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L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.48 (1921) n.2484, 11 dicembre

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L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

Direttore M. ,J. DE Johannis

| Anno M - Voi. L!l Firenze-Roma, 11 Dicembre 1921 ! li.2184

S O M M A R I O

! P A R T E E C O N O M I C A .

L'Esposizione finanziaria.

Imposte dirette vecchie e nuove. F E D E R I C O F L O R A . L'Eposizione finanziaria. G I U L I O C U R A T O . Il mercato finanziario nel novembre 1921.

| R I V I S T A D E L M E R C A T O E D E I V A L O R I . Rassegna settimanale. GUSTAVO D E S L E X .

1921

XI p r e z z o d i a b b o n a m e n t o è di lire 4 0 annue per Tltalia e Colonie, e di lire 8 0 per l'Estero, pagate in moneta dei paese di provenienza calcolate alla pari ; sempre anticipato. Non si dà corso alle richieste di abbonamento, non accompagnate dal relativo importo.

L'abbonamento è a n n u o e decorre dal 1, gennaio.

Un fascicolo separato costa L. 4 per l'Italia e in proporzione per gli altri paesi.

Trascorso un mese dalla pubblicazione n o n si t r a s m e t t o n o fascicoli r e c l a m a t i dagli abbonati.

I cambiamenti di indirizzo vanno accompagnati dalla fascetta e dalla rimessa di L. 6.

N o n Si i n v i a n o b o z z e degli scritti favoriti dai collaboratori, i quali debbono rimettere gli originali nella loro redazione definitiva. N o n si d a n n o in o m a g g i o estratti, nè copie di fascicoli. Potrà solo essere tenuto conto degli indirizzi, che preventivamente gli autori avranno designato, per l'invi» delle cop-'e contenenti i loro j scritti.

Per gli estratti richiedere alla Amministrazione il prezzo di costo.

i

Prof. GIORGIO MORTARA

Prospettive economiche 1921

Volume di 342 pag. — Edizione fuori commercio

S O C I E T À ' E D I T R I C E « LEONARDO DA VINCI • : Città di Castello

Prof. RICCARDO BACHI L 20

L'Italia Economica nel 1919

Soc. E D . « D A N T E A L I G H I E R I » — Roma - Milano - Napoli

Metron

Rivista Internaz. di statistica diretta dal prof. CORRADO G I N I

Abbonamento L . 50. Industrie Grafiche italiane — Rovigo.

PARTE ECONOMICA

L' Esposizione finanziaria

Il Ministro del Tesoro, on. De Nava, ha, come di consueto, esposto al Parlamento le condizioni delle finanze pubbliche nel momento attuale e nella , previsione del prossimo avvenire, annunciando un disavanzo per l'esercizio in corso di 5 miliardi ed uno previsto per l'esercizio prossimo di 3 miliardi. Noi partiamo dalla considerazione che il nostro Tesoro, assalito da ogni parte dalle richieste di fondi per mille scopi, alcuni dei quali anche giu-stificati o giustificabili, abbia voluto prendere de-liberatamente una posizione di difesa, denuncian-dosi con un deficit ancora considerevole, al fine di poter meglio negare quelle contribuzioni che ven-gono pressantemente e instancabilmente pretese da mille parti.

E sotto questo punto di vista non potrebbe es-sere che altamente encomiabile il fine propostosi dal Ministro del Tesoro, specialmente se egli avesse voluto o volesse corroborare la sua politica di resi-stenza a nuove spese, anche con una politica di contrazione delle spese attuali, alcune delle quali perfettamente riducibili.

Se non che, l'avere ritenuta e formulata la cifra del deficit, basandosi su una presunta diminuzione delle entrate, quando esse si mostrano tuttavia, nei cespiti principali, ili costante e promettente aumento, può condurre a conseguenze contrarie a quelle che si vogliono raggiungere.

1,'on. De N a v a , ha creduto dire che per la ces-sazione di alcuni titoli tributari, quali i soprapro-fitti di guerra, si dovrà verificare nel gettito delle entrate una diminuzione di circa due miliardi e mezzo o più sui proventi attuali. Ci permettiamo dubitare che ciò sia vero, se gli accertamenti nel-l'imponibile delle imposte dirette proseguono con quel rigore che è stato appena e lodevolmente ini-ziato. Da una migliore applicazione dei tributi di-retti attuali possiamo invece supporre un gettito ancora crescente in misura notevole che, unito al-l'incremento delle altre imposizioni, potrà conser-vare a oltre 18 miliardi i proventi totali dell' e-rario.

Ora quando ciò fosse per verificarsi il Tesoro ver-rebbe a trovarsi in questa posizione da se stesso creatasi ; di avere consolidato ormai il deficit in tre

miliardi, e di avere quindi diminuita la propria fa-coltà di rifiuto alla richiesta di nuove assegna-zioni di bilancio, che gli verranno insistentemente richieste dai diversi ministeri, per il fatto che le maggiori entrate conseguite permetterebbero le de-siderate assegnazioni, senza con ciò peggiorare le condizioni del deficit previsto.

In altri termini, poiché ci ripudiamo di credere che l'on. De N a v a abbia di proposito voluto crearsi una maggiore elasticità nelle disponibilità.

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nell'eser-eia L' ECONOMISTA il dicembre 1921 — N. 2484 cizio prossimo, anziché giovare abbia nociuto alla

causa della massima resistenza, verso maggiori spese. Inoltre crediamo che un annuncio che il nostro paese si avvicinava quasi totalmente al pareggio, avrebbe giovato a rendere migliore la condizione della nostra valuta all'estero ed a rialzare il valore della lira all'interno, il che avrebbe certamente contribuito a migliorare le condizioni di vita e a ri-durre forse la domanda di nuovi stanziamenti nelle uscite, per parte del paese.

Comunque ci auguriamo di essere buoni profeti per ciò che riguarda le entrate e che una politica di rigorosa economia accompagni il miglioramento del nostro bilancio, in modo che il pareggio possa essere annunciato nella prossima esposizione fi-nanziària.

Imposte dirette vecchie e nuove

Le spese della guerra, delia quale è appena spenta l'eco, hanno ovunque dissestate le finanze. E in Italia, riuscita con essa a compiere trionfalmente !a sua unità, più che altrove.

I suoi governanti fon mancarono di avvertirlo e, ancora prima degli altri belligeranti apportarono al sistema tribu-tario incessanti riforme, che assicurarono rll'erarto copiose elastiche entrate, sufficienti, qualora avessero contempora-neamente saputo ridurre le spese inutili, alla graduale co-pertura degli oneri permanenti.

Tra queste riforme notevoli quelle arrecate al e imposte dirette, in ogni tempo, per 'a loro sicurezza e stabilità, ba-se fondamentale del sistema tributario. Il comm. D'A-oraa, ha voluto raccoglierne in un volumetto edito dal Ministero delle Finanze, i risultati finanziari, che per !a loro connes-sione alle condizioni economiche dei cittadini tufi, merita-no di essere rilevati e chiari'i.

L'incremento delle diverse imposte dirette vecchie e nuo-ve riscosse per ruoli appare dal seguente prospetto, da noi completato con l'aggiunta dei gettito loro alla vigTia della guerra.

imposte dirette

ami vecchie nuove totale 1913-14 541 — 541 1919 761 1.040 1.801 1920 928 2.478 3.406 II prospetto non si può osservare senza un senso di or-goglio speoialmente da parte dell'Amministrazione delle Imposte Dirette, che ron ha eerto lesinato il suo concorso alla restaurazione finanziaria. Per effetto dei nuovi prov-vedimenti fiscali in cinque anni le enirate sono più che sestuplicate, con un incremento, nell'ultimo biennio, di oltre un miliardo c seicento milioni.

II merito è però delle imposte nuove, applicate alle classi abbienti dalla Amministrazione delle Imposte Dirette con sorprendente sollecitudine, pari solo all'urgenza dei bisogni dell'erario. Le vecchie imposte prebelliche sui terreni, sui fabbricati, sulla ricchezza mobile salirono appena da 541 milioni a 928 milioni, nonostante l'incremenlo dei redditi da esse colpiti durante e dopo la guerra. Non bisogna però, dimenticare che i reuditi dei terreni e dei fabbricati sop-portano altresì l ' a n c e delle sovrimposte locali che sor-passa del doppio quello delle finanze centrali, e che quanto alia imposta sulla ricchezza mobile il modesto gettito deriva dall'assorbimento dei redditi mobiliari operato dalla im-posizione degli extraprofitti di guerra.

Comunqte è ai nuovi tributi che spetta il vanto del mag-giore prodotto fornro dalle imposte dirette alla economia finanziaria della nazicre, estenuata dallo sforzo gigantesco compiuto.

