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(1)-'^JTijH,. y{. -j >^. >. f. ».. r^f'. co;. oCJl!. o=. ir. *. 25. S-v. t V? > M. ',^,. f fS5IL.

(2) Pittii^rsttg ci 'SorxJttto. The Estate of the Late Professor J. E. Shaw.

(3) Ji^^.

(4)

(5) EIME. LAPO GIANNI..

(6)

(7) RIME DI. LAPO glANM^ RIVEDUTE tSUI. CODICI E SU LE. STAMPE ^. CON PREFAZIONE E NOTE A CURA DI. ERNESTO LAMMA.. È '. ^. aMOLA.. j TIP. d'i.. galeati e figlio. Via Cavour, già Corso, 35.. V 1895.. :^.

(8) 2665?.

(9) PREFAZIONE.. Le rime. I.. Lapo Gianni, vedono. di. qui per la prima volta la luce in una edizione che. è,. Non. oso dire, compita.. dico. con ciò che questa stanij^a contenga cose. nuove. ,. qualche. lirica. edizione contiene tutte. inedita le. la. ;. nostra. rime attribuite. a Lapo, comprese quelle che ingiustamente a. lui. si. attribuiscono da alcuni codici,. come promettemmo. di fare fin dal 1884.. Da. è. poi. allora in. sotto. il. ponte. ;. né. io. ì)licare le liriche del. ^. passata molt' acqua. mi. sarei deciso a pub-. notaio fiorentino, clie 1.

(10) PREFAZIONE.. VI. già avevo buttato da una parte, se non per sollecitare l'amico. a pubblicare. il. Francesco Guardabassi. suo studio su Chiaro Da-. vanzati, mentre aspetto. novo che ha promesso. stìl. Salvadori.. mi. si. Da. il ^libro. sul dolce. signor Giulio. il. questi due scritti attendo. dimostri come. si. svolse la nostra. li-. rica del duecento, per vedere se posso (ciò. che finora non ho potuto), modificare certe. mie idee espresse nel mio studiolo su Lapo, cui fece alcune argute e gentili osservazioni il. dott. II.. dici. Annibale Gabrielli. Comincerò dando. che contengono. nme. ^. la tavola dei co-. di Lapo, avver-. tendo che cito soltanto quei manoscritti che vidi. io stesso, o dei. quali ebbi sicu-. rissime indicazioni per opera di amici dotti e cortesi:. 1.. Palatino 180. 2.. Chigiano. (sec. xiv).. l. viii.. 305 (sec. xiv)..

(11) 3. PREFAZIONE. 3.. Vaticano 3214. (sec.. xvi. VII. i.. 4.. Eiiccar diano 2846 (sec. xvi).. 5.. Ashburnamiano 479. (sec. xvi).. 6.. Medie. Laurenziano. inf. xc.. 7.. Palatino 204. 8.. Parigino. 9.. Vaticano 3213. (sec. xvi).. Codice Pucci. ora smarrito. 10.. 37. (sec. xv).. (sec. xvi;.. 554 (sec. xvi).. It.. ,. :. vedilo de-. scritto dal Fiacchi. 11.. Barberiniano xlv. 47. 12.. Parigino. 13.. Panciaticlnano 24. 7778. it.. (sec. xv).. (sec. xiv). (38. iii. 26), (sec. xvii.. 14.. Laurenz. xl. 49. 15.. Magliabec.. vii. 8.. 112 (sec. xvi).. 16.. Magliabec.. vii. 7.. 1208. 17.. Bolog. Univ. 2448. (sec. xv).. (sec. xvi).. 18.. Corsiniano 94. 19.. Napolet. Nazion. xiv.. 20.. Marciano. ix.. (sec. xvi).. (sec. xviii).. 292. 11.. 16 (sec. xviii).. ital." (sec. xviii).. 21.. Bergamasco. •22.. Boi. Universitario 1289 (sec. xvi).. 23.. Trivulziano. 24.. Magliabec.. Questi. A. 37 (sec. xviii).. 36, vii.. codici. già codice Bossi (sec. xvi;.. 993 (sec. xv'?).. attribuiscono. a. Lapo. Gianni venti componimenti sulla auten-.

(12) PREFAZIONE.. VJII. ticità dei quali. e. abbiamo discusso altrove. dovremo intrattenerci ancora. La tavola. che qui riproduciamo servirà per gli opportuni richiami quando, più avanti,. ci in-. tratterremo sul valore dei manoscritti. Intanto diamo quali. indice delle rime di Lapo,. l'. stanno nella nostra edizione; poi. V indice. delle. principali. stampe che con-. teno'ono rime del Gianni, avvertendo che. citiamo soltanto le stampe le quali sono state messe assieme con. trascurando. le altre. fiorentino.. sono:. A. — Ballate. 1. Avioì^e, io 2}^"6ffO la. 2.. critico,. che contengono fram-. menti di rime del notaio. Le rime. uno scopo. tua nohiltade.. Nel vostro viso angelico amioroso.. 3.. Gentil donna cortese. 4.. Dolce. 5.. Questa rosa novella.. è. 'l. e. di hon^ «Ve.. pensier che mi nutrica. il. core..

(13) TAVOLA DEI. GODICI. XII. Palatino 180 I. II. Vaticano 3214. I. II. V VI IH IV V VI. Eiccardiano 2846. I. II. III. Ashburnam. 479. I. n. III. Chigiano. Med. Laur. Parigino. 305. l. viii,. xc. inf. 37. it.. .. 554. Palatino 204. Codice Pucci xi.v,. VII. VIII. VII. vili. IV. V VI VII. vili. IV. V. VIII. VI. VII. .. .. III. IV. VIII. ,. .. Ili. IV. VIII. .. .. Ili. IV. vili. IH IV V VI VII. II. Barberiniano. IV. III. vili. IX IX IX IX. X XI X XI X XI X XI. XII. XIII. XIV. .. .. .. XVI. XVUI. .. XII .. .. XVI. XIII .. XIII. ... XV XVI. XII. IX. X. XI. .. XIII. .. XVII. 47. Vaticano 8213. .. .. IV. Ili. vili. XX XX. Panciatichiano 24. Laurenziano xl. 49 Parigino. it.. Magliab.. vii. 8,. 112. Magliab.. vii. 7,. 1208. XVI. 7778. IV. Boi. Univ. 2448. ,. Corsiniano 94 Napol. Nazion. xiv,. Marciano. ix,. ii,. .. .. .. 16. 292 A. 37. vili. IX. V V V. .. ,. ,. Bergamasco. •. •. •. V. XV. Trivulziano 36 vii.. XVI XVI XVI XVI XVI. XIII. V. .. .. XIV XIV XIII XIV XIII XIV XIII XIV. XIII. Bologn. Univ. 1289. Magliab.. III. IV. VI. VII. vili. IX. XII. XVIII. XIII. XIX. 993. TAVOLA DELLE STAMPE. Giuntina. XII. XVII. Allacci. V. Serassi. IV. VII. VIII. VI. VII. vili. IX IX. .... VII. V VI. VII. vili. IX. I. II. III. Valeriani. I. II. in IV V. II. .. IV. Tropea. .. XIII. VI. Fiacchi. .. X X. XI XI XII xiii xiv XI. Nannuoci. XVII. XV. Manzoni Monaci. XX. XV XVI. III. IV. .. .. XI. XIII. XIV. XVI.

(14)

(15) PREFAZIONE.. IX. 6.. Angelica figura novamenfe.. 7.. Ballata, poi che. 8.. Io sono. 9.. Amor,. 10.. Amor. ti. compuose amore.. che per. mia. liberiate.. non son degno ricordare.. io. Novella grazia a la novella gioia.. 11. Angioletta in sembianza.. B. — Canzoni. 12.. Amor. 13.. Donna,. 14.. Se tu martoriata mia soffrenza.. 15.. Siccome. 16.. nova ed antica vanitale. se. i. 7 prego de la mente mia.. magi a guida. C— 17.. della stella.. morte de ìa vita privatrice.. Amor,. eo chero. Sonetti mia donna. in domino.. D — Rime incertamente attribuite 18.. Amor^ V veggio ben. 19.. Amor, V lìrego. clic. tua virtute (canz.). ch^ alciuanto sostegni {Q,B,nz.). 20. Pelle chiabelle di. Di\ non. ci. arvai (son.).

(16) X. PREFAZIONE.. Le 1.. stampe sono queste:. principali. Sonetti e canzoni di antichi autori toscani in. X Hibri. raccolti.. Firenze, per. heredi. li. di Filippo di Giunta, mdxxvii. 2.. Poeti antichi raccolti dai codd. mss. delle blioteche Vaticana e sign. Leone Allacci.. 3.. Rime. bi-. Barberiniana da Mon-. Napoli, d'Alecci, 1761.. antiche di celebri autori toscani. le. opere. dei quali sono citate nel Vocabolario della. Crusca. Firenze, Borgognissanti 1812. 4.. Poeti del primo secolo della lingua italiana in. due 5.. libri raccolti.. Raccolta di antiche. Firenze, 1816.. rime toscane. Palermo,. per Giovanni Assenzio. 6.. H. canzoniere Chigiano L.. di E. Monaci e. e. Garagnani,. Vili. 305. a.. cura. E. Molteni. Bologna, Fava 1887. (Estratto. dal Pro-. pugnatore). 1.. Manuale. della letteratura italiana dal. secolo,. primo. compilato da V. Nannucci. Firenze,. Barbèra, 1874. 8.. Rime. di. Lapo Gianni, poeta. italiano del se-. colo. XIII. zione. per cura di Giacomo Tropea, Roma,. (!!!). Ballotta, 1872.. saggio di una nuova edi-.

(17) PREFAZIONE.. Rime inedite. i).. tratte. XI. dal Canz. Vaticano 3214,. a cura di L. Manzoni. Estratto dalla Hivista di Filologia. Homanza, Roma, Loe-. scher, 1871. 10.. 11.. Le rime di Cino da Pistoia a cura di. Una canzone d'amore. S.. Ciampi.. del sec. XIII,. a cura. di E. Monaci. Imola, Galeati. 1876. 12.. Le nme di Folgore da. S.. Giminiano. e di. Cene dalla Cliitarra, a cura di Giulio Navone.. Bologna, Romagnoli, 1883,. Lasciando, per. III,. ora,. da parte. la. bibliografia delle rime di Lapo, intratte-. niamoci un poco sui codici per studiare le relazioni. e aprirci. vremo la. che essi fra loro presentano. un. po' la strada a quel che do-. dire sul. metodo da noi seguito per. riproduzione di queste rime. Il lettore. tenera sott'occhio la nostra. Tavola dei ma-. nosantti e delle stampe, ed abbia la. pa-. zienza di seguirci.. Non di. tutti. i. manoscritti che recano rime. Lapo hanno una uguale importanza, né.

(18) PREFAZIONE.. XII. tutti derivano. da una fonte comune.. Il. 180, per esempio, che contiene. Palatino. soltanto pochi versi della canzone xii, e il. Magi.. VII. 993,. che attribuisce a Lapo. una canzone data da. altri testi. ad. altri ri-. matori trecentisti, sono manoscritti affatto indipendenti, né mostrano relazione alcuna. con •Il. altri testi. che recano rime del Gianni.. più copioso dei codici che ha poesie di. Lapo. è. il. Chig. L. vili. 305, codice del se-. colo XIV, che attribuisce a lui diciassette. componimenti, quasi tutto. Ma. vede che. il. Vat. 3214, copia ese-. un. guita nel sec. xvi di cento, contiene tutti il. canzoniere.. esamini attentamente la nostra. chi. tavola,. il. i. codice del. tre-. componimenti che. Chigiano attribuisce a Lapo, meno quelli. segnati. co'. XX vede ;. numeri. che. il. xii, xiv, xvii, xviii-. Riccard. 2846,. altro codice assai. più antico,. coj^ia di il. un. libro di.

