TITOLAZIONI
DI
Titolazioni di precipitazione
Sono basate sulla formazione di composti aventi limitata solubilità La bassa velocità di formazione dei precipitati limita la scelta del numero degli agenti precipitanti utilizzabili nelle titolazioni.
Il reagente precipitante di gran lunga più importante è il nitrato di argento
AgNO3 (titolazioni argentometriche)
Reagente precipitante utilizzato per la titolazione di:
- Alogenuri
- Anioni tipo alogenuro (SCN-, CN-, CNO-)
- Mercaptani - Acidi grassi
Un solido in presenza di un solvente, tende a passare in soluzione fino a quando la sua concentrazione raggiunge un determinato valore critico, oltre il quale qualsiasi ulteriore aggiunta di soluto non incrementa ulteriormente la concentrazione producendo soltanto ulteriore massa indisciolta (corpo di fondo).
La soluzione a questo punto viene definita satura. La concentrazione del soluto nella soluzione satura si definisce solubilità e dipende da: - natura del soluto
- natura del solvente - temperatura
La solubilitá è la concentrazione della soluzione satura ad una data temperatura e si esprime in moli/litro (M)
La solubilitá dell’aspirina (C9H8O4) a 25 ºC é di 250 mg in 100 mL di
soluzione.
Calcolare la solubilitá in moli/L
Alcuni esempi
250 mg / 180 (PM) = 1.39 mmoli 1.39 mmoli / 100 mL = 0.0139 M
In ogni soluzione satura esiste un equilibrio tra il soluto indisciolto (corpo di fondo) ed il soluto presente in soluzione
A
solidoD
A
soluzioneCalcolare la solubilitá in H2O a 25 ºC di AgCl sapendo che a quella
temperatura 4,75 x 10-4 g di AgCl sono disciolti in 250 mL
Calcolare quanti grammi di BaSO4 si sciolgono in 2,5 litri di H2O a 25
ºC sapendo che la solubilitá del sale a quella temperatura corrisponde a 1,00 x 10-5 moli/L
Titolazioni di precipitazione
PMAgCl = 143,3 g/mole s = [AgCl] = 4,75 x 10 -4 g x 1000 143,3 g/mole x 250 mL= 1.33 x 10 -5 Mg = 1 x 10-5 moli/litro x 2.50 litri x 233,40 g/mole = 5.83 x 10-3 g
Nel caso in cui il soluto sia un elettrolita forte, l’equilibrio di solubilitá si stabilisce tra il soluto indisciolto e i suoi ioni in soluzione. Consideriamo un elettrolita forte AB
L’equilibrio di solubilitá puo essere rappresentato
AB
(solido)A
++ B
-Poiché ad una data temperatura [A+] e [B-] sono costanti nella
soluzione satura si puó scrivere:
Titolazioni di precipitazione
[A
+] [B
-] = costante = K
psConsideriamo il Ca3(PO4)2
Ca
3(PO
4)
23 Ca
2++ 2 PO
43-Il Kps sará il prodotto delle concentrazioni molari del catione e
dell’anione nella soluzione satura, ciascuna concentrazione elevata al rispettivo coefficiente stechiometrico con cui compare nell’equazione di dissociazione
K
ps= [Ca
2+]
3[PO
43-]
2Alcuni esempi
Calcolare il prodotto di solubilitá a 25 ºC di AgCl
sapendo che la sua solubilitá in H
2O pura a quella
temperatura e’ 1.33 x10
-5moli/L
AgCl
(solido)Ag
++ Cl
-s
s
Indico [Ag+] e [Cl-] con s
Quindi Kps = [Ag+] [Cl-] = s x s = s2
Calcolare il K
psdi MgF
2a 25 ºC sapendo che la solubilitá
del sale e’ 1.18 x 10
-3moli/L
MgF
2Mg
2++ 2 F
-s
2s
Ponendo [Mg2+] = s e [F-] = 2s avremo: Kps = [Mg2+] [F-]2 = s x (2s)2 = 4s3K
ps= 4 x (1.18 x 10
-3)
3= 6.56 x 10
-9Alcuni esempi
Calcolare la solubilitá in H
2O a 25 ºC di Pb(IO
3)
2sapendo
che K
psè 2.57 x 10
-13Pb(IO
3)
2Pb
2++ 2 IO
3 -s 2sK
ps= [Pb
2+] [IO
3-]
2= s x (2s)
2= 4s
3s
3=
K
ps4
s = 2.57 x 10-13 4 = 4.00 x 10-5 M 3Alcuni esempi
Calcolare la solubilitá in H
2O pura a 25 ºC di Ag
3PO
4avente
K
ps= 1.4 x 10
-18Ag
3PO
43 Ag
++ PO
4 3-3s sK
ps= [Ag
+]
3[PO
43-] = (3s)
3x s = 27s
4Da cui
s4 = Kps 27 s = 1.4 x 10-18 27 = 1.5 x 10 -5 M 4Alcuni esempi
N.B.
