Carcinoma della prostata
Epidemiologia, fattori di rischio, etiopatogenesi, cenni di istopatologia (mirati al profilo clinico della neoplasia), profilo
clinico, cenni di terapia
Anna Marina Liberati Anna Marina Liberati
Marco Gunnellini Marco Gunnellini
Lorenzo Falchi Lorenzo Falchi
Universit
Universitàà degli Studi di Perugia –degli Studi di Perugia – A.A. 2013/2014A.A. 2013/2014
Una delle pi
Una delle piùù comuni neoplasie comuni neoplasie del sesso maschile
del sesso maschile ►► (20% di (20% di tutti i tumori di nuova diagnosi) tutti i tumori di nuova diagnosi)
EPIDEMIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA
Raro < 50 anni Raro < 50 anni
L’L’incidenza del carcinoma incidenza del carcinoma prostatico aumenta con l prostatico aumenta con l’’etetàà
►► (3-(3-4% ogni anno).4% ogni anno).
Seconda causa di morte per Seconda causa di morte per neoplasia nel sesso maschile neoplasia nel sesso maschile
►► (11% delle morti per cancro)(11% delle morti per cancro)
Studi autoptici hanno Studi autoptici hanno
evidenziato piccole neoplasie evidenziato piccole neoplasie prostatiche occulte nell
prostatiche occulte nell’ ’80% 80%
degli uomini di et
degli uomini di età à > 80 anni > 80 anni
PROSTATA ANATOMIA E FUNZIONE PROSTATA ANATOMIA E FUNZIONE
Ghiandola sessuale accessoria che circonda l
Ghiandola sessuale accessoria che circonda l’’uretra e uretra e contribuisce alla secrezione eiaculatoria
contribuisce alla secrezione eiaculatoria
Localizzata nella pelvi Localizzata nella pelvi
tra vescica e retto tra vescica e retto
I nervi per i corpi I nervi per i corpi cavernosi del pene cavernosi del pene (plesso pelvico
(plesso pelvico--erezione) erezione) viaggiano in un fascio viaggiano in un fascio vascolonervoso lungo la vascolonervoso lungo la
faccia posterolaterale faccia posterolaterale
della prostata della prostata
Circondata in maniera Circondata in maniera incompleta da una fine incompleta da una fine capsula composta da capsula composta da
collagene, elastina collagene, elastina
e muscolo liscio e muscolo liscio
Rapporti anatomici della prostata
Rapporti anatomici della prostata
Anatomia funzionale della prostata Anatomia funzionale della prostata
Il parenchima della prostata può essere suddiviso in 3 zone visi
Il parenchima della prostata può essere suddiviso in 3 zone visibili sia allbili sia all’’ecografia ecografia transrettale sia all
transrettale sia all’’esame anatomopatologicoesame anatomopatologico
Sito di Sito di insorgenza insorgenza di di ≥≥ 70% dei 70% dei
carcinomi carcinomi della prostata della prostata
Sito di insorgenza Sito di insorgenza delldell’’11--5% di tutti i 5% di tutti i
carcinomi carcinomi prostatici prostatici Sito di insorgenza del 20% dei carcinomi prostatici Sito di insorgenza del 20% dei carcinomi prostatici
Sito di origine dell
Sito di origine dell’ ’ iperplasia prostatica benigna iperplasia prostatica benigna
ZONA ZONA PERIFERICA PERIFERICA
Regione posterolaterale 70% del parenchima
prostatico
ZONA DI TRANSIZIONE ZONA DI TRANSIZIONE Intorno all’uretra prostatica 25% del parenchima prostatico
ZONA ZONA CENTRALE CENTRALE Circonda i dotti
eiaculatori 10% del parenchima
prostatico
STROMA STROMA
Struttura microscopica della prostata Struttura microscopica della prostata Tessuto epiteliale
Tessuto epiteliale
C. epiteliali basali
C. epiteliali basali C. colonnari secretorieC. colonnari secretorie C. neuroendocrineC. neuroendocrine
Stroma Stroma
►circonda l►circonda l’’epitelio epitelio prostatico
prostatico Fibroblasti, Fibroblasti, Muscolo liscio, Muscolo liscio, Nervi
Nervi Vasi Vasi
Compartimento basale Compartimento basale
Cellule colonnari secretorie Cellule colonnari secretorie
Cellule staminali pluripotenti Cellule staminali pluripotenti capaci di automantenimento e capaci di automantenimento e
potenziale differenziativo potenziale differenziativo
NON ESPRIMONO IL RECETTORE NON ESPRIMONO IL RECETTORE
PER GLI ANDROGENI PER GLI ANDROGENI
Cellule specializzate a produrre Cellule specializzate a produrre
le secrezioni dell
le secrezioni dell’eiaculato’eiaculato
Gli androgeni inducono Gli androgeni inducono
differenziazione differenziazione