Nella tassazione striordinaria la politica italiana, sorpassò, per la sua audacia v misura, ogn' altro paese. Iniziata con la tassazione dei profitti di guerra; continuata con quella generale del patrimonio e particolare sugli aumenti bellici di esso, venne coa-iusa con l'avocazione totale alio Stato

dei residui profitti bellici superiori alla somma annua di lire ventimila. Il gettito dei tre tributi temporanei, applicati con vigiie e pronta cura dall'Amministrazione, sebbene con-gestionata di lavoro, iu oltremodo rilevante.

Lo mostrano per .1 1920 i dati seguenti ai quali abbiamo aggiunto quelli riguardanti la sperequatissima imposta com-plementare sui redditi superiori alle 10.000 lire, destinata

3 scomparire l'anno venturo.

Imposte Prodotto

Profitti di g u e r r a . . . . 1 . 4 1 3 milioni Aumenti di p a t r i m o n i o . . . 545 „ Straordinaria sul patrimonio. . 355 „ Complementare sui redditi . . 102 „ Il sucoesso finanziario dei nuovi tributi è innegabile. Si tratta, però, di proventi straordinari che, anche limi-tati, regolati, temperati secondo le esigenze della giustizia e dell'economia, potranno risolvere la crisi psicologica che affligge la vita politica e sociale della nazione non già la crisi finanziaria a cui occorrono ben altre ricchezze che quelle dei « sopraprofittori della guerra « delle quali la fantasia popolare, pervasa da acuta plutofobia, esagera la entità, effetto, in gran parte, della svalutazione' della mo-neta. I proventi dei tributi straordinari — eccezione fatta per quelli dell'imposta straordinaria sul patrimonio — an-dranno declinando e fra poco scompariranno del tutto, la-sciando nuovamente alle vecchie imposte permanenti ii compito di concorrere in larga crescente misura a fronteg-giare da sole le enormi spese pubbliche odierne, previste per l'esercizio 1921-22 nella somma impressionante di 24 miliardi, dei quali circa 12 miliardi rappresentano spese normali, ordinarie, continue che salgono a 15 miliardi ag-giungendovi le spese per le pensioni di guerra ed altre ero-gazioni minori.

E ' un compito enorme, che le imposte vecchie, nonostante la abilità della Amministrazione, retta con tanto successo dal comm. D'Aroma, non potranno mai assolvere. La per-dita, occasionata dalla cessazione dei tributi straordinari, an-che se compensata in molta parte dalle maggiori entrate attese dalla riforma delle vecchie imposte e dalla creazione dell'imposta complementare sul reddito, non potrà a meno di accrescere il disavanzo, sebbene attenuata dall'imposta straordinaria sul patrimonio che per diciannove anni an-cora alimenterà le finanze erariali.

La soluzione radicale della crisi non è nella ulteriore pro-gressione della entrata, che è ormai pericoloso aumentare, ma nella spesa, sproporzionata al reddito nazionale, per la crisi e per la discesa dei prezzi, avviato alla decadenza. Urge, pertanto, ridurla. 11 bilancio 1921-22 registra per le sole spese del personale civile e militare una uscita di 3 miliardi e 207 milioni che salgono a 5 miliardi e 175 mi-lioni aggiungendovi quelle per il personale ferroviario i cui stipendi superano le entrate totali dell'azienda.

E ' una spesa punto commisurata al rendimento del per-sonale e alle esigenze del servizio, che potrebbe essere di-simpegnato —• fatta eccezione per l'amministrazione tribu-taria — da un numero di impiegati di gran lunga minore. Oggi lo Stato paga il tempo trascorso in ufficio, non l'opera compiuta. Se gli attuali impiegati pubblici, lavorassero come quelli privati, molti dovrebbero rimanere oziosi, perchè non vi sarebbe lavoro utile per tutti.

E ' una situazione per le finanze e lo Stato allarmante, che al pari di quella del pane, è necessario che la Com-missione per la riforma della burocrazia, sappia rimuovere.

Preferire, come la Camera precedente che seppe unica-mente tassare, l'estensione delle imposte, ormai intollera-bili, alla quotidiana spietata, radicai» riduzione delle spese ordinarie, è avviare il paese, essenzialmente povero e privo di grandi possibilità, alla rovina.

Il fiscalismo non può che svigorire le energie economiche e seminare la miseria.

Ed ora più che mai.

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L'ECONOMISTA 607 U dicembre 1921 - N. 2484

L'Esposizione Finanziaria

Il documento è modesto e onesto, consono alle precedenti dichiarazioni del presidente. del Consiglio dei ministri ed al tono generale, della vita parlamen-tare del ministero. Perciò l'applauso è stato sincero e le congratulazioni generali.

11 ministro del Tesoro ha esposto chiaramente e senza sottintesi la condizione delie finanze dello Stato, la via percorsa e quella da percorrere per raggiungere la nota del pareggio : è veramente il programma di un ministero di tendenze medie, che si fonda nella parte centrale della Camera e mira alia sistemazione, al riequilibrio della nazione.

Il contenuto del documento è assai notevole, pur nella forma modesta. II riassorbirsi del -bilancio dello Stato delle gestioni che ne erano uscite fuori, ernie pericolosissime,, tanto più perchè ignote, è canone di così elementare correttezza ed onestà amministrativa e politica, che è da stupire sia stato trascurato fino-ra ; nemmeno le anormalissime condizioni della guer-ra potevanò giustificare tale anormalità.

Anche atto di onestà verso i contribuenti è l'avere presentato in tempo legale i preventivi : ora è preciso dovere del Parlamento discuterli in tempo, anche tra-scurando le vacanze e le discussioni generali ed i' pet-tegolezzi : è urgente dare alla nazione la sensazione che gii organismi dello Stato fanno il loro dovere e che i rappresentanti si occupano del denaro dei citta-dini ; solo così si rafforzeranno le basi psicologiche del diritto e dello Stato.

* * *

Ma, o l t r e l a onestà politica, il contenuto materiale del documento importa conoscere, e cioè ie cifre.

La vita del bilancio nel momento attuale è indicata dalle constatazioni dell'esercizio testé chiuso, dagli accertamenti di quello in corso e dalle previsioni di quello prossimo : è un triennio di vita amministrativa che si considera dunque.

* * *

L'anno passato fu prevista un'entrata di undici mi-liardi contro una spesa di ventitré, con un deficit di dodici, cioè di più di tutta l'entrata.-Ma la realtà fu diversa : diciotto contro ventinove, con undici.

Fu dunque una prudente previsione, e ciò è bene : occorre essere cauti nel prevedere, anche in momenti calamitosi, anzi specialmente fin quelli.

Il deficit diminuì di un miliardo, cioè di un dodi-cesimo su quello previsto : ma la somma di ricchezza sottratta ai cittadini e impiegata dallo Stato aumentò di molto sulle previsioni, raggiungendo cifre vera-mente enormi, per quanto diminuite nel significato dal mutato valore delia moneta.

Anche il movimento di capitali aumentò l'entrata da 1,4 a 3,3 ed alla spesa da 1,9 a 2,2, cioè da — 0 , 5 a l i , cioè di 0 , 6 .

* * *

Quest'anno si prevedeva un-deficit di dieci miliar-di, già minore a paragone di quello per l'anno pas-| sato, di ben un sesto : ma, per .quel che vedesi finora. | tale deficit si è dimezzato, restando le entrate a se-I dici miliardi e le spese a ventuno. Come si vede, è

un passo da gigante che il bilancio fa nella via del suo risanamento, riducendo a metà la sua falla : anche la massa delle spese diminuisce di molto e quella delle entrate pure.

I capitali danno uno all'entrata e due alla spesa. * * »

L'anno ventuno si prevede un bilancio quasi nor-male ; 'scomparsi i pesi diretti della guerra, riassorbite le funzioni fuoruscite, la entrata è ancora prevista in sedici miliardi e la spesa (diminuendo ancora ai due) in diciannove, restando un deficit di.tre, cioè... quasi la metà del precedente.

I capitali dànno due all'entrata e due alla spesa.

* * *

II triennio in esame mostra, dunque, un deficit che ogni anno si dimezza quasi (da dodici a cinque, a

tre) : un'entrata che sale da undici a sedici e si man-tiene tale nelle previsioni ; (e la realtà ha superato le previsioni di moltissimo, salendo da undici a diciqtto) | ed una spesa che diminuisce da ventitré-a ventuno-, a diciannove; (ma la realtà ha fatto salire i ventitré a ventinove e questo è il pericolo del nòstro bilancio : qui è l'opera degli amministratori e di chi fa le pre-visioni, che intanto valgono in quanto sono confer-mate dai consuntivi).

