Alla C/A
Presidente FOFI Dr.Mandelli Presidente ENPAF Dr.Pace Presidente Federfarma Dr.ssa Racca Presidente Farmacie Unite Dr. Muschetti Presidente Federazione Parafarmacie Dr. Gullotta Direttore Quotidiano Sanità
Lettera APERTA sulla questione ENPAF
Carissimi colleghi,
finalmente qualcuno ha notato che il nostro sistema previdenziale gestito da ENPAF è totalmente anacronistico e sui generis senza nessuna motivazione razionale.
Il sottoscritto è stato per 7 anni titolare di Parafarmacia e dal 2014 titolare di farmacia comunale in gestione privata dopo l'aggiudicazione di un bando pubblico.
Per non dilungarmi troppo vorrei in maniera molto sintetica porre delle domande a voi “dirigenti”
per avere delle risposte in merito.
1- La doppia contribuzione INPS/ENPAF. Da informazioni ricevute, a nessuna categoria
professionale o lavorativa è concessa la doppia cassa previdenziale. Sembra logico che i contributi lavorativi debbano essere versati in un unica cassa, che logicamente per il farmacista dovrebbe essere ENPAF e non INPS, sia esso titolare o collaboratore.
2- Il contributo in ogni cassa previdenziale o INPS è reddito dipendente, con conseguente pensione calcolata in base a contributi versati, inoltre i contributi in caso di credito con lo Stato possono essere portati a compenso. Non si spiega il perchè il contributo ENPAF sia fisso e uguale per tutti, sia per i redditi più bassi che che per quelli più alti.
3- Scopro da neo-titolare che la quota dello 0,9% della distinta ricette mensile versata ad ENPAF è un “contributo di solidarietà” . Ora mi chiedo in primis il contributo di solidarietà verso che cosa??
Oggi lo scenario economico è completamente cambiato, il margine su ricette SSN è praticamente azzerato, com'è possibile venga liberamente concesso uno 0.9% in solidarietà ad un ente
pensionistico ricco in pancia?? Da ingenuo pensavo che questo 0,9% sarebbe stato aggiunto alla mia quota annuale di contributi, che in futuro mi avrebbero permesso una pensione forse dignitosa, invece la mia quota annuale è fissa e la mia pensione misera...con necessità di attivare una forma pensionistica privata, cosa che forse dovrebbe fare per noi ENPAF...
Da qui nasce la mia opinione dell'inutilità dei contributi di solidarietà di tutti i colleghi
collaboratori, disoccupati o meno, che versano dei soldi senza alcun ritorno. Appoggio la posizione FOFI su questo, anche se si discute sulla cosa più piccola e insignificante del problema ENPAF.
Scopro invece che nel 1957 è stato scelto questo (0,9%distinta contabile)...scusate ma sono passati quasi 70 anni, le farmacie falliscono e i collaboratori sono disoccupati... forse è il caso che tutta la categoria chieda spiegazioni e non un unico, solo, piccolo e inutile farmacista!
Spero di avere delle risposte pubbliche, che tutti potremmo leggere e valutare, magari sono io a sbagliarmi e voi mi chiarirete la idee...
Auguro a tutti un buon lavoro Vezzaro Dr.Paolo