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Academic year: 2022

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(1)

REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 16273 DEL 26/10/2020 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA

Area: SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE. INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(GIGLI MARIA PIA) (GIGLI MARIA PIA) (A. LANCIA) (M. LASAGNA)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, AMBIENTE E

RISORSE NATURALI ___________________________(Onorati Enrica)

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 06/11/2020 prot. 861 ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

Proposta di Deliberazione Consiliare concernente: Proroga della scadenza del "Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n. 15/2000). Triennio 2018-2020" approvato con DCR n. 14 del 8 agosto 2018.

___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

(2)

Oggetto: Proposta di Deliberazione Consiliare concernente: Proroga della scadenza del “Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n.

15/2000). Triennio 2018 – 2020” approvato con DCR n. 14 dell‟8 agosto 2018.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell‟Assessore all‟Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali

VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n.6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e successive modifiche;

VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive modifiche;

VISTA la Convenzione sulla diversità biologica, approvata nel 1992 nella Conferenza di Rio delle Nazioni Unite sull‟Ambiente e lo Sviluppo e ratificata dalla legge 14 febbraio 1994, n.124, secondo la quale “gli Stati sono responsabili della conservazione della loro diversità biologica e dell‟utilizzazione durevole delle loro risorse biologiche”;

VISTO il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l‟alimentazione e l‟agricoltura adottato dalla trentunesima riunione della Conferenza della FAO a Roma il 3 novembre 2001 e ratificato con Legge 6 aprile 2004, n.101, che, ponendosi l‟obiettivo della conservazione e dell‟uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali per l‟agricoltura e l‟alimentazione anche attraverso una distribuzione equa dei benefici derivanti dal loro uso, affida ai governi la responsabilità di adottare gli strumenti necessari per garantire questi diritti e per aiutare gli agricoltori che si occupano attivamente di conservazione;

VISTO il “Protocollo di Nagoya” relativo all'accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione, trattato internazionale adottato il 29 ottobre 2010 dalle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

VISTA la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita” COM (2020) 380 final del 20.5.2020;

VISTA la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni „Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente‟ COM (2020) 381 final del 20.5.2020;

VISTA la Decisione C (2015)8079 del 17 novembre 2015 con la quale la Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2014/2020;

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VISTO il Regolamento (UE) N. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n.

814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell‟11 marzo 2014 che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/532 della Commissione del 16 aprile 2020 recante deroga, in relazione all‟anno 2020, ai regolamenti di esecuzione (UE) n. 809/2014, (UE) n.

180/2014, (UE) n. 181/2014, (UE) 2017/892, (UE) 2016/1150, (UE) 2018/274, (UE) 2017/39, (UE) 2015/1368 e (UE) 2016/1240 per quanto riguarda taluni controlli amministrativi e in loco applicabili nel settore della politica agricola comune;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;

VISTA la Legge 1 dicembre 2015, n. 194 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”;

VISTO il «Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo» (PNBA) che ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 14 febbraio 2008 ed è stato approvato con D.M. n.

28672 del 14/12/2009;

VISTO il Documento “Linee Guida Nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ, della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse per l‟agricoltura” adottate con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 6 luglio 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24 luglio 2012;

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VISTA la Delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020 Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

VISTA la Delibera del Consiglio dei ministri 29 luglio 2020 Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri 7 ottobre 2020 Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

VISTI i seguenti Decreti legge:

- 23 febbraio 2020, n. 6 convertito con modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- 17 marzo 2020 n. 18 convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 recante: “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- 25 marzo 2020, n. 19 convertito dalla legge 22 maggio 2020, n. 35 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- 8 aprile 2020, n. 23 convertito dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”;

- 19 maggio 2020, n. 34 convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- 30 luglio 2020, n. 83 convertito dalla legge 25 settembre 2020, n. 124 “Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020 (e disciplina del rinnovo degli incarichi di direzione di organi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica).

- 14 agosto 2020, n. 104 convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia.”

- 7 ottobre 2020, n. 125 Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.

VISTI i seguenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm):

- 1 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”

- 4 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 9 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

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- 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 1 aprile 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 10 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 26 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- 18 maggio 2020 Modifiche al Dpcm 17 maggio 2020;

- 11 giugno 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 14 luglio 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 7 agosto 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 7 settembre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 13 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n.

74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 18 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 24 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

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- 3 novembre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n.