(19) PREFAZIONE.. XIII. Pier del Nero, manca soltanto dei quattro. componimenti. ultimi. 476, infine, ha tutti. contiene. gnato. il. Riccarcl.. col n. XII.. 1' ;. i. Asbhurnamiano. componimenti che. 2846 meno quello. se-. Ora che questi quattro. manoscritti derivino da una fonte comune,. non. può assolutamente escludere:. si. muni ad il. XII. manca. manca e in. V. R. A, lo. esse sono. :. ,. ma. è. i. componimenti ricordato in. co-. i-xi:. K ma ,. in. A, copia di quest'ultimo codice,. il. componimento xiv manca in V.. ma. giova osservare che. codice. il. C. reca come componimento a parte, men-. come con-. tre questi manoscritti lo recano. gedo della canzone. xiii; infine è. da osser-. vare che la canz. xviii, se manca in V. II.. A. è adespota in C.. e. adespoto nel codice Chigiano, di. il. son.. ma è. xx. è. tra rime. Cecco Angiolieri. Ammesso, coniQ dimo-. streremo nella Appendice^ che. il. 2. cod.. A. e.

(20) PREFAZIONE.. XIV il. due copie uguali, un esame. cod. E, sono. esteriore del contenuto di questi quattro. manoscritti anche, se alla sezione di. si. vuole,. limitato. rime di Lapo che essi con-. tengono, induce a far credere che essi siano. d'una medesima famiglia e perciò sono a considerarsi. quale. si. come. di. un. sol. gruppo. al. ,. deve pur aggiungere quel codice. Pucci, studiato dal Fiacchi, su cui non è ancora stata detta l'ultima parola.. Deriva invece da un'altra famiglia di codici. il. Trivulziano 36, che contiene solo. nove componimenti. e. attribuisce a Gino. la canz. xviri.. Questo codice fu certamente. del Bossi, e. Ciampi. la. il. si. servi di esso per. sua stampa delle rime del Pistoiese.. famiglia da. sé, o,. Fa. per essere più esatto,. non ho trovato alcun suo parente. Si. io. po-. trebbe sospettare che abbia avuto origine. da uno dei codici del primo gruppo,. ma.

(21) XV. PREFAZIONE. di preciso. tremmo. Un. non possiamo dir nulla, né po-. fare altre ricerche in proposito.. secondo gruppo di codici è rappre-. sentato dalla raccolta di rime che Lorenzo de'. Medici inviava a Federico d'Aragona.. Il. Magnifico non accolse di Lapo che tre. ballate, e. neppur. le migliori:. sono quelle. segnate nella nostra edizione co'numeri IV, vili. e. quattro sono. raccolta di cui noi. Laur. xc.. abbiamo. inf. 37,. cano 3213 e. il. le. il. Parig.. copie di tale. notizia:. Palat. 204, 554,. It.. ili,. ma. il. il. Med. Vati-. quest'ul-. timo non l'ho visto.. Un col. terzo gruppo di codici conosciuto. nome. di raccolta Bartoliniana, raccolta. di qualche importanza e. degna. di essere. studiata, è rappresentato da cinque codici,. non molto interessanti per. la loro età, giac-. ché alcuno é del secolo xvii. Essi sono il. Boi. Univ. 2448;. il. Corsiniano 94:. :. il.

(22) PREFAZIONE.. XVI. Napolet. Naz. xiv. 11. 16; della Bibl. di. Bergamo. e. il. il. cod.. A 37. Marciano. ix.. Lapo due. 292. Essi attribuiscono a. soli. componimenti; quelli segnati co'numeri v e. XIV. ;. ma. Marciano. giova avvertire però che. ix.. il. 292, sebbene copia fedele. della raccolta Bartoliniana, pure fa ecce-. zione per le rime di Lapo, e contiene an-. che quelle della raccolta Aragonese IV. ;. (iii. ;. vili).. Anche d'una famiglia tamente. i. due. stessa sono cer-. codici Panciatichiano. Laurenz. XL. 49, che attribuiscono, dine stesso, al Grianni xii e. XX. ,. appartenga. i. componimenti. il. 'n. all'Allacci. gli. Barber. xlv. 47 è. l'unico testo che contenga. tamente. ii,. :. Tutti gli altri codici. affatto.. mìa donna. e. coll'or-. sebbene quest' ultimo non. sono indipendenti:. citerò. 24. ;. il. domino i. son.:. Amor. eo. e fu noto cer-. Magliabechiani. vii..

(23) PREFAZIONE. 8. 112, e VII. 7.. 1208, non mostrano punti. di contatto con altri codici. 1289 che fu. XVII. ;. dall' Amadei e si. tare coi codd. 177. 3. 401. e. 1. il. Boi. Univ.. deve comple-. della biblioteca. stessa, deriva forse dai testi del. Bembo. e. del Brevio, da cui probabilmente derivano i. codd. della raccolta Bartoliniana.. Riassumendo gruppo. il. dei. ,. codici. primo. più autorevole per età e per co-. pia di componimenti è del secolo xiv, che. il. ha. Chig. l. viti. 305, le liriche:. XVI, xviii, XX, quasi tutto di. del. Lapo, insomma. ;. il. i-xi\',. canzoniere. dei codici del secondo. gruppo, cioè della raccolta Aragonese ^. il. più importante per età e per lezione è. il. Laurenz. xc. toliniana. il. ìnf.. 37: della raccolta Bar-. più importante è. il. Boi. Univ.. 2448.. IV.. Con. E. vengo. alla. questione sjnuosa.. quali criteri critici abbiamo fermata ]a.

(24) PREFAZIONE.. XVIII. lezione delle rime di. Lapo? Come abbiamo. proceduto, nella scelta delle varianti? Ri-. sponderò, per quanto. Tra. i. possa, brevemente.. molti codici contenenti rime di. Lapo Gianni L. vili.. si. e. da noi consultati,. 305 tiene. il. Chig.. il. posto principale. scrittura della seconda. metà del. sec.. :. è di. xiv. ;. è di famiglia toscana, poiché pare provato. che egli appartenne ai Salutati. ;. ha. Ha una. ricca raccolta di rime del nostro.. importanza maggiore che non. il. la più. Vaticano. 3214, perciò che questo è copia eseo-uita nel secolo tico, e. xvi. d'. un. codice assai più an-. non ha un numero. rime del Gianni come. il. si. copioso di. Chigiano. Questo. noi teniamo a base della nostra edizione.. E. per non esser fraintesi diciamo subito. che dicendo di tenere per base un codice. non intendiamo voglia dire seguirne maticamente. la lezione,. ma. diplo-. bensì dare la.

(25) PREFAZIONE.. XIX. lezione del codice-base, correggendo, coll'aiuto di altri testi,. quando. la lezione sia. evidentemente errata, procurando insomma di riprodurre le dolci rime di. Lapo. forma grafica in cui furono. nella. se. non. scritte,. almeno nella lezione più approssimativa-. mente. Un rire. il. giusta.. esempio varrà forse meglio a chiasistema da. me. seguito nella ripro-. duzione di queste rime, e scelgo perciò. nome. ballata che col. di Ser. nel Chig. L. viii, 305 a. e.. Lapo G8* e. si. legge. la ripro-. duco nella lezione diplomatica:. Nel uostro uiso angeliche amoroso uidi. li. belli occhi e la luce. brunetta. che nuece di saetta. mise pe miei. Tanto uenne. lo spirito ue^^oso.. in su abito gentile. ^uel nouo spiritel ne la mia mente. che. 1. chor. s. Dispuose giù. allegra de la sua ueiluta. 1. la. aspecto sengnorile.

(26) XX. PREFAZIONE. parlando a sensi tanto umilemente ogni mio. eli. Or anno di quel e 1. le. sj^irit. allora. mie membra canosciuta. sengnore. sua grande dolcecca. la. cor con allegrecca. 1. abraccia poi die. Poiché. 1. fece uirtuoso.. che contengono que-. gli altri codici. sta ballata. non presentano che una. variante sostanziale io. saluta.. 1. (v.. 7. :. sola. veduta-venuta)^. mi sono permesso queste. varianti, pure. procurando di non allontanarmi troppo dal testo. :. 1^. ho sostituito. all'. u. il. v, ciò. che. mi pare jDcrmesso dai diplomatisti più veri. ;. 2o ho ridotto a misura. curando di non variare parole; 3^ ho messi. i. i. versi, pro-. la collocazione delle. segni ortografici che. quasi sempre mancano nel codice; 4^. gruppo consonantico dio, alla. se-. il. glia, ii^?20 ridussi. forma più semplice di. co,. h^ la consonante palatina che. il. ga, gno;. nostro co-. dice esprime sempre col g , sia pur essa.

(27) I. PREFAZIONE.. XXI. sorda o sonora, iniziale o mediana, ridussi. sempre. forma di. alla. mutamenti tografica,. il. io ritoccai,. Con. z.. questi lievi. per la sua parte or-. testo: per la variante al v.. venuta-veduta,. mi attenni. T'^:. alla prima, giac-. ché è suggerita dal senso e sostenuta dalla. La. lezione di altri codici.. lezione che ne. risulta è questa:. Xel vostro viso angelico amoroso vidi. i. belli occhi e la luce. brunetta,. che 'nvece di saetta. mise. pe' miei lo spirito vezzoso.. Tanto venne in. su' abito gentile '. quel novo spiritel ne la mia mente. che. '1. cor s'allegra de la sua venuta.. Dispuose giù l'aspetto signorile jiarlando a' sensi tanto. umilemente. ch'ogni mio spirit' allora. Or hanno. le. '1. saluta.. mie membra conosciuta. di quel segnor la sua grande dolcezza, e. '1. cor con allegrezza. l'abbraccia, poi che. "1. fece virtuoso..

(28) PREFAZIONE.. XXII. Cosi mi sembra di non essermi. scostato. dal testo se non per ragioni metriche ed ortografiche. cosi. ;. mi sembra d'aver data. una lezione giusta ed esatta. e. non molto. lontana da quella che dovette essere. ori-. ginaria.. Questo essendo. il. me. sistema da. se-. guito nella riproduzione delle rime di Lapo, sento anche. il. dovere di rispondere ad una. obbiezione che mi può esser mossa. il. :. poco. conto, cioè, che io fo del codice Vat. 3214.. Se quest'obbiezione mi fosse mossa, risponderei che. cano. i. due. testi. — Chigiano. — non presentano. rianti. ortografiche,. quelle del. testo. e Vati-. altro che delle va-. varianti. che,. come. Chigiano, facilmente. si. possono ridurre ad una lezione comune.. Ed. ecco per esempio la canzoncina che col. nome. del Gianni sta nel Vaticano 3214,. a carte 120-^:.

