la R.A.S. con la Legge Regionale 04.02.2016, n.2, ha approvato il “Riordino del Sistema delle Autonomie Locali della Sardegna”. La stessa norma, pubblicata nel BURAS n.6 dell’11.02.2016, individua la circoscrizione territoriale della Provincia del Sud Sardegna corrispondente a quella della Provincia di Cagliari, esclusi i comuni appartenenti alla Città Metropolitana di Cagliari e a cui sono aggregati, nel rispetto della volontà delle comunità locali, i Comuni di Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo, Seui, Genoni e Villanovatulo.

Nei prossimi mesi sarà possibile conoscere a fondo tutti gli aspetti inerenti la programmazione regionale nella quale, certamente, saranno coinvolte e ricomprese le nuove realtà istituzionali.

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1.3 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO

In questo paragrafo sono trattate le principali variabili socio economiche che riguardano il territorio del Sud Sardegna.

1.3.1 Analisi del territorio e delle strutture

La conoscenza del territorio provinciale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la costruzione di qualsiasi strategia.

A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue infrastrutture:

T

ERRITORIO E

S

TRUTTURE Superficie Kmq. 6.53019

Strade statali che attraversano la provincia:

Strada statale 131 Carlo Felice: Cagliari - Porto Torres

Strada statale 130 Iglesiente: Cagliari - Iglesias

Strada statale 126 Sud Occidentale Sarda: Sant'Antioco - Marrubiu

Strada statale 125 Orientale Sarda: Cagliari - Palau

Strada statale 128 Centrale Sarda: Monastir - Oniferi

Strada statale 195 Sulcitana: Cagliari - San Giovanni Suergiu

Strada statale 196 di Villacidro: Decimomannu - Guspini

Rete ferroviaria della Sardegna:

Ferrovia Cagliari-Isili

Ferrovia Cagliari-Golfo Aranci Marittima

Ferrovia Decimomannu-Iglesias

Ferrovia Villamassargia-Carbonia

Architetture religiose:

Cattedrale di San Pantaleo, Dolianova

Basilica di Sant'Antioco Martire

Cattedrale di Santa Chiara

Chiesa di San Salvatore

Chiesa di Nostra Signora di Valverde

Chiesa di San Francesco

Cattedrale di San Pantaleo

Chiesa di San Ponziano

Cattedrale di Santa Maria di Monserrato

Chiesa di Santa Maria di Sibiola

Chiesa di Nostra Signora del Pilar

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DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019 Architetture Militari:

Castello di Acquafredda

Castello di Sanluri

Castello di Gioiosa Guardia

Castello di Baratuli

Castello di Salvaterra

Castello di Sassai o Orguglioso

Castello di Quirra

Castello di Las Plassas

Mura di Iglesias

Torri costiere

Castello di Villasor

Castello di Monreale

Insediamenti di interesse Archeologico:

Area archeologica di Matzanni

Bithia (sito archeologico)

Casteddu de Fanaris

Castello di Gioiosa Guardia

Catacombe di Sant'Antioco

Complesso archeologico di Pranu Muttedu

Complesso nuragico di Seruci

Domus de janas di Bruncu Maddeus

Grotta di Punta Niedda

Ingurtosu

Insediamento fenicio-punico di Pani Loriga

Ipogeo di Padru Jossu

Ipogeo di Sant'Iroxi

Menhir Genna Prunas

Metalla

Miniera di Serbariu

Monte Sirai

Monteponi

Montevecchio

Neapolis (Sardegna)

Necropoli di Is Calitas

Necropoli di Is Loccis-Santus

Necropoli di Monte Luna

Necropoli di Montessu

Necropoli di Pranu Narbonis

Necropoli di Samassi

Necropoli di San Benedetto

Necropoli di San Giorgio

Nuraghe Adoni

Nuraghe Arrubiu

Nuraghe Dom'e Campu

Nuraghe Fenu

Nuraghe Gennerei

Nuraghe Is Paras

Nuraghe Meurra

Nuraghe Sa Domu 'e s'Orcu (Domusnovas)

Nuraghe Sa Perdaia

Nuraghe Sa Turrita

Nuraghe San Lussorio

Nuraghe Sirai

Nuraghe Su Mulinu

Nuraghe Surbiu

(14)

Perdas Longas

Porto Flavia

Pozzo sacro di Funtana Coberta

Pozzo sacro Sa Mitza de Nieddinu

Salaponi

Santuario nuragico di Santa Vittoria

Sarcapos

Su Nuraxi

Sulki

Tempio di Antas

Tempio di Domu de Orgia

Tomba dei giganti di Barrancu Mannu

Tomba dei giganti di Sa Domu 'e S'Orcu

Tomba dei giganti di Su cuaddu 'e Nixias

Rilievi:

Monte Sette Fratelli

Monte Serpeddì,

Monte Genis,

Monte Linas.