33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

VISTA la Legge Regionale 12 agosto 2020, n. 11, “Legge di contabilità regionale”;

VISTA la Legge Regionale 27 dicembre 2019, n. 28, “Legge di stabilità regionale 2020”;

VISTA la Legge Regionale 27 dicembre 2019, n. 29, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022”;

VISTA la Legge regionale 10 gennaio 1995, n. 2, “Istituzione dell‟agenzia regionale per lo sviluppo e l‟innovazione dell‟agricoltura del Lazio (ARSIAL)” e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la Legge regionale 1 marzo 2000, n.15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario” volta a favorire e promuovere iniziative in difesa della biodiversità in campo agricolo, e che all‟art. 6 stabilisce che la Regione approva un Piano settoriale di intervento triennale, attuato da ARSIAL, nel quale sono stabilite le linee guida per le attività inerenti la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14 concernente Piano Settoriale di intervento per la Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n.

15/2000). Triennio 2018-2020;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del 20 novembre 2018, n. 688 Legge Regionale 1 marzo 2000, n. 15. Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario. Triennio 2018 - 2020. PROGRAMMA OPERATIVO PRIMA e SECONDA ANNUALITÁ;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 657 del 25 novembre 2015 concernente

“Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Presa d'atto della Decisione della Commissione Europea n. C (2015)8079 del 17 novembre 2015”;

VISTO il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2014 – 2020, approvato dalla Commissione europea con Decisione (C2015) 8312 del 20/11/2015, e ss.mm.ii pubblicato nel sito internet istituzionale www.lazioeuropa.it;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 147 del 05 aprile 2016 e ss.mm.ii., con la quale sono state approvate le “Linee di indirizzo per la gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 e disposizioni attuative generali” ed i relativi allegati;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 133 del 28/0372017 concernente

“Reg.(CE) n. 1305/2013. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2014-2020.

Recepimento del D.M. 25 gennaio 2017, n. 2490, relativo alla “Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per

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inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale”.

Disposizioni regionali di attuazione per le misure “a investimento”.” e ss.mm.ii.;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 424 del 28/06/2019 concernente

“Regolamento (UE) n. 1305/2013 - Linee di indirizzo per la gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 e disposizioni attuative generali. Modifica della D.G.R. n. 147 del 5 aprile 2016 e successive modifiche e integrazioni;

VISTO l‟Atto di Organizzazione n. G11470 10/10/2016 avente ad oggetto “Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 - Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio. Conferimento dell'incarico di Responsabile di Misura/Sotto- Misura/Tipologia di operazione” e ss.mm.ii;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G09679 del 31/08/2016 concernente “PSR 2014/2020 – sottomisura 10.2 Sostegno per la conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura, tipologia di operazione 10.2.1 Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura. Condizioni e modalità di attuazione e di erogazione del sostegno”;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G07302 del 22/06/2020 con la quale è stata aggiornata la suddetta Determinazione n. G09679 del 31/08/2016 a seguito di una richiesta alla Commissione europea di modifica redazionale della scheda della tipologia di operazione 10.2.1”

Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, approvata con nota Ares (2019)5118849;

VISTA la nota circolare n. 198783 del 13/03/2019 dell‟Autorità di Gestione PSR 2014-2020 del Lazio concernente “Indicazioni sull‟ammissibilità dell‟IVA al cofinanziamento comunitario”;

CONSIDERATO che nel PSR 2014-2020 nell'ambito della Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, è previsto il finanziamento delle attività svolte dall‟Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l‟Innovazione in Agricoltura del Lazio (ARSIAL) in attuazione della Legge regionale n. 15/2000

“Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario";

CONSIDERATO che il Piano Settoriale di intervento 2018-2020 approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14 prevede che le attività da svolgere da parte dell‟ARSIAL vengano attuate con una spesa annuale di € 950.000 e che il finanziamento delle attività è a carico del bilancio dell‟Agenzia, ai sensi dell‟art. 9 della L.R. n. 15/2000, avvalendosi anche dei contributi previsti dal PSR del Lazio 2014-2020 e di eventuali ulteriori fondi comunitari o nazionali, nel rispetto delle vigenti norme in materia, con particolare riferimento al divieto di doppio finanziamento;

VISTA la domanda di sostegno presentata da ARSIAL il 21/09/2018 completa di progetto e piano finanziario, inserita su SIAN con n. 84250194002 e prot. AGEA.ASR.2018.1700400, al fine di accedere al finanziamento previsto dal PSR - Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, per un importo di € 2.850.000,00 suddiviso su tre annualità (2018, 2019, 2020);

