MANUALE PER INST ALLAZIONE USO E MANUTENZIONE PER CALDAIE A GAS
62403430 - R01 09-12-2016_ITLEGGERE ATTENT AMENTE IL LIBRETT O IN QUANT O CONTIENE IMPOR TANTI INDICAZIONI RELA TIVE ALLA SICUREZZA, INST ALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE DELL ’APP ARECCHIO
MODELLI:
BME 10/20E i
1 - INFORMAZIONI GENERALI ...4
1.1 - Avvertenze generali di sicurezza ...4
1.2 - Leggi di installazione nazionale ...4
1.3 - Presentazione ...5
1.4 - Panoramica dei modelli ...5
1.5 - Costruttore ...5
1.6 - Significato dei simboli utilizzati ...5
1.7 - Garanzia ...5
1.8 - Manutenzione ...5
2 - COMPONENTI PRINCIPALI ...6
3 - INSTALLAZIONE ...8
3.1 - Destinazione d’uso ...8
3.2 - Funzionamento ...8
3.3 - Apertura dell’imballo ...10
3.4 - Distanze minime di rispetto ...10
3.5 - Distanze minime di rispetto con circuito di “Riscaldamento 2” ...10
3.6 - Scelta del luogo di installazione ...10
3.7 - Montaggio dell’apparecchio ...12
3.7.1 - Montaggio dell’apparecchio con “Riscaldamento 2” (a richiesta) ...12
3.8 - Dima di montaggio (a richiesta) ...12
3.9 - Accessori: ...13
3.9.1 - Decalcificatore a polifosfati (a richiesta) ...13
3.9.2 - Valvola differenziale di By-pass (a richiesta) ...13
3.9.3 - Circuito di “Riscaldamento 2” (a richiesta) ...13
3.9.4 - Bollitore di tipo B70C (a richiesta) ...13
3.9.5 - Comando remoto tipo CR04 (a richiesta) ...13
3.9.6 - Comando remoto tipo CR04 con sonda esterna (a richiesta) ...13
3.10 - Mandata e ritorno ...14
3.11 - Impianti a pannelli radianti ...14
3.12 - Acqua calda e fredda ...14
3.13 - Gas ...14
3.14 - Collegamento di mandata, ritorno, gas, acqua fredda e acqua calda ...15
3.15 - Comando del carico impianto di riscaldamento: ...15
3.16 - Valvola di sicurezza: ...15
3.17 - Collegamento del circuito di “Riscaldamento 2” (a richiesta) ...16
3.17.1 - Connessione termostato ambiente “Riscaldamento 2” ...16
3.18 - Collegamento caldaia a bollitore tipo B70C (a richiesta) ...17
3.19 - Collegamenti elettrici: ...18
3.19.1 - Generalità ...18
3.19.2 - Scelta del termostato ambiente/cronotermostato ...18
3.19.3 - Connessione del termostato ambiente/ cronotermostato ...18
3.19.4 - Allacciamento del cavo di alimentazione ...19
3.19.5 - Allacciamento del comando remoto tipo CR04 ...20
3.19.6 - Installazione sensore temperatura esterna (a richiesta) ...20
3.19.7 - Schema elettrico funzionale ...21
3.19.8 - Schema elettrico multifilare ...22
3.20 - Evacuazione dei prodotti della combustione ...23
3.21 - Ventilazione dei locali ...24
3.22 - Messa in funzione: ...25
3.22.1 - Avvertenze generali sull’alimentazione del gas ...25
3.22.2 - Riempimento dell’impianto di riscaldamento ...25
3.22.3 - Verifica tipologia d’impianto e adattamento della caldaia (con multiselettore) ...25
3.22.4 - Accensione ...25
3.22.5- Accensione circuito “Riscaldamento 2” ...25
3.22.6 - Istruzione all’utente ...26
3.22.7 - Regolazione della portata dell’acqua calda sanitaria ...26
Sommario
Sommario
3.23 - Montaggio del mantello ...27
3.24 - Smontaggio del mantello: ...27
3.25 - Accesso ai componenti interni ...27
3.26 - Accesso ai componenti interni al quadro elettrico ...27
3.27 - Tipo di gas per cui la caldaia è regolata ...28
3.28 - Conversione dell’apparecchio da un tipo di gas ad un altro ...28
3.29 - Controllo della pressione del gas in alimentazione ed eventuale regolazione ...28
3.30 - Controllo della pressione del gas al bruciatore ed eventuale regolazione ...29
3.31 - Regolazione della potenza in riscaldamento ...29
4 - MANUTENZIONE ...30
4.1 - Avvertenze generali: ...30
4.2 - Pulizia del bruciatore e del corpo scambiatore lato fumi: ...30
4.3 - Svuotamento dell’apparecchio sul lato del riscaldamento ...31
4.3.1 - Svuotamento del riscaldamento con “Riscaldamento 2” ...31
4.4 - Svuotamento dell’apparecchio sul lato del sanitario ...31
4.5 - Termostato di sicurezza fumi ...32
4.5.1 - Sostituzione termostato di sicurezza fumi ...32
5 - USO...33
5.1 - Indicazioni importanti ...33
5.2 - Comportamento di fronte ad avarie ...33
5.3 - Avvertenze d’uso ...33
5.4 - Operazioni precedenti la messa in servizio: ...33
5.4.1 - Controllo apertura rubinetti ...33
5.4.2 - Controllo pressione impianto di riscaldamento ...33
5.5 - Quadro comandi ...34
5.6 - Servizi ...34
5.7 - Procedura di accensione “Riscaldamento 1” ...34
5.8 - Procedura di accensione “Riscaldamento 2” ...35
5.9 - Funzionamento estivo ...35
5.10 - Funzionamento invernale e regolazione riscaldamento ...35
5.11 - Regolazione “Riscaldamento 1” con comando remoto CR04 ...35
5.12 - Regolazione temperatura acqua calda sanitaria ...35
5.13 - Antilegionella ...35
5.14 - Regolazione temperatura ambiente ...35
5.15 - Termostato di sicurezza fumi ...36
5.16 - Termomanometro ...36
5.17 - Diagnostica ...36
5.18 - Procedura di spegnimento ...36
5.19 - Precauzioni contro il gelo ...36
5.20 - Anomalie durante il funzionamento ...36
5.21 - Pulizia dell’apparecchio ...36
6 - CARATTERISTICHE TECNICHE ...37
6.1 - Curve caratteristiche della prevalenza residua all’impianto di riscaldamento ...38
6.2 - Caldaie equipaggiate con pompa maggiorata (a richiesta) ...38
6.3 - Sonde di misura della temperatura dell’acqua ...39
6.4 - Sensore temperatura esterna ...39
6.5 - Curva caratteristica delle perdite di carico del sanitario ...39
7 - DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA’ ...40
8 - GARANZIA ...41
8.1 - Condizioni generali di garanzia ...41
8.2 - Istruzioni per la compilazione della cartolina di garanzia ...41
8.3 - Limiti della garanzia ...41
9 - SCHEDA PRODOTTO ErP ...42
1 - INFORMAZIONI GENERALI 1.1 - Avvertenze
generali di sicurezza
In presenza di odore di gas 1. - Chiudere il rubinetto del gas.
2. - Aerare il locale.
3. - Non azionare nessun apparecchio elettrico, telefono compreso.
4. - Chiamare immediatamente, da un altro locale, un tecnico professionalmente qualificato o la compagnia erogatrice del gas. In loro assenza chiamare i Vigili del Fuoco.
In presenza di odore dei prodotti della combustione
1. - Spegnere l’apparecchio.
2. - Aerare il locale.
3 . - C h i a m a r e u n t e c n i c o professionalmente qualificato.
Prodotti esplosivi o facilmente infiammabili
Non immagazzinate, né utilizzate materiali esplosivi o facilmente infiammabili come carta, solventi, vernici, ecc..., nello stesso locale in cui è installato l’apparecchio.
