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Vita quotidiana a scuola: come si passa il tempo

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Academic year: 2022

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Vita quotidiana a scuola:

come si passa il tempo

“TENERE LA CLASSE”

Viterbo 22-23 febbraio 2013

Donatella Cesareni e Franca Rossi

Donatella Cesareni, Franca Rossi Un. Sapienza di Roma

(2)

La vita quotidiana a scuola

Complessità della professione insegnante

“…il comportamento in classe consiste in un tessuto di micropratiche sociali molto complesse, che spesso

sfuggono alla consapevolezza dei loro stessi soggetti (insegnanti inclusi) e che possono essere descritte solo sul piano dell’etnografia (Simonicca, 2012)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

(3)

Le pratiche didattiche

Una prospettiva da cui guardare le pratiche di insegnamento è quella di considerare come viene interpretato l’apprendimento e come viene concettualizzata la mente di chi impara.

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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LA RICERCA

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

LIMITI:

Insegnanti volontari

Presenza dell’osservatore

Selezione dei dati osservativi

(5)

Cosa fa l’insegnante a scuola? (il sistema di categorie)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

(6)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

Cosa fa l’insegnante a scuola? (il sistema di categorie)

(7)

Cosa fa l’insegnante? I tempi

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

(8)

La sequenza delle attività

pianificazione del lavoro 9.22.00 Esercizi scritti autonomi 9.24.00 Assegnazione compiti 9.27.00 Esercizi orali 9.29.00 Attività organizzative 9.31.00

predica 9.33.00

Assegnazione compiti 9.35.00

non presenza 9.39.00

Esercizi scritti autonomi 9.42.00 fornire strategie 9.47.00

Rimprovero 9.48.00

note e comunicazioni ai

genitori 9.50.00

Lezione 9.57.00

richiesta di riepilogo

studente 10.04.00

Esercizi orali 10.06.00 transizione 10.11.00

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

Insegnante Anna, Italiano, 10 nov.

lezione 12.15.00 lettura 12.20.00 discussione 12.35.00 entra qualcuno 12.40.00 lettura dialogata 12.43.00 rimprovero 12.55.00 lettura dialogata 12.56.00

assegnazione

compiti 13.05.00

Insegnante Rita, Scienze, 6 marzo

(9)

Cosa fa l’insegnante? I tempi

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

(10)

Il tempo consistente della verifica

“Riporta i temi (corretti a casa). Discussione sui problemi comuni: i tempi verbali. Fa scrivere sul quaderno le regole di un tema riguardo i tempi verbali.

Spiega (rispiega) le regole per scrivere correttamente un tema facendo esempi di errori e facendo arrivare loro stessi alla regola.

“Io vado a scuola, poi io faccio ricreazione..” Cosa c’è che non va? I ragazzi rispondono. “Bravi, il soggetto. In italiano c’è il soggetto sottinteso. Il soggetto va esplicitato quando dal contesto non è chiaro”.

Consegna i temi corretti, gli dà anche due fotocopie con la valutazione particolareggiata. Una da attaccare sul foglio protocollo l’altra sul diario e da far firmare. Mentre gli altri fanno esercizi chi ha delle domande sul tema riconsegnato si alza e parla con la prof.” Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Il tempo consistente della verifica

La prof. chiede alla classe se hanno avuto difficoltà a svolgere i problemi a casa. Quasi tutti rispondono di si.

La prof. chiama alla lavagna un alunno per correggere il problema con il suo aiuto. Terminato il primo si passa al secondo …” (ins. Rita, 10 marzo, matematica)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Trasmette conoscenza o ne favorisce la costruzione (35,50% del tempo scuola dell’insegnante)

IN CHE MODO?

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Trasmissione di conoscenze

(20% del tempo scuola dell’insegnante)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Che cosa trasforma una lezione in lezione “dialogata”

Sequenza 1

“Dice di scrivere tutto quello che sanno sul nome.

L’insegnante va alla lavagna e chiede ai ragazzi di dire quello che hanno scritto per alzata di mano. Fissa i concetti principali che escono dai ragazzi. Spiega quello che viene fuori. Controlla le pagine della spiegazione del nome. Fa copiare lo schema sulla lavagna ai ragazzi”.

