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I Disturbi mentali e interventi sulle malattie non trasmissibili

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 8 - novembre-dicembre 2018 29

A ggiornAmenti

I

l peso globale in termini epide- miologici e di costi dei disturbi mentali è in continua crescita.

Oltre a causare una grande percen- tuale di morbilità i disturbi mentali gravi - DMG - (definiti come un gruppo di condizioni che includono depressione da moderata a grave, disturbo bipolare e schizofrenia e altri disturbi psicotici) sono collegati a esiti di salute peggiori e ad un aumento della mortalità: questi soggetti hanno una mortalità media da due a tre volte superiore rispetto alla popolazione generale, che si traduce in una riduzione dell’aspet- tativa di vita dai 10 ai 20 anni. Su questi presupposti l’OMS ha pub- blicato le nuove linee guida “Mana- gement of physical health condi- tions in adults with severe mental disorders”, con l’obiettivo di miglio- rare la gestione delle condizioni di salute fisica negli adulti con DMG e di supportare la riduzione dei com- portamenti individuali che costitui- scono fattori di rischio.

Una sezione è dedicata al setting delle cure primarie e agli interventi possibili di prevenzione delle malat- tie non trasmissibili, con raccoman- dazioni per la cessazione del tabagi- smo, gestione del peso, prevenzio- ne delle malattie cardiovascolari,

compresa la gestione del diabete e prevenzione delle complicanze, trat- tamento e prevenzione delle malat- tie respiratorie croniche.

þ Principali raccomandazioni

• Tabagismo: per la cessazione del fumo andrebbero considerati sia interventi non farmacologici sia farmacologici (terapia sostitutiva con vareniclina, bupropione e nico- tina), tenendo conto delle controin- dicazioni e delle potenziali intera- zioni tra buproprione e vareniclina con farmaci psicotropi.

• Sovrappeso/obesità: gli interventi sullo stile di vita comportamentale (dieta sana, attività fisica) dovrebbe- ro essere considerati in tutte le per- sone con gravi disturbi mentali in sovrappeso od obesi o a rischio per queste condizioni. La terapia farma- cologica iniziale del disturbo menta- le dovrebbe prendere in considera- zione il farmaco psicotropico con minore propensione all’aumento di peso, tenendo conto dei benefici clinici e dei potenziali effetti avversi.

• Uso di sostanze: interventi non far- macologici (per esempio interventi motivazionali) possono essere con- siderati e adattati ai bisogni delle persone con gravi disturbi mentali e

disturbi da uso di sostanze. Va con- siderato il potenziale rischio di peri- colose interazioni tra medicinali usati per il trattamento di disturbi da uso di sostanze e quelli per i di- sturbi mentali.

• Malattia e rischio cardiovascolare:

possono essere presi in considera- zione appropriati interventi compor- tamentali (dieta sana, attività fisica), che dovrebbero essere adattati alle esigenze di questa popolazione. È auspicabile un approccio multi-pro- fessionale con un piano di gestione strutturato. In presenza di pre-esi- stente malattia CV dovrebbe essere utilizzato un farmaco psicotropico con minore propensione al rischio cardiovascolare, tenendo conto an- che in questo caso dei benefici clini- ci e dei potenziali effetti avversi. È necessario aumentare la consape- volezza delle potenziali interazioni tra i farmaci cardiovascolari e farmaci psicotropi, che possono influire sul sistema CV. Dovrebbero essere mo- nitorati esiti CV e fattori di rischio e se necessario aggiustate le dosi.

• Diabete mellito: nei pazienti con depressione e diabete mellito, può essere considerata la terapia cognitivo-comportamentale. Sem- pre tenendo conto dei benefici cli- nici e dei potenziali effetti avversi dovrebbe essere utilizzato di un farmaco antipsicotico con una mi- nore propensione alla produzione di iperglicemia.

Disturbi mentali e interventi sulle malattie non trasmissibili

n p

siChiatria

• WHO. Management of physical health conditions in adults with severe mental disorders 2018. www.who.int

Bibliografia Bibliografia

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