-Il prodotto di solubilitá è costante solo ad una data temperatura e varia al variare della temperatura.
-Le concentrazioni ioniche indicate nell’espressione di Kps
rappresentano la concentrazione totale delle specie in soluzione e tengono conto sia degli ioni provenienti dall’elettrolita poco solubile sia degli ioni della stessa natura provenienti da altri elettroliti presenti nella soluzione.
EFFETTO DELLO IONE A COMUNE!!!
Effetto dello ione a comune
Consideriamo AgCl in una soluzione di AgNO
3La solubilitá (s) in H
2O pura è data da
s =
AgCl
(solido)Ag
++ Cl
-s
s
K
ps=
1.77 x 10-10 moli/L =1.33 x 10-5 moli/LSe nella soluzione sono presenti ioni Ag
+e Cl
-provenienti dalla dissociazione di un altro elettrolita la
solubilitá di AgCl è
minore
che in acqua pura
Se consideriamo la solubilitá di AgCl in una soluzione
0.01 M di AgNO
3bisogna considerare che gli ioni Ag
+presenti in soluzione provengono sia da AgCl (s) che da
AgNO
3(c)
La solubilitá di AgCl sará data dalla concentrazione dello ione Cl- che
deriva dalla dissociazione dell’elettrolita poco solubile
Effetto dello ione a comune
AgCl
(solido)Ag
++ Cl
-s+c
s
K
ps= [Ag
+] [Cl
-] = (s + c) s
se c >> s
K
ps= cs
s = Kps c = 1.78 x 10-10 0.01 = 1.78 x 10-8 moli/LAlcuni esempi
Calcolare la solubilita’ di BaSO
4a 25 ºC in H
2O pura e in
una soluzione 0.001M di Na
2SO
4(Kps
BaSO4= 1 x10
-10)
Effetto dello ione a comune
BaSO4 Ba2+ + SO
42-s s
Kps = [Ba2+] [SO42-] = s2 = 1 x10-10
Quindi s = 1 x 10-10 = 1 x 10-5 moli/L
Poiche’ SO42- proviene sia da BaSO4 che da Na2SO4 occorre
considerare Ba2+ come misura della solubilita’
Kps = [Ba2+] [SO42-] = s (s + c)
Kps = s c s =
1 x 10-10
0.001 = 1 x 10-7 moli/L
Solubilita’ di BaSO4 in soluzione di Na2SO4
Alcuni esempi
Calcolare la solubilita’ di BaSO
4a 25 ºC in H
2O pura e in
una soluzione 0.001M di Na
2SO
4(Kps
BaSO4= 1 x10
-10)
Effetto dello ione a comune
BaSO4 Ba2+ + SO
Quando si forma un precipitato?
Misceliamo due soluzioni: una di NaCl e l’altra di AgNO3
NaCl + AgNO3 AgCl(s) + NaNO3
Se [Ag+] [Cl-] > KpsAgCl
Il sistema non e’ in equilibrio e precipita AgCl Si forma precipitato fino a quando [Ag+] [Cl-]= KpsAgCl
Alcuni esempi
Determinare se si forma un precipitato di AgCl (Kps =
1.8 x 10
-10) mescolando 50 mL di AgNO
31 x 10
-3M e
150 mL di KCl 0.25 M
Volume finale della soluzione: 200 mL
[Ag+] = 1 x 10-3 M x 50 mL 200 mL = 2.5 x 10 -4 M [Cl-] = 0.25 M x 150 mL 200 mL = 1.9 x 10 -1M [Ag+] [Cl-] = 2.5 x 10-4 x 1.9 x 10-1 = 4.7 x 10-5 4.7 x 10-5 > 1.8 x 10-10 (K
TITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
CURVE DI TITOLAZIONE
Al punto equivalente si osserva:
- brusca diminuzione della concentrazione dell’analita; - incremento della concentrazione di titolante.
Molti indicatori rispondono ai cambiamenti nella concentrazione dello ione argento nella regione del punto equivalente.
Ioni che formano precipitati con Kps molto più grandi di 10-10 non
TITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
Intervallo di viraggio per un indicatore adatto alla titolazione di ioni Cl
-Nel caso di precipitati caratterizzati da una solubilità
molto bassa (es. AgI, K
ps= 1
.10
-16), la curva di
titolazione ha una forma simile a quella della titolazione
di una base forte con un acido forte.