VISTO il progetto allegato alla suddetta domanda di sostegno, nel quale le attività da svolgere da parte di ARSIAL sono state descritte e dettagliate in ragione di quanto approvato dal Piano Settoriale d‟intervento 2018-2020;

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VISTE le domande di rettifica della domanda iniziale di sostegno n. 94250090118 del 18/04/2019, protocollo: AGEA.ASR.2019.0357181 e n. 94250168435 del 19/09/2019, n.

protocollo: AGEA.ASR.2019.1176683 che tengono conto della nota circolare n. 198783 del 13/03/2019 dell‟Autorità di Gestione PSR 2014-2020 del Lazio concernente “Indicazioni sull‟ammissibilità dell‟IVA al cofinanziamento comunitario”;

VISTO il verbale istruttorio del 6/8/2020 redatto dalla struttura regionale competente a conclusione della procedura di ammissibilità della suddetta domanda di sostegno, con il quale per la realizzazione del progetto è ammesso un importo di € 2.573.654,86 a fronte di un importo richiesto di € 2.850.000,00; il verbale è stato inviato ad ARSIAL il 6/8/2020 con nota prot. N. 704354 ed ARSIAL, con nota prot. N. 0006775/2020 del 07/08/2020 ha comunicato di non aver nulla da osservare;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G10821 del 23/09/2020 concernente

“Regolamento (UE) n. 1305/2013. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2014/2020.

Sottomisura 10.2 Sostegno per la conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura, tipologia di operazione 10.2.1 Conservazione delle risorse genetiche vegetali e animali in agricoltura. Autorizzazione al finanziamento della domanda presentata da ARSIAL il 21/09/2018 con n. 84250194002, successivamente rettificata con n. 94250168435 del 19/09/2019, e approvazione dello Schema del provvedimento di concessione del sostegno”;

VISTO il Provvedimento di concessione N. 10.2.1-RM-06/10/2020.01 del 06/10/2020 inviato ad ARSIAL con nota protocollo n. 853807 del 06/10/2020, con il quale si è disposto di concedere al beneficiario ARSIAL - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l‟Innovazione in Agricoltura del Lazio, (codice CUAA 04838391003) il contributo di euro 2.573.654,86,00 per il sostegno richiesto con domanda n. 84250194002 nell‟ambito della Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali e animali in agricoltura tramite attività svolte da ARSIAL”;

CONSIDERATO che il termine delle attività del progetto approvato e finanziato con il suddetto provvedimento di concessione (come riportato anche nel progetto presentato da ARSIAL e allegato alla domanda di sostegno) coincide con il termine della programmazione regionale triennale e corrisponde al 31 dicembre 2020, data di scadenza della terza annualità del Piano settoriale di intervento triennale 2018-2020 approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14, fatte salve eventuali proroghe autorizzate dall‟amministrazione regionale ai sensi della Determinazione n. G09679 del 31/08/2016, articolo 10, in cui è previsto che: “1. Al termine dei programmi pluriennali, per cause di forza maggiore o per altre circostanze indipendenti dalla volontà dell‟ARSIAL, può essere concessa una proroga fino a un massimo di 180 giorni per l‟ultimazione dei pagamenti e la presentazione della domanda di pagamento.”;

VISTE la nota prot. n. 0006679/2020 del 05/08/2020, con la quale l‟ARSIAL ha chiesto di prorogare la scadenza delle attività, prevista per il 31 dicembre 2020, fino al 21/09/2022, e la nota prot. n. 8331 del 14/10/2020 con la quale ARSIAL ha chiesto di rivedere il termine di conclusione delle attività stabilito nel provvedimento di concessione (31/12/2020) al fine di permettere che ARSIAL possa sviluppare compiutamente le attività programmate e soddisfare le condizioni di ammissibilità della spesa a valere sul PSR Lazio 20414/2020;

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CONSIDERATO che l‟emergenza COVID-19 ha determinato e sta determinando un effettivo rallentamento delle attività con particolare riferimento:

- alle attività di campo connotate da una loro stagionalità;

- alla realizzazione delle varie forme di aggregazione previste dal progetto (riunioni, incontri tecnici, presentazioni, ecc.) a causa delle misure di distanziamento sociale stabilite dal Governo;

- alle attività degli enti di ricerca che operano in convenzione (svolgimento di analisi, ricerca sul campo e verifiche strumentali);

- alle attività di supporto svolte da ARSIAL alla gestione delle Tipologie di operazione

