Probabilità Calcolo delle Probabilità Mattia Natali
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Probabilità: Teoria assiomatica
µ Definizioni:
Ø Probabilità: Teoria che vuole matematizzare il caso.
Ø Esperimento aleatorio: è una sorgente di dati “casuali”.
Ø
Ω =
insieme di tutti i possibili esiti dell’esperimento aleatorio e viene definito spazio campionario (o spazio campione o spazio degli eventi elementari).§ Esempi:
1. Moneta:
Ω = testa, croce { }
.2. Dado:
Ω = 1,2,3,4,5,6 { }
.3. Temperatura:
Ω = [0,+∞)
.Ø
ω =
evento elementare contenuto inΩ
. In altre parole i punti diΩ
( ω ∈Ω )
si chiamano eventi elementari.§ Esempio: lancio una moneta e verifico cosa è uscito.
Ø Un sottoinsieme di
Ω
( E ⊂ Ω )
si chiama evento, quindi un eventoE
è un insieme i cui elementi sono possibili. Se l’esito dell’esperimento è contenuto inE
diciamo che l’eventoE
si è verificato.Ø
E ⊂ Ω
si realizza se si realizza uno dei suoi punti.1.
E = testa { } ⊂ Ω
, si realizza se esce testa.2.
E = 1,3,5 { } ⊂ Ω
, si realizza se esce un numero dispari.3.
E = [273,+∞)
, si realizza se ottengo una temperatura maggiore di273 K
. ØE
C= Ω \ E = { ω ∈Ω :ω ∉E }
è il complementare diE
.§
E
C⇔ not E
.Ø
E ∪ F = { ω ∈Ω :ω ∈E o ω ∈F }
àE
unioneF
.§
E ∪ F =
“si realizzaE
” oppure “si realizzaF
” oppure “si realizzano entrambi”.§ Esempio:
•
Ω = 1,2,3,4,5,6 { }
;E = 1,2 { }
;F = 1,3 { }
àE ∪ F = 1,2,3 { }
.Ø
E, F ⊂ Ω
,E ∩ F = { ω ∈Ω :ω ∈E & ω ∈F }
àE
intersezioneF
.§ Si realizzano sia
E
cheF
.§ Se E∩ F = Ø si chiamano eventi mutualmente esclusivi o disgiunti.
Ø
Ω ⊂ Ω
. Ricorda che “⊂
” = “⊆
”.§
Ω =
“evento certo”.§
Ω
C= Ω \ Ω = Ø =
“evento impossibile”.
µ Tipologie di approccio alla probabilità:
Ø Frequentista:
§ Vogliamo calcolare una probabilità di un evento, per far ciò deve essere ripetibile:
E =
“evento”. Facciamo
n
prove identiche in cuiE
può realizzarsi o meno.N
E=
numero di volte cheE
si verifica. La probabilità cheE
si verifica àP E ( ) ≅ N
EN
.Probabilità Calcolo delle Probabilità Mattia Natali
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Ø Classico: supponiamo che un’esperimento casuale abbia un numero ben definito di esiti. Noi supponiamo che abbiamo la stessa possibilità di realizzarsi.
P E ( ) = casi favorevoli ad E
casi possibili
. Ø Soggettivista: in base ad esperienze personali, o giudizi personali. Non ci interessa.
µ Riassunto:
Ø
E
evento.P E ( )
(la probabilità che si verifichi l’eventoE
) è un numero in[ ] 0,1
. Ø SeΩ
si verifica sicuramente àP E ( ) = 1
.Ø Se E, F sono eventi che non si possono verificare entrambi à
P si verifica E oppure F ( ) = P E ∪ F ( ) = P E ( ) + P F ( )
.
µ Assiomi di probabilità:
Ø Con
Ω
insieme (spazio campionario), E, F eventi. Una regola (funzione), che associa ad ogniE ⊂ Ω
un numero, è una probabilità se sono vere:1.
∀E ⊂ Ω
,0 ≤ P E ( ) ≤ 1
.2.