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 5 10 15 pAg VAgNO3
CURVE DI TITOLAZIONE
Punto equivalenteTITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
TITOLAZIONI DI I
-CON Ag
+Si consideri la titolazione di 100 mL di una soluzione 0.01 M di I
-con Ag+ 0.1 M
Ag
++ I
-®
AgI
(s)K
ps= [Ag
+][I
-] = 1
.10
-16In 100 mL di I- 0.01 M inizialmente ci sono:
100 mL x 0.01 mmoli/mL = 1 mmole di I
-Per precipitare tutto I- è necessaria 1 mmole di Ag+; cioè, per
raggiungere il punto di equivalenza, è necessario aggiungere 10 mL di Ag+
Possiamo distinguere 3 regioni nella curva di titolazione: 1. Prima del punto di equivalenza
2. Al punto di equivalenza (10 mL di Ag+)
1.00 mL x 0.1 mmoli/mL = 0.1 mmoli di Ag+ aggiunte
Precipitano 0.1 mmoli di I-, mentre 0.9 mmoli rimangono in 101.0
mL di soluzione (1) 1.00 mL di Ag+ aggiunto
TITOLAZIONI DI I
-CON Ag
+ [I-]= = 8.910.900 mmol .10-3 M 101.0 mL [Ag+]= = = 1.12Kps .10-14 M [I-] 1.10-16 8.91.10-3Non vi è eccesso stechiometrico né di Ag+ né di I
-La bassa concentrazione di questi ioni è determinata unicamente dalla dissoluzione di AgI (s)
pAg = 8.00
(2) 10.00 mL di titolante aggiunto: punto di equivalenza
TITOLAZIONI DI I
-CON Ag
+Oltre il punto di equivalenza i valori di pAg vengono determinati in base all’eccesso di Ag+
[Ag+]= 1.00 mL (in eccesso) x 0.1 mmoli/mL = 0.1 mmoli di Ag+
altri valori oltre il punto di equivalenza si calcolano allo stesso modo
(3) 11.00 mL di Ag+ aggiunto
TITOLAZIONI DI I
-CON Ag
+[Ag+]= =9.010.100 mmol .10-4 M
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 2 4 6 8 10 12 14 16 VAgNO3 pA g+
I
-Cl
-TITOLAZIONI DI Cl
-CON Ag
+Si osserva un break più piccolo e una pendenza più graduale conseguente alla più elevata solubilità di AgCl
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 5 10 15 20 pAg V AgNO3 [Ag+]=1.0 M [Cl-]=0.1 M [Ag+]=0.1 M [Cl-]=0.01 M [Ag+]=0.01 M [Cl-]=0.001 M
All’aumentare della diluizione la variazione del pAg al punto equivalente diventa più piccolo
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
Miscele che portano alla formazione di due precipitati con differente solubilità danno curve di titolazione con due differenti punti di equivalenza 0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 5 10 15 20 25 pAg V AgNO3
Ag
++ Cl
-AgCl
(s)Ag
++ I
-AgI
(s)K
ps= 1,82 x 10
-10K
ps= 1,00 x 10
-16Se i due prodotti di solubilità sono sufficientemente
diversi, la prima precipitazione sarà quasi ultimata
prima che la seconda abbia avuto inizio
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
Si consideri la titolazione di 100 mL di una soluzione
contenente sia I
-(0.01 M) che Cl
-(0.01 M) con AgNO
3standard 0.1 M
Poichè AgI ha una solubilità più bassa di quella di AgCl la prima reazione è
Ag+ + I- ® AgI (s) Kps = 1.10-16
All’inizio ci sono 1 mmole di I- e 1 mmole di Cl-. Non si ha la
precipitazione di Cl- fino a quando non sia stata addizionata 1
mmole di Ag+
La curva di titolazione è la stessa di AgI per volumi di titolante aggiunto < 10.0 mL
Precipitano 0.999 mmoli di I- e restano in soluzione 0.001 mmoli di
I- per cui
Aggiunta di 9.99 mL di AgNO3 0.1 M
Da questo valore di [Ag+] si ottiene che
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
[I-]= = 9.090.001 mmol .10-6 M 109.99 mL [Ag+]= = = 1.10Kps .10-11 M [I-] 1.00.10-16 9.09.10-6 [Ag+] [Cl- ] =1.10.10-11x 1.00 =1.10-13 < Kps AgCl 109.99
Aggiunta di 10.00 mL di AgNO3 0.1 M (1° punto di equivalenza)
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
[Ag+]= [I-]=ÖKpsAgI=1.10-8 M
[Ag+] [Cl- ] =1.00.10-8x 1.00 =9.09.10-11 < Kps AgCl
Vi è un eccesso di 0.010 mmoli di Ag+ (0.100 mmol mL-1 x 0.1 mL) oltre
quelle richieste per precipitare I
-Questo eccesso precipita 0.010 mmoli di Cl- lasciandone in soluzione 0.99
mmoli in 110.1 mL
Aggiunta di 10.10 mL di AgNO3 0.1 M
Con lo stesso approccio sono calcolati i punti fino al 2° punto di equivalenza (20.0 mL)
[Ag+]= = = 2.02Kps .10-8 M
