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Miglioramento della Qualità
delle inchieste infortunio
svolte dal SPSAL della ASL di Milano
attraverso l’utilizzo di indicatori e dei
flussi informativi INAIL
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OBIETTIVI
(2)Garantire Omogeneità
nella redazione di inchieste
infortuni
incrementando le conoscenze tecniche, favorendo
l’uniformità di intervento con l’ausilio di procedure
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AZIONI INTRAPRESE
a)
Costituzione
«
Gruppo di Lavoro»
5 U.O. Territoriali – Comune di Milano, Bresso, Cinisello, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Sesto San Giovanni
Giovanni B. Colombo, Costantino D’Angelo, Nicola Delussu, Jessica Di Giorgio, Angelo Gerosa, Battista Magna, Marco Mascherpa, Sergio Pezzoli, Roberto Salicco, Graziella Zanoni
b)
Avvio
«Momenti Formativi»
di confronto con tutti gli operatori della struttura Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASL Milano;
c)
Redazione
«Istruzione Operative»
sulla base del metodo Sbagliando Si Impara
Sbagliando s’impara. Guida alla conduzione delle inchieste infortuni.
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AZIONI INTRAPRESE
a)
«Gruppo di Lavoro»
Analisi di 321 inchieste infortuni redatte in un anno,
da circa 70 Operatori
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AZIONI INTRAPRESE
b)
«Momenti Formativi - Interni»
n
°
2 Edizioni di corsi finalizzati al
Miglioramento delle Inchieste Infortuni
con esercitazioni e questionario di gradimento del metodo
Corso per operatori PSAL sull’utilizzo del sistema
regionale MaPI
gestione delle denunce e delle indagini per malattie professionale e
degli infortuni sul lavoro
Corso sull’utilizzo del “Flussi INAIL Regioni”
al fine di una corretta selezione degli eventi da indagare
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AZIONI INTRAPRESE
c)
«Istruzioni Operative»
Raccolta delle informazioni
Descrizione dell’infortunio
quali sono i fatti rilevanti di cui riferire; qual è il modo con cui riferire di tali fatti.Interpretazione dell’infortunio
Ricerca ed identificazione delle cause dell’incidente; La formulazione di ipotesi esplicative;
La verifica delle ipotesi;
Ricerca ed identificazione dei modulatori delle lesioni conseguenti all’incidente.
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«Istruzioni Operative»
in dettaglio…
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Descrizione dell’infortunio
Tipo di attività che stava svolgendo l’infortunato al momento dell’infortunio
Incidente
Incidenti con variazione di energia Incidenti con variazione dell’interfaccia energia/lavoratore
Agente materiale
dell’incidente
B: GRANDI FAMIGLIE DI RISCHIO
B1
UMI (Utensili, Macchine, Impianti)
B2
MEZZI SEMOVENTI (muletti ecc.)
B3
CADUTE DALL’ALTO
B4
caduta da SCALE PORTATILI
B5
INV. da materiale (solido, liquido, gas)
B6
RISCHIO CHIMICO (contatto con agenti chimici)
B7
MCM (movimentazione manuale carichi)
B8
ELETTROCUZIONE
B9
DPI (mancato utilizzo)
Nuovo criterio di selezione
REGISTRAZIONE IN SIST
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Piani mirati di prevenzione
Valutazione del rischio infortunistico connesso a
determinate fasi o modalità di lavoro, soprattutto in
quelle che richiedono specifiche attrezzature di
lavoro, frequentemente coinvolte in infortuni anche
gravi.
Piano mirato - Utilizzo delle attività di inchieste infortuni a fini preventivi
UTILIZZO DI
SCALE PORTATILI
UTILIZZO DI
CARRELLI ELEVATORI
analisi degli infortuni nei quali sono coinvolte queste attrezzature,
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INFORTUNI 2000 ÷ 2011
ITALIA
LOMBARDIA
ASL MILANO
Riconosciuti
6.784.559
1.279.300
196.782
Gravi
1.329.670
215.353
33.896
Con scale
254.631
42.563
9.590
Gravi con scale
77.385
11.971
2.589
PIANO MIRATO
UTILIZZO DI SCALE PORTATILI
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La Ditta si impegna preventivamente ad effettuare il censimento nelle diverse fasi di sviluppo dei lavori, in cu vi è utilizzo di scale portatili all’interno del cantiere.
Sulla base di questo censimento, per ogni attività individuata che preveda l’utilizzo di scale, il CSE in collaborazione con i responsabili della sicurezza aziendali dovranno preventivamente stabilire:
1. se la scala rappresenta l’attrezzatura più corretta per la specifica fase di lavoro, ovvero se la stessa può essere sostituita con altra attrezzatura più idonea
2. la tipologia di scala da utilizzare in funzione della lavorazione e dei rischi ad essa connessi
Nel caso venga previsto comunque l’utilizzo di scale le procedure utilizzate per:
1. verificare la messa a disposizione di attrezzature rispondenti alle norme legislative di prevenzione vigenti
2. garantire un’adeguata manutenzione di queste attrezzature in particolare con l’utilizzo di strumenti finalizzati alla verifica delle stesse
3. il rispetto delle misure di sicurezza stabilite nell’utilizzo delle scale e/o trabattelli da parte dei lavoratori
Su espressa richiesta dei Responsabili della Ditta il piano di prevenzione mirata