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Academic year: 2022

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parte 3

Il rendiconto

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4.1 VALORI, STRATEgIE E PRINCIPI gUIDA

Il principio fondamentale cui si informa l’amministrazione Borghi con le strategie e i valori che ne con- seguono è il concetto di “sviluppo sostenibile”.

Lo sviluppo sostenibile è stato definito come quello che soddisfa i bisogni delle generazioni pre- senti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.

Dopo la conferenza di rio (1992) e il vertice di Johannesburg (2002), il dibattito sul concetto di sviluppo sostenibile è maturato in molteplici direzioni, raccogliendo anche numerose critiche basate per lo più sull’impossibilità di uno sviluppo continuo e duraturo per tutte le popolazioni (es. Latou- che), e sull’eccessiva genericità e debolezza del termine “sostenibilità”.

ciò che emerge sempre più, comunque, è come il perseguimento dello sviluppo sostenibile dipenda dalla capacità di coniugare la dimensione ambientale con quella economica e sociale.

Per sostenibilità ambientale si intende la capacità di assicurare livelli di qualità ambientale adatti alla vita attuale e futura di uomini, animali e piante, permettendo il rinnovamento delle risorse e con- sentendone la fruibilità; con il termine di sostenibilità economica si intende la capacità, attraverso un uso accorto e razionale delle risorse, di produrre e mantenere all’interno di un territorio il massimo del valore aggiunto; la sostenibilità sociale può essere invece definita come la capacità di garan- tire, in un contesto di coesione sociale, condizioni di benessere (sicurezza, salute, istruzione) equa- mente distribuite per classi e per genere.

tali dimensioni non sono più da considerare come elementi indipendenti tra loro, ma come elementi che, contribuendo insieme al raggiungimento di un fine, vanno analizzati secondo una visione si- stemica. Da un punto di vista decisionale tale concetto significa che ogni intervento di programma- zione deve tenere conto delle reciproche interrelazioni: nel caso in cui le scelte di pianificazione privilegino solo una o due delle sue dimensioni non si verificherà uno sviluppo sostenibile.

Sociale

vivibile equo

rea alizzab bile so ostenibil ile

Ambientale Economico

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Le tre dimensioni sono interdipendenti tra loro, elemento che il lavoro di programmazione dell’am- ministrazione ha tenuto presente e che, quindi, va assunto come asse comunicativo nella relazione rendicontale.

L’aspetto economico è già stato trattato nella parte 2 di questo bilancio. In questa sezione vengono rendicontate soprattutto le ultime due dimensioni (ambientale e sociale) nella consapevolezza, tut- tavia, che questo documento non rappresenta un “bilancio di sostenibilità” perché per redigere que- st’ultimo occorrono più indicatori, parte dei quali però, sono correlati a fattori economici, ambientali e sociali del tutto indipendenti dalle politiche di un’amministrazione comunale.

Il bilancio sociale, invece, mira più semplicemente a rendicontare le attività e gli interventi realizzati dall’amministrazione rispetto agli obiettivi che si è posta e agli ostacoli incontrati, in modo da dare trasparenza alla propria azione.

I valori che informano l’attività quotidiana dell’amministrazione Borghi sono l’attenzione e l’ascolto verso i cittadini, il perseguimento di risposte sollecite alle esigenze espresse, il miglioramento della qualità della vita, la tutela della salute pubblica, le politiche di sicurezza, integrazione e inclusione so- ciale al fine di contribuire alla crescita della collettività.

corrette politiche di bilancio, attenzione ai grandi temi della viabilità, dell’ambiente o di tutti quelli che riguardano la crescita culturale e sociale, valorizzazione delle risorse del territorio sono solo al- cune delle strade indicate dal “Programma di mandato” del Sindaco.

In riferimento a questi obiettivi e con tali linee d’azione in mente, l’attuale Sindaco ha impostato la sua attività e quella dei suoi collaboratori su alcuni valori collaborativi fondamentali:

• lavoro di squadra: un gruppo di lavoro affiatato per il benessere della cittadinanza;

• ascolto: attenzione verso le idee di tutti;

• partecipazione: stimolo all’attiva interazione dei cittadini;

• trasparenza: rispetto delle regole e chiarezza della propria azione;

• concretezza: attenzione a tutti i problemi;

• coerenza: alle parole devono sempre seguire i fatti.

4.2 I PORTATORI D’INTERESSE

Per “portatore di interesse” (o, nella terminologia anglosassone, stakeholder) si intendono quei sog- getti, individuali o collettivi, che possono essere influenzati dalle attività del comune o, viceversa, in- fluenzare il comune nella sua capacità di formulare strategie e conseguire i propri obiettivi. È a loro che il bilancio sociale si rivolge, riconoscendo nei loro confronti un dovere di trasparenza e una re- sponsabilità per le risorse che il comune utilizza, per le scelte che opera e per i risultati che produce.

un percorso completo prevedrebbe un dialogo strutturato con i rappresentanti delle varie categorie di portatori di interesse, dalla fase della definizione degli obiettivi alla loro realizzazione, nella con- duzione delle attività ordinarie, fino alla valutazione dell’operato dell’amministrazione. Il coinvolgi- mento dovrebbe essere esteso alle modalità di costruzione del bilancio sociale, al fine di renderlo sempre più uno strumento di dialogo e di confronto condiviso, sia per quanto riguarda la struttura e il contenuto delle informazioni fornite, sia con riferimento al processo di rendicontazione. Il comune di treviglio non si è ancora dotato di un sistema fortemente strutturato che consenta l’organizzazione specifica e formalizzata di questo “dialogo”. tuttavia, la “voce” dei suoi interlocutori è stata “ascol- tata” grazie agli stretti rapporti esistenti tra i rappresentanti della struttura e i rappresentanti delle varie categorie dei portatori di interesse, rapporti che hanno consentito di acquisire conoscenza e valuta-

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zioni di ritorno. Questa “voce” ha dunque avuto grande influenza nell’indirizzare l’attività dell’am- ministrazione. resta comunque auspicabile una strutturazione più organica e una formalizzazione di questo costante dialogo.

I portatori d’interesse per eccellenza sono, ovviamente, i cittadini in quanto destinatari finali dell’in- tera attività dell’ente. a seconda delle aree di attività nelle quali sono coinvolti, i cittadini rientrano in specifiche categorie di portatori d’interesse nella loro veste di cittadini–utenti, cittadini–studenti, cittadini–contribuenti, cittadini–associazioni e così via. Naturalmente, il comune ha anche portatori di interesse che non sono cittadini trevigliesi, come, ad esempio, i fornitori, i contribuenti non resi- denti, gli studenti fuori sede. anche altri enti (come i comuni limitrofi, la Provincia o la regione), le aziende sanitarie, i ministeri e così via, sono a loro volta portatori d’interesse.

La mappa che segue introduce una rappresentazione generale di alcune categorie di portatori d’in- teresse, demandando alle mappe dei portatori specifiche a ogni area l’esemplificazione dettagliata degli stessi.

mAPPA gENERALE DEI PORTATORI DI INTERESSE

4.3 L’OPERATO

Per dare concretezza ai valori sopra descritti, l’amministrazione Borghi, in linea con le dimensioni pertinenti al concetto di sostenibilità, ha individuato due grandi aree di intervento, oltre al risana- mento dei conti pubblici già rendicontato nel capitolo precedente:

1. sostenibilità ambientale, che comprende ambiente e territorio

2. sostenibilità socio–culturale, che include assistenza, cultura e istruzione, comunicazione e sicurezza

1. SOSTENIBILITÀ AmBIENTALE

Nel definire la sostenibilità ambientale riteniamo opportuno citare anche la definizione indicata nella carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (nota anche come carta di aalborg):

“Sostenibilitàambientalesignificaconservareilcapitalenaturale.Neconseguecheiltasso diconsumodellerisorsematerialirinnovabili,diquelleidricheediquelleenergetichenon deveeccedereiltassodiricostituzionerispettivamenteassicuratodaisisteminaturaliecheil

Comune

contribuenti

direzioni sanitarie dipendenti

comunali

studenti cittadini

pubbliciEnti creditori

commercianti utenti

servizi alla persona

fornitori associazioni

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tassodiconsumodellerisorsenonrinnovabilinonsuperiiltassodisostituzionedellerisorse rinnovabilisostenibili.

Sostenibilitàdalpuntodivistaambientalesignificaanchecheiltassodiemissionedegli inquinantinondevesuperarelacapacitàdell’atmosfera,dell’acquaedelsuolodiassorbiree trasformaretalisostanze.

