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TRASCRIZIONE DIALOGO A: Intervistatore, conduttore della trasmissione radio B:

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Academic year: 2021

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Comprensione e produzione orale C1

TRASCRIZIONE DIALOGO

A: Intervistatore, conduttore della trasmissione radio B: Eva Marzi, guida turistica intervistata

A: Buongiorno e benvenuti a “Culturandia”. La puntata di oggi è dedicata alle curiosità artistiche del nostro paese. Salutiamo la nostra ospite, Eva Marzi, guida turistica di Firenze da ben 12 anni.

B: Buongiorno a voi e a tutti gli ascoltatori.

A: Allora, oggi parliamo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, meglio nota come il Duomo di Firenze. Eva, nella tua esperienza quale parte del Duomo è più apprezzata dai visitatori?

B: Senza dubbio la cupola del Brunelleschi. Anche se la salita mette a dura prova anche i più volenterosi, la cupola è sicuramente tra le principali attrazioni. Sembra infatti che sia il particolare più fotografato nel concorso indetto dall’Opera del Duomo per il nuovo calendario 2016.

A: Puoi spiegarci di che si tratta?

B: Sì, è un concorso che durerà fino a Dicembre a cui può partecipare chiunque. Basta inviare gli scatti del Duomo eseguiti con il proprio telefonino. Le 12 foto più belle verranno pubblicate nel calendario 2016 del Grande Museo del Duomo.

A: Un’iniziativa interessante! Tu hai inviato qualche foto?

B: No, non personalmente, ma diversi visitatori che ho accompagnato hanno partecipato.

Qualcuno ha anche realizzato scatti pregevoli. Ricordo un turista in particolare che ha fotografato uno scorcio delle terrazze con la cupola che si staglia sullo sfondo di un cielo sereno…. Bellissima, è stata una delle vincitrici!

A: In cima alla classifica poni dunque la cupola. Al secondo posto invece?

B: Il campanile di Giotto, ma anche l’interno della Cattedrale…non saprei, è difficile stilare una classifica delle preferenze. Però devo ammettere che spesso, oltre alla grandiosità

monumentale dell’architettura sono i piccoli particolari a destare più meraviglia nei visitatori.

A: Ci puoi fare un esempio?

B: Beh, i monumenti del duomo spesso nascondono dettagli invisibili ad una prima occhiata. Un esempio è rappresentato da un doccione marmoreo che raffigura una grossa testa di bue, con tanto di corna, che è possibile vedere guardando in alto sul fianco sinistro del Duomo, davanti a Via Ricasoli.

A: E cosa ci fa lì una testa di bue?

B: Beh, si tratta di un particolare tanto curioso quanto dibattuto. Secondo gli storici dell’arte si tratterebbe di un omaggio ai buoi impiegati nella costruzione del Duomo. Pare che in passato esistesse l’usanza di dedicare sculture agli animali usati per costruire le opere d’arte.

A: Quindi la scultura sarebbe un tributo ai buoi che avevano trasportato i materiali da costruzione?

B: Esattamente. Però esiste un’altra versione, più goliardica, che francamente apprezzo di più e amo raccontare ai visitatori. È la leggenda di un tradimento e dell’originale vendetta dell’amante.

1. Curiosità sul Duomo di Firenze

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© Mondadori Education

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Comprensione e produzione orale C1

A: Sono curioso…

B: La tradizione popolare vuole che intorno al 1400, quando la costruzione della Cattedrale era giunta all’altezza in cui vediamo oggi la testa di toro, in una casa di Via Ricasoli abitasse un sarto gelosissimo della moglie. Ora, la moglie, a detta di molti, aveva una relazione con un capomastro dell’Opera del Duomo. Scoperto l’adulterio, il sarto denunciò sia la moglie che l’amante al Tribunale. La leggenda narra che sia stato proprio il capomastro a mettere la testa del bovino rivolta verso le finestre del sarto geloso per ricordargli ogni giorno la sua

condizione di marito tradito.

A: Insomma, un modo elegante per dare del cornuto al marito! Uno scherzo coi fiocchi!

Sai raccontarci qualche altra curiosità sulla Cattedrale?

B: Vi vorrei segnalare un evento a cui dovete assolutamente partecipare. A breve, in occasione del solstizio d’estate, si potrà ammirare il passaggio del sole attraverso un foro della cupola, detto lo gnomone, che andrà a proiettare il disco solare in un punto preciso del

pavimento interno.

A: Praticamente questo gnomone sarebbe un calendario astronomico, giusto?

B: Sì, esatto, un calendario che assolve la sua funzione ogni solstizio dal 1475.

A: Ne esistono altri in Italia?

B: Sì, ne ritroviamo uno simile a Bologna, nella Cattedrale, ma ce n’è uno anche a Parigi nella chiesa di Saint-Suplice. Quello fiorentino comunque è il più alto al mondo, misura circa 90 metri.

A: Uno spettacolo da non perdere. Puoi indicarci le date?

B: Il fenomeno si può osservare l’8 e l’11 giugno ma il 12, il giorno del solstizio, sarà più evidente.

A: Non mancheremo allora!

Fonte: http://operaduomo.firenze.it/blog

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