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Slides - Lazzaro - Pancreatite Cronica

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Academic year: 2021

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FACOLTA’ DI SCIENZE INFERMIERISTICHE Corso di Laurea in scienze infermieristiche

Medicina nelle cronicità

“LA GESTIONE DEL PAZIENTE

AFFETTO DA PANCREATITE

CRONICA”

Dott. Gianluca Di Lazzaro Giraldi Dipartimento di Medicina Clinica Policlinico Umberto I

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PANCREATITE CRONICA

Infiammazione cronica, che origina dal sistema duttale del

pancreas, caratterizzata da flogosi, fibrosi e sclerosi del

parenchima esocrino (cellule acinari) e più tardivamente di

quello endocrino (cellule di Langerhans), con una lenta ma

progressiva ed irreversibile insufficienza d’organo.

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PATOGENESI

Formazione di tappi proteici che presentano affinità con i sali di calcio e costituiscono il nucleo di origine dei calcoli intraduttali. A livello parenchimale la stasi del succo pancreatico determina atrofia del tessuto acinoso con formazione di tessuto fibroso.

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ANATOMIA MICRO e MACROSCOPICA DELLA

PANCREATITE

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FATTORI DI RISCHIO

Elevato introito alcolico Tabagismo

Ereditarietà / Familiarità Iperparatiroidismo

Malnutrizione

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EZIOLOGIA

Alcol

(70 % - 90 %)

Ostruttive (pappilliti, papillo odditi, tumori ampollari e pancreatici, stenosi

cicatriziali del wirsung)

Metaboliche (iperparatiroidismo, dislipidemie)

Genetiche (fibrosi cistica, mutazione PRSS1, SPINK1) Farmacologiche

Distrofia cistica della parete duodenale Autoimmuni

Post necrotica Idiopatica

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CLINICA

DOLORE

• Localizzazione:

Epigastrico, con irradiazione posteriore a

cintura;

• Intensità:

Severo, gravativo, profondo e penetrante;

• Andamento:

Peggioramento con l’assunzione di un pasto

copioso (cibi grassi, fritti) o con l’assunzione alcolica, può

ridursi in decubito laterale con posizione genupettorale;

• Durata:

Inizialmente episodico poi diviene più continuo ma ad

andamento episodico ed imprevedibile

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PERDITA DI PESO e MALNUTRIZIONE

NAUSEA e VOMITO

CRAMPI ADDOMINALI

STEATORREA/CREATORREA

(carenza di vitamine liposolubili)

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COMPLICANZE

LESIONI CAVITARIE:

Cisti da ritenzione e pseudocisti

OSTRUZIONI BILIARI

(ittero colestatico)

TROMBOSI SPLENO PORTALE

(ipertensione portale)

ASCITE PANCREATICA

(ipertensione portale)

EMORRAGIA DIGESTIVA:

Varici esofagee, erosione di un

vaso arterioso, perforazione di una pseudocisti

DIABETE MELLITO

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SEMEIOTICA DEL PANCREAS

PALPAZIONE

Il pancreas, organo retroperitoneale, è situato troppo profondamente per essere avvertito alla palpazione in condizioni normali. Le tumefazioni del pancreas come pancreatiti croniche, cisti e pseudocisti, carcinomi possono essere palpate a livello della proiezione anteriore dell’organo, come una ma massa di consistenza dura e superficie irregolare, quando risultano sufficientemente voluminose e le pareti dell’addome sono cedevoli.

TRIANGOLO DI CHAUFFARD-RIVET O ZONA COLEDOCO-PANCREATICA

Situata tra la linea xifo-ombelicale e la bisettrice dell’angolo tra questa e l’ombelicale trasversa. Tale zona è dolente alla pressione nelle affezioni coledociche e cefalopancreatiche

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PALPAZIONE DEL FEGATO E DELLE VIE BILIARI

Con la mano destra appoggiata a piatto, le dita leggermente incurvate si inizia la manovra dalla fossa iliaca destra. Se il margine inferiore del fegato non viene percepito fino all’arcata costale si uncina quest’ultima e si invita il paziente a compiere dei profondi atti inspiratori. In questo modo il margine inferiore del fegato si avvicina alla mano esploratrice e si possono apprezzare il margine inferiore, la superficie e la consistenza.

Manovra di Murphy

(Utilizzata per indagare la presenza di dolore colecistico in caso di patologie infiammatorie e/o litiasiche a carico della colecisti)

Si effettua uncinando l’arcata costale a livello del punto cistico, incontro tra decima costa e margine esterno del muscolo retto dell’addome invitando il paziente a compiere profondi atti inspiratori.

La manovra viene definita positiva se il paziente interrompe bruscamente l’inspirazione per la comparsa di un violento dolore.

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Diagnostica di laboratorio

Biochimica

Enzimi pancreatici (amilasi, lipasi)

Glicemia con glicosuria

Hb glicosilata

(Ca19-9)

Funzione endocrina

OGTT

Glicemia, insulina, glucagone

Funzione esocrina

Diretti: sondaggio duodenale

dosaggio chimotripsina ed elastasi fecale

Indiretti: pancreolauryl test

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DIAGNOSTICA STRUMENTALE

• RX ADDOME

• ECOGRAFIA

• TC

• RM

• CPRE

• CPRM

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RX DIRETTO ADDOME

Aspecifico

Non si evidenzia direttamente il

pancreas

Consente di visualizzare nel 30-60% dei

casi la presenza di calcificazioni o calcoli

multipli.

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Tecnica di prima istanza nello studio e nel follow-up delle pancreatiti.

Limiti della metodica:

• Operatore dipendente

• Impedenza acustica (meteorismo, obesità addominale …)

Mette in evidenza:

• Disomogeneità (fibrosi e calcificazioni). Reperto frequente ma non

specifico.

• Dotto di Wirsung: aumento del calibro (fino a 10 mm), irregolarità

delle pareti (a rosario), calcoli all’interno.

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• Metodica di prima istanza, complementare all’ecografia.

• Consente la diagnosi di lesioni focali, l’estensione, la

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• Riduzione del volume ghiandolare (atrofia).

• Diffuse calcificazioni duttali associate a marcata dilatazione

irregolare del Wirsung.

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RM

Metodica complementare alla TC indicata per diagnosi differenziale

tra pancreatite cronica focale e adenocarcinoma pancreatico.

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CPRE

Metodica endoscopica consente la dimostrazione diretta dei

dotti pancreatici.

Indicazione: papilliti stenosanti, tumori della papilla, pancreatiti

croniche iniziali, piccoli carcinomi non identificati con ecografia

e TC.

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CPRM

Consente lo studio dei dotti pancreatici e delle vie biliari con

ricostruzioni tridimensionali.

Indicata quando non è possibile realizzare la CPRE

(elevato grado di ostruzione dei dotti principali a livello della testa del pancreas, scarsa collaborazione, rischio emorragico e/o cardiovascolare)

.

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TERAPIA MEDICA

Controllo della fase acuta

Prevenzione delle ricorrenze dolorose:

Alimentazione ipolipidica

Astensione da alcol e fumo

Terapia delle ricorrenze dolorose:

NPT

Antibiotici

PPI

Analgesici

Terapia dell’insufficienza esocrina:

Estratti pancreatici

Correzione dell’insufficienza endocrina:

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