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IMPARARE A STARE BENE

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Academic year: 2021

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(1)

CORSO INTENSIVO DI QUALIFICAZIONE PER L'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-

PEDAGOGICO

IMPARARE A STARE BENE

PROGETTO PER MIGLIORARE LA VITA DEI RAGAZZI

MONICA MONICI

anno accademico 2018/2019

(2)

INDICE

PREMESSA …...PAG . 3 PRESENTAZIONE DEL CASO …...…...PAG . 4 L'IDEA …...PAG . 6

WELL-BEING …...…...PAG . 8

SIGNATURE STRENGTHS...PAG . 8

AWESOME STUFF …...PAG . 9

SAVOURING...PAG . 11

KINDNESS …...PAG . 14

SOCIAL CONNECTION …...PAG . 16

GRATITUDE …...PAG . 18

MEDITAZIONE...PAG . 20

CONCLUSIONI...PAG . 22

(3)

PREMESSA

<< Compito prioritario della scuola è educare istruendo […] Il curriculo scolastico è il risultato delle competenze raggiunte dall'alunno sia sul piano didattico , sia sul piano non didattico , che considera tutti gli aspetti della formazione >>

1

<< La scuola deve farsi carico […] della promozione di una nuova cittadinanza […] , un luogo di costruzione di personalità libere , consapevoli e solidali [… ] deve riuscire ad essere inclusiva , motivante e coinvolgente […] Una scuola […] in cui tutti siano attori e non spettatori >>

2

Queste sono solo alcune delle istanze di pensiero che hanno accompagnato il mio progetto per portare il WELL-BEING all'interno di una scuola secondaria di primo grado dell'hinterland milanese .

Il contesto socio-culturale è sostanzialmente povero : il paese è caratterizzato in gran parte da edilizia popolare , costruita per immigrati provenienti dal sud Italia negli anni '80 . Nonostante il passare degli anni la connotazione del pensiero delle persone è rimasta ancorata alle usanze dei paesi d'origine , ivi compresa la scarsa fiducia nell'utilità del sapere accademico . Vari strati della popolazione sono disoccupati o svolgono attività non legali . L'atteggiamento nei confronti degli insegnanti è spesso di sfida e superiorità , quando non sfocia in aperta ostilità o , addirittura , in aggressività . I genitori degli studenti auspicano per i figli percorsi poco o per nulla impegnativi : l'istruzione non è un valore , ma un impedimento , una perdita di tempo , una costrizione derivante dall'obbligo scolastico .

Non è certo facile lavorare in queste condizioni , con molti elementi di enorme disturbo in ogni gruppo-classe e davvero pochi alunni motivati all'apprendimento ; vivendo continuamente in un ambiente caratterizzato da minacce e soprusi , aggressioni verbali e fisiche , intimidazioni .

Non è facile nemmeno restare motivati , battaglieri e fieri contro ogni forma di ignoranza . Talvolta può nascere , specie nei docenti più anziani , una forma di sfiducia e rassegnazione che impedisce di fatto l'instaurarsi di una relazione costruttiva , basata sull'inclusione e la comprensione , sulla capacità di accogliere e indirizzare . Questa situazione si traduce , spesso , in un impoverimento globale dell'offerta formativa e in un aumento della distanza tra docente e discente .

1

Patrizia Rossini , “ Testi per tutte le teste “, La Meridiana , Bari 2012 , pag . 11- 12 2 ivi , pag. 14

(4)

In quest'ottica ho cercato un percorso che potesse avvicinare : ridurre la distanza tra l'educatrice e il ragazzo , attraverso un'esperienza piacevole e non connotabile come prettamente scolastica ; ridurre la distanza tra il ragazzo e i pari , introducendo un percorso che fosse praticabile da tutti , condivisibile e gradevole ; ridurre la distanza tra il soggetto fragile e il mondo , prevenendo per quanto possibile lo strutturarsi nella mente del ragazzo di negatività o l'insorgere di atteggiamenti depressivi e rinunciatari .

PRESENTAZIONE DEL CASO

Marco ( il nome è di fantasia ) è un ragazzo di 15 anni compiuti che frequenta ancora la classe terza della scuola secondaria di primo grado . Egli ha infatti ripetuto il primo anno , trasferendosi dopo la bocciatura da un altro istituto ; successivamente ha ripetuto anche il secondo anno . Marco non ha problemi a livello cognitivo , mentre manifesta comportamenti non sempre adeguati all'ambiente scolastico . Gli insegnanti non lo sopportano , perchè è provocatorio e mostra costante rifiuto per le attività proposte . Il Comune ha in carico la famiglia da tempo , quindi , su pressante richiesta della scuola , ha concesso a Marco poche ( 3 ) ore di educatore settimanali .

La famiglia di Marco si compone di 5 persone : il padre , la madre , Marco , il fratello minore e la sorellina di 6 anni . La madre è una persona aggressiva , poco acculturata ; non ha occupazione alcuna . Il padre è una persona semplice , in apparenza mite , ha perso il lavoro diversi anni fa senza riuscire a ricollocarsi , probabilmente per mancanza di specializzazione .

Ad un certo punto la madre di Marco , forse stanca delle precarie condizioni economiche della famiglia , ha lasciato i tre figli e il marito per andare a vivere con un altro uomo .

Chiaramente questo gesto ha sconvolto tutto il nucleo famigliare : il padre di Marco cerca , come dice lui stesso , “ di mettere un po'di ordine in questa ( triste ) storia “ . Marco non vuole parlarne e si può facilmente intuirne il motivo . Il fratello minore ( seconda media ) manifesta anch'egli comportamenti aggressivi e disadattati . La sorellina , che frequenta la classe prima della scuola primaria , è affetta da mutismo selettivo .

Conosco il ragazzo da quando era piccolo e forse per questo motivo Marco ha accettato la mia

presenza di buon grado , senza ( quasi ) rimostranze aggressive e mostrandosi complessivamente

collaborativo .

(5)

Il gruppo-classe è numeroso , chiassoso , immaturo ; ci sono altri tre elementi di forte disturbo oltre Marco ; sono diversi i soggetti con le più svariate difficoltà di apprendimento e c'è un ragazzo affetto da grave disabilità . La situazione non è rilassante , il corpo insegnanti punta più alla sopravvivenza che alla reale costruzione di un clima positivo in classe .

Alcuni docenti sono in aperto contrasto con Marco e non mancano mai di redarguirlo . Lui è spesso molto nervoso e mi chiede sempre di uscire dalla classe , di lavorare da soli o in piccolo gruppo . Quando siamo in ambiente protetto Marco è un bravo ragazzo , è rispettoso e si impegna .

I voti sono migliorati , ma il comportamento di Marco in classe per niente : quando assiste alla lezione fontale in breve tempo diventa fastidioso e arrogante ; innesca poi subito il meccanismo di disturbo e provocazione nei confronti dei compagni di classe : prende in giro i deboli e fomenta i monelli . In tal modo in breve la lezione diventa insostenibile , la classe è in subbuglio , l'insegnante deve faticare per riportare la calma e Marco viene sgridato , minacciato , punito .

Riesce a collezionare anche più note in una stessa mattina , nonostante le mie raccomandazioni e i mille ragionamenti che abbiamo fatto insieme sull'insensatezza di questa situazione .