Installazione, modifiche
L’installazione, la taratura o la modifica dell’apparato a gas devono essere compiute da personale professionalmente qualificato, in ottemperanza alle norme nazionali e locali, nonchè alle istruzioni del presente manuale.
Un’errata installazione o una cattiva manutenzione possono causare danni a persone, animali o cose, per i quali il costruttore non può essere responsabile.
Lo scarico dell’apparecchio deve essere obbligatoriamente collegato ad un condotto di evacuazione dei gas combusti. L’inosservanza di tale norma comporta gravi rischi per l’incolumità di persone e animali.
Una temperatura dell’acqua sanitaria più elevata di 51°C può causare danni anche permanenti alle persone agli animali ed alle cose. Soprattutto bambini, aziani ed i diversamente abili devono essere protetti contro potenziali rischi da scottature, inserendo dispositivi che limitano la temperatura di utilizzo dell’acqua sanitaria alle utenze.
Le parti conduttrici dei fumi non devono essere modificate.
Non ostruire i terminali dei condotti di spirazione / scarico.
Non lasciate parti d’imballo e pezzi eventualmente sostituiti, alla portata
Sigillare gli organi di regolazione dopo ogni taratura.
L’utente, in accordo con le disposizioni sull’uso, è obbligato a mantenere l’installazione in buone condizioni e a garantire un funzionamento affidabile e sicuro dell’apparecchio.
L’utente è tenuto a far svolgere la manutenzione dell’apparecchio in accordo alle norme nazionali e locali e secondo quanto disposto nel presente libretto, da un tecnico professionalmente qualificato.
Evidenziamo inoltre la convenienza di un contratto di manutenzione periodica annuale con un tecnico professionalmente qualificato.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o manutenzione, disinserire l’apparecchio dalla rete di alimentazione e/o agendo sugli appositi organi di intercettazione.
Dopo aver effettuato qualsiasi operazione di pulizia o manutenzione, prima di riallacciare l’alimentazione elettrica, accertarsi che tutte le parti interne dell’apparecchio siano correttamente asciutte.
Questo apparecchio non è utilizzabile da persone (inclusi i bambini) con ridotte capacità fisiche, sensoriali, mentali o con scarsa esperienza e conoscenza a meno che non siano visionati o istruiti sull’uso dell’apparecchio dalla persona che è responsabile per la sua sicurezza.
Questo libretto costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovrà essere conservato con cura dall’utente, per possibili future consultazioni. Se l’apparecchio dovesse essere ceduto o se si dovesse traslocare e lasciare l’apparecchio ad un altro utente, assicurarsi sempre che il presente libretto rimanga al nuovo utente e/o installatore.
Eventuali optional o kit aggiunti successivamente, devono comunque essere originali Cosmogas.
Questo apparecchio deve essere destinato solo all’uso per il quale è stato espressamente previsto:riscaldamento di acqua per circuiti chiusi destinati al riscaldamento centralizzato di ambienti ad uso civile e domestico, produzione di acqua calda per usi domestici e sanitari per uso civile.
E’ esclusa qualsiasi responsabilità, contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per i danni causati da errori nell’installazione o nell’uso e comunque per inosservanza delledall’inosservanza delle leggi nazionali e locali applicabili.
Per motivi di sicurezza e di rispetto ambientale, gli elementi dell’imballaggio, devono essere smaltiti negli appositi centri di raccolta differenziata dei rifiuti.In caso di guasto
In caso di guasto e/o cattivo funzionamento d e l l ’ a p p a r e c c h i o , d i s a t t i v a r l o astenendosi da qualsiasi tentativo di riparazione. Rivolgersi esclusivamente ad un tecnico professionalmente qualificato. Se per la riparazione occorre sostituire dei componenti, questi dovranno essere esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto, può compromettere la sicurezza dell’apparecchio.
Te c n i c o p r o f e s s i o n a l m e n t e qualificato.
Per Tecnico professionalmente qualificato, si intende quello avente specifica competenza tecnica, nel settore dei componenti di impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari ad uso civile, impianti elettrici ed impianti per l’uso di gas combustibile. Tale personale deve avere le abilitazioni previste dalla legge.
Disegni tecnici
Tutti i disegni riportati nel presente manuale, relativi ad impianti di installazione elettrica, idraulica o gas, si devono ritenere a carattere puramente indicativo. Tutti gli organi di sicurezza, gli organi ausiliari così come i diametri dei condotti elettrici, idraulici e gas, devono sempre essere verificati da un tecnico professionalmente qualificato, per verificarne la rispondenza a norme e leggi applicabili.
1.2 - Leggi di installazione nazionale
- D.M. del 22/01/2008 n°37 (Ex Legge del 05/03/90 n°46)
- Legge del 09/01/91 n°10 - D.P.R. del 26/08/93 n°412 - D.P.R. del 21/12/99 n°551 - DLgs. del 19/08/05 n° 192 - DLgs. del 29/12/06 n° 311 - Norma UNI-CIG 7129 - Norma UNI-CIG 7131 - Norma UNI 11071 - Norma CEI 64-8
1 - INFORMAZIONI GENERALI 1.3 - Presentazione
Congratulazioni!
Quello che avete acquistato è realmente uno dei migliori prodotti presente sul mercato.
Ogni singola parte viene realizzata, testata ed assemblata con orgoglio all’interno degli stabilimenti
COSMOGAS, garantendo così il miglior controllo di qualità.
Grazie alla ricerca costante eseguita in COSMOGAS è nato questo prodotto, considerato ai vertici per l’alta tecnologia e la grande funzionalità.
XXX XX/XXEi
10/20Ei = Caldaia con potenza termica massima di 25,6 kW
BME = Caldaia murale a gas a camera aperta, per riscaldamento centralizzato e produzione di acqua calda sanitaria, con bruciatore atmosferico;
1.5 - Costruttore
COSMOGAS srl Via L. da Vinci 16 47014 - Meldola (FC) Tel. 0543 498383 Fax. 0543 498393 www.cosmogas.com [email protected]
1.6 - Significato dei simboli utilizzati
ATTENZIONE !!!
Pericolo di scosse elettriche: la non osservanza di queste avvertenze può pregiudicare il buon funzionamento dell’apparecchio o cagionare seri danni a persone, animali o cose.
ATTENZIONE!!!
Pericolo generico. La non osservanza di queste avvertenze può pregiudicare il buon funzionamento dell’apparecchio o cagionare seri danni a persone, animali o cose.
Simbolo di avvertenza di attività importante o necessaria
1.7 - Garanzia
Vedere capitolo 8
1.8 - Manutenzione
E’ consigliato eseguire una regolare manutenzione annuale dell’apparecchio per le seguenti ragioni:
per mantenere un rendimento elevato e gestire l’impianto di riscaldamento in modo economico (a basso consumo di combustibile);
per raggiungere una elevata sicurezza di esercizio;
per mantenere alto il livello di compatibilità ambientale della combustione;
Offrite al vostro cliente un contratto periodico di manutenzione.