Inoltrelasostenibilitàdalpuntodivistaambientaleimplicalaconservazionedella biodiversità,dellasaluteumanaedellaqualitàdell’atmosfera,dell’acquaedeisuolialivelli sufficientiasostenereneltempolavitaeilbenesseredegliesseriumani,nonchédegli animaliedeivegetali”.

A. AmBIENTE

mAPPA DEI PORTATORI D’INTERESSE

OBIETTIVI

Gli obiettivi specifici dell’area sono stati i seguenti:

• risparmio energetico

• aumento della raccolta differenziata e della pulizia della città

• riqualificazione ambientale del parco del cerreto

• sviluppo del PLIS

• monitoraggio ambientale e censimento dei manufatti contenenti amianto

• nuove norme per la gestione del rumore

• gestione e controllo delle attività di bonifica e di cava

• gestione dei rischi di incidente rilevante

• avvio del rapporto sullo Stato dell’ambiente

• gemellaggio e sviluppo del confronto interculturale.

Comune

concessionari rogge comunali

aziende produttive Consulta

per la pace e solidarietà

Consulta per l’ambiente cittadini

associazioni commercianti Comuni

limitrofi

enti di competenza

ambientale

aziende sanitarie associazioni

intercultura

sovraordinatienti

associazioni ambientaliste

e animaliste

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OBIETTIVO 1 – RISPARMIO ENERGETICO

L’amministrazione intende incrementare e sostenere, sia per gli immobili privati, sia per gli immobili di proprietà pubblica, lo strumento del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti al- ternative come mezzo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.

INTERVENTI REALIzzATI

• collegamento del rendimento energetico degli edifici alla riduzione degli oneri urbaniz- zativi. Il comune di treviglio, con delibera n. 9 di consiglio comunale del 14 febbraio 2008, ha eseguito una revisione degli oneri di urbanizzazione da versare per gli interventi edilizi di ristrutturazione e di nuova costruzione. entro questa previsione di adeguamento (che ha privilegiato con costi minori il recupero di edifici), è stata introdotta una speciale disciplina per incentivare la qualificazione energetica degli edifici: gli interventi che mi- gliorano il livello di “rendimento energetico” degli edifici rispetto al minimo stabilito dalla normativa nazionale e regionale, vengono premiati con una riduzione, commisurata al- l’intervento, degli oneri di urbanizzazione, riduzione che arriva fino al 30%. ad esempio:

se il progetto prevede un consumo pari a quello minimo di legge non si ottiene alcuna ri- duzione, ma se vengono migliorate le “prestazioni” in termini di consumo (kWh/mq/anno) del 15% si ha diritto a una riduzione oneri del 15%). tale obiettivo è raggiungibile sia migliorando la capacità dell’edificio di consumare meno (ad esempio con buoni impianti e buoni sistemi di isolamento del calore), sia attraverso l’impiego di si- stemi di produzione di energia (pannelli di solare termico e fotovoltaici, sonde geotermi- che…).

• analisi energetiche sugli edifici comunali per la ricerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista economico e ambientale (spesa € 48.800, finanziata tramite contributo della ca- rIPLo) che ha portato alla redazione di un “rapporto di diagnosi energetica” che sug- gerisce i vari interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà comunale finalizzati al miglioramento del rendimento energetico. Sul sito Internet del comune è disponibile l’opuscolo relativo a questo intervento.

• Installazione pannelli fotovoltaici per l’alimentazione della scuola elementare mozzi.

RISULTATI

Incentivazione, tramite la riduzione del pagamento degli oneri urbanizzativi, alla realizzazione di edi- fici improntati al risparmio energetico. avvio dell’applicazione della logica di risparmio energetico sugli edifici di proprietà comunale con conseguente risparmio di emissione di anidride carbonica in atmosfera e risparmio economico per auto-produzione del fabbisogno energetico.

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OBIETTIVO 2 – AUMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DELLA PULIZIA DELLA CITTÀ

uno degli obiettivi fondamentali dell’amministrazione Borghi è la riduzione dei rifiuti indifferenziati e l’incremento della raccolta differenziata, entrambi basilari per una politica ambientale che miri a ri- durre le emissioni inquinanti (derivanti sia dall’incenerimento dei rifiuti, sia dalla produzione di ener- gia necessaria per l’estrazione delle materie prime). altrettanto importante è la pulizia della città. Per queste motivazioni, è stato approvato un nuovo regolamento per la raccolta dei rifiuti e sono state introdotte alcune migliorie al servizio. Il risultato raggiunto è un aumento della raccolta differenziata dei rifiuti fino a 52,8% contro il 48% del 2007. Nel 2008 è stato avviato anche il ritiro dei rifiuti assimilati agli urbani prodotti dall’azienda ospedaliera ed è stato impostato a questo scopo il confronto con il centro commerciale “Il Pellicano” e con la società Same.

fONTI ENERgETIChE ALTERNATIVE

Il Comune di Treviglio ha iniziato un po’ in sordina, nel 2006, a gestire fonti di ener- gia alternativa con l’immobile di piazza Cameroni, 1 (mercato). Approfittando di un contributo regionale, è stato installato, durante la precedente amministrazione, un impianto fotovoltaico che consente al Comune di risparmiare 11.000 kWh all’anno di energia elettrica in quanto autoprodotta dall’impianto installato. Sempre più con- vinto dell’opportunità sia economica, sia ambientale offerta da questo tipo di tec- nologia, il Comune di Treviglio ha fatto realizzare, in occasione del rifacimento del tetto della scuola mozzi di via Vespucci, un impianto fotovoltaico della potenza di 44 kWp (kilowatt di picco) capace di produrre fino a 48.000 kWh, una quantità su- periore al fabbisogno dell’intero edificio.

Il Comune ha “approfittato” anche dell’opera di ristrutturazione (realizzata nel 2005–2006) della cosiddetta Palazzina Sangalli di viale C. Battisti, che oggi ospita gli uffici tecnici del Comune, per installare, oltre a un innovativo impianto geoter- mico, anche pannelli fotovoltaici per 8,4 kWh che contribuiscono a ridurre il costo del funzionamento degli uffici comunali. L’investimento in questo tipo di impianti prosegue e si intensifica nel 2009 con il coinvolgimento di altri quattro plessi sco- lastici e due asili nido.

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Principali rifiuti avviati a smaltimento o a recupero nel 2008

OBIETTIVO 3 – RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEL PARCO DEL CERRETO

Nell’attesa che vengano realizzati gli interventi di riqualificazione ambientale sovraccomunali connessi al neonato Parco Locale di Interesse Sovraccomunale (PLIS), si è deciso di proseguire con la realiz- zazione di alcuni interventi per riqualificare l’area del cerreto che fa parte del Parco comunale istituito nel 2005. Il progetto preliminare, predisposto da un gruppo di professionisti, è stato approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 179 del 13.10.2008 e prevede i seguenti interventi:

• interventi di piantumazione che valorizzino i coni visivi delle vie di accesso alla frazione;

• la realizzazione di fasce boscate;

• un percorso ciclo pedonale;

Tipo di rifiuto Peso (t)

Impianto di conferimento

Costo per smaltimento

o trattamento (€)

Indifferenziato 5.569 rea Dalmine Spa 543.557

Imballaggi in plastica 463 montello Spa 0

Vetro e lattine 1.433 cem ambiente Spa

(Liscate) 0

carta 2.264

Ferrandi Fulvio (Brembate)

zucchetti Giovanni e figli Srl (osio Sotto)

10.274

Scarti alimentari 1.707 Berco Srl (calcinate) 145.925

residui da giardinaggio 969 Berco Srl (calcinate) 35.505

Farmaci 1,7 Blu ambiente Srl

(San Giuliano milanese) 2.076

Pile 2 Blu ambiente Srl

(San Giuliano milanese) 2.535

raee frigoriferi lavatrici

+ elettrodomestici tubi catodici

tubi fluorescenti

42 46

60

0,5

rGF (caravaggio) elettrorecycling (cavenago di Brianza) Diotti (erba) rGF (caravaggio) rGF (caravaggio) elettrorecycling (cavenago di Brianza) Blu ambiente Srl (San Giuliano milanese) cem ambiente Spa (Liscate)

5.136 3.654

5.336

396

Ingombranti 681 Linea ambiente Srl

(coccaglio) 96.682

rifiuti raccolti su strada 755 ecocentro Soluzioni

ambientali (Gorle) 70.855

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• un ponte sulla roggia;

• la riqualificazione del bosco del castagno;

• la realizzazione di percorsi didattici.

