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Academic year: 2021

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(1)

A synthetic description of the rules of English grammar may only be useful to English studying people, first of all, because it will help their approaching the foreign language, and also because, comparing it to the Italian one, may be, they will realize that English language is not so difficult as they thought, but only different.

Grammar

Obiettivo:

Far conoscere la grammatica

inglese per consentire

l’acquisizione della lingua

nelle sue strutture basilari

senza le quali non è possibile

esprimersi in maniera corretta.

(2)

Articolo determinativo

Italiano il – lo – la – i – gli – le Inglese THE È sempre invariabile e si usa davanti a:

sostantivi usati in senso limitato

Esempio: the books we read = i libri che leggiamo sostantivi seguiti da specificazione

Esempio: the glass of wine = il bicchiere di vino sostantivi singolari che indicano l’intera categoria Esempio: the cook cooks = il cuoco cucina

collettivi

Esempio: the team = la squadra

nomi di popoli, sette religiose e politiche Esempio: the Italians = gli Italiani

aggettivo sostantivato che indica intera categoria

Esempio: the young must learn = i giovani devono imparare Alcuni nomi richiedono sempre l’articolo:

the sky = il cielo the earth = la terra the sun = il sole the country = la campagna the moon = la luna the soul = l’anima

the stars = le stelle the mind = la mente the universe = l’universo the heart = il cuore the world = il mondo the theatre = il teatro

Articolo indeterminativo

Italiano un – uno – una Inglese A – AN

Si usa A davanti a parole che iniziano con consonante, h aspirata, u pronunciata (iu) Esempi: a house = una casa

a man = un uomo a union = una unione

Si usa AN davanti a parole che iniziano con vocale o h muta Esempi: an apple = una mela

an hour = un’ora L’articolo indeterminativo si usa:

davanti a sostantivi che dipendono da verbo essere e indicano nazionalità, appar- tenenza a religioni, professioni:

Esempi: he is an Italian = è italiano he is a cook = è cuoco, fa il cuoco he is a catholic = è cattolico

per tradurre l’italiano al, alla, nel significato di ogni

Esempi: three times a week = tre volte alla settimana

one hundred miles an hour = 100 miglia all’ora

(3)

3

per sostituire l’articolo determinativo italiano davanti a nomi che indicano categorie e specie, nel significato di qualunque

Esempi: take a bus = prendi l’autobus

mix by a spoon = mescolate col cucchiaio davanti a nomi che indicano parti del corpo al singolare

Esempio: that child has a round face = quel bambino ha la faccia rotonda

Aggettivo qualificativo

In inglese è sempre invariabile. Se accompagna un nome deve sempre precederlo Esempio: a ripe banana = una banana matura

Se in italiano segue il verbo essere, anche in inglese lo segue Esempio: the banana is ripe = la banana è matura

Può essere sostantivato se esprime un concetto astratto o tutta una categoria di persone o tutto un popolo. Non si mette mai al plurale

Esempi: the beautiful is that ... = il bello è che ...

the English = gli Inglesi

Se usato in senso limitato o al singolare, vuole un nome dopo di sé Esempi: the English man I know = l’Inglese che conosco

the English people I know = gli Inglesi che conosco

Gradi dell’aggettivo

L’aggettivo può essere usato anche in grado comparativo e superlativo

1) Il grado comparativo può essere di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza Maggioranza (più ... di)

se l’aggettivo è monosillabico o bisillabico terminante in y – le – er – ow, in inglese prende ER in fondo

Esempio: fast = veloce faster = più veloce N.B.: prima di aggiungere ER bisogna:

– togliere la e finale

Esempio: nice = carino nicer = più carino – cambiare la y finale preceduta da consonante in I Esempio: easy = facile easier = più facile

– raddoppiare la consonante finale se unica e preceduta da una sola vocale Esempio: big = grande bigger = più grande

se l’aggettivo è polisillabico (ha più di due sillabe) lo si fa precedere da MORE Esempio: more interesting = più interessante

Minoranza (meno ... di)

Si fa precedere l’aggettivo da LESS Esempi: less big = meno grande

less interesting = meno interessante

Si preferisce, appena possibile, sostituire il comparativo di minoranza con un comparativo di uguaglianza negativo

Esempi: less intelligent = meno intelligente

not so intelligent = non così intelligente

(4)

Il secondo termine di paragone, sia nel comparativo di maggioranza che in quello di minoranza, è preceduto da THAN e va messo nel caso del primo termine

Esempi: he is bigger than I = è più grosso di me

he is less intelligent than I = è meno intelligente di me Uguaglianza (tanto ... quanto ...; così ... come)

in frasi affermative il primo termine di paragone è preceduto da AS (se è aggettivo), da AS MUcH (se è nome singolare o forma verbale), AS MANY (se è nome plurale);

in frasi negative è preceduto da SO (se è aggettivo), SO MUcH (se è nome singolare o forma verbale), SO MANY (se è nome plurale)

Il secondo termine di paragone è sempre preceduto da AS e va sempre nello stesso caso del primo

Esempi: you are as kind as she = sei gentile come lei you aren’t so kind as she = non sei gentile come lei

I like as much eating as drinking = mi piace tanto mangiare quanto bere I have as many cats as dogs = ho tanti gatti quanti cani

2) Il grado superlativo può essere relativo e assoluto

Superlativo relativo di maggioranza si costruisce come il comparativo di mag- gioranza, sostituendo er con THE + agg. + EST e more con THE MOST Esempi: he is the biggest of my friends = è il più grosso dei miei amici

he is the most intelligent = è il più intelligente

Superlativo relativo di minoranza si costruisce come il comparativo di minoranza, sostituendo less con THE LEAST

Esempio: he is the least intelligent = è il meno intelligente

Superlativo assoluto si forma scrivendo VERY davanti all’aggettivo Esempi: very kind = gentilissimo o molto gentile

very intelligent = intelligentissimo o molto intelligente Particolarità:

comparativo di maggioranza tra aggettivi riferiti alla stessa persona o cosa, si fa sempre con MORE THAN

Esempio: he is more sharp than intelligent = è più furbo che intelligente

sempre più e sempre meno davanti ad aggettivo si traducono ripetendo l’aggettivo al comparativo, intercalando AND

Esempi: more and more intelligent = sempre più intelligente colder and colder = sempre più freddo

due comparativi in correlazione (tanto più ... quanto più), (tanto meno ... quanto meno) sono preceduti da THE

Esempi: the easier (is) the work, the faster = tanto più facile è il lavoro, quanto più

veloce

the less easy (is) the work, the less fast = tanto meno facile è il lavoro, quanto

meno veloce

il superlativo relativo riferito a due soli elementi si traduce col comparativo di mag- gioranza preceduto da THE e seguito da OF (in sostituzione di than)

Esempi: the cheaper of the two restaurants = il più economico dei due ristoranti

the more expensive of the two restaurants = il più caro dei due ristoranti

(5)

5

Forme irregolari di comparativi e superlativi

Superlativo

The best = il migliore

il meglio

The worst = il peggiore

il peggio

The most = il più, i più

The farthest = il più lontano The furthest = l’estremo The nearest = il più vicino The next = il prossimo The least = il meno, il minimo The latest = il più tardi

The last = l’ultimo The oldest = il più vecchio The eldest = il maggiore di età Good = buono

(well =bene) Bad = cattivo

(badly-ill) = male Much = molto

Many = molti Far = lontano Near = vicino

Little = poco Late = tardi Old = vecchio

comparativo Better = migliore

meglio

Worse = peggiore peggio More = più

Farther = più lontano Further = ulteriore Nearer = più vicino

Less = meno Later = più tardi

Latter = l’ultimo (tra due) Older = più vecchio Elder = maggiore in età

I sostantivi

In inglese non hanno genere (maschile-femminile) e possono essere messi al plurale.

