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Traiettorie nello spazio degli stati

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Academic year: 2021

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(1)

Traiettorie nello spazio degli stati

Per mostrare i tipici andamenti delle traiettorie nello spazio degli stati in fun- zione della posizione dei poli del sistema si far`a riferimento ad un esempio: un sistema massa, molla e smorzatore.

L’equazione differenziale che descrive il comportamento di un sistema dinamico del tipo massa M - molla K - smorzatore b e su cui agisce una forza esterna F, `e la seguente:

F = M ¨x + b ˙x + Kx

Una descrizione equivalente del sistema nello spazio degli stati `e la seguente

(1)

˙x(t) =

0 1

−α0 −α1

x(t) +

0 β

u(t) y(t) = [ 1 0 ] x(t)

dove si `e posto x =

x1 x2

=

x

˙x

α0 = MK α1 = Mb

β = M1 u = F Indicando con A, B e C le seguenti matrici:

A =

0 1

−α0 −α1

, B =

0 β

, C = [ 1 0 ] il sistema pu`o essere rappresentato in forma compatta come segue

˙x(t) = A x(t) + B u(t) y(t) = C x(t)

La caratteristiche dinamiche del sistema cambiano al variare dei valori numerici dei parametri. Si considerano ora tre casi diversi.

(2)

Caso I. Posto M = 1, K = 2 e b = 3 si ottiene il seguente sistema:

(2)

˙x(t) =

0 1

−2 −3

x(t) +

0 1

u(t) y = [ 1 0 ] x(t)

Il polinomio caratteristico della matrice A `e il seguente:

det(λI − A) = det

λ −1 2 λ + 3

= λ2 + 3λ + 2 = (λ + 1)(λ + 2) Gli autovalori della matrice A sono quindi

λ1 = −1, λ2 = −2

Ai due autovalori distinti λ1 e λ2 corrispondono due autovettori v1 e v2 li- nearmente indipendenti. Gli autovettori v1 e v2 si determinano risolvendo i seguenti sistemi omogenei

(A − λ1I)v1 = o, (A − λ2I)v2 = o cio`e

1 1

−2 −2

v11 v12

= o → Uλ1 = span

1

−1

e

2 1

−2 −1

v21 v22

= o → Uλ2 = span

1

−2

Si consideri ora la trasformazione di coordinate x = Tx dove T = [v1 v2] =

1 1

−1 −2

, T−1 =

2 1

−1 −1

La nuova matrice di stato A ha forma diagonale con gli autovalori posizionati sulla diagonale principale

A = T−1AT =

2 1

−1 −1

0 1

−2 −3

1 1

−1 −2

=

−1 0 0 −2

L’esponenziale della matrice diagonale At `e facilmente calcolabile, e vale eAt =

e−t 0 0 e−2t

(3)

L’evoluzione libera del sistema (2) a partire dalla condizione iniziale x(t0) = x0

`e la seguente

x(t) = eAtx0

Il modo migliore per calcolare l’esponenziale della matrice At `e quello di utiliz- zare la precedente trasformazione di coordinate che permette di esprimere A in funzione della matrice diagonale A. Vale infatti la relazione

A = TAT−1 Sostituendo nella precedente espressione si ha

x(t) = e(TAT−1)t x0 = T eAtT−1x0 Sostituendo i valori numerici delle matrici T e A si ottiene:

x(t) = eAtx0 = TeAtT−1x0

=

1 1

−1 −2

e−t 0 0 e−2t

2 1

−1 −1

x0

=

1 1

−1 −2

2e−t e−t

−e−2t −e−2t

x0

=

2e−t − e−2t e−t − e−2t

−2e−t + 2e−2t −e−t + 2e−2t

x0

(4)

L’andamento delle traiettorie x(t) nello spazio “originario” `e il seguente:

−2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

PSfrag replacements

Nodo Stabile

x1 x2

Le due traiettorie disegnate a tratteggio corrispondono ai due autospazi Uλ1

e Uλ2 relativi ai due autovettori v1 e v2. Le stesse traiettorie nello spazio trasformato x(t) hanno il seguente andamento:

−2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

PSfrag replacements

Nodo Stabile

¯ x1

¯x2

Traiettorie di questo tipo si hanno in corrispondenza di un “Nodo stabile”.