“10.1.8- Conservazione in azienda e in situ della biodiversità agraria vegetale” e “10.1.9 - Conservazione in azienda, in situ o ex situ, della biodiversità agraria animale” del PSR. Ai fini del pagamento del premio a superficie e a UBA agli agricoltori/allevatori iscritti alla Rete di conservazione e sicurezza che detengono varietà e razze locali, ARSIAL, tramite controlli in campo, certifica la corrispondenza varietale/ di razza delle risorse vegetali/

animali;

PRESO ATTO dell'evolversi della situazione epidemiologica relativa alla diffusione dell‟epidemia da COVID-19 e del carattere pandemico stabilito dall‟OMS e considerato che l‟alternarsi di fasi che vedono l‟incremento dei casi accertati e fasi di allentamento della pandemia, hanno sfociato in provvedimenti delle autorità tali da non poter garantire un normale svolgimento di qualsiasi attività lavorativa e sociale;

CONSIDERATO che sebbene il Piano settoriale d‟intervento sia riferito al triennio 2018- 2020, di fatto non è interessato dalle attività finanziabili dal PSR il periodo dell‟annualità 2018 anteriore alla data di approvazione del Piano stesso (08/08/2018);

CONSIDERATO che le attività previste nel progetto presentato da ARSIAL al fine di ottenere il finanziamento del PSR:

- rispondono a quanto previsto dalle linee programmatiche definite dalla Giunta e dal Consiglio regionali nel Piano settoriale di intervento 2018-2020;

- si sviluppano attraverso complesse articolazioni che coinvolgono, tra l‟altro, n. 6 enti scientifici e territoriali per Accordi di collaborazione, n. 15 enti pubblici e privati in convenzione cui è affidato il compito di realizzare, insieme con ARSIAL, con n. 22 progetti tecnico – scientifici inerenti il censimento sul territorio, la caratterizzazione delle risorse genetiche animali e vegetali iscritte e da iscrivere al Registro volontario regionale di cui alla L.R. n. 15/2000;

- rivestono un interesse pubblico in quanto consentono la salvaguardia di un bene comune costituito dalle varietà vegetali e dalle razze animali locali soggette ad erosione genetica;

rappresentano un patrimonio utile per affrontare alcune delle sfide dettate dai cambiamenti climatici in corso e dalla richiesta di salubrità del cibo; contribuiscono all‟attuazione delle tipologie di operazione 10.1.8 e 10.1.9 del PSR che premiano gli agricoltori/allevatori che custodiscono nella loro azienda la biodiversità agraria del Lazio; permettono ricadute di tipo economico per le aziende che si dedicano alla conservazione e al mantenimento di tali risorse, attraverso la loro valorizzazione mediante l‟attivazione di filiere locali;

ATTESO che per le motivazioni su esposte e data la complessità del progetto presentato da ARSIAL, ai fini della sua realizzazione sono necessari tempi superiori al periodo 08/08/2020 - 31/12/2020 in cui è compreso il Piano settoriale di intervento 2018-2020 e a cui è riferito il finanziamento tramite la Tipologia di operazione 10.2.1 del PSR 2014-2020;

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RITENUTO necessario assicurare lo svolgimento ed il completamento delle attività in corso ed il finanziamento tramite il PSR 2014-2020 di quanto programmato dalla Regione Lazio con il Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R.

15/2000). Triennio 2018-2020 approvato con DCR n. 14 del 08/08/2018, prolungando i termini per le attività ivi previste;

RITENUTO necessario, pertanto, prorogare il Piano settoriale di intervento 2018-2020 approvato con DCR 8 agosto 2018, n. 14 fino all‟ 8 agosto 2022, data che tiene conto del periodo del 2018 che completa il triennio di programmazione (01/01/2018 - 08//08/2018), cui dovrà essere aggiunto il periodo complessivo di emergenza stabilito fino ad oggi dal Governo (01/02/2020 – 31/01/2021) in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (COVID-19);

RITENUTO opportuno approvare e sottoporre all‟esame del Consiglio Regionale la proroga all‟ 8 agosto 2022 della scadenza del Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n. 15/2000) -Triennio 2018-2020, prevista per il 31 dicembre 2020;

DATO ATTO che, poiché le risorse afferenti al PSR Programma di sviluppo rurale 2014- 2020 sono gestite direttamente da AGEA, la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale,

DELIBERA

Di adottare e sottoporre all‟esame del Consiglio Regionale la seguente proposta di Deliberazione consiliare concernente: Proroga della scadenza del “Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n. 15/2000). Triennio 2018 – 2020” approvato con DCR n. 14 dell‟8 agosto 2018.