Ho cominciato a ragionare sul fatto che , probabilmente , tutta questa negatività doveva far capo a un meccanismo molto più complesso del semplice intento di infastidire gli insegnanti . Durante un colloquio in privato Marco mi ha confessato di non farcela più a sopportare la scuola , gli argomenti trattati ( che non sono di suo interesse ) , l'impegno di svegliarsi presto al mattino e la certezza del fallimento di ogni tentativo .

<< […] il fallimento è stato trasformato da azione ( ho fallito ) a identità ( sono un fallito ) . […] il fallimento può essere un'esperienza dolorosa […] è un problema da affrontare […] qualcosa che definisce per sempre un'identità >>

1

Bisogna anche sottolineare , nella necessità di essere obiettivi nell'analisi della situazione problematica , che l'istituzione scolastica , nei confronti di Marco , non eccelle in sforzi inclusivi . Fatta eccezione per pochi insegnanti , gli altri ( i più ) non sembrano affatto tener presente la situazione famigliare e psicologica del ragazzo , al quale vengono richiesti comportamenti che lui evidentemente non è in grado di tenere : ecco quindi che l'ambiente che dovrebbe accogliere Marco si rivela , in realtà , in contrapposizione con il ragazzo , di conseguenza a lui sgradito , quindi non

1 Carol S . Dweck , “ Mindset” , FRANCO ANGELI , Milano 2013 , pag . 45-46

(6)

funzionale .

<< Paule Parent e Claude Gonnet negli anni '70 parlarono di disadattamento scolastico come di situazione, una espressione particolarmente significativa per esprimere la radice composita del disagio, per sottolineare che nel disadattamento ci sono, sì, fattori da attribuire al soggetto, ma c’è pure – e talvolta è rilevante – una quota di responsabilità da attribuire all’ambiente e quindi alla cultura, alla relazionalità affettiva, alle mille voci della situazione >>

1

Riflettendo su Marco e sulla sua difficoltà a vivere la realtà di tutti i giorni , ho cominciato a pensare a come avrei potuto declinare le informazioni apprese in favore del mio giovane studente . Ho valutato che io , con sole tre ore settimanali , non potevo certo sperare di aiutare Marco a studiare efficacemente per l'esame , né per l'ammissione allo stesso . Potevo invece immaginare di riuscire ad insinuare nella sua giovane mente l'idea di poter essere felice , insieme a qualche piccola strategia per ottimizzare le situazioni che , nella vita , ci mettono in difficoltà .

L'IDEA

Tempo fa mi sono iscritta ad un corso on-line presso l'Università di Yale

2

. Ho frequentato il corso solo per interesse personale , senza immaginare che avrebbe potuto essermi utile nello svolgimento specifico del mio lavoro . Gli argomenti proposti dalla dott.ssa Santos si sono rivelati interessanti e motivanti : una nuova visione dell'esistenza umana quotidiana e un nuovo metodo di lettura della realtà composita e in continuo movimento che ci circonda .

<< Il terreno su cui poggiano le nostre prospettive di vita è notoriamente instabile, come instabili i nostri posti di lavoro e le società che le offrono, i nostri partner e le nostre reti di amicizie, la posizione di cui godiamo nella società in generale e l’autostima e la fiducia in noi stessi che ne conseguono. Il “progresso”, un tempo manifestazione più estrema dell’ottimismo radicale e promessa di felicità universalmente condivisa e duratura, si è spostato all’altra estremità dell’asse delle aspettative, connotata da distopia e fatalismo: adesso “progresso” sta a indicare la minaccia di un cambiamento inesorabile e ineludibile che invece di promettere pace e sollievo non preannuncia altro che crisi e affanni continui, senza un attimo di tregua. Il progresso è diventato una sorta di

“gioco delle sedie” senza fine e senza sosta, in cui un momento di distrazione si traduce in sconfitta

1 Nicola Paparella, Adattamento, disadattamento e contesti , Disadattamento come situazione , pag 4 2 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – dott.ssa L. SANTOS

https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being

(7)

irreversibile ed esclusione irrevocabile per qualcuno >>

1

Ho così immaginato un laboratorio con un piccolo gruppo , in modo che Marco potesse vivere un'esperienza interessante da condividere con altri individui che , come lui , hanno bisogno di qualche suggerimento per migliorare l'andamento complessivo di un'esistenza che va aprendosi verso il mondo esterno , senza strumenti e sostegni capaci di accompagnare i ragazzi verso un futuro sicuramente radioso , ma probabilmente complicato .

Il laboratorio ha preso vita grazie alla collaborazione di una collega di lettere ( che ringrazio ) , che mi ha concesso di portare in ambiente protetto quattro ragazzi della classe . Ho valutato che il percorso ( che sarebbe invero stato utile per l'intero gruppo-classe ) fosse tuttavia auspicabile almeno per altri 3 soggettii oltre a Marco : Nina , Imma e Riccardo .

Nina e Riccardo sono fratello e sorella : Riccardo è un anno più grande di Nina . ma ha ripetuto la classe seconda . Entrambi sono stati abbandonati dai genitori , i quali , a seguito di una separazione estremamente conflittuale , hanno lasciato i due figli alle cure dei nonni paterni , concedendosi quindi un nuovo matrimonio , con relativa conseguente prole . Nina è una ragazzina intelligente , attualmente è in cura presso un ospedale milanese per depressione ed è sottoposta a terapia farmacologica quotidiana . Riccardo è meno fregile della sorella , almeno in apparenza , ma manifesta insofferenza verso i percorsi , verso le attività scolastiche , verso le regole : attratto dai modi di Marco , è uno dei suoi seguaci sulla strada del dissenso . Imma è extracomunitaria , di religione islamica , poco integrata nel gruppo-classe , mantiene un profilo molto basso , un livello di partecipazione spesso non sufficiente e una spinta motivazionale pressochè nulla . Sembra in effetti subire la quotidianità , senza parteciparvi attivamente , come se si considerasse esonerata dall'impegno a qualunque livello rispetto alla realtà che si presenta di volta in volta a scuola .

WELL-BEING

<< We define happiness as it is most often defined in the literature, that is, in terms of frequent positive affect […] and infrequent negative affect. >> 2

1

Bauman Z., “Una nuova condizione umana , Vita e Pensiero “, Milano 2004, p.51 2 http://sonjalyubomirsky.com/wp-content/themes/sonjalyubomirsky/papers/LSS2005.pdf

Sonja Lyubomirsky , Kennon M. Sheldon , David Schkade , “Review of General Psychology “ Educational Publishing Foundation 2005, Vol. 9, No. 2, 111–131 pag . 115

Definiamo la felicità come spesso viene definita in letteratura , cioè nei termini di frequente influenza positiva e di non frequente influenza negativa ( traduzione mia )

(8)

Il primo step ha avuto come tema una riflessione sviluppata con i ragazzi sulla natura del concetto di felicità , intesa nell'accezione di “ benessere” . Abbiamo definito cosa sia per noi la felicità , raccontando in quali situazioni essa possa aumentare di intensità e in quali invece possa diminuire , anche bruscamente . Abbiamo ragionato su cause e contesti e abbiamo stabilito che il nostro percorso , sebbene sperimentale , poteva aiutarci concretamente a migliorare il nostro modo di percepire noi stessi e la realtà che ci circonda .