e specializzazione delle cellule colonnari e specializzazione delle cellule colonnari
Espressione di Espressione di
PSA PSA
recettori androgenici (RA) recettori androgenici (RA)
Struttura microscopica della prostata Struttura microscopica della prostata
Cellule neuroendocrine
Cellule neuroendocrine
Coinvolte nella regolazione della Coinvolte nella regolazione della crescita dellcrescita dell’’epitelio prostaticoepitelio prostatico
Le cellule stromali:
Le cellule stromali:
esprimono recettori androgenici (RA) esprimono recettori androgenici (RA)
Secernono polypeptide growth factor e keratinocyte growth factor Secernono polypeptide growth factor e keratinocyte growth factor
Possibile ruolo patogenetico nell
Possibile ruolo patogenetico nell’’insorgenza:insorgenza:
1. 1. ipertrofia prostatica ipertrofia prostatica 2. 2. carcinoma carcinoma
Anormali interazioni stroma/epitelio Anormali interazioni stroma/epitelio
Alterata proliferazione e differenziazione cellulare Alterata proliferazione e differenziazione cellulare
Regolazione omeostatica dell
Regolazione omeostatica dell ’ ’ epitelio epitelio (meccanismo paracrino)
(meccanismo paracrino)
Struttura microscopica della prostata
Struttura microscopica della prostata
Struttura microscopica della prostata
Struttura microscopica della prostata
La cellula neoplastica del carcinoma prostatico La cellula neoplastica del carcinoma prostatico
origina dall
origina dall’ ’epitelio prostatico epitelio prostatico
Le cellule trasformate possono mantenere alcuni attributi fenotipici delle cellule colonnari differenziate come l’espressione di
recettori androgenici, PSA, PSMA, PSAP
LA CELLULA NEOPLASTICA LA CELLULA NEOPLASTICA
Le cellule neoplastiche Le cellule neoplastiche rispondono agli ormoni rispondono agli ormoni androgenici non solo con la androgenici non solo con la
differenziazione come le differenziazione come le cellule normali, ma anche cellule normali, ma anche
con la proliferazione
con la proliferazione
Quando le cellule fuoriescono dalla ghiandola prostatica Quando le cellule fuoriescono dalla ghiandola prostatica
e proliferano nei linfonodi, nelle ossa e in altri organi, e proliferano nei linfonodi, nelle ossa e in altri organi,
diventano progressivamente diventano progressivamente
meno dipendenti dagli androgeni meno dipendenti dagli androgeni
Nella fase iniziale dell
Nella fase iniziale dell’ ’evento tumorigenico evento tumorigenico
la crescita la crescita e la sopravvivenza e la sopravvivenza delle cellule neoplastiche delle cellule neoplastiche dipende dagli androgeni
dipende dagli androgeni
LA CELLULA NEOPLASTICA
LA CELLULA NEOPLASTICA
EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI
Età
l’incidenza aumenta con l’età
Razza
Maggiore incidenza nella razza nera (↑ Testosterone, DHT e 5α-reduttasi)
Fattori ormonali
Elevati livelli circolanti di testosterone e IGF-1
Storia familiare
Circa il 25% dei pazienti
EZIOPATOGENESI
EZIOPATOGENESI – – Predisposizione genetica Predisposizione genetica
Le forme ereditarie rappresentano circa il 5% delle neoplasie Le forme ereditarie rappresentano circa il 5% delle neoplasie
(il 43% nei pazienti con diagnosi in et
(il 43% nei pazienti con diagnosi in etàà <55 anni)<55 anni) Le forme familiari rappresentano circa il 10
Le forme familiari rappresentano circa il 10--20% delle neoplasie20% delle neoplasie
PCTA PCTA - - 1 (Prostate Carcinoma Tumor Antigen) 1 (Prostate Carcinoma Tumor Antigen)
Appartenente alla famiglia delle galectine Appartenente alla famiglia delle galectine
EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI
PREDISPOSIZIONE GENETICA PREDISPOSIZIONE GENETICA
Rischio attribuibile di circa il 40-50%
Proteine di adesione coinvolte nell’inibizione da
contatto della crescita cellulare , nel
differenziamento e nell’apoptosi
POU5F1p1 POU5F1p1
Gene con funzione sconosciuta Gene con funzione sconosciuta
EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI
PREDISPOSIZIONE GENETICA PREDISPOSIZIONE GENETICA
95% di omologia con il gene che codifica per
OCT4
Fattore di trascrizione responsabile del mantenimento della pluripotenza nelle cellule staminali
RNASEL
RNASEL
