I n questo articolo gli autori presenta- no un caso clinico di una paziente che si è presentata nello studio con una protesi rimovibile sull’arcata superio- re in zirconio su barra con numerose problematiche relative alla parte este-
tica e occlusale. Nell’arcata inferiore è presente una protesi totale rimovibi- le. Dopo una attenta analisi, vengono verificati anche i rapporti tra le protesi esistenti e i tessuti periorali. Viene di seguito pianificato l’intervento relativo
alla riabilitazione di entrambe le arcate.
Nello specifico vediamo la pianificazio- ne protesicamente guidata dell’arcata superiore.
Figg. da 1 a 4 La situazione di partenza: una protesi rimovibile sull’arcata superiore in zirconio su barra con problematiche este- tiche ed occlusali. Nell’inferiore una protesi totale rimovibile
Fig. 5 Analisi da un punto di vista dentale e verifica dei rapporti tra le protesi esistenti e i tessuti periorali
Figg. da 6 a 13 Viene pianificato l’intervento relativo alla riabilitazione di entrambe le arcate. Vediamo la pia-
nificazione protesicamente guidata dell’arcata superiore
la mascherina chirurgica per l’in- serimento degli impianti median- te metodica flapless con l’utilizzo del software NobelClinician di Nobel Biocare
Fig. 18 La stessa mascherina chirurgica steriografata viene utilizzata tramite
“connection the base” con un’impronta preliminare
Fig. 19 Lo sviluppo della mascherina con impronta preliminare pre-chirurgica
Figg. 20 e 21 Dettagli dello sviluppo del modello pre-chirurgico da mascherina pre-chirurgica
Figg. da 22 a 24 Procedura di laboratorio. Si procede con la scansione del master superiore del modello ottenuto dalla mascherina pre-chirurgica. Scansione della protesi superiore e scansione dell’arcata inferiore
Figg. da 25 a 30 Sequenza di immagini screenshot delle scansioni ottenute con software exocad
Fig. 27
Fig. 29
Fig. 28
Fig. 30
Figg. da 31 a 39 Copiatura attraverso wax-up: si procede alla modellazione del provvisorio apportando le modifi-
che estetiche e funzionali su compo- nenti cilindri provvisori
Figg. 40 e 41 Nell’arcata superiore sono stati posizionati gli impianti mediante metodica flapless
Figg. da 42 a 44 Il provvisorio pre-chirurgico viene inserito e ribasato all’interno del cavo orale del paziente per garantire un fitting preciso e passivo e ne viene regolata l’occlusione
Fig. 45 Aspetto intraorale dei tes- suti molli pre-implantari il giorno della rilevazione delle impronte definitive di entrambe le arcate
Figg. 46 e 47 Si procede allo sviluppo dei modelli master e delle arcate superiore ed inferiore
Figg. da 48 a 51 Costruzione digitale di due prototipi delle due arcate ottenuti con stampa 3D da mandare in prova.
Questi prototipi servono come prova funzionale ed estetica del progetto da eseguire; a completamento aggiun- giamo ai prototipi della cera rosa per simulare l’estetica dei tessuti molli
Fig. 52 Prova dei prototipi intraorale
Figg. 54 e 55 Prove fonetiche, valutazione dell’esposizione del gruppo incisale inferiore e del suo orientamento in senso antero posteriore Fig. 53 Valutazione estetica del rapporto prototipo e tessuti molli periorali
Figg. 56 e 57 Valutazione dei rapporti interarcata dei prototipi
Figg. 60 e 61 Le precedenti valutazioni hanno portato il clinico a valutare delle modifiche di tipo estetico funzionale su entrambi i prototipi. È stata fatta una rivalutazione mediante digital smile design
Figg. 62 e 63 È stato pertanto predisposto un secondo prototipo anche in una forma dentale leggermente diversa rispetto a quella del primo prototipo in accordo con le esigenze del paziente
Figg. 58 e 59 Valutazione dei prototipi in visione laterale ed esposizione del gruppo frontale inferiore
primo prototipo secondo prototipo
Figg. 64 e 65 Prova del secondo prototipo
Figg. da 67 a 76 Sequenza di screenshot del progetto Cad delle due strutture da realizzare Fig. 66 Si rimonta in articolatore il secondo prototipo e, dopo aver ap- portato le dovute modifiche a questo prototipo di stampa, procediamo con il disegno delle strutture Toronto in tita- nio da realizzare con tecnica Cad-Cam
Fig. 77 Modello master in articolatore
Figg. da 78 a 82 Immagini della struttura in titanio avvitate sui modelli master realizzati con tecnica Cam. Vista occlusale, vestibolare e con il montaggio in articolatore
Figg. da 84 a 87 Screenshot del progetto Cad della parte estetica delle corone singole. Si esegue in questa fase la prototipazione con stampa 3D da montare sulle strutture per una ulteriore prova funzionale ed estetica
Fig. 88 Immagini relative alle corone realizzate Fig. 89 Sequenza delle parti eseguite in laboratorio
Figg. da 90 a 93 Immagine dei denti prototipati montati sulle strutture in titanio
Fig. 94 Ceratura dell’estetica dei tessuti gengivali
Fig. 96 Immagine dei denti prototipati, provati e fun- zionalizzati che vengono trasformati in disilicato di litio tramite la tecnica di pressatura
Fig. 95 Le Toronto vengono spedite in studio dove il clinico effettuerà le prove di estetica, fonetica e funzione finale, dopo- diché il lavoro rientrerà in laboratorio