(29) ,. PREFAZIONE. Siccome. i. XXIII. magi a guida de. girono inver. parti. le. le stelle. d oriente. per adorar lo segnor kera nato cosi 5. mi guido amore a veder quella. kel giorno. amanto prese novamente. ondogni gentil cor fu salutato. Idico ki fu poco dimorato. ^0. kamor mi confortava non temere guarda come ella viene humile e piana quando mirai un poco mera lontana allora maforzai per il. su giulivo. io nidi lontellecto i<. Le. non cadere. cor divenne morto kera vivo. quando mi porse. salutorio sivo.. il. leggiere modificazioni introdotte nella. nostra lezione furono queste d' oriente (juicio,. 3 kera. ,. eli'. guidò; 5 kel,. ond'ogni. 9. ;. ;. liiunile,. 7 kì, eh'. i. ;. era. clie. ;. '1;. :. 2 d oriente.. 4 cosi , cosi G. ;. ondogni. 8 kamor, eh' amor. ;. umile; 10 ^;ocO; ridussi a^o' per. ragioni schematiche; mera, m'era; 11 forzai, m'afforzai. ;. 12 kera, ch'era. lecto su, lo 'ntelletto su'.. ;. ma-. lontel-. — Queste sono. le.

(30) PREFAZIONE.. XXIV varianti che io. mi sono permesso. durre, senza però mettere le. intro-. mani nel. te-. sto dei codici, rimpasticciandone le lezioni.. Col sistema da. tendo. clie la. un. esca. la. affatto scritti: fiche,. po'. le. ma. me. tenuto, pure ammet-. lezione degli antichi testi. ammodernata. lezione. ,. non. si. ri-. altera. sostanziale dei mano-. varianti sono sempre ortograla lezione sostanziale. non. soffre. alcuna alterazione. Del resto, se per fare. una. edizione,. come. si dice, critica,. bastasse. riprodurre un codice nella sua integrità, coi suoi errori e colle sue stri migliori scrittori. numero. mancanze,. i. no-. non avrebbero gran. di lettori e di ammiratori.. Sempre per questo nostro sistema riproduzione di testi antichi, ove. i. di. codici. presentavano lezioni sostanzialmente variate,. scegliemmo tra. le. varianti quella. che a nostro modo di vedere fosse la mi-.

(31) XXV. PREFAZIONE. gliore. Ciò è. lettore. accaduto in pochi. vedrà però in nota. le. casi,. ma. il. varianti da. noi rio;ettate e o-iudicherà se bene o male. siamo apposti.. ci. E. vedrà pure, come ac-. cadde pel sonetto: Amore eo chero mia. donna en domino, che quando d'una poesia non conoscevamo che un. producemmo tica. ;. sol testo, la ri-. nella lezione quasi diploma-. giacché in questo caso. tico dell' editore. non può. il. criterio cri-. sostituirsi alla. fonte manoscritta da cui deriva.. V. Questo. il. metodo da me seguito. per la riproduzione delle. che rappresentano. rime. di Lapo,. tanta parte. dell' arte. dugentista. Perchè Lapo, come mi studiai di dimostrare in l'opera. sua, è 'uno. tori del dolce stil le. un mio lungo. scritto su. dei pochissimi. novo in cui. si. rima-. vedono. diverse tendenze dell'arte provenzale-. sca. e. «iuinicelliana. modificarsi sensibil-.

(32) PREFAZIONE.. XXVI. mente sino a raggiungere. Dal 1884, anno. forma.. della. ponte, e con questa anche buona. il. mia. parte, forse la migliore, della. ma. nezza,. in cui fu. molt' acqua passò. scritto quel lavoretto,. sotto. perfezione. la. giovi-. sento di non potere modificare. Lapo Gianni pre-. l'opinione già espressa:. senta in tutti i suoi graduati svolgimenti la lìrica artistica che. Ma. i. buoni. tissimo. preparò. giudicarono scempia-. critici. mio lavoretto. il. notato che in esso. VAlligliieri.. e'. ;. il. Giornale. storico^. era del buono ^ avver-. tiva che era troppo disordinato; leggiero lo disse. il. Graspary;. Casini mi. il. ammo-. niva che leggessi un suo articolo sul Davanzati, dalla 'lettura del quale avrei mo.. difìcato. tese di. il. il. mio giudizio. dott.. Lapo. ;. ^. ma. gentile e cor-. Annibale Gabrielli. e di. me. si. occupò. con tanta gentilezza e. cortesia, che ragion vuole eh' io per. sommi.

(33) PREFAZIONE.. XXVII. capi risponda ad alcune sue osservazioni,. ma. brevemente. Scopo dello scritto del. Grabrielli. sig.. è l'esame dei criteri storici coi quali io. giudicato l'opera di. Lapo. e dei. ho. suoi con-. temporanei, e comincia col rimproverarmi di aver tenuta. 1'. opinione del Monaci in. minor conto di quel che sponderò che. le. guarda. e,. doveva. Ri-. obiezioni mosse al. dal Casini e dal assai gravi. si. Gaspary. ^. Monaci. mi sembrano. pur ammettendo che più. si. colla lente la scuola siciliana rim-. picciolisce,. non potevo accettare come. si-. curo dettato di critica quello che in fondo in fondo zione.. non era. Del resto. io. altro che. sottile. desidero col Gabrielli,. anche per la carità del natio l'opinione del. del. più. tempo. dedu-. loco,. che. Monaci divenga, coll'andar. e col progredire degli studi, la. universalmente accettata,. ma prima.

(34) XXVIII. PREFAZIONE.. dobbiamo fare. altre ricerche ed altre sco-. perte.. Tutte. Lapo. le liriche di. classificai in. tre gruppi, che dissi rime siculo-provenza-. rime. del. dolce stil novo. Cotesta classificazione. non. leggianti'. e. eroticìie-filosoficlie. piacque al Gabrielli, che per. le liriche. del primo gruppo osserva come sia strano. fondere insieme Provenza e Sicilia zieri. della regione. un. ma. poetico si. si. pugnabile.. :. io. osservo. tratta di congiungere in. amplesso. tratta. ver-. i. della gai saber e gli. aranci della isola bella. Ecco. che qui non. ;. di. un. il. nord ed. fatto. Come negare. l'. il. storico. sud, inop-. influenza troba-. dorica in quei primi vagiti dell'arte nostra, se tutta la lirica siciliana è. piena di. reminiscenze e di concetti provenzali, come. dimostrò già. il. Nannucci? Senonchè. bi-. sogna intenderci sul significato di questa.

(35) XXIX. PREFAZIONE. ìmìtsizìone jyfovenzale : con ciò. che. non. ma. dice. plasmata. la lirica siciliana sia tutta. sulla poesia trobadorica,. si. bensì imita-. zione di forma metrica, di concetti e di. Non. contenuto. zale. E. ma. se. sono. sono versioni dal proven-. riflessi di. quella letteratura.. un pò. Gabrielli si meraviglia die. il. polo possa cominciare l'arte sua con. un. periodo d'assoluta imitazione, posso ricordargli che la Sicilia prima della domina-. ebbe. zione. fridericiana. e con. essa l'arte dei. la. dominazione. Normanni. e degli. Arabi, la quale lasciò elementi che benis-. simo. potevano assimilare con. si. quelli. della lirica provenzale.. Ma. anzitutto di. E. Gabrielli. il. in. cultura chi. Sicilia. si. domanda:. «. dov'è. questo dilagamento. provenzale ?. ». ha mai trovato nella. Rispondiamo Sicilia. un. :. di-. lagamento di cultura provenzale ? Abbia4.

(36) XXX. PREFAZIONE.. preghiamo. ino soltanto asserito, e. i. lettori. a farci grazia degli esempi, che in Sicilia l'arte si svolse sotto. teratura provenzale.. abbondano. i. l'. influenza della. Che. trattati e. i. se nella. Toscana. lessici provenzali,. non vuol dire che quella regione più della. Sicilia. soggetta. ,. dell'arte trobadorica. :. let-. all'. fosse,. influenza. vuol dire che quella. letteratura fu studiata in. Toscana. col-. l'amore di filologi e lo prova Dante, che nei. 23rimi del secolo. vulgari eloquentia. del. versi. zale,. e. E se. il. De. Gaspary riporta. il. Mostacci, del Davanzati e di. Bondie Dietaiuti che vere. xiv scriveva. i. quali. non sono. altro. proprie traduzioni dal Proven-. non vuol dire che. il. dilagamento pro-. venzale fosse maggiore in Toscana che in Sicilia:. Dante. vuol dire soltanto, e l'esempio di lo. conferma, che in Toscana la. let-. teratura provenzale era oggetto di studio.

(37) PREFAZIONE.. XXXI. e d'osservazione: in Sicilia invece fu og-. getto di imitazione e d'assimilazione.. domanda. il. Gabrielli, si. dunque affermare che. il. maximum. Come,. si. imitazione provenzale Sicilia ?. Par questo. sia. solo. :. può. della. segnata dalla. che la poesia. sici-. liana conserva molte impronte" della for-. ma. provenzale, al. toscani. modo. imitarono. stesso che molti. provenzali. i. quando. questa letteratura era già oggetto di studio e ciò dimostra. il. fatto che nella To-. scana abbondano già. matiche provenzali.. i. rimari e. le. gram-. Il dire, col Gabrielli,. che questa impronta provenzale doveva essere giunta al Gianni come di seconda. mano, a traverso. in. lirica siciliana,. pare alquanto arrischiato. ei. la. Il. mi. supporre che. debba aver trovata nella sua To-. scana. e. che è. il. massimamente inGuittone d'Arezzo, rappresentante. 2^ iìi. esagerato della.

(38) PREFAZIONE.. XXXII. imitazione provenzale^. mi sembra una gra-. tuita asserzione. Il Gabrielli sa benissimo. come. stregua degli studi nostri non. alla. possiamo dare un giudizio cosi categorico su Gruittone d'Arezzo. Troppo leggermente si. giudica Guittone d'Arezzo da certi vigo-. rosi. attacchi dell' Allighieri e pel verso. brutto e triviale del Petrarca. germente. perchè non di. chiama. lo si ci. studiarlo. più a lui. 1'. troppo leg-. artificioso poeta, solo. siamo ancora dati. come. voler negare che scobaldi,. ,*. il. inerita.. Ed. la cura. è leggero. Gianni, come. il. Fre-. unico dei rimatori toscani che. s'. avvicina, abbia contatto colla. maniera provenzale. solo. perchè la struttura. metrica delle rime del Gianni è diversa assai dal sistema ritmico dei provenzali.. Non vile,. si. tratta di ricalco, di imitazione ser-. ma bensì. di imitazione delle linee ge-. nerali artistiche. si. degli uni che dell'altro..

(39) PREFAZIONE.. Del. resto, poiché. il. XXXIII. Gabrielli pare vo-. lere cogliere a volo contraddizioni nostre. che non esistono, diremo che egli stesso conviene in gran parte con noi quando. Xon vogliamo. scrive:. già concludere che. quanto abbiamo detto escluda del. tutto che. in questo rimatore assai più che nei jDoeti. a lui anteriori, l'arte di Provenza esercitasse. un. influsso notevole.. In sostanza. egli. crede soltanto che la maniera provenzaleg-. giante la trovasse nella sua Toscana e specialmente. iieìV artificiosissimo. Guittone.. Ora, fino a prova contraria, questa, mi. perdoni l'arguto e dotto Gabrielli, ho ritto di si. non ammettere.. Ma. di-. davvero che. possa giudicare Guittone d'Arezzo da. quella sconcezza che è l'edizione del Vale-. nanii-p Altra obbiezione che. il. gruppo. :. è arrischiato. delle liriche di. il. dire. Lapo che. il.