Anche il movimento dei capitali tende ad aumenta-re e specialmente il consuntivo sul paumenta-reventivo (peri-colo accennato or ora) e l'aumento è nella entrata, cioè nella distruzione del patrimonio.

* * *

I! debito dello Stato, che era di tredici miliardi pri-ma della guerra, è salito nell'ultimo anno da novan-tanove a centoundici, con aumento di un nono, e, come ci dice il ministro, dovrà aumentare per colma-re il deficit, non volendosi ricorcolma-recolma-re ad altri mezzi. Esso debito si compone, oltre di quello prebellico, di trentacinque, -dei prestiti, ventinove dei buoni (sei di poliennali, cioè irregolari), ventuno verso l'estero, undici per circolazione ed uno della Cassa depositi. Aspettano una sistemazione le due partite dei buoni

fe verso l'estero, cioè quasi una metà del totale. * K K

In conclusione diremo che il bilancio dello Stato offre buoni indici di miglioramento, ma anche peri-colf che vanno vigilati con intelletto d'amore. Così so-lo può superarsi la crisi che so-lo travaglia, di cui gli otti-misti non videro i costi, i pessiotti-misti gli utili.

* * *

Ma il bilancio dello Stato è formato dalla somma di un infinito numero di queste ricchézze, che partono dai bilanci dei privati ed in essi ritornano, sotto forma di beni materiali e di servizi pubblici e perciò del bilancio nazionale è da preoccuparsi non meno di quello dello Stato.

Di esso il ministro ci dà solo pochissimi accenni, che giova riassumere e coordinare.

I depositi sono aumentati di sei miliardi; gli sconti e le anticipazioni dei tre istituti di emissione lo sono di 0.7 miliardi, raggiungendone 7 , 3 ; la Cassa depositi da 6,9 sale a 7,9 che investe in opere pub-bliche per lenire la disoccupazione ed anche in titoli dello Stato. La circolazione per conto del commercio "è salita da 8 , 2 a 9,8, mentre quella per conto dello Stato scendeva Ida 10,9 a 8 , 4 , - i n maniera che la cir-colazione totale scende da 19,1 a 18,2 : i consumi e gli affari diminuivano il loro gettito tributàrio.

Vi è dunque una maggiore ricchezza, che più si deposita? una maggiore attività di investimentti in sconti ed anticipazioni? una di maggiore richiesta di titoli di Stato? una maggiore produzione di opere pub-biche? una maggiore ricchezza circolante?

Forse no : vi è maggiore quantità di' moneta, mag-giore correr rischi per evitar cadute, magmag-giore im-piego improduttivo, maggiori mezzi di circolazione. Consumi ed affari diminuiscono e perciò è .prudente ridurre la crcolazione, come bene ha fatto il governo. Il bilancio nazionale è dunque ancora in crisi, anzi forse raggiunge il punto estremo per ricominciare ad ascendere. Occorre, dunque, anche molto coraggio.

G I U L I O C U R A T O .

11 mercato finanziarlo nel novembre 1921

Presentiamo qui appresso i numeri indici compu-tati per-il mese di novembre rispetto ai prezzi di compenso delle azioni di 125 società anonime, le quali avevano alla fine del 1920 un complessivo capitale di L. 6 3 8 2 milioni.

Gli indici sono computati rispetto alla base del di-cembi e 1920 e sono riferiti anche rispetto alla vec-chia base del dicembre 1920, mediante concatena-mento con gli indici computati nel precèdente biennio

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eia L' ECONOMISTA il dicembre 1921 — N. 2484 (pag. e seg;) presentano dati analitici risipetto a

ciascuna singola società e indici di gruppo che

risal-gano agli inizi di questa rilevazione. __

TITOLI

Numeri indici j Numeri indici sulla base sulla base deldiccmb.1918; del dicembre 1920

1 Variaz . percent . fr a l'otto . 192 1 e i l nov . 192 1 TITOLI dicemb. novem.

1920 | 1921 ottobre 1921 novem. 1921 Variaz

. percent . fr a l'otto . 192 1 e i l nov . 192 1 Istituti di credito. 1 0 3 . 1 7 9 7 . 7 3 9 8 . 0 9 9 4 . 7 3 - 3 . 4 3 E x ferroviari. . . " 6 2 . 2 1 5 8 . 5 5 9 8 . 7 6 9 4 . 1 1 — 4 . 7 1 Trasporti terrestri. 7 0 . 8 6 6 3 . 1 0 9 4 . 1 2 8 9 . 0 5 — 5 . 3 9 Trasporti marittimi 8 3 . 6 1 5 4 . 1 9 6 7 . 3 0 6 5 . 2 9 — 2 . 9 9 \ e x 1 . 7 3 »

Industria del cotone 1 3 7 . 7 7 1 2 9 . 3 9 9 9 . 5 4 9 3 . 9 2 — 5 6 5 e x 0 . 7 3

Industria delia juta 1 1 8 . 1 8 1 0 3 . 6 6 9 1 . 0 0 8 7 . 7 1 — 3 . 6 2 Industria della lana 1 0 1 . 4 7 1 1 7 . 1 5 1 1 5 . 6 8 1 1 5 . 4 5 — 0 . 2 0 Ind. dei lino e can. 152.81 152.81 9 6 . 2 0 1 0 0 . 0 0 + 3 . 9 5 Industria della seta 1 7 2 . 3 2 152.80' 9 2 . 9 2 8 8 . 6 7 — 4 . 5 8

e x 1 . 6 9

Miniere 7 4 . 5 4 5 4 . 5 0 8 2 . 7 6 7 3 . 1 1 — 1 1 . 6 6 Ind. siderurgiche. 4 7 . 4 5 1 8 5 5 5 0 . 7 8 3 9 . 1 0 — 2 2 . 0 0 Ind. meccaniche. 5 5 . 1 2 4 2 . 7 3 1 , 0 7 . 0 5 7 7 . 5 3 — 2 7 . 7 6 Ind. delle autom. 7 2 , 7 1 5 6 . 7 9 7 7 . 2 8 7 8 10 + 1 . 0 6 Ind. elettriche . . 6 7 . 6 8 6 6 . 6 2 1 0 3 " 1 8 9 8 . 4 3 — 4 . 6 1

e x 0 . 9 2

Ind. chimiche . . 8 0 . 2 6 5 9 . 6 0 8 0 . 2 6 7 4 . 2 6 — 7 . 4 8 Ind. dello zucchero 108.91 1 0 5 . 0 2 9 6 . 6 9 9 6 . 4 3 — 0 . 2 7 Ind. aliment. varie. 1 0 6 . 4 0 1 0 8 . 1 4 1 0 1 . 7 9 1 0 1 . 6 4 e x O . l O + 0 . 7 8

e x 1 . 9 6 Acquedotti . . . . 8 7 . 1 3 9 0 . 5 7 1 0 3 . 0 9 1 0 3 . 9 5 + 0 . 8 3 Società immobiliari 1 0 0 . 6 3 1 0 2 . 9 7 1 0 1 . 3 3 1 0 2 . 3 3 + 0 . 9 9 ex0.4! + 0 . 9 9 Società diverse . . 1 3 0 . 5 0 1 1 1 . 5 8 8 6 . 3 0 8 5 . 5 0 e x 1 . 5 2 + 0 . 8 3 e x l . l 9 + 0 . 8 3 Indice gener. 7 9 . 6 7 6 6 . 9 1 9 1 . 0 7 ei 0.37 8 3 . 9 9 e x 0 . 0 5 - 7 . 7 1

Dopo parecchi mesi di continuato movimento sen-sibile al rialzo, si è. avuto nel novembre un notevo-lissimo ribasso nel generale livello dei prezzi dei titoli a reddito variabile sul nostro mercato; così che l'indice generale segna un ribasso di circa il 7 3/4 % . Questo movimento ribassista trova riscontro in certo arresto nello svolgimento del rialzo che da qualche tempo andava manifestandosi sul mercato delle merci : infatti l'indice dei prezzi delle merci per il mese di novembre segna un lieve ribasso rispetto all'ottobre: ma fra i due fenomeni sembra si possa ravvisare solo una casuale coincidenza e non un rapporto di causa ad effetto. Sul mercato finanziario ha influito sopra- • tutto la rivelazione della minacciosa situazione della società Ansaldo e dell'insuccesso delle trattative per la sistemazione dell'/Iva. Come appare dai dati ana-litici presentati più innanzi, i titoli di entrambe queste società hanno subita una grossa falcidia, la quale, dato il forte capitale delle due società, pesa forte-mente sul) 'indice complessivo ; però la scossa così mi-nacciosa subita da queste due società ha avute ri-percussioni dirette sulle azioni di varie altre imprese ad esse connesse : è specialmente notevole il ribasso avvenuto rispetto all'Elba e alla Banca di Sconto mal-grado l'azione difensiva esercitata sul mercato. Come è noto ai lettori di questa rivista attraverso le ras-segne del movimento di borsa, per la sistemazione finanziaria dell'Ansaldo è stato formato un consorzio bancario il quale ha prestabilito decisive innovazioni anche nelle basi amministrative e tecniche della gran-de azienda : le laboriose trattative non erano concluse

ancora quando sono stati formati i prezzi di compenso e così non hanno influito su le cifre poste a base degli indici qui presentati.