[Cl-]
1.82.10-10
0.99/110.1
Aggiunta di 20.0 mL di AgNO3 0.1 M (2° punto di equivalenza)
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
[Ag+]= [Cl-]=ÖKps=Ö1.82.10-10 =1.35.10-5
La concentrazione degli ioni è determinata unicamente dalla dissoluzione di AgCl (s)
Aggiunta di 21 mL di AgNO3 0.1 M (dopo il 2° punto di equivalenza)
[Ag+]= =8.260.10 mmol .10-4 M
1° punto di equivalenza Precipita AgI 2° punto di equivalenza Precipita AgCl
Il 1°punto di equivalenza si presenta come una cuspide
Il 2°punto di equivalenza corrisponde al flesso della porzione
sigmoidale della curva
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 5 10 15 20 25 pAg V AgNO3
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 5 10 15 20 25
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
pAg
V AgNO3
I
-Cl
-Titolazione di 100 mL di una soluzione contenente I- (0.01 M) oppure Cl
0 2 4 6 8 10 12 14 16 0 5 10 15 20 25
CURVE DI TITOLAZIONE DI MISCELE
pAg
V AgNO3
I- + Cl
-I
-Cl
-Titolazione di 100 mL di una soluzione contenente sia I- (0.01 M) sia Cl
La determinazione del punto finale può essere effettuata per
via
CHIMICA
POTENZIOMETRICA
TURBIDIMETRICA
Indicatore
Differenza di potenziale tra
elettrodo di Ag e uno di
riferimento
Torbidità della soluzione in
seguito alla formazione del
precipitato
TITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
PUNTI FINALI TURBIDIMETRICI
METODO DI GAY-LUSSAC
Si basa sulla osservazione della torbidità dovuta alla sospensione di solidi formatasi durante la reazione di titolazione
Il principio è quello di aggiungere Ag+ a soluzioni contenenti Cl-, o
viceversa, facendo depositare il precipitato man mano che si forma Si procede fino a che una goccia di reagente non produce più precipitato: questo punto, definito punto chiaro, viene considerato il punto di equivalenza
È un metodo preciso ma piuttosto lungo e laborioso, pertanto ha impiego limitato
Un reagente capace di evidenziare il brusco incremento di
concentrazione del titolante Ag
+può essere usato come
indicatore del punto finale
InR deve conferire una colorazione significativamente
diversa alla soluzione rispetto a In
X + R
XR
(s)In + R
InR
Determinazione del punto finale per via chimica
Determinazione del punto finale
I tre indicatori più noti per le titolazioni argentometriche sono:
Metodo di Mohr
(al punto finale si forma un precipitato colorato)
IONE CROMATO
Metodo di Fajans
(al punto finale si ha l’adsorbimento di un indicatore colorato sul precipitato)
Indicatori ad adsorbimento
Metodo di Volhard
(al punto finale si forma un complesso solubile colorato)
IONE FERRO
Per la determinazione del punto finale viene utilizzata la formazione di un secondo precipitato colorato (questo deve avere una solubilità più grande del precipitato che si forma nella reazione tra analita e titolante)
Rosso mattone
Nelle titolazioni di Cl- con AgNO3 si usa lo ione cromato:
METODO DI MOHR
(utilizzato soprattutto per Cl -, Br - e CN-)2Ag
++ CrO
42-
®
Ag
2CrO
4 (s)Giallo
METODO DI MOHR
Prima del punto finale si ha:
Al punto finale [Cl
-] diventa bassa e [Ag
+], limitata
fino a questo punto dal K
ps, aumenta rapidamente.
Viene così superato il K
psdi Ag
2CrO
4:
2 Ag
++ CrO
42-
®
Ag
2CrO
4 (s)rosso mattone
Ag
++ Cl
-®
AgCl
Qual è la differenza in termini di solubilità fra i due precipitati che si formano ?
AgCl (s)D Ag+ + Cl- Kps = [Ag+] [Cl-] = 1.82.10-10
s s
Ag2CrO4 (s)D 2Ag+ + CrO42- Kps=[Ag+]2 [CrO42-] = 1.29.10-12
2s s
Ag2CrO4 è 5 volte più solubile di
AgCl pertanto è un buon
indicatore!
METODO DI MOHR
Kps=[Ag+]2 [CrO42-] = (2s)2s=4s3 S= KÖ
3 ps/4 = 1.29Ö
3 .10-12/4 =6.86.10-5 mol/L Kps = [Ag+] [Cl-] = 1.82.10-10 S= KÖ
ps = 1.82Ö
.10-10 =1.35.10-5 mol/LINDICATORE: K2CrO4 (la soluzione diventa giallo pallido)
METODO DI MOHR
Soluzione contenente ioni Cl
-Aggiungendo AgNO
3si osserva immediatamente la
formazione di un precipitato bianco di AgCl che rende la
soluzione lattescente (1) .