Il plurale dei sostantivi si fa, normalmente, aggiungendo una S in fondo al singolare Esempi: cake = torta cakes = torte

spoon = cucchiaio spoons = cucchiai

se il sostantivo termina per: s, ss, sh, ch, x, z, o, prende ES invece di S Esempi: bus = autobus buses = (gli) autobus

glass = bicchiere glasses = bicchieri coach = allenatore coaches = allenatori

dish = piatto dishes = piatti

box = scatola boxes = scatole

hero = eroe heroes = eroi

se il sostantivo termina per y, preceduta da consonante, la Y diventa IES Esempio: century = secolo centuries = secoli

se il sostantivo termina per f, fe, queste cambiano in VES

Esempio: knife = coltello knives = coltelli

n.b.: alcuni nomi terminanti in f prendono solo S

Esempi: chiefs = capi roofs = tetti

handkerchiefs = fazzoletti proofs = prove

stuffs = stoffe scarfs = sciarpe

(6)

Le regole per la formazione del plurale dei nomi vengono applicate anche per la for- mazione della III persona singolare del presente indicativo dei verbi

se un nome composto da due sostantivi è plurale, solo il secondo cambia di nu- mero.

Esempio: ashtray (ash=cenere, tray=vassoio) = portacenere ashtrays = portaceneri

alcuni nomi fanno il plurale cambiando radicalmente man = uomo men = uomini

woman = donna women = donne child = bambino children = bambini tooth = dente teeth = denti foot = piede feet = piedi mouse = topo mice = topi goose = oca geese = oche

ox = bue oxen = buoi

alcuni nomi restano invariati al plurale sheep = pecora, pecore

fish = pesce-i deer = cervo-i trout = trota-e salmon = salmone-i means = mezzo-i craft = imbarcazione-i

alcuni nomi sono solo plurali e vogliono il verbo di cui sono soggetto alla III per- sona plurale

people = gente cattle = bestiame poultry = pollame goods = merce contents = contenuto wages = salario shorts = calzoncini savings = risparmi

takings = entrate, guadagni spirits = alcoolici

pictures = cinema movies = cinema glasses = occhiali trousers = pantaloni scissors = forbici scals = bilancia

alcuni nomi sono solo singolari e vogliono il verbo di cui sono soggetto alla III persona singolare

business = affari information = informazioni furniture = mobili news = notizie

luggage = bagagli hair = capelli

advice = consigli

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Pronomi personali

Soggetto

I = io we = noi he, she = egli, ella you = voi, tu it = esso, essa they = essi, esse

Si usano davanti alle forme verbali coniugate, che in inglese vogliono sempre un soggetto espresso he – she – it sono riferiti rispettivamente a persona di sesso maschile, persona di sesso femmi- nile, cosa

you traduce l’italiano tu e voi, perché in inglese la II persona singolare non esiste più complemento

me = me, mi us = noi, ci

him, her = lui, lo, gli; lei, la, le you = voi, vi, tu, ti it = esso, essa, lo, la, gli, le them = loro, le, li Devono stare sempre dopo il verbo.

Da soli traducono il complemento oggetto; preceduti da preposizione traducono tutti i com- plementi indiretti.

I verbi

Il paradigma dei verbi è formato da tre forme, dalle quali si ricava tutta la coniugazione infinitive (ha sempre TO davanti) = infinito

past tense = passato

past participle = participio passato Dall’infinito derivano:

presente indicativo = infinito meno TO + soggetto (alla III persona singolare il ver- bo prende una S finale)

imperativo presente = infinito meno TO

gerundio e participio presente = infinito meno TO + ING in fondo

L’infinito senza TO si usa anche dopo gli ausiliari inglesi (TO DO, SHALL – SHOULD, WILL – WOULD, LET) e dopo i verbi difettivi o modali (cAN – cOULD, MAY – MIGHT, WILL – WOULD, SHALL – SHOULD, MUST)

passato (seconda forma del paradigma che traduce l’imperfetto e il passato remoto italiani) = infinito meno TO + ED in fondo

participio passato (serve a formare i tempi composti) = infinito meno TO + ED in fondo

Esempio: TO cALL cALLED cALLED

chiamare chiamai chiamato

Esempi:

Presente indicativo

I call = io chiamo

he, she, it calls = egli, ella, esso chiama we call = noi chiamiamo

you call = voi chiamate

they call = essi chiamano

(8)

Presente imperativo call = chiama, chiamate

Gerundio e participio presente calling = chiamando, chiamante Passato I called = io chiamai, chiamavo

he, she, it called = egli, ella, esso chiamò, chiamava we called = noi chiamammo, chiamavamo

you called = voi chiamaste, chiamavate they called = essi chiamarono, chiamavano Participio passato

called = chiamato

I have called = io ho chiamato I am called = io sono chiamato

Il verbo TO HAVE (avere)

TO HAVE – HAD – HAD = avere – ebbi – avuto Presente indicativo Passato

I have I had

he, she, it has he, she, it had

we have we had

you have you had

they have they had

È ausiliare dei tempi composti della coniugazione attiva di tutti i verbi I have had = io ho avuto I have gone = io sono andato I had had = io avevo avuto I had gone = io ero andato I have worked = io ho lavorato I have been = io sono stato I had worked = io avevo lavorato I had been = io ero stato

Il verbo TO BE (essere)

TO BE – WAS – BEEN = essere – fui – stato Presente indicativo Passato

I am I was

he, she, it is he, she, it was

we are we were

you are you were

they are they were

È ausiliare della coniugazione passiva di tutti i verbi transitivi I am called = io sono chiamato

I was called = io fui chiamato

I have been called = io sono stato chiamato I had been called = io ero stato chiamato

Seguito dal gerundio di un verbo, serve a farne la coniugazione progressiva Esempio: I am calling = chiamo, sto chiamando

I was calling = chiamavo, stavo chiamando

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La coniugazione progressiva si usa quando si vuol far capire che l’azione espressa dal verbo viene citata durante il suo svolgimento; quindi non si fa mai con verbi che indichino abitudini, sentimenti e sensazioni fisiche

Esempio: I was sleeping when you phoned = stavo dormendo quando telefonasti

Forma negativa, interrogativa e interro-negativa di TO BE e TO HAVE

La forma negativa si fa aggiungendo NOT (= non) dopo il verbo I am not = io non sono I have not = io non ho

I was not = io non ero, non fui I had not = io non avevo, non ebbi La forma interrogativa si fa ponendo il soggetto dopo il verbo

am I? = sono io? have I? = ho?

was I? = ero, fui? had I? = avevo, ebbi?