1.4 - Panoramica dei modelli
Per conoscere il modello di caldaia in vostro possesso, confrontare ciò che è scritto sulla targhetta delle caratteristiche, applicata all’interno dello sportello dei comandi alla voce “modello”, oppure sulla cartolina di garanzia, sempre alla voce “modello”, con la tabella di decodifica seguente
2 - COMPONENTI PRINCIPALI
Figura 1 - Componenti interni alla caldaia 1 Mantello sinistro e destro
2 Vaso d’espansione a membrana
3 Elettrovalvola gas 4 Valvola di sicurezza
5 Valvola miscelatrice manuale 6 Mandata circuito
“Riscaldamento 2” (a richiesta) 7 Ritorno circuito
“Riscaldamento 2” (a richiesta)
8 Rubinetto di scarico riscaldamento
9 Mantello inferiore 10 Generatore di scintille 11 Bruciatore
12 Box connessioni elettriche 13 Termoidrometro
14 Regolazione acqua calda sanitaria
15 Regolazione temperatura caldaia
16 Regolazione riscaldamento 17 Tubo ingresso acqua fredda 18 Sensore temperatura acqua fredda
19 Mantello frontale
20 Tubo acqua calda sanitaria
21 Bulbo termostato di sicurezza
fumi
2 - COMPONENTI PRINCIPALI
Figura 1 - Componenti interni alla caldaia 22 Guaina porta bulbi
23 Centralina controllo fiamma 24 Termostato di sicurezza fumi 25 Termostato di sicurezza contro il surriscaldamento 26 Scheda di gestione e di controllo
27 Scheda connessioni elettriche
28 Scheda bollitore B70 (a richiesta)
29 Scheda interfaccia RX/TX per comando remoto CR04 (a richiesta)
30 Coperchio impianto elettrico 31 Rubinetto carico impianto e selettore di portata a.c.s.
32 Pompa di circolazione
“Riscaldamento 1”
33 Cappa antivento
34 Valvola sfiato aria
3 - INSTALLAZIONE 3.1 - Destinazione d’uso
ATTENZIONE !!!
L’installazione deve essere compiuta da un tecnico professionalmente qualificato secondo le Norme Vigenti nazionali e/o locali, ed in accordo a quanto riportato nel presente manuale.
Questa caldaia preleva l’aria necessaria alla combustione dall’ambiente nel quale è installata, per tale motivo, l’ambiente deve avere delle aperture di ventilazione comunicanti con l’esterno e di dimensioni adeguate. Vedere anche capitolo 3.21.
Questa caldaia deve essere allacciata ad un sistema efficiente di evacuaziòne dei prodotti della combustione. Allo scopo vedere il capitolo 3.20.
Questa caldaia serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica.
Deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione dell’acqua calda sanitaria, compatibilmente con caratteristiche, prestazioni e potenze dell’apparecchio stesso.
Prima dell’installazione occorre eseguire un accurato lavaggio dell’impianto di riscaldamento e sanitario, onde rimuovere eventuali residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.
Questo apparecchio può essere installato solo all’interno degli ambienti, quindi protetto dagli agenti atmosferici, gelo ecc.
Questo apparecchio deve essere installato in un luogo tale percui qualsiasi perdita di acqua proveniente dallo stesso, dalle connessioni fra i tubi o
dall’eventuale scaliro della valvola di sicurezza, non possa causare danni a materiali o cose sottostanti.
Verificare le figure 4 e 5 per quanto concerne le distanze minime di rispetto per l’installazione e la futura manutenzione.
Il presente prodotto è un’apparecchio a gas destinato alla produzione di riscaldamento centralizzato e produzione di acqua calda sanitaria, per usi civili.
Può essere collegato ad impianti di riscaldamento e impianti sanitari, con fabbisogno termico compreso fra la
Potenza Utile minima e la massima, (vedere capitolo 6 ).
L’adattamento fra caldaia ed impianto si esegue scegliendo, fra quelle proposte, la curva caratteristica della prevalenza residua ritenuta più idonea, (vedere capitolo 6).
3.2 - Funzionamento
La caldaia è composta da uno scambiatore di calore che viene tenuto alla temperatura più elevata richiesta dal, o dai servizi attivi in quel momento. In base alla configurazione con cui è stato richiesto al momento dell’ordine, l’apparecchio può arrivare a soddisfare ben 3 servizi indipendenti, come illustrato in figura 3. In ogni caso i tre servizi non potranno superare la potenza termica della caldaia, poichè la stessa provvede a ripartire il carico termico, dando priorità al servizio per la produzione di acqua calda sanitaria.
Le configurazioni, e i tipi di servizi che può soddisfare la caldaia sono i seguenti:
- configurazione 1 (vedi figura 2); la caldaia in questa configurazione può produrre riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria istantanea.
- configurazione 2 (vedi figura 3); la caldaia in questa configurazione può produrre:
a - riscaldamento centralizzato attraverso il circuito di “Riscaldamento 1” (particolari “7” ed “8”);
b - riscaldamento centralizzato attraverso il circuito di “Riscaldamento 2” (particolari “12” e “13”);
c - acqua calda sanitaria istantanea.
Il circuito di “Riscaldamento 2”, può essere nella versione con solo pompa oppure con pompa e valvola miscelatrice manuale, per controllare la temperatura della mandata. Generalmente il circuito
“Riscaldamento 2” non necessita di sofisticati controlli in quanto, deve unicamente riscaldare un radiatore posto all’interno di un bagno. Tuttavia è possibile collegare un termostato ambiente in grado di controllare autonomamente la temperatura della zona servita dal circuito di
“Riscaldamento 2” (vedi capitolo 3.17.1).
Per una regolazione più sofisticata è possibile, a richiesta, installare una valvola miscelatrice manuale sul circuito di riscaldamento 2 (vedi particolare “14” di figura 3).
In tutte le configurazioni di cui sopra, la produzione di acqua calda sanitaria istantanea può essere sostituita da un accumulatore di
tipo BWR (la caldaia deve essere predisposta dalla fabbrica), oppure può essere sostituita da un bollitore tipo B70C (anche successivamente all’installazione) inoltre, al circuito di “Riscaldamento 1” può essere collegato un comando remoto tipo CR04 (vedi figure 2 e 3 particolare “2”) in grado di regolare la temperatura di mandata “7” di figure 2 e 3) in funzione della temperatura ambiente.
Allo scopo di affinare la risposta della temperatura di mandata “7” di figure 2 e 3, rispetto alle variazioni climatiche, è possibile collegare alla caldaia (vedi capitoli 3.9.6 e 3.19.6) un sensore di temperatura esterna (particolare “1” di figure 2 e 3).
La regolazione del riscaldamento si esegue tramite le apposite procedure ai capitoli 5.10 e 5.11. Assieme alla regolazione precedente è comunque indispensabile l’installazione di uno dei seguenti dispositivi (anche in funzione del tipo di impianto):
- termostato ambiente;
- termostato ambiente di zona;
- comando remoto CR04 (vedi capitolo 3.19.5);
- comando remoto CR04 con sonda esterna (vedi capitolo 3.19.6).
Durante il periodo estivo il circolatore dell’impianto di riscaldamento, e l’eventuale circolatore di carica del bollitore per l’acqua calda sanitaria, per evitare che si blocchino, si accendono almeno una volta al giorno per il tempo di 15 secondi.
Alla produzione di acqua calda
sanitaria è garantita sempre la Potenza Utile massima in quanto, ad ogni richiesta, il servizio riscaldamento si spegne.
La regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria si esegue seguendo l’apposita procedura al capitolo 5.12.
Quando la caldaia è collegata ad un bollitore per produzione di acqua calda sanitaria, viene eseguito un ciclo settimanale di disinfezione contro la legionellosi (vedi anche capitolo 5.13).