Nel punto in cui cadono le gocce di AgNO
3la soluzione
tende a colorarsi di arancio in seguito alla formazione di
un precipitato di Ag
2CrO
4(2 e 3)
Continuare ad aggiungere il titolante sotto vigorosa
agitazione fino a che non si osserva un primo segnale del
cambiamento di colore (da giallo pallido ad arancio) (4-5).
Aggiungere il titolante una goccia alla volta fino a che il
colore arancio diventa persistente
METODO DI MOHR
Colorazione corretta
Colorazione oltre il punto equivalente
METODO DI MOHR: CALCOLO DI EQUILIBRI AL PUNTO FINALE
Qual è la concentrazione di CrO42- necessaria affinché Ag2CrO4
possa formarsi al punto di equivalenza di una titolazione di Cl- 0.05
M con Ag+ 0.05 M ?
Kps AgCl = 1.82.10-10 Kps Ag2CrO4 = 1.29.10-12
Al punto di equivalenza, [Ag+] sarà:
Considerato che la concentrazione di CrO42- al punto equivalente si
dimezza rispetto a quella iniziale (volume raddoppiato) avremo
[CrO42-] = 2 x 7.08.10-3 M =1.42.10-2 M Kps=[Ag+]2 [CrO42-] = 1.29.10-12 [Ag+]= [Cl-]=ÖKps=Ö1.82.10-10 =1.35.10-5 [CrO42-]= = = 7.08Kps .10-3 M [Ag+]2 1.29.10-12 (1.35.10-5)2
Inconvenienti
Una concentrazione elevata (1.42.10-2 M) di CrO42- in soluzione
determina una colorazione gialla così intensa da interferire con il cambio di colore al punto finale
la concentrazione di CrO42- che viene utilizzata (2.5.10-3 M) è
inferiore a quella necessaria per dare inizio alla precipitazione di Ag2CrO4 al punto equivalente
METODO DI MOHR
Calcoliamo l’errore…
METODO DI MOHR: ERRORE AL PUNTO FINALE
Consideriamo la titolazione di Cl
-0.05 M con Ag
+0.05 M.
Partendo con CrO
42-5.0
.10
-3M, al punto finale la sua
concentrazione sarà dimezzata (2.5
.10
-3M)
Assumiamo che vengano titolati 25 mL di Cl
-e che debba
formarsi 1 mg di Ag
2CrO
4per produrre un precipitato visibile
La concentrazione di Ag
+richiesta per iniziare la precipitazione
di Ag
2CrO
4a partire da [CrO
42-] = 2.5
.10
-3M è
[Ag+]= = = 2.27Kps .10-5 M [CrO42-] 1.29.10-12 2.5.10-3
Ö
Ö
Una parte di [Ag+] proviene dall’eccesso di Ag+ oltre il punto di
equivalenza e una parte dalla dissoluzione di AgCl
AgCl
(s)D
Ag
++ Cl
-In 50 mL al punto di equivalenza si ha:
mmoli di Ag+ecc.=1.47.10-5 mmoli mL-1 x 50 mL=7.35.10-4 mmoli
Il volume di Ag+ 0.05 M (titolante) che deve essere addizionato per
fornire 7.35.10-4 mmoli in eccesso di Ag+ è
METODO DI MOHR: ERRORE AL PUNTO FINALE
[Cl-]= = = 8.0Kps .10-6 M
[Ag+]
1.82.10-10
2.27.10-5
[Ag+]diss. AgCl=[Cl-]
[Ag+]
ecc=[Ag+]-[Ag+]diss.AgCl=2.27.10-5-8.0.10-6=1.47.10-5 M
VAg+= = 0.0147 mL7.35 .10-4 mmol
Occorre considerare inoltre l’eccesso di Ag+ che deve essere aggiunto
per precipitare 1.0 mg di Ag2CrO4 (PM = 332)
Volume totale Ag+ oltre il p.eq. = 0.0147 + 0.12 = 0.135 mL
ERRORE PERCENTUALE DI TITOLAZIONE (E%)
METODO DI MOHR: ERRORE AL PUNTO FINALE
Ag2CrO4= = 3.01.0 mg .10-3 mmol 332 mg mmol-1 Ag+= 2 x 3.0.10-3 mmol =6.0.10-3 mmol VAg+= = 0.12 mL6.0 .10-3 mmol 0.050 mmol mL-1 E%= x 100 = 0.54 %0.135 mL 25.00 mL
Errore di titolazione:
La sensibilità dell’indicatore agli ioni argento risulta minore di quella teorica, poiché si deve formare una certa quantità di Ag2CrO4 per avere una colorazione visibile. Normalmente
l’errore connesso è contenuto (<1%); è possibile ridurlo ulteriormente mediante:
1. confronto con un bianco
2. standardizzazione di AgNO3 col metodo di Mohr, utilizzando
una soluzione standard di NaCl nelle stesse condizioni
Per correggere l’errore di titolazione si può eseguire una
titolazione di un bianco
Bianco:
sospensione di CaCO3