La forma interro-negativa si fa ponendo il soggetto dopo il verbo e aggiungendo NOT am I not? = non sono? have I not? = non ho?

was I not? = non ero, fui? had I not? = non avevo, ebbi?

L’inglese usa spesso contrarre le parole. Questa abitudine modifica l’ordine succitato delle parole:

I’m not = io non sono I haven’t = io non ho

he, she it isn’t = egli ... non è he, she, it hasn’t = egli ... non ha we aren’t = noi non siamo we haven’t = noi non abbiamo you aren’t = voi non siete you haven’t = voi non avete they aren’t = essi non sono they haven’t = essi non hanno am I not? = non sono io? haven’t I? = non ho?

isn’t he, she, it? = non è ...? hasn’t he, she, it = non ha?

aren’t we? = non siamo? haven’t we? = non abbiamo?

aren’t you? = non siete? haven’t you? = non avete?

aren’t they? = non sono? haven’t they? = non hanno?

Questa forma contratta, che unisce l’ausiliare alla negazione, si fa anche con altri verbi ausiliari della lingua inglese e con i verbi modali

Forma negativa, interrogativa e interro-negativa dei verbi inglesi

La forma negativa dei tempi semplici dei verbi inglesi non ausiliari si fa coniugando il ver- bo TO DO – DID – DONE, che in questo caso è ausiliare, al tempo previsto dalla frase, preceduto dal soggetto e seguito da NOT + infinito senza TO del verbo principale Esempio: I do not go = io non vado

he does not go = egli non va

I did not go = io non andai (andavo) he did not go = egli non andò (andava) Anche l’ausiliare TO DO accetta la forma contratta:

Esempio: he doesn’t go = egli non va I don’t go = io non vado I didn’t go = io non andai he didn’t go = egli non andò

La forma interrogativa degli stessi verbi nei tempi semplici impiega anch’essa l’ausiliare TO DO, a cui va posposto il soggetto seguito dal verbo all’infinito senza TO

Esempio: do I go? = vado io?

did I go? = andai io?

does John go? = va Giovanni?

did John go? = andò Giovanni?

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La forma interro-negativa, di conseguenza, si fa coniugando l’ausiliare TO DO al tempo previsto dalla frase, seguito dal soggetto, dal NOT e dall’infinito senza TO del verbo principale

Esempio: do I not go? = non vado io?

does he not go? = non va egli?

does John not go? = non va Giovanni?

did I not go? = non andai io?

Anche in questo caso è applicabile la forma contratta

Esempio: don’t I go? = non vado io? doesn’t John go? = non va Giovanni?

doesn’t he go? = non va egli? didn’t John go? = non andò Giovanni?

Come si sarà notato, la forma contratta prevede lo spostamento delle parole: la nega- zione si unisce all’ausiliare TO DO e, in caso di interro-negazione, il soggetto segue la forma contratta

Aggettivi e pronomi possessivi

Aggettivi

my = mio, mia, miei, mie his = suo (di lui), sua, suoi, sue her = suo (di lei), sua, suoi, sue its = suo (neutro), sua, suoi, sue our = nostro, nostra, nostri, nostre

your = vostro, vostra, vostri, vostre (o tuo ...) their = loro

Gli aggettivi possessivi sono sempre invariati, non accettano mai l’articolo davanti a sé e sono sempre seguiti da uno o più nomi

Esempi: my cat = il mio gatto my cats = i miei gatti my fork = la mia forchetta my forks = le mie forchette

Gli inglesi usano l’aggettivo possessivo molto più spesso degli italiani; infatti essi lo mettono sempre davanti a nomi che indichino parti del corpo umano, parentele, oggetti di proprietà

Esempi: wash your hands = lavati le mani my mother is good = la mamma è buona I wear my new dress = indosso l’abito nuovo Pronomi

mine = il mio, la mia, i miei, le mie his = il suo (di lui), la sua, i suoi, le sue hers = il suo (di lei), la sua, i suoi, le sue ours = il nostro, la nostra, i nostri, le nostre

yours = il vostro, la vostra, i vostri, le vostre (o il tuo ...) theirs = il loro, la loro, i loro, le loro

I pronomi possessivi sono sempre invariati, non accettano mai l’articolo davanti a sé, non sono mai seguiti da un nome e mancano della III persona singolare neutra Esempi: my cat and yours = il mio gatto e il tuo

your cats and mine = i tuoi gatti e il mio

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Sia gli aggettivi che i pronomi possessivi si riferiscono al possessore, di cui assumono il genere

Esempi: her cat = il suo gatto (di lei) his cat = il suo gatto (di lui)

my cat and hers = il mio gatto e il suo (di lei)

Pronomi riflessivi

myself = me stesso, mi himself = se stesso, si herself = se stessa, si

itself = se stesso, si (neutro) ourselves = noi stessi, ci

yourself-yourselves = te stesso, ti, voi stessi, vi themselves = se stessi, se stesse, si

La forma riflessiva è usata molto poco in inglese: solo quando si vuol indicare che il sog- getto compie l’azione su di sé

Esempio: she washes herself = ella si lava

Però se il riflettersi dell’azione sul soggetto è evidente, il pronome riflessivo diventa superfluo Esempio: she dresses for dinner = ella si veste per il pranzo

I pronomi riflessivi vengono usati con la preposizione BY per tradurre l’italiano “da solo”

Esempi: I did it by myself = l’ho fatto da solo they do it by themselves = lo fanno da soli

Si usano per rafforzare il pronome personale (= io stesso) Esempio: I did the cake myself = feci la torta io stessa

In frasi impersonali si usa oneself

Esempio: one should organize by oneself = ci si dovrebbe organizzare da soli

Aggettivi e pronomi dimostrativi

this = questo, questa these = questi, queste that = quel, quello, quella those = quei, quelli, quelle

In inglese gli aggettivi dimostrativi hanno forme diverse per il singolare e per il plurale; non variano nel genere. I pronomi sono usati poco, mentre gli aggettivi hanno un impiego piuttosto frequente

Gli aggettivi sono sempre seguiti da nome, i pronomi non lo sono mai, stanno da soli Esempi: this knife = questo coltello

this fork = questa forchetta these glasses = questi bicchieri these bottles = queste bottiglie that boy = quel ragazzo that girl = quella ragazza those men = quegli uomini those women = quelle donne

this cake is better than that = questa torta è più buona di quella

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Quando in italiano questo e quello significano il primo e il secondo, in inglese si traducono:

the former ... the latter, per persone the one ... the other, per cose e animali

the former e the latter sono sia singolari che plurali; the one e the other sono solo singolari;

al plurale diventano the first, the second oppure those, these

Esempi: John and Paul are my friends: the former is lazy, the latter is studious = Giovanni e Paolo sono i miei amici: quello è pigro, questo è studioso Bill and Belle are my dogs: the one is lazy, the other is lively = Bill e Belle sono i miei cani: quello è pigro, questa è vivace