3 - INSTALLAZIONE
1 Sensore temperatura esterna (a richiesta)
2 Comando remoto “CR04”(a richiesta) 3 Caldaia
4 Valvola miscelatrice manuale circuito
“Riscaldamento 1”
5 Pompa circuito “Riscaldamento 1”
7 Mandata circuito “Riscaldamento 1”
8 Ritorno circuito “Riscaldamento 1”
9 Alimentazione gas
10 Uscita acqua calda sanitaria 11 Entrata acqua fredda sanitaria 12 Circuito ad alta temperatura
(radiatore)
Figura 2 - Caldaia con circuito di “Riscaldamento 1” e produzione di acqua calda sanitaria istantanea
Figura 3 - Caldaia con circuito di “Riscaldamento 1”, circuito di “Riscaldamento 2” e produzione di acqua calda sanitaria istantanea
1 Sensore temperatura esterna (a richiesta)
2 Comando remoto “CR04”(a richiesta) 3 Caldaia
4 Valvola miscelatrice manuale circuito
“Riscaldamento 1”
5 Pompa circuito “Riscaldamento 1”
7 Mandata circuito “Riscaldamento 1”
8 Ritorno circuito “Riscaldamento 1”
9 Alimentazione gas
10 Uscita acqua calda sanitaria 11 Entrata acqua fredda sanitaria 12 Mandata circuito “Riscaldamento 2”
13 Ritorno circuito di “Riscaldamento 14 Valvola miscelatrice manuale circuito 2”
di “Riscaldamento 2”
15 Pompa di circolazione circuito di
“Riscaldamento 2”
16 Circuito ad alta temperatura (radiatore)
17 Circuito ad alta temperatura (radiatore)
3 . 3 - A p e r t u r a dell’imballo
L’apparecchio viene fornito in un imballo di cartone. Per eseguirne l’apertura, seguire le istruzioni riportate sulle falde di chiusura dell’imballo stesso.
3.4 - Distanze
minime di rispetto
Sia per l’installazione che per la manutenzione, è necessario lasciare degli spazi liberi attorno alla caldaia come illustrato nella figura 4 qui a fianco.
3.5 - Distanze
minime di rispetto con circuito di
“Riscaldamento 2”
Se invece la caldaia è predisposta con
“Riscaldamento 2”, gli spazi di rispetto sono quelli illustrati nella figura 5.
3.6 - Scelta del luogo di installazione
ATTENZIONE !!!
L’apparecchio deve essere installato esclusivamente su di una parete verticale, solida e che ne sopporti il peso.
ATTENZIONE !!!
Se l’apparecchio è installato su una parete sensibile al calore, quale il legno, occorre isolare la caldaia dalla parete con un pannello isolante ed incombustibile che ecceda di 5 cm attorno alla caldaia.
L’apparecchio deve essere installato in un luogo all’interno dell’abitazione, o comunque protetto da eventuali agenti atmosferici quali pioggia, vento, sole, e soprattutto gelo.
Definire il locale e la posizione adatta per l’installazione, tenendo conto dei seguenti fattori:
- apertura di aerazione per l’aria comburente
- allacciamento dello scarico fumi ad un camino/canna fumaria;
- allacciamento del condotto di adduzione del gas;
3 - INSTALLAZIONE
Figura 4 - Distanze minime di rispetto
Figura 5 - Distanze minime di rispetto con
“Riscaldamento 1” e “Riscaldamento 2” nella
configurazione con pompa e valvola miscelatrice
manuale
- allacciamento dell’alimentazione idrica;
- allacciamento dell’impianto di
“Riscaldamento 1”;
- allacciamento dell’impiano di
“Riscaldamento 2” (a richiesta)
- allacciamento dell’impianto dell’acqua calda sanitaria;
- allacciamento di un bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria (a richiesta);
- allacciamento elettrico;
- allacciamento dello scarico della valvola di sicurezza;
- allacciamento del termostato ambiente;
- allacciamento del comando remoto CR04 (a richiesta).
- allacciamento del comando remoto CR04 e del sensore di temperatura esterna (a richiesta)
Figura 6 - Dimensioni caldaia e interassi attacchi
Figura 7 - Interasse attacchi “Riscaldamento 2”
Figura 8 - Interasse attacchi “Riscaldamento 2” con pompa
Figura 9 - Interasse attacchi “Riscaldamento 2” con pompa e valvola miscelatrice manuale LEGENDA FIGURE 6, 7,8,9
A = mandata Riscaldamento 1 (1”) B = ritorno Riscaldamento 1 (1”) C = gas (3/4”)
D = acqua calda sanitaria (1/2”) E = acqua fredda sanitaria (1/2”) F= posizione degli attacchi idraulici
G=H= posizioni disponibili per sostegno caldaia
L = madata Riscaldamento 2 (3/4”) M = ritorno Riscaldamento 2 (3/4”)
RIF.1 = area utile per il passaggio della guaina per il cavo di alimentazione e/o la guaina del cavo del termostato ambiente.
3 - INSTALLAZIONE
3.7 - Montaggio dell’apparecchio
appoggiare al muro la dima di carta fornita assieme all’apparecchio;
verificare lo squadro della dima, con l’ambiente;
segnare i fori per i tasselli a muro e per i raccordi idraulici;
togliere la dima in carta;
realizzare i fori ed inserire i tasselli a muro;
fissare la staffa di sostegno A (vedi figura 10), alla parete, con le viti dei tasselli a corredo;
realizzare gli attacchi idraulici e gas della caldaia;
appendere la caldaia alla staffa A (vedi figura 10);
regolare tramite le apposite viti lo squadro e l’altezza rispetto agli attacchi.
3.7.1 - Montaggio dell’apparecchio con
“Riscaldamento 2”
(a richiesta)
Se la caldaia è fornita di circuito di
“Riscaldamento 2” (vedi figura 3), oltre alle indicazioni del paragrafo di cui sopra, occorre segnare gli interassi del collegamento del circuito di “Riscaldamento 2”, come da figure 7, 8 e 9, in funzione del tipo di circuito scelto.
3.8 - Dima di montaggio (a richiesta)
A richiesta (figura 11) possiamo fornire una dima di acciaio per la connessione dei raccordi idraulici. Tale dima è fornita anche dell’opportuno collegamento e manometro, per la prova idraulica dell’impianto.
1 = mandata riscaldamento 1”
2 = ritorno riscaldamento 1”
3 = gas 3/4”
4 = acqua calda sanitaria 1/2”
5 = acqua fredda sanitaria 1/2”
3 - INSTALLAZIONE
Figura 10 - Piastra regolabile di sostegno
Figura 11 - Dima di montaggio in acciaio
3 - INSTALLAZIONE 3.9 - Accessori:
Gli accessori annoverati di seguito sono i più importanti. Una più ampia scelta può essere consultata sui nostri listini prezzi e/o cataloghi.
3.9.1 -
Decalcificatore a polifosfati (a richiesta)
Se la caldaia è installata in una zona geografica ove l’acqua sanitaria ha una durezza superiore ai 25°F (250 mg/l) è necessario installare sull’alimentazione dell’acqua fredda (vedi figura 12 particolare H), un decalcificatore a polifosfati, onde salvaguardare l’apparecchio da un eventuale intasamento del circuito sanitario.
Figura 13 - Valvola differenziale Figura 12 - Decalcificatore a polifosfati
3.9.2 - Valvola
differenziale di By- pass (a richiesta)
A richiesta le caldaie possono essere fornite di valvola differenziale di by-pass.
Questo accessorio deve essere utilizzato in tutti quei casi ove esistano delle valvole termostatiche che parzializzano la portata dell’acqua all’interno dell’impianto del riscaldamento (es. valvole termostatiche sui radiatori).
3.9.3 - Circuito di
“Riscaldamento 2”
(a richiesta)
Il circuito di “Riscaldamento 2”, ad alta temperatura, viene installato direttamente dalla fabbrica, quindi non può essere installato successivamente.
E’ composto da due tubi di mandata e ritorno al riscaldamento collegati a monte della valvola miscelatrice del circuito di “Riscaldamento 1”. Per questo motivo la temperatura di mandata è indipendente dalla temperatura del circuito di “Riscaldamento 1” ed è fissa alla temperatura di lavoro del corpo caldaia (fra 55°C e 80°C). Se si desidera alimentare i radiatori a temperature più basse è possibile l’installazione di una valvola miscelatrice manuale (figura 17 particolare “E”). Il controllo della temperatura dell’ambiente asservito dal circuito “Riscaldamento 2“può essere fatto da un termostato ambiente collegato nell’apposito connettore di figura 18 particolare “H”.