IL CONSIGLIO REGIONALE VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n.6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale” e successive modifiche;

VISTA la Convenzione sulla diversità biologica, approvata nel 1992 nella Conferenza di Rio delle Nazioni Unite sull‟Ambiente e lo Sviluppo e ratificata dalla legge 14 febbraio 1994, n.124, secondo la quale “gli Stati sono responsabili della conservazione della loro diversità biologica e dell‟utilizzazione durevole delle loro risorse biologiche”;

VISTO il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l‟alimentazione e l‟agricoltura adottato dalla trentunesima riunione della Conferenza della FAO a Roma il 3 novembre 2001 e ratificato con Legge 6 aprile 2004, n.101, che, ponendosi l‟obiettivo della

(11)

conservazione e dell‟uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali per l‟agricoltura e l‟alimentazione anche attraverso una distribuzione equa dei benefici derivanti dal loro uso, affida ai governi la responsabilità di adottare gli strumenti necessari per garantire questi diritti e per aiutare gli agricoltori che si occupano attivamente di conservazione;

VISTO il “Protocollo di Nagoya” relativo all'accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione, trattato internazionale adottato il 29 ottobre 2010 dalle parti della Convenzione sulla diversità biologica;

VISTA la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita” COM (2020) 380 final del 20.5.2020;

VISTA la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni „Una strategia "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente‟ COM (2020) 381 final del 20.5.2020;

VISTA la Decisione C (2015)8079 del 17 novembre 2015 con la quale la Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2014/2020;

VISTO il Regolamento (UE) N. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n.

814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell‟11 marzo 2014 che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/532 della Commissione del 16 aprile 2020 recante deroga, in relazione all‟anno 2020, ai regolamenti di esecuzione (UE) n. 809/2014, (UE) n.

180/2014, (UE) n. 181/2014, (UE) 2017/892, (UE) 2016/1150, (UE) 2018/274, (UE) 2017/39, (UE)

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2015/1368 e (UE) 2016/1240 per quanto riguarda taluni controlli amministrativi e in loco applicabili nel settore della politica agricola comune;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;

VISTA la Legge 1 dicembre 2015, n. 194 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”;

VISTO il «Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse Agricolo» (PNBA) che ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 14 febbraio 2008 ed è stato approvato con D.M. n.

28672 del 14/12/2009;

VISTO il Documento “Linee Guida Nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ, della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse per l‟agricoltura” adottate con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 6 luglio 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 171 del 24 luglio 2012;

VISTA la Delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020 Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

VISTA la Delibera del Consiglio dei ministri 29 luglio 2020 Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri 7 ottobre 2020 Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

VISTI i seguenti Decreti legge:

- 23 febbraio 2020, n. 6 convertito con modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 13 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

- 17 marzo 2020 n. 18 convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 recante: “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- 25 marzo 2020, n. 19 convertito dalla legge 22 maggio 2020, n. 35 “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- 8 aprile 2020, n. 23 convertito dalla legge 5 giugno 2020, n. 40 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”;

- 19 maggio 2020, n. 34 convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- 30 luglio 2020, n. 83 convertito dalla legge 25 settembre 2020, n. 124 “Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata

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il 31 gennaio 2020 (e disciplina del rinnovo degli incarichi di direzione di organi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica).

- 14 agosto 2020, n. 104 convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia.”

- 7 ottobre 2020, n. 125 Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.

VISTI i seguenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm):

- 1 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19”

- 4 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 9 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 1 aprile 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 10 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 26 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

- 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

- 18 maggio 2020 Modifiche al Dpcm 17 maggio 2020;

- 11 giugno 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 14 luglio 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

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- 7 agosto 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 7 settembre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 13 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n.

74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 18 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n.

33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

- 24 ottobre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n.

33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

- 3 novembre 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n.

33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

VISTA la Legge Regionale 12 agosto 2020, n. 11, “Legge di contabilità regionale”;

VISTA la Legge Regionale 27 dicembre 2019, n. 28, “Legge di stabilità regionale 2020”;

VISTA la Legge Regionale 27 dicembre 2019, n. 29, “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2020-2022”;

VISTA la Legge regionale 10 gennaio 1995, n. 2, “Istituzione dell‟agenzia regionale per lo sviluppo e l‟innovazione dell‟agricoltura del Lazio (ARSIAL)” e successive modifiche e integrazioni;

VISTA la Legge regionale 1 marzo 2000, n.15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario” volta a favorire e promuovere iniziative in difesa della biodiversità in campo agricolo, e che all‟art. 6 stabilisce che la Regione approva un Piano settoriale di intervento triennale, attuato da ARSIAL, nel quale sono stabilite le linee guida per le attività inerenti la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14 concernente Piano Settoriale di intervento per la Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n.