Gli indici presentati nella tabella mostrano adunque pèr quasi tutti i gruppi di società sensibili ribassi in confronto col mese precedente : enormi sopratutto le diminuzioni registrate per i gruppi delle meccaniche e delle siderurgiche : rispettivamente del 2 8 e del 22 % circa. Pure pronunciato il ribasso avvenuto per le società minerarie pari a circa il 12 %. Il ribasso del 3 1/2 % sui titoli bancari è specialmente attribuibile alla minorazione avvenuta nella quotazione delle a-zioni della Banca di Sconto. Depresso il mercato de-gli ex-ferroviari e dei valori di trasporti terrestri e marittimi. Qualche falcidia è registrata sui titoli tes-sili e specialmente sui cotonieri in reazione ai pre-cedenti forti rialzi. Da notare ancora la fermezza nel mercato dei titoli automobilistici col miglioramento nella situazione industriale. In discesa sensibile i va-lori delle industrie chimiche specialmente rispetto alle società elettrochimiche.

RICCARDO B A C H I .

RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI

Rassegna settimanale.

Il fatto più saliente della settimana si ebbe nella tanto attesa esposizione finanziaria del Ministro De Nava, che è tornata alle antiche austere esposizioni finanziarie sul tipo classico inglese : sobrietà di parole e limpidezza di cifre.

Essa ha lasciato ottima impressione negli ambienti finanziari, per la sincerità da cui è dominata per l'a-cutezza e compitezza dell'analisi, per l'onesta serenità delle previsioni ed infine per la equa valutazione dei fatti economici più salienti : cambi, bilancio internazio-»ale-.

Da essa è tuttavia sinceramente emerso per la pri-ma volta in una dichiarazione ufficiale, che la circo* lazione fu a suo tempo aumentata per acquistare dei Fondi di Stato per circa 1 1/2 miliardo, con l'evidente intento di arginare il ribasso.

E ' dunque prevedibile che il Consolidato 5 % sarà d'ora in poi e per un certo tempo imbrigliato in stret-tissimi confini oscillatori, giacche quando esso supere-rà un dato prezzo, il Tesoro trovesupere-rà convenienza a ri" vendere parte di- quello da esso acquistato, per inter-venire di nuovo qualora jl Consolidato stesso cadesse troppo basso. Vengono così deluse, e ce ne rallegriamo,

le previsioni pessimiste dei ribassisti sui Fondi di Stato, al tempo stesso però in cui vengono forse un po-chino ridotti gli sperati margini dei rialzisti ad ol-tranza. Era nuovamente corsa la voce di una probabile tassa sulle Cedole dei titoli di Stato. La notizia è smentita; ma quand'anche si dovesse ricorrere a que-sta grave misura per evitare l'obbligatorietà della no-minatività dei titoli e quale contributo all'assestamen-to delle nostre Finanze, non crediamo che si debba prendere la cosa tragicamente. La notizia potrebbe provocare una momentanea contrazione dei corsi sui nostri Fondi di Stato, ma dopo qualche borsa di de-bolezza il pubblico, apprezzando il vantaggio della no-minatività facoltativa e del consolidamento del nostro bilancio, non si allarmerebbe oltremodo e presto tor-nerebbero anzi le simpatie dei nostri capitalisti al no-stro Consojidato 5. % il quale è sempre largamente assorbito specialmente dalle Provincie Meridionali.

Contemporaneamente sarebbe opportuno ridurre al 5 1/2 % l'interesse sui Buoni del Tesoro annuali.

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Di-11 dicembre 1921 - N. 2484 L ' E C O N O M I S T A 609

Quotazioni di compenso delle azioni di società anonime

21)

AVVERTENZA.

iniziale è computavano ;

emissione di azioni. E ' contrassegnata con apice (') la quotazione per il mese in cui avviene Io stacco della" cedola e l'importo di que-sta è indicato nelle due colonne intitolate ex. Le due ultime colonne presentano i numeri indici per gli ultimi mesi riferiti al die. 1920.

TITOLI j die. 1 1 9 2 0

1 1 1 -, I

| genn. febbr. marzo aprile magg. | l 9 2 1 1 9 2 1 1 1 9 2 1 | 1 9 2 1 j l 9 2 1

I 1 giug. , luglio agost. 1 9 2 1 : 1 9 2 1 1 9 2 1 sett. 1 9 2 1 ottob. 1 9 2 1 nov. 1 9 2 1 ex j ex 1 9 2 0 1 9 2 1 Indice settem, 1 9 2 1 Indice ottobre 1 9 2 1 Indice novemb 1 9 2 1 Banca d'Italia M 137C 1 3 9 0 1450 1 4 1 0 1 3 6 0 1 3 4 0 1 3 3 6 1 3 3 0 1 3 4 0 1 3 5 0 1 3 8 0 1 3 8 0 5 5 6 0 9 8 , 5 1 0 0 . 7 1 0 0 . 7 Banca Commerc. M m e 1 0 6 0 1110 1 0 5 0 1 0 3 0 8 7 0 8 3 2 8 3 0 8 5 0 8 9 4 9 7 0 9 2 0 5 3 7 0 9 0 , 8 9 8 . 5 9 3 . 4 Banca it. Sconto M 57C 5 6 8 6 1 0 5 7 5 5 8 0 5 7 0 5 4 6 5 4 0 5 5 0 5 6 0 5 6 0 5 2 4 3 7 4 0 9 8 , 2 9 8 . 2 9 1 . 9 Banco di Roma M 114 1 1 5 116 1 1 3 1 1 2 112 1 1 0 1 1 0 1 1 0 1 1 2 1 1 4 1 1 4 7 . 5 0 8 9 8 , 2 1 0 0 . 0 1 0 0 . 0 Credito Italiano M 6 9 0 6 7 0 7 1 0 6 3 6 6 3 4 6 0 0 6 0 0 6 0 6 6 1 6 6 2 0 6 5 0 6 2 4 4 0 4 5 9 0 , 0 9 4 . 2 9 0 . 4 Istit. cred. fond K 4 2 0 4 2 5 4 2 0 3 9 4 3 9 6 4 5 0 4 1 0 4 0 0 3 8 5 3 8 5 3 8 4 3 8 5 2 5 2 3 8 5 , 6 8 5 . 3 8 5 . 8 Istit. cred. mar. G 1 0 4 1 0 4 1 0 2 9 3 1 0 0 9 6 9 0 9 6 1 0 2 1 0 6 1 1 0 1 1 0 6 . 5 0 1 0 1 , 9 1 0 5 . 7 1 0 5 . 7 Mediterranea M 1 5 6 142, 1 4 4 1 3 8 1 3 8 1 3 4 1 3 0 1 3 4 1 4 4 1 5 0 1 5 4 loO 8 9 9 6 , 2 9 8 . 7 9 6 . 2 Meridionali M 3 4 4 3 0 0 3 1 0 2 7 6 3 0 0 2 7 8 2 9 0 2 8 0 ' 2 9 0 3 2 6 3 4 0 3 2 0 1 2 . 5 0 1 2 . 5 0 9 4 , 8 9 8 . 8 9 3 . 0 Naz. ferr.tranviar. R 1 3 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 1 1 0 1 0 6 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 10 7 7 , 0 6 5 . 6