3.9.4 - Bollitore di tipo B70C (a richiesta)
Successivamente all’installazione, qualora l’utente abbia necessità di una produzione di acqua calda sanitaria più elevata di quella prodotta dalla caldaia, è possibile installare un bollitore tipo B70C (vedi capitolo 3.18)
3.9.5 - Comando remoto tipo CR04 (a richiesta)
La caldaia lavora ad una temperatura di mandata, regolata dalla manopola “A”
presente sul cruscotto di cui alla figura 40. A richiesta, è possibile installare il comando remoto CR04, in grado di correlare la temperatura ambiente con la temperatura di caldaia, ottimizzando così il funzionamento della caldaia e dell’impianto (vedi anche capitolo 3.19.5).
3.9.6 - Comando remoto tipo CR04 con sonda esterna (a richiesta)
E’ possibile installare, assieme al comando remoto CR04, un sensore della temperatura esterna. In questo modo, il comando remoto si calcola la temperatura di caldaia in funzione della temperatura ambiente ed in funzione della temperatura esterna (vedi anche capitolo 3.19.6)
3.10 - Mandata e ritorno
Prima di effettuare il collegamento delle tubazioni del riscaldamento, provvedere ad un accurato lavaggio dell’impianto per l’eliminazione di eventuali scorie (canapa, terra di fusione dei radiatori, ecc..) che
potrebbero danneggiare l’apparecchio.
Tale lavaggio deve essere eseguito anche nel caso di sostituzione di un apparecchio.
In figura 6 potete verificare il
posizionamento del tubo di mandata e di ritorno.
Se si deve prevedere l’installazione di più corpi scaldanti sopra il livello della caldaia, montare una valvola di ritegno sulla tubazione di mandata, per evitare il fenomeno della
“circolazione naturale”;
installare sul tubo di ritorno, un filtro a maglie metalliche onde fermare eventuali residui dell’impianto, prima che ritornino in caldaia;
non utilizzare l’apparecchio per l’immissione nell’impianto di qualsiasi tipo di additivo.
Un continuo apporto di acqua al circuito di riscaldamento incrementa il contenuto di ossigeno e di
calcare con rischio di corrosione all’interno del corpo scambiatore, con conseguente riduzione della vita della caldaia stessa. Eventuali perdite dal circuito di riscaldamento devono essere riparate per
prevenire il problema.
ATTENZIONE!!! COSMOGAS non risponde di eventuali danni causati dall’errato utilizzo di additivi nell’impianto.
ATTENZIONE !!! L’impianto a valle dell’apparecchio deve essere eseguito con materiali che resistano a temperature fino a 97°C.
Diversamente (Es. tubazioni in materiali plastici) occorre dotare la caldaia di un dispositivo che blocchi la pompa al raggiungimento della temperatura massima ammessa.
3.11 - Impianti a pannelli radianti
ATTENZIONE !!! La caldaia non è predisposta per funzionare in un impianto a pannelli radianti.
Se comunque la si vuole utilizzare in un impianto del genere, col le dovute predisposizioni, occorre prendere tutte le precauzioni contro la corrosione dovuta all’ossigenazione dell’acqua:
- isolare il circuito del pannello radiante dalla caldaia, tramite uno scambiatore idoneo a resistere alla corrosione provocata dall’ossigeno contenuto nell’acqua;
3.12 - Acqua calda e fredda
ATTENZIONE !!! Se la durezza dell’acqua è superiore ai 25°F consigliamo inoltre di installare un addolcitore con filtri (vedi figura 12)
In figura 6 si può verificare il posizionamento dei tubi dell’acqua calda e fredda sanitaria.
La caldaia è già prevista di un gruppo che funge da regolatore della portata dell’acqua sanitaria (vedi figura 29)
Prevedere un rubinetto di chiusura a monte dell’ingresso acqua fredda, utile per i lavori di manutenzione.
ATTENZIONE !!! Il circuito dell’acqua calda sanitaria deve essere realizzato con materiali resistenti ad una temperatura di almeno 97°C e pressione di 7 bar. Diversamente (Es. tubazioni in materiali plastici) occorre dotare l’impianto degli opportuni dispositivi di protezione.
3 - INSTALLAZIONE
3.13 - Gas
ATTENZIONE !!! E’ vietato alimentare la caldaia con un tipo di gas diverso da quelli previsti.
ATTENZIONE !!! Verificare che il gas e la pressione di
alimentazione siano quelli per cui la caldaia è regolata. Si possono verificare due situazioni:
A - il gas e la pressione di alimentazione corrispondono alla regolazione della caldaia. In questo caso si può provvedere all’allacciamento;
B - il gas e la pressione di
alimentazione non corrispondono alla regolazione della caldaia. In questo caso occorre convertire la caldaia per il tipo di gas e la pressione di alimentazione corrispondenti a quelli di alimentazione disponibili.
Per la conversione richiedere l’apposito kit al vostro rivenditore o direttamente alla COSMOGAS.
Prima dell’installazione si consiglia di effettuare un’accurata pulizia interna del tubo di adduzione gas.
Sul tubo di adduzione gas è obbligatorio installare sempre un rubinetto di intercettazione.
Per evitare danneggiamenti al gruppo di controllo gas
dell’apparecchio, effettuare la prova di tenuta ad una pressione non superiore a 50 mbar.
Se il collaudo dell’impianto gas deve essere eseguito a pressioni superiori a 50 mbar, agire sul rubinetto posto immediatamente a monte della caldaia, per isolare la stessa dall’impianto.
In figura 6 potete verificare il posizionamento del raccordo gas dell’apparecchio.
Le sezioni delle tubazioni costituenti l’impianto di adduzione gas, devono sempre garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta.
3.14 - Collegamento di mandata, ritorno, gas, acqua fredda e acqua calda
La caldaia viene fornita di serie con i raccordi illustrati nella figura 14, dove:
A = acqua fredda sanitaria B = acqua calda sanitaria * C = rubinetto gas
D = ritorno riscaldamento * E = mandata riscaldamento * F = rubinetto ingresso acqua G = gas
* = solo a richiesta
3.15 - Comando del carico impianto di riscaldamento:
Al momento dell’installazione occorre montare la manopola di comando (H) del rubinetto di carico impianto (vedi figura 15). La manopola si trova assieme agli accessori che seguono la caldaia.
3.16 - Valvola di sicurezza:
La caldaia è protetta contro le sovrapressioni, da una valvola di sicurezza tarata a 3 bar (Vedi figura 16 particolare “E”)
Collegare lo scarico della valvola “E”
ad ad un tubo “F” di diametro interno minimo di 13 mm; il tubo “E” deve poi essere portato ad uno scarico a cielo aperto con sifone “G”. Tale scarico con sifone, deve essere di tipo atto ad evitare sovrapressioni in caso di apertura della valvola e deve dare modo all’utende di verificarne l’eventuale intervento
ATTENZIONE !!! Se non collegate allo scarico la valvola di sicurezza “E”, qualora dovesse intervenire, potrebbe causare danni a persone animali o cose.
3 - INSTALLAZIONE
Figura 15 - Montaggio manopola rubinetto di carico
Figura 16 - Collegamento scarico valvola di sicurezza
Figura 14 - Connessioni idrauliche e gas
3 - INSTALLAZIONE
3.17 - Collegamento d e l c i r c u i t o d i
“Riscaldamento 2” (a richiesta)
I kit previsti per il collegamento del circuito di
“Riscaldamento 2”, sono i seguenti:
- “Riscaldamento 2”, composto dai soli raccordi
“A” e “B” di figura 17 (per interassi vedi figura 6)- “Riscaldamento 2”, composto dai raccordi “A”,
“B” e dalla pompa “F” di figura 17 (per interassi vedi figura 7)
- “Riscaldamento 2”, composto dai raccordi “A”,
“B”, dalla pompa “F” e dalla valvola miscelatrice manuale “E” di figura 17 (per interassi vedi figura 8).