15/2000). Triennio 2018-2020;

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VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del 20 novembre 2018, n. 688 Legge Regionale 1 marzo 2000, n. 15. Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario. Triennio 2018 - 2020. PROGRAMMA OPERATIVO PRIMA e SECONDA ANNUALITÁ;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 657 del 25 novembre 2015 concernente

“Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Presa d'atto della Decisione della Commissione Europea n. C (2015)8079 del 17 novembre 2015”;

VISTO il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2014 – 2020, approvato dalla Commissione europea con Decisione (C2015) 8312 del 20/11/2015, e ss.mm.ii pubblicato nel sito internet istituzionale www.lazioeuropa.it;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 147 del 05 aprile 2016 e ss.mm.ii., con la quale sono state approvate le “Linee di indirizzo per la gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 e disposizioni attuative generali” ed i relativi allegati;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 133 del 28/0372017 concernente

“Reg.(CE) n. 1305/2013. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio per il periodo 2014-2020.

Recepimento del D.M. 25 gennaio 2017, n. 2490, relativo alla “Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale”.

Disposizioni regionali di attuazione per le misure “a investimento”.” e ss.mm.ii.;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 424 del 28/06/2019 concernente

“Regolamento (UE) n. 1305/2013 - Linee di indirizzo per la gestione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 e disposizioni attuative generali. Modifica della D.G.R. n. 147 del 5 aprile 2016 e successive modifiche e integrazioni;

VISTO l‟Atto di Organizzazione n. G11470 10/10/2016 avente ad oggetto “Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 - Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio. Conferimento dell'incarico di Responsabile di Misura/Sotto- Misura/Tipologia di operazione” e ss.mm.ii;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G09679 del 31/08/2016 concernente “PSR 2014/2020 – sottomisura 10.2 Sostegno per la conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura, tipologia di operazione 10.2.1 Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura. Condizioni e modalità di attuazione e di erogazione del sostegno”;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G07302 del 22/06/2020 con la quale è stata aggiornata la suddetta Determinazione n. G09679 del 31/08/2016 a seguito di una richiesta alla Commissione europea di modifica redazionale della scheda della tipologia di operazione 10.2.1”

Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, approvata con nota Ares (2019)5118849;

VISTA la nota circolare n. 198783 del 13/03/2019 dell‟Autorità di Gestione PSR 2014-2020 del Lazio concernente “Indicazioni sull‟ammissibilità dell‟IVA al cofinanziamento comunitario”;

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CONSIDERATO che nel PSR 2014-2020 nell'ambito della Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, è previsto il finanziamento delle attività svolte dall‟Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l‟Innovazione in Agricoltura del Lazio (ARSIAL) in attuazione della Legge regionale n. 15/2000

“Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario";

CONSIDERATO che il Piano Settoriale di intervento 2018-2020 approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14 prevede che le attività da svolgere da parte dell‟ARSIAL vengano attuate con una spesa annuale di € 950.000 e che il finanziamento delle attività è a carico del bilancio dell‟Agenzia, ai sensi dell‟art. 9 della L.R. n. 15/2000, avvalendosi anche dei contributi previsti dal PSR del Lazio 2014-2020 e di eventuali ulteriori fondi comunitari o nazionali, nel rispetto delle vigenti norme in materia, con particolare riferimento al divieto di doppio finanziamento;

VISTA la domanda di sostegno presentata da ARSIAL il 21/09/2018 completa di progetto e piano finanziario, inserita su SIAN con n. 84250194002 e prot. AGEA.ASR.2018.1700400, al fine di accedere al finanziamento previsto dal PSR - Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura”, per un importo di € 2.850.000,00 suddiviso su tre annualità (2018, 2019, 2020);

VISTO il progetto allegato alla suddetta domanda di sostegno, nel quale le attività da svolgere da parte di ARSIAL sono state descritte e dettagliate in ragione di quanto approvato dal Piano Settoriale d‟intervento 2018-2020;

VISTE le domande di rettifica della domanda iniziale di sostegno n. 94250090118 del 18/04/2019, protocollo: AGEA.ASR.2019.0357181 e n. 94250168435 del 19/09/2019, n.

protocollo: AGEA.ASR.2019.1176683 che tengono conto della nota circolare n. 198783 del 13/03/2019 dell‟Autorità di Gestione PSR 2014-2020 del Lazio concernente “Indicazioni sull‟ammissibilità dell‟IVA al cofinanziamento comunitario”;