(40) XXXIV. Lamma. PREFAZIONE.. chiama. erotico-filosofìche. discenda. dal Gninicelli. Il Gabrielli va più indietro del Cruinicelli. e. del Gianni e trova che. anche prima di questi poeti s'era agitata in Bologna il problema della natura d'a-. more; accenna cioè. alla. famosa corrispon-. denza poetica illustrata dal Monaci.. Di quanto amore chia e dotta Bologna,. supporre. Anzi sini,. io,. io il. ami. la. Gabrielli. mia vecpuò ben. contro l'opinione del Ca-. sostenni già l'esistenza d'una scuola. bolognese svoltasi quasi contemporanea-. mente. alla lirica mistico-religiosa degli. bri,6 e aspetto lo. m. Casini.. 7. Tom-. Quindi, pur non accettando. tutto le fini considerazioni del Monaci,. ammetto che l'. sempre per disingannarmi. studio da lugo tempo promesso da. maso. um-. l'. indirizzo. degli studi del-. Università di Bologna fosse dottrinario. e scolastico,. pur rifiutando molte conclu-.

(41) XXXV. PREFAZIONE. sioni già. Casini in un. esposte dal. articolo col quale si a^^re rico.^. Ora. il. Giornale Sto-. il. Monaci che cosa ha concluso. Che. col suo dottissimo studio ?. della lirica. suo. i. primordi. nostra sono da ricercarsi in. Bologna prima che in Palermo. Su questo spostamento dei primordi dell' arte du-. gentista altri discuterà, non io. ;. ma. però. trovo nello studio dell' insigne filologo ro-. mano una conferma. alla. rispondenza poetica tra. Vigna è. e. il. il. il. tesi.. una forma. Guinicelli. mente negare che. ?. le. versità di Bologna. Non. La. cor-. Mostacci,. Notaio da Lentini è. scolastica, è. precorre. mia. dialettica,. dell'arte si. il. può. che. certa-. tendenze della Uni-. fossero speculative e. scolastiche, se fino dai primi. anni del due-. cento abbiamo questi. indizii. arte di scuola.. Ora. il. forti. d'un'. Guinicelli co' suoi. mirabili sonetti e le gravi. canzoni, non.

(42) PREFAZIONE.. XXXVI. faceva che continuare un' arte che, aveva già salde radici nella. sua città ed era. nata dalle tendenze di studi speculativi che avevano appunto la propria. Bologna.. Xon mi. gio Gabrielli,. sede in. contraddico, creda l'egre-. quando asserisco che in Bo-. logna la casistica. e le definizioni. d'amore. risalgono ai primissimi temjn, anche prima della corrispondenza poetica illustrata dal. Monaci, perchè con questa mia asserzione. confermo l'esistenza della maniera nicelliana.. Senz' ammettere. Grui-. un graduale. progresso nella lirica di scuola, come. può ammettere. il. Guinicelli. ?. E. come. si. si. può chiamare quel movimento che sorse intorno al savio dottore bolognese^ seguito poi specialmente. nome. di. Se, i. da Onesto, se non. maniera Guinicelliana. come asserisce. lo. col. ì. stesso Gabrielli,. provenzali svolsero la fisiologia dell' a-.

(43) XXX VII. PREFAZIONE.. ma. more,. non. alla questione filosofica. as-. sursero mai,' se le sottili disquisizioni sulla. natura d'amore, uccise da Guido Orlandi e sepolte dal Cavalcanti, ebbero principio dalle sottili elocubrazioni della scuola bo-. mi. lognese, non. censuri se dissi, con. si. una. sola parola, Guinicelliana quella lirica. che. si ispirò. e. alla. precisamente alla. dialettica,. denze artistiche il. quando. il. casistica. di. queste ten-. prototipo. fu appunto. Guinicelli. Il quale fu dialettico e scola-. stico. come appunto,. niera, fu. il. Gianni,. Guinicelliano.. nella sua seconda. quale, per questo, fu. il. Nego. ma-. poi che. ballata. la. :. Angelica figura, sia una di quelle poesie di. Lapo. nelle. mente. l'artificio dialettico,. dicdettico si. Amor nova della. quali. si. maggior-. fa sentire. che. il. colmo del. deve ricercare nelle canzoni: ed antica vanitale, e:. vita privatrice.. Ma. in esse. morte. mai. ri-.

(44) PREFAZIONE.. XXXVIII trovi. uno. solo di quei vivi guizzi di luce. che adornano gli. sonetti e le gravi. alti. canzoni del Guinicelli.. canzone: riescirà,. Amor nova come dice. il. La. chiusa della. ed antica vanitale, Gabrielli,. certa aria d! ingenuità che vi spira, d' efficacia,. ma. penda stanza. è. una. per. piena. ben diversa dalla. colla quale si. zone: Al cor gentil.. E. chiude. Lapo fu. stu-. la can-. Guinicel-. liano appunto perchè segui quella tendenza artistica, la. quale fu innalzata al massimo. splendore dal nobile dottore bolognese.. VI. Queste fronzoli,. cose, alla. mi premeva. far. buona. e senza. notare al. mio. dotto e gentile contraddittore, anche per. confermare quelle che erano e sono. le opi-. nioni mie sulla nostra poesia primordiale.. Sulla terza ed ultima serie delle rime del. Gianni sono perfettamente d'accordo signor Gabrielli. :. col. esse contengono vivi ha-.

(45) PREFAZIONE.. XXXIX. glìori di sentimento e d'affetto: mostrano l'eletta. forma del dolce. in esse. Lapo Gianni,. stil. è. nuovo. Auzi. precursore non. lontano del Cavalcanti, di Dante e di Gino.. Qualche osservazione però mi permetto fare su. il. tempo in cui. giacché nel. fiori. mio studio. Lapo Gianni,. dell'. 84 non ne. trattai che succintamente. Prevalse in. l'Opinione che egli fosse. volgare del dolce. primo poeta. il. nuovo. stil. me. e fui a ciò. indotto, oltre che dallo studio delle sue. ri-. me, anche dall'opinione di Mario Equicola, seguita dippoi dal Bembo. in cui. Lapo. visse, che. il. 1350, inutilmente. il. Crescimbeni. :. lui così abituali. le. il. Ma. pel Poccianti fu. Gabrielli difende. contraddizioni sono. che. e'. iii. non merita alcuna. difesa. Il custode d'Arcadia la. sul temilo. prima. riferì. opinione del Poccianti, (1351?); poi,. accortosi dello sproposito, portò. il. fiorir del.

(46) XL. PREFAZIONE.. poeta nientemeno che a un secolo indie1250,. tro, al. ma. né V una né. può reggere. Svisai tori,. lo confesso,. ma. l'altra. data. parole del Mura-. le. fui tratto in. inganno. da una inesatta citazione del ISTannucci.. Però nella ricerca degli indizi date del fiorire di. punto. ai criteri. su. presso a poco, cosi. Lapo, non m'attenni. citati,. :. e delle. Se. ma feci un calcolo,. la. donna. di. Lapo. fu. ricordata dall' Allighieri in quel serventese,. sventuratamente perduto, il. Carducci, poco dopo. tempo poteva. il. secondo. 1283, in questo. Gianni doveva essere giovane. avere. trent'anni taneo,. il. scritto,. :. venticinque. ,. forse. anche. doveva, insomma, essere o coe-. di poco. maggiore. all' Allighieri.. Al presente una vera serqua menti sono. ,. stati. di docu-. scoperti, per cura, spe-. cialmente, di Isidoro Del. Lungo, ^ che. riferiscono a dei Lcq^o Gianni^' forse. si. un.

(47) PREFAZIONE. po" troppo. però. da. numerosi, se vogliamo, permetterci di. uno di questi di tutto. XLI. un. il. protocollo di. de Floi'entia,. tali. identificare. E. nostro rimatore.. un Lapus quondam. ma. in. prima. rogati da. atti. Gìannls. Riceuuti. quale fu jiidicem ordina-. il. rium puhlicumque notariinn,. conserva. si. nell'Archivio di Stato di Firenze e con-. da questo notaio. tiene note di atti rogati. dal 24. Da. maggio 1298. al. 24 maggio 1328.. questi atti risulta che. Lapo. di. Ricevuti da Firenze aveva per. Nino ctae. Gianni fratelli. e Bartolino, ed era del popolo. Tomae;. risulta. relazione con. da Barberino,. anche che. San-. egli fu in. un notaio poeta: Francesco il. quale,. come. si. sa,. fino. dal 1297 era notaio del vescovo Francesco. da Bagnorea. Se adunque. il. Lapo Gianni. che redasse questo quateimus fosse da identificare nel nostro poeta, egli. sarebbe vis-.

(48) PREFAZIONE.. XLII. suto almeno fino al 1328; e. ammesso che. egli fosse contemporaneo, o di poco ante-. riore a Dante, sarebbe vissuto. almeno. resto grave. tant' anni, età del. ,. set-. ma non. gravissima.. Ma un. esame, anche soltanto esteriore Laj^o. del repertorio di. è più. che. suffi-. ciente 23er dimostrare che esso, nell'ultima. sua parte, deve essere stato alterato. Infatti,. dal 1298 al 1309 le note di atti com-. pilati. ma. da. abbastanza frequenti;. lui sono. questi. si. interrompono nel 1309. e. si. anni dopo, cioè nel. riprendono diciotto. 1327. Questa lacuna desta. il. sos^^etto. che. r ultima data del repertorio di Lapo debba essere. il. 12 ottobre 1309, e gli atti ro-. 1328 appartengano ad. gati dal 1327 al altro notaio che. Gianni. Infatti. ebbe. nell'. nel repertorio, ser. lo stesso. nome. del. ultimo atto ricordato. Lapo Gianni non. è ri-.

(49) PREFAZIONE. cordato come. figlio. quondam. come Fiorentino, ma non. è. XLIII. Riceuutì, né. è detto de Fei^agla;. ma. -pmpopuìì Sanctae Tomae,. lyopulì Sancti Lauri.. E. noi sappiamo che. Lapus Jannis de FeralUa. di ser. bensì. si. con-. servano molte pergamene nell'Archivio di Stato di Firenze, che vanno dal 18 ottobre 1254 al 24 gennaio 1336 quindi a noi :. par certo che. dam. il. Lapo quon-. Giannìs lìkeuidi debba chiudersi. coir atto rogato. rendo. il. 12 ottobre 1309,. rife-. 1328. al-. da Feraglia. Comunque. è. gli atti rogati nel. l'altro notaio certo,. repertorio di. 1327. e. che finora, abbiamo visto due. Lapo. Gianni, entrambi notai e vissuti nel me-. desimo tempo in Firenze.. rio. Ma. anche ammettendo che. di. Lapo Gianni Ricevuti. il. reperto-. cessi. 12 ottobre 1309, questo notaio visse tre. il. col ol-. 24 agosto 1321, giacché l'Archivio.

(50) PREFAZIONE.. XLIV. di Stato di Firenze conserva. di lui. tre. pergamene autografe in data del 17. feb-. braio 1300; 1 luglio 1317 e 29 agosto 1321, la. prima. delle quali fu copiata dal libro. abreuiaturarum ser Francisci olmi Kerì de Barberino^ notarti episcopi fiorentini.. E. doìnini. vedemmo. in altri. già. Lapo rapporti. atti di. et offitialis.... di relazioni col. da. Barberino, onde non può nascere alcun. dubbio che queste pergamene all'altro notaio del qiiaternus.. si. riferiscano. E pur. molto. probabilmente fu una sola persona con quel ser Lupino di Giovanni Ricevuti,. ri-. cordato negli spogli di F. Dell' Ancisa, in. un. atto del quale del 1297 comparisce. Francesco da Barberino.!^. Due. sono, finora,. i. ser. Lapo. di Gianni. notai che abbiamo veduto: di uno quon-. dam al. Riceuidi, gli atti rogati. vanno. fino. 29 agosto 1321; dell'altro da Feraglia,.