There are horses and ponies: the first (those) are big and the second (these) are small = ci sono cavalli e poni: i primi sono grandi e gli altri sono piccoli

Sono considerati dimostrativi anche:

such = tale, tali, che è seguito da articolo “a” se precede un nome concreto singolare Esempio: such a roastbeef is delicious = un tale arrosto è delizioso

same = stesso, nel significato di “uguale”

Esempio: we dine at the same table = ceniamo allo stesso tavolo

one, ones = traducono il pronome dimostrativo riferito a nome già citato nella frase, o accompagnato da aggettivo

Esempi: on the table there are two bottles: the one on the left is white wine, the one on the right is red wine = sul tavolo ci sono due bottiglie: quella a sinistra è vino rosso, quella a destra è vino bianco

the green pen writes, the red one is broken = la penna verde scrive, quella rossa

è rotta

Il futuro

Il futuro di tutti i verbi inglesi, compresi to have e to be, si fa mettendo gli ausiliari SHALL e WILL tra soggetto e verbo all’infinito senza TO. Si escludono solo i verbi modali o difettivi

I shall work = io lavorerò he will work = egli lavorerà she will work = ella lavorerà it will work = esso lavorerà we shall work = noi lavoreremo you will work = voi lavorerete

they will work = essi, esse lavoreranno

Anche questi ausiliari accettano la contrazione, tranne che nella forma solo interrogativa, e non a tutte le persone

I’ll work = io lavorerò he’ll work = egli lavorerà she’ll work = ella lavorerà it will work = esso lavorerà we’ll work = noi lavoreremo you’ll work = voi lavorerete

they’ll work = essi, esse lavoreranno

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Forma negativa

I shall not (shan’t) work = non lavorerò he, she, it will not (won’t) work = non lavorerà we shall not (shan’t) work = non lavoreremo you will not (won’t) work = non lavorerete they will not (won’t) work = non lavoreranno Forma interrogativa

shall I work? = lavorerò?

will he, she, it work ? = lavorerà?

shall we work? = lavoreremo?

will you work? = lavorerete?

will they work? = lavoreranno?

Forma interro-negativa

shall I not work? (shan’t I work?) = io non lavorerò?

will he, she, it not work? (wan’t he work?) = egli non lavorerà?

shall we not work? (shan’t we work?) = noi non lavoreremo?

will you not work? (wan’t you work?) = voi non lavorerete?

will they not work? (wan’t they work?) = essi non lavoreranno?

Il futuro anteriore si fa coniugando al futuro TO HAVE e facendolo seguire dal participio passato del verbo principale:

I shall have worked = io avrò lavorato I’ll have worked = io avrò lavorato

I shan’t have worked = io non avrò lavorato shall I have worked? = avrò lavorato?

shan’t I have worked? = non avrò lavorato?

I shall have been = sarò stato I shall have had = avrò avuto

Il futuro in inglese si usa quando si prevede un’azione futura (specialmente se l’azione dipende da fattori esterni)

Esempio: I’ll leave tomorrow, if you want = partirò domani, se vuoi

Il futuro di una proposizione dipendente da una principale al futuro si traduce col presen- te. Spesso il futuro da tradursi col presente è introdotto da:

if = se

as soon as = appena, non appena when = quando

till, until = finché as long as = fintanto che after = dopo che while = mentre

all the time = tutto il tempo che the next time = la prima volta che

Esempio: when you come, I’ll see you = quando verrai, ti vedrò

Quando il verbo al futuro in italiano esprime una certezza, o l’intenzione forte di compie- re un’azione, in inglese lo si traduce con la perifrasi TO BE GOING seguita dall’infinito del verbo da coniugarsi

Esempi: Sunday evening I am going to stay home = domenica sera starò a casa

he is going to leave as soon as possible = partirà appena possibile

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Con i verbi di stato e di moto il futuro che indica ciò che si è deciso di fare in un futuro immediato si traduce con il presente progressivo

Esempi: go, I am not coming with you = andate, io non verrò con voi I am leaving this evening = partirò stasera

Il condizionale

Il condizionale in inglese si forma come il futuro, ma sostituendo a SHALL e WILL, SHOULD e WOULD, che accettano la contrazione

Esempi: I shall work = io lavorerò I should work = io lavorerei he will work = egli lavorerà he would work = egli lavorerebbe I should (I’d) work = io lavorerei

he, she, it would (he’d, she’d) work = egli, ... lavorerebbe we should (we’d) work = noi lavoreremmo

you would (you’d) work = voi lavorereste they would (they’d) work = essi lavorerebbero Forma interrogativa

should I work? = lavorerei?

would he, she, it work? = lavorerebbe?

should we work? = lavoreremmo?

would you work? = lavorereste?

would they work? = lavorerebbero?

Forma negativa

I should not (shouldn’t) work = io non lavorerei

he, she, it would not (wouldn’t) work = egli… non lavorerebbe we should not (shouldn’t) work = noi non lavoreremmo you would not (wouldn’t) work = voi non lavorereste they would not (wouldn’t) work = essi non lavorerebbero Forma interro-negativa

should I not (shouldn’t I) work? = non lavorerei?

would he, she, it not (wouldn’t he) work? = non lavorerebbe?

should we not (shouldn’t we) work? = non lavoreremmo?

would you not (wouldn’t you) work? = non lavorereste?

would they not (wouldn’t they) work? = non lavorerebbero?

Il condizionale passato si forma facendo il condizionale presente del verbo TO HAVE cui seguirà il participio passato del verbo principale.

I’d have worked = io avrei lavorato

he’d have worked = egli avrebbe lavorato

we’d have worked = noi avremmo lavorato

you’d have worked = voi avreste lavorato

they’d have worked = essi avrebbero lavorato

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Imperativo

La II persona dell’imperativo si forma usando l’infinito senza TO e senza soggetto:

come = vieni, venite! do not (don’t) come = non venire, non venite!

Le altre persone si formano con l’ausiliare inglese LET + pronome complemento corrispon- dente al soggetto + l’infinito senza TO del verbo:

let them come = vengano! do not let them come = non vengano!

Quando in italiano l’imperativo di un verbo è seguito da un infinito introdotto da “a”, in in- glese i due verbi si traducono con due imperativi separati da AND

Esempio: come and see = vieni a vedere

Il congiuntivo

In inglese i verbi che in italiano si presentano al congiuntivo si traducono prevalentemente col corrispettivo tempo dell’indicativo:

che io lavori (= io lavoro) = that I work che io lavorassi (= io lavoravo) = that I worked

che io abbia lavorato (= io ho lavorato) = that I have worked che io avessi lavorato (= io avevo lavorato) = that I had worked

La III persona singolare del presente congiuntivo non prende la S finale:

she works = ella lavora that she work = che ella lavori Il verbo TO BE al congiuntivo imperfetto fa WERE a tutte le persone I was = io ero, fui that I were = che io fossi

he was = egli era, fu that he were = che egli fosse we were = noi eravamo, fummo that we were = che noi fossimo you were = voi eravate, foste that you were = che voi foste they were = essi erano, furono that they were = che essi fossero

L’infinito dei verbi

L’infinito presente dei verbi in inglese si fa con TO seguito dalla parola che indica l’azione.

