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Test di Ruffier

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Academic year: 2021

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(1)TEST RUFFIER – DICKSON ( semplice test di attitudine allo sforzo ). Il test di Ruffier, che prende il nome dal medico che lo ha ideato, Jean-Edouard Ruffier ( 1874-1964 ), è un test di medicina sportiva che mira a misurare il livello di allenamento e la capacità sportiva di recupero, dopo uno sforzo, della funzione cardiaca di un atleta. Il test si basa sulla frequenza cardiaca prima e dopo uno sforzo. Questo test è datato ed ha dei limiti, inoltre esistono molti altri tipi di test, anche più accurati, per verificare la funzionalità cardiaca e la capacità di adattarsi agli sforzi, ma questo è semplice, senza grave rischio cardiaco, non richiede apparecchiature mediche ed è facilmente riproducibile. Il test di “Ruffier-Dickson” è una valutazione nel complesso abbastanza semplice e che riguarda in genere coloro che cominciano un’attività fisica ( valutare lo stato di allenamento di un soggetto, utile prevalentemente nell'ambito dello sforzo aerobico ), chi cambia sport passando da un’attività aerobica ad una anaerobica ( ad esempio chi ha praticato basket e decide di passare alla corsa ) e infine quelli che riprendono l’attività fisica dopo un periodo di stop forzato dovuto ad un infortunio. Questo tipo di test può eseguirlo chiunque, non comporta pericoli, è affidabile, rapido e può essere ripetuto in qualunque momento. Obiettivo di questo test è dunque la valutazione dell’efficienza dell’apparato cardio-circolatorio e la capacità di recupero immediato dopo uno sforzo. Requisiti:  il soggetto è riposato ( in genere conviene farlo prima di allenarsi, a 24 ore dall'allenamento precedente ) e non ha digestione in atto  è seduto da almeno 30"  le pulsazioni si rilevano sui 10" ( oppure 15” x 4 ), moltiplicando poi per 6 il valore trovato ( per esempio 10 pulsazioni in 10" equivalgono a sessanta pulsazioni al minuto ); F è la frequenza a riposo.. Protocollo del test di RUFFIER. ESECUZIONE Il test di “Ruffier-Dickson” si suddivide in quattro diverse fasi: – FREQUENZA A RIPOSO: rimanere a completo riposo ( sdraiato e fermo ) per 2 minuti dopodiché, servendosi di un cronometro ( o di un orologio dotato di contasecondi ), contare il numero dei battiti ( pulsazioni ) che il cuore compie in 15 secondi e moltiplicare per 4 per ottenere il numero di battiti al minuto ( F );. – FREQUENZA SOTTO SFORZO: eseguire 30 piegamenti sulle gambe nell’arco di 45 secondi, portando i glutei quasi a toccare i talloni. ( Ovviamente al di fuori del test si può fare qualche prova per capire qual è il ritmo giusto - un piegamento ogni 1,5″- , ritmo che comunque è del tutto naturale .).

(2) Conclusi i piegamenti, ci si siede di nuovo misurando le pulsazioni nello stesso modo in cui è stato fatto nella prima fase ( la frequenza, in questo caso, sarà F1 ); – FREQUENZA DOPO RECUPERO: subito dopo aver ultimato l’esercizio, sdraiarsi e riposare per un minuto esatto, dopodiché contare nuovamente le pulsazioni per 15 secondi e moltiplicarle per 4 ( frequenza F2 ). - CALCOLO DATI RACCOLTI Riportare i dati ottenuti all’interno della formula sotto riportata sostituendo i valori alle lettere corrispondenti. Per il calcolo complessivo, al valore F1 bisogna sottrarre 70 e aggiungere 2. Il dato che otteniamo va moltiplicato per il valore che ricaviamo da F2 meno F. A questo punto il risultato ottenuto va diviso per 10 e avremo il valore finale del test. Utilizzando i tre dati si calcola il valore del test:. T= ( ( F1-70 )+2*( F2-F ) )/10 Per esempio se F1=96, F2=61, F=60 allora T= ( 26+2*1 )/10=2,8. Si otterrà l’Indice di Ruffier-Dickson per valutare l’Efficienza Cardio-Circolatoria e più precisamente della capacità di recupero immediato dopo uno sforzo. INTERPRETAZIONE DATI RACCOLTI Se questo valore è superiore a 8, il grado di allenamento è scarso; se si trova fra 6 e 8, il livello è discreto mentre diventa buono, seppur migliorabile, quando si trova fra 3 e 6. È invece ottimo quando il valore è inferiore a 3. Il test si leggerà così:. Più in dettaglio, i risultati saranno:. Valore del test Grado di allenamento Più di 8. Scarso. Fra 6 e 8. Discreto. Fra 3 e 6. Buono, ma migliorabile. Inferiore a 3. Ottimo.       . < 0 = eccellente; 0 a 2 = molto buono; 2 a 4 = buono; 4 a 6 = medio; 6 a 8 = scarso; 8 a 10 = molto scarso; > 10 = Ridotto adattamento agli sforzi.. Sopra gli otto di solito è consigliabile consultare un medico. Nota: I dati potranno essere elaborati anche secondo la formula di RUFFIER: ( F iniziale + F1 finale + F2 dopo recupero ) – 200 : 10. CONSIGLI Per un corretto rilievo dei battiti cardiaci dal polso: tenere la mano sinistra con il palmo in alto ed il polso leggermente esteso all’indietro, e premere le tre dita centrali della mano destra sul polso sinistro alla base del pollice. Se non si riesce in questo modo, si può cercare il battito alla carotide portando una mano alla gola e facendo una leggera pressione con il pollice e l’indice ai lati della trachea..

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