avente lo stesso volume della soluzione al punto equivalente e contenente CrO42- alla stessa
concentrazione del punto di equivalenza
Si aggiunge AgNO3 fino
alla comparsa del colore rosso-mattone
Il volume di AgNO3 così
determinato viene sottratto al VAg utilizzato nella
titolazione del cloruro
Controllo del pH (eseguire la titolazione ad un pH = 7 - 10)
2 CrO
42-+ 2 H
+Cr
2O
72-+ H
2O
AMBIENTE ACIDO
Dal momento che Ag2Cr2O7 è molto più solubile di Ag2CrO4, la
reazione dell’indicatore in soluzione acida richiede [Ag+] più
elevate
AMBIENTE BASICO
2 Ag
++ 2 OH
-2 AgOH
(s)
Ag
2O
(s)+ H
2O
L’eventuale aggiunta di NaHCO3 o di borace mantiene il pH nel
mezzo titolante entro limiti accettabili
Per questa via non si possono determinare:
• I
-e SCN
-, perché fortemente adsorbiti sul precipitato cui
danno luogo; AgI inoltre maschera il colore giallo
dell’indicatore;
• Cloruri idrolizzabili, che acidificano l’ambiente, quali quelli di
Al
3+, Fe
3+, Bi
3+, Sn
2+, Zn
2+etc.;
• Non devono essere presenti cationi che danno cromati
insolubili, come Pb
2+e Ba
2+Inoltre il metodo non è utilizzabile nella titolazione inversa di
Ag
+con Cl
-, perché Ag
2CrO
4reagisce troppo lentamente
con Cl
-.
METODO DI VOLHARD
La titolazione deve essere effettuata in soluzione nettamente acida per impedire la precipitazione di Fe(OH)3
Gli ioni argento sono titolati con una soluzione standard di ione tiocianato:
Ag+ + SCN- AgSCN
(s) precipitato bianco
Come indicatore si usa il Fe(III) (allume ferrico FeNH4(SO4)2.12 H2O);
questo impartisce alla soluzione una colorazione rossa con il primo leggero eccesso di ione tiocianato:
Fe3+ + SCN- FeSCN2+ soluzione rossa
TITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
METODO DI VOLHARD
Applicazioni più comuni
-Determinazione di Ag+ in un campione:
si usa SCN- come titolante e allume ferrico come indicatore in
una titolazione diretta
-Determinazione di Br-, I-, Cl- (retrotitolazione di Ag+ in eccesso):
si aggiunge al campione un eccesso noto di AgNO3 che
precipita tutto l’analita, quindi si titola con SCN- il restante
Ag+ usando Fe3+ come indicatore
Ag+ + Cl- ® AgCl (s) bianco
Ag+ + SCN- ® AgSCN (s) bianco
Fe3+ + SCN- ® FeSCN2+ rosso
METODO DI VOLHARD
Determinazione di cloruri (Cl-) Kps = 1,82 x 10-10 Kps = 1,1 x 10-12 Ag+ + Cl- ® AgCl (s) Ag+ + SCN- ® AgSCN (s)K
ps AgSCN< K
ps AgClIn prossimità del punto finale nella retrotitolazione:
AgCl(s) + SCN- ® AgSCN(s) +Cl- Errore negativo!!!
Ag+ (eccesso)
Cl- (campione)
-Per evitare questo inconveniente ci sono diversi sistemi:
1) Usare una concentrazione elevata di Fe3+ (0,2 M)
In questo modo FeSCN2+ si forma prima che si raggiunga un
eccesso significativo di SCN
-2) Allontanare per filtrazione AgCl e titolare il filtrato 3) Rivestire AgCl con NITROBENZENE
In questo modo si allontana il solido dalla soluzione
Queste precauzioni non sono invece necessarie nel caso di Br- e I- in
quanto sia AgBr che AgI sono meno solubili di AgSCN.
Nel caso degli ioni I- si deve aggiungere l’allume ferrico dopo la
precipitazione di AgI altrimenti si potrebbe avere:
2 Fe3+ + 2I- D I
2 + 2 Fe2+
METODO DI VOLHARD
Equilibri nella titolazione
Il punto finale non dipende pesantemente dalla concentrazione di Fe3+.
Gli errori sono trascurabili per valori della concentrazione di Fe3+compresi fra
0.002 e 1.6 M
Mediamente la concentrazione di FeSCN2+ deve raggiungere 6.5.10-6 M
affinché il colore rosso possa essere apprezzato Si supponga [Fe3+] = 0.010 M al punto finale:
Quale deve essere il valore di [SCN-] perchè il complesso rosso FeSCN2+possa
essere osservato ?