L’infinito passato si fa mettendo l’infinito dell’ausiliare TO HAVE davanti al participio passato del verbo principale

to work = lavorare to have worked = aver lavorato to be = essere to have been = essere stato

Si usa per tradurre l’infinito italiano se è solo o introdotto dalle preposizioni DI, A, DA, PER (che non vengono tradotte):

to be or not to be = essere o non essere he says to go = dice di andare

Privato del TO, si usa:

per coniugare tutte le forme verbali che impiegano gli ausiliari inglesi I don’t work = io non lavoro

I shall work = io lavorerò

he will work = egli lavorerà

you would work = voi lavorereste

let them work! = lavorino!

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per formare:

– il presente indicativo (+ S alla III persona singolare) Esempio: I work = io lavoro he works = egli lavora – l’imperativo

Esempio: work! = lavora!

– il passato dei verbi regolari (+ ED in fondo) Esempio: I worked = io lavorai

– il participio passato dei verbi regolari (+ ED in fondo) Esempio: worked = lavorato

– il gerundio (+ ING in fondo)

Esempio: working = lavorando, lavorante dopo i verbi modali o difettivi

Esempio: I can work = io posso lavorare

Il gerundio

Si forma con l’infinito senza TO + ING in fondo to work = lavorare working= lavorando Si usa per tradurre:

– il gerundio working = lavorando – il participio presente working = lavorante

– l’infinito italiano preceduto da preposizione (tranne DI, A, DA, PER) in working = nel lavorare

– in sostituzione dell’infinito italiano che segue un altro verbo che in inglese voglia dopo di sé una preposizione

Esempio: he waits for coming = aspetta di venire – dopo il verbo TO BE, per fare la forma progressiva he is working = egli sta lavorando

he’ll be working = starà lavorando

Numerali cardinali e ordinali

cardinali

one = 1 sixteen = 16

two = 2 seventeen = 17

three = 3 eighteen = 18

four = 4 nineteen = 19 five = 5 twenty = 20 six = 6 twenty-one = 21 seven = 7 twenty-two = 22 eight = 8 thirty = 30

nine = 9 forty = 40

ten = 10 fifty = 50

eleven = 11 sixty = 60

twelve = 12 seventy = 70

thirteen = 13 eighty = 80

fourteen = 14 ninenty = 90

fifteen = 15

(17)

17

one hundred = 100 one thousand = 1.000 one million = 1.000.000 nought = 0 (zero) nei calcoli zero = 0 (zero) nelle scale graduate

O = O (lettera alfabetica) quando si leggono numeri lunghi, una cifra alla volta (telefono) Come si è visto, i numeri dal 13 al 19 si fanno aggiungendo -TEEN ai corrispettivi numeri della prima decina; le decine si fanno aggiungendo -TY ai numeri della prima decina. In entrambi i casi alcuni numeri della prima decina subiscono lievi modifiche ortografiche, come è evidente dalla lista soprascritta

– Le unità sono unite alle decine da un trattino Esempio: thirthy-one = 31

– Dopo le centinaia, se ci sono decine o unità, bisogna mettere AND Esempio: one hundred and fifty = 150

– Hundred, thousand and million sono preceduti da ONE oppure A; se sono preceduti da numeri, restano invariati

Esempi: three thousand = 3.000 nine hundred = 900 – Million resta invariato solo se seguito da nome

Esempi: three million inhabitants = 3 milioni di abitanti three millions = 3 milioni – I numeri lunghi (telefono, targhe) si leggono cifra per cifra

– Lo zero si legge come la vocale O

– Se le due cifre iniziali o finali sono uguali, le si legge DOUBLE (doppio) ...

Esempio: double three - O - seven - two = 33072 – L’anno si legge preferibilmente a gruppi di due cifre

Esempi: ninenteen fourty-seven = 1947 eight hundred and twenty-four = 824 – Davanti all’anno in cifre, l’articolo si legge solo se è espressa la parola anno:

Esempi: in 1414 = nel 1414 in the year 1414 = nell’anno 1414 Ordinali

Si formano aggiungendo TH in fondo ai corrispettivi cardinali, con l’eccezione di “primo, se- condo e terzo” che cambiano (FIRST, SEcOND, THIRD) e con qualche modifica ortografica:

five = 5 fifth = quinto

nine = 9 ninth = nono

twelve = 12 twelfth = dodicesimo

Tutte le decine cambiano la finale Y in IE, prima di aggiungere TH:

Esempio: thirty = 30 thirtieth = trentesimo

– I numeri ordinali richiedono davanti a sé l’articolo THE, che può non essere scritto, ma va sempre letto

– Si usano per esprimere ordine di successione e per indicare il giorno del mese nelle date Esempio: Elizabeth II si legge: Elizabeth the second

– La data in inglese si fa preferibilmente scrivendo il mese, il giorno, l’anno; si può anche lasciare in inglese l’ordine delle parole che noi usiamo in italiano:

Esempio: March 22

nd

, 1847 = 22 Marzo 1847 the 22

nd

of March, 1847

Le due consonanti terminali del numero che indica il giorno vanno scritte, il mese ha sempre iniziale maiuscola, THE e OF si devono sempre leggere, ma si può non scriverle; l’anno è sempre preceduto dalla virgola

what’s the date today? = quanti ne abbiamo?

what’s today’s date? = quanti ne abbiamo?

(18)

Le ore

what is the time? = che ora è? che ore sono?

what time is it? = che ora è? che ore sono?

it is three o’cloch = sono le tre

– L’espressione O’cLOcK si usa solo con le ore intere. Le frazioni di tempo (minuti) in inglese precedono sempre l’ora:

Esempi: ten to nine = dieci alle nove, nove meno dieci ten past nine = nove e dieci

– Il quarto d’ora e la mezz’ora si traducono con A QUARTER (of an hour) e HALF (of an hour)

Esempio: a quarter to six = sei meno un quarto (un quarto alle sei)

– Si considera, in inglese, la giornata di 12 ore antimeridiane (A.M.) e 12 postmeridiane (P.M.), riservandosi le 24 ore per gli orari internazionali.

Esempio: we are meeting at 4 p.m. (in the afternoon) = ci incontriamo alle 4 (alle 16) – L’orario di treni, spettacoli e vari mezzi di trasporto si mette davanti al nome cui è riferito. Minuti e ora vanno letti di seguito, senza congiunzioni:

Esempi: the nine fifteen train = il treno delle nove e quindici

the eight fifteen performance = lo spettacolo delle otto e mezza L’età

si esprime col verbo TO BE

Esempio: I am seventeen = ho 17 anni Espressioni riguardanti l’età

how old are you? = quanti anni hai?

I am ten years old, oppure I am ten = ho dieci anni what’s your age? = che età hai?

my age is ten = ho dieci anni

what age are you? = che età hai? Qual è la tua età?