L’incarico per la redazione del progetto definitivo–esecutivo ha previsto un compenso complessivo pari a € 26.838,56.

Parallelamente, si è provveduto ad avviare il confronto con la Fondazione Istituti educativi di Ber- gamo, proprietaria delle aree del cerreto, per definire le modalità per l’utilizzo delle aree oggetto di intervento.

OBIETTIVO 4 – SVILUPPO DEL PLIS

I PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovraccomunale) presuppongono che più comuni costituiscano par- chi fra loro confinanti, in modo da creare una rete sovraccomunale da gestire in modo unitario. un simile obiettivo, per quanto fondamentale al fine di sviluppare una lungimirante attività di salva- guardia ambientale e di valorizzazione paesaggistica, comporta inevitabilmente tempi lunghi, sia per la necessità di concertazione fra tutti e sette i comuni coinvolti, sia perché le attività devono essere realizzate dalla struttura tecnico–amministrativa del comune capofila (Fara d’adda), le cui risorse sono commisurate all’entità del comune. consapevole di tali difficoltà, il comune di treviglio, pur partecipando con entusiasmo alle attività per il PLIS, non ha voluto rinunciare a avviare il progetto per il Parco del cerreto, in modo da anticipare la realizzazione di alcuni interventi, quelli sopra descritti.

Fatta questa premessa, il coordinamento dei Sindaci e dei loro delegati ha convenuto sulla necessità di realizzare un primo intervento di segnaletica, finalizzato a rendere visibili i confini del parco in tutti i 7 comuni, e di indire una procedura di selezione per individuare il soggetto a cui affidare l’incarico per lo studio e la progettazione degli interventi per la valorizzazione del PLIS stesso, tenendo conto delle richieste formulate dalla Provincia e della necessità di valorizzare l’ambiente rurale.

OBIETTIVO 5 – MONITORAGGIO AMBIENTALE E CENSIMENTO DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO

convinti dell’importanza di assicurare un controllo diffuso e continuo sulle diverse componenti am- bientali (aria, acqua, suolo, ecc) nonché sulle attività produttive che impattano sull’ambiente, si è vo- luto rinnovare anche per il 2008, integrandola con nuove attività, la convenzione con l’agenzia regionale per la Protezione dell’ambiente (arPa), ente istituito con legge regionale 16/2009.

L’attività svolta dall’arPa, per quanto non sempre allineata con la tempistica prevista, è risultata preziosa per migliorare la conoscenza del territorio e l’attenzione delle aziende potenzialmente in- quinanti.

Per quanto riguarda il controllo dell’aria, è stata svolta una campagna di misura sulla concentra- zione degli idrocarburi policiclici aromatici (IPa) utilizzando la centralina di piazza Insurrezione. tale analisi è durata 12 mesi (da marzo 2008 a febbraio 2009) per un totale di 184 campionamenti. I dati rilevati hanno portato a un valore medio, per l’intera durata della campagna, pari a 0,98 µg/Nmc.

Il Decreto ministeriale del 25.11.1994 fissa come obiettivo di qualità per gli IPa il valore giornaliero medio annuale di 1 µg/Nmc. occorre però evidenziare che nel periodo invernale tale valore è stato ampiamente superato, fino ad arrivare a punte di 3,55 µg/Nmc.

Sono state eseguite 2 campagne di misura in continuo con campionatori passivi (che non utilizzano sistemi di aspirazione forzata) per il rilevamento dei composti organici volatili (coV). I risultati hanno evidenziato la presenza in minima quantità delle sostanze tetracloroetilene ed etilacetato, usate come solventi per il lavaggio a secco dei tessuti e come componenti di vernici, mentre le so- stanze inquinanti più abbondanti sono quelle che derivano dalle emissioni autoveicolari (idrocarburi

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aromatici: benzene, toluene, xileni…) a conferma del forte contributo dato dal traffico all’inquina- mento dell’aria dei nostri centri urbani. Il valore medio più alto del benzene è stato di 6,1 riscontrato nella zona di via marconi/via montegrappa, mentre per il toluene è stato di 18,3 riscontrato nella zona di viale Piave. La normativa fissa per il benzene un valore di 5 µg/mc come valore medio an- nuale, che dovrà essere raggiunto entro l’anno 2010, mentre per il toluene non esistono valori limite per la qualità dell’aria, anche se l’organizzazione mondiale della Sanità ha indicato i seguenti valori guida, al di sopra dei quali si possono riscontrare effetti nocivi sulla salute:

• 260 µg/mc come media settimanale;

• 1000 µg/mc come media su 30 minuti

La convenzione con l’arPa ha previsto anche una campagna di controllo sul livello di inquinamento elettromagnetico di bassa ed alta frequenza presente nel territorio comunale, mediante 15 postazioni da monitorare in continuo, individuate, d’intesa con il comune, nelle zone interessate dalla presenza di impianti elettrici e di impianti per le telecomunicazioni e la radiotelevisione. Nei 10 luoghi pubblici (scuole, impianti sportivi, ecc.) i valori rilevati sono stati tutti ampiamente al di sotto del valore limite, indicato come obiettivo di qualità, dal DPcm 8 Luglio 2003.

I controlli sul livello di rumorosità hanno riguardato situazioni legate ad esercizi pubblici, mentre è stata rinviato al 2009 il rilevamento sul clima acustico più complessivo, da effettuare tramite l’in- stallazione di centraline automatiche per rilevazioni a medio e lungo termine.

anche i terreni sono stati oggetto d’indagine, dal momento che più del 53% di quelli situati nel ter- ritorio comunale sono interessati dallo spandimento dei reflui zootecnici. L’arPa ha analizzato 10 terreni di aziende trevigliesi che effettuano spandimento di reflui e fanghi derivanti da processi di de- purazione, verificando la concentrazione dei metalli, dei nitrati e del pH. Poiché non esiste una con- centrazione limite per i suoli adibiti allo spandimento dei reflui zootecnici, sono stati presi come riferimento i limiti indicati dal decreto legislativo 99/1992 per poter autorizzare lo spandimento dei fanghi industriali. tutti i campioni analizzati hanno mostrato concentrazioni inferiori ai limiti del sud- detto decreto, ma sempre superiori rispetto al terreno di confronto, individuato nel parco pubblico di via Verrazzano. Per quanto riguarda i controlli sulle aziende, sono stati effettuati controlli sugli sca- richi idrici e sulle emissioni in atmosfera.

Per gli scarichi idrici, alcuni dei 29 campionamenti effettuati hanno comportato comunicazioni alla Procura da parte della stessa arPa.

Per quanto riguarda i controlli sulle emissioni in atmosfera, su 33 campioni prelevati, 6 hanno presentato concentrazioni superiori al limite normativo che hanno portato alla revisione di alcune componenti impiantistiche o alle loro modalità di gestione/manutenzione. I controlli sulle emissioni in atmosfera hanno riguardato le seguenti aziende: eurogravure, Flydeco, IcIB, FGS ed emiplast.

Nella convenzione con l’arPa per il 2008, è stata inclusa una nuova attività: il censimento dei ma- nufatti contenenti amianto. tale censimento è previsto dal “Piano regionale per l’amianto” e si basa sul meccanismo di autodenuncia. Poiché si temeva che molti cittadini, preoccupati per l’one- rosità di tali adempimenti, evitassero di autodenunciarsi, si è deciso di affidare all’arPa la valuta- zione dei manufatti, in modo che il cittadino dovesse limitarsi a segnalarne al comune il possesso.

Le segnalazioni pervenute nel 2008 sono state 268, a fronte delle quali l’arPa ha effettuato 61 so- pralluoghi, rinviando il loro completamento al 2009. Si tratta quasi sempre di coperture in eternit, oltre ad una piccolissima parte di canne fumarie. La valutazione sullo stato di conservazione dei ma- nufatti è stata realizzata secondo l’algoritmo approvato con deliberazione della Giunta regionale n. VII/1439 del 04.10.2000, ottenendo la seguente classificazione:

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I provvedimenti suggeriti sulla base della valutazione ottenuta sono stati i seguenti:

• da 8 a 18: nessun intervento; la valutazione si ripete dopo 3 anni;

• da 19 a 50: incapsulamento del tetto, oppure eventuale sovraccopertura del tetto o, in alternativa, l’impegno del proprietario allo smaltimento entro 5 anni;

• da 50 a 76: incapsulamento del tetto, oppure eventuale sovraccopertura del tetto;

• oltre 76: rimozione del tetto.

tale algoritmo è stato abrogato e sostituito con lo “Indice di degrado” dal Decreto Direzione Gene- rale Sanità n. 13237 del 18.11.2008. Nell’incontro avvenuto nel mese di febbraio 2009 con arPa e aSL, si è convenuto di rivedere le situazioni che presentavano un valore prossimo al valore limite stabilito per la quarta categoria (da 50 a 76) alla luce del nuovo algoritmo (indice di degrado). Il costo annuo della convenzione a.r.P.a. è di € 37.000.