P ( ) Ω = 1
.3.
P E ( ∪ F ) = P E ( ) + P F ( ) ∀E,F ⊂ Ω,E ∩ F = Ø
. Ø Conseguenze degli assiomi di probabilità:1.
P E ( )
C= 1− P E ( )
.• Dimostrazione:
E ∪ E
C= Ω
,E ∩ E
C= Ø
perché sono chiaramente due eventi disgiuntiàP E ( ∪ E
C) = P E ( ) + P E ( )
C =P ( ) Ω = 1
dagli assiomi 2 e 3 àP E ( ) + P E ( )
C= 1
àP E ( )
C= 1− P E ( )
C.V.D.2.
E
1, E
2,..., E
n⊂ Ω
,E
i∩ E
j= Ø
coni ≠ j
àP E (
1∪ E
2∪ ...∪ E
n) = P E ( )
1+ P E ( )
2+ ...+ P E ( )
n .• Dimostrazione:
♦
n = 2
è l’assioma 3.♦
n = 3
,E, F,G ⊂ Ω
conE∩ F = Ø E∩ G = Ø F∩ G = Ø
P E
( (
∪ F)
∪ G)
= P E ∪ F( )
+ P G( )
= P E( )
+ P F( )
+ P G( )
. Questo è vero perché( E ∪ F ) ∩ G = E ∩ G ( ) ∪ F ∩ G ( ) = Ø ∪ Ø = Ø
.3. Con
E, F ⊂ Ω
àP E ( ∪ F ) = P E ( ) + P F ( ) − P E ∩ F ( )
.• È un estensione del terzo assioma e funziona anche con gli eventi non mutualmente esclusivi. Si dimostra intuitivamente con i disegni.
Ø Caso speciale:
§ Premesse importanti (la formula funziona solo in questo caso):
•
Ω = N < +∞
il modulo è la cardinalità diΩ
, ossia il numero di elementi contenuti nello spazio campionario.Probabilità Calcolo delle Probabilità Mattia Natali
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•
P ( ) { } ω
1= ... = P ( { } ω
N) = Ω 1
, tutti gli eventi elementari hanno la stessa probabilità.§
∀E ⊂ Ω
,P E ( ) = Ω E
.§ Dimostrazione:
•
Ω = { ω
1,..., ω
N}
àΩ = { } ω
1∪ { } ω
2∪ ....∪ { } ω
N .•
1 = P Ω ( ) = P ( ) { } ω
1+ ...+ P ( { } ω
n) = p + p + ...+ p = N
p⇒ p = 1 N
.•
P E ( ) = P ( { } ω
1∪ { } ω
2) = P ( ) { } ω
1+ P ( { } ω
2) = Ω 1 + Ω 1 = Ω E
C.V.D.
µ Probabilità condizionata:
Ø Probabilità che si verifichi
E
sapendo che si è verificatoF = P E | F ( )
.Ø
P E | F ( )
è proporzionale a P E(
∩ F)
⇒P E(
∩ F)
z .
Ø P F | F
( )
= P F(
∩ F)
z = P F
( )
z ⇒ z = P F
( )
.Ø Definizione:
E, F ⊂ Ω
conP F ( ) > 0
à La probabilità diE
datoF
si definisce comeP E | F ( ) = P E ( ∩ F )
P F ( )
. Infatti se si è verificato l’eventoF
, affinchè si verifichi ancheE
, dobbiamo tenere in considerazione un elemento che è contenuto nell’intersezioneE ∩ F
. Poi, essendosi verificatoF
, questo diviene il nuovo ridotto spazio degli esiti.Ø Note:
1. La probabilità condizionata è una probabilità, cioè:
•
∀E ⊂ Ω
0 ≤ P E | F ( ) ≤ 1
.•
P ( Ω | F ) = 1
.•
E
1, E
2⊂ Ω,E
1∩ E
2= Ø ⇒ P E (
1∪ E
2| F ) = P E (
1| F ) + P E (
2| F )
.2.