Tranvie romane R 1 3 4 1 2 8 1 2 4 1 2 0 1 0 6 8 0 8 0 8 6 8 4 8 6 8 8 7 0 10 6 4 , 2 1 1 5 . 6 5 2 . 2 Unione tram. el. G 2 3 0 2 4 8 2 2 6 2 1 0 2 2 2 ' 2 2 0 2 0 0 1 9 8 2 5 0 2 6 0 2 6 6 2 5 0 2 2 , 5 0 1 1 3 , 0 8 2 . 1 1 0 8 . 7 Veneta costr.ferr M 1 5 6 1 4 0 1 3 6 1 2 6 1 2 0 1 2 0 1 0 0 1 1 4 1 3 0 1 2 4 1 2 8 1 1 8 13 7 9 , 5 8 3 . 8 7 5 , 6 Torinese tranvie T 1 8 0 1 7 0 1 5 0 1 4 0 1 4 8 1 1 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 1 5 0 1 5 0 1 4 8 8 3 , 3 9 7 . 7 8 2 . 2 Comp. ferr. sarde R 2 2 0 2 1 5 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 5 2 1 5 2 1 5 2 1 5 2 1 5 2 1 5 2 1 5 9 7 . 7 7 1 . 9 9 7 . 7 Lloyd sabaudo M 3 2 0 2 9 0 3 1 0 2 6 0 2 7 0 ' 2 3 0 2 2 0 2 1 0 2 2 0 2 3 0 2 3 0 2 3 0 2 1 . 2 0 2 5 7 1 , 9 8 8 . 7 614.19 7 1 . 9 Navìgazionne M 6 2 0 5 8 6 6 0 6 5 6 0 5 2 4 4 7 0 4 9 0 4 8 4 ' 4 8 0 5 6 0 5 5 0 ' 5 1 8 8 . 5 0 10 9 0 , 3 5 0 . 7 8 3 . 5 Navigaz. A I T 2 8 0 2 4 0 2 4 6 2 2 0 1 7 6 ' 1 4 4 1 3 4 1 2 6 1 3 6 1 4 2 142 1 4 0 2 4 . 2 0 8 . 5 0 5 0 , 7 5 9 . 4 ex 3 . 1 2 5 0 . 0 Veneziana navig. T 3 2 0 2 9 0 2 9 0 2 9 0 2 7 4 2 7 4 2 7 0 2 0 0 1 9 0 1 9 0 1 9 0 ' 1 9 0 5 9 , 4 4 8 . 5 5 9 . 4 Soc. nav. it. am. T 6 6 5 2 5 0 4 2 ' 3 2 3 0 2 6 2 6 2 8 3 2 3 2 3 2 4 4 8 , 5 1 2 2 . 4 4 8 . 5 ' Cotonif. Cantoni M 6 7 0 6 8 0 7 3 0 6 7 0 6 5 0 ' 6 4 0 6 4 0 6 7 0 7 6 0 7 9 0 8 2 0 1 8 0 0 5 0 5 0 1 1 7 , 9 1 1 7 . 5 1 1 9 . 4 » Valseriana M 4 0 0 4 9 0 4 6 0 4 4 8 4 0 0 ' 3 7 0 3 2 0 4 0 0 4 2 0 4 9 0 4 7 0 4 7 0 2 5 3 0 1 2 2 , 5 8 5 . 3 1 1 7 . 5 « Veneziano M 1 9 4 1 7 0 1 9 0 1 6 0 9 4 ' 7 6 7 0 8 0 1 0 0 1 1 4 1 1 4 1 0 4 14 2 3 8 5 , 3 1 1 8 . 1 7 7 . 8 Cucirini Coats M 1 6 0 1 6 0 1 6 0 1 6 0 1 6 0 1 6 0 1 7 0 1 7 0 ' 1 7 0 1 7 0 1 7 0 2 0 0 1 2 . 5 0 15 1 0 6 , 3 1 2 1 . 1 3 8 . 9 De Angeli M 3 4 0 3 2 0 3 6 0 2 7 4 2 6 0 ' 2 4 0 2 1 0 2 4 8 2 8 0 3 2 6 3 8 0 3 5 0 3 0 3 0 1 0 8 , 9 9 2 . 2 1 1 1 . 5 Manif. Tosi M 1 8 0 1 9 6 1 7 4 ' 1 3 6 1 3 2 1 2 0 1 0 4 1 3 4 1 5 0 1 6 2 1 6 6 1 5 4 1 8 . 7 5 2 5 9 0 , 0 8 7 . 9 8 5 . 5 Manif. Muggiani M 2 3 0 2 3 2 1 2 8 1 2 0 1 3 0 ' 1 2 0 1 0 6 1 2 0 1 6 0 1 5 8 1 6 4 1 5 0 10 8 4 , 6 6 7 . 7 8 0 . 4 Cotonif. Trobaso M » Turati M 6 2 5 6 5 6 5 0 5 0 4 6 3 6 4 2 5 0 4 8 4 2 4 0 10 7 7 , 4 1 1 6 . 7 6 4 . 5 2 4 0 2 5 6 3 0 0 2 2 0 2 3 0 2 0 0 1 7 0 2 1 8 2 5 0 2 7 0 2 8 0 2 4 8 3 5 1 1 2 , 5 8 0 . 0 1 0 3 . 3 Manif. cot. mer. M 1 3 0 1 1 6 1 1 0 1 0 1 9 8 8 0 6 8 7 0 8 4 1 0 0 9 8 8 2 8 1 , 6 1 0 3 . Iei8.73 6 6 . 9 Manif. Rossari M 3 2 0 2 9 0 2 8 6 2 5 4 2 7 0 2 5 0 2 2 0 2 5 8 3 1 0 3 3 0 3 3 0 ' 3 2 0 1 0 3 , 1 9 0 . 0 1 0 0 . 0 Jutificio Costa M « Spezia M 1 0 0 9 6 9 2 9 4 9 0 ' 8 0 8 0 8 0 8 6 9 0 9 0 9 0 16 8 9 0 , 0 9 2 . 3 9 0 . 6 1 3 0 1 2 4 1 2 0 1 1 8 1 1 0 ' 1 0 8 1 0 8 1 0 4 1 0 4 1 0 4 1 2 0 1 1 0 10 10 8 0 , 0 1 2 3 . 2 8 4 . 6 Lanif. Rossi M 1 3 8 0 1 4 2 0 1 4 7 0 ' 1 5 0 0 1 4 5 0 1450 1430 1370' 1490 1530 1700 1700 4 0 4 0 1 1 0 , 9 9 1 . 6 1 2 3 . 2 » Targetti M 2 4 0 2 4 0 2 7 0 2 1 4 ' 2 0 0 1 9 0 1 5 0 1 7 0 1 8 0 2 1 0 2 2 0 2 0 0 2 4 3 0 8 7 , 5 9 1 . 2 8 3 . 3 Man. Borgosesia T 5 2 0 5 0 0 ' 5 0 0 4 9 0 4 9 0 4 9 0 4 8 0 4 6 0 ' 4 6 0 4 7 0 4 7 4 5 0 0 15 9 0 , 4 1 0 3 . 6 9 6 . 2 Lanif. Oavardo M 5 5 0 5 0 0 , 5 0 0 5 0 0 4 7 0 ' 4 6 0 4 6 0 5 0 0 5 8 0 5 7 0 5 7 0 5 8 0 3 0 4 0 1 0 3 , 6 9 6 . 2 1 0 5 5 Linif. canap. naz. M 5 9 0 5 0 0 4 7 6 4 1 0 4 0 0 3 8 0 3 2 0 3 7 0 4 7 0 5 3 0 5 6 8 5 9 0 3 0 3 4 8 9 , 8 9 2 . 0 1 0 0 . 0 Filatura cascami M 5 0 0 4 5 0 3 9 0 3 8 4 ' 3 6 0 2 9 6 3 2 0 3 8 0 4 4 4 4 6 0 4 4 4 5 0 5 0 8 8 , 8 9 6 . 6 e»8.47 8 8 . 8 Tess. ser. Bemasc .M 1 1 8 104 1 0 6 9 4 9 0 8 4 7 2 9 0 1 0 6 1 1 0 1 1 4 ' 1 0 4 15 9 3 , 2 5 5 . 3 8 8 . 2 Elba R 1 3 0 1 2 4 1 2 4 9 4 8 4 6 0 4 4 4 4 5 4 6 8 7 2 5 0 2 5 5 2 , 3 1 0 1 . 4 3 8 . 5 Montecatini M 1 4 2 1 3 8 1 5 0 1 4 8 1 3 0 ' 1 3 0 1 0 8 1 1 9 1 3 0 1 4 0 1 4 4 1 3 4 12 14 9 8 , 6 9 2 . 8 9 4 . 4 Monteponi T 7 0 0E 7 0 0 7 2 0 7 2 0 6 6 0 6 5 0 6 0 0 * 6 0 0 5 8 0 5 8 0 6 5 0 6 5 0 2 5 2 5 « 8 2 , 9 5 5 . 6 9 2 . 8 Miniere antim. G 5 4 4 8 5 4 4 8 4 4 ' 3 0 3 2 3 8 3 0 . 3 8 3 0 3 8 '4 4 7 0 , 4 5 6 . 0 7 0 . 4 Ligniti d'Italia R 1 0 0 9 8 4 7 0 7 6 8 2