Codifica per una endoribonucleasi della via di degradazione Codifica per una endoribonucleasi della via di degradazione dell’dell’RNA interferonRNA interferon--αα--inducibleinducibleDegradazione RNA virale Degradazione RNA virale
Riduzione/perdita Riduzione/perdita di espressione di di espressione di
RNASEL RNASEL
Suscettibilit
Suscettibilità à alle infezioni virali alle infezioni virali Attivit
Attività à IFN IFN α α
EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI
PREDISPOSIZIONE GENETICA
PREDISPOSIZIONE GENETICA
MSR1 MSR1
Codifica per una subunitCodifica per una subunitàà del recettore scavenger dei macrofagi del recettore scavenger dei macrofagiQueste mutazioni germinali hanno portato a ipotizzare che Queste mutazioni germinali hanno portato a ipotizzare che
le infezioni e/o le infiammazioni possano avere un ruolo le infezioni e/o le infiammazioni possano avere un ruolo
nella patogenesi del cr prostatico nella patogenesi del cr prostatico
Riduzione/perdita di espressione di MSR1 Riduzione/perdita di espressione di MSR1
Vulnerabilit
Vulnerabilità à alle infezioni da Listeria Monocytogenes, alle infezioni da Listeria Monocytogenes, Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli, HSV1
Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli, HSV1 Legame al lipopolisaccaride e all
Legame al lipopolisaccaride e all ’ ’ acido lipotecoico batterico acido lipotecoico batterico
EZIOPATOGENESI EZIOPATOGENESI
PREDISPOSIZIONE GENETICA
PREDISPOSIZIONE GENETICA
Ampia variabilit
Ampia variabilità à geografica di incidenza e mortalità geografica di incidenza e mortalit à
Stile di vita ed alimentazione Stile di vita ed alimentazione
Alto tasso di incidenza e mortalit
Alto tasso di incidenza e mortalitàà In USA e in Europa occidentaleIn USA e in Europa occidentale Basso rischio in Asia
Basso rischio in Asia
Afroamericani residenti negli Stati Uniti alto tasso di incidenz Afroamericani residenti negli Stati Uniti alto tasso di incidenzaa
Asiatici emigrati in Nord America aumento di incidenza Asiatici emigrati in Nord America aumento di incidenza Evidenze epidemiologiche
Evidenze epidemiologiche
Fattori ambientali Fattori ambientali maggiori responsabili maggiori responsabili
dell’dell’insorgenza del cr della prostatainsorgenza del cr della prostata
EZIOPATOGENESI
EZIOPATOGENESI – – Fattori ambientali Fattori ambientali
Dieta Dieta
Ipercalorica o ricca di grassi animali Ipercalorica o ricca di grassi animali
Povera di vitamina C, carotenoidi, oligoelementi o antiossidanti Povera di vitamina C, carotenoidi, oligoelementi o antiossidanti
Stress ossidativi Stress ossidativi
EZIOPATOGENESI
EZIOPATOGENESI – – Fattori ambientali Fattori ambientali
Antiossidanti Antiossidanti
carcinogenesi
carcinogenesi
Esposizione lavorativa a sostanze di origine industriale
Cadmio Solventi Industria del legno Industria della gomma Industria tessile
EZIOPATOGENESI
EZIOPATOGENESI – – Fattori ambientali Fattori ambientali
Chemioprevenzione
EZIOPATOGENESI
EZIOPATOGENESI – – Fattori ambientali Fattori ambientali
Possibile ruolo per inibitori della 5
α-reduttasi
Studi randomizzati hanno dimostrato una riduzione dell’incidenza del K prostatico Evidenze non abbastanza forti per raccomandarne l’utilizzo nella pratica clinica
Fitoestrogeni (genisteina, lignani) Licopeni
Vitamina E Vitamina D Selenio
Al momento non esistono studi
prospettici
ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
95% Adenocarcinoma (vasto spettro di varianti istologiche) 95% Adenocarcinoma (vasto spettro di varianti istologiche)
≥ ≥ 70% zona periferica 70% zona periferica
colore lardaceo, consistenza duro
colore lardaceo, consistenza duro--elastica, superficie bernoccolutaelastica, superficie bernoccoluta
Microscopicamente Microscopicamente
Frequentemente multifocale Frequentemente multifocale Macroscopicamente
Macroscopicamente
≈15% zona di transizione ≈ 15% zona di transizione Sede di origine
Sede di origine
GRADING ISTOLOGICO GRADING ISTOLOGICO
Misura del grado di differenziazione cellulare
GLEASON SCORE (GS) GLEASON SCORE (GS)
Si basa sul grado di differenziazione ghiandolare, all
Si basa sul grado di differenziazione ghiandolare, all’’infiltrazione locale infiltrazione locale ed ai rapporti della neoplasia con lo stroma .