<<

It is important to note […] that we use a subjectivist definition of happiness, one that commonly relies on people’s self-reports. […] In other words, happiness is primarily a subjective phenomenon for which the final judge should be “whoever lives inside a person’s skin” >> 1

E' fondamentale l'intenzionalità e la consapevolezza nello svolgersi di un progetto , altrimenti i ragazzi potrebbero pensare che i percorsi proposti non siano effettivamente utili o utilizzabili in futuro.

SIGNATURE STRENGTHS

<< Knowing your character strengths isn’t just interesting information. [...] character strengths can actually have a significant positive impact on your life. Research shows that using your character strengths can help you:

• Buffer against, manage and overcome problems ;

• Enhance health and overall well-being ;

• Improve your relationships >>

2

Si è rivelata stimolante la riflessione sui punti di forza e sui punti deboli di ciascuno di noi , mettendo in evidenza tutti quelli che siamo riusciti a individuare , anche analizzandoci l'un l'altro per riuscire ad essere il più possibile obiettivi e , soprattutto , aderenti alla realtà . Il percorso ha

1 Ivi

E' importante notare che noi usiamo una descrizione soggettiva della felicità , che si rifà comunemente ad un ambito autoreferenziale . In altre parole la felicità è innanzitutto un fenomeno soggettivo per il quale il giudice finale dovrebbe essere “ chiunque viva dentro il corpo di una persona “ ( traduzione mia )

2 http://www.viacharacter.org/www/Character-Strengths

Conoscere i tuoi punti di forza caratteriali non è una semplice informazione . I punti di forza caratteriali possono in effetti avere un significativo impatto positivo sulla tua vita . Una ricerca dimostra che utilizzare i tuoi punti di forza caratteriali può aiutarti a :

• attenuare , gestire e superare i problemi

• aumentare la salute e soprattutto la sensazione di benessere

• migliorare le tue relazioni interpersonali ( traduzione mia )

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portato al pensiero che i punti di forza sono sicuramente degli ottimi blocchi di partenza per iniziare un iter di miglioramento individuale , ma che , viceversa , i punti deboli potrebbero essere ( specie per ragazzi in così giovane età ) i più facili da migliorare .

<< [...] using strengths at work was associated with productivity, OCB, and job satisfaction, and these associations were mediated by higher positive emotions and engagement. The findings highlight the potential benefits of encouraging employees to use their strengths and point to positive affect and work engagement as mediating these effects. >>

1

Affermare una positività come punto di partenza è sembrato ai ragazzi qualcosa di meraviglioso . Sono estremamente bravi ad analizzare chi hanno di fronte , mentre sono in difficoltà quando devono considerare se stessi al di fuori delle intenzionalità già definite e preconfezionate nella loro mente . Capire di avere molti punti di forza li ha motivati e incuriositi , certo più delle critiche che ricevono quotidianamente per le loro mancanze .

AWESOME STUFF

Ci siamo soffermati a considerare gli stati d'animo : essi sono mutevoli e sono frequentemente influenzati dalle circostanze , dalle persone che ci circondano e persino dalle condizioni metereologiche . La riflessione , continuata in merito alla possibilità di influenzare il nostro stato d'animo intenzionalmente , è stata sorprendentemente interessante . I ragazzi hanno saputo essere straordinariamente maturi nel saper riconoscere che i beni di consumo , come ad esempio telefoni cellulari , capi d'abbigliamento , zaini , scarpe ( che io pensavo fossero il centro dei loro desideri ) non sono in grado di generare una felicità duratura , mentre creano un'aspettativa spesso molto superiore al reale beneficio nella mente di chi li desidera , traducendosi quindi in una cocente delusione e non in grandiosa soddisfazione . Trattandosi di ragazzini di terza media considerati problematici , mi sembra un ottimo punto di partenza .

<< Do experiences make people happier than material possessions? In two surveys, respondents

1 Lavy S. , Littman-Ovadia H. , “ My better self : using strenghts at work and work productivity , organizational citizenship behaviour and satisfaction “ , Journal of career development , 2016

https://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/0894845316634056

L'uso dei punti di forza al lavoro è associato alla produttività , al comportamento di cittadini organizzati e alla

soddisfazione sul lavoro e questa associazione viene mediata da emozioni positive e impegno . I risultati evidenziano i potenziali benefici nell'incoraggiare i dipendenti ad utilizzare i propri punti di forza e indicano l'effetto positivo e il coinvolgimento lavorativo come mediazione di questi effetti. ( traduzione mia )

(10)

[…] indicated that experiential purchases—those made with the primary intention of acquiring a life experience—made them happier than material purchases. […] The discussion focuses on evidence that experiences make people happier because they are more open to positive reinterpretations, are a more meaningful part of one’s identity, and contribute more to successful social relationships. >>

1

<< Once basic needs are satisfied, the relation between income and subjective well-being is small, and materialism leads to diminished well-being. […] Participants indicated that experiential purchases represented money better spent, brought more happiness to themselves, and brought more happiness to others. Path models demonstrated that experiential purchases had an indirect effect on one's well-being through two independent paths: (1) increased relatedness, which then led to increased vitality, and (2) decreased social comparison. >>

2

<< Most of the things […] aren't actually going to make you as happy as you think […] Everything you just thought was important for being happy is not […] Stuff doesn't actually make us happy as we think […] What's going wrong ? […] The problem is that we seem to be working towards the wrong things […] many of our intuitions are just wrong >>

3

<< How long can feelings be expected to endure? […] general level of happiness would return to baseline in relatively short order […] When forecasters misconstrue an event and imagine it as more powerful than it actually turns out to be, they will naturally overestimate the duration of their affective responses […] Affective forecasts do more than merely guide people into the future. They also comfort, inspire, and frighten people in the present […] Psychologists from Freud to Festinger

1 Van Boven L. , Gilovich T. , “To Do or to Have? That Is the Question “ , Journal of Personality and Social Psychology Copyright 2003 by the American Psychological Association, Inc. 2003, Vol. 85, No. 6, pag .1193–1202 http://psych.colorado.edu/~vanboven/research/publications/vb_gilo_2003.pdf

Le esperienze rendono le persone più felici del possesso materiale ? In due indagini i risultati hanno rivelato che gli acquisti riferiti a momenti eperienziali rendono le persone più felici dell'acquisto di beni materiali . La discussione si incentra sull'evidenza del fatto che le esperienze rendono le persone più felici perchè sono più aperte a positive reinterpretazioni , sono una parte più significativa dell'identità di ciascuno e contribuiscono maggiormente al successo nelle relazioni interpersonali ( traduzione mia )

2 Howell R.T. , Hill G. , “The mediators of experiential purchases: Determining the impact of psychological needs satisfaction and social comparison “ , The journal of positive psychology , Volume 4, 2009 , Numero 6

https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/17439760903270993

Una volta soddisfatti i bisogni primari , la correlazione tra reddito e benessere personale è breve e il materialismo conduce a una diminuzione del benessere . I partecipanti hanno evidenziato come gli acquisti relativi a situazioni esperienziali si sono dimostrati essere soldi spesi meglio , che hanno portato più benessere a se stessi e anche agli altri . I modelli del percorso hanno mostrato come l'acquisto di situazioni esperienziali abbia un effetto indiretto sul benessere di una persona attraverso due strade : 1 – aumentano la capacità relazionale , che conduce ad una maggiore vitalità ; 2 – diminuiscono il confronto sociale