(5)

L’andamento, in funzione del tempo t, delle traiettorie x(t) nello spazio tra- sformato `e il seguente:

¯

x1 = eλ1t01

¯

x2 = eλ2t02

dove, per maggiore generalit`a, i due autovalori sono stati indicati genericamente come λ1 e λ2.

Eliminando la variabile tempo si ottiene la seguente descrizione “cartesiana”

delle stesse traiettorie:

1

¯ x10

λ11

=

2

¯ x20

λ21

Nel caso in esame, λ1 = −1 e λ2 = −2, le traiettorie sono di tipo parabolico.

¯

x2 = ¯x20

1

¯ x10

2

Essendo inoltre

x = T−1x →

¯ x1

¯ x2

=

2 1

−1 −1

x1 x2

la stessa traiettoria espressa nel riferimento originario (x1, x2) assume la forma:

−x1 − x2

−x10 − x20

=

2x1 + x2

2x10 + x20

2

————–

Nota. Le traiettorie del sistema ˙x = −Ax coincidono con le traiettorie del sistema ˙x = Ax, ma sono percorse in direzione opposta.

x(t) = e−Atx0 = eA(−t)x0

Cambiare di segno alla matrice A equivale a cambiare l’orientamento dell’asse dei tempi.

(6)

Caso II. Nel caso M = 1, K = 1 e b = 2 il sistema diventa:

(3)

˙x(t) =

0 1

−1 −2

x(t) +

0 1

u(t) y = [ 1 0 ] x(t)

Il polinomio caratteristico `e ora il seguente:

det(λI − A) = det

λ −1 1 λ + 2

= λ2 + 2λ + 1 = (λ + 1)2

La matrice A ha un solo autovalore, λ1,2 = −1, con molteplicit`a algebrica 2. A tale autovalore corrisponde un solo autovettore v1 che si determina risolvendo il seguente sistema omogeneo:

(A − λ1I)v1 =

1 1

−1 −1

v11 v12

= o → v1 =

1

−1

Si determina poi un autovettore generalizzato del secondo ordine v2 risolvendo il seguente sistema lineare

(A − λ1I)v2 = v1

1 1

−1 −1

v21 v22

=

1

−1

→ v2 =

0 1

Si consideri ora la seguente trasformazione di coordinate x = Tx dove T = [v1 v2] =

1 0

−1 1

, T−1 =

1 0 1 1

(7)

La nuova matrice di stato A ha la forma seguente A = T−1AT =

1 0 1 1

0 1

−1 −2

1 0

−1 1

=

−1 1 0 −1

L’esponenziale della matrice At `e eAt =

e−t te−t 0 e−t

Per determinare l’evoluzione libera del sistema (3) a partire dalla condizione iniziale x(t0) = x0 si procede come fatto nel Caso I, ottenendo

x(t) = eAtx0 = TeAtT−1x0

=

1 0

−1 1

e−t te−t 0 e−t

1 0 1 1

x0

=

1 0

−1 1

e−t + te−t te−t e−t e−t

x0

=

e−t + te−t te−t

−te−t e−t − te−t

x0

(8)

L’andamento delle traiettorie x(t) nello spazio (x1, x2) `e il seguente:

−2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

PSfrag replacements

Nodo Stabile Degenere

x1 x2

La traiettoria disegnata a tratteggio corrisponde all’autovettore v1. L’anda- mento delle traiettorie x(t) nello spazio trasformato (x1, x2) `e il seguente:

−2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

x1b

x2b

PSfrag replacements

Nodo Stabile Degenere

¯ x1

¯ x2

Traiettorie di questo tipo si hanno in corrispondenza di un “Nodo stabile degenere”.