ed ai rapporti della neoplasia con lo stroma . Il Gleason score rappresenta il principale fattore Il Gleason score rappresenta il principale fattore
che influenza la pianificazione terapeutica che influenza la pianificazione terapeutica
ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
Correla con stadio e sopravvivenza
ISTOPATOLOGIA
ISTOPATOLOGIA – – Gleason score Gleason score
Ghiandole piccole ed uniformi con minime modificazioni nucleari
Acini di media taglia ancora separati da stroma ma più stipate
ISTOPATOLOGIA
ISTOPATOLOGIA – – Gleason Score Gleason Score
Marcate atipie cellulari con marcata infiltrazione
dei tessuti circostanti
Aggregati di cellule neoplastiche indifferenziate Marcata variabilità nelle
dimensioni e
nell’organizzazione delle ghiandole con
infiltrazione dello stroma e dei tessuti adiacenti
ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
GS = 6
GS = 6 (3+3)(3+3) GS = 7 (3+4)GS = 7 (3+4)
GS = 7
GS = 7 (4+3)(4+3) GS = 8 (4+4)GS = 8 (4+4)
Ghiandole ben differenziateGhiandole ben differenziate GS = 3GS = 3 Ghiandole poco differenziateGhiandole poco differenziateGS = 4GS = 4
Il punteggio viene assegnato ai 2 sottotipi istologici pi
Il punteggio viene assegnato ai 2 sottotipi istologici piùù rappresentatirappresentati
Un carcinoma con Gleason score 8-10 ha una probabilità di sopravvivenza molto più bassa di uno con score 2-6
ISTOPATOLOGIA
ISTOPATOLOGIA – – Gleason Score Gleason Score
Il grading primario (quello quantitativamente più rappresentato) viene indicato prima
ISTOPATOLOGIA
ISTOPATOLOGIA – – Gleason Score Gleason Score
3+4 è diverso a 4+3
Se è presente una piccola componente di grado 5 questa va segnalata anche se quantitativamente poco rilevante
La prognosi è peggiore
È opzionale l’indicazione della percentuale di componente 4 e 5
ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
la terapia ormonale e/o la radioterapia modificano il Gleason Score
pertanto
Il grading ottenuto dopo questi
trattamenti non è attendibile
PIN PIN
(Prostatic intraepithelial neoplasia)(Prostatic intraepithelial neoplasia)5% 5%
degli uomini sottoposti a biopsia prostaticadegli uomini sottoposti a biopsia prostatica Biomarcatori e anomalie cromosomicheBiomarcatori e anomalie cromosomiche comuni a quelle del carcinoma
comuni a quelle del carcinoma
ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
Presente nelle ghiandole prostatiche in cui si Presente nelle ghiandole prostatiche in cui si trova anche il carcinoma prostatico
trova anche il carcinoma prostatico
Insorgenza nella zona periferica come il Insorgenza nella zona periferica come il carcinoma
carcinoma
lesione istologica con carattere proliferativo a carico di dotti, duttuli ed acini prostatici, al di sopra della membrana basale, ritenuta attualmente come una
lesione precancerosa (basso, intermedio ed alto grado)
La PIN non viene trattato ma monitorato con la ripetizione a brevi intervalli (per l’alto grado 3-6 mesi per i primi 2 anni e
successivamente annualmente) di biopsie prostatiche
ASAP
ASAP
(Atypical Small Acinar Proliferation)(Atypical Small Acinar Proliferation)ISTOPATOLOGIA ISTOPATOLOGIA
Lesione istologica costituita da focolai di piccoli acini con morfologia suggestiva, ma non diagnostica per neoplasia
La probabilità che un paziente con ASAP abbia un carcinoma è di circa il 40%
Non va trattata, ma monitorata con la ripetizione a 3-6 mesi di biopsie prostatiche
STORIA NATURALE STORIA NATURALE
Infiltrazione intraghiandolare Infiltrazione intraghiandolare
Diffusione a tessuti periprostatici, vescichette seminali, collo Diffusione a tessuti periprostatici, vescichette seminali, collo
vescicale, ureteri e uretra.
vescicale, ureteri e uretra.
Tardivo interessamento del retto, nonostante la stretta vicinanz Tardivo interessamento del retto, nonostante la stretta vicinanza a
anatomica, per la presenza dell
anatomica, per la presenza dell’aponeurosi di Denonviller’aponeurosi di Denonviller
Diffusione locoregionale Diffusione locoregionale
Un carcinoma prostatico localizzato impiega circa 10 anni per progredire localmente e solo una minoranza, in questo intervallo, metastatizza a distanza
Diffusione linfatica Diffusione linfatica
linfonodi regionali
linfonodi regionali --piccolo piccolo bacino
bacino-- (otturatori, ipogastrici, (otturatori, ipogastrici, presacrali e preischiatici).
presacrali e preischiatici).
linfonodi extraregionali (iliaci linfonodi extraregionali (iliaci esterni, iliaci comuni, inguinali, esterni, iliaci comuni, inguinali, periaortici, mediastinici e
periaortici, mediastinici e sovraclaveari)
sovraclaveari)
STORIA NATURALE STORIA NATURALE
Invasione perineurale
Invasione perineurale
Lesioni metastatiche Lesioni metastatiche
osteoblastiche osteoblastiche
Comunicazione tra Comunicazione tra plessi venosi periprostatici plessi venosi periprostatici e sistema venoso vertebrale e sistema venoso vertebrale tramite il plesso venoso di Batson tramite il plesso venoso di Batson
Scheletro assiale Scheletro assiale
Metastasi ossee Metastasi ossee
Diffusione ematica Diffusione ematica
Altre localizzazioni ossee:
Altre localizzazioni ossee:
bacino, coste e femore bacino, coste e femore
Metastasi viscerali: (tardive) polmoni, fegato, surrene, rene, t
Metastasi viscerali: (tardive) polmoni, fegato, surrene, rene, testicolo (raro).esticolo (raro).