_

4 . 2 0 8 8 4 . 4 Monte Amiata M 2 0 0 1 8 0 1 3 0 1 2 0 1 2 0 1 2 0 ' 1 0 0 7 0 ' 7 0 8 0 7 0 8 0 2 0 6 4 , 0 3 2 . 0 6 4 . 0 Terni, l v a 0 M 6 4 0 5 9 0 ' 6 4 0 5 6 0 5 4 0 ' 5 2 0 4 5 0 4 8 0 5 6 0 5 4 0 5 4 0 4 9 0 8 0 4 5 8 4 , 4 1 0 0 . 0 7 6 . 5 Terni, l v a 0 M 1 0 0 8 6 ' 8 6 7 6 6 8 4 0 3 2 2 8 3 2 3 4 3 2 14 16 4 5 3 4 , 0 7 7 . 6 5 1 4 . 0 Metallurgiche M 9 6 8 4 8 6 ' 8 0 8 0 8 0 7 4 8 0 9 2 9 0 9 6 9 2 8 9 3 , 8 4 8 . 9 9 5 . 8 Voitri G 2 5 0 2 2 6 2 2 6 2 2 0 2 2 6 2 0 0 1 9 4 2 0 0 2 0 0 2 1 2 1 9 4 1 9 0 2 0 8 4 , 8 5 3 . 1 7 6 . 0 Gregorini T 9 0 8 4 8 4 7 4 7 6 6 8 6 0 6 0 6 4 5 0 4 4 4 6 5 5 , 6 1 0 4 . 8 5 1 . 1 Acc. ferr. lomb. M 3 2 0 2 3 4 2 3 4 2 7 0 2 1 0 ' 1 9 0 1 8 0 1 8 0 1 7 0 1 7 0 1 7 0 1 5 4 16 5 3 , 1 1 2 2 . 2 .48.1 Ansaldo M 1 2 4 1 0 8 1 3 4 1 2 4 1 4 0 1 4 0 1 3 0 9 4 1 0 0 1 1 4 1 3 0 7 8 15 9 2 1 3 4 . 2 6 2 . 9 Breda M 1 8 0 1 7 4 1 8 4 1 9 0 1 8 0 ' 1 7 0 1 6 4 1 7 2 1 9 6 2 1 8 2 2 0 2 0 4 15 2 0 1 2 1 , 1 6 2 . 5 1 1 3 . 3 Miani e Silvestri M 7 0 8 0 8 6 7 8 7 8 ' 7 4 7 4 7 4 8 0 8 0 9 4 8 4 8 8 1 1 4 , 3 1 0 4 . 0 1 2 0 . 0 Reggiane M 3 2 3 0 3 0 2 4 2 4 2 0 16 18 2 0 2 0 2 0 16 4 . 5 0 6 2 , 5 1 2 0 . 0 5 0 . 0 Camona M 1 0 0 1 0 0 1 0 4 1 0 4 9 6 9 4 9 6 1 0 4 1 0 4 1 0 0 1 0 4 1 0 4 9 1 0 0 , 0 1 1 1 . 4 1 0 4 . 0 Off. m. Morcen. M 5 0 5 0 5 6 5 0 5 0 4 0 4 0 4 0 4 0 6 0 8 0 8 0 , 0 8 5 . 7 1 6 0 . 0 Off. Savigliano T 7 0 0 7 0 0 7 0 0 7 0 0 6 5 0 6 4 0 6 4 0 6 4 0 6 4 0 7 5 0 7 8 0 7 7 0 6 3 1 0 7 , 2 8 1 . 8 1 1 0 . 0 Magona M 3 5 0 3 3 0 3 5 0 3 5 0 3 0 0 ' 2 9 0 3 0 0 2 6 0 2 6 0 2 8 0 3 0 0 3 0 0 2 5 8 0 , 0 6 8 . 2 8 5 7 Fiat T 2 2 0 1 6 8 1 8 4 1 6 8 1 6 0 ' 1 5 0 1 4 0 1 4 0 1 4 6 1 4 6 1 8 0 1 9 0 2 2 . 5 0 15 6 6 , 4 8 6 . 5 8 6 . 4 Isotta Fraschini M 4 4 3 8 3 6 3 8 . 3 2 3 0 2 4 2 6 2 4 2 8 3 0 2 4 6 6 3 , 6 8 1 . 7 5 4 . 5 Bianchi M 7 4 6 6 6 0 ' 5 8 6 0 6 0 5 2 4 8 5 6 6 0 6 4 6 4 7 6 8 1 , 1 5 2 . 5 8 6 . 5 Spa G 1 2 0 106- 9 8 8 2 8 6 ' 8 6 7 8 7 4 7 8 8 6 9 8 9 8 10 7 1 , 7 6 0 . 0 8 1 . 7 Itala T 8 0 60- 6 8 5 4 5 4 5 4 4 2 3 6 3 6 3 8 4 2 2 5 5 4 7 , 5 9 7 . 9 8 5 . 4 0 Ansaldo S. G. T 6 0 5 6 5 8 5 6 5 4 4 0 3 8 3 2 3 2 3 2 3 6 3 0 8 9 5 3 , 3 9 2 . 0 6X8.0 5 0 . 0 A u t . Dfatto M 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 4 0 4 0 4 0 » 8 0 , 0 1 0 0 . 0 Adriatica elettr. M 1 1 0 1 1 4 1 1 0 1 0 8 1 0 6 ' 1 0 2 1 0 0 1 0 0 1 0 4 1 0 6 1 0 6 1 0 4 8 9 7 , 9 8 4 . 6 9 6 . 0 Bresciana M 1 0 0 1 0 0 1 0 0 9 8 1 0 0 9 4 9 4 9 6 1 0 0 9 6 9 2 ' 1 0 4 8 9 6 , 0 1 0 6 . 5 1 0 4 . 0 Riviera ponente M 1 4 0 1 4 4 1 9 0 1 5 0 1 4 4 1 4 0 1 3 0 1 4 0 1 4 0 1 4 4 1 4 0 1 1 0 1 0 2 , 9 1 2 1 . 2 7 8 . 6 Edison M 5 2 0 4 6 8 4 6 4 4 0 0 4 3 4 ' 4 3 6 4 1 0 4 2 4 4 5 4 4 4 0 4 4 0 4 2 0 3 4 3 6 8 4 , 6 1 0 2 . 2 8 6 . 8 Conti M 3 1 0 3 1 0 3 0 0 3 0 0 2 9 4 ' 3 0 0 2 7 4 2 7 8 2 8 4 3 0 0 3 3 0 3 1 0 2 0 2 2 . 5 0 9 6 , 8 1 1 4 . 8 2 , 9 . 2 6 1 0 0 . 0 Ligure-toscana M 1 7 0 1 8 6 1 9 0 2 0 0 1 8 0 ' 1 9 0 1 9 6 1 9 0 2 0 0 2 0 0 2 0 6 2 0 0 14 16 1 1 7 , 6 1 5 1 . 6 1 1 5 . 6 Lomb. distr. el. M 7 4 0 7 2 0 7 1 0 7 2 0 7 0 0 ' 6 9 0 7 6 6 9 0 7 0 0 7 2 8 7 5 6 7 4 0 5 1 . 5 0 5 2 9 8 , 4 1 0 2 . 9 1 0 0 . 0 Unione es. el. M 5 4 5 8 5 6 5 6 5 8 5 8 5 6 5 6 6 0 6 2 6 2 6 2 4 . 5 0 1 1 4 , 8 7 5 . 0 1 1 4 . 8 Elettrica A. I. T 1 9 0 1 9 0 6 2 6 2 5 4 2 9 6 ' 2 8 2 2 6 0 2 4 8 2 6 4 2 6 2 2 8 8 2 8 6 1 3 . 7 5 17 1 3 7 , 9 1 5 0 . 5 Adamello M 2 1 0 - 2 0 0 1 9 0 1 8 4 2 2 0 2 2 0 2 0 0 2 0 0 ' 2 0 0 2 1 9 2 1 6 2 1 0 1 6 16 1 0 2 , 9 1 0 0 . 0 Forze idr. Mone. M 8 0 8 0 8 0 8 0 8 0 8 0 7 0 6 2 5 0 0 6 1 6 6 0 7 5 , 0 7 5 . 0