Mari:

Sono numerose le spiagge nel territorio della provincia, bagnato dal mar Tirreno e da quello di Sardegna. Tra le principali località balneari si segnalano Chia, Costa Rei, la Costa Verde, le isole di Sant'Antioco e San Pietro, Porto Pino, Teulada e Villasimius.

(15)

DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

1.3.2 Analisi demografica L’analisi demografica costituisce uno degli approfondimenti di maggior interesse per l’amministratore

pubblico, i dati che qui di seguito si riportano sono quelli attualmente disponibili sui diversi siti internet, pertanto, hanno carattere fortemente approssimativi:

Analisi demografica

Popolazione Totale Sud Sardegna alla data del 31-05-2016 357.071 BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2016(DATI PROVVISORI)

PROVINCIA:MEDIO CAMPIDANO

Mese Popolazione

inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo

Naturale Iscritti Cancellati

Saldo migratorio e per

altri motivi

Unità in più/meno

dovute a variazioni territoriali

Popolazione fine periodo

Totale

Gennaio 99320 59 80 -21 101 109 -8 0 99291

Febbraio 99291 46 100 -54 130 135 -5 0 99232

Marzo 99232 46 110 -64 111 112 -1 0 99167

Aprile 99167 33 80 -47 112 144 -32 0 99088

Maggio 99088 44 75 -31 94 110 -16 0 99041

Giugno 99041 41 93 -52 106 118 -12 0 98977

Luglio 98977 36 81 -45 118 137 -19 0 98913

Maschi

Gennaio 49136 32 53 -21 45 44 1 0 49116

Febbraio 49116 21 41 -20 63 60 3 0 49099

Marzo 49099 28 52 -24 54 49 5 0 49080

Aprile 49080 17 35 -18 57 72 -15 0 49047

Maggio 49047 22 38 -16 55 56 -1 0 49030

Giugno 49030 23 49 -26 61 54 7 0 49011

Luglio 49011 26 36 -10 52 63 -11 0 48990

Femmine

Gennaio 50184 27 27 0 56 65 -9 0 50175

Febbraio 50175 25 59 -34 67 75 -8 0 50133

Marzo 50133 18 58 -40 57 63 -6 0 50087

Aprile 50087 16 45 -29 55 72 -17 0 50041

Maggio 50041 22 37 -15 39 54 -15 0 50011

Giugno 50011 18 44 -26 45 64 -19 0 49966

Luglio 49966 10 45 -35 66 74 -8 0 49923

(16)

BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2016(DATI PROVVISORI) PROVINCIA:CARBONIA-IGLESIAS

Mese Popolazione

inizio periodo Nati Vivi Morti Saldo

Naturale Iscritti Cancellati

Saldo migratorio e per

altri motivi

Unità in più/meno

dovute a variazioni territoriali

Popolazione fine periodo

Totale

Gennaio 127062 67 107 -40 175 228 -53 0 126969

Febbraio 126969 54 110 -56 179 198 -19 0 126894

Marzo 126894 65 138 -73 122 182 -60 0 126761

Aprile 126761 46 106 -60 126 183 -57 0 126644

Maggio 126644 37 94 -57 165 168 -3 0 126584

Giugno 126584 45 86 -41 121 160 -39 0 126504

Luglio 126504 66 103 -37 150 179 -29 0 126438

Maschi

Gennaio 62063 34 62 -28 87 116 -29 0 62006

Febbraio 62006 23 58 -35 90 81 9 0 61980

Marzo 61980 35 72 -37 64 93 -29 0 61914

Aprile 61914 27 49 -22 59 81 -22 0 61870

Maggio 61870 22 53 -31 82 76 6 0 61845

Giugno 61845 21 43 -22 65 76 -11 0 61812

Luglio 61812 35 49 -14 82 93 -11 0 61787

Femmine

Gennaio 64999 33 45 -12 88 112 -24 0 64963

Febbraio 64963 31 52 -21 89 117 -28 0 64914

Marzo 64914 30 66 -36 58 89 -31 0 64847

Aprile 64847 19 57 -38 67 102 -35 0 64774

Maggio 64774 15 41 -26 83 92 -9 0 64739

Giugno 64739 24 43 -19 56 84 -28 0 64692

Luglio 64692 31 54 -23 68 86 -18 0 64651

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DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

1.4 PARAMETRI UTILIZZATI PER PROGRAMMARE I FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI DELL'ENTE

La tabella che segue il riepilogo dei principali indicatori di bilancio relativi alle entrate, con riferimento alle gestioni oggetto di programmazione nel presente documento.