STORIA NATURALE
STORIA NATURALE
MANIFESTAZIONI CLINICHE MANIFESTAZIONI CLINICHE
Carcinoma latente (o istologico) Carcinoma latente (o istologico)
Diagnosi autoptica Diagnosi autoptica
Carcinoma incidentale Carcinoma incidentale
Diagnosi istologica su prostata asportata per lesioni benigne Diagnosi istologica su prostata asportata per lesioni benigne
Carcinoma clinico Carcinoma clinico
Neoplasia clinicamente manifesta Neoplasia clinicamente manifesta
Carcinoma occulto Carcinoma occulto
Neoplasia che si manifesta con metastasi (ossee) senza Neoplasia che si manifesta con metastasi (ossee) senza evidenze cliniche di neoplasia primitiva
evidenze cliniche di neoplasia primitiva
Sintomatologia
Sintomatologia → → malattia localmente avanzata o metastatica malattia localmente avanzata o metastatica ostruttivi
ostruttivi
Disuria, mitto debole, intermittenza Disuria, mitto debole, intermittenza irritativi
irritativi
Pollachiuria, nicturia, Pollachiuria, nicturia,
urgenza minzionale, urge incontinence urgenza minzionale, urge incontinence
Ematospermia
Ematospermia → → dotti eiaculatori dotti eiaculatori Disfunzione erettile
Disfunzione erettile → → plesso pelvico plesso pelvico
>70% localizzazione periferica
>70% localizzazione periferica → → asintomatico nelle fasi iniziali asintomatico nelle fasi iniziali
MANIFESTAZIONI CLINICHE MANIFESTAZIONI CLINICHE
infiltrativi
infiltrativi
MANIFESTAZIONI CLINICHE MANIFESTAZIONI CLINICHE
Dolore osseo Dolore osseo
Pancitopenia Pancitopenia
→→Sostituzione del midollo osseo con cellule neoplasticheSostituzione del midollo osseo con cellule neoplastiche
Correlati a metastatizzazione Correlati a metastatizzazione
Edemi declivi Edemi declivi
→→metastasi ai linfonodi pelvici e/o compressione delle vene iliachemetastasi ai linfonodi pelvici e/o compressione delle vene iliache
Fibrosi retroperitoneale maligna Fibrosi retroperitoneale maligna
CID CID
Rari Rari
Manifestazioni paraneoplastiche
Manifestazioni paraneoplastiche
In oltre il 90% dei pazienti la diagnosi viene formulata tramite esplorazione rettale e/o dosaggio del PSA
Prima della comparsa di una sintomatologia conclamata Prima della comparsa di una sintomatologia conclamata
MANIFESTAZIONI CLINICHE
MANIFESTAZIONI CLINICHE
ESPLORAZIONE DIGITO
ESPLORAZIONE DIGITO- - RETTALE (EDR) RETTALE (EDR) Nodulo
Nodulo
consistenza aumentata, consistenza aumentata, superficie irregolare, superficie irregolare, asimmetrico,
asimmetrico,
fisso in fase avanzata fisso in fase avanzata
>50%
>50%
dei carcinomi diagnosticati con esplorazione digitale sono in stdei carcinomi diagnosticati con esplorazione digitale sono in stadio avanzatoadio avanzatoDiagnosi Differenziale Diagnosi Differenziale
-- Infiammazione (prostatite)Infiammazione (prostatite) -- iperplasia prostaticaiperplasia prostatica
-- calcoli prostaticicalcoli prostatici
ESAMI DIAGNOSTICI
ESAMI DIAGNOSTICI
PSA (Prostate Specific Antigen) PSA (Prostate Specific Antigen)
Gene della callicreina umana (cromosoma 19) selettivamente Gene della callicreina umana (cromosoma 19) selettivamente espresso dal tessuto prostatico sotto il controllo androgenico espresso dal tessuto prostatico sotto il controllo androgenico
→→codifica per una serina-codifica per una serina-proteasiproteasi
Sintetizzato dalle cellule colonnari secretorie e contenuto dell
Sintetizzato dalle cellule colonnari secretorie e contenuto dell’’eiaculatoeiaculato
Dosabile nel siero dalla pubert Dosabile nel siero dalla pubertà à I suoi livelli aumentano con l
I suoi livelli aumentano con l’ ’et età à e le dimensioni della prostata e le dimensioni della prostata
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
Presente nel siero sia in forma libera che coniugato ad enzimi (antichimotripsina) o proteine di trasporto (alfa2-macroglobulina)
PSA (Prostate Specific Antigen) PSA (Prostate Specific Antigen)
ESAMI DIAGNOSTICI
ESAMI DIAGNOSTICI
IPERTROFIA PROSTATICA IPERTROFIA PROSTATICA PROSTATITI
PROSTATITI
CANCRO DELLA PROSTATA CANCRO DELLA PROSTATA MASSAGGIO PROSTATICO MASSAGGIO PROSTATICO BIOPSIA
BIOPSIA
PSA PSA
Distruzione ghiandolare e passaggio di PSA nella circolazioneDistruzione ghiandolare e passaggio di PSA nella circolazioneMarcatore estremamente Marcatore estremamente sensibile, ma non specifico sensibile, ma non specifico del cancro della prostata del cancro della prostata
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
PSA PSA
TERAPIA RADIANTE TERAPIA RADIANTE PROSTATECTOMIA PROSTATECTOMIA
TERAPIA ANTIANDROGENICA TERAPIA ANTIANDROGENICA
Marcatore sensibile, ma non specifico del cancro della prostata Marcatore sensibile, ma non specifico del cancro della prostata
Per aumentare la specificit
Per aumentare la specificitàà diagnostica ci si può avvalere di diversi parametridiagnostica ci si può avvalere di diversi parametri
Velocita' di crescita annuale del PSA Velocita' di crescita annuale del PSA