VISTO il verbale istruttorio del 6/8/2020 redatto dalla struttura regionale competente a conclusione della procedura di ammissibilità della suddetta domanda di sostegno, con il quale per la realizzazione del progetto è ammesso un importo di € 2.573.654,86 a fronte di un importo richiesto di € 2.850.000,00; il verbale è stato inviato ad ARSIAL il 6/8/2020 con nota prot. N. 704354 ed ARSIAL, con nota prot. N. 0006775/2020 del 07/08/2020 ha comunicato di non aver nulla da osservare;

VISTA la Determinazione dirigenziale n. G10821 del 23/09/2020 concernente

“Regolamento (UE) n. 1305/2013. Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2014/2020.

Sottomisura 10.2 Sostegno per la conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura, tipologia di operazione 10.2.1 Conservazione delle risorse genetiche vegetali e animali in agricoltura. Autorizzazione al finanziamento della domanda presentata da ARSIAL il 21/09/2018 con n. 84250194002, successivamente rettificata con n. 94250168435 del 19/09/2019, e approvazione dello Schema del provvedimento di concessione del sostegno”;

VISTO il Provvedimento di concessione N. 10.2.1-RM-06/10/2020.01 del 06/10/2020 inviato ad ARSIAL con nota protocollo n. 853807 del 06/10/2020, con il quale si è disposto di concedere al beneficiario ARSIAL - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l‟Innovazione in Agricoltura del Lazio, (codice CUAA 04838391003) il contributo di euro 2.573.654,86,00 per il

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sostegno richiesto con domanda n. 84250194002 nell‟ambito della Misura 10, Sottomisura 10.2, Tipologia di operazione 10.2.1 “Conservazione delle risorse genetiche vegetali e animali in agricoltura tramite attività svolte da ARSIAL”;

CONSIDERATO che il termine delle attività del progetto approvato e finanziato con il suddetto provvedimento di concessione (come riportato anche nel progetto presentato da ARSIAL e allegato alla domanda di sostegno) coincide con il termine della programmazione regionale triennale e corrisponde al 31 dicembre 2020, data di scadenza della terza annualità del Piano settoriale di intervento triennale 2018-2020 approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 8 agosto 2018, n. 14, fatte salve eventuali proroghe autorizzate dall‟amministrazione regionale ai sensi della Determinazione n. G09679 del 31/08/2016, articolo 10, in cui è previsto che: “1. Al termine dei programmi pluriennali, per cause di forza maggiore o per altre circostanze indipendenti dalla volontà dell‟ARSIAL, può essere concessa una proroga fino a un massimo di 180 giorni per l‟ultimazione dei pagamenti e la presentazione della domanda di pagamento.”;

VISTE la nota prot. n. 0006679/2020 del 05/08/2020, con la quale l‟ARSIAL ha chiesto di prorogare la scadenza delle attività, prevista per il 31 dicembre 2020, fino al 21/09/2022, e la nota prot. n. 8331 del 14/10/2020 con la quale ARSIAL ha chiesto di rivedere il termine di conclusione delle attività stabilito nel provvedimento di concessione (31/12/2020) al fine di permettere che ARSIAL possa sviluppare compiutamente le attività programmate e soddisfare le condizioni di ammissibilità della spesa a valere sul PSR Lazio 20414/2020;

CONSIDERATO che l‟emergenza COVID-19 ha determinato e sta determinando un effettivo rallentamento delle attività con particolare riferimento:

- alle attività di campo connotate da una loro stagionalità;

- alla realizzazione delle varie forme di aggregazione previste dal progetto (riunioni, incontri tecnici, presentazioni, ecc.) a causa delle misure di distanziamento sociale stabilite dal Governo;

- alle attività degli enti di ricerca che operano in convenzione (svolgimento di analisi, ricerca sul campo e verifiche strumentali);

- alle attività di supporto svolte da ARSIAL alla gestione delle Tipologie di operazione

“10.1.8- Conservazione in azienda e in situ della biodiversità agraria vegetale” e “10.1.9 - Conservazione in azienda, in situ o ex situ, della biodiversità agraria animale” del PSR. Ai fini del pagamento del premio a superficie e a UBA agli agricoltori/allevatori iscritti alla Rete di conservazione e sicurezza che detengono varietà e razze locali ARSIAL, tramite controlli in campo, certifica la corrispondenza varietale/ di razza delle risorse vegetali/ animali;