Denominazione indicatori 2014 2015 2016 2017 2018 2019

E1 - Autonomia finanziaria 13,07 48,52 48,71

E2 - Autonomia impositiva 12,13 45,43 45,64

E3 - Prelievo tributario pro capite 30.842 7.114 7.142

E4 - Indice di autonomia tariffaria propria 0,01 0,03 0,03

Così come per l’entrata, si espongono nella tabella che segue anche i principali indici di struttura relativi alla spesa.

Denominazione indicatori 2014 2015 2016 2017 2018 2019

S1 - Rigidità delle Spese correnti 7,89 27,18 27,07

S2 - Incidenza degli Interessi passivi sulle

Spese correnti 0,21 0,84 0,83

S3 - Incidenza della Spesa del personale sulle

Spese correnti 7,87 25,60 25,51

S4 - Spesa media del personale 56.983 45.572 45.572

S5 - Copertura delle Spese correnti con

Trasferimenti correnti 92,64 52,64 52,64

S6 - Spese correnti pro capite 292,16 71,74 72,05

S7 - Spese in conto capitale pro capite 58,49 0,60 0,57

ALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

2.1 ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l’analisi strategica dell’ente deve necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’ente. In particolare, partendo dall’analisi delle strutture esistenti, vengono di seguito brevemente analizzate le modalità di gestione dei servizi pubblici locali

Sono quindi definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente.

2.1.1 Le strutture dell'ente

(18)

Le tabelle che seguono propongono le principali informazioni riguardanti le infrastrutture della nuova Provincia, i dati hanno carattere di provvisorietà in quanto l’elencazione risulta carente per quegli immobili e/o strutture che saranno acquisiti con la cessazione della provincia di Cagliari.

Immobili Numero

Stabile via Paganini - Sanluri 1

Stabile via S.Antioco - Sanluri 1

Stabile Ex Comunità Montana – via San Niccolò - Guspini 1

Caserma VV.FF - Sanluri 1

Carbonia - Via Mazzini 1

Carbonia - Via Fertilia 1

Sede di Iglesias 1

Centro Provinciale Antinsetti di San Giovanni Suergiu 1 Locali di Santadi – Stabile adiacente all’Istituto Agrario 1

Strutture scolastiche – Territorio Cessata Prov. M. C. Numero

Scuole secondarie licei n° 3 (sedi n° 4) 3

Scuole secondarie tecniche n°2 (sedi n° 3) 2

Scuole secondarie professionali n° 2 (sedi n° 5) 2

Altre scuole di competenza provinciale (scuole per l’infanzia non statale) n° 16

Strutture scolastiche – Territorio Cessata Prov. C. I. Numero

Liceo Artistico 2

Liceo Classico 1

Liceo Scientifico 7

Liceo Linguistico 4

Liceo Scienze umane 4

Istituto Tecnico Economico 7

Istituto Tecnico Tecnologico 6

Istituto Professionale Servizi 6

Istituto Professionale Servizi 6

Istituto Professionale Industria e Artigianato 4

(19)

DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

2.2 I SERVIZI EROGATI Nella tabella che segue si riepilogano le principali tipologie di servizio previsti nel Bilancio di Previsione:

Denominazione del Modalità di Soggetto

servizio gestione gestore

Manutenzione Edifici Scolastici Interna Soc. Partecipate

Servizio Antinsetti Interna Soc. Partecipate

Manutenzione Edifici Istituzionali Interna Soc. Partecipate Manutenzione verde Edifici

Scolastici

Interna Soc. Partecipate

Manutenzione strade Provinciali Interna Soc. Partecipate Manutenzione corsi

d’acquaProvinciali

Esterna Privato

Servizi Generali- Biblioteca Interna Soc. Partecipate

Servizi Generali- Uscierato Interna Soc. Partecipate

Gestione Impianti - Edifici scolastici

Interna Soc. Partecipate

Manutenzione Edifici Scolastici Interna Soc. Partecipate

2.2.1 Le funzioni esercitate su delega

FUNZIONI ES ERCI TATE S U DEL EGA L’Art. 29 della L.R. n. 2/2016 così recita:

“1. Le province, in via transitoria e fino alla loro definitiva soppressione, esercitano le funzioni fondamentali elencate all'articolo 1, comma 85, della legge n. 56 del 2014. Le Funzioni e servizi delegati dallo Stato”.