Concentrazione del PSA rispetto al volume ghiandolare Concentrazione del PSA rispetto al volume ghiandolare
Dosaggio del PSA libero Dosaggio del PSA libero PSA velocity
PSA velocity
PSA density PSA density
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
↑ ↑ PSA libero PSA libero
PSA libero / PSA totale <0.20 PSA libero / PSA totale <0.20
PSA (Prostate Specific Antigen)
PSA (Prostate Specific Antigen)
Rischio di tumore prostatico in relazione al livello di PSA Rischio di tumore prostatico in relazione al livello di PSA PSA<=4,0 ng/ml
PSA<=4,0 ng/ml 5%5%
PSA tra 4,1 ng/ml e 9,9 ng/ml
PSA tra 4,1 ng/ml e 9,9 ng/ml 25%25%
PSA >=10 ng/ml
PSA >=10 ng/ml 55%55%
Cut-Cut-offoff
>4,0 ng/ml >4,0 ng/ml
Diviene un marcatore specifico dopo terapia Diviene un marcatore specifico dopo terapia radicale per il cr prostatico nella valutazione di radicale per il cr prostatico nella valutazione di
ripresa di malattia ripresa di malattia
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
PSA (Prostate Specific Antigen)
PSA (Prostate Specific Antigen)
Per prevenire una sola morte cancro-correlata bisognerebbe condurre il test su ~1000 individui e trattare ~40 casi in più
SCREENING SCREENING
Lo screening di popolazione con PSA non
Lo screening di popolazione con PSA non è è raccomandato raccomandato
L’anticipazione diagnostica ottenuta con il dosaggio del PSA in individui asintomatici è di circa 10 anni
Buona parte dei casi diagnosticati non è destinata a manifestarsi clinicamente per la ridotta aspettativa di vita dei soggetti candidati a screening
Linee guida AIOM 2013
Iperespresso nel 95% degli adenocarcinomi prostatici Iperespresso nel 95% degli adenocarcinomi prostatici
ESAMI DIAGNOSTICI
ESAMI DIAGNOSTICI – – nuovi biomarcatori nuovi biomarcatori
PCA3 (Prostate Cancer Antigen 3) PCA3 (Prostate Cancer Antigen 3)
mRNA non codificante
mRNA non codificante non esiste una proteina serica non esiste una proteina serica
Il risultato mette in relazione il PCA3 con l’mRNA del PSA nelle urine (PCA3 mRNA / PSA mRNA x100)
Predittore di biopsia positiva superiore rispetto a PSA e suoi d
Predittore di biopsia positiva superiore rispetto a PSA e suoi derivati erivati
Bradley, J Urol, 2013
CONSIDERATO ANCORA SPERIMENTALE E NON RACCOMANDATO CONSIDERATO ANCORA SPERIMENTALE E NON RACCOMANDATO
L’ L ’UTILIZZO NELLA PRATICA CLINICA ROUTINARIA UTILIZZO NELLA PRATICA CLINICA ROUTINARIA
ECOGRAFIA TRANSRETTALE ECOGRAFIA TRANSRETTALE
ESAMI DIAGNOSTICI
ESAMI DIAGNOSTICI
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
AGOBIOPSIA AGOBIOPSIA
Almeno 10-12 campioni su zone differenti, in particolare nelle zone sospette.
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
TC TC
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
RMN RMN
ESAMI DIAGNOSTICI ESAMI DIAGNOSTICI
SCINTIGRAFIA SCINTIGRAFIA
Indicata nelle seguneti situazioni cliniche:
-T1 e PSA > 20 ng/ml
-T2 e PSA > 10 ng/ml o Gleason Score ≥ 8 -T3 o T4
-Presenza di sintomi o segni (es. aumento fosfatasi alcalina)
Da evitare in pazienti a basso rischio:
-PSA < 10 ng/ml -Gleason score ≤ 6
-Neoplasia intracapsulare -Assenza di sintomi o segni
Classificazione TNM (UICC 2009) Classificazione TNM (UICC 2009)
T1 Tumore clinicamente non apprezzabile, non T1 Tumore clinicamente non apprezzabile, non
palpabile n
palpabile néé visibile con la diagnostica per immaginivisibile con la diagnostica per immagini
T1a Tumore scoperto casualmente nel 5% o meno del T1a Tumore scoperto casualmente nel 5% o meno del
tessuto asportato con TURP o adenomectomia tessuto asportato con TURP o adenomectomia T1b Tumore scoperto casualmente in pi
T1b Tumore scoperto casualmente in piùùdel 5% del 5%
del tessuto asportato con TURP o adenomectomia del tessuto asportato con TURP o adenomectomia T1c Tumore diagnosticato mediante agobiopsia
T1c Tumore diagnosticato mediante agobiopsia (ad esempio, a causa del PSA elevato)
(ad esempio, a causa del PSA elevato)
T2 Tumore limitato alla prostata, palpabile T2 Tumore limitato alla prostata, palpabile
T2a Tumore che interessa la met
T2a Tumore che interessa la metàà o meno di un loboo meno di un lobo T2b Tumore che interessa pi
T2b Tumore che interessa piùùdella metàdella metà di un lobo, di un lobo, ma non entrambi i lobi
ma non entrambi i lobi
T2c Tumore che interessa entrambi i lobi T2c Tumore che interessa entrambi i lobi
T3 Tumore che si estende attraverso la capsula T3 Tumore che si estende attraverso la capsula prostatica
prostatica
T3a Estensione extraprostatica (mono o bilaterale) T3a Estensione extraprostatica (mono o bilaterale) T3b Tumore che invade la/e vescichetta/e seminale/i T3b Tumore che invade la/e vescichetta/e seminale/i
T4 Tumore fisso che invade strutture adiacenti T4 Tumore fisso che invade strutture adiacenti oltre alle vescichette seminali
oltre alle vescichette seminali
collo della vescica, sfintere esterno, retto, muscoli elevatori collo della vescica, sfintere esterno, retto, muscoli elevatori e/o parete pelvica.