(6)

r,!0 L' ECONOMISTA

TITOLI die. IgennJfebbr. 1 9 2 0 ! 1 9 2 1 1 9 2 1

marzo aprile,magg.| giug. 1 9 2 1 1 9 2 1 1 9 2 1 1 9 2 1

luglio agosti sett. 1 9 2 1 1 9 2 1 1 1 9 2 1 Trezzo d'Adda M

Off. ci. genovesi M Anglo Romàni R It. carb. calcio Elettrochimica Prod. azotati

R R R Mat. col. Bonelti M Candele Mira Lubrif. Reinach A . Brioschi Ind. it. zucch. ind.M Raff. L. Lomb. M Gulintlli M Roman, fabb. zuc. R Eridania Distillerie Molini A. I. Pantanella Semoleria Cassanello Venchi Macjnaz. Certosa M Acqua Marcia R Condotte R Acqued. pugliese G » De Ferrari G Torino acque p o t . T Beni stabili Immobiliare Imprese fond. Fondi rustici Bonif. ferraresi Aedes Rendite fondiarie R Dell'Acqua M Richard Ginori M Italo americana M Sylos di Genova G Concerie it. riun. T Cartiera italiana Cartiera merid. A . Reina G. Gilardini Marconi (ord) itala Cines Unione it. cetn.

uvini Zerboni 2 6 0 2 1 0 4 3 0 7 9 0 9 0 2 8 0 7 6 106 2 0 0 2 0 0 3 4 0 3 3 6 8 6 7 0 3 3 0 1 2 6 • 2 6 0 1 3 0 3 3 0 2 2 0 2 4 0 3 2 0 1 8 2 0 2 1 6 2 6 2 2 7 2 5 4 0 2 9 6 4 4 0 9 6 2 2 4 3 4 0 9 . 4 0 7 6 5 5 0 2 5 0 2 8 0 1 3 0 6 5 0 280» 1 4 4 0 4 0 1 9 0 2 3 0 3 0 0 7 0 1 5 0 2 6 0 2 3 6 4 3 4 7 8 0 8 4 2 7 0 6 0 1 0 4 2 0 0 2 0 0 3 3 0 3 3 0 8 4 6 4 ' 3 0 0 ' 1 2 6 2 6 0 1 2 4 3 3 4 2 2 0 2 4 0 3 2 0 1 8 0 0 ' 2 1 8 2 6 6 2 7 0 5 2 0 2 9 6 4 4 0 9 4 2 4 0 3 3 0 9 . 2 0 7 6 5 2 0 2 6 0 2 7 6 1 3 0 6 0 0 3 4 0 ' 1 4 4 0 4 0 1 8 4 2 0 3 0 0 7 0 1 5 4 2 6 0 2 3 6 4 5 0 7 8 0 8 4 2 7 0 5 0 1 0 4 2 0 0 2 0 0 3 4 0 3 4 4 8 4 6 4 3 1 2 1 3 2 2 6 0 1 3 4 3 3 4 2 2 0 3 1 0 3 2 0 1 8 0 0 222 2 5 2 2 7 6 5 0 0 3 1 6 4 4 6 100 2 5 0 3 2 4 9 . 9 0 7 6 5 4 0 2 6 8 3 3 0 142 5 5 0 3 5 0 1 4 4 0 4 0 1 6 0 1 9 2 ' 60 1 6 0 2 6 0 2 3 6 4 1 0 6 6 0 8 4 2 7 0 4 4 1 0 4 2 0 0 2 0 0 3 1 4 3 2 0 8 0 6 0 2 8 0 110' 2 3 0 1 3 0 3 2 0 1 8 0 . 3 1 0 3 2 0 1 8 0 0 2 2 0 2 4 2 2 7 8 5 0 0 3 1 4 4 2 0 ' 9 6 2 3 8 ' 3 2 6 9 7 6 4 3 0 2 7 0 2 8 0 1 1 4 ' 5 0 0 3 8 0 1 4 0 0 4 4 1 5 6 1 8 4 60' 160 2 6 0 2 2 4 ' 4 3 0 6 4 0 ' 8 0 2 5 6 ' 3 4 1 0 4 1 9 0 ' 2 0 0 * 3 3 4 3 1 4 7 2 ' 6 2 2 8 4 1 1 0 2 3 6 1 3 4 ' 3 2 8 200 3 0 0 3 3 0 1 8 0 0 2 3 0 ' 2 9 2 2 7 6 ' 5 0 0 3 3 6 ' 4 3 6 9 4 ' 2 3 6 3 1 2 8 . 4 5 ' 6 6 ' 5 0 0 2 8 4 3 0 0 1 3 6 5 1 0 3 8 0 1 4 0 0 4 0 ' 1 5 6 2 0 0 5 0 1 5 0 ' 2 5 0 2 3 6 4 4 0 6 3 4 7 2 ' 2 2 0 3 8 1 0 0 1 9 0 2 0 0 3 3 0 3 1 0 6 4 5 8 2 6 4 , 9 4 2 4 0 1 3 4 3 2 8 1 9 0 3 1 6 ' 3 2 0 1720[61 2 2 4 2 7 2 2 7 4 5 0 8 3 3 4 4 6 0 9 2 2 2 6 3 5 0 8 3 0 66 4 8 0 3 0 0 2 8 0 1 3 0 5 3 0 3 2 4 1 2 0 0 4 0 1 5 0 1 8 8 4 4 1 5 0 2 8 0 ' 2 2 4 4 2 6 4 7 0 6 6 3 0 4 9 2 1 1 6 3 0 4 ' 3 2 0 ' 9 6 66 3 2 0 116 2 4 0 1 4 0 3 4 0 2 5 0 2 2 2 1 8 6 0 2 4 0 2 6 6 2 6 6 5 8 0 2 8 0 4 2 6 1 0 0 2 3 2 3 6 4 9 . 6 0 9 0 2 9 0 3 1 0 6 8 0 1 4 0 7 2 0 1 6 0 0 1 6 1 0 4 0 2 2 4 2 4 0 3 5 0 230'1 22 1 4 2 6 4 7 0 6 6 1 6 0 2 8 8 0 1 8 0 1 8 0 3 0 0 ' 3 0 4 6 4 5 4 2 6 0 ' 1 0 0 2 5 0 1 2 6 3 0 2 1 7 0 3 1 0 3 2 0 1 6 S 0 2 1 8 2 7 2 2 6 6 4 7 0 2 9 0 4 3 4 8 6 2 0 6 2 7 0 7 . 3 0 8 0 4 9 0 2 7 0 2 7 0 1 5 0 5 2 0 2 9 0 1 2 0 0 4 0 9 0 1 8 0 4 4 ' 1 6 0 ' (1) Ex 6 (2) Ex 19

-7) 12,60 — (8) ex 20 - (9) - (3) Ex 24,50 — (4) Le vecchie azioni sono state sostituite-da 5 ex 11,25. _______

22)

Ìndici dei prezzi di borsa delle azioni per i sìngoli gruppi di Società

' AVVERTENZA. — Gli indici riferiti al dicembre 1918 sono presentati nella tabella presente senza la indicazione relativa alla entità delle cedole staccate in dati mesi. La indicazione del valore proporzionale di tali cedole (colla notazione e x ) figura invece per gli analogm indici riferiti al dicembre 1920.

(7)

611 GRUPPI Ind. cotone Indici riferiti al 31 dicembre 1911 al 31 die. 1920 Ind. juta Indici riferiti al 31 dicembre 1918 ( al 31 die. 1920 Ind. lana Indici riferiti al 31 dicembre 1918 ( al 31 die. 1920 . . Lino e canapa ( Indici riferiti < al 31 dicembre 1918 ( al 31 die. 1920 . . Ind. seta ( Indici riferiti ' al 3 ! dicembre 1918 < al 31 die. 1920 . . Miniere ( Indici riferiti al 31 dicembre 1918 ! al 31 die. 1920 . . Siderurgiche ( Indici riferiti j al 31 dicembre 1918 t al 31 die. 1920 . . Meccaniche Indici riferì li al 31 dicembre li 18 al 31 die. 1920 . Automobili Indiei riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . Elettriche Indici riferiti al 31 dicembre 1911 al 31 die. 1920 . Chimiche Indici riferiti al 31 dicembre 191 ! al 31 die. 1920 . Zuccheri Indici riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . Altre aliment. Indici riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . Acquedotti Indici riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . Immobiliari Indici riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . Diverse Indici riferiti al 31 dicembre 1918 al 31 die. 1920 . . INDICE Gener. ( Indici riferiti J al 31 dicembre 1918 ( al 31 die. 1920 . . Numer o dell e Soeiftt à •3.S .2 « J •j a « gennaio^ febbrait

(8)

eia L' ECONOMISTA il dicembre 1921 — N. 2484 cernitore e stabilisce una tassa del 2 % sulle cedole

delle obbligazioni e rendite svizzere ed estere; 3 % sulle cedole delle azioni ; e 6 % sul Premio delle Obbligazioni a premio. Sono però esenti da quella tassa tutti i titoli emessi prima del 15 Dicembre con garanzia di esenzione di tasse dalla Confederazione Elvetica e dei Cantoni nonché tutti i titoli esteri e-messi o quotati in Isvizzera prima del 15 Dicem-bre 1921.