Tale previsione normativa assegna alle Province le seguenti funzioni fondamentali:

a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza;

b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;

c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale;

d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;

e) gestione dell'edilizia scolastica;

f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale;

g) cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione di servizi in forma associata in base alle specificità del territorio medesimo;

h) cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti.

(20)

2.3 LE PARTECIPAZIONI

2.3.1 Società ed enti partecipati

La Provincia del Sud Sardegna “assorbe” le partecipazioni delle due Province incluse, più la quota del 24,61% della Proservice S.p.A., Società in house della cessante Provincia di Cagliari. Con Deliberazione dell’Amministratore Straordinario n. 23 del 16/12/2016 è stata approvata la stessa acquisizione, avvenuta a titolo gratuito.

Qui di seguito si riportano i dati per quanto in questione:

Gal Linas Campidano s.c.a.r.l.

Entità della partecipazione

€ 15.000,00 Funzioni attribuite, attività svolte in favore

dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

La Società, in coerenza con le finalità consortili istituzionali e quale configurazione giuridica del Gruppo di Azione Locale costituito per l'attuazione, in generale, di strategie di sviluppo locale ed in particolare di strategie di sviluppo rurale realizzate con la metodologia LEADER, ha come scopo prioritario la valorizzazione delle aree di competenza, attraverso la promozione, valorizzazione ed il sostegno dei fattori di sviluppo economico, sociali ed occupazionali.

Ragione sociale Società Consortile a r.l.

Misura della partecipazione dell’amministrazione € 15.000,00

Durata dell’impegno Dicembre 2050

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per l’anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale

€ 0,00

Nessuno

(21)

DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano- Villacidro

Funzioni attribuite, attività svolte in favore dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

Il consorzio, nell’ambito territoriale di riferimento, persegue le finalità di promuovere le condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività produttive nei settori dell’industria, dei servizi, e altri.

Ragione sociale Ente pubblico economico: Consorzio Industriale

Provinciale costituito ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs.

267/2000.

Norme di riferimento: L.R. 10/2008 “Riordino di funzioni in materia di aree industriali”

Durata dell’impegno 31.12.2030

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per

l’anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale € 0,00

(22)

SI Servizi Srl

Entità della partecipazione

100%

Funzioni attribuite, attività svolte in favore dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

Attività strumentali all’amministrazione in modalità global service degli istituti scolastici e sedi istituzionali, servizio sfalcio erba strade provinciali.

Ragione sociale Società a responsabilità limitata

Misura della partecipazione dell’amministrazione 100%

Durata dell’impegno Continuativa

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale

€ 530.000,00 (stima)

Numero dei rappresentati dell’amministrazione negli organi di governo

Nessuno

Annotazioni:

La SI Servizi srl è una società a totale partecipazione della cessata Provincia di Carbonia Iglesias, nata con atto costitutivo stipulato il 19 marzo del 2008 ed iscritta nel Registro delle Imprese di Cagliari.La società può operare esclusivamente nei confronti del socio unico e compiere tutte le attività di produzione di beni e servizi privi di rilevanza economica, strumentali all'attività dell'Amministrazione Provinciale e funzionali allo svolgimento delle finalità istituzionali, tra cui, a fini puramente

esemplificativi i servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici provinciali, di

manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade di pertinenza provinciale e relativa segnaletica stradale, tutte le attività complementari e sussidiarie alle precedenti.

Con verbale di Assemblea del 25 luglio 2014, la Si. Servizi S.r.l. è stata posta in liquidazione.

(23)

DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

Consorzio AUSI

(Consorzio per la promozione delle Attività Universitarie del Sulcis Iglesiente)

Entità della partecipazione

32%

Funzioni attribuite, attività svolte in favore dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

Attività formative in favore della Pubblica Amministrazione.

Ragione sociale Consorzio

Misura della partecipazione dell’amministrazione 32%

Durata dell’impegno Annuale

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale

€ 50.000,00 (stima)

Numero dei rappresentati dell’amministrazione negli organi di governo

n. 1 nel CDA n. 1 nel Comitato Tecnico

Annotazioni:

Il Consorzio AUSI si propone, così come risulta dallo Statuto, nell'interesse generale di tutti i soggetti coinvolti, senza scopo di lucro e mediante l'istituzione di un'organizzazione comune, di favorire lo sviluppo e l'innovazione dei Consorziati.