e/o parete pelvica.
Classificazione TNM (UICC 2009)
Classificazione TNM (UICC 2009)
Classificazione TNM (UICC 2009) Classificazione TNM (UICC 2009)
N0: assenza di metastasi linfonodali regionali N0: assenza di metastasi linfonodali regionali N1: presenza di metastasi linfonodali regionali N1: presenza di metastasi linfonodali regionali
M0: assenza di metastasi a distanza M0: assenza di metastasi a distanza M1: presenza di metastasi a distanza M1: presenza di metastasi a distanza
M1a M1a metastasi in linfonodi extraregionalimetastasi in linfonodi extraregionali M1b M1b metastasi osseemetastasi ossee
M1c M1c metastasi viscerali con o senza metastasi osseemetastasi viscerali con o senza metastasi ossee
Stratificazione prognostica
- Gleason Score
- Percentuale di grado 4-5 di Gleason - Invasione locale
- Invasione linfonodale - Invasione perineurale - Invasione vascolare
- Infiltrazione dei margini di resezione dopo chirurgia
Future applicazioni cliniche
TERAPIA TERAPIA Sorveglianza attiva
Sorveglianza attiva
Approccio terapeutico legato al possibile andamento indolente di
Approccio terapeutico legato al possibile andamento indolente di numerose numerose neoplasie prostatiche in pazienti suscettibili di intervento rad
neoplasie prostatiche in pazienti suscettibili di intervento radicaleicale Finalizzata all
Finalizzata all’identificazione precoce di eventuali segni ’identificazione precoce di eventuali segni di progressione clinica della malattia
di progressione clinica della malattia
Linee guida AIOM 2013
TERAPIA TERAPIA Vigile attesa
Vigile attesa
Approccio terapeutico legato ai possibili effetti collaterali le
Approccio terapeutico legato ai possibili effetti collaterali legati al gati al trattamento di pazienti con gravi comorbidit
trattamento di pazienti con gravi comorbiditàà e ridotta aspettativa di vitae ridotta aspettativa di vita Finalizzata a procrastinare quanto pi
Finalizzata a procrastinare quanto piùù possibile l’possibile l’inizio inizio di un trattamento palliativo
di un trattamento palliativo
Linee guida AIOM 2013
TERAPIA TERAPIA
Sorveglianza attiva vs Vigile attesa Sorveglianza attiva vs Vigile attesa
Linee guida AIOM 2013
TERAPIA TERAPIA Terapia chirurgica
Terapia chirurgica
Prostatectomia radicale (PR) Prostatectomia radicale (PR)
Terapia "gold standard"
Terapia "gold standard"
del tumore prostatico del tumore prostatico
localizzato localizzato
Complicanze postchirurgiche Complicanze postchirurgiche Rimozione in blocco di prostata e vescicole seminali
Rimozione in blocco di prostata e vescicole seminali
PR in laparoscopia
PR in laparoscopia ↓ ↓ degenza, costi, incidenza delle complicanze degenza, costi, incidenza delle complicanze
Incontinenza urinaria Incontinenza urinaria
Disfunzione erettile Disfunzione erettile
Linfadenectomia pelvica estesa solo Linfadenectomia pelvica estesa solo
in pazienti con riscio in pazienti con riscio ≥≥5%5%
Sopravvivenza libera da progressione biochimica di malattia (ris
Sopravvivenza libera da progressione biochimica di malattia (risalita del PSA) alita del PSA) dopo prostatectomia radicale per un tumore localizzato