I am ten years of age = ho dieci anni

a three year old child = un bambino di tre anni a twelve year old boy = un ragazzo dodicenne he is in his teens = non ha ancora vent’anni he is out of his teens = ha più di 20 anni she is of age = ella è maggiorenne she is under age = ella è minorenne we are in our forties = siamo tra i 40 e i 50

Nascere si traduce TO BE BORN ed è sempre coniugato al passato Esempio: he was born in Milan = è nato a Milano

Genitivo sassone

Si usa per tradurre il complemento di possesso e si applica al nome del possessore, aggiungendogli in fondo ’S e ponendolo davanti al nome della cosa posseduta, che perde l’articolo

Esempio: Mary’s kitchen = la cucina di Maria

– Se il nome del possessore ha l’articolo, questo va tradotto in inglese

Esempio: the teacher’s book = il libro dell’insegnante

(19)

19

– Se il possessore è un nome che termina con la S del plurale, al genitivo sassone prende solo l’apostrofo

Esempio: the boys’ books = i libri dei ragazzi

– Se i possessori sono più di uno, tutti saranno messi davanti alla cosa posseduta, ciascuno con ’S in fondo, se la proprietà è individuale; con una unica ’S dopo l’ul- timo, se la proprietà è in comune

Esempi: Mary and John’s cats = i gatti di Maria e Giovanni (Maria e Giovanni sono comproprietari)

Mary’s and John’s cats = i gatti di Maria e Giovanni (ciascuno ha il suo) Si usa con nomi di persona, di tempo e misura e coi nomi di persona usati per indicare il luogo dove la persona vive e lavora o il luogo a lei dedicato

Esempi: daddy’s paper = il giornale del babbo yesterday’s newspaper = il giornale di ieri two meters’ table = il tavolo di due metri I go to my grandmother’s = vado dalla nonna I go to the butcher’s = vado dal macellaio I go to the dentist’s = vado dal dentista

I go to Pulcinella’s to eat a pizza = vado da Pulcinella a mangiare una pizza

Signore, Signora, Signorina

Si traducono:

Mister (Mr.), Mrs., Miss

davanti a nomi propri di persona, cognomi, soprannomi, e non hanno mai l’articolo davanti

Esempi: Mr. John, Mrs. Carpenter, Miss Ann Sir, Madam

quando ci si rivolge a un uomo o a una donna senza chiamarli per nome Esempi: please, Sir, what time is it? = scusi, signore, che ora è?

good morning, Madam = buongiorno signora (o signorina) gentleman (o man), lady (o woman), young lady (o girl)

quando si parla di un uomo o di una donna senza citarne il nome Esempi: that gentleman has a dog = quel signore ha un cane that lady is my aunt = quella signora è mia zia

that young lady is my cousin = quella signorina è mia cugina

Sir e Lady, scritti maiuscoli davanti a nome proprio, sono titoli nobiliari inglesi

Verbi difettivi o modali

Traducono i verbi italiani potere, volere, dovere In inglese seguono tutti le stesse 5 regole:

non hanno l’infinito

non vogliono il TO dell’infinito che li segue non vogliono nessun ausiliare

non prendono la S alla III persona singolare del presente

hanno solo due forme verbali

(20)

POTERE si traduce:

– cAN, cOULD = potere, essere capace I can = io posso

I cannot (o can’t) = io non posso can I? = posso?

can’t I? = io non posso?

I could = io potevo, potei, potrei, potessi

I couldn’t = io non potevo, non potei, non potrei, non potessi could I? = potevo? ...

couldn’t I? = io non potevo? ...

– MAY, MIGHT = potere, avere il permesso di I may = io posso, io possa

I may not = io non posso, io non possa may I? = posso?

may I not? = non posso?

I might = io potevo, potrei, potessi

I might not = io non potevo, non potrei, non potessi might I? = potevo? ...

might I not? = non potevo?

Per gli altri tempi verbali si ricorre all’uso di forme sostitutive:

per CAN = TO BE ABLE (TO)

per MAY = TO BE PERMITTED (TO), TO BE ALLOWED TO DOVERE si traduce:

– SHALL = dovere, poco usato come verbo – MUST = dovere

I shall = io devo

I shall not = io non devo shall I? = devo?

shall I not? = non devo?

I should = io dovrei, dovessi

I should not = io non dovrei, non dovessi should I? = dovrei?

should I not? = non dovrei?

I must = io devo I must not = io non devo

Must manca della seconda forma, che si traduce con un altro verbo: OUGHT, difettivo di tutto il paradigma e che, a differenza degli altri, vuole il TO del verbo che lo segue:

I ought (to) = io dovrei I ought not (to) = io non dovrei ought I (to) = dovrei?

ought I not (to) = non dovrei?

Per gli altri tempi verbali si ricorre a varie forme sostitutive:

TO BE OBLIGED, TO BE cOMPELLED = dovere (per obbligo o per necessità) TO HAVE TO = dovere (opportunità, necessità dovuta a fattori esterni).

TO BE TO = si usa per dare consigli, indicare azione prestabilita, solo al presente e all’imperfetto indicativo e congiuntivo.

Nel significato di “dovere” i verbi TO HAVE TO e TO BE TO non sono ausiliari e si coniugano come verbi normali.

TO OWE = dovere, esser debitore

(21)

21

TO BE DUE = esser dovuto, dover arrivare (per i mezzi di trasporto)

Esempi: I was obliged to study two hours a day = dovevo (ero costretto) a studiare due ore al giorno

I had to study hard to pass my exam = dovevo studiare sodo per passare

l’esame

I was to leave by the three ten train = dovevo partire col treno delle 3 e 10 I owe you a lot of money = ti devo un mucchio di soldi

the train was due at two o’clock = il treno doveva arrivare alle 2 VOLERE si traduce:

– WILL = volere I will = io voglio

I will not = io non voglio will I? = voglio?

will I not? = non voglio?

I would = volevo, volli, vorrei, volessi I would not = non volevo ...

would I? = volevo?

would I not? = non volevo? ...

Dopo will o would ci deve essere un verbo all’infinito Per gli altri tempi verbali si ricorre a:

TO WISH = desiderare

TO WANT = volere, aver bisogno TO LIKE = piacere, gradire

TO BE WILLING (TO) = esser disposto, desideroso

Esempi: do you wish to see my new house? = vuoi vedere la mia casa nuova?

I want a new pair of shoes = voglio un paio di scarpe nuove I’d like to go to London = vorrei andare a Londra

are you willing to do that work? = sei disposto a fare quel lavoro?

– Il verbo volere seguito in italiano da un congiuntivo vuole in inglese la costruzione dell’ac- cusativo più infinito

Esempio: I want you to read this book = voglio che tu legga questo libro

– “Vorrei” seguito da infinito o congiuntivo in italiano in inglese si traduce con I WISH seguito da ausiliare all’imperfetto congiuntivo o da cOULD più infinito senza TO (senso di potere) o WOULD più infinito senza TO (senso di volontà o esortazione).