Poiché per evidenziare visivamente FeSCN2+ è necessaria una concentrazione di SCN- pari a 4.6.10-6 occorre solo un leggero eccesso oltre il punto di
equivalenza
La costante di formazione di FeSCN2+è data dalla seguente espressione
Fe3+ + SCN- ® FeSCN2+
[Fe3+][SCN-]
[FeSCN2+]
Kf= =1.4.102
Se FeSCN2+ deve avere una concentrazione di 6.5.10-6 M, in una soluzione
0.010 M in Fe3+, la concentrazione di SCN- è così calcolata
[Fe3+]Kf
[FeSCN2+]
[SCN-]= = = 4.6.10-6
0.01x1.4.102
6.5.10-6
Al punto di equivalenza AgSCN(s) D Ag++ SCN
-[Ag+]=[SCN-]= K
√
ps AgSCN = 1.1√
.10-12 =1.1.10-6 MMETODO DI VOLHARD
Viene utilizzato un indicatore ad adsorbimento, un colorante
organico che viene adsorbito o desorbito dalla superficie del solido colloidale formatosi durante una titolazione di precipitazione
METODO DI FAJANS
FLUORESCEINA
Usato nelle titolazioni di Cl- con Ag+
Fluoresceinato (Fn-):
verde-giallastro
Fluoresceinato di argento (FnAg): rosso intenso
INDICATORI: agiscono in forma ionica
Fluoresceina sodica: ambiente neutro o leggermente alcalino
(titolazione soprattutto ioni Cl-)
Eosina sodica:
può essere usata anche in ambiente acido (titolazione Br-, I-, SCN-)
Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Cl- Cl- Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl
-Prima del punto equivalente: siamo in eccesso di Cl
Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Cl- Cl- Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl -Cl
-Prima del punto equivalente: colorazione verde-gialla
METODO DI FAJANS
Fn
Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+
Oltre il punto equivalente: siamo in eccesso di Ag+
Oltre il punto equivalente: si osserva un colorazione rossa dovuta alla formazione di FnAg Fn -Fn- Fn -Fn -Fn -Fn -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Cl- Ag+ Cl- Ag+ Cl -Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+ Ag+
METODO DI FAJANS
Ø La variazione di colore è un processo di adsorbimento (non una precipitazione) poiché il prodotto di solubilità del
fluoresceinato d’argento non viene mai superato
Ø L’adsorbimento è reversibile, essendo il colorante desorbito nel caso di retro-titolazione con ioni cloruro
Ø È una titolazione rapida, accurata e affidabile ma di scarsa
applicazione poiché poche reazioni danno un precipitato colloidale in tempi brevi
[Ag
+][Fn
-] < K
psØLe particelle del precipitato devono avere dimensioni tipiche delle particelle colloidali (0.001-0.1 µm), per fornire la massima
superficie sulla quale il colorante è adsorbito
ØIl precipitato deve adsorbire i propri ioni (tipico dei precipitati colloidali)
ØIl colorante deve essere trattenuto con forza nello strato di contro-ioni (bassa solubilità, ma sufficiente a rimanere in soluzione)
ØOperare a un pH = 8-9 in cui l’indicatore esiste prevalentemente in forma ionica (nel caso della fluoresceina).
Per pesata esatta
v Pesare con precisione 17 g circa di AgNO3, sciogliere e portare al volume
di 1000 mL in matraccio tarato
v Accertarsi che la soluzione sia omogenea e conservare al riparo dalla
luce
v Calcolare il titolo della soluzione di AgNO3 dividendo il valore della
pesata per il peso molecolare (169.87 g/mol)
PREPARAZIONE DI UNA SOLUZIONE AgNO3 0.1 M
Da soluzione a titolo approssimato
v Pesare 17 g circa di AgNO3, sciogliere e portare al volume di circa 1000
mL in matraccio tarato
DETERMINAZIONI QUANTITATIVE FU
Potassio cloruro
KCl PM = PE
Si scioglie in H2O distillata, si aggiunge HNO3 6 M, un eccesso
noto di AgNO3 0,1 M e nitrobenzene. Si retrotitola con ammonio
tiocianato 0,1 M in presenza di solfato ammonico ferrico.
Sodio cloruro
NaCl PM = PE
La determinazione è analoga a quella di KCl.
100 mg del campione si fanno bollire per 30 min con 20 mL di NaOH 0,5 M in glicole etilenico. Si raffredda, si trasferisce la soluzione in una beuta e si titola il cloruro totale con il metodo di Volhard.
Nel caso in cui il cloro sia legato a molecole organiche attraverso legami covalenti, è necessaria una idrolisi con idrossido di sodio. L’alogenuro liberato viene quindi titolato.
