Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Buongiorno, buon pomeriggio e buonasera.

Ieri ho avuto l'onore di rivolgermi ai ministri degli esteri dei paesi del G20.

Il fulcro della discussione era su come insieme possiamo riaprire società, economie e confini.

Questo è qualcosa che l'OMS sostiene con tutto il cuore.

I blocchi sono uno strumento schietto che ha avuto un pesante tributo in molti paesi.

Con il giusto mix di misure mirate e su misura, è possibile evitare ulteriori blocchi nazionali.

Diversi paesi stanno utilizzando un approccio basato sui dati per guidare una risposta mirata.

Ciò consente loro di aprirsi con attenzione e in sicurezza, pur rimanendo pronti a rispondere rapidamente a nuovi cluster o eventi amplificati.

Ancora una volta, voglio ribadire le quattro priorità su cui esortiamo i paesi a concentrarsi:

Prevenire eventi di amplificazione.

Consenti alle persone di proteggere se stesse e gli altri.

Concentrarsi sulle basi della salute pubblica.

E proteggere le persone vulnerabili, comprese le persone anziane e quelle con condizioni di base.

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COVID-19 ha predato persone con malattie non trasmissibili come cancro, malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie.

A livello globale, le malattie non trasmissibili ei loro fattori di rischio stanno aumentando la vulnerabilità all'infezione da COVID-19 e la probabilità di esiti peggiori, anche nei giovani.

Le probabilità di sviluppare un COVID-19 grave sono state trovate fino a sette volte

superiori nei pazienti con obesità.

È stato riscontrato che i fumatori sono una volta e mezza più probabilità di avere gravi complicazioni da COVID-19.

E una revisione sistematica ha dimostrato che le persone con diabete hanno 2-4 volte più probabilità di avere sintomi gravi o morire di COVID-19.

La pandemia ha sottolineato l'urgenza di affrontare le malattie non trasmissibili e i loro fattori di rischio.

La prossima settimana è la Settimana globale per l'azione sulle malattie non trasmissibili, che mira ad aumentare la responsabilità da parte di governi, responsabili politici, industrie, università e società civile per ridurre l'onere delle malattie non trasmissibili a livello globale e aumentare la salute e l'uguaglianza.

Oggi, sono lieto di lanciare una serie di pubblicazioni che sono state sviluppate nell'ambito della Task Force inter-agenzie delle Nazioni Unite per le malattie non trasmissibili che richiedono un'azione urgente sulle malattie non trasmissibili durante e oltre la pandemia.

Innanzitutto, chiediamo che le voci delle persone che convivono con malattie non trasmissibili siano ascoltate in tutte le discussioni sulle politiche che le riguardano direttamente.

In secondo luogo, chiediamo che gli strumenti finanziari globali siano estesi ai paesi a basso reddito che richiedono supporto per le malattie non trasmissibili.

In terzo luogo, chiediamo un partenariato di dialogo costruttivo con il settore privato.

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Poiché le persone con malattie non trasmissibili sono ad alto rischio di COVID-19 grave, trovare terapie efficaci per questi pazienti è una priorità assoluta.

All'inizio di questa settimana, l'OMS ha pubblicato nuove linee guida sull'uso dei corticosteroidi per il trattamento di pazienti con COVID-19 grave.

L'evidenza mostra che i corticosteroidi possono salvare la vita per i pazienti che assumono ossigeno e ventilatori.

Tuttavia, i corticosteroidi non aiutano i pazienti con malattia lieve o moderata e possono

essere dannosi.

L'OMS raccomanda pertanto l'uso di corticosteroidi solo nei pazienti gravemente o in condizioni critiche.

Queste linee guida combinano i più alti standard scientifici con l'urgenza necessaria per rispondere a questa pandemia.

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Fornire indicazioni su terapie, diagnostica e vaccini è una parte importante del lavoro dell'OMS.

Garantire l'accesso a questi prodotti è un altro.

Nei prossimi mesi, speriamo tutti di avere buone notizie su un vaccino per COVID-19.

Ma se e quando abbiamo un vaccino efficace, dobbiamo anche usarlo in modo efficace.

Col tempo, con l'aumentare della produzione, vogliamo che tutte le persone ovunque abbiano accesso ai vaccini.

Ma inizialmente, quando l'offerta è limitata, è necessario dare la priorità alla vaccinazione dei lavoratori essenziali e di quelli più a rischio, comprese le persone anziane e quelle con patologie di base.

In altre parole, la prima priorità deve essere vaccinare alcune persone in tutti i paesi, piuttosto che tutte le persone in alcuni paesi.

Questo non è solo un imperativo morale e un imperativo di salute pubblica, è anche un imperativo economico.

Nel nostro mondo interconnesso, se le persone nei paesi a basso e medio reddito perdono i vaccini, il virus continuerà a uccidere e la ripresa economica a livello globale sarà

ritardata.

Quindi, usare i vaccini come bene pubblico globale è nell'interesse nazionale di ogni paese.

Il nazionalismo vaccinale prolungherà la pandemia, non la ridurrà.

Lo strumento COVAX è il meccanismo internazionale concordato per garantire un accesso globale equo ai vaccini. È solidarietà in azione.

COVAX garantisce l'accesso al più grande portafoglio al mondo di vaccini candidati.

Il nostro partner, la Coalition for Epidemic Innovations and Preparedness - CEPI - sta supportando nove candidati vaccini che saranno messi a disposizione della struttura in caso di successo, sette dei quali sono in sperimentazione clinica.

Stiamo anche discutendo su altri quattro vaccini promettenti.

Altri nove candidati che si trovano nelle prime fasi di sviluppo sono in fase di valutazione per l'inclusione nello strumento.

Siamo lieti che 78 paesi ed economie ad alto e medio reddito abbiano ora confermato che parteciperanno allo strumento COVAX e il numero è in crescita. Esorto coloro che non hanno ancora aderito a farlo da parte del 18

di settembre.

Vorrei ringraziare quei paesi ed economie che hanno annunciato pubblicamente che si uniranno a COVAX questa settimana: Germania, Giappone, Norvegia e Commissione Europea.

Ovviamente molti altri paesi si sono uniti e non vediamo l'ora di poter condividere l'elenco completo a tempo debito.

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Sebbene dobbiamo ancora affrontare molte sfide, l'OMS è incoraggiata dai progressi che abbiamo fatto contro questo nuovo virus in 8 mesi.

Con l'unità nazionale e la solidarietà globale, possiamo porre fine a questa pandemia e lo faremo.

Ripeto, con l'unità nazionale e la solidarietà globale, possiamo e porteremo fine a questa pandemia.

Vi ringrazio.