Esame Clinico e Diagnostica
VINCENZO ORFEO
OCCHIO SECCO
QUALE SOSTANZA A QUALE PAZIENTE?
Napoli 30 Settembre 2016
Vincenzo Orfeo
Direttore Unità Operativa di Oculistica
Clinica Mediterranea Napoli
Professore a contratto Scuola Specializzazione Oftalmologia
Università di Trieste
Per formulare una diagnosi di Sindrome da DRY EYE
è necessario fare una valutazione complessiva dello
stato della superficie oculare e di eventuali fattori
esterni che possono interagire con essa.
• Film lacrimale
• Epitelio corneale
• Epitelio limbare
• Epitelio congiuntivale
• Goblet cells congiuntivali
• Giunzioni muco-epidermiche
• Ghiandole lacrimali
• Vie di deflusso lacrimale
• Palpebre
in costante interazione con: lacrime, ormoni locali e sistemici, sangue, nervi …
I meccanismi patogenetici responsabili della
Sindrome da Dry Eye sono fondamentalmente 4:
1. Instabilità del film lacrimale
2. Iperosmolarità
3. Danno epiteliale
4. Infiammazione
A questi meccanismi patogenetici vanno aggiunti altri due
aspetti: le alterazioni delle palpebre e le alterazioni del
Ocular Surface Disease
Dry eye disease Non-dry eye disease Aqueous deficient dry eye Evaporative dry eye Eyelid-related disease Other ocular surface disease Meibomian gland dysfunction BlepharitisConjunctivitis and keratitis (e.g., allergic conjunctivitis, infectious or non-infectious keratitis and conjunctivitis)
…IL PERCORSO DIAGNOSTICO…
•Storia clinica / questionario sui sintomi, uso di farmaci, ambiente ecc. •Valutazione di cute del viso, palpebre e congiuntive a luce ambiente •Valutazione del menisco lacrimale e ricerca delle strie interferenziali •BUT e staining con Fluoresceina, Rosa Bengala, Verde Lissamina •Esame della congiuntiva tarsale superiore ed inferiore
•Morfologia delle palpebre e della ghiandole di Meibomio •Shirmer test senza o con anestetico, Osmolarità lacrimale
•Ferning Test, Esame Citologico ( ad impressione, con scraping ) ecc.
il percorso diagnostico deve rispettare la sequenza
degli esami...per non inquinare le prove
SINTOMI DEL DRY EYE
SECCHEZZA SENSAZIONE DI GRANULOSITA’ SENSAZIONE DI CORPO ESTRANEO SENSAZIONE PUNTORIA BRUCIOREEsacerbati da
Condizioni che aumentano l’evaporazione delle
lacrime:
• Aria condizionata • Vento
Prolungata lettura, uso del computer, Televisione…
Anche comuni
Lacrimazione abbondante Offuscamento visivo Epifora Margini palpebrali irritabili RossoreQUESTIONARI COMUNEMENTE UTILIZZATI
Questionario
N°
domande
anno
Mc Monnies 12 1986
Schein 6 1997
Canadian Dry Eye Epidemiology Study (CANADEES) 13 1997
Ocular Surface Disease Index 12 2000
International Sjogren’s Classification 3 2002
Women’s Health Study (WHS) 3 2003
Dry Eye Questionnaire (DEQ) 21 2003
Impact of Dry Eye on Everyday Life (IDEEL)
(3 moduli 6 scale) 57 2005
Standard Patient Evaluation of Eye Dryness (SPEED)1 12 2005
OSDI è quello più comunemente utilizzato e ne esiste anche una versione Italiana
ESAME OBIETTIVO DEL
PAZIENTE
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Ispezione a luce ambiente di cute e occhi del paziente
• Valutare la cute del viso ( acne rosacea, eczemi ecc...)
• Valutare l’ammiccamento spontaneo ( frequenza, escursione)
• Iperemia congiuntiva esposta
• Iperemia congiuntiva bulbare inferiore
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VALUTAZIONE DEL MENISCO
LACRIMALE
SENZA COLORAZIONE CON FLUORESCEINA
MENISCO LACRIMALE
NORMALE LACRIMALE MENISCO
SOTTILE (SCARSO) PALPEBRA CORNE A Cornea Palpebra Menisco lacrimale Cornea Palpebra Menisco lacrimale scarso
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•
Ricerca di strie
interferenziali
•
Valutazione del
bordo palpebrale
•
Esame del B.U.T.