OBIETTIVO 6 - NUOVE NORME PER LA GESTIONE DEL RUMORE

Il Piano di zonizzazione adottato dal comune di treviglio nel 2004 non poteva essere ritenuto va- lido perché mancava ancora la deliberazione (successiva all’adozione) di approvazione definitiva.

Quest’ultima, però, era divenuta inopportuna perché il Piano era ormai da rivedere alla luce sia di nuovi criteri tecnici, sia di nuove valutazioni di opportunità, conseguenti anche alle modifiche inter- venute nel territorio comunale.

Pertanto è stato realizzato un nuovo Piano di zonizzazione acustica, corredato da un nuovo rego- lamento, improntato allo snellimento dell’attività amministrativa per il rilascio delle autorizzazioni. Gli elaborati sono stati completati e presentati alla commissione consiliare nello scorso autunno. Le proposte di modifica emerse hanno portato ad un nuovo confronto in sede tecnica, con conseguente slittamento dei tempi per l’adozione da parte del consiglio comunale, avvenuta in data 30.03.2009.

OBIETTIVO 7 - GESTIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITÀ DI BONIFICA E DI CAVA

Nel 2008 sono state avviate le attività per la bonifica dell’area ex Baslini riguardanti i terreni conta- minati, la falda idrica e lo smantellamento degli impianti ancora presenti. analogamente è stata av- viata la bonifica delle aree interne alla Farchemia, nonché il completamento dei punti di monitoraggio esterni all’azienda (fanghi delle rogge e acqua di falda).

Nel 2008 la regione Lombardia ha approvato il “Piano cave” per la provincia di Bergamo, preve- dendo un’espansione delle attività estrattive anche per il territorio di treviglio. Per impugnare tali previsioni, il comune di treviglio ha fatto ricorso al tribunale amministrativo regionale il quale, ad oggi, non si è ancora pronunciato. In ogni caso il comune, sia per controllare meglio le attività estrat- tive in corso, sia per avere un supporto specialistico nella gestione del contenzioso e degli eventuali procedimenti successivi, ha affidato un incarico di consulenza al dott. renato cardarelli, geologo di Bergamo.

OBIETTIVO 8 - GESTIONE DEI RISCHI DI INCIDENTE RILEVANTE

Si tratta di tre diverse attività, previste dal Decreto legislativo n. 334 del 1999, finalizzate a rendere più sicura, o perlomeno più consapevole, la convivenza con aziende che, per quantità e qualità delle sostanze lavorate, possono essere soggette ad incidenti “rilevanti”. Pertanto, è stato realizzato:

Punti Da 8 a 18 Da 19 a 50 Da 50 a 76 Oltre76

N. casi 1 27 32 1

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• il “Piano di emergenza” vero e proprio, che riguarda le azioni da attivare in caso di incidente e le modalità di gestione della circolazione stradale. tale Piano è stato predisposto in col- laborazione con la Polizia locale e la Protezione civile ed è stato trasmesso alla Prefettura;

• un opuscolo, sempre in collaborazione con la Protezione civile, per informare la popola- zione, in modo che conosca le sostanze e le attività che possono determinare rischi rile- vanti. L’opuscolo non è stato distribuito nel corso del 2008 in attesa della conferma del

“Piano di emergenza” da parte della Prefettura. La sua distribuzione è avvenuta a partire da giugno 2009 ed è stata accompagnata da manifesti informativi sulla possibilità di ac- quisire o consultare il suddetto opuscolo;

• lo “elaborato per rischi di incidente rilevante”, che definisce le zone del territorio da pre- servare da destinazioni incompatibili con la vicina presenza di industrie a rischio di inci- dente rilevante. tale elaborato è stato trasmesso al comitato tecnico regionale per la valutazione dei rischi nell’aprile 2008, ottenendo parere favorevole nel successivo di- cembre. Il suo inserimento definitivo nella pianificazione comunale ha comportato la pre- disposizione di una variante urbanistica, adottata dal consiglio comunale il 17 settembre 2009.

OBIETTIVO 9 - AVVIO DEL RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE

Il programma elettorale del Sindaco prevedeva la redazione del “rapporto sullo stato dell’ambiente”.

tale documento, oltre ad essere importante per migliorare la conoscenza delle singole componenti dell’ambiente, rappresenta la base indispensabile per avviare concretamente il processo di agenda 21 in quanto definisce la base di partenza, evidenzia le criticità su cui occorre intervenire e individua gli indicatori da monitorare. Il “rapporto sullo stato dell’ambiente” è il documento che deve ac- compagnare qualsiasi atto di programmazione che incide sul territorio. con questa convinzione è stato presentato un progetto alla Provincia, nell’ambito di un bando per la concessione di contributi finalizzati a promuovere la “sostenibilità ambientale”. ottenuto il contributo di € 20.000, è stata espletata la procedura per l’affidamento dell’incarico di redazione del “rapporto sullo stato dell’am- biente”, che è stato aggiudicato ad un gruppo di professionisti coordinati dal dott. Francesco Lussi- gnoli di Brescia. Nel 2008 è stato raccolto ed elaborato gran parte del materiale necessario. La consegna della stesura definitiva, come previsto nel disciplinare, è avvenuta nell’aprile 2009. Il cor- rispettivo previsto per l’incarico è stato di € 20.000.

OBIETTIVO 10 - GEMELLAGGIO E SVILUPPO DEL CONFRONTO INTERCULTURALE

L’obiettivo di realizzare un gemellaggio con una città del sud del mondo è sempre stato inteso come concreta attività di collaborazione, nel presupposto che il confronto (tecnico e culturale) fosse utile ad entrambi i soggetti coinvolti. La consulta per la pace e la solidarietà, organismo di partecipazione del comune che coadiuva la programmazione dell’assessorato nell’ambito della “sostenibilità so- ciale”, ha sempre ribadito la necessità di non trasformare il gemellaggio in una nuova iniziativa di so- stegno economico a favore dei Paesi in via di sviluppo, ma di finalizzarlo ad uno scambio di esperienze e di visioni culturali. Per questo motivo l’attività si è incentrata soprattutto sugli studenti. In colla- borazione con l’Istituto tecnico agrario Statale cantoni è stato organizzato un soggiorno per 4 stu- denti in Senegal, accompagnati da 2 insegnanti. I biglietti aerei sono stati acquistati a dicembre, in modo da pagare prezzi più bassi ed il viaggio è stato effettuato nel marzo 2009. Le spese del viag- gio sono state sostenute dal comune, per un totale di € 3.600.

Sempre per sostenere le iniziative volte al dialogo interculturale, sono stati erogati i seguenti con- tributi:

• € 700 alla caritas per l’organizzazione della marcia della pace di capodanno;

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• € 1.000 all’oNu per il restauro del teatro sociale di cuba;

• € 1.000 all’ItaS cantoni per il sostegno all’attività di scambio con l’università del Se- negal;

• € 2.300 all’associazione Senegalesi Bergamaschi per l’organizzazione di uno spettacolo nell’area del mercato;

• € 1.000 all’associazione Diversa…mente per l’organizzazione della festa multietnica.

OBIETTIVI IN CORSO DI REALIzzAzIONE O NON RAggIUNTI

Non è stato raggiunto l’obiettivo di istituire il servizio delle Guardie ecologiche, rivelatosi impratica- bile. L’istituzione del servizio di Guardie ecologiche volontarie, infatti, presuppone che i comuni in- teressati, qualora non siano capoluogo di provincia, stipulino una convenzione (Legge regionale 9/2005). Nel corso del 2008 l’assessorato ha predisposto e trasmesso una bozza di convenzione ai comuni della Bassa Bergamasca. La scarsa adesione riscontrata — solo 4 comuni sui 22 con- tattati — ha indotto però il coordinatore delle Guardie ecologiche della Bassa Bergamasca a sugge- rire al comune di treviglio l’abbandono dell’iniziativa, in quanto l’ambito territoriale di intervento sarebbe diventato molto più limitato di quello in cui le guardie ecologiche operano attualmente, come servizio della Provincia. Si auspica di poter riprendere l’iniziativa nell’ambito del PLIS, in virtù delle prerogative che la legge riconosce ai comuni che rientrano nelle aree parco.