CICLOFOSFAMIDE
NH P O N Cl Cl O C7H15Cl2N2O2P*H2O PM = 279,12TITOLAZIONI ARGENTOMETRICHE
APPLICAZIONI DEI METODI ARGENTOMETRICI
5 g di un campione contenente formaldeide (PM = 30) sono stati portati a volume con acqua in un pallone da 500.0 mL
Un’aliquota di 25.0 mL è stata trattata con 30.0 mL di KCN 0.121 M per convertire la formaldeide in cianidrina di potassio
KCN + CH2O ® KOCH2CN
L’eccesso di KCN è stato poi rimosso mediante l’addizione di 40.0 mL di AgNO3 0.100 M
CN- + Ag+ ® AgCN (s)
L’eccesso di Ag+ ha richiesto una titolazione con 16.1 mL di NH4SCN
0.134 M
CN
-SCN
-Ag
+5 g di un campione contenente formaldeide (PM = 30) sono stati portati a volume con acqua in un pallone da 500.0 mL
Un’aliquota di 25.0 mL è stata trattata con 30.0 mL di KCN 0.121 M per convertire la formaldeide in cianidrina di potassio
L’eccesso di KCN è stato poi rimosso mediante l’addizione di 40.0 mL di AgNO3 0.100 M L’eccesso di Ag+ ha richiesto una titolazione con 16.1 mL di NH4SCN 0.134 M
Calcolare la percentuale di CH2O nel campione
KCN
CH
2O
CN
-SCN
-mmol CN- = (40.0 ´ 0.100) - (16.1 ´ 0.134) = 1.8426
Ag
+5 g di un campione contenente formaldeide (PM = 30) sono stati portati a volume con acqua in un pallone da 500.0 mL
Un’aliquota di 25.0 mL è stata trattata con 30.0 mL di KCN 0.121 M per convertire la formaldeide in cianidrina di potassio
L’eccesso di KCN è stato poi rimosso mediante l’addizione di 40.0 mL di AgNO3 0.100 M L’eccesso di Ag+ ha richiesto una titolazione con 16.1 mL di NH4SCN 0.134 M
mmol CN- = (40.0 ´ 0.100) - (16.1 ´ 0.134) = 1.8426 mmol mmol di CH2O = (30.0 ´ 0.121) - 1.8426 = 1.7874 mmol in 25.0 mL 1.7874 ´ 20.0 = 30.748 mmol in 500.0 mL ´ 1.0724 %campione = 4 100 = 5 21.5 % ´ 2 30 g di = = g 100 30.748 CH O 1.07244 0
CN
-KCN
CH
2O
5 g di un campione contenente formaldeide (PM = 30) sono stati portati a volume con acqua in un pallone da 500.0 mL
Un’aliquota di 25.0 mL è stata trattata con 30.0 mL di KCN 0.121 M per convertire la formaldeide in cianidrina di potassio
L’eccesso di KCN è stato poi rimosso mediante l’addizione di 40.0 mL di AgNO3 0.100 M L’eccesso di Ag+ ha richiesto una titolazione con 16.1 mL di NH4SCN 0.134 M
Una lega metallica di massa 1.269 g contenente argento viene sciolta in acido nitrico e il volume della soluzione è portato a 100 mL. Un’aliquota da 25 mL viene titolata con 27.20 mL di KSCN 0.1000 M. Calcolare la percentuale di argento contenuta nella lega.
PAAg=107.87
La reazione è:
Ag+ + SCN- ® AgSCN (s)
Le moli di Ag+ sono uguali a quelle di KSCN, che sono pari a:
0.1000M x 27.20 mL=2.720 mmol
Ag+=2.720.10-3 mol x 107.87 gmol-1x 100/25=1.173 g
Quindi la % nella lega sarà:
Ag+=1.173g/1.269g x 100=92.43%
Una miscela contenente solo KCl (PM 74.55) e NaBr (PM 102.89) è stata analizzata con il metodo di Mohr. Un campione di 0.2005 g viene sciolto in 20 mL di acqua e titolato fino al raggiungimento del punto equivalente con 24.70 mL di AgNO3 0.1012 M. Calcolare la
percentuale di KCl nel campione.
Ag+ + Cl- ® AgCl (s)
x
Ag+ + Br- ® AgBr (s)
y
Al punto finale, saranno stati precipitati sia Br- che Cl
-Ag+=x+y=24.70 mL x 0.1012 M=2.4996 mmol
KCl=2.0.10-3 mol x 74.55 g mol-1=0.1491 g
% KCl=0.1491g /0.2005 g x 100=74.36%
sappiamo inoltre che: KCl+NaBr=x.74.55+y.102.89=200.5 mg
x.74.55+(2.4996-x).102.89=200.5 mg x=56.68/28.34=2.0 mmol