VALUTAZIONE DEL MENISCO LACRIMALE
CON FLUORESCEINA
Tear Film Break-Up
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Esame della superficie
tarsale inferiore, superiore
e della congiuntiva bulbare
Esame Congiuntiva Tarsale
Da non eseguire prima di
aver fatto il B.U.T.
ANALISI DELLA SUPERFICIE
PALPEBRALE
ALTERAZIONE DELLA SECREZIONE
DELLE GHIANDOLE DI MEIBOMIO
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Margine Palpebrale
• Assottigliamento
• Vascolarizzazione
• Teleangectasie
• Profilo
Valutazione della MGD: palpebre, margini, orifizi
Orifizi
• Controllo di 10 ghiandole centrali
• Numero di ghiandole libere
• Determinante per identificare deficit dello strato acquoso
• Da effettuare senza anestetico ad occhi chiusi per 5 minuti1
• Un valore ≤ 7mm è indicativo di acqueus- -deficient dry eye disease (DED)2
• L’inserimento del filtro di carta induce un danno della superficie epiteliale che mostra staining al verde di Lissamina1
• Risultati positivi sono fortemente correlati a dry eye iposecretivo a differenza dei pazienti con deficit lipidici che hanno secrezione acquosa nella norma
Test di Schirmer
1. Bron et al- Cornea 2003; 22:640-50 2. Lemp et al Corneal 2012;31:472-478 1. International Dry-Eye workshop. Ocul Surfac 2007;5:1082. Bron et al. Ocul Surf 2009;7:78-92
Norn MS Acta Ophthalmol (Copenh) 1965; 43(4):557-66.
TURN-OVER LACRIMALE
Importante valutare la capacità di ricambio delle lacrima in quanto il ricambio delle lacrime costituisce una modalità per la riduzione dello stato infiammatorio indotto dal dry-eye
DIAGNOSI DI DISFUNZIONE LACRIMALE
VOLUME LACRIMALE DINAMICA LACRIMALE DANNO SUPERF. OCULARE STABILITA’ DEL FILM LACRIMALE SCHIRMER TEST TEAR CLEARANCE ROSA BENGALA VERDE DI LISSAMINA BUT Ni-BUTImportante valutare anche la sensibilità della cornea e della superficie dell’occhio con l’Estesiometro di Cochet - Bonnet oppure con l’Estesiometro ad aria
• L’iperosmolarità del film lacrimale è considerata la causa principale di danno nel dry-eye-disease1
• Il Tear Lab
• Preleva circa 50 nL di fluido lacrimale dal fornice con minima invasività
• Produce un’ accurato profilo dell’osmolarità in meno di 2 min2
• Variabilità delle misurazioni; importante considerare il valore più alto
Test dell’Osmolarità Lacrimale
1. International Dry Eye Workshop Ocul Surfac 2007;5:75-92 2. Lemp et al. Am J Ophtalmol 2011;151:792-8
290 300 310 320 330 340 350 360 370 380 390 400 410 420 430 440 450 Congiuntivite Normale CCS Os molarità del f ilm lac rimale (mOsm /l)
Media : 298 mOsm/l 304 mOsm/l 343 mOsm/l
VALORI DELL’OSMOLARITÀ LACRIMALE NELLE
CONGIUNTIVITI ACUTE, NEI NORMALI E NELLA
CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA
EFFETTI DELL’ IPEROSMOLARITÀ CONGIUNTIVALE NEI
SOGGETTI NORMALI E NEI SOGGETTI ALLERGICI
•
Lo stimolo iperosmolare è in grado di produrre una
risposta infiammatoria
immediata evidenziata
dagli infiltrati cellulari infiammatori e
dall’espressione di CD54 sull’epitelio congiuntivale
sia nei soggetti allergici, sia nei volontari sani
Ciprandi G, Buscaglia S, Lotti R & Rolando M Int Arch Allergy Immunol 1994,104:92-96
L’iperosmolarità induce un danno infiammatorio sulla
superficie oculare
CITOLOGIA AD IMPRESSIONE
• Questa tecnica consente di acquisire
numerose informazioni tra cui la presenza del CD14 che dimostra la trasformazione delle cellule epiteliali in APC (Cellule
Presentanti Antigene) con dimostrazione
che si è generata una risposta immunitaria
• Esiste una importante correlazione tra il
grado di staining del verde di Lissamina e l’espressione dell’antigene CD14 sulle
cellule congiuntivali
Barabino S. Montaldo E, Solignani F. Valente C, Mingari MC Rolando M. Immune response in the conjunctival epithelium of patients with dry eye. Experimental Eye Resarch 91 (2010) 524-529
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