(51) XLV. PREFAZIONE. icli. atti. vanno. altro LapiLS. al. Ma un. 24 o-ennaio 1336.. Glannis Tramontani. è ricor-. dato nelle Consulte della Repubblica Fiorentina, e pur nelle stesse Consulte è ricor-. dato un 1282, il. Lapus. ma. filius. Giannis, sotto la data. senza l'appellativa del ser avanti. nome, ed era de Sextu Porte Donius, cioè. populi Sancte Tomae, come Lapo di Gianni Ricevuti. ;. e. pur un. altro ser Lapsus not.. Gianni era nel 1284 tra. i. Consiliarij gene-. ralis sextus Burgi. Io crederei che quel. pus. filius. sola persona col la. La-. Giannis de Sextu Porte Domus,. ricordato nelle Consulte del 1282 fosse. che. f.. Lapo. mancanza. di Gianni Ricevuti, e. del ser davanti al. derivasse dal fatto che. non era ancora. una. Lapo. nome. in quell'anno. ascritto all'arte de' notai.. Riassumendo. ,. quattro sono. Lapo. i. Gianni che noi troviamo ricordati nei documenti fiorentini del secolo xrii e. e. xiv:.

(52) XLVI. PREFAZIONE. 1.0. si. Lapo. conservano 2.0. Lapo. di Gianni Ricevuti, di cui atti. di. almeno. fino al. 1321. Gianni da Feraglia, di. cui si conservano atti fino al 1336 3.0. ;. Lapo Gianni Tramontani,. ;. ricor-. dato dalle Consulte della Repubblica Fiorentina 4.0. I,. 294; 366;. Lapo. Sesto del. notaio, figlio di. Gianni del. Borgo, ricordato in un atto. del 1284.. Quale di questi quattro sarà stato poeta? Confesso francamente che a di. non ingannarmi dicendo. sere stato. clie. me pare deve. es-. A. ciò. Lapo di Gianni Ricevuti.. asserire m' inducono. :. primo. egli fu in relazione con. :. il. il. fatto che. Francesco da Bar-. berino che, come sappiamo, fu in Firenze dal 1297 al 1303 e in quegli anni e in. quel centro di studi,. il. notaio. diveniva. poeta; e se fa in relazione con Dante,. il.

(53) PREFAZIONE. Cavalcanti e. il. Commentarli. Compagni, che ricordò nei. ai. vette essere in. XLVII. Documenti d'Amore^. do-. relazione con Lapo,. che. ebbe con Dante e con Guido una comune idealità artistica. Poi, identificando. Lapo Gianni,. stro poeta in questo il. dubbio che egli vivesse oltre. la. il. il. no-. è tolto. 1335,. qual cosa, pui-e ammettendo che Lapo. dovè far versi prima che. par con-. rogiti,. tradire alla tesi già da noi sostenuta, che. Lapo tra. i. notaio, fosse. ponte di passaggio. il. Guinizelliani e. i. poeti del dolce. ma. nuovo. Sarà una mia idea,. pus. filius. Giannis de. stil. quel La-. Sex'tu Porte. Domus,. che compare nel 1282 yìqWq .Consulte della. Repubblica di Firenze^ senza del ser,. mi. egli sia. una persona. in quell' tariato.. fa. confermare. il. l'. appellativo. dubbio che. sola col nostro poeta,. anno non ancora ascritto. Se cosi. fosse, nel. al no-. 1282 Lapo avrà.

(54) PREFAZIONE.. XLVIII. potuto aver vent'anni, e poco dopo. prima del. '90,. eo citerò "mia l'altro:. avrà scritto. il. son.:. donna en domino^'. Guido ^ vorrei che. 1'. tu e. 83,. ma. Amore^. e. Dante. Lapo. ed. >>. accenni storici ed ar-. io ; se cosi fosse, gli. che congiungono Lapo con Guido. tistici. e coli' Allighieri,. sarebbero pienamente. confermati e la vita del geniale poeta. scano cadrebbe circa tra. probabile della sua nascita, e della. morte di Dante. 1260,. il. il. ri-. to-. anno. 1321, anno. e dell'ultimo atto ro-. gato dal notaio poeta e la sua attività arti;. stica si svolgerebbe in quegli anni ne'quali. visse in Firenze Francesco da Barberino.. Del. resto, fosse. anche vissuto. 1328, benché, ripeto, non babile,. fino al. mi sembri. Lapo rappresenta una pagina. pro-. splen-. dida di quella primavera d'arte fiorentina. che sbocciò colle gaie feste maggiaiole;. né. si. può negare che. egli fosse coetaneo.

(55) PREFAZIONE. del Cavalcanti e di. Dante. XLIX e. che con essi. abbia cantato d'amore nelle tepide sere. quando del Cavalcanti era im-. d'aprile,. minente. la. misera fine e Dante,. forse, pen-. sava a un famoso terzetto posto in bocca a Oderisi.. Guido. e con. E. forse,. solcando l'Arno, con. Dante, sognarono insieme d'es-. sere presi per incantamento; desiderarono. d'aver seco l'altra,. Monna Vanna. e. Monna. che era sul numero del trenta! Di-. vina poesia, sbocciata quando. mune. Bice e. italico. S2)iegava. come risplendi anche. il. libero co-. liberamente. l'ali,. ai giorni nostri, ir-. radiata dal fulgore della grazia, della squisitezza e dell'amore. Le. !. soavi ballate del Gianni, le sue. gravi canzoni, noi raccogliemmo in un piccolo. libretto,. nianza. d'. perchè facessero. un grande periodo. curi di far cosa. testimo-. artistico, si-. non del tutto sgradita.

(56) PREFAZIONE.. L agii studiosi.. Ma per. lo. studio della poesia. dugentista aspettiamo con assai vivo desiderio,. il. libro già. Salvadori sul dolce. vincerne. che. promesso da stil. Griulio. nuovo, e per con-. abbiamo esagerato, giudi-. cando l'opera del Gianni, aspettiamo stu^i su Chiaro Davanzati e su scobaldi che. hanno promesso. i. gli. Dino Fre-. nostri caris-. simi amici Francesco Gruardabassi e Gio-. vanni Barderà. Anzi, se. la. stampa. rime del Gianni potesse affrettare. la. delle. pub-. blicazione di queste opere, che attendiamo. con tanto vivo desiderio, potremmo dire. anche noi che. il. premio ha sorpassata. la. speranza. Bologna, 20 luglio 1895.. Ernesto Lamma.. ..

(57) X. 1. storia letteraria. XIII) in Propufjnatore, 1885,. pagg.. 2. E.. Lapo Gianni {Contributo alla. del sec. 1-2,. T. voi.. fase.. i,. 1-105.. Lapo Gianni. e la lirica pre-dantesca,. Roma.. Befani, 1889 (Estratto dalla Rassegna italiana).. 3 fica,. Per non citando. rimando. i. fai e. libri. lettori. questi codici. ai. una lunga. ed autori che tutti conoscono, che desiderano aver notizie di. Palermo. pei codici Palatini. Monaci. alla edizione diplomatica del. pel Chig.. L. vili,. Vaticano 3214;. litania bibliogra-. 305; al al. Manzoni. e al. e. :. Molteni. Pelaez. Lami pel Eiccardiano. -,. pel alla. nostra Appendice per l'Ashbur. 479; al Bandini pei. Laurenziani; al Marsand pei Parigini. Bautoli pel Panciatichiano 1289 e 2448 ai miei studi. :. ,. e. ;. al. pei Boi. Univ.. Il codice di. rime an-.

(58) ,. LH. NOTE. di G. G. Amedei (in Giornale Storico, xx,. ticìie. p. 151 e. segg. cfr. anche L. Frati (in Giorìi.. XXIV, 300) e. /. codici Trombetti detta. Bologna, in Propugnatore, N. S.. 4. 3",. vi,. JR.. Univ. di fase. 4-5.. ii,. L'articolo che sta nella Rivista critica,. Le. antiche rime volgari secondo. cit.. i. la lezione del. cod. vaticano 3793.. 5. T. Casini in Rivista. critica,. in Literaturblatt far germ.. pag. 442 e segg. (1884). l'opinione del. battuta dal. Monaci. Ma in. ,. A. (jtaspary,. 3,. questi ultimi anni. è stata fortemente. ToRRACA, La. in N. Antologia. i,. roman. Philologie,. u.. 1894-95 e. com-. scuola poetica siciliana,. da A. Zenatti. ,. La. scuola poetica siciliana del secolo XIII, Messina,. D'Amico, 1894 etc,. cosi che. mi pare vada a. poco a poco perdendo terreno.. 6. E.. Lamma, Saggio di commento. G. Guinizelli etc.. alle canz. di. Bologna, Fava e Garagnani,. 1885.. 7. Rime. 8. La. di poeti bolognesi del. cultura bolognese nel. Giorn. Stor.,. i,. 1.. sec.. sec.. XIII,. XIII. e. p. liv.. XIV,. in.

(59) LUI. NOTE.. Dante ai tempi di Dante, Bologna, Zanichelli,. 9. 1891,. pagg.. 53, 104, 126, 131.. del Priorato di. Dant. Italiana,. ^°. Un. documento inedito. Dante, nel Bollettino della Sor. i,. pag. 12-18. Dino,. dee. p. ix.. i,. U. Marchesini (in Archivio storico. italiano,. pag. 91-95), Tre pergamene autografe di Ser. xiiij. Lapo. Gianni.. Per. le notizie. degli. Lapo. altri. Gianni che verremo ricordando, vedi: F. NoVATi in Giorn. Stor. vi, 401, nota RABDi, Consulte della JRep. di Firenze. mas. ,. Italie. F. da Barberino. et. la. 1'; i.. A. Ghe135 Tho•,. littèrature prov. en. au moyen-age. Paris, 1883,. p. 16-17..

(60)

(61) APPENDICE.. Pubblico qui del mio studio: VAshburn. 479 è il codice. Borghinif quella parte che. sce al confronto tra esso codice e. si riferi-. E,icc. 2816,. il. avvertendo che a pag. xiv della prefazione sono. caduto in un grosso. errore,. avendo omesso un. non alla riga prima, e dovendosi perciò leggere: cod.. « il «. E,,. non sono due copie eguali. ». etc.. L'Ashburn. 479 è quel codice Borghini, che. fu copiato da Pier del Nero?. Mettendo a confronto. la tavola di esso. con. quella del Eiccard. 2846, possiamo accertare an-. ticipatamente che tutte, o quasi,. le. rime che. stanno nel cod. Ashburn, stanno anche nel Rice,. quantunque. da questo. in ordine affatto diverso.. fatto, all'asserire,. con sicurezza che del Borghini,. che. il. E. è una. si. come. fece. il. Ma. Casini,. fedele copia del cod.. vorrebbe identificare col-. l'Ashburn. della strada ce ne corre e loarecchia.. Lo dimostrerà meglio. il. confronto, che noi. fa-.