3 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – dott.ssa L. SANTOS https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being/lecture/dHZEA/

Molti dei beni di consumo non sono davvero in grado di renderci felici come pensiamo… tutto ciò che hai pensato fosse importante per renderti felice , in realtà non lo è… gli oggetti non riescono a renderci felici come noi pensiamo ... cosa c'è di sbagliato ? Il problema è che sembra che noi ci impegniamo nelle cose sbagliate… molte delle nostre intuizioni sono errate . ( traduzione mia )

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have described the artful methods by which the human mind ignores, augments, transforms, and rearranges information in its unending battle against the affective consequences of negative events […] "Defense mechanisms are for the mind what the immune system is for the body." ( Vaillant 1993 pag.11 ) >>

1

Quale sarà allora la strada da interaprendere per riuscire ad aumentare il senso di benessere ? Cosa può aiutarci a essere più felici , più efficaci nell'ottimizzare gli stati d'animo e nel non lasciarci sopraffare dallo sconforto o dal senso di vuoto ?

Ho proposto ai ragazzi un percorso semplificato e alleggerito rispetto a quello promosso dalla dott.ssa Santos , dal momento che , avendo a che fare con ragazzi molto giovani , alcuni concetti avrebbero potuto diventare astrusi e incomprensibili . Senza dubbio , ho ritenuto che i quattro soggetti fossero in grado di interiorizzare un percorso lineare e di immediata acquisizione , fiduciosa nelle loro capacità e nella mia determinazione .

SAVOURING

<< Savoring is the act of stepping outside of an experience to review and appreciate it. Savoring intensifies and lengthens the positive emotions that come with doing something you love. >>

2

L'attività di savouring si è sviluppata gradualmente : inizialmente , per permettere ai ragazzi di afferrare il concetto senza lunghe e noiose spiegazioni , ho proposto di mangiare della frutta . Ho scelto appositamente due frutti molto comuni : l'arancia e la mela .

L'esercizio ha avuto inizio con la mela : i ragazzi avevano il compito di mangiarla e ,

1 Gilbert D.T. , Wilson T.D. , Wheatley T.P. , Pinel E.C. , Blumberg S.J. “Immune Neglect: A Source of Durability Bias in Affective Forecasting “ , Journal of Personality and Social Psychology 1998, Vol. 75, No. 3, 617-638 http://web.mit.edu/curhan/www/docs/Articles/biases/75_J_Personality_Social_Psychology_617_(Gilbert).pdf

Quanto ci si può aspettare che durino le sensazioni ? Il generale livello di felicità potrebbe tornare al punto base in poco tempo . Quando le previsioni interpretano male un evento e immaginano che sia più potente di quanto non sia in realtà , sopravvalutano la durata delle loro risposte emotive . Queste fanno di più che guidare la gente verso il futuro . Esse inoltre confortano , ispirano e spaventano le persone nel presente . Gli psicologi da Freud a Festinger hanno descritto i metodi funzionali con cui la mente ignora , aumenta , rtrasforma e riarrangia le informazioni nella sua continua battaglia contro le conseguenze negative degli impatti emotivi negativi . “ I meccanismi di difesa sono per la mente quello che il sistema immunitario è per il corpo “( Vaillant 1993 pag.11 ) ( traduzione mia )

2 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – SAVOURING – dott.ssa L. SANTOS https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being/supplement/jdYj3/savoring-gratitude

Savouring è un'azione volta a restare al di fuori di un'esperienza per ottenerne una visione distaccata ed apprezzare detta esperienza profondamente . L'azione del “ savouring” intensifica e prolunga le emozioni positive che derivano dal fare qualcosa che si ama . ( traduzione mia )

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successivamente , di descriverla , utilizzando aggettivi che non fossero banali o riferiti solo al senso del gusto . La descrizione del frutto doveva essere multisensoriale e coinvolgere anche i rimandi che il gesto di mangiare la mela faceva arrivare al loro cervello . Abbiamo verbalizzato e scritto sulla lavagna , sotto forma di brainstorming , la descrizione collettiva della mela , condivisa da tutti .

Il passo successivo è stato assaggiare l'arancia . Nuovamente i ragazzi sono stati invitati a descrivere il frutto utilizzando tutti i sensi a loro disposizione ed , effettivamente , hanno manifestato maggiore competenza descrittiva con il secondo frutto , riuscendo in autonomia a cogliere degli aspetti interessanti , i rimandi mnemonici o affettivi e spingendosi poi al confronto tra i due frutti : colori , profumi , consistenze .

A questo punto ho proposto percezioni sensoriali differenti attraverso alcune immagini . Ho scelto foto che dessero impressioni diverse tra loro : alcune esteticamente interessanti ( fiori , oceano , aurora boreale ) , altre che toccassero una sfera più emotiva ( bambini , cagnolini ) .

Ho nuovamente chiesto ai ragazzi di descrivere quanto da loro percepito , dividento il percorso descrittivo in fasi successive : dapprima una descrizione visiva il più possibile particolareggiata , ma oggettiva e distaccata ; successivamente ho chiesto loro di descrivere le sensazioni che le immagini facevano scturire nella mente e anche di individuare quale fosse il motivo per cui queste immagini potessero recare piacere o comunicare sensazioni positive .

Le osservazioni dei ragazzi si sono dimostrate molto interessanti , hanno saputo cogliere lo spirito ottimizzante dell'iniziativa , riconoscendo come , dall'evocazione ottenuta attraverso degli attivatori sensoriali ( le percezioni positive derivanti dalle esperienze affrontate ) in effetti l'umore trovasse ristoro nella bellezza , nella tenerezza , nell'indulgere nell'immaginare profumi o colori .

A questo punto il percorso poteva , secondo me , prendere una piega più profonda e quindi ho proposto un'attività che prevedesse una parte filosofica e da una pratica .

Abbiamo iniziato valutando come , per ottenere veramente dei benefici dall'attività di savouring ,

sia necessario praticarlo con la giusta predisposizione d'animo : l'indolenza , il nervosismo o la

superficialità non consentono al cervello di ricevere i messaggi nel modo migliore , quindi si

riducono i benefici dell'attività . Ho invitato i ragazzi a riflettere sul concetto filosofico del QUI ED

ORA , perchè solo in questa precisa situazione spazio-temporale le attività connesse al well-being

possono essere ottimizzate . Ho proposto di immaginare una situazione bellissima , senza tuttavia

raccontarla . Doveva trattarsi di qualcosa di intimo e personale , ognuno doveva assaporare la

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sensazione ottenuta dal processo immaginativo e lasciarsi asssorbire completamente dalla piuacevolezza dell'esperienza . Ad un tratto , senza preavviso , ho ricordato loro dell'imminente cambio dell'ora e ho chiesto , a questo punto , di quantificare la percezione di benessere : è aumentata o diminuita rispetto a pochi minuti prima ?