Nel complesso la settimana di borsa, intramezzata I da un giorno festivo per S. Ambrogio, si presenta in-I colore. Persiste l'atonia del mercato sotto il peso del-ie incognite che turbano il sereno apprezzamento del futuro. E le previsioni dei più, su taluni industrie non sono certo ottimiste. Si annuncia intanto la convoca-zione di un'Assemblea straordinaria dell 'Ansaldo per il 24 Dicembre con lo scopo di nominare un nuovo Consiglio di Amministrazione e sostituire i Sindaci dimissionari.

La sistemazione industriale di un'Azienda così vasta e complessa non è cosa facile, ed arduo sarà il compito dei nuovi amministratori. Pare certo che il Comm. Oderò invitato a coprire la carica d'Amministratore delegato, abbia opposto un deciso rifiuto. Per chi co-nosce il valore tecnico dell'uomo questa è certo una disillusione. Si notava frattanto, forse in vista dell'as-semblea, una insistente ricerca di azioni Ansaldo che fece migliorare il titolo di alcuni punti. In qualunque mano possa andiate a finire la maggioranza e comun-que essa possa orientarsi, una cosa importa sopratut-to : quella di impedire che il danno già gravissimo ab-bia ad aumentare, circoscrivendolo in confini più stret-ti possibili. Oggi si diceva che la convenzione sstret-tipu- stipu-lata da quell'azienda non soddisfi nessuno e sia insuf-ficiente allo scopo.

Furono olitremodo strane le fluttuazioni dei Cambi nell'ottava decorsa. Il Parigi riguadaena rapidamente quanto aveva perso allorché pareva dubbio che la

'j Francia accettasse le decisioni della Conferenza per il disarmo (oggi 176,75).

Per contro continua il regresso delle divise inglesi,

il americane, svizzere, in confronto della lira. Ed in ciò si vuole vedere un segno che la conferenza del disar-mo giunta a conclusioni tangibili, consentendoci mino-ri dispendi bellici, provocherà un miglioramento nelle nostre condizioni finanziarie, che l'estero sa valutare pienamente. Vedemmo così i! Londra scendere da 9 5 , 4 0 a 9 3 , 1 0 ieri, riprendendo oggi leggermente a 9 3 , 8 5 ; il Dollaro da 2 3 , 6 0 scende a 22,90 e lo Sviz-zera da 452 a 441 circa. Si accentua invece la rivalu-tazione del Marco che segna corsi via via crescenti : da 10,35 prezzo di lunedì esso sale a 12,45 oggi con costante domanda. Su questa divisa gli scambi sono sempre attivissimi, gli impegni speculativi assumono proporzioni enormi ed i pareri sull'avvenire dei Mar-chi sono divergenti. Anche sulle altre divise lavora largamente la speculazione.

Ben tenuti i Fondi di Stato ; Rendita 3 1/2 % a 7 2 , 2 0 circa, dopo una Dunta a 72,60 giovedì in seguito al voto di fiducia al Ministero Bonomi. Analogamente per il Consolidato 5 % esordito lunedì a 77,22 e chiuso oggi a 7 7 , 5 0 dopo 7 7 , 7 2 giovedì.

La Banca d'Italia aperta al massimo di 1387 tocca 1375 mercoledì per rifarsi oggi a 1380. La Banca

Commerciale apre l ^ - f i a 914 rer scendere a 902 giovedì e venerdì e chiudere oggi a 909. Il Credito

Italiano da 626 1/2 esordio d'ottava scende martedì a 621 per finire oggi a 624. Movimento inverso segue

la Disconto che inizia al minimo di 515 1/2 per risalire oggi a 525 su insistenti compere specie d'arbitraggio. Si notava, sopratutto da Genova e Roma una reiterata domanda del titolo. Sempre fermo il Banco dì Roma sul 115 ed il Credito Marittimo a 111 circa.

In contrazione le Meridionali passate da 315 lunedì a 298 1/2 ieri; oggi 301 1/2.

Si affacciava il timore che qualche stock

accapar-rato a suo tempo venisse sul mercato. Offerte in con-sonanza le Mediterranee scese dà 149 a 146.

Pesante pure il Rubattino disceso da 531 a 521, mentre la Libera Triestina dalla quota di 5 1 8 lunedì scende a 490 venerdì per migliorare oggi a 500.

Calma la Snia ordinaria sul 31 e quella

preferen-ziale a 50.

La Fiat denota sempre una resistenza straordina-ria ed una lusinghiera attività di scambi. Da 199 1/2 massimo raggiunto lunedì, sfiora 195 1/2 venerdì per chiudere l'ottava a 196 1/2.

Discreti affari in Spa, della quale si dice che ;i Bi-lancio del decorso esercizio chiuderà probabilmenie con una piccola perdita. Oggi intorno a 85.

Italia 22 circa, titolo trascurato.

Offerti al principio dell'ottava tutti i Siderurgici, poi migliori su qualche domanda. Ansaldo da 53 lunedì a 47 1/2 martedì; oggi 5 4 ; Elba da 49 a 5 9 ; Terni da 460 lunedì a 441 martedì : oggi 4 6 0 ; llva da 11 a

13; Ansaldo San Giorgio 31 circa; Metalli fermi a 93. In costante ripresa le Officine Savigliano a 810.

Scarsi affari in Saccariferi : Eridania 333 circa ;

Raf-fineria 3 6 6 circa; Industria 339. Si accentua l'ascesa

dei Molini Alta Italia a 2 7 7 .

Sostenute le Montecatini sul 138.

Qualche attività in Marconi fra 161 martedì e 153 venerdì; oggi 157.

Fiacchi i Beni Stabili passati nell'ottava da 3 0 6 a 3 0 0 con chiusura migliore da 303.

Valori locali in generale calmi. Si nota qualche of-ferta in Officine Moncenisio ex Bauchiero passate da 8 4 1/2 a 81. Pare che nel Consiglio di Amministra-zione vi sia una corrente per ritenere inopportuna ed intempestiva la distribuzione di un acconto dividendo in Gennaio, per ragioni intuitive e sulle quali non è il caso di insistere. Ben tenute le Tedeschi che trascor-rono tutta l'ottava sul 172, sulla notizia di importanti lavori assunti per cavi telefonici ecc. Offerte le

Co-tonificio Valli di Lanzo, scese da 43 1/2 a 41 1/2; oggi 42. Ricercato il Cotonificio Piemontese sul 225.

Calmo il comparto Idroelettrico : Elettricità Alta

Italia 281 ; Sip 124 1/2.

La persistente siccità desta qualche preoccupazione. Col calmiere sul consumo diminuirà la vendita del-l'energia elettrica e cresceranno le spese per la pro-duzione termica, ma le imprese elettriche trovano un compenso nel crescere ai propri utenti i prezzi del-l'energia elettrica.

In regresso le Baratti : vecchie da 74 1/2 a 6 4 ;

nuove da 45 1/2 a 41.

Domandate le Gaz Torino salite a 322 e le Vecchi a 500. Ferme le Fecolerie a 133 circa. Si accentua la ricerca di Gallettine salite da 150 a 160. In leggera discesa le Nebiolo d'a 279 a 2 7 3 su qualche realizzo di beneficio. Sostenuti i Cementi a 46. Intrattate le

Schiapparelli suil'87.

Si noto pure una insistente domanda di Ghiaccio

artificiale inforno a 41. Qualche affare in Viscosa di

Pavia, salita recentemente da 105 a 130. E ' un affare interessante.

Tasso del Denaro invariato; Riporto 6 % circa;

Sconto fuori Banca 6-6 1/2 % .

Si negoziarono alcuni Premi per Fine Dicembre al-l'industria sulle seguenti basi :

Rendita 3 1/2 % scarto 0 , 3 5 dont 0 , 3 0 ;

Consoli-dato 5 % 0 , 4 0 dont 0 , 3 5 ; Comit 12 dtìnt 10;

Ban-sconto 8 dont 7 ; Rubattino 8 dont 7 ; Fiat 7 dont 6 ;

Marconi 1 dont 6, tutto circa.

Torino 10 Dicembre 1921.

GUSTAVO D E S L E X

Luigi Ravera, gerente

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6. Fabbrica di locomotive a vapore. 7. Fabbrica di locomotive elettriche. 8. Costr. di carrozze e vagoni ferr. 9. Fabb. di cannoni, affusti e proiettili. 10. Costruz. di motori a scoppio per aviazione agricoltura e industria. 11. Fabbrica di siluri.

12. Costr. Aeroplani e campo di aviaz. 13. Costruzione di macchine utensili. 14. Costruzione di macchine agrarie. 15. Cantiere navale.

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