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B. TERRITORIO

mAPPA DEI PORTATORI D’INTERESSE

Gli obiettivi specifici di questa area hanno riguardato:

• Piano di governo del territorio

• Infrastrutture e territorio

1. IL NUOVO PIANO DI gOVERNO DEL TERRITORIO

treviglio vive una stagione importante in questa fase storica di sviluppo urbano e territoriale, una fase che molti leggono come un momento di vigilia, per la città, di trasformazioni epocali. con le previ- sioni di nuove infrastrutture in atto (l’autostrada BreBemi, la linea ad alta capacità ferroviaria mi- lano–Verona, la tangenziale ovest/Interconnessione Pedemontana–BreBemi), treviglio diviene un nodo regionale di primo piano. Le infrastrutture porteranno un livello di accessibilità altissimo e un altrettanto altissima appetibilità della città di treviglio relativamente alla domanda di residenze e ser- vizi. Questa condizione, che delinea per lo sviluppo di treviglio un potenziale ruolo di pregio, sug- gerisce un’attenzione profonda agli equilibri del territorio.

In particolare, i tempi sempre più rapidi e le modalità sempre più impetuose con le quali avanzano le proposte di trasformazione territoriale impongono di avere un progetto che coniughi i progetti e i valori sospinti dal “mercato”, con i progetti e i valori che rappresentano l’identità di un territorio e dei suoi abitanti.

Il territorio trevigliese è caratterizzato da: ambienti di pregio paesistico (Parco Locale di Interesse So- vraccomunale della Gera d’adda); carattere tuttora prevalentemente agricolo; patrimonio storico e artistico di rilievo anche se ancora da valorizzare. Si tratta di una città che ha governato meglio che altrove, nello sviluppo urbanistico, lo sviluppo delle trame e dei rapporti dell’abitare.

La sfida che lo sviluppo dei prossimi anni porrà appartiene proprio alla capacità di elaborare un’idea di città che attraversi questi e altri temi.

ruolo centrale in queste riflessioni sullo sviluppo del territorio risiede nel percorso di formazione del

“Piano di governo del territorio”.

Il Piano di governo del territorio, che sostituirà il “Piano regolatore generale”, è composto da tre documenti:

territorio cittadini automobilisti

ciclisti

pedoni… imprese

tecnici professionisti enti

territoriali

Commissione urbanistica

edilizia Comuni

limitrofi

azienda sanitaria

proprietari di immobili

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• “Documento di piano”, definito piano strategico, che detta le linee di indirizzo dello svi- luppo del territorio, identificando il ruolo delle diverse porzioni di territorio e gli ambiti og- getto di possibili importanti trasformazioni.

• “Piano dei servizi”, che fa una ricognizione dei servizi (pubblici e privati) offerti dal terri- torio comunale e del contesto trevigliese e definisce, in base alle carenze rilevate e alle scelte che il piano contiene, nuove previsione di servizi ed eventuale adeguamento di quelli esistenti.

• “Piano delle regole”, che definisce regole e criteri di gestione e intervento per il territorio costruito, per le zone agricole, per le aree pubbliche e verdi.

INTERVENTI REALIZZATI

• ufficio di piano PGt

• catasto: convenzione/servizio sovraccomunale e istituzione organi di funzionamento

• Definizione “Quadro conoscitivo e ricognitivo”<

• avvio processo di “Valutazione ambientale strategica” con prima conferenza di avvio e seconda di verifica assetto/dimensionamento

• ridefinizione con Provincia (in riferimento a PGt) del progetto della tangenziale ovest RISULTATI CONSEGUITI

Per la pianificazione, il 2008 ha visto l’elaborazione di una parte importante del PGt, ovvero il “Qua- dro conoscitivo e ricognitivo”. esso comprende l’analisi di diversi temi: l’agricoltura, la geologia, la mo- bilità con il traffico e la sosta degli automezzi, l’urbanistica. Questo percorso è stato accompagnato dalla “Valutazione ambientale strategica” che ha offerto, nelle due conferenze aperte a tutta la cit- tadinanza tenutesi a ottobre e dicembre (presso la cassa rurale), il quadro di riferimento ambien- tale per le scelte da intraprendere nel nuovo piano.

a tale attività si è accompagnata la redazione dell’obbligatorio “Piano urbano generale dei servizi del sottosuolo”, che riguarda la rete dei sottoservizi (acqua, fognature, gas metano, rete elettrica e telefonica, …). Per il “Piano di governo del territorio” l’adozione è programmata entro marzo 2010.

2. INfRASTRUTTURE E TERRITORIO

Sono anni di trasformazione importante per il territorio trevigliese, che sarà a breve interessato da una serie di vitali infrastrutture che produrranno un impatto notevole sulla riorganizzazione anche della viabilità; occorre dunque giungere a una sistematizzazione e pianificazione accorta delle stesse perché treviglio migliori la propria vivibilità. allo stesso tempo, il territorio va “gestito”, ovvero il no- stro patrimonio territoriale, che è fatto di strade, verde, reti, edifici, e così via, deve essere mantenuto in efficienza e potenziato grazie a nuove opere di recupero o nuova creazione.

INTERVENTI REALIzzATI

Nell’ambito della pianificazione dell’uso del territorio:

Investimenti effettuati 2008

Nuovo strumento urbanistico PGt € 70.000,00

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• Perfezionamento attuativo dei comparti del “Bollone” (zona nordest via Brignano–via San zeno) e ridefinizione complessiva opere di urbanizzazione. Nel corso del 2008 sono stati perfezionati buona parte dei piani di lottizzazione dei comparti e si è definito il pro- getto complessivo delle opere di urbanizzazione (strade, verde, servizi). attraverso un bonus volumetrico del 10% si sono sviluppate volumetrie di titolarità dell’amministra- zione comunale da destinare ad edilizia con finalità sociali.

• ridefinizione “Programma integrato di intervento «Bergamo est»”, con la revisione delle previsioni del “Piano di zona” per l’edilizia economica e popolare; le modificazioni hanno riguardato l’inclusione nel piano della cascina rampina e l’inserimento di due edifici di ti- tolarità dell’amministrazione comunale.

• Istruttoria preliminare su proposte di programmazione integrata presentate (ex cinema, S. Francesco, San maurizio, oldona); tali istanze si sono unite all’istruttoria e prima defi- nizione di piani di recupero di diverse parti dismesse o dequalificate del centro storico.

• Partecipazione a riunioni tecniche territoriali e “conferenza dei servizi per progetto defi- nitivo linea ferroviaria aV/ac”, che ha avuto la riunione finale nell’incontro tenutosi a treviglio (teatro Filodrammatici) il 19 marzo 2008.

• Partecipazione “Segreteria tecnica e collegio di vigilanza per progettazione definitiva au- tostrada BreBemi”. Sia gli uffici tecnici, sia il Sindaco o suo delegato hanno partecipato alle riunioni di verifica dell’avanzamento del progetto, ponendo importanti questioni riguar- danti l’inserimento dell’opera nel territorio trevigliese: lo scavalco della ex SS 11 (zona ospedale) con la linea ad alta capacità e la BreBemi, i problemi posti a edifici esistenti e ad attività agricole, la vasca di raccolta delle acque a sud verso calvenzano, la risoluzione di sovrappassi e sottopassi.

• approvate due varianti al piano regolatore e perfezionate diverse trasformazioni tra cui, in particolare il sopra citato Piano di lottizzazione conosciuto come “Bollone”.

• completo aggiornamento della cartografia comunale, che sulla base di nuova cartografia informatizzata (che ha ricevuto un contributo finanziario regionale), ha visto l’attività di

“traduzione informatica in software GIS” dell’intero piano urbanistico di treviglio, in un “Si- stema informativo territoriale”.

Per quanto riguarda la gestione e conservazione del territorio, il 2008 ha visto un investimento com- plessivo di € 7.423.464 di cui:

• € 2.494.180 per opere,

• € 1.709.031 per manutenzioni,

• € 1.479.140 per acquisto aree,

• € 645.000 per spese revoca convenzione cooperativa “La serra”,

• € 556.389 per acquisto arredi, attrezzature e opere d’arte,

• € 231.748 per incarichi tecnici,

• € 307.976 per altre voci.