La percezione era ovviamente diminuita , i ragazzi , opportunamente giudati , hanno saputo indagare dentro se stessi per trovarne le ragioni ed hanno quindi capito il concetto di QUI ED ORA , pur non avendo mai sentito parlare di filosofia esistenzialista , attraverso la semplice intuizione e l'analisi di sé .

Avevamo quindi capito come ridurre l'impatto positivo di un'esperienza , ora si trattava di capire come aumentarlo . Abbiamo discusso sulle strategie da seguire per aumentare la sensazione di benessere , partendo da un dato gia acquisito , cioè RESTARE NEL PRESENTE , che ci consente di assaporare appieno la sensazione positiva derivante dall'attività che abbiamo interapreso .

Ho quindi condotto la discussione perchè emergessero , il più possibile in modo autonomo , altre starategie potenzialmente utili .

I ragazzi si sono concentrati sulla condivisione dell'esperienza positiva , che è sembrata loro la migliore strategia per intensificare la sensazione di benessere e perpetrarla nel tempo , anche a distanza di giorni .

<< When you take part in this savored experience, be sure to practice some common techniques that enhance savoring. These techniques include: sharing the experience with another person, thinking about how lucky you are to enjoy such an amazing moment, keeping a souvenir or photo of that activity, and making sure you stay in the present moment the entire time. >>

1

Una volta assodate le tecniche per aumentare il piacere dell'esperienza di savouring , ho chiesto ai ragazzi di fare un esercizio : scattare una foto in modalità savouring , oppure portare una foto o un'immagine che si condiderasse adatta all'attività per essere condivisa con i compagni .

La lezione successiva , chiaramente , ho chiesto ai ragazzi di mostrare le foto e di cercare di

1 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – SAVOURING – dott.ssa L. SANTOS https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being/supplement/jdYj3/savoring-gratitude

Quando si prova un'esperienza di “ savouring “, occorre applicare delle tecniche che aumentino la percezione piacevole . Queste tecniche includono : condividere l'esperienza con un'altra persona , pensare a quanto si è fortunati potendo esperire un momento fantastico , raccogliere un oggetto per ricordo o scattare una foto di questa esperienza ed essere sicuri di vivere il momento esclusivamente nel presente . ( traduzione mia )

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condividere il sentimento positivo che ne traevano con i membri del gruppo . Ho chiesto inoltre di argomentare i motivi che li avevano spinti a scegliere proprio quel soggetto . Attraverso il ricordo e la condivisione l'esperienza riprendeva consistenza e i ragazzi potevano rivivere le sensazioni positive ed esprimere la loro gioia nel parteciparle insieme agli altri .

Abbiamo così capito che essere felici da soli è meno divertente che essere felici in gruppo , che assaporare qualcosa di delizioso o ammirare qualcosa di bellissimo dividendo l'esperienza con un'altra persona ci rende doppiamente soddisfatti e che le nostre emozioni sono spesso simili a quelle di chi ci sta attorno . Abbiamo anche compreso che la presenza degli altri nelle esperienze positive è utile per perpetrare nel tempo il ricordo e la densità dell'emozione e , conseguentemente ,

anche la positività di quell'esperienza .

<< We found that sharing an experience with another person, without communicating, amplifies one’s experience. Both pleasant and unpleasant experiences were more intense when shared. […]

shared experiences are amplified compared with unshared experiences, it could also be the case that shared experiences are more enjoyable in general. >>

1

KINDNESS

<< Research shows that happy people are motivated to do kind things for others

. >>2

<< We also explored possible mechanisms that might link kindness to subjective happiness. We assumed that various emotional, motivational and cognitive processes influence the recognition and enactment of kind behaviors and thereby might affect subjective happiness. >> 3

1 Boothby E .J. , Clarck M.S. , Bargh J.A. , “Shared experience are amplified “ , Journal of psychology , 2014 https://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/0956797614551162

Abbiamo scoperto che condividere un'esperienza con un'altra persona , senza comunicare , amplifica la percezione dell'esperienza individuale . Sia sensazioni piacevoli che sgradevoli vengono amplificate quando condivise . Le esperienze condivise sono più piacevoli di quelle non condivise , potremmo dire che le esperienze condivise siano in generale più gradevoli .

2 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – KINDNESS – dott.ssa L. SANTOS

https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being/supplement/jyKNX/kindness-social-connection La ricerca mostra che le persone felici sono motivate a compiere gesti gentili verso gli altri ( traduzione mia )

3

OTAKE K . , “ Happy people become happier through kindness: a counting kindnesses intervention ” Journal of happiness studies, 7(3), 361-375.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1820947/

Abbiamo inoltre indagato sui possibili meccanismi che potrebbero correlere la gentilezza e la felicità individuale . Partiamo dal presupposto che vari processi emozionali , motivazionali e cognitivi influenzano il riconoscimento e la promozione di comportamenti gentili e in tal modo potrebbe influire sulla felicità soggettiva . ( traduzione mia )

(15)

<<

If people experience positive emotions and optimal social conditions as a result of their own kindness, an upward spiral may be created. [ … ] We conclude that our “counting kindnesses”

intervention might be a useful tool for the deliberate promotion of well-being.

>> 1

A parer mio la gentilezza dovrebbe essere imposta come regola sociale : “ Ama il prossimo tuo come te stesso “ , indipendentemente dai suoi effetti sul benessere personale . Essa , infatti , apre la strada alla comunicazione , alla disponibilità verso l'altro , all'amore e alla generosità . E' facile immaginare come un atto di gentilezza possa migliorare i sentimenti di tutti i partecipanti a questo meraviglioso evento : chi lo riceve è certamente compiaciuto e gratificato dalla bellezza dell'emozione , determinata dall'essere riconosciuto e amato dal prossimo . Chi lo compie si arricchisce di due enormi vantaggi : la consapevolezza della propria positività nell'esperire quel momento e la gratitudine e l'affetto ricevuti in cambio dalla persona cui ha dedicato un pensiero gentile .

Mi sembrava decisamente riduttivo il fatto che potessero usufruire di una lezione tanto importante solo i ragazzi del piccolo gruppo , così ho concordato con la collega di lettere un'attività con l'intero gruppo-classe . Quest'ultimo , infatti , come già descritto nella presentazione del caso ( pag.4 ) , presenta alcune particolarità , tra cui la tendenza di alcuni a prevaricare sugli altri . In particolare un ragazzo , che qui chiamerò Andrea , usa modi molto provocatori nei confronti dei compagni e , talvolta , anche verso gli adulti . Essendo un ragazzino insicuro , Andrea cerca di affermare se stesso ridicolizzando e sminuendo alcuni compagni , in particolare ovviamente quelli più fragili . Pur essendo intervenuti con vari strumenti punitivi e con numerosi tentativi di farlo ragionare , Andrea continua a bullizzare i compagni , creando spesso situazioni critiche in cui in passato sono intervenuti addirittura i genitori . Come si può facilmente immaginare , in breve , la situazione è precipitata e lo scontro si è spostato dalla classe ai nuclei famigliari .