dopo prostatectomia radicale per un tumore localizzato
5 ANNI
5 ANNI 83-83-94%,94%,
10 ANNI
10 ANNI 53-53-91%91%
15 ANNI
15 ANNI 40-40-57%.57%.
Elevate percentuali di guarigione Elevate percentuali di guarigione
TERAPIA TERAPIA Terapia chirurgica
Terapia chirurgica
TERAPIA
TERAPIA
TERAPIA
TERAPIA
TERAPIA TERAPIA
Terapia chirurgica Terapia chirurgica
Linee guida AIOM 2013
Radioterapia Radioterapia
La terapia radiante può essere utilizzata con intento La terapia radiante può essere utilizzata con intento
radicale nelle neoplasie limitate alla ghiandola in radicale nelle neoplasie limitate alla ghiandola in
alternativa alla chirurgia alternativa alla chirurgia Irradiazione con raggi esterni
Irradiazione con raggi esterni
Irradiazione interstiziale (brachiterapia) Irradiazione interstiziale (brachiterapia)
TERAPIA
TERAPIA
Radioterapia Radioterapia
TERAPIA
TERAPIA
Radioterapia a fasci esterni Radioterapia a fasci esterni
TERAPIA
TERAPIA
Radioterapia a fasci esterni Radioterapia a fasci esterni
TERAPIA
TERAPIA
Elevate dosi radianti in volumi bersaglio ben definiti Elevate dosi radianti in volumi bersaglio ben definiti
limitato coinvolgimento dei tessuti sani limitrofi limitato coinvolgimento dei tessuti sani limitrofi
Sorgente radioattiva Sorgente radioattiva (radioisotopo Iridio
(radioisotopo Iridio -192) - 192) temporaneamente temporaneamente portata all'interno della portata all'interno della
ghiandola attraverso ghiandola attraverso sottili cateteri infissi sottili cateteri infissi
con approccio con approccio
transperineale (tra ano transperineale (tra ano
e scroto) sotto guida e scroto) sotto guida
ecografica ecografica
Brachiterapia interstiziale Brachiterapia interstiziale
TERAPIA
TERAPIA
TERAPIA
TERAPIA
Trattamento di scelta nelle forme avanzate Trattamento di scelta nelle forme avanzate
Analoghi dell
Analoghi dell’’LHRHLHRH
Terapia ormonale Terapia ormonale
TERAPIA
TERAPIA
Terapia ormonale Terapia ormonale
TERAPIA
TERAPIA
Blocco androgenico totale Blocco androgenico totale
Analoghi dell
Analoghi dell’’LHRH + AntiandrogenoLHRH + Antiandrogeno
Terapia ormonale Terapia ormonale
TERAPIA TERAPIA
Nei pazienti in progressione dopo castrazione con LH
Nei pazienti in progressione dopo castrazione con LH--rh analoghirh analoghi
Al momento attuale non esistono studi clinici in Al momento attuale non esistono studi clinici in grado di raccomandare il trattamento continuativo grado di raccomandare il trattamento continuativo
e/o quello intermittente
e/o quello intermittente
Testosteronemia <50 ng/ml Testosteronemia <50 ng/ml
Chemioterapia Chemioterapia
Malattia ormono
Malattia ormono- - indipendente indipendente TERAPIA
TERAPIA
Abiraterone Abiraterone
Prognosi estremamente sfavorevole con Prognosi estremamente sfavorevole con sopravvivenza mediana attesa di 18 mesi sopravvivenza mediana attesa di 18 mesi
Immunoterapia Immunoterapia
Docetaxel
Docetaxel – – Antracicline - Antracicline - Mitoxantrone Mitoxantrone
In associazione a Prednsione In associazione a Prednsione
vaccini
vaccini
Algoritmi terapeutici Algoritmi terapeutici
TERAPIA
TERAPIA
Algoritmi terapeutici Algoritmi terapeutici
TERAPIA
TERAPIA
Algoritmi terapeutici Algoritmi terapeutici
TERAPIA
TERAPIA
Dopo prostatectomia radicale Dopo prostatectomia radicale
FOLLOW
FOLLOW- - UP UP
Dosaggio del PSA dopo 6
Dosaggio del PSA dopo 6- -8 settimane 8 settimane
Confermare PSA > 0.4 ng/ml dopo 4 settimane per diagnosi di reci Confermare PSA > 0.4 ng/ml dopo 4 settimane per diagnosi di recidivadiva
Dopo radioterapia Dopo radioterapia
Ruolo meno definito rispetto al PSA dopo chirurgia Ruolo meno definito rispetto al PSA dopo chirurgia
PSA < 1 ng/ml e nadir di PSA dopo 6
PSA < 1 ng/ml e nadir di PSA dopo 6-12 mesi dalla fine della terapia-12 mesi dalla fine della terapia Necessario incremento di 2 ng/ml rispetto al nadir per diagnosi
Necessario incremento di 2 ng/ml rispetto al nadir per diagnosi di recidivadi recidiva
Durante terapia ormonale
Rapidit
Rapiditàà di riduzione e profonditàdi riduzione e profondità del blocco sono indici prognostici favorevolidel blocco sono indici prognostici favorevoli Nei pazienti con PSA controllato sono inutili altre indagini str
Nei pazienti con PSA controllato sono inutili altre indagini strumentaliumentali
Bibliografia
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Carcinoma della prostata
Carcinoma della prostata
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Carcinoma della prostata
Carcinoma della prostata
Bibliografia
AGGIORNAMENTO
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