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2) il potenziamento dei punti vaccinali

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Academic year: 2022

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Interrogazione n. 135

presentata in data 26 marzo 2021

a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri

Potenziamento dei punti vaccinali a risposta orale

Premesso che:

- il Piano Vaccinale Anticovid emanato dal Commissario Straordinario del Governo per l'emergenza epidemiologica Covid-19 in data 13.03.2021 individua i principi che sovrintendono l’intera pianificazione e guidano la logistica di gestione di tutto il processo vaccinale rispettivamente nella capillarità e nella spinta sulla distribuzione e somministrazione;

- il suddetto Piano Vaccinale Anticovid identifica le seguenti 3 linee operative per la condotta di una campagna vaccinale rapida ed efficace: 1) approvvigionamento e distribuzione; 2) monitoraggio dei fabbisogni; 3) capillarizzazione della somministrazione;

- la linea guida relativa alla capillarizzazione della somministrazione si definisce realizzabile mediante 2 azioni precise: 1) l’ampliamento della platea dei vaccinatori; 2) il potenziamento dei punti vaccinali. Il potenziamento della rete vaccinale esistente si attuerà con criterio di progressività e potranno essere utilizzati, oltre alle strutture sanitarie, le caserme e i centri vaccinali attualmente già attivi, anche i siti produttivi, la grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni o della CEI (Conferenza Episcopale Italiana);

Considerato che:

- il suddetto Piano Vaccinale Anticovid considera una progressione della capacità vaccinale necessariamente legata all’incremento dei punti vaccinali già attivi dalle 170.000 alle 500.000 somministrazioni giornaliere entro il mese di aprile, pertanto questa fase temporale è da considerarsi particolarmente significativa dal punto di vista logistico-organizzativo in vista della vaccinazione di massa;

- la Regione Marche ad oggi ha organizzato 48 punti di somministrazione in tutto il territorio, di cui 26 ospedalieri e 22 territoriali, per una media di quasi 32.000 utenti per ciascuno di essi, fattore logistico che sta determinando oggettivi disagi soprattutto nei comuni più piccoli la cui popolazione è costretta a raggiungere punti di somministrazione vaccinale distanti decine e decine di chilometri. Alcuni di questi punti, inoltre, risultano non idonei, in termini di spazi e organizzazione, a recepire il bacino di utenti prenotati e si incorre giornalmente nel rischio di creare insalubri assembramenti e lunghe attese, particolarmente stancanti per le persone over 80, categoria ancora in fase di vaccinazione;

INTERROGANO

l’Assessore competente per conoscere:

- quando intende incrementare la rete vaccinale già attiva e di quante unità;

(2)

- se intende prevedere un punto di somministrazione del vaccino Anticovid per ogni Comune, dotato almeno di una palestra, ovvero un punto di somministrazione ogni 10.000 abitanti di media;

- se intende concertare con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) l’attivazione di nuovi punti vaccinali negli spazi delle chiese, in linea con i criteri di potenziamento della rete vaccinale indicati nel piano vaccinale nazione del 10.03.2021 e riportati in premessa.

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