VIABILITÀ

complessivamente, la gestione della viabilità ha comportato un investimento complessivo nel 2008 pari a € 2.483.012 di cui:

• € 497.884 per manutenzione + € 126.699 per illuminazione pubblica

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• € 1.843.742 per lavori di costruzione o ristrutturazione

• € 14.688 per indagini relative alla formazione del “Piano urbano del traffico”

Per quanto riguarda la manutenzione delle strade, il comune redige un “Piano di interventi” plu- riennale: esso stabilisce una sorta di turnazione per gli interventi manutentivi sulle strade cittadine e la priorità delle varie vie in considerazione di una serie di fattori, tra i quali l’usura, il tipo d’uso (ad es. veicoli pesanti), la posizione, l’eventuale innevamento (per inciso, la rimozione della neve nel 2008 ha comportato una spesa di € 54.500), ecc.

Nel triennio 2006–2008, i fondi destinati alla manutenzione delle strade e degli impianti illumi- nanti, che comprendono anche la segnaletica orizzontale e verticale, nonché gli impianti semaforici, hanno avuto il seguente andamento:

I fondi del 2008 hanno finanziato sia lavori di manutenzione effettuati nel 2008, sia alcuni interventi realizzati nel 2009 riguardanti in particolare le seguenti strade: viale Buonarroti, viale monte Grappa, via Padova, via Leoncavallo, via del maglio, via trieste, via caravaggio, via milano,via delle Battaglie, via redipuglia, via casirate, via del Bosco, via Pontirolo, via San zeno consorziale.

Dal 2006, è stata inoltre finanziata una serie di opere e interventi ulteriori rispetto alla manuten- zione per i seguenti importi:

tali somme hanno riguardato:

• formazione piste ciclabili (via Bergamo, via Pontirolo, via Viale merisio–via crippa)

• riqualificazione aree (Piazza San Pietro, via cavallotti)

• piani di lottizzazione aree (comparto 4 Geromina, Bollone, San zeno)

• ristrutturazione vie

• parcheggi e aree a verde

2006 2007 2008

manutenzione strade 359.978,71 169.991,06 497.884,08

Impianti illuminanti strade 115.200,16 68.763,27 126.698,90

455.178,87 238.754,33 624.582,98

2006 2007 2008

opere e altri interventi 1.687.974,20 2.161.924,84 1.843.741,69

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Il dettaglio del bilancio 2008 riporta i seguenti interventi:

Interventi cui si aggiungono quelli specifici per la zona a traffico limitato che sono descritti più com- piutamente nell’area della Polizia urbana.

2008

Lottizzazione Pz Bollone e via S. zeno € 478.611,74

adeguamento impianti semaforici alle nuove norme per i non vedenti

vie diverse € 15.000,00

Interventi sulla ristrutturazione della mobilità del centro abitato € 16.380,00 Formazione parcheggio a verde pubblico

area compresa tra le vie Padova e Brasside € 148.526,08

Formazione pista ciclabile collegamento tra viale merisio e via crippa € 200.000,00

riqualificazione via cavallotti € 420.223,87

ristrutturazione vie magenta, reduci, Villafranca, Solferino, Pastrengo,

milano € 565.000,00

PISTE CICLABILI

Per pista ciclabile o ciclopedonale si intende una porzione stradale riservata al tran- sito di pedoni e ciclisti in sicurezza e quindi appositamente attrezzata con le appo- site segnalazioni orizzontali e verticali. L’estensione delle piste ciclabili rappresenta un incentivo verso l’utilizzo di forme di trasporto alternative all’auto. Il loro svi- luppo e incremento rientra, pertanto, tra gli obiettivi dell’Amministrazione. Trevi- glio dispone complessivamente di km 23,80 di piste ciclabili. L’attuale Piano regolatore prevede inoltre la realizzazione di altri km 25 di piste (ad esempio lungo la via Brignano).

Parte degli interventi in questa area riguardano la realizzazione di una pista cicla- bile che coinvolga la circonvallazione esterna (ex SS 11) tra viale Parini, viale Porta e viale manzoni, da attuarsi in diversi interventi con termine entro il 2010. Il 2008 ha visto la conclusione della progettazione della pista ciclabile tra viale merisio e via Crippa, i cui lavori sono tuttora in corso, comportante un investimento di

€ 200.000.

Tra il 2007 e il 2008 sono stati inoltre realizzati i tratti ciclabili di Via Bergamo (m 1.400), via Pontirolo e via De gama (m 600) e il tratto via Abate Crippa fian- cheggiante il cimitero (m 300).

Oltre alle piste ciclabili vere e proprie, Treviglio ha anche le cosiddette “strade bian- che” (circa km 25), cioè strade prevalentemente rurali ad uso promiscuo con age- volazione del transito su bicicletta come, ad esempio, la via del Bosco che porta al Roccolo e che è chiusa al traffico in determinate fasce orarie.

Il Piano di zona denominato “Bollone” prevede la realizzazione di ulteriori piste ci- clabili.

(20)

oltre agli interventi specifici sulla viabilità, sono stati effettuati interventi per manutenzione sul verde, sulle rogge, sugli edifici scolastici, su altri edifici di proprietà comunale e sugli impianti sportivi. L’in- cidenza degli investimenti per area è rappresentata dal grafico che segue.

Suddivisione spese per manutenzione per area

5%

1%

4%

17%

9%

9% 5%

30%

20%

cimitero cultura

edifici polizia

rogge scuole

sociale sport

strade verde

2008 Interventi per riqualificazione parchi urbani (PLIS roccolo–cerreto) € 53.073,98 recupero e formazione nuovi colombari settore nord–ovest cimitero € 100.000,00 Sistemazione palazzina di via Bellini a sede Giudice di pace € 100.000,00 recupero e formazione nuovi colombari settore nord–ovest cimitero € 200.000,00

VERDE PUBBLICO

Le aree verdi di Treviglio hanno una superficie di circa mq 390.474, pari a 13,9 mq/abitante e al 5,1% della superficie urbanizzata complessiva, suddivisa in:

• mq 193.500 di aree a verde pubblico attrezzato, cioè verde con giochi per bam- bini, con piste ciclabili, campi polivalenti, ecc., pari a 6,91 mq/abitante e al 2,5%

della superficie urbanizzata complessiva del Comune;

• mq 173.450 di aree speciali aree verdi che hanno particolari modalità di fruizione, quali giardini scolastici, orti botanici e vivai, cimiteri, boschi, aree protette e ri- serve naturali, verde piantumato ma non attrezzato, parchi extraurbani, ecc., pari a 6,19 mq/abitante e al 2,3% della superficie urbanizzata;

• mp 23.500 di verde di arredo, cioè aree verdi create per fini estetici e/o funzio- nali, quali ad esempio, zone alberate, rotonde, aree di sosta, aiuole spartitraffico, ecc., pari a 0,84 mq/abitante e al 0,3% della superficie urbanizzata.

Un’area di particolare importanza è l’Oasi del Roccolo, realizzata dagli Alpini con il contributo della Cassa Rurale e gestita in collaborazione con gli “Amici del Roccolo”.

Essa è compresa nel più ampio Parco del Roccolo, che costituisce una delle emer- genze verdi del Comune sia per dimensione (mq 45.500) che per qualità dello spa- zio naturale. Tale Parco non è di proprietà del Comune, tuttavia il Comune si occupa

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di parte della sua manutenzione in base ad una convenzione con la quale si mette a disposizione il Parco per visite didattiche a favore delle scuole trevigliesi. Castel Cerreto e la zona sud–ovest di Treviglio sono poi interessati dai parchi agricoli del Roccolo e del Cerreto.

A Treviglio si contano 6 giardini di quartiere e 25 giardini di isolato. Per giardino d’isolato si intende uno spazio attrezzato per il gioco dei bambini, il riposo degli an- ziani e ad uso di uno o pochi isolati abitativi, mentre il giardino di quartiere, oltre ad avere le stesse caratteristiche del giardino d’isolato, è attrezzato anche per il passeggio e forma una pausa sensibile nell’edificato.

Per contro non c’è un parco urbano di una certa consistenza in grado di garantire il contatto con la natura e lo svago a tutta la cittadinanza.

Il confronto fra dotazione per abitante di aree verdi a Treviglio e nei Comuni capo- luogo lombardi, effettuato sui dati al 2007 dell’Osservatorio Ambientale sulle Città (ISTAT), mostra una maggiore disponibilità rispetto ai comuni di Lecco, Varese, Como e Bergamo, una dotazione leggermente inferiore rispetto a Lodi e milano e molto inferiore rispetto ai comuni di Brescia, mantova, Cremona, Pavia e Sondrio.