Fig. 97 Le due Toronto vengono ricoperte da composito rosa opaco nella zona dei tessuti molli e bianco nella zona degli elementi dentali
Figg. 100 e 101 Viene eseguito un leggero cut-back nella regione vestibolare degli elementi dentali per poi stratificare degli smalti ceramici in modo da rendere più naturale possibile il manufatto protesico; allo stesso tempo ciò ci consente di sistemare meglio le forme dentali
Figg. da 103 a 107 Il clinico effettua la prova finale del manufatto controllando tutti i parametri estetici e funzionali. Una volta fatto questo, il lavoro tornerà in laboratorio per essere completato
Fig. 102 Gli elementi dentali, eseguita la stratificazione per il conseguimento delle forme con la ceramica GLAM, vengono fissati in maniera provvisoria alle Toronto tramite ricostruzione di flange gengivali in cera per consentire l’ultima prova al clinico ed eventuali ritocchi dove necessario
Figg. da 108 a 111 Una volta in laboratorio, le due Toronto vengono finalizzate. La prima fase riguarda l’incollaggio degli elementi dentari, operazione che avverrà tramite cemento composito in maniera molto accurata. Nel pas- saggio successivo verrà finalizzata la flangia rosa con acrilico e composito, cercando di simulare il più possibile in maniera naturale i tessuti molli per dare un’estetica soddisfacente anche rosa
Fig. 112 Si può apprezzare la qualità estetica dell’opalescenza degli elementi in disilicato stratificato e l’assemblaggio di diver- se strutture e materiale
Fig. 113 Le due Toronto sono state finalizzate e sono pronte per essere spedite allo studio dove il clinico procederà con il montaggio
Figg. da 114 a 119 Prova dei manufatti definitivi e loro integrazione all’interno del cavo orale in diverse visioni
Fig. 117
Fig. 119 Fig. 118
Figg. 120 e 121 Dettagli e rapporto della nuova morfologia dentale con tessuti molli periorali
Fig. 122 Prova del fonema “s”
Figg. 124 e 125 Valutazione laterale del fonema “s”
Fig. 123 Valutazione del sorriso in visione laterale
Figg. da 126 a 128 Valutazione della nuova morfologia dentale integrata all’interno del vol- to del paziente in statica e dinamica
Giovanni Cricchio, DDS, PhD.
Laureato in odontoiatria e protesi dentaria nel 1991 presso l’Università di Palermo.
PhD nel 2011 presso il Dipartimento di chirurgia Orale e Maxillo-faciale della Facoltà di Medicina dell’Università di Umeå. Fellow Researcher presso lo stesso reparto.
Libero professionista a Milano e Palermo.
Sdt. Massimiliano Motisi si diploma odontotecnico a Palermo nel 1986 presso l’Istituto Ernesto Ascione. Si spe- cializza in protesi fissa e nel 1997 apre il suo primo laboratorio. Nel 2002 porta avanti il progetto di una nuova attività societaria, Mediterranea Odontoprotesi s.r.l. Dal 2003 intraprende un percorso formativo sull’evoluzio- ne digitale, investendo sull’utilizzo di sistematiche CAD/CAM. Ha collaborato con aziende quali Nobel Biocare (2003), Sirona (2006), approcciandosi ai concetti di fresatura CAM e producendo i primi manufatti inhouse.
Nel 2008 diventa laboratorio Esthetic Center 3M e si specializza nel sistema 3D dental CAD approfondendo la conoscenza dei software 3Shape e Dental Wings. Dal 2013 inizia a collaborare con Nobil Metal S.p.A. come consulente tecnico “TC Sinergia” incrementando la sua formazione all’interno di un team che mira allo studio approfondito delle tecniche digitali e con il quale consegue il titolo di Trainer exocad di DentalCAD software.
Nello stesso anno frequenta un corso di alta formazione specialistica in odontotecnica digitale presso l’Uni- versità Guglielmo Marconi di Roma, acquisendo il titolo di SDT, Specialist Dental Technician Prosthesis. Oggi fa parte in qualità di tutor del gruppo Sinergia Training Academy di Nobil Metal. In questo ultimo periodo sta incrementando la sua formazione in ambito digitale, utilizzando anche i sistemi di fresatura CAM e stampa 3D, continuando a basare la sua professionalità su tecnologia e avanguardia.
Odt. Giuseppe Emanuele dopo essersi diplomato Odontotecnico a Palermo inizia la sua esperienza professio- nale in un laboratorio di Zurigo dando un’impronta puramente estetica alla sua formazione. Nel 2002 diventa socio del Laboratorio Mediterranea Odontoprotesi di Palermo specializzandosi nella realizzazione di protesi in metallo/ceramica, metal free e faccette. Da sempre concentra il suo interesse nell’arte dell’estetica utilizzando materiali sempre più innovativi al fine di semplificare la realizzazione dei manufatti protesici, con lo scopo di rendere il suo metodo più vicino e fedele alla natura. Attualmente collaboratore Nobil Metal sui materiali cera- mici, ha partecipato assiduamente a corsi di aggiornamento, anche di livello internazionale, per poter meglio indirizzare la sua sensibilità artistica. L’estetica è la sua pratica quotidiana. Donare sorrisi naturalmente belli e non artefatti è il suo obiettivo.
Gli autori
Fig. 129 Ulteriori immagini della riabilitazione protesica in diverse angolazioni