P E (
C| F ) = 1− P E | F ( )
è VERO, mentreP E | F (
C) = 1− P E | F ( )
è FALSO.3.
E | F
non ha senso perché non è un evento.Ø Usi della probabilità condizionata:
§
P E | F ( ) = P E ( ∩ F )
P F ( )
àP E ( ∩ F ) = P E | F ( ) ·P F ( )
.Ø Formula delle probabilità totali / partizioni dell’evento certo:
§ Ipotesi:
•
Ω ⊃ F
1, F
2,..., F
n.•
F
1∪ F
2∪ ...∪ F
n= Ω
almeno uno degli eventi si verifica.•
F
i∩ F
j= Ø∀i ≠ j
, gli insiemi non si intersecano.§ Tesi:
P E ( ) = P E | F (
1) P F ( )
1+ ...+ P E | F (
n) P F ( )
n .§ Dimostrazione:
Probabilità Calcolo delle Probabilità Mattia Natali
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•
E = E ∩ F (
1) ∪ E ∩ F (
2) ∪ ...∪ E ∩ F (
n)
che èE ∩ Ω
àP E ( ) = P E ∩ F (
1) + ...+ P E ∩ F (
n) = P E | F (
1) P F ( )
1+ ...+ P E | F (
n) P F ( )
n .
µ Formula di Bayes:
Ø Teorema:
E, F ⊂ Ω,P E ( ) , P F ( ) > 0
àP F | E ( ) = P E | F ( ) P F ( )
P E ( )
.§ Dimostrazione:
P F | E ( ) = P E ( ∩ F )
P E ( ) = P E | F ( ) P F ( )
P E ( )
.
µ Eventi indipendenti:
Ø Significato:
E, F ⊂ Ω
,P E | F ( ) = P E ( )
eP F | E ( ) = P F ( )
. In parole quindiE
è indipendente daF
se la conoscenza cheF
si è avverato non cambia la probabilità diE
e viceversa.Ø
P E | F
( )
= P E(
∩ F)
P F
( )
= P E( )
P F | E
( )
= P E(
∩ F)
P E
( )
= P F( )
⎫
⎬⎪⎪
⎭
⎪⎪
⇔ P E ∩ F
( )
= P E( )
P F( )
.Ø Due eventi
E, F ⊂ Ω
sono indipendenti seP E ( ∩ F ) = P E ( ) P F ( )
altrimenti si dicono dipendenti.Ø Proprietà: se E, F sono indipendenti lo sono anche
E, F
CF
C, E F
C, E
C⎧
⎨ ⎪
⎩ ⎪
.§ Dimostrazione: so che
P E ( ∩ F ) = P E ( ) P F ( )
à è sempre possibili esprimereP E ( )
comeP E ( ) = P E ∩ F ( ) + P E ∩ F (
C)
àP E ( ∩ F
C) = P E ( ) − P E ∩ F ( ) = P E ( ) − P E ( ) P F ( ) = P E ( ) ( 1 − P F ( ) ) = P E ( ) P F ( )
Cquindi sono indipendenti. Le dimostrazione dei rimanenti sono simili.
Ø Quando dico che E, F,G sono indipendenti? Esempi:
P E | F ( ∩ G ) = P E ( )
oP E (
C| F
C∪ G ) = P E ( )
C .§ Definizione:
E, F,G ⊂ Ω
sono indipendenti se:P E ( ∩ F ) = P E ( ) P F ( )
P E ( ∩ G ) = P E ( ) P G ( )
P F ( ∩ G ) = P F ( ) P G ( )
P E ( ∩ F ∩ G ) = P E ( ) P F ( ) P G ( )
⎧
⎨
⎪ ⎪
⎩
⎪ ⎪
§ Definizione generale:
E
1, E
2,... ⊂ Ω
sono indipendenti se∀I ⊂ , I < +∞
P E
ii∈I
⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟ = P E ( )
i∏
i∈I , il primo simbolo è l’intersezione di tutti gliE
i, mentre il secondo è il prodotto di tutti gliP E ( )
i .