Le aree verdi complessivamente previste dallo strumento urbanistico ammontano a mq 915.100, pari a 32,7 mq/abitante e al 11,90% della superficie urbanizzata del Comune. Le aree non ancora realizzate sono quindi pari a circa mq 525.000 (fonte “Rapporto sullo stato dell’ambiente”)

Per la manutenzione del verde e l’acquisto di arredi e attrezzature, il Comune ha speso circa € 347.863 nel 2008, quindi complessivamente meno di 1 Euro al metro quadrato. Nel 2007 la spesa è stata di € 301.495 e nel 2006 di € 398.324.

Per quanto riguarda il verde pubblico attrezzato, cioè i giardini con attrezzature lu- diche per i bambini, il Comune di Treviglio, a fronte dell’incremento di atti di van- dalismo e al fine di mantenere le attrezzature in sicurezza e in buon funzionamento, ha attivato una duplice collaborazione: con l’istituto di vigilanza Polnotte per la vi- gilanza notturna dei parchi per cercare di contenere gli atti vandalici, con un’im- presa privata per effettuare un monitoraggio periodico dello stato dei giochi. Queste due operazioni hanno consentito di migliorare da un lato la qualità e la sicurezza dei giochi e, dall’altro, di contenere le spese di manutenzione, potendo intervenire a sa- nare tempestivamente le attrezzature prima dell’insorgere di danni maggiori.

Un’iniziativa che si è attuata, nell’ottica del rispetto e della tutela ambientale, è stata quella di utilizzare le coccinelle per la lotta alle afidi che infestano i tigli che abbelliscono i nostri viali. Il Comune di Treviglio, che ha sempre, laddove possibile, utilizzato metodi biologici per la conservazione del nostro patrimonio arboreo, ha fatto ricorso a questa tecnica naturale di lotta alle afidi che si è dimostrata molto efficace, tanto da poter evitare il ricorso al periodico trattamento fitosanitario.

Altra importante iniziativa, dal punto di vista sociale, è il proseguimento dell’atti- vità di sponsorizzazione da parte di imprese private delle aiuole–rotatorie della città. Attualmente il numero di rotatorie ed aree circostanti “adottate” assomma a 9. Questa attività, più che finalizzata a risparmi di spesa per l’Ente, mira a stimolare la cura da parte del privato di spazi comuni.

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1 Giardini via Polo...11.500 mq 2 Giardini via Ghezzi ...1.300 mq 3 Giardini Piazza mentana ...10.300 mq 4 Giardini via Scotti ...3.400 mq 5 Giardini via Venezia...13.900 mq 6 Giardini via tricolore ...1.200 mq 7 Giardini via trento...1.500 mq 8 Giardini via ai malgari...9.800 mq 9 Giardini via Papa Giovanni XXIII 12.300 mq 10 Giardini via Soltarica ...4.000 mq 11 Giardini via Venezia ...4.100 mq 12 Giardini via Piave...2.700 mq 13 Giardini via magellano...6.400 mq 14 Giardini via Grossi ...1.800 mq 15 Giardini via Filzi...4.300 mq 16 Giardini via dei mulini ...700 mq 17 Giardini via colleone...4.600 mq 18 Giardini via cellini...300 mq 19 Giardini via case operaie ...500 mq

20 Giardini via cagnola...3.400 mq 21 Giardini via Beato angelico...15.500 mq 22 Giardini quartiere San zeno...2.900 mq 23 Giardini largo caprera...2.700 mq 24 Giardini viale Partigiano ...1.200 mq 25 Giardini via Fabris...7.000 mq 26 Giardini Geromina est...1.600 mq 27 Giardini via caninoca...4.900 mq 28 Giardini cascina S. Giuseppe...3.700 mq 29 Giardini cascina Lupa...6.100 mq 30 Giardini via Fabris...3.400 mq 31 Giardini via Fabris...1.000 mq (fonte “rapporto sullo stato dell’ambiente”)

Numero verde gratuito in servizio 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana: a disposizione di tutti i cittadini che debbano segnalare situazioni di cri- ticità ed emergenza: 800 320 701.

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2. SOSTENIBILITÀ SOCIO–CULTURALE

È un altro ambito privilegiato dell’azione amministrativa. comprende tutti quegli aspetti dell’ammi- nistrare che incidono sulla qualità della vita, sul benessere della persona e sulla qualità dei rapporti dei cittadini sia con l’amministrazione sia dentro la città in quanto corpo sociale. La sostenibilità so- ciale risponde al concetto di equità in quanto può essere definita come la capacità di garantire con- dizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite per classi e per genere.

Il progetto amministrativo ha declinato questi assunti in obiettivi riconducibili a quelle che tradizio- nalmente sono definite come politiche sociali e abitative, politiche culturali, politiche della sicurezza urbana.

A) POLITIChE SOCIALI E ABITATIVE

mAPPA PORTATORI D’INTERESSE

PREmESSA E fINALITÀ

Il bilancio sociale 2007 ha già reso conto delle scelte di fondo e degli obiettivi strategici dell’ammi- nistrazione in questo ambito (centralità dei servizi alla persona, incremento delle risorse destinate…), ciò che ha consentito il consolidamento della qualità dei servizi, l’avvio di nuovi servizi, la sottoscri- zione di convenzioni e di protocolli d’intesa. Si evidenziava allora anche una criticità che riguardava l’assetto organizzativo la cui ridefinizione era ritenuta necessaria.

Date queste premesse, la presente rendicontazione si presenta come continuazione della precedente e si articola:

• sulle modifiche sostanziali introdotte nell’organizzazione

• come aggiornamento sui servizi

• come informativa sulle novità introdotte

L’anno 2008 è stato per il Servizio sociale del comune di treviglio un anno importante segnato da un cambiamento organizzativo che si è realizzato mediante un percorso partecipato e condiviso da tutto il gruppo di operatori componenti il servizio (3 unità amministrative, 5 assistenti sociali, 1 re- sponsabile di servizio), con l’accompagnamento di momenti formativi. La riorganizzazione interna

territorio volontariato

sociale e terzo settore

localienti

dirigenze scolastiche

e scuole

azienda sanitaria Tribunale

dei minori

cittadini

mass media

mondo della cooperazione

e no profit Comuni

limitrofi Risorsa Sociale Gera d’Adda

associazioni

mondo del credito e fondazioni

sindacati

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è avvenuta contestualmente al proseguimento della normale attività del Servizio sociale, ed ha ri- guardato:

• l’analisi e la trasformazione dei percorsi dell’utenza all’interno del servizio;

• l’analisi e la trasformazione delle aree di intervento del Servizio sociale professionale.

LO STUDIO DELLE CRITICITÀ DEI PERCORSI DELL’UTENzA ALL’INTERNO DEL SERVIzIO Lo studio delle criticità dei percorsi dell’utenza all’interno del servizio ha permesso di organizzare di- versamente l’accesso della cittadinanza e la presa in carico delle situazioni di difficoltà prevedendo tre momenti sequenziali di accoglienza del cittadino che si rivolge al Servizio:

1. FRONT OFFICE

attività svolta da un’unità amministrativa collocata in una postazione all’ingresso del Servizio che compie un’azione di accoglienza, informazione, consegna modulistica, appuntamento, segreteria del Servizio a tutti i cittadini che si rivolgono al Servizio sociale, registrando in modo codificato, su ap- posito strumento informatico, tutte le richieste e le relative risposte.

2. SEGRETARIATO SOCIALE

attività svolta dall’assistente sociale finalizzata ad una informazione, consulenza ed orientamento del cittadino su tutte le tematiche di intervento, all’interno di uno spazio di libero accesso senza neces- sità di appuntamento, strutturato in apposito spazio contiguo al front office e funzionante nei me- desimi orari del front office (da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 12:30).

tale funzione permette un approfondimento immediato, in termini di analisi e restituzione di possi- bili ipotesi d’intervento al cittadino che si presenta per la prima volta al Servizio sociale e che evidenzia un bisogno/problematica/richiesta non affrontabile dall’operatore amministrativo al front office.

3. SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE

attività svolta da ogni assistente sociale all’interno della propria area d’intervento, sequenziale al primo colloquio avvenuto in segretariato sociale.

tale attività è pianificata mediante specifici appuntamenti, può essere svolta all’interno del servizio od all’esterno (mediante lo strumento della visita domiciliare, della riunione ecc.) ed è rivolta al- l’utenza in carico, nonché a tutti gli altri interlocutori dell’azione sociale (gruppi, comunità, altri ser- vizi, istituzioni, associazioni ecc.).

La proiezione annua dell’utenza nell’anno 2008, basata sui dati registrati a partire dal mese di luglio 2008, indica complessivamente 3.800 utenti nell’anno, di cui 2.800 risolti al front office, 500 in- viato al Segretariato sociale e 500 con presa d’appuntamento in area di pertinenza.