Per il collegamento elettrico fare riferimento alla figura 18 e procedere nel seguente modo:
scollegare l’alimentazione elettrica dalla caldaia;
accedere ai componenti interni della caldaia seguendo gli appositi capitoli 3.25 e 3.26;
collegare ai morsetti di alimentazione della pompa “G”, un cavo elettrico tripolare (Linea, Neutro e Terra) a doppio isolamento, con sezione minima di 1,5mm2 e resistente ad una temperatura minima di 70°C (caratteristica T) e portarlo fino al connettore “A”;
scollegare il connettore “A” dal connettore
svitare le viti “C” e togliere il coperchio “D”;“B”;
collegare i capi del cavo tripolare “E”
proveniente dalla pompa “G” nel connettore
“A” seguendo il seguente schema: cavo marrone sul morsetto L3, cavo blu sul morsetto N e il cavo giallo verde sul morsetto di terra.
3.17.1 - Connessione termostato ambiente
“Riscaldamento 2”
Il circuito di “Riscaldamento 2“ è predisposto per funzionare con un cronotermostato che abbia il contatto a cui connettere i cavi, avente le seguenti caratteristiche:
- aperto/chiuso (ON/OFF);
- pulito (non alimentato);
- in chiusura quando c’è richiesta di calore;
- caratteristica elettrica di 230Vac, 2,5A.
Inoltre il termostato ambiente deve essere in classe di isolamento II (deve avere il simbolo ) o avere la connessione per il collegamento di terra.
Figura 17 - Installazione circuito di “Riscaldamento 2” nella configurazione più completa
Figura 18 - collegamento del circuito di
“Riscaldamento 2”
A = raccordo di mandata circuito di “Riscaldamento 2” (3/4”)
B = raccordo di ritorno circuito di “Riscaldamento 2” (3/4”)
C = D = guarnizione E = valvola miscelatrice manuale
F = p o m p a d i circolazione
G = raccordo di mandata circuito di “Riscaldamento 2” (3/4”)
H = raccordo di ritorno circuito di “Riscaldamento 2” (3/4”)
3 - INSTALLAZIONE
3.18 - Collegamento caldaia a bollitore tipo B70C (a
richiesta)
La caldaia può essere collegata immediatamente o anche
successivamente, ad un bollitore di tipo B70C prodotto dalla Cosmogas.
Il collegamento idraulico deve essere eseguito come da figura 19.
Per il collegamento elettrico occorre seguire la seguente procedura:
scollegare l’alimentazione elettrica dalla caldaia;
accedere ai componenti interni ed ai componenti elettrici della caldaia seguendo gli appositi capitoli 3.25 e 3.26;
scollegare i cavi dal sensore di ingresso acqua fredda caldaia (particolare 17 di figura 1);
inserire la scheda di controllo “N” di figura 24 nell’apposita connessione;
agire sul multiselettore “P” di figura 24 e posizionare il selettore 1 su
“BOILER” e il selettore 2 su “POM.”;
posare un cavo elettrico bipolare con sezione minima di 1,5mm2, che va dalla caldaia al sensore temperatura del bollitore (particolare “17” di figura
19) e collegarlo sulla caldaia ai morsetti 15 e 16 della morsettiera “12”
di figura 1;
ATTENZIONE !!! Essendo i cavi del sensore di temperatura “17”
di figura 19, sottoposti a bassissima tensione di sicurezza (24Vcc), devono scorrere in condotti diversi dal cavo di alimentazione della pompa “16” di figura 19, il quale è in 230Vac.
collegare l’altro capo del cavo, alla sonda di temperatura “17” di figura
collegare ai morsetti 9, 10 e “terra” 19;
siti nella morsettiera di collegamento della caldaia “12” di figura 1, un cavo elettrico tripolare (Linea, Neutro e Terra) a doppio isolamento, con sezione minima di 1,5mm2 e resistente ad una temperatura minima di 70°C (caratteristica T) e portarlo fino alla pompa del bollitore (vedi figura 19 particolare “16”) e collegarlo ai morsetti della pompa stessa;
ATTENZIONE !!! Quando la caldaia è collegata ad un bollitore, esegue dei cicli di disinfezione contro la proliferazione del batterio della legionella. Tale ciclo prevede di portare il bollitore a tamperatura di 60°C, più elevata rispetto a quanto selezionato.
1 Sonda esterna (a richiesta)
2 Comando remoto “CR04”(a richiesta) 3 Caldaia
4 Bollitore tipo B70C (a richiesta) 5 Mandata circuito di “Riscaldamento 1”
6 Ritorno circuito di “Riscaldamento 1”
7 Alimentazione gas
8 Ricircolo di carica bollitore (da eseguire a cura dell’installatore)
9 Uscita acqua calda sanitaria
10 Eventuale collegamento per il ricircolo 11 Entrata acqua fredda sanitaria
12 Valvola di sicurezza tarata a 6 bar (compresa nel bollitore)
13 Vaso di espansione (compreso nel bollitore) 14 Valvola di ritegno (da prevedere a cura dell’installatore)
15 Alimentazione acqua fredda e ricircolo per carica bollitore (da prevedere a cura dell’installatore)
16 Pompa di carica del bollitore (compreso nel bollitore)
17 Sensore di temperatura (compreso nel bollitore) 18 Gruppo di sicurezza idraulica secondo EN 1487 (da prevedere a cura dell’installatore)
Figura 19 - collegamento bollitore tipo B70C
ATTENZIONE !!! Il cavo di collegamento del termostato ambiente è sottoposto ad un potenziale di 230 Vac.Installare il termostato ambiente in un punto della zona asservita dal circuito di “Riscaldamento 2” la cui temperatura, sia il più possibile quella caratteristica e comunque in una zona non soggetta a repentini sbalzi di temperatura, lontano da finestre o porte che danno direttamente all’esterno (vedere figura 20).
Per l’allacciamento del cavo del termostato ambiente, procedere come di seguito (fare riferimento alla figura 18):
scollegare l’alimentazione elettrica dalla caldaia;
utilizzare un cavo bipolare con sezione minima di 1,5 mm2; o tripolare con la stessa sezione se il termostato ambiente non è in classe di isolamento
scollegare il ponte “H”;II
collegare i fili provenienti dal termostato ambiente sui morsetti precedentemente liberati “L1” ed
“L2” e il cavo di terra (se presente) al morsetto di terra.
3.19 - Collegamenti elettrici:
3.19.1 - Generalità
ATTENZIONE !!! La
sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta solo quando lo stesso è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra, eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza.
E’ necessario verificare questo
fondamentale requisito di sicurezza. In caso di dubbio, richiedere un controllo accurato dell’impianto elettrico da parte di personale professionalmente qualificato, poichè il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa a terra dell’impianto.
Fare verificare da personale professionalmente qualificato che l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza elettrica, indicata in targa, richiesta dall’apparecchio.
Il collegamento dell’apparecchio alla rete elettrica deve essere eseguito con collegamento fisso (non con spina mobile), non è consentito l’uso di adattatori, prese multiple, prolunghe.
Il collegamento dell’apparecchio alla rete elettrica deve essere eseguito con un cavo elettrico tripolare a doppio isolamento di sezione minima 1,5 mm2, e resistente ad una temperatura minima di 70°C (caratteristica T)
Per l’allacciamento alla rete elettrica, occorre prevedere un interruttore bipolare con una distanza di
apertura dei contatti di almeno 3mm, nelle vicinanze dell’apparecchio, come previsto dalle norme vigenti in materia.
Rispettare la polarità fra fase e neutro durante l’allacciamento dell’apparecchio.
Assicurarsi che le tubazioni dell’impianto idrico e di
riscaldamento non siano usate come prese di terra dell’impianto elettrico o telefonico. Queste tubazioni, non sono assolutamente idonee a tale scopo, inoltre potrebbero verificarsi in breve tempo gravi danni di corrosione all’apparecchio, alle tubazioni ed ai radiatori.