(62) ;. LVI. remo. APPENDICE. delle. due. tavole,. non teniamo conto. avvertendo che per ora. delle. due sezioni. di. rime. date da A. a Gino, per delle ragioni che vedremo più oltre. Ecco pertanto il confronto: 1.. Noffo d'Oltrarno. A. 1; 215; 216-218; 219; 220-222. E. 71; 71; 67-69; 67: 227-230 2.. Guido Guinicelli. A.. 2-13; 14; 15; 16-18. E. 246-257;-. 258-. 260 3.. B. Orbicciani. A. 19-22; 23. 24; 25;. ;. 26; 101. E. 287-240; 285; 236; 234 4.. M. Onesto da Bologna A.. 5.. Guido Orlandi. :. 233. 235. ;. 27-32. E. 262-267 A. 33-34. E. 75 6.. Lapo Gianni. ;. 262. A. 35-44 45 ;. ;. 46 ; 47. ;. 48; 261-262. E. 80-89; 91 7.. Iacopo da Lentino. — ;90;—. 80-81. ;. A. 98; 228; 229; 230; 231. ;. 232. E. 272; 272; 271; 273; 274. 270'..

(63) APPENDICE. 8.. Giovanni dall'Orto. A. 99 il.. 9.. LVII. Gruido Novello. 244. A. 100. E. 62 10.. Lupo. degli Uberti. A. 102. E. 63 11.. Anonimo. A. 103-105. R.. >. 12.. 1-3. A. 106-116 117. G. Boccaccio. ;. ;. 118-. 139: 140; 141-207. E. 120-130 151 13.. Gianni Alfani. ;. —. A. 208. ;. E. 114; 14. S.. Caccia da Castello. ;. ;. —. :. 131-. 152-219. 210-214 93-96. A. 223. E. 245 15.. Ee Enzo. 16.. Pier de la Vigna. A. 224-225 E. 101-102. A. 226-227. E. 104-103 17.. F.. Ismora. A. 233. E. 105. Da. (|Uesto confronto si. tenga tutte Loflfo di. le. vede come E. con-. liriche di Noffo. d'Oltrarno o. Buonaguida mancano due sonetti. al Guinizzelli. ;. da. A (14-15),. dati. accettati dal Casini.

(64) APPENDICE.. LVIII. nella sua pregevole raccolta,. questa mancanza di. questa. la. ragione di. i. due sonetti. :. ma sono cassati da. stanno bensì in A, trasversali, che. E, è. ma. lievi segni. non ne impediscono però. la. lel^-. tura. Dell' Orbicciani, d'Onesto, dell'Orlandi,. due codici hanno. le. medesime rime. Gianni no, che mancano chè cassati, E.. i. num.. e. numeri 45. i. per la stessa ragione. di. ;. Lapo. e 47, per-. mancano. 117 e 140 di A. Possiamo quindi. fermare che. fatta eccezione dell' ordine. ,. quanto abbiamo visto. fin ora,. i. i. in af-. per. ,. due codici sono. perfettamente uguali.. Più complicata le. riguardante. è la questione. rime di Gino da Pistoia. Supponendo che cod. Borghini dal quale Pier dal. questo fosse. il. Nero derivò. il E,icc.. 2846,. dovremmo avere. rime attribuite a Gino da. A. tutte. le. altre che. fanno parte della stampa del. 1559, tralasciate da chi copiò. minciamo. il. prima sezione. i. ms. Bice. Go-. il. di. nn. 49-97 rappresentano una. rime di Gino. rime ciniane. è. *,. in E. la sezione. segnata coi nn. 44-46 e con-. tiene le rime che non sono fra Pilli. Il cod.. più. Pilli del. confronto.. Nel cod. A.. delle. E,.,. in. le. stam/pate dal. A. poi contiene un' altra sezione. di rime di Gino. Rice. 2846 fosse. segnata. co' nn. 234-260.. una copia. dell'. Se. il. Ashburn. 479.

(65) APPENDICE. (dato che questo fosse. contenere. le stesse. noscritto,. meno. diamolo. A.. il. LIX. cod.Borgliini), dovrebbe. rime. di. Gino che. ma-. l'altro. quelle già edite dal Pilli. Ve-. :. 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25. 26,. 14,. 27, 28, 29, 30, 31. E.. 92, 93, 239, 247, 52, 65, 70, 72, 90, 51, 71, 242,. A.. 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44,. 245, 244, 251, 255, 259, 53. 46. 45,. E.. 67, 68, 80, 256, 249, 53, 84, 95, 245, 96, 88, 85,. 86, 94, 258.. Intanto possiamo assicurare che tutte. me. del Borghini, stanno,. Ora vediamo. in E. e. non accolte. meri 49-50 :. 284-2aS. :. 240. ;. rime date da A. a Gino,. se le. 241. ;. 73-79. ;. 246. :. ;. 81-83. 248. ;. ;. 87. :. 91. ;. 97. ;. 240-241. ;. tutte le. 89. 91; 97;. :. ;. :. 58. ;. ma. di. 73-75. ;. 246: 252: 254, furono stam-. pate per la prima volta l'Ai lacci.. ;. 250 252-254,. queste quelle segnate co' numeri 87. del. rime ciniane segnate co'nu-. le. 54-64. ;. benché in ordine diverso,. in E. stiano nella edizione. A. contiene. Pilli.. le ri-. da A. e dal libro. di Gino a lui attribuite. non. dal Pilli,. Possiamo quindi dire che E.. rime rhe stanno. in. ma. dal-. contiene. A. meno molte rime di.

(66) LX. APPENDICE.. duo in. La mancanza. che stanno nelVedizione del Pilli.. R. di alcuni componimenti che non sono nel Pilli. non. spiegare altro che. si x>otrehbe. Pier del Nero non. li. li. m. credette stampati, o. due modi: o. a suo giudizio. Comunque questo. ritenne di Gino.. fatto che sta a dimostrare. dire cosi a chiusi occhi. come H. non. copia. deli'. si. un. è. possa. Ashburna-. miano. Se A. fosse tenere tutte. il. le. codice Borghini dovrebbe con-. rime che stanno in. rime cimane edite dal che. esso, e. dodici. ma. Pilli. E,.. più. ,. le. abbiamo già veduto. non sappiamo perchè, non contiene. componimenti. di Cine editi. non dal. Pilli. dall'Ai lacci, la qual cosa ci farebbe indurre. a credere non fosse A.. libro del Borghini.. il. mancano. contiene assai rime che (cfr. la. 4-13, e. in A.. tavola in Giornale Stor.. segg.) contiene in. questo. si. più di A.. può. Ad. aggiungiamo che B.. accrescere questo dubbio. H.. :. le. ,. III. Il ,. cod.. 173 e. rime segnate. forse spiegare. :. supponendo. che Pier del Nero. li. derivasse d'altra fonte che. dal cod. Borghini,. i. nn. 47-61, che contengono. una. sezione di rime del Cavalcanti, 77-79 (rime. di Ser. ;. Baldo Fiorentino. Lippo Paschi de Bardi) Gianni: di. ;. ,. Iacopo Cavalcanti e 92, (la. canz. di. Lapo. morte della vita privatrice)\ 99-100, rime. Guittone d'Arezzo. 5. 106-113 (rime di. Binaldo.

(67) ,. APPENDICE. d'Aquino, Fazio degli Uberti. LXl A. da Ferrara. ,. Ubertino d'Arezzo, Guittone, Bernardo da Bologna e Nuccio Sanese) cio del. Lapo. Bene. :. 220-226. ;. Saltarelli; 231-232,. nuccino tone e. :. Lemmo. e Polo di. ;. da Pistoia: 259, canzone. 268-269,. 275. ;. tiene. una. non il. il. cod.. me sembra. attri-. joossa. si. Ashburn. 479 non può :. 1". perchè esso con-. piccola sezione di rime di Gino che. fa parte della raccolta del Pilli. cod. Borghini, di cui. pia,. di G.. una ballata. ,. codice del Borghini. il. e. canzone di Tom. da Faenza. Lombardia. alfermare che. Compagni. due sonetti di M. Ri-. buita al Boccaccio. Ora a. essere. rime di Senuc-. di D.. rime di B. Orbicciani, Guit-. 241-243,. Guinizzelli. 115-119,. rime. ,. il. ;. perchè. 2». Eicc. 2846 è. una. co-. a detta di Pier del Nero, conteneva altre. sezioni di rime che. non stanno. porre che l'Ashburn. 479 fosse. il. in A.. Per sup-. cod. Borghini. copiato da Pier del Nero, converrebbe provare. che esso fosse a noi pervenuto imperfetto qual cosa non credo. si. ,. la. possa ammettere, perchè. ha una numerazione progressiva della stessa. mano. di chi scrisse. il. codice.. Che. il. cod. A. sia. della stessa famiglia del cod. Borghini,. mi par. provato dal confronto che abbiam fatto colla tavola del Rice.. 2^6 ma che ;. esso sia. il. codice. che Pier di Simone del Nero copiò e per 8. le ra-.

(68) APPENDICE.. LXII. gioni su dette, e per la diversa collocazione dei. non si può ragionevolDobbiamo adunque concludere. singoli componimenti,. mente. sostenere.. che PAsliburn. 479 contiene hensì plusìeurs pièces écrites. de la main de V. Borgliinì,. come suppose ghini, di cui. il. ma non. è,. prof. Casini, quel codice Bor-. abbiamo copia nel Bice.. 2846..

(69) RIME DI. LAPO GIANNI. BALLATE..

(70)

(71) I.. Amore,. i'. prego. la. tua nobiltade. ch'entri nel cor d'està donna spietosa e lei facci' si. amorosa. che la spogli. Odi. la. d'. Con. meo novellamente,. '1. ch'esser solevan 'una cosa. si fieri. che par che e se. '. nimistà mortai che regna. tra lo suo cor e. Amor,. ogni crudeltate.. sembianti mi disdegna '1. mondo. mi vede fugge. onde non spero eh'. mentre che. !. 'n lei. e. me. aggi' a niente,. e sta nascosa: i'. mai aggia posa. sarà tanta ferezza,. vestita d' un' asprezza. che par che sia nemica di pietate.. '".

(72) BALLATE.. 4. Amor, quando. piace. ti. movi inteso ^^. e se vai 'n parte che possi parlare. a questa che mi fa guerra sfidata,. ben potrai dir che, senza da. lei. mi trovo. nel. colpa, offeso. mio lamentare; ^^. onde mi' alma piange sconsolata. Se non che e dicele. '1. cor l'ha alquanto confortata. non pianger, mia. :. sorella. ;. tu averai novella. ch'amor. Questa ballata. edita. ,. Fiacchi, e riprodotta. Nannucci. dal. ,. il. ,. la. prima volta dal. quindi, dal Valeriani e. fu tratta dal famoso codice. La ripubblicarono. Pucci, ora sperso. e. ^*. porta manto d'umiltate.. le. il. Monaci. Molteni nella stampa diplomatica del Chig.. L. vili, 305.. Oltre a questi codd.. conserva. si. pure nel Vat.3214 Eiccard. 2846; Ashbur. 479; -,. Magi. le. 1208 e nel Trivulz.-Bossi 36.. varianti di tutti 1.. V.. VII, 7,. ellei; 4.. C. el. i. meo;. V. kesser;. V. 7. 9.. si. k. codici, e della. V.. C. pregilo; 2.. Jc. entri; 3.. ella spogli; 5.. A. H. T, eh C. chel. esser. Diamo. stampa f.. del. f.. e lei facci;. V. ke regne;. 6.. soleam una cosa;. mondo emme aggi. anniente;.

(73) O. BALLATE. A.. V.. atieente;. scosa. ;. Tonde;. 12.. 16. C. esse;. M. V.. he; 10. C. semini; esson na-. he..... M. sinascosa ; che. 11.. lei. Are; 17.. M. cliemmai; in V. manca. sarà. ;. V. dal. V. diciele; 24. V.. ^ amor. i. Jcellei. C. chenimi. 18. C. dtVe; 19. C.. [Ballata, che. V.. ;. Consta della ripresa e di due. 14.. Are..... M. guerra. lei; 21.. trattatisti. ;. V. he. l. fidata. Stanza:. chiamano grande.. stanze:. manca della. ABbA. ABCABCCDdX].. II.. Nel vostro viso angelico amoroso vid'. i. begli occhi e la luce brunetta. che 'nvece di saetta. mise. pe' miei lo spirito vezzoso.. Tanto venne in suo abito gentile quel nuovo spiritel nella mia mente,. che. '1. cor. allegra della sua venuta.. s'. Dispuose giù parlando. a'. 1'. ;. cor; 22.. replicazione.. Ripresa:. Z:e;. aspetto signorile. sensi tant' umilemente.

(74) BALLATE.. b eh' Ogni. mio. Or hanno. spirit' allora. mie membra conosciuta. le. di quel signore la. e. '1. "^. saluta.. '1. sua gran dolcezza,. cor con allegrezza. l'abbraccia, po' che. fece vertuoso.. '1. ^^. Questa ballata, edita dal Fiacchi di sul. co-. dice Pucci, e riprodotta poscia dal Valeriani e. dal Nannucci, resta in molti e autorevoli ma-. stampa. noscritti. Colla. diedero fuori. il. Monaci. che nel Vat. 3214. Laur. XL, 49 24 e Boi.. e. il. Molteni resta an:. Riccard. 2846. ;. Magi,. •,. Un.. del Chig. l. viii, 305 la. 1289.. 112. vii, 8,. Diamo. le. ;. ;. ;. Panciatichiano. varianti di tutti. codici che la contengono, e della. giacché derivano da questa. Ashbur. 479. stampa. le altre. del. i. f,. due stampe. su ricordate. 1.. C. angelicho ; 2. C. vidi. brunecta; B.. 2. e begliocchi;. saecta; A. che n' vece; V. 7.. V.. Ice. Icor; C. V.. C. segnorile;. 9.. L.. 1.. li belli. V.. Ice. li. anno. nuece ;4. L.. A. veduta;. 8.. tantumilemente. ;. V. ke. l. fece.. L.. 1.. 1.. perme;. C. V. aspecto; ;. 10. B. 2. al-. allor. saluta;. canosciuta; 12. C. sengnore. L. l.gran bellezza; V. B. hraccia. ;. begli; lucie; 3. L. 1.. Ihor saluta; V. e ogne Tneo spirito 11. C. V. or. occhi e. 2.. ;. grande dolcezza; M. «6-.

(75) BALLATE. [Ballata e d'una. Consta soltanto della ripresa. //ra«f/e.. stanza.. della ballata. (. Forma schematica simile a quella I].. III.. Gentil donna cortese e di bon'are,. Amor mi. di cui. merzè, poi che. fé. 'n la. vi porto pinta per. Io fui. come. si. primo servente,. mente. non. vi obbliare. ^. tosto servente di voi. un raggio gentile amoroso. d'. da vostri occhi mi venne uno splendore lo. qual d'Amor. si. mi comprese. ;. poi,. che avante a voi sempre fui pauroso, si. mi cerchiava. Ma che. la. di ciò grazie '1. fé. temenza. core.. il. ^^. porgo a Lui signore,. contento di lungo. disio,. della gioi' che sentio, la qual. mostrò. in. amoroso cantare.. In tal maniera fece dimostranza. mio cor leggiadro de. la gio'. che prese, 9. '•.

(76) BALLATE.. 8. che in grandtì^ orgoglio sovente. salio,. fora scovrendo vostra disnoranza.. Ma. poi riconoscendo coni' v' offese, ^o. così folle pensier gittò in oblio. quando vostro Si. come. il. alto intelletto. 1'. :. udio.. cervo in ver lo cacciatore,. cosi a voi servidore. tornò, che. li. degnasti perdonare.. Perdon cherendo a voi umileniente del fallo, che scoverto. -. =. si sentia,. venne subbietto in vista vergognosa, voi non seguendo la selvaggia gente.. Ma come. donna. perdonanza. Ora mi. li. di. gran cortesia ^^. feste copiosa.. fate vista disdegnosa. e guerra. nova. in parte. comenzate. ;. ond'io prego pietate. ed Amor, che vi deggia umiliare.. ^4. Edita dal Fiacchi di sul cod. Pucci, e poscia riprodotta dal Valeriani e dal Nannucci. Besta nei seguenti codici: Chig.. l.. vni, 305; Vat. 3214;.

(77) BALLATE.. if. Eiccard. 2816; Ashbur. 479: Pai. 204: Parig. 554: Laureiiz. xc.. ital.. vulz. 36 e Marc,. 37; Vat. 3214: Tri-. inf.. che, come. ix, 292,. copia del codice Bartoliniano,. ma nella. rime di Lapo contiene anche. di. si disse,. sezione. rime a. le. assegnate dalla raccolta medicea. Varianti V. kortese. 1.. nare. la niente; C.. konie. h. 9.. ;. C.. ;. V. allui; 16. 18.. E.. a. la. mente;. fu;. uranza. verto. A.. 13.. f.. mad. ;. 19.. ;. li. V.. 6.. V.. L.. 11.. 2.. ma. ;. dì. della gio'; Y. C. de la gio he senCio. ;. io gratie. 17.. ;. f.. ;. 25.. A. T. P. ;. ;. f.. R. che grande orgoglio; fiora scorrendo; Y. disno-. C. V. E. A.. T. poi non seguendo. come. V. kerendo 1.. [Ballata grande. :. 26.. ;. in guisa; 28.. 30. C. le feste. ripresa. 24.. offese;. in L. 2; 34. L. d'amor die vi deggia. e. n. Ice. incomprese. se ni ;. bo-. ;. degaste. 27. L.. 8.. ;. :. f.. V. merce. 3.. ;. lui. a quel signore. della gioV. V.. ;. bonaire;. 1.. 10. incer chiana. E. fuor scorrendo ;. fleg.;. L.. V. A. ubliare. 4.. V. di vostr ocki ;. 7.. avanti..... ogratie. di bonaire. V. A. prima servente. 2.. ;. e. è. ;. f.. f.. //. cìie sco-. A. Par.. 31.. manca. da. aìuore.. (ABbA), tre. stanze,. ;. n.. senza replicazione. Schema simile alle pre-. cedenti!..

(78) BALLATE.. 10. IV.. Dolce. è. '1. pensi er che. una giovane donna. d'. per cui. si fé. gentil. 1'. mi notrica. il. core. eh' e' desia,. anima mia,. poiché sposata la congiunse Amore. I'. novo esempio ched. il. ^. non posso leggeramente trare ella somiglia:. quest' angela che par di ciel venuta d'. amor. sorella. mi sembr'. al parlare. ed ogni su' atterello è meraviglia beata. In. 1'. alma che questa saluta. colei si. può dir che. sia. :. !. '. '^. piovuta. allegrezza, speranza e gioi' compita. ed ogni rama di virtù la qual Il. fiorita,. procede dal su' gran valore.. nobile intelletto ched'. i'. porto. per questa giovin donna eh' é apparita m.i fa. spregiar viltate e villannia.. Il dolce. ragionar mi dà conforto. ^^.

(79) 11. 15ALLATE. eh'. con. fé. i'. de. lei. amorosa. 1'. vita,. essendo già in sua nuova signoria. Ella. mi. —. -^. tanto di cortesia. fé. che non sdegnò mio soave parlare,. Amor. ond' io voglio. che mi. Com'. degno. fé i'. dolce ringraziare. di cotanto onore.. son scritto nel libro. amore. d'. 2"'. conterai, Ballatetta, in cortesia,. quando tu vederai poi che di. la. donna mia, -^*'. fui fatto servitore.. lei. Questa ballata resta nella maggior parte dei codici. da noi esaminati per questa edizione.. Resta nei quattro codd. che hanno. gruppo Chig.. di. rime. L. vili,. di. 305. :. Lapo (Vat.. 3214-,. il. maggior. Ashb. 479;. Rice. 2846) e nei codici deri-. vanti dalla raccolta medicea (Laur. xc Parig. 554: Yat. 3213; Palat. 204. :. Marc, ix. Resta inoltre nel Triv. 36; Magi. Dal cod. Pucci derivarono. il. la. Valeriani e. dei codici e delle. stampe. V. dolci e; C. dolce. 1.. disia. stampò. :. 3.. C. fjentile. ;. il. il. inf. 37:. vii. 7,. 292).. 1208.. Fiacchi, da cui la. Xannucci. Varianti. :. il ;. V. per. cliemmi; Jcui. ;. 4.. 2.. C. che. V. posata. ;.

(80) BALLATE.. 12 legyieramente. 5.. f.. 7.. A. da. pure. cel;. f.. M.. ;. dal del. 16.. 8.. ;. V, exenipro. ;. C. semhl al. I'Ubaldini, Tav. al Barb.. Ila. dogni ; V. acterello. piovuta. esemplo. 1.. compita. 12. L. gioia. ;. V. ked. i. porto. ;. merauiglia. et. giouane;. M.. 18. C. e. l. dolce; 19. V. collei. corno son. ;. 27. C. vedrai. ;. ;. M.. 1. et. e agio comjì.. ;. viltà e villania;. 1.. 22.. V. uerai. 9.. ;. cosi. 10. C. chessìu. ;. V.. ;. ;. par ;. ;. V. ke. M.. 25. L.. ;. 1. et. quando. tu vedrai.. [Ballata grande. :. ripresa. ,. due. stanze e repli-. cazione.. Ripresa e replic: Stanza:. ABBA. ABCABCCDDX].. V.. Questa rosa novella che fa piacer sua gaia giovanezza,. mostra che gentilezza,. Amor, i'. S'. di. sia. nata per vertù di quella.. fossi sofficiente. raccontar sua maraviglia nova. diria. ma. come natura. io. 1'. ha adornata;. non son possente. i.

(81) BALLATE. saper allegar verace prova. di. dil' tu,. ^'^. fiata. levando. gli occhi. presemi. '1. per mirarla. fiso,. dolce riso. occhi suoi lucenti. li. :. Amor, che sera me' laudata.. Ben dico una. e. 13. Allora bassai. come. stella.. mei. li. '*. per lo tuo raggio che mi giunse al core. entro in quel punto eh' io la riguardai.. Tu. dicesti: costei. mi piace segnoreggi. '1. tuo valore. e servo a la tua vita le sarai.. Ond'. io ringrazio assai,. somma. dolce signor, la tua eh'. i'. grandezza,. vivo in allegrezza. pensando a cui mia alma hai. fatt' ancella. **. Ballata giovincella, dirai a quella eh' eh'. **. Amor, per. la. m' ha comandato. ha. la. bionda trezza. sua altezza i'. sia servente d' ella.. "*.

(82) BALLATE.. 14. Fu llassi. pubblicata dal Padre Pier Antonio Se-. nel. Homa,. volume. III degli: Anecdota litteraria,. 1774, in: Poesie di alcuni antichi rimatori. Guido Cavalcanti, Gino da Pistoia,. toscani, cioè. Pietro delle Vigne, Ser. Urbicciani dell'abate. P. A.. antiche. che.... è. Previo,. Bembo. ;. da un ms.. il. il. ae-. manoscritto di. ri-. di tre preziosi testi. a. primo dal Gran Cardinale. secondo da Monsignor Giovanni. il. e il terzo. quel..... una copia. penna, jjosseduti già Pietro. tratte. Queste rime, come dice. S.. furono tratte da. rassi,. me. Lapo Gianni, Buonaggiunta. Maestro Rinuccino,. e. da Carlo di Tommaso. Strozzi. Il. codice ricordato dal Serassi era dunque uno dei testi della raccolta Bertoliniana, e più pre-. cisamente deve essere stato testo dato dal Serassi è la. Bergam. d. 37. Il. molto errato riguardo. punteggiatura, che fu. retta dal Valeriani,. il. un. po' riveduta e cor-. quale ripubblicò questa. il. gentile ballata. E,esta nei codd. Chig.. l. viii,. 305. :. Vat. 3214; Eicc. 2846; Ashb. 479 e nei testi della raccolta Bertoliniana. viamo soltanto e. il. 2.. C. ghaia. a domata;. me laudala;. ;. dei quali codici ci ser-. del Boi. Univ. 2448,. più corretto degli. formando un l. ,. il. più antico. altri.. Y. he piacer. ;. 5.. V. di contare,. sol verso col iDrecedente. 8.. 11.. V.. ma. non. son; 10.. E,. ;. 7.. C. V.. che senza. A. dirò; E. bene dirò una. fiata;.

(83) BALLATE. E. miracol. 12.. V. preselmi ;. fiso; 13,. occhi; 15. C. V. allor Lassai (jio. ,. formando un. 15. li. verso. sol. miei per ,. 14. C. elli io tuo rafj-. contro. la. forma. metrica, del resto regolarissima, di questa ballata: 16. C.. mi. del BoRGHisi,. cjiwjne. mi. A..mi giugne,. ;. le. pensando kui alma mia;. che e. s.. i. ;. mano. sarai ; 22. C. sengnore. pensando acui alma mia ai. giovanzella. di. giunse; 17. R. A. che la riguar-. dai; 20. C. a la sua vita 24. C.. ma. 26. C.. 25.. A. V.. fati ancella. V. giovenzella] B.. E,, girai.. Non. pure noi crediamo questa sia. ;. V. s.. ostante. principali codd. leggano girai e solo. dirai,. ;. la. il. B.. vera. lezione, suggerita dal senso e dal retto costrutto. grammaticale.. due. [Ballata grande; ripresa,. stanze e repli-. cazione.. Ripresa. e replicaz.. :. aBbA... Stanza: aBCaBCcDdX].. VI.. Angelica figura novamente di ciel. venuta a spander tua salute. tutta la sua virtute. ha in. te locata. 1'. alto dio d'amore. 10.

(84) BALLATE.. 16. Dentr' al tuo cor. si. mosse un. ^. spiritello;. esci per gli occhi e vennein' a ferire,. quando guardai e fé. che. cammin. il. core e. '1. dormendo e. quando. 1'. lo. pe' miei si fero e snello. alma. uno. 1'. e. sentii. '1. tuo viso amoroso. 1'. fece via fuggire, altro pauroso. giugner. si. ''^ :. orgoglioso,. e la presta percossa cosi forte,. temetti che la morte in quel punt' operasse. Poi quando. chiamava eh'. i'. Rispose. alma. ti. Or. se'. ^^. tu morto,. sento nel tuo loco stare'?. cor, eh'. '1. su' valore.. fu rinvigorita. cor gridando:. il. non. 1'. '1. avea poco di. —. vita,. sol pellegrino e senz' alcun conforto,. quasi tremando e non potea parlare, e disse e. E. :. Oi. rimanere cosi. !. alma, aiutami levare al casser della. mente!. insiememente. n'andaro. al loco. onde. fo pinto fore.. ^o.

(85) BALLATE.. Onde mia divenne. labbia. sentendo. -5. mortificata. si. me. allora, oi. 17. eh'. !. i'. non parea,. cor morire innavverato.. il. Dicea meco sovente ogni. fiata:. Ahi. lasso,. Amor, che giammai non credea. che. fossi. con tra. me. Ahi che crudele torto fa' in ver di. me,. si. ^^. spietato!. si. e. gran peccato. tuo servo leale;. che merzè non mi vale ^*. che tu non mi tormenti a tutte l'ore.. Resta nei codici Vat. 3214: Chig. Eiccard. 2846; Ashb. 479 e Triv. pato di sul codice Pucci. mente dal Valeriani C. angelicha. 1.. V. salut rJi'escì;. ;. e virtute; 4.. V. aderire;. partire; 11. A. sentir fjiunrj.. ;. f.. V.. '20.. f.. ha in. jjer ìuei. ;. f.. ;. ;. se loc; 6. 9.. morto;. 18.. :. 3.. A.. A. fere via. E. A. ;. f.. //. 13. C. te-. V. R. temetter che la morte. 14. C. ouerasse] 16. C.settu :. f.. V. preposta percossa. metter che la more. deva. Nannucci. Varianti. et quanto.... (jiunfjner:. 1"^. stam-. v. n. dal del venuta. R. A.. 8.. Fu. 36.. 305;. e riprodotta esatta-. ,. e dal. 2.. l. viii,. ;. R. rispon-. quasi scemando V. tremendo non 21.. V. a leuare: 22. R.. ;. f.. ;. rimenare: 21. C. mandare..

(86) BALLATE.. 18 28. C. o(jne\ 29. T.. me]. 31.. già non. f.. mi. cr.] 30.. V. crudele] A. che che crudel. V. inverso torto. \. 34.. C. chettu nomi.. [Ballata grande. ripresa e tre stanze.. :. Ha una. costruzione metrica simile a quella della Ballata. I].. VII.. Ballata, poi che. ne. la. mia mente ove. girai a quella, che. mi. nata. se'. fa residenza,. somma. piagenza. d'. core'.. amore ancella nova,. ^. ogni virtù dovresti essere ornata,. ovunque la. compuose Amore. saettò pelli occhi dentro al. Poi d'. ti. vai, dolce, savia e intesa. :. tua vista ne fa perfetta prova,. però dir non. che spero. ti. compio ambasciata,. se' del. mio. intelletto appresa,. Se tu la vedi nel su' viso accesa. non. dicer motto, se fusse adirata,. ^^.

(87) BALLATE.. ma quando. la. 1!). vedrai umiliata. parla soave senz' alcun timore.. Quando cortesemente avrai con bello inchino. parlato,. '^. con dolce saluto,. e. a la serena fonte di beltate. apprendi suo risponso angeli cato, che. move. lingua di gentil vertute, ^^. vestuta manto di soavitate.. Se r è. non. ma. 'n. piacer d' avermi in potestatc. suo viso colorato in grana,. fia. negli occhi suoi umile e piana. fia. e palidetta quasi nel colore.. Appresso che prenderà. la. del pensoso. lo. li. ^^. sua mente con paura,. membrar. dirai com' io son di far. tuo dire amoroso. eh'. Amor. le. dona,. sempre disioso. suoi piaceri oltre misura,. mia non m' abbandona.. mentre. la vita. Di' che. Amor meco. che fu principio. sovente ragiona. d' està. benvoglienza,. ^^.

(88) BALLATE.. 20. quei che la mente e. ha messa. Tu. '1. core e mia potenza. in segnoria del su' valore. 25. vederai la nobile accoglienza. nel cerchio delle braccia, ove pietate. ripara con la gentilezza umana, e udirai. sua dolce intelligenza.. Allor conoscerai umili tate. ne. gli atti suoi, se. —. e vederai. non parla. ^°. villana,. meraviglia sovrana,. —. com' en format' angeliche bellezze e di novi miracoli adornezze,. ond'. Amor. tragge. 1'. altezza d' onore. ^^. Movi, ballata, senza far sentor'e e prenderai. quando. 1'. amoroso cammino. giunta parla a capo chino. se'. non mi donar. Edita. ,. sul codice. :. come. :. '*^. di gelosia errore.. la precedente, dal Fiacchi. Pucci. e. ,. ,. di. riprodotta integralmente. dal Valeriani e dal Nannuccì. Sta nei codici. Chig.. L. vili. ,. 305. ;. Vat. 3214. Aslib. 479; Trivul. 36.. Fu. ;. Eiccard. 2846. :. ;. ristampata dal Tropea.

(89) BALLATE. in quel suo Sarjgio. Lapo, pel quale Varianti. e Vat.. «ani"; 8.. f.. servi soltanto del cod. Cliig.. si :. 10.. A.. f.. j^rimi. :. ambasciata V. non. affatico,. er-. ABC-ABC, e nel f. risulABC-XBC; 9. C. pero dire più. versi di ogni stanza è. iiommi. A. dovunque: V.. forma schematica dei. la. terebbe invece:. 7.. con evidentissimo. n. perfetta fede,. giacché. ,. edizione delle rime di. e n. yer gli ocrhi]. 4. f.. rore. di. 21. \. s''hai del. mio: R.jJresa'^. ti. co più amò.:. 11.. A. E.. et tu. la vedi: V. de tu la vedi: nel tu vixo] 14. V. al-. kun:. 17. E,, fronte: 22.. scorso: 29. C. piagerì:. V.. E.. si li. v/xo; 27. A. del di-. suo piageri: 31. C. V.. sovente el ragiona\ 33. V. e quei: 34. C. sengnoria: 35. C. vedrai^ 36.. 38.. f.. V. derido: 37. A.. n. e udirai sua dolce. drai: 40. V. so. come formate^. se; 41. C. e. 45.. ;. el. vederai sua\. R. vederai: V.. e. ve-. sembrerai mer.: 42. C.. V. sanza\ 48. C. orrore: A. do-. nare di g. errore. [Ballata grande; ripresa, quattro stanze e plicazione.. re-. Le stanze hanno una costruzione me-. trica simile a quella replicazione. non ha. della Ballata. le stesse. I.. rime della. Però. la. ripresa]..

(90) 22. BALLATE.. Vili.. Amor. Io sono. venuto sono a eli'. al. mio. leal. che per mia libertate. donna piacente,. voi,. servente. sue gravi pene deggiate lenare.. Madonna ma, e. 1'. io. e'. non mi manda questo. veggendo. suo forte penare. '1. angosciar che. '1. tiene in malenanza,. mi mossi con pietanza a che sempre tene e gli occhi suoi e. è certo. voi. piangendo. :. coverto. lo viso. non finan. di plorare. ^^. lamentar di sua debol possanza,. merzede a. la su'. amanza. Per voi non mora, però mostrate in ver di si eh'. lui. aggia beninanza. merzè, se. — Non. '1. si. fate,. e a. me. cherendo.. eh' io lo difendo. :. vostra allegranza '5 ;. ancor potria campare.. eonvene a. me. gentil segnore. a tal messaggio far mala accoglienza.. ^.

(91) .. 23. BALLATE. vostra presenza vo' guiderdonare. ^^. siccome suole usar buona ragione Veniste a. me. con. di vostro servo. sì. libero core. avendo cordoglienza. gran conoscenza. lo vi fece fare. ond' io vo' dare al suo portatogli lo ^or e. da mia parte. chi'. :. ;. mal guarigione. :. avea in prigione,. gli date. ^^. allegranza. che stea fermo a sua 'manza,. buono amore puro da laudare.. di. — del. Mille merzè, gentil. buon risponso. donna cortese. e del parlar piacente,. ^'^. che 'nteramente m' avete appagato. ed addoblato mia domandagione, si. che. 'n. ver voi non posso usar riprese. che mai non trovai donna che suo servente abbia eh' è suscitato. Donne or ecco. valente. meritato,. da morte e prigione.. e donzelle, eh'. donna. si. si. di. :. amate ragione,. gran valentia,. 11. ^s.

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