L’ANALISI E LA TRASfORmAzIONE DELLE AREE DI INTERVENTO DEL SERVIzIO SOCIALE PROfESSIONALE

L’analisi e la trasformazione delle aree di intervento del Servizio sociale professionale ha portato alla istituzione, nel mese di giugno del 2008, dell’area Disabili presidiata da una assistente sociale. ogni assistente sociale effettua l’attività di segretariato sociale ed è in grado di dare alla cittadinanza le prime informazioni e l’orientamento di base. al tempo stesso ogni assistente sociale segue la casi- stica, presidia, gestisce e approfondisce la progettualità di una specifica area di intervento sociale.

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Il Servizio sociale comunale è organizzato attualmente attorno a quattro macro aree d’intervento sociale: area minori e Famiglie, area Disabili, area anziani ed area adulti/marginalità.

AREA MINORI E FAMIGLIE

Si occupa principalmente di interventi di sostegno ai nuclei famigliari con minori, articolati nei se- guenti interventi e servizi:

Tutela minorile Il comune di treviglio, insieme agli altri 18 comuni dell’ambito territoriale di tre- viglio–caravaggio, da diversi anni ha delegato l’azienda consortile “risorsa Sociale Gera d’adda” al- cune funzioni sociali. tra queste vi è il servizio di tutela minorile, nell’ambito del quale la presa in carico è espletata da personale qualificato dipendente dell’azienda, mentre rimane in capo al Servi- zio sociale comunale la titolarità delle funzioni.

L’équipe si occupa dei nuclei familiari con minori soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziaria nell’ambito della competenza amministrativa e civile nonché della presa in carico di minori in situa- zione di grave disagio personale e/o familiare in collaborazione con gli operatori sociali comunali.

Assistenza domiciliare minori Il servizio è gestito dall’azienda consortile “risorsa Sociale Gera d’adda”, attraverso appalto a cooperativa sociale e finanziato in parte dalla compartecipazione co- munale. Il servizio viene attivato successivamente alla valutazione e segnalazione da parte delle as- sistenti sociali del comune. Si tratta di un servizio che garantisce la presenza di un educatore qualificato al domicilio di nuclei familiari con disagio sociale nel quale vi siano presenti minori che ri- sentono di tale disagio e per i quali viene attivato un progetto di tipo preventivo e/o riparativo. Nel 2008 sono stati 5 i minori che hanno fruito di questo servizio.

Ricoveri minori in comunità e affidamenti familiari Nel 2008 si è dato seguito agli inserimenti in comunità e agli affidi avviati negli anni precedenti (2 bambini in comunità, 3 bambini affidati a nu- clei familiari supportati da cooperative sociali) ed è stato supportato un affidamento in famiglia av- viato e terminato nel corso dell’anno.

Assegni ai nuclei famigliari e assegni di maternità Sono beneficiari dell’assegno ai nuclei fami- liari i cittadini italiani o comunitari che hanno almeno tre figli minori a carico. Pur trattandosi di fondi statali, la normativa prevede che l’istruttoria facente seguito alla domanda, sia a carico dei comuni.

Per il 2008 il valore dell’assegno è stato pari a € 124,89 per 13 mensilità ed il valore dell’indica- tore della situazione economica (ISee) riferito a famiglie con cinque componenti, di cui almeno tre figli minori, è stato pari a € 22.480,91.

Obiettivo 2008

Servizio sociale professionale Risultato

riorganizzazione azioni di Segreta- riato sociale (consulenza, informa- zione, orientamento)

La riorganizzazione dei servizi sociali ha previsto una nuova modalità di accoglienza dell’utente attraverso uno sportello di immediata risposta ed un segretariato sociale supportata da strumenti di rilevazione dell’atti- vità opportunamente codificati.

adeguamento logistica uffici Servizi sociali

attivati ulteriori spazi riservati per colloqui creato sportello aperto al pubblico

agevolato percorsi dell’utenza all’interno del servizio

riorganizzazione aree d’intervento del servizio sociale professionale

analizzati i carichi di lavoro Definite 4 aree omogenee e mirate

Definiti i raccordi tra aree, mediante sistematizzazione lavoro d’equipe (tra assistenti sociali) e di staff (opera- tori dell’assessorato; assistenti sociali; operatori ammi- nistrativi; responsabile; dirigente; assessore)

(26)

Possono beneficiare dell’assegno di maternità esclusivamente le madri che non lavorano, cittadine italiane o extracomunitarie in possesso di carta di soggiorno, per le nascite, gli affidi preadottivi e le adozioni; tale assegno è pari a € 299,53 mensili per 5 mensilità. L’ISee considerato è pari a

€ 31.223,51 per nucleo.

Collaborazione con il Consultorio “Centro per la famiglia” Nell’anno 2007 il comune di tre- viglio e l’associazione “centro per la Famiglia” hanno stipulato una convenzione triennale per la ge- stione ed il funzionamento di servizi nel territorio. attraverso questo accordo entrambi gli enti si sono impegnati congiuntamente a perseguire le finalità di sostegno alla famiglia attraverso l’inte- grazione pubblico–privato nella finalità comune di offrire al cittadino una gamma di servizi.

Le prestazioni che l’associazione “centro per la famiglia” offre al comune sono di tre tipi:

• area della prevenzione sanitaria presso l’ambulatorio ostetrico–ginecologico

• Intervento per situazioni familiari in crisi

• Disagio minorile

Contributo Nido Carcano La Legge regionale n° 1/1986 “riorganizzazione dei servizi socio–as- sistenziali” ha assegnato ai comuni, quali enti competenti per gli asili nido, il compito di ricercare le modalità più opportune per un ottimale uso delle strutture mediante l’utilizzo di opportuni incentivi finanziari.

Verificato che nel territorio del comune di treviglio le strutture rivolte ai bambini di età inferiore ai 3 anni soddisfano in parte la richiesta dei servizi educativi l’amministrazione comunale ha deciso di continuare la collaborazione con la “Scuola dell’infanzia c. carcano” attraverso una convenzione con la quale il comune si impegna a versare all’ente gestore un contributo di € 700,00 a bambino residente in treviglio. Il totale del contributo per l’anno 2008 è stato di € 16.176,16 per 24 bam- bini.

CAg (Centro di aggregazione giovanile) Il caG ha sede presso l’oratorio S. agostino ed è ge- stito dalla Fondazione monsignor Portaluppi che, grazie al convenzionamento con il comune, riceve da quest’ultimo un contributo annuo (nel 2008 pari a € 40.000,00). Il servizio, destinato ad ado- lescenti (14–18 anni) e pre–adolescenti (11–14 anni) residenti a treviglio, offre ai ragazzi l’op- portunità di stare insieme ai coetanei del territorio, anche di etnie diverse, usufruendo di attività socio–ricreative ed educative (laboratori creativi ed espressivi, spazi compiti ed esperienze sul terri- torio), alla costante presenza di personale specializzato. Il servizio, oltre a svolgere una funzione edu- cativa, socializzante e di sostegno scolastico, assume un ruolo di prevenzione del disagio minorile e di intervento personalizzato, in sinergia costante con il Servizio sociale comunale, il Servizio tutela dell’ambito territoriale di treviglio, la scuola media e le famiglie. Nel corso del 2008, hanno usu- fruito del servizio 34 pre–adolescenti e 57 adolescenti, per un totale di 91 ragazzi coinvolti; hanno prestato servizio 6 educatori, 1 coordinatore, per un totale di 105 ore settimanali mediamente ero- gate. al personale educativo si aggiungono 10 volontari e 2 esperti per i laboratori, oltre al respon- sabile del servizio, don maurizio tremolada. considerato il continuo incremento della domanda dell’utenza (non completamente soddisfatta) e la compresenza di giovani di età diverse e diverse esi- genze, si ritiene necessario ed indispensabile l’individuazione, per l’immediato futuro, di una strut- tura più rispondente alle esigenze di tutti i ragazzi.

CRED (Centro ricreativo estivo diurno) Il centro ricreativo estivo diurno è un servizio estivo che rappresenta un’occasione ricreativa, educativa e socializzante rivolta ai bambini e ai ragazzi di età com- presa tra i 3 e i 14 anni residenti a treviglio. Il servizio, inoltre, offre ai genitori impegnati nel lavoro una valida soluzione di cura dei figli durante i mesi estivi. Le attività di gioco ed educative si svolgono nei mesi di luglio ed agosto di ogni anno con chiusura per la sola settimana di Ferragosto e si arti-

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