PRESO ATTO dell'evolversi della situazione epidemiologica relativa alla diffusione dell‟epidemia da COVID-19 e del carattere pandemico stabilito dall‟OMS e considerato che l‟alternarsi di fasi che vedono l‟incremento dei casi accertati e fasi di allentamento della pandemia, hanno sfociato in provvedimenti delle autorità tali da non poter garantire un normale svolgimento di qualsiasi attività lavorativa e sociale;

CONSIDERATO che sebbene il Piano settoriale d‟intervento sia riferito al triennio 2018- 2020, di fatto non è interessato dalle attività finanziabili dal PSR il periodo dell‟annualità 2018 anteriore alla data di approvazione del Piano stesso (08/08/2018);

CONSIDERATO che le attività previste nel progetto presentato da ARSIAL al fine di ottenere il finanziamento del PSR:

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- rispondono a quanto previsto dalle linee programmatiche definite dalla Giunta e dal Consiglio regionali nel Piano settoriale di intervento 2018-2020;

- si sviluppano attraverso complesse articolazioni che coinvolgono, tra l‟altro, n. 6 enti scientifici e territoriali per Accordi di collaborazione, n. 15 enti pubblici e privati in convenzione cui è affidato il compito di realizzare, insieme con ARSIAL, con n. 22 progetti tecnico – scientifici inerenti il censimento sul territorio, la caratterizzazione delle risorse genetiche animali e vegetali iscritte e da iscrivere al Registro volontario regionale di cui alla L.R. n. 15/2000;

- rivestono un interesse pubblico in quanto consentono la salvaguardia di un bene comune costituito dalle varietà vegetali e dalle razze animali locali soggette ad erosione genetica;

rappresentano un patrimonio utile per affrontare alcune delle sfide dettate dai cambiamenti climatici in corso e dalla richiesta di salubrità del cibo; contribuiscono all‟attuazione delle tipologie di operazione 10.1.8 e 10.1.9 del PSR che premiano gli agricoltori/allevatori che custodiscono nella loro azienda la biodiversità agraria del Lazio; permettono ricadute di tipo economico per le aziende che si dedicano alla conservazione e al mantenimento di tali risorse, attraverso la loro valorizzazione mediante l‟attivazione di filiere locali;

ATTESO che per le motivazioni su esposte e data la complessità del progetto presentato da ARSIAL, ai fini della sua realizzazione sono necessari tempi superiori al periodo 08/08/2020 - 31/12/2020 in cui è compreso il Piano settoriale di intervento 2018-2020 e a cui è riferito il finanziamento tramite la Tipologia di operazione 10.2.1 del PSR 2014-2020;

RITENUTO necessario assicurare lo svolgimento ed il completamento delle attività in corso ed il finanziamento tramite il PSR 2014-2020 di quanto programmato dalla Regione Lazio con il Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R.

15/2000). Triennio 2018-2020 approvato con DCR n. 14 del 08/08/2018, prolungando i termini per le attività ivi previste;

RITENUTO necessario, pertanto, prorogare il Piano settoriale di intervento 2018-2020 approvato con DCR 8 agosto 2018, n. 14 fino all‟8 agosto 2022, data che tiene conto del periodo del 2018 che completa il triennio di programmazione (01/01/2018 - 08//08/2018), cui dovrà essere aggiunto il periodo complessivo di emergenza stabilito fino ad oggi dal Governo (01/02/2020 – 31/01/2021) in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (COVID-19);

RITENUTO opportuno approvare la proroga all‟ 8 agosto 2022 della scadenza del Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n.

15/2000). Triennio 2018-2020 approvato con Delibera del Consiglio regionale n. 14 del 08/08/2018, prevista per il 31 dicembre 2020;

DELIBERA

Di approvare la proroga all‟ 8 agosto 2022 della scadenza del Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario (L.R. n. 15/2000). Triennio 2018-2020 approvato con Delibera del Consiglio regionale n. 14 del 08/08/2018, prevista per il 31 dicembre 2020.

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Il Piano è attuato dall‟Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell‟Innovazione dell‟Agricoltura del Lazio (ARSIAL) ed è finanziato dai contributi previsti dal PSR del Lazio 2014-2020, Misura 10 Pagamenti Agro-climatico-ambientali, Tipologia di operazione 10.2.1- Conservazione delle risorse genetiche vegetali ed animali in agricoltura, gestiti direttamente da AGEA.

Le attività dovranno svolgersi tenendo conto di ogni forma di semplificazione amministrativa e tecnica dettata dall‟emergenza epidemiologica COVID-19 e prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

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