Abbiamo inizialmente proposto un percorso utilizzando il sito http://paroleostili.com/ : abbiamo riflettuto sull'uso delle parole , facendoci guidare dal manifesto della comunicazione non ostile

2

e commentandolo in classe con i ragazzi . Chiaramente abbiamo ritenuto opportuno evidenziare che

1 Ivi

Se le persone ricavano emozioni positive e condizioni sociali ottimali come risultato della loro gentilezza si può creare una spirale di crescita [ … ] Concludiamo dicendo che il nostro intervento di “ conteggio delle gentilezze “ potrebbe essere una strategia per la deliberata promozione del benessere . ( traduzione mia )

2 http://paroleostili.com/manifesto/

Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa per creare una Rete rispettosa e civile, che ci rappresenti e che ci faccia sentire in un luogo sicuro. Scritto e votato da una community di oltre 300 comunicatori, blogger e influencer, è una carta con 10 princìpi utili a ridefinire lo stile con cui stare in Rete.

(16)

la comunicazione non deve essere corretta solo quando si utilizano i social network , ma anche nella vita di tuttti i giorni , specie a scuola .

Abbiamo quindi chiesto loro di scrivere su un biglietto un giudizio negativo su se stessi che non avrebbero mai voluto sentirsi dire da nessuno . Abbiamo inserito tutti i biglietti in una scatola e abbiamo chiesto loro di pescare un biglietto a caso . Dopo averlo letto abbiamo raccolto tutti i fogli incollandoli su un cartellone intitolato PAROLE OSTILI .

Abbiamo proposto successivamente di scrivere una frase gentile su un biglietto , in forma anonima e generica , cioè non riferita ad una persona specifica . Abbiamo poi nuovamente messo tutti i biglietti ripiegati all'interno di una scatola ; in ordine alfabetico , ognuno degli studenti ha pescato un biglietto , l'ha letto e conservato . Abbiamo quindi realizzato un cartellone con i messaggi positivi scritti sui biglietti , intitolato PAROLE GENTILI .

I cartelloni sono stati appesi in classe e molti ragazzi si sono dimostrati entusiasti del percorso proposto , specie gli individui più fragili e vessati , che hanno sperato di veder aumentare la gentilezza a discapito dell'ostilità .

Innescare la spirale della gentilezza non è semplice , ma gettarne i semi nelle giovani menti di questi ragazzi è stato davvero emozionante .

SOCIAL CONNECTION

Appare singolare pretendere di insegnare questo tool ai ragazzi , che noi immaginiamo sempre iper- connessi . La connessione che vivono , tuttavia , è spesso superficiale , quando non addirittura negativa , improntata a confronti svalutanti o problematici , anziché ad uno scambio relazionale che sia fondante di una crescita personale o del reciproco rispetto .

<< Being attached to friends and partners with whom we can share intimate thoughts has two effects, believed Francis Bacon (1625): "It redoubleth joys, and cutteth griefs in half." >>

1

Collegato al percorso sulla gentilezza è comprendere come la vicinanza di qualcuno che per noi è importante può cambiare il nostro modo di percepire il benessere . Abbiamo già evidenziato , ad esempio , come condividere le esperienze possa essere un acceleratore del benessere . Poniamo l'attenzione sugli aspetti relazionali e su quanto abbiamo in realtà bisogno delle persone che ci

1

American Psychologist , January 2000 , David G. Myers “The Funds, Friends, and Faith of Happy People “

Essere legati ad amici e parenti con cui possiamo condividere pensieri intimi ha due effetti , come diceva Francis Bacon ( 1625 ) : “ Raddoppia la gioia e dimezza il dolore “ ( traduzione mia )

(17)

circondano , senza le quali la nostra esistenza sarebbe quantomeno solitaria .

<< Having a social connection is good for all kinds of health related stuff [ … ] The solitude condition is the lowest one [ … ] They get a big boost in positivity when they do the connection >>

2

Ho chiesto ai ragazzi di ragionare su come si sentano quando sono soli in momenti di stress o di difficoltà . Abbiamo dibattuto a lungo sul significato di solitudine e di vicinanza , su come non tutte le vicinanze siano gradite , ma alcune siano certamente in grado di migliorare sensibilmente il nostro umore . Ho poi posto l'attenzione sulle persone sole : ho chiesto ai ragazzi di immaginare perchè una persona possa , ad un certo punto , ritrovarsi in uno stato di solitudine . Spesso si associa il concetto di solitudine con quello di vecchiaia : conseguentemente al decesso del coniuge , per esempio , molte persone restano sole e , magari , hanno figli che vivno lontani e non si possono occupare di loro .

<< Solitudine non significa stare da soli - si legge in un articolo del Wall Street Journal dedicato alle ricerche -. Puoi essere contento anche stando da solo. La solitudine è ciò che sente chi è socialmente isolato, si ha quando c'è una un mancato collegamento tra le relazioni sociali desiderate e le vere relazioni. È importante capire cosa la solitudine può fare al tuo cervello - ad esempio, può renderlo super attento alle possibili minacce e bravo ad auto-preservarsi. Sentirsi isolati può significare che hai bisogno di reinterpretare la visione delle tue interazioni sociali >>

2

Per comprendere meglio che , talvolta , si è costretti a fare i conti con condizioni che non derivano da scelte , ma da accadimenti indipendenti dalla nostra volontà , ho cercato di far ragionare i ragazzi sulle situazioni proponendo personaggi differenti . Il ricco manager americano , per cominciare , che possiede una grande e lussuosa villa con piscina , ma che non ha amici che vadano a trovarlo . La cantante famosissima che , nonostante il talento e la bellezza , non trova nessuno che le voglia bene e che , alla fine , decide di suicidarsi . Lo studente , brillante e affascinante , che decide di andare a perfezionare gli studi in un paese straniero , ma laggiù è solo e in difficoltà con la lingua . Lo sportivo che ha un nuovo e remunerativo ingaggio , trovandosi però di colpo tra perfetti estranei e circondato da incomprensioni e invidia . Il piccolo migrante , i cui genitori disperati hanno infilato in un barcone destinato ad attraversare il Mediterraneo e che si trova solo tra adulti

2 COURSERA – THE SCIENCE OF WELL-BEING – SOCIAL CONNECTION – dott.ssa L. SANTOS https://www.coursera.org/learn/the-science-of-well-being/lecture/TrNRe/social-connection

Avere connessioni sociali è positivo per ogni aspetto della salute ad esso correlato … la condizione di solitudine è quella con il livello più basso … ottengono una grossa spinta positiva , quando attuano la connessione sociale ( traduzione mia )

2 https://www.huffingtonpost.it/2015/09/23/cervello-solitudine-funziona-modo-diverso-ricerca_n_8182468.htm

(18)

sconosciuti e in una situazione di enorme paura e fragilità .

<< « Dove sono gli uomini? » riprese poi il piccolo principe. « Si è un po' soli nel deserto... » .

« Si è soli anche fra gli uomini » disse il serpente. >>

1

Da tutto il ragionamento sulla solitudine e i suoi molti aspetti ( alcuni studenti sono riusciti a capire che si può essere soli anche quando si è circondati da molte persone , se queste non sono interessate a noi o ai nostri problemi ) , siamo riusciti ad estrapolare l'importanza delle connessioni sociali , dell'amicizia , dell'amore , dell'avere qualcuno che ci vuole bene e ci accetta per quello che siamo , con tutti i nostri pregi e i nostri difetti .