ATTENZIONE !!! la caldaia è priva di protezione contro gli effetti causati dai fulmini.
3 - INSTALLAZIONE
3.19.2 - Scelta del termostato ambiente/
cronotermostato
La caldaia è predisposta per funzionare con qualsiasi termostato ambiente o cronotermostato che abbia il contatto a cui connettere i cavi provenienti dalla caldaia, avente le seguenti caratteristiche:
- aperto/chiuso (ON/OFF);
- pulito (non alimentato);
- in chiusura quando c’è richiesta di calore;
- caratteristica elettrica di 230Vac, 2,5A.
Inoltre il termostato ambiente deve essere in classe di isolamento II (deve avere il simbolo ) o avere la connessione per il collegamento di terra.
3.19.3 -
Connessione del termostato ambiente/
cronotermostato
Installare il termostato ambiente in un punto dell’abitazione la cui temperatura, sia il più possibile quella caratteristica dell’abitazione e comunque in una zona non soggetta a repentini sbalzi di temperatura, lontano da finestre o porte che danno direttamente all’esterno (vedere figura 20).
Figura 20 - Posizionamento corretto del termostato ambiente/cronotermostato
ATTENZIONE !!! Il cavo di collegamento del termostato ambiente è sottoposto ad un potenziale di 230 Vac.
Per l’allacciamento del cavo del termostato ambiente, procedere come di seguito (fare riferimento alle figure 21, 22 e 23):
utilizzare un cavo bipolare con sezione minima di 1,5 mm2;
smontare la mantellatura della caldaia seguendo le apposite istruzioni al capitolo 3.24;
svitare le tre viti “B” dal box “A”;
aprire lo sportello “A”;
Scegliere un passacavo “C” libero, non utilizzato da altri conduttori;
allentare le viti “D” del passacavo
“C” e fare scorrere all’interno il cavo;
spellare il cavo;
collegare i 2 capi del cavo ai morsetti “TA”
Per collegare i cavi premere col cacciavite nelle leve di apertura della morsettiera come illustrato in figura 23.
3 - INSTALLAZIONE
3.19.4 - Allacciamento del cavo di alimentazione
Per l’allacciamento del cavo di alimentazione elettrica, procedere come di seguito (fare riferimento alle figure 21, 22 e 23):
utilizzare un cavo tripolare a doppio isolamento, con sezione minima di 1,5 mm2
smontare la mantellatura della caldaia
seguendo le apposite istruzioni al capitolo 3.24;
svitare le tre viti “B” dal box “A”,
aprire lo sportello “A” come mostrato in figura;
allentare le viti “D” del passacavo “C” e fargli scorrere all’interno il cavo;
spellare il cavo avendo cura di tenere il cavo di terra (giallo verde) di 20 mm più lungo degli altri
collegare il cavo giallo verde al morsetto di terra2
collegare il cavo marrone al morsetto L1
collegare il cavo blu al morsetto N
Per collegare i cavi premere col cacciavite nelle leve di apertura della morsettiera come illustrato in figura 23.
Figura 21 - Apertura box connessioni elettriche
Figura 22 - Apertura box connessioni elettriche
Figura 23 - Collegamento alimentazione
3 - INSTALLAZIONE 3.19.5 -
Allacciamento del comando remoto tipo CR04
Installare il comando remoto tipo CR04 in un punto dell’abitazione la cui temperatura, sia il più possibile quella caratteristica dell’abitazione e comunque in una zona non soggetta a repentini sbalzi di temperatura, lontano da finestre o porte che danno direttamente all’esterno (vedere figura 20).
Per l’allacciamento del cavo del comando remoto, procedere come di seguito (fare riferimento alle figure 21, 22 e 23):
scollegare l’alimentazione elettrica dalla caldaia;
utilizzare un cavo bipolare con sezione minima di 1,5 mm2;
smontare la mantellatura della caldaia seguendo le apposite istruzioni al capitolo 3.24;
A - Distanziali
B - Scheda morsettiera
C - Scheda RX-TX per comando remoto D = F - Cavo di connessione
E = G - Connettore H = L - Cavo multipolare I - Connettore
M - Connettore
N - Scheda di appoggio per bollitore B70C P - Multiselettore
Q - Regolatore della soglia di intervento del sanitario
R - Regolatore della minima temperatura di mantenimento della caldaia
Figura 24 - Interno impianto elettrico
togliere il ponte elettrico presente fra i morsetti “13” e “14” della morsettiera di figura 21, 22 e 23;
collegare i 2 capi del cavo precedentemente steso, ai morsetti
“17” e “18” della morsettiera di figura 21, 22 e 23;
collegare gli altri due capi del cavo all’interno del comando remoto, seguendo le istruzioni contenute nel comando remoto stesso;
accedere all’interno dell’impianto elettrico seguendo le istruzioni di cui al capitolo 3.25;
montare i 4 distanziali “A” di figura 24 sulla base “B” di figura 24;
montare sopra ai distanziali “A” la scheda “C” di cui alla figura 24;
montare i due capi “H” ed “L” del cavo piatto ai capi rispettivamente “I” e “M”
di cui alla figura 24;
montare i due capi “D” ed “F” del cavo doppio, ai capi rispettivamente “E” e
“G” di cui alla figura 24.
ATTENZIONE !!! Essendo i cavi del comando remoto, sottoposti a bassissima tensione di sicurezza (24Vcc), devono scorrere in condotti diversi dai cavi sottoposti a 230Vac.
L’evidenza del buon collegamento del comando remoto, la si evince dalla spia
“F” di figura 40, la quale comincia a lampeggiare con una frequenza di 1,6 sec.
3.19.6 - Installazione sensore temperatura esterna (a richiesta)
La sonda di temperatura esterna funziona solo se è collegato il comando remoto CR04 di cui al capitolo precedente.
Installare il sensore della temperatura esterna, all’esterno dell’edificio, in una parete rivolta a NORD o NORD-EST, ad un’altezza dal suolo compresa fra 2 e 2,5 metri, in edifici a più piani circa nella metà superiore del secondo piano.
Non installarlo sopra a finestre, porte o sbocchi di ventilazione e neanche direttamente sotto balconi o grondaie.
Non intonacare il sensore temperatura esterna. Non installare il sensore su pareti senza sporto, ovvero non protette dalla pioggia.
Qualora il sensore venga installato su una parete ancora da intonacare, è necessario installarlo con uno spessore adeguato o rismontarlo prima di fare l’intonaco.
Per l’allacciamento del cavo del sensore temperatura esterna, procedere come di seguito:
posare un cavo elettrico bipolare con sezione minima di 1,5mm2 che va dalla caldaia al sensore temperatura esterna. La lunghezza massima consentita è di 20 m. Per lunghezze ulteriori, fino a 100 m occorre utilizzare un cavo schermato con messa a terra della schermatura;
ATTENZIONE !!! Essendo i cavi sottoposti a bassissima tensione di sicurezza (24Vcc), devono scorrere in condotti diversi dalle alimentazioni in 230Vac.
collegare il cavo bipolare ai capi “11” e
“12” della morsettiera di cui alle figure
“21”, “22” e “23”;
collegare il cavo bipolare ai capi del sensore della temperatura esterna.