(24)

Gal Sulcis Iglesiente

(Gruppo di Azione Locale Sulcis Iglesiente, Capoterrra e Campidano di Cagliari S.c.a.r.l.)

Entità della partecipazione

€ 8.800,00 Funzioni attribuite, attività svolte in favore

dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

La Società, in coerenza con le finalità consortili istituzionali e quale configurazione giuridica del Gruppo di Azione Locale costituito per l'attuazione, in generale, di strategie di sviluppo locale ed in particolare di strategie di sviluppo rurale realizzate con la metodologia LEADER, ha come scopo prioritario la valorizzazione delle aree di competenza, attraverso la promozione, valorizzazione ed il sostegno dei fattori di sviluppo economico, sociali ed occupazionali.

Ragione sociale Società Consortile a r.l.

Misura della partecipazione dell’amministrazione € 8.800,00

Durata dell’impegno Marzo 2020

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per l’anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale

€ 0,00

Nessuno

Annotazioni:

Il Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari è stato selezionato dalla Regione Sardegna quale soggetto attuatore, mediante l'approccio Leader, di parte degli interventi previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.

ll GAL si è dotato di un Piano di Sviluppo Locale, approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Esso costituisce la cornice di azioni, misure e strategie da perseguire per il raggiungimento degli obiettivi miranti allo sviluppo locale e al superamento delle criticità tipiche dei territori rurali e delle attività imprenditoriali, sociali e culturali che insistono sul territorio stesso.

(25)

DUP - Documento Unico di Programmazione 2017 - 2019

PROSERVICE S.p.A.

Entità della partecipazione

24,61%

Funzioni attribuite, attività svolte in favore dell’amministrazione o delle attività di servizio pubbliche affidate

Attività di gestione dei servizi nel settore della

manutenzione edilizia e impiantistica delle sedi istituzionali e delle scuole provinciali, della manutenzione delle strade provinciali mediante numerose sedi operative dislocate nel territorio provinciale, della lotta agli insetti nocivi

nell’intero territorio provinciale.

Ragione sociale Società per Azioni

Misura della partecipazione dell’amministrazione 24,61%

Durata dell’impegno Continuativa

Onere complessivo a qualunque titolo gravante per anno sul bilancio dell’amministrazione provinciale

€ 1.786.000,00 (stima)

Numero dei rappresentati dell’amministrazione negli organi di governo

Nessuno

Annotazioni:

La Provincia di Cagliari, dal 1999, nell’ambito del proprio territorio, ha affidato alla Società Proservice, in qualità di società in house, la gestione dei servizi nel settore della manutenzione edilizia e impiantistica delle sedi istituzionali e delle scuole provinciali, della manutenzione delle strade provinciali mediante numerose sedi operative dislocate nel territorio provinciale, della lotta agli insetti nocivi nell’intero territorio provinciale. Allo stato attuale, svolge il 75,39 per cento della propria attività nell’area territoriale della Città metropolitana di Cagliari e il rimanente 24,61 per cento nel territorio della Provincia di Cagliari destinato a far parte della Provincia del Sud Sardegna. Mediante l’adozione degli opportuni atti amministrativi la provincia del Sud sardegna ha acquisto a titolo gratuito, in applicazione delle disposizioni della legge regionale n. 2/2016 e della deliberazione della G.R. n. 57/12 del 2016, una quota del capitale sociale della società Proservice S.p.A. pari a n.

12.305 azioni ordinarie del valore di € 5,16 cadauna, per un valore di euro 63.493,80 corrispondente, come già detto, al 24,61 per cento del capitale sociale della Proservice S.p.A.. In previsione di tale riorganizzazione, la Proservice S.p.A.

ha già provveduto a modificare il proprio statuto ai sensi del D.Lgs. 175/2016 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, prevedendo di essere partecipata, nella sua qualità di società in house, da più soggetti pubblici locali e soggetta alla procedura di controllo analogo congiunto. Le finalità perseguibili dalla partecipazione della Provincia del Sud Sardegna nella società in house Proservice S.p.A. corrispondono allo svolgimento delle attività di cui alle lettere a) e d) del comma 2 dell’art. 2 del Decreto legislativo del 19.8.2016 n. 175.

2.5 RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

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