Li ho invitati a riflettere attentamente sugli argomenti trattati e ho proposto loro di cercare di conoscere nuove persone , oppure di andare a trovare una vecchia conoscenza , oppure semplicemente di uscire nel pomeriggio con un amico o amica abituale , gustandosi però la relazione , la prossimità , il piacere di ricordare qualche episodio vissuto insieme , sperimentando così su se stessi il boost dell'amicizia e valorizzando la positività dell'interconnessione umana .

GRATITUDE

Considero questo lo step più complesso , forse perchè sono consapevole che gli adolescenti sono restii ad essere riconoscenti in particolare verso gli adulti , specie quando provengono da nuclei famigliari problematici . Siamo partiti quindi da considerazioni generali , riguardanti come ci si sente quando si è in difficoltà e quando non si riesce da soli a risolvere un problema o a superare un ostacolo . Continuando il ragionamento , ho chiesto loro di immaginare una situazione molto stressante , quindi di pensare a chi avrebbe potuto aiutarli a risolvere il dilemma . Successivamente abbiamo fatto un elenco di possibili “salvatori” , cioè di quelle persone che accorrono in nostro aiuto quando ne abbiamo bisogno . Finito l'elenco , ho chiesto loro di spiegarmi che tipo di sentimento provassero nei confronti di queste persone in particolare e così siamo arrivati alla definizione di gratitudine .

Abbiamo evidenziato come sia giusto essere riconoscenti verso chi ci protegge e ci aiuta , analizzando come la gratitudine possa andare a braccetto con la gentilezza : tanto perchè chi ci aiuta

1 Antoine de Sait-Exupéry , “ Il piccolo principe “

(19)

è , in effetti , gentile , tanto perchè , ricevendo aiuto o sostegno , ci sentiamo poi di comportarci in modo gentile verso chi si è occupato di noi .

<< Gratitude is an important human strengths that contributes to subjective happiness showed that grateful individuals were especially appreciative of the contribution of others to their happiness […]

suggested that grateful persons would further be characterized by the appreciation of life's simple pleasures. These results imply reciprocal relationships among gratitude, subjective happiness, and good social relationships. Consequently, compared with unhappy people, happy people report close and satisfying relationships and feel more gratitude in their lives . >>

1

Ho cercato di portare l'attenzione dei ragazzi su un semplice esercizio della gratitudine : ho chiesto di pensare a qualcuno che fosse davvero importante per loro e , senza dire chi fosse , dovevano riflettere sul perchè provassero gratitudine nei confronti di questa persona . Ho poi chiesto di scrivere un biglietto di ringraziamento . Non ho dato indicazioni particolari sulla modalità di realizzazione dello scritto , o su cosa dovesse contenere , ho chiesto però che fosse chiaramente un biglietto che esprimesse gratitudine e di consegnarlo personalmente al destinatario , perchè in questo modo l'effetto positivo dell'attività si potesse rivelare al massimo .

Ho cercato quindi di spostare l'attenzione sul concetto che possiamo anche essere grati verso la vita , verso la natura , verso le forze cosmiche o verso una divinità , se siamo religiosi .

<< Cultivate the habit of being grateful for every good thing that comes to you, and to give thanks continuously. And because all things have contributed to your advancement, you should include all things in your gratitude.>>

2

<< The feeling of gratitude involves two stages : first comes the acknowledgment of goodness in one’s life. In a state of gratitude, we say yes to life. We affirm that all in all, life is good […]

Second, gratitude is recognizing that some of the sources of this goodness lie outside the self. At 1

OTAKE K . , “ Happy people become happier through kindness: a counting kindnesses intervention ” Journal of happiness studies, 7(3), 361-375.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1820947/

La gratitudine è un importante punto di forza umano che contribuisce alla felicità personale , mostrando che gli individui che provano gratitudine apprezzano particolarmente il contributo che gli altri danno alla loro felicità e suggerendo che le persone grate sono ulteriormente caratterizzate dall'apprezzamento dei semplici piaceri della vita . Questi risultati implicano una reciproca relazione tra gratitudine , felicità individuale e buone relazioni sociali . Conseguentemente , paragonate alle persone infelici , le persone felici hanno relazioni intime e soddisfacenti e sperimentano maggiormente la gratitudine nella loro vita . ( traduzione mia )

2

Ralph Waldo Emerson - https://positivepsychologyprogram.com/gratitude-appreciation/

Coltiva l'abitudine alla gratitudine per ogni buona cosa ti accada e ringrazia continuamente . E siccome ogni cosa ha contribuito al tuo avanzamento , puoi includere ogni cosa nella tua riconoscenza ( traduzione mia )

(20)

this stage, the object of gratitude is other-directed; one can be grateful to other people, to animals, and to the world, but not to oneself. >>

1

In quest'ottica eterodiretta abbiamo discusso insieme su quali potessero essere i destinatari della nostra gratitudine e quanti elementi positivi potevamo scoprire insieme per fare una scaletta delle gratitudini . Abbiamo iniziato con il fatto che abbiamo nel piatto il cibo tutti i giorni e che , per questo , potevamo essere grati a chi andava a fare la spesa ; ho fatto notare che la possibilità di andare a scuola è un'esclusiva delle società più civilizzate e , nonostante in fondo i ragazzi non pensino davvero di essere fortunati ad andare a scuola , hanno saputo riconoscere che è un'opportunità che viene offerta loro e senza la quale la vita sarebbe più difficile . Alla fine del ragionamento abbiamo concluso che , a dispetto delle apparenze , siamo molto fortunati e che , anche di questo , dobbiamo essere grati .

MEDITAZIONE

<< Meditation practice produced increases over time in daily experiences of positive emotions, which, in turn, produced increases in a wide range of personal resources (e.g., increased mindfulness, purpose in life, social support, decreased illness symptoms). In turn, these increments in personal resources predicted increased life satisfaction and reduced depressive symptoms. >>

2

Mi sono a lungo interrogata sull'opportunità di fornire ai ragazzi questo strumento . Da un lato , infatti , so bene che la meditazione non è di semplice realizzazione , specie per individui molto giovani e troppo esuberanti . La percezione di se stessi in stato di immobilità disorienta i ragazzi , che si sentono quasi incatenati e , di fatto , rifiutano l'attività . Le posizioni tradizionalmente legate all'attività della meditazione risultano astruse e bizzarre e gli adolescenti si sentono ridicoli e messi

1 Emmons R.A. , .McCullough M.E. , “Counting Blessings Versus Burdens: An Experimental Investigation of Gratitude and Subjective Well-Being in Daily Life” , Journal of Personality and Social Psychology , 2003, Vol. 84, No.