(9)

Caso III. Posto M = 1, K = 2 e b = 2 si ottiene il seguente sistema:

(4)

˙x(t) =

0 1

−2 −2

x(t) +

0 1

u(t) y = [ 1 0 ] x(t)

Il polinomio caratteristico `e ora il seguente:

det(λI − A) = det

λ −1 2 λ + 2

= λ2 + 2λ + 2 = (λ + 1)2 + 1

La matrice A ha due autovalori complessi coniugati, λ1,2 = −1 ± j a cui cor- rispondono due autovettori v1,2, anch’essi complessi coniugati. L’autovettore v1 si determina risolvendo il seguente sistema omogeneo:

(A − λ1I)v1 =

1 − j 1

−2 −1 − j

v11 v12

= o → v1 =

1 + j

−2

Utilizzando la seguente trasformazione di coordinate x = Tx basata sull’uti- lizzo degli autovettori complessi coniugati v1,2, `e possibile “diagonalizzare” la matrice A:

T = [v1 v2] =

1 + j 1 − j

−2 2

, A = T−1AT =

−1 + j 0 0 −1 − j

Il sistema che si ottiene `e anch’esso complesso e quindi difficile da trattare.

In questi casi si preferisce una trasformazione di coordinate x = Tx che semplifichi la rappresentazione matematica, ma rimanendo nell’ambito delle rappresentazioni “reali” del sistema in oggetto. A tale scopo, la matrice di trasformazione T che si utilizza ha come colonne la parte reale w1 e la parte immaginaria w2 dell’autovettore v1 precedentemente calcolato:

v1 =

1

−2

| {z }

w1

+j

1 0

| {z }

w2

T = [w1 w2] =

1 1

−2 0

, T−1 =

0 −12 1 12

(10)

La matrice di stato A che si ottiene in questo modo ha `e la seguente struttura A = T−1AT =

0 −12 1 12

0 1

−2 −2

1 1

−2 0

=

−1 1

−1 −1

In generale, la matrice A a cui si giunge utilizzando questo tipo di trasforma- zione a partire da autovalori complessi coniugati λ1,2 = σ ± jω ha la seguente forma

A =

σ ω

−ω σ

cio`e, la parte reale σ dell’autovalore λ1 compare sulla diagonale principale, mentre la parte immaginaria ω compare sulla diagonale secondaria con segni opposti. La caratteristica saliente di una matrice A avente questa struttura `e quella di potersi scrivere come somma di una matrice simmetrica I2 e di una matrice emisimmetrica J2:

A = σI2 + ωJ2 dove I2 e J2 si sono indicate le due matrici:

I2 =

1 0 0 1

, J2 =

0 1

−1 0

L’esponenziale di matrice eσtI2 `e gi`a noto eσtI2 =

eσt 0 0 eσt

mentre l’esponenziale di matrice eσtJ2 ha la struttura seguente eωtJ2 =

cos ωt sin ωt

− sin ωt cos ωt

(11)

L’evoluzione libera del sistema (4) a partire dalla condizione iniziale x(t0) = x0 si determina nel modo seguente

x(t) = eAtx0 = TeAtT−1x0

= Te(σI2+ωJ2)tT−1x0

= T eσtI2eωtJ2T−1x0

= T

eσt 0 0 eσt

cos ωt sin ωt

− sin ωt cos ωt

T−1x0 Nel caso in esame in cui λ1 = −1 + j, si ottiene la soluzione:

x(t) = e−t

1 1

−2 0

cos t sin t

− sin t cos t

0 −12 1 12

x0

L’andamento delle traiettorie x(t) nello spazio (x1, x2) `e il seguente:

−1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

−1

−0.8

−0.6

−0.4

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

PSfrag replacements

Fuoco Stabile

x1 x2

Le traiettorie sono convergenti verso l’origine con un andamento a spirale.

Traiettorie di questo tipo si hanno in corrispondenza di un “Fuoco stabile”.

(12)

L’andamento delle traiettorie x(t) nello spazio trasformato (x1, x2) `e il se- guente:

−1 −0.8 −0.6 −0.4 −0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

−1

−0.8

−0.6

−0.4

−0.2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

PSfrag replacements

Fuoco Stabile

¯ x1

¯x2

Le traiettorie di un sistema del secondo ordine che abbia un autovalore negativo ed uno positivo sono di tipo a “sella”

−2 −1.5 −1 −0.5 0 0.5 1 1.5 2

−2

−1.5

−1

−0.5 0 0.5 1 1.5 2

PSfrag replacements

Sella

¯ x1

¯x2

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