Esempi: I wish you were at home = vorrei che tu fossi a casa I wish I had a Ferrari car = vorrei avere una Ferrari

I wish I could go to the States = vorrei poter andare negli Stati Uniti

I wish he would study more = vorrei che studiasse di più

(22)

Doppio possesso

Un aggettivo possessivo (davanti a un nome) non accetta mai né un articolo, né un numerale, né un dimostrativo, né un indefinito, e nemmeno altri aggettivi possessivi Esempi: il mio gatto = my cat

un mio gatto = a cat of mine oppure one of my cats tre miei gatti = three of my cats oppure three cats of mine molti miei gatti = many cats of mine oppure many of my cats i miei e i tuoi gatti = my cats and yours

Questo cambiamento di costruzione avviene anche se invece dell’aggettivo possessivo in italiano c’è un complemento di possesso

Esempi: il gatto di Giovanni = John’s cat

un gatto di Giovanni = a cat of John’s oppure one of John’s cats tre gatti di Giovanni = three of John’s cats oppure three cats of John’s questi gatti di Giovanni = these cats of John’s

pochi gatti di Giovanni = few cats of John’s oppure few of John’s cats

Partitivo

In inglese il partitivo italiano (del, della, dei, delle) si traduce con:

SOME – in frasi affermative e in frasi interrogative retoriche Esempi: give me some books = dammi dei libri

do you want some coffee? = vuoi del caffè?

ANY – in frasi veramente interrogative, negative e dubitative Esempi: have you any English friends? = hai degli amici inglesi?

I have not any English friends = non ho degli amici inglesi I don’t know whether Mary has any = non so se Maria ne ha

In frasi negative NOT ANY può essere sostituito dall’aggettivo NO o dal pronome NONE

Esempi: I have no English friends = non ho degli amici inglesi I have none = non ne ho

ANY è anche aggettivo indefinito e traduce qualunque, qualsiasi, anche in frasi affer- mative

Esempio: I read any book = leggo qualsiasi libro

Aggettivi e pronomi indefiniti

Aggettivi

SOME = qualche, alcuni, certi ANY = qualche, alcuni, certi NO = nessuno

EVERY = ogni, tutti

(23)

23

Pronomi

– in frasi affermative e interrogative retoriche SOMEBODY = qualcuno

SOMEONE = qualcuno SOMETHING = qualche cosa

– in frasi negative, interrogative e dubitative ANYBODY = qualcuno

ANYONE = qualcuno ANYTHING = qualche cosa

I composti di ANY possono essere usati anche in frasi affermative, ma nel significato di qualunque, chiunque, qualsiasi:

– in frasi negative, dopo aver tolto la forma negativa del verbo NOBODY = nessuno

NO ONE = nessuno NOTHING = niente – sempre col verbo al singolare EVERYBODY = ognuno, tutti

EVERYONE = ognuno, tutti EVERYTHING = ogni cosa, tutto

I pronomi composti con BODY sono riferibili solo a persone. Se precedono una specifica- zione, sono sostituiti da SOME OF, ANY OF, NONE OF

Esempi: some of them are ready = qualcuno di loro è pronto is any of you coming? = qualcuno di voi sta venendo?

none of these boys speaks English = nessuno di questi ragazzi parla inglese

I pronomi composti con THING sono riferibili solo a cose. Se sono seguiti da “di + ag- gettivo qualificativo”, non accettano OF

Esempio: something interesting = qualcosa di interessante Altri indefiniti sono:

ALL = tutto, tutti, tutta, tutte, che in presenza di pronome personale lo precede con la pre- posizione OF, oppure lo segue

Esempi: all of us = tutti noi we all = tutti noi

BOTH = tutti e due, entrambi, che seguito da pronome personale si comporta come ALL Esempi: both of us = entrambi noi, tutti e due noi

we both = entrambi noi, tutti e due noi

In correlazione con AND, assume il significato di sia… sia, sia… che, tanto… che Esempi: both father and mother = sia il papà, sia la mamma

both good and nice = tanto buono che simpatico SUcH = tale, simile, così

Esempio: such a good boy = un ragazzo così buono

(24)

EITHER = o l’uno o l’altro

Esempio: either Paul or Mary = o Paolo o Maria

NEITHER = né l’uno né l’altro, annulla la negazione del verbo Esempio: neither Paul nor Mary came = non vennero né Paolo né Maria ANOTHER = un altro, un’altra (riferiti a nomi già citati)

Esempio: I like this beer, give me another = mi piace questa birra, dammene un’altra OTHER – OTHERS – OTHERS = altro, altra – altri, altre – altrui

Esempio: some speak, others listen = alcuni parlano, altri ascoltano

con i composti di SOME, ANY, NO, EVERY, altro si traduce ELSE Esempio: somebody else is speaking = qualcun altro sta parlando

Verbi impersonali

Sono impersonali in inglese i verbi che indicano condizioni atmosferiche e tutte le espressioni riguardanti il tempo. La forma impersonale dei verbi si coniuga alla III persona con soggetto IT

Esempi: it rains every day = piove tutti i giorni

it will snow before we get home = nevicherà prima che arriviamo a casa it is cold = fa freddo

it is warm = fa caldo it is hot = fa molto caldo it is windy = c’è vento it is cloudy = è nuvoloso it is misty = c’è nebbia, foschia it is foggy = c’è un nebbione

– Il verbo TO BE può essere usato in forma impersonale come in italiano:

Esempio: it is easy = è facile

– TO SEEM (sembrare), TO MATTER (importare), TO HAPPEN (accadere, capitare, avvenire) possono essere usati sia in forma impersonale che personale:

Esempi: it often happens ... = capita spesso ...

I happen to see ... = mi capita di vedere ...

those things do not matter = quelle cose non importano Esempi: does it matter if I go? = importa se vado?

it seems to me he is good = mi sembra che sia buono

he seems to be good = sembra essere buono, sembra che sia buono – TO LIKE (piacere) è sempre usato personalmente

Esempio: I like to walk = mi piace camminare

– TO MIND (spiacere) è sempre usato personalmente e vuole il verbo che lo segue al gerundio

Esempio: do you mind coming to me? = ti spiace venire da me?

(25)

25

Pronomi relativi

Esempi: the man who lives here = l’uomo che vive qui the man whom (that) you see = l’uomo che vedi

the man, whose hat I found = l’uomo il cui cappello ho trovato … the letter which arrived = la lettera che è arrivata

the letter which (that) you wrote = la lettera che hai scritto

the people and the things that I love = le persone e le cose che amo the tree, the fruit of which you eat = l’albero i cui frutti mangi do what you want = fai quello che vuoi

do you know those girls? I know only the one near the door = conosci quelle ragazze?

conosco solo quella vicina alla porta

all that he does is well done = tutto ciò che fa è ben fatto

he asked me to help him, which I did willingly = mi chiese di aiutarlo, il che feci volentieri WHERE = in cui, in relazione a luogo

WHEN = in cui, in relazione a tempo

Esempi: the house where I was born = la casa in cui nacqui the year when I was born = l’anno in cui nacqui

WHO che, il quale, la quale, i quali, le quali persone sogg.

WHOM che, il quale, la quale, i quali, le quali persone compl.