(10.11.2011, ins.Anna, Italiano) Sequenza 2

“Dopo la vita si passa alla ripetizione delle opere (…) soprattutto del cantico dell’Inferno. La prof. interviene spesso per aggiungere altre informazioni e soprattutto risponde alle curiosità degli alunni. (2 marzo, ins.Elena Italiano) Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Prende spunto da un intervento di un alunno “visto che avete lanciato questa palla io la prendo”. Attiva una

discussione con gi alunni sulla situazione economica dell’Italia. Dal dibattito sull’attualità prende poi spunto per educare “chiamiamola educazione al risparmio”

(Ins. Anna, 7 nov., geografia )

Spiega l’obiettivo dei lavori di gruppo: una volta finito il lavoro i gruppi si mischieranno per condividere i lavori e unire i contributi. Si preparano i gruppi, ogni gruppo farà l’analisi di una poesia. … l’insegnante supervisiona i

lavori dei vari gruppi correggendo gli errori (note

dell’osservatore: è sempre alla loro altezza e cerca di sollecitare spiegazioni) (Anna, 9 nov. Italiano)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

“Tracce” di costruzione di conoscenza

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Gestisce il clima della classe e la disciplina IN CHE MODO?

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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I rimproveri

Rimprovera la classe che inizia a rumoreggiare “Scusate siamo alla succursale di Montecitorio! Batte la mano sulla cattedra e chiede di fare silenzio e rispettare il compagno interrogato” (ins.Elena, italiano 23 gen.)

(h.11.43) Rimprovera un alunno che lancia le penne a un compagno, (11.44) riprende a seguire l’esercizio correggendo l’alunna alla lavagna, (11.47) mette un’ulteriore nota sul registro di classe allo stesso alunno di prima per aver detto una parolaccia. Chiama alla lavagna un’altra alunna, intanto l’elemento è ancora in piedi che disturba. La prof. continua a rimproverarlo. (11.49) Interviene il bidello che sente urlare la prof. (ins. Onelia, 17 feb. , matematica)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Le “prediche”

Fa il resoconto del consiglio di classe e chiede ai ragazzi di sollecitare i loro genitori ad informarsi. La situazione non va bene né per il profitto né per il comportamento. “Non si sa perché non si riesce a sbloccare questa situazione”. Dice che parteciperanno alle gite di più giorni solo se entro gennaio dimostreranno di aver cambiato atteggiamento.

(ins.Elena, inglese 15 dic.)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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Es. di dialogo e confronto: quando la relazione è più simmetrica

I ragazzi raccontano quello che hanno fatto sabato pomeriggio uscendo tutti insieme. “Approvo la vostra uscita a Tivoli, città storica, perché oltre che su facebook, bisogna anche incontrarsi sulla strada, per sentire gli odori delle persone. Non approvo la vostra uscita al McDonald”. Abbiamo dedicato i primi minuti al racconto di esperienze personali e questo è

utilissimo, ma ricordatevi che siete sempre sotto osservazione per la disciplina. (Ins. Anna, 11 nov., italiano))

Chiede quale sia il messaggio del brano appena letto e riflette con loro su come comportarsi se si è vittima di bullismo cibernetico (Ins. Elena, 14 nov. , inglese)

I ragazzi all’entrata in classe hanno trovato la disposizione dei banchi cambiata: da isole a ferro di cavallo. I ragazzi manifestano disappunto (note del osservatore: i ragazzi sono molto dispiaciuti, qualche alunna piange, molto probabilmente non vogliono separarsi dai loro compagni preferiti). La professoressa spiega che la decisione è stata presa dagli organi collegiali. Dopo aver accolto le critiche dei ragazzi chiede di fare una prova di almento due giorni, se poi non dovesse andare ancora bene allora si potrebbe rivalutare questa decisione (Ins. Lina, italiano, 29

febbraio)

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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In conclusione: Qualche spunto di riflessione

In generale relazione positiva

Le pratiche didattiche?

– Uso formativo della verifica e della correzione dei compiti

– Tecnologie

– Partecipazione

Donatella Cesareni, Un. Sapienza diRoma

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