2, 377–389

Il sentimento della gratitudine si sviluppa in due fasi : in primo luogo sopraggiunge la consapevolezza della positività della vita di ciascuno . In una condizione di gratitudine noi diciamo “si” alla vita . Affermiamo che la vita è positiva . Nella seconda fase la gratitudine è riconosciuta come una delle fonti di questa positività che si trova al di fuori di se stessi . In questa fase l' oggetto della gratitudine è diretto altrove ; uno può essere grato verso altre persone , verso gli animali e verso il mondo , ma non nei confronti di se stesso . ( traduzione mia )

2 Fredikson B.L. , Cohn M.A. , Coffey K.A. , Pek J . , Finkel S.M. , “Open Hearts Build Lives: Positive Emotions, Induced Through Loving-Kindness Meditation, Build Consequential Personal Resources “ , 2011

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3156028/

La pratica della meditazione accresce le emozioni positive nell'esperienza quotidiana e , in aggiunta , produce un incremento in una vasta gamma di capacità personali ( ad esempio maggior consapevolezza , determinazione , sostegno sociale , diminuiizione della sintomatologia nelle malattie ) . D'altra parte , questo incremento di risorse personali lascia intravedere l'aumentata soddisfazione relativamente ai processi di vita e riduce i sintomi depressivi .

(21)

in discussione , specialmente i maschi . La meditazione andrebbe insegnata da piccoli , quando la mente del bambino è ancora una massa da formare e quando la percezione di sé è ancora così spontanea da non ritenere di alcun conto l'essere giudicati in funzione di ciò che si fa o delle modalità che si mettono in atto per realizzarlo . Nel periodo dell'adolescenza mettersi in discussione con un percorso sconosciuto e starmpalato può risultare molto difficile . Ho quindi deciso di proporre delle visualizzazioni , riprendendo il concetto di savouring che i ragazzi avevano interiorizzato così approfonditamente . Ho chiesto loro di scegliere un'immagine mentale e di concentrarvisi . L'attività è stata svolta restando normalmente seduti al banco . I ragazzi hanno proposto il mare , così abbiamo iniziato l'esercizio : ad occhi chiusi , costruendo nella mente l'immagine dell'acqua e delle onde , la sabbia , la sensazione di calore che riceviamo quando camminiamo a piedi nudi , il contrasto di temperatura rispetto all'acqua , molto più fredda . Poi ho chiesto di immaginare il vento , ricordare l'odore , l'umidità , la sensazione di relax quando ci si sdraia sulla spiaggia a prendere il sole . Ho chiesto loro di concentrarsi particolarmente su questa sensazione : il corpo è rilassato , il battito cardiaco rallenta , la respirazione è controllata , calma . Ho chiesto di restare alcuni minuti concentrati su questa immagine mentale , ricordando loro come i pensieri “ altri ” possano interrompere il flusso di positività riducendolo drasticamente , come avevamo già sperimentato direttamente durante l'attività di savouring .

I ragazzi hanno dato un feedback positivo all'attività , che si è rivelata per loro rilassante e interessante ; mi hanno addirittura chiesto di riprovare .

Dimostrandosi sempre più coinvolti nel percorso hanno proposto una nuova ambientazione ,

stavolta la cascata in montagna . Di nuovo abbiamo iniziato la visualizzazione , stavolta aiutandoci

con una delle immagini che avevamo utilizzato per il savouring . Una volta visualizzata

accuratamente l'immagine , rappresentata mentalemte con dovizia di particolari , abbiamo

focalizzato l'attenzione sui colori , gli odori , la temperatura , la luce , lo spazio , il canto degli

uccellini e il ronzio degli insetti , il rumore dell'acqua in caduta , la forza della natura . A questo

punto ho voluto esagerare tentando di chiedere loro di sentirsi parte dell'immagine che avevano

visualizzato , come se fossero un elemento del quadro mentale che stavano disegnando . Mi

aspettavo delle resistenze , invece hanno saputo accettare l'indicazione e hanno provato a fare ciò

che veniva chiesto loro . Ho chiesto loro di lasciarsi permeare completamente dalla sensazione di

appartenenza all'immagine e dalla calma e dalla serenità . Al termine della visualizzazione i ragazzi

hanno detto che era stata “ anche meglio di quella di prima “ .

(22)

<< Nelle nostre scuole manca quasi completamente quello che Gordon chiama “tempo personale“ . Adulti e bambini , afferma , devono poter restare un po'da soli con se stessi per potersi ricaricare , pensare , riflettere . Proponendo una serie di possibili idee per restituire il “ tempo personale “ ai bambini , Gordon, tra l'altro , indica il valore di passeggiate solitarie per sentieri esterni alla scuola e suggerisce l'utilizzo di angoli tranquilli di meditazione in un prato , sotto gli alberi , nel silenzio . La calma , la pace , la goia , contattate nel silenzio vanno a costruire le fondamenta di una sana crescita globale dell'individuo >>

1

<< Il governo inglese ha deciso di introdurre la meditazione mindfulness come materia in 370

scuole inglesi con l'obiettivo di migliorare la salute mentale dei ragazzi. La sperimentazione andrà avanti fino al 2021 >>

2

Chissà , forse in futuro accadrà anche nelle scuole italiane . Di sicuro mi sento di affermare che non solo gli studenti devono avvicinarsi alla meditazione consapevole , ma anche i loro genitori , parenti e insegnanti .

CONCLUSIONI

<< Il nostro obiettivo non deve essere solo quello di formare leader , manager e collaboratori […] , ma anche e soprattutto quello di insegnare loro a credere nella possibilità di migliorarsi >>

3

<< I grandi insegnanti credono nella crescita dell'intelletto e del talento e sono affascinati dal processo di apprendimento >>

4

<< In ogni bambino è presente una scintilla di creatività , di gioia e di energia : questo potenziale interiore è illimitato ed è compito dell'insegnante risvegliarlo per farlo espandere . Inoltre , come dice anche lo psicologo umanista Carl Rogers “ l'individuo possiede i mezzi per realizzare le proprie potenzialità e diventare qualcosa di più di quel che è al momento presente “ >>

5

1 Fioretti G. , “La porta della felicità “ , ed. La Meridiana , Bari , 2007 , pag . 14 2 https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/30447-mindfulness-scuole-inglesi 3 Carol S . Dweck , “ Mindset” , FRANCO ANGELI , Milano 2013 , pag . 165 4 Ivi , pag. 222

5 Fioretti G. , “La porta della felicità “ , ed. La Meridiana , Bari , 2007 , pag . 11

(23)

Non so se il percorso che ho costruito sarà veramente utile ai ragazzi del mio piccolo gruppo . Sicuramente il progetto è stato accettato e portato avanti con positività e gioia . Ho visto crescere la consapevolezza in questi quattro soggetti , che , da un livello zero di conoscenza degli aspetti psicologici del vivere quotidiano , sono diventati dei giovani sperimentatori di possibilità , di strategie , di nuove conoscenze e abilità .

Dopo il percorso ho chiesto nuovamente loro di valutare questi aspetti : quello del vissuto momentaneo , del qui ed ora dell'ora di benessere , la loro percezione e il loro coinvolgimento nel percorso e poi la percezione della propria felicità in senso globale , nella proiezione sul futuro o sulla consapevolezza di sé .

Il feedback è stato positivo : hanno dichiarato che l'ora di benessere dovrebbe essere una delle discipline scolastiche , perchè , se non riesce a fornire reali strategie per vivere meglio , almeno regala un momento in una settimana in cui i ragazzi possono concentrarsi su se stesssi , non per esprimere bisogni materiali o egoistiche posizioni adolescenziali , ma scoprirsi esseri umani in divenire , capaci di superare le difficoltà e gli ostacoli della vita , diventando così uomini e donne migliori .

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