L’evidenza del buon collegamento del sensore della temperatura esterna si evince dalla indicazione sul comando
3 - INSTALLAZIONE
3.19.7 - Schema elettrico funzionale
Figura 25 - Schema elettrico funzionale
CE = apparecchiatura controllo fiamma CM = centralina di modulazione CP2 = connettore pompa 2
CR = comando remoto CR04 COMANDO (a richiesta)
EA = elettrodi accensione ER = elettrodo rivelazione F1 = Fusibile caldaia 1.6A GS = generatore di scintille PB = pompa boiler (a richiesta) PO1 = pompa “riscaldamento 1”
PO2 = pompa “riscaldamento 2” (a richiesta)
PM = by-pass termostato sicurezza bassa temperatura
P1 = by-pass pressostato mancanza acqua
P2 = ponte secondo circuito (a richiesta)
RL4 = relè pompa boiler (a richiesta) RX = scheda SKRXTX04 (a richiesta) SB = sonda boiler (a richiesta) SC = sonda temperatura caldaia SDC = scheda di collegamento SE = sonda esterna (a richiesta) SRB = scheda relè pompa boiler (a richiesta)
SS = sonda prelievo sanitario
TA1 = ponte termostato ambiente caldaia
TA2 = termostato ambiente “riscaldamento 2” (a richiesta)
TS = termostato di sicurezza surriscal.
VG1 = valvola gas
VG2 = solenoide per alta/bassa potenza
– o – = m o r s e t t i d e l l a s c h e d a morsettiera
– – = morsetti connessioni esterne
3 - INSTALLAZIONE
3.19.8 - Schema elettrico multifilare
Figura 26 - Schema elettrico multifilare
Legenda - Vedi legenda del capitolo 3.19.7
3 - INSTALLAZIONE
3.20 - Evacuazione dei prodotti della combustione
Il raccordo degli apparecchi ad un camino o ad una canna fumaria avviene a mezzo di canali da fumo.
I canali da fumo devono essere collegati al camino o alla canna fumaria nello stesso locale in cui è installato l’apparecchio o, tutt’al più, nel locale contiguo e devono rispondere ai seguenti requisiti:
- essere a tenuta e realizzati in materiali idonei a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei prodotti della combustione e delle loro eventuali condense.
In qualsiasi punto del canale da fumo e per qualsiasi condizione esterna, la temperatura dei fumi deve essere maggiore di quella del punto di rugiada;
- essere collegati a tenuta; gli eventuali materiali di tenuta impiegati, devono essere resistenti al calore ed alla corrosione;
- essere collocati in vista, facilmente smontabili ed installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche; essere dotati, di presa di campionamento dei fumi;
- essere dotati di un tratto verticale di lunghezza non minore di due diametri del canale da fumo, misurati dall’attacco del tubo di scarico;
- avere, dopo il tratto verticale, per tutto il percorso rimanente, andamento ascensionale, con pendenza minima del 3%. La parte ad andamento sub-orizzontale non deve avere una lunghezza maggiore di ¼ dell’altezza efficace del camino o della canna tumaria, e comunque non deve avere una lunghezza maggiore di 2500 mm, salvo verifica secondo il metodo generale di calcolo di cui alle norme vigenti;
- avere cambiamenti di direzione in numero non maggiore di tre, compreso il raccordo di imbocco al camino e/o alla canna fumaria, realizzati con angoli interni maggiori di 90°. I cambiamenti di direzione devono essere realizzati unicamente mediante l’impiego di elementi curvi;
- avere, una lunghezza del tratto sub-orizzontale non maggiore di 1/4 dell’altezza efficace del camino o della canna fumaria, e comunque non maggiore di 2500 mm, e non più di due cambiamenti di direzione, compreso il raccordo di imbocco al camino e/o alla canna fumaria, salvo verifica secondo il metodo generale di calcolo di cui alle norme vigenti;
- avere l’asse del tratto terminale di imbocco perpendicolare alla parete interna opposta del camino o della canna fumaria; il canale da fumo deve inoltre essere saldamente fissato a tenuta all’imbocco del camino o della canna fumaria, senza sporgere all’interno.
Figura 27 - Interasse scarico fumi (fra parentesi
le quote relative al modello 15/29)
3 - INSTALLAZIONE 3.21 - Ventilazione dei locali
E’ indispensabile che nei locali in cui sono installati questi apparecchi, possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla combustione e dalla ventilazione del locale. E’ pertanto opporuno ricordare che la combustione di 1m3 di gas richiede 11m3 di aria.
L’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso aperture permanenti praticate su pareti del locale da ventilare che danno verso l’esterno, comunque lontano da fonti di inquinamento quali: esalatori di dubbia origine, scarichi aerei industriali ecc.
Le aperture di ventilazione devono rispondere ai seguenti requisiti:
- avere sezioni nette di passaggio di almeno 6 cm2 per ogni kW di portata termica installata;
- essere realizzate in modo che le bocchette di apertura sia all’interno che all’esterno della parete non possano venire ostruite;
- essere protette, ad esempio con griglie, reti metalliche, ecc.. La sezione netta di passaggio non deve essere ridotta da questi sistemi;
- essere situate ad una quota prossima al livello del pavimento e tali da non provocare disturbo al corretto funzionamento dei dispositivi di scarico dei prodotti della combustione; ove questa posizione non fosse possibile si dovrà aumentare almeno del 50% la sezione delle aperture di ventilazione.
L’afflusso dell’aria può essere anche ottenuto da un locale adiacente purché:
- sia dotato di ventilazione diretta, conforme ai punti precedenti;
- nel locale da ventilare siano installati solo apparecchi raccordati a condotti di scarico;
- il locale adiace non sia adibito a camera da letto
- il locale adiacente non costituisca parte comune dell’immobile;
- il locale adiacente non sia ambiente con pericolo di incendio, quali rimesse,
Figura 28 - Sezione aggiuntiva dell’apertura di ventilazione
elettrica alla sua potenza massima e con apparecchio spento non deve mettere il locale in depressione rispetto alla c.c.r.
stessa.
Nota 1 - Se l’elettroventilatore è installato in un locale senza aperture, l’afflusso dell’aria ad esso necessaria dovra avvenire tramite un condotto di ventilazione, oppure indirettamente da un locale adiacente, munito di adeguata apertura. Se in quest’ultimo locale è installato un apparecchio a gas, l’aria di ventilazione necessaria sarà quella per l’apparecchio aumentata di quella necessaria per la presenza dell’elettroventilatore.
Nota 2 - La portata effettiva di un elettroventilatore è in funzione del volume dell’ambiente da ventilare, tenendo presente che per un locale uso cucina il ricambio orario di aria è di 3 - 5 volte il suo volume.
garage, magazzini di materiali combustibili, ecc.;
- il locale adiacente non sia messo in depressione rispetto al locale da ventilare per effetto del tiraggio contrario (che può essere provocato dalla presenza nel locale, sia di altro apparecchio funzionante a qualsivoglia tipo di combustibile, sia di caminetto, sia di qualunque dispositivo di aspirazione, per i quali non sia stato previsto un adeguato ingresso di aria);
- il flusso dell’aria dal locale adiacente sino a quello da ventilare possa avvenire liberamente attraverso aperture permanenti, di sezione netta complessivamente non minore di quella indicata all’inizio del presente capitolo.
Tali aperture potranno anche essere ricavate maggiorando la fessura fra porta e pavimento.
Nei locali in cui sono installati apparecchi a gas può rendersi necessaria, oltre che l’immissione di aria comburente, anche l’evacuazione dell’aria viziata, con conseguente immissione di una ulteriore pari quantità di aria pulita.
Se l’evacuazione dell’aria viziata avviene con l’ausilio di un mezzo meccanico (elettroventilatore) dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
a) se nell’ambiente vi è un condotto di scarico comune fuori servizio, esso deve essere tappato;
b) L’apertura di ventilazione del locale in cui sono installati apparecchi a gas deve essere aumentata in funzione della massima portata d’aria occorrente all’elettroventilatore, secondo la tabella di figura 28;
c)L’azione dell’elettroventilatore non deve influenzare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione. A tal fine dove essere verificato quanto sopra effettuando una prova di tiraggio, facendo funzionare l’elettroventilatore o la cappa aspirante elettrica alla sua potenza massima e l’apparecchio a gas alla potenza massima e minima. Inoltre nel caso di apparecchio collegato ad una canna collettiva ramificata (c.c.r.) l’elettroventilatore o la cappa aspirante