WHOSE di cui, del quale, della quale, dei quali,

delle quali persone possesso

WHIcH che, il quale, la quale, i quali, le quali neutro sogg./compl.

THAT che persone, cose, animali senza prep.

WHAT ciò che, quello che neutro sogg./compl.

THE ONE WHO quello che pers. predeterminate sogg.

THE ONE WHOM quello che pers. predeterminate compl.

THE ONE WHIcH quello che neutro predeterminato sogg./compl.

THAT WHIcH quello che neutro sogg./compl.

ALL THAT tutto quello che, tutto ciò che neutro sogg./compl.

WHIcH il che, la qual cosa neutro sogg./compl.

(26)

Pronomi interrogativi

WHO chi? persona, soggetto

WHOM chi? persona, complemento

WHOSE di chi? persona, possesso

WHIcH quale? persone, cose, animali in numero limitato WHAT quale? persone, cose, animali in numero illimitato

WHAT che cosa? cose

Esempi: who phoned? = chi ha telefonato?

to whom are you phoning? = a chi stai telefonando?

whose book is this? = di chi è questo libro?

which of these songs do you prefer? = quale di queste canzoni preferisci?

what drinks do you like? = quali bibite ti piacciono?

what are you doing? = che cosa stai facendo?

WHO, WHIcH, WHAT, WHOSE riferiti al soggetto rifiutano l’ausiliare TO DO se la frase è solo interrogativa, lo accettano se è anche negativa.

Esempi: who spoke of that matter? = chi parlò di quella faccenda?

who didn’t speak of that matter? = chi non parlò di quella faccenda?

whose children came here? = i figli di chi vennero qui?

whose children didn’t come? = i figli di chi non vennero qui?

which of you went to school? = chi di voi andò a scuola?

which of you didn’t go to school? = chi di voi non andò a scuola?

what animals live long? = quali animali vivono a lungo?

what animals do not live long? = quali animali non vivono a lungo?

HOW MUcH, HOW MANY (agg) = quanto, quanta, quanti, quante, in funzione di soggetto, si comportano come i pronomi interrogativi.

Esempi: how many students like history? = quanti studenti amano la storia?

how many students don’t like history? = quanti studenti non amano la

storia?

Quando chi in italiano equivale a colui il quale, colei la quale, coloro i quali, in inglese si traduce con:

un pronome personale + pronome relativo

un pronome personale indefinito + pronome relativo un sostantivo + pronome relativo

THOSE (solo per il plurale) + pronome relativo

Esempi: he who studies well, learns = chi studia bene impara

the student who studies well, learns = lo studente che studia bene impara

all who study well, learn = tutti coloro che studiano bene imparano

those who study well, learn = coloro che studiano bene imparano

(27)

27

Avverbi

In linea di massima gli avverbi inglesi mantengono nella frase lo stesso posto occupato dai corrispettivi avverbi italiani. Tuttavia:

– gli avverbi di tempo indeterminato

always = sempre often = spesso

seldom = raramente generally = generalmente usually = di solito never = (non) mai

ever = mai rarely = raramente

stanno in inglese tra soggetto e verbo nei tempi semplici (seguono però il verbo TO BE) e nei tempi composti stanno dietro, dopo l’ausiliare (o dopo il primo ausiliare se ce ne è più di uno) (NEVER non vuole la forma negativa del verbo)

– Gli avverbi di tempo determinato (così come i complementi di tempo) stanno di solito in fine di frase: li si mette all’inizio della frase se si vuol dare loro più risalto

Esempi: she has often been in London = è stata spesso a Londra

we have never gone to Scotland = non siamo mai andati in Scozia have you ever met my sister? = hai mai incontrato mia sorella?

I didn’t work yesterday = ieri non ho lavorato

today I am going to see the new house = oggi andrò a vedere la casa nuova

Se in una frase ci sono un avverbio di tempo e uno di luogo, quello di tempo sarà posto per ultimo Esempio: they are coming here now = arriveranno qui adesso

– Gli avverbi di modo sono generalmente formati da aggettivi cui si aggiunge il suffisso LY:

Esempio: bad = cattivo, male badly = male, malamente

Di norma seguono il verbo, ma se c’è un complemento oggetto, questo ha la precedenza Esempi: he studies seriously = studia seriamente

he studies English seriously = studia seriamente l’inglese DOPO in inglese si può tradurre:

afterwards = susseguentemente, in un secondo tempo after = dopo, dietro (vuole il verbo che lo segue al gerundio)

then = dopo, poi (può stare davanti al soggetto), allora, di conseguenza Esempi: you go first, I’ll come afterwards = vai per primo, io verrò dopo rest after studying! = riposa dopo aver studiato

Esempi: first I study, then I go out, then I return home = prima studio, poi esco, poi torno a casa ANcHE si può tradurre:

even = persino also = anche, pure

too = pure (segue sempre il nome o pronome cui è riferito)

Esempi: even a child can know it = anche (persino) un bimbo lo può sapere I too will go out = anch’io (pure io) uscirò

I love dogs and cats also = amo i cani e anche i gatti

(28)

Il condizionale passato dei verbi modali difettivi

Il condizionale passato dei verbi VOLERE, POTERE, DOVERE può essere tradotto in inglese col condizionale dei verbi difettivi seguito dall’infinito passato senza TO del verbo principale

Esempi: I could have done this better = avrei potuto fare ciò meglio you would have come before = avresti voluto venire prima

he might have phoned in the evening = avrebbe potuto telefonare di sera she should have given it to me = avrebbe dovuto darmelo

they ought to have spoken before = avrebbero dovuto parlare prima L’uso del condizionale passato presenta delle particolarità:

se dipende da un verbo al passato, si traduce col condizionale presente per espri- mere un’idea futura rispetto al verbo reggente. Seguono questa regola anche i verbi difettivi

Esempi: Mary phoned they would leave tomorrow = Maria telefonò che sarebbero partiti domani

I was sure they would come for dinner = ero certo che sarebbero venuti a

pranzo

I didn’t know they would be late = non sapevo che sarebbero stati in ritardo se dipende da un verbo principale al passato, si traduce col condizionale pas- sato inglese per far capire che l’azione indicata dal verbo al condizionale in realtà non è avvenuta

Esempi: I thought you would have given me your present = pensavo che tu mi avre- sti dato il tuo regalo (ma invece non me lo hai dato)

I thought you would give me your present = pensavo che mi avresti dato il tuo regalo (e l’ho ricevuto)

I knew he could pass his exams = sapevo che avrebbe potuto passare gli esami (ed è stato promosso)

I knew he could have passed his exams = sapevo che avrebbe potuto pas- sare gli esami (ma è stato bocciato)

Vero, non è vero

Si traducono ripetendo ausiliare e soggetto di frase principale negativa, oppure ausiliare, soggetto e negazione NOT se la frase principale è affermativa

Esempi: it is not good, is it? = non è buono, non è vero?

you didn’t go to the party, did you? = non siete andati alla festa, non è vero?

it is warm, isn’t it? = fa caldo, non è vero?

you know my boy-friend, don’t you? = conosci il mio ragazzo, non è vero?

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