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Alessandra Vaccari Il bilancio di sostebilità

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Academic year: 2022

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(1)

Cagliari, Fondazione di Sardegna

27, 28, 29 se5embre 2017

RIFLESSIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DELLE ARPA NELL’AMBITO DEL

SNPA

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE STRATEGICA E ORGANIZZATIVA Summer School residenziale AssoARPA

per l’Alta Dirigenza del SNPA

Alessandra Vaccari Il bilancio di sostebilità

nel e per il SNPA

(2)

Indica

Dal 2007 (dal 1989)

Oltre 30 senior e junior formaI sugli strumenI per la sostenibilità

Oltre 200 progeJ con PA e imprese

1

2

3

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Il bilancio di sostenibilità

COME EVOLVONO I

MODELLI DI REPORTING FINANZIARI NON

PERCHE E COME PORSI IL PROBLEMA ALL’INTERNO DEL SISTEMA

SNPA

1

2

3

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Il bilancio di sostenibilità

1

COME EVOLVONO I

MODELLI DI REPORTING FINANZIARI NON

(5)

La evoluzione del ReporIng

(6)

La evoluzione del ReporIng

6

(7)

La direJva Barnier e il D. Lgs 254/2016

Migliorare la trasparenza e l’accountability di alcune grandi imprese sui temi non-finanziari, in parIcolare nei seguenI ambiI:

§  ambiente;

§  poliPche sociali e legate ai dipendenP;

§  diriR umani e anPcorruzione.

I criteri che individuano le aziende che saranno obbligate a rendicontare anche informazioni non-finanziarie sono:

§ bilancio >20.000.000 o fa5urato ne5o >40.000.000;

§ organico >500 dipendenP;

§ ente di interesse pubblico (direRva 2013/34/EU).

Il testo della direJva è stato approvato dal Consiglio dell’Unione Europea.

La DireJva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio riguarda la rendicontazione di informazioni di carabere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni (EUDNFI).

È un testo legislaIvo recante modifica alla DireJva 2013/34/UE, meglio conosciuta come “AccounIng DirecIve”.

29 Se5embre 2014 La DireRva ʺBarnierʺ

(8)

Negli ulImi anni, l’aRvità di sustainability repor/ng è cresciuta in maniera esponenziale: nel 2011 sono staI pubblicaI circa 3.000 bilanci di sostenibilità nel mondo, che sono diventaI 15.000 (solamente tra quelli conformi allo standard GRI) nel corso del 2013.

Il Bilancio di Sostenibilità

(9)

Perchè IR

(10)

0 50 100 150 200 250 300 350 400

'Back end' pages 'Front end' pages

Source: InvesIs Research

Perchè IR: Volume dei reports

(11)

strategy, governance, performance, prospects Financial

reporting

Other reporting Sintetica valutazione sul valore

IR: Un nuovo focus

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CAPITALE FINANZIARIO:

insieme dei fondi che

l'organizzazione può uIlizzare per produrre merci o fornire servizi

CAPITALE INTELLETTUALE: beni immateriali

organizzaIvi e basaI sulle conoscenze (es. breveJ, copyright, so7ware, diriJ e licenze; ma anche conoscenze intrinseche,

sistemi, procedure e protocolli)

CAPITALE SOCIALE E

RELAZIONALE: isItuzioni e relazioni all'interno di comunità, gruppi di

stakeholder e altre reI o fra di essi, nonché la capacità di condividere informazioni al fine di aumentare il benessere individuale e colleJvo

CAPITALE PRODUTTIVO: oggeJ fisici fabbricaI (in contrapposizione agli oggeJ fisici naturali) che un'organizzazione può uIlizzare per produrre merci o fornire servizi

CAPITALE UMANO: competenze, capacità ed esperienza delle persone, oltre alle relaIve moIvazioni a innovare

CAPITALE NATURALE: tuJ i processi e le risorse ambientali, rinnovabili e non rinnovabili, che forniscono prodoJ o servizi per il successo passato, presente e futuro dell'organizzazione

IR: le forme di capitale

(13)

Il Bilancio di Sostenibilità: gli standard sin qui usaI

Standard uPlizzaP dalle imprese per redigere i report di sostenibilità

Lo standard maggiormente uIlizzato per la redazione del bilancio di sostenibilità è quello sviluppato dal GRI (Global Repor=ng Ini=a=ve). Il 51% delle aziende intervistate da EY ha riferito di aver impiegato tali linee guida per l’elaborazione della propria reporIsIca.

Lo standard maggiormente diffuso per la redazione del Bilancio di Sostenibilità sono le Linee Guida del GRI (Global Repor=ng Ini=a=ve).

Forniscono un framework per la definizione dei contenuI di sostenibilità da inserire nel bilancio;

Definiscono un set di indicatori per descrivere la performance ambientale, sociale ed economica

Le principali novità del G4 riguardano:

• la definizione dei contenuI della reporIsIca di sostenibilità in base all’analisi di materialità;

• l’abolizione del livello di applicazione degli indicatori rendicontaI e l’introduzione delle due opzioni ʺcoreʺ e ʺcomprehensiveʺ per l’elaborazione del documento;

• l’introduzione di nuove general standard disclosures relaIve ai temi di governance, supply chain e eIca e integrità.

(14)

La versione delle linee guida (versione 4.0) ha posto maggiore conce5o di

“materialità” on what mabers, where it mabers»).

Effebuare un’analisi di materialità consiste nel posizionare le issue di sostenibilità secondo due dimensioni:

le aspe5aPve e le priorità degli

stakeholder, da un lato, e la rilevanza che tali aspeR hanno sull’azienda, dall’altro.

Solo gli aspeR che sono importanP sia per gli stakeholder che per l’azienda dovrebbero essere rendicontaP.

AspeR da rendicontare all’interno del report

La linea guida del GRI Focus sull’analisi di materialità

(15)
(16)

SDG’s

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(21)

Il bilancio di sostenibilità

COME EVOLVONO I

MODELLI DI REPORTING FINANZIARI NON

2

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Porter e lo shared value

(23)

Il valore sociale

•  Valore sociale di una istutuzione e PA?

•  Non ha risposte del mercato

•  Missione isItuzionale (gli esiI e gli impaJ dipendono dal ruolo nella filiera)

•  Ha impabo

•  Abese degli stakeholder e policies di responsabilità sociale (ha poliIche che impabano sugli stakeholder)

Come si definisce?

Il concebo di valore sociale è soggeJvo, dipende dai diversi interessi e aspebaIve che nel tempo maturano gli abori interessaI.

Esprimibile con più unità di misura che n o n c o n s e n t o n o d i v a l u t a r e immediatamente l’efficacia del valore prodobo sulla base del capitale invesIto (es. numero di beneficiari, numero di servizi erogaI dai beneficiari, etc).

ll risultato di una pluralità di intervenI non isolabili.

(24)

Creare valore sociale: tre livelli

•  Ripensare «i servizi» cercando di risolvere i bisogni sociali rilevaI

•  Innovare i processi di produzione dei servizi, creando più efficienza e efficacia abraverso una maggiore collaborazione con gli stakeholder

•  Sviluppare i cluster locali , abraverso il

miglioramento delle competenze disponibili, la

collaborazione con i fornitori e le isItuzioni nelle

comunità in cui un'azienda opera per aumentare

la produJvità, l'innovazione e la crescita

(25)

Cluster efficaci

Arricchire il capitale sociale aiutando gli

stakeholder a collaborare tra loro

Generare la

massimizzazione delle esternalità posiIve con:

-  Co-locaIon (Marshall) -  Sinergie (Porter) -  Open innovaIon

(Jacobs)

Guidare la conoscenza

(26)

Il bilancio di sostenibilità

COME EVOLVONO I

MODELLI DI REPORTING FINANZIARI NON

PERCHE E COME PORSI IL PROBLEMA ALL’INTERNO DEL SISTEMA

SNPA

3

(27)

Cosa è e come si misura l’impabo

«L’impabo è il cambiamento voluto»

Fonte Aiccon

«Se provi che le tue azioni fanno la differenza provi che hai impabo»

DEADWEIGHT

(28)

Outcome e impabo

-  Outcome (risultaI): sono tuJ i cambiamenI, posiIvi e negaIvi, sia a breve che a lungo termine, che si verificano sulla vita delle persone desInatarie dalle aJvità realizzate. Sono i benefici obenuI e gli effeJ negaIvi verificaI a seguito del conseguimento di determinaI output. Possono essere direJ (conseguenza

ragionevolmente direba del prodobo o servizio sulla vita del beneficiario) o indireJ (effebo indirebo sulla vita del beneficiario o di altre persone).

-  (es. conseguimento impiego da parte dei beneficiari a seguito di un corso di formazione)

-  Impabo: è la parte di outcome (cambiamento) che viene imputata in maniera

esclusiva alle aJvità realizzate dall’organizzazione. L’impabo è quindi una misura di outcome al nebo dei cambiamenI imprescindibili, che sarebbero avvenuI

ugualmente anche senza il progebo, e di quelli osservaI ma abribuibili ad altri intervenI.

-  La misura dell’impabo rappresenta quindi l’effeJva capacità del progebo di provocare i cambiamenI abesi. (es. percentuale del conseguimento impiego che può essere abribuita in maniera esclusiva al corso di formazione)

(29)

Metodi di misurazione dell’impabo

Metodi di processo, che idenIficano tube le

variabili e i fabori che portano alla creazione del cambiamento;

Metodi di moneIzzazione, che assegnano un

valore monetario agli outcome.

(30)

Esempio Commissione Ecomafie

AREA DI ATTIVITA’ DELLA COMMISSIONE AMBITO DI RENDICONTAZIONE

MISSIONI RESOCONTI STENOGRAFICI DI SEDUTA (AUDIZIONI)

SOPRALLUOGHI E INCONTRI INFORMALI

AUDIZIONI IN SEDE

RESOCONTI STENOGRAFICI DI SEDUTA

ISTRUTTORIA DELL’INCHIESTA E RELAZIONI DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA PER LE SEDUTE PLENARIE DELLA COMMISSIONE

DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA PER I DOSSIER DI MISSIONE

DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA PER LE RIUNIONI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA E ALTRI DOCUMENTI

APPRONDIMENTI TEMATICI, TERRITORIALI E ALTRE INDAGINI

SPECIFICHE DOCUMENTAZIONE ACQUISITA AGLI ATTI E ALTRO MATERIALE

DOCUMENTALE CUSTODITO PRESSO L’ARCHIVIO

RELAZIONI ELABORATE E ATTI COLLEGATI ATTI DI INDIRIZZO COLLEGATI A RELAZIONI RELAZIONI TEMATICHE

RELAZIONI TERRITORIALI ELEMENTI DI COLLEGAMENTO E/O IMPATTO TRA LE INDAGINI CONDOTTE

DALLA COMMISSIONE, LE ATTIVITÀ PARLAMENTARI E LE ATTIVITA’ DI SOGGETTI ESTERNI

IMPATTO DI TIPO LEGISLATIVO (A SEGUITO DELL’ADOZIONE DI ATTI AMMINISTRATIVI, PROPOSTE DI LEGGE E ALTRE INIZIATIVE)

IMPATTO DI TIPO NON LEGISLATIVO (A SEGUITO DI ATTIVITA’ SVOLTE DA SOGGETTI O ENTI INTERESSATI DALLE VICENDE OGGETTO D’INCHIESTA)

GESTIONE ARCHIVI E DESECRETAZIONE GESTIONE DI DOCUMENTI E CUSTODIA DI ATTI SOTTOPOSTI A REGIME SEGRETO O RISERVATO

GESTIONE RICHIESTE DI ACCESSO AGLI ATTI (TUTELA DEL SEGRETO) DESECRETAZIONE

INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ PUBBLICAZIONI, CONVEGNI E SEMINARI SITO INTERNET

ATTIVITÀ PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE

DOCUMENTAZIONE CONCERNENTE LE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E GESTIONALI

(31)

Esempio Commissione Ecomafie

(32)

Il bilancio di sostenibilità

PERCHE E COME PORSI IL PROBLEMA ALL’INTERNO DEL SISTEMA

SNPA

(33)

Cambiamento culturale

Cultura

dell’adempimento Cultura del

risultato Cultura

dell’impabo

Controllo di legiJmità

Verifica degli effeJ Controllo della

performance e della strategia

Verifiche sul

singolo abo Verifiche sulla gesIone

Verifica dei risultaI complessivi e sul

benessere della società

(34)

Non solo efficacia gesIonale

Outcome e gli impaJ prodoJ sulla comunità di riferimento in conseguenza dei servizi e delle aJvità svolte e in generale della realizzazione di una poliIca pubblica (dove gli input sono le risorse e gli output sono i servizi e le aJvità) NON riguardano la sola gesIone.

INPUT OUTPUT OUTCOME

EFFICIENZA EFFICIACIA

ECONOMICITA'

GESTIONE INTERNA GESTIONE ESTERNA

EFFICACIA GESTIONALE

EFFICACIA SOCIALE

(35)

Il Sistema SNPA e la 132

Art. 1

Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente

1. Al fine di assicurare omogeneita' ed efficacia all'esercizio dell'azione conosciPva e di controllo pubblico della qualita' dell'ambiente a supporto delle poliPche di sostenibilita' ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica, e' isItuito il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, di seguito denominato «Sistema

nazionale», (…)

2. Il Sistema nazionale concorre al perseguimento degli obieRvi dello sviluppo

sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, della salvaguardia e della promozione della qualita' dell'ambiente e della tutela delle risorse naturali e della piena

realizzazione del principio «chi inquina paga», anche in relazione agli obieRvi nazionali e regionali di promozione della salute umana, mediante lo svolgimento delle aRvita' tecnico-scienPfiche di cui alla presente legge.

Lepta Sistema di indicatori

(36)

Le agenzie e il BS

(37)

Gli strumenI di pianificazione e controllo strategico

bilancio di sostenibilità

Responsabilità economica Responsabilità ambientale Responsabilità sociale Definizione della

missione e dei valori

Catalogo dei dei

servizi Politica di

ascolto interno Indagine di

clima

Benessere organizzativo

Certificazione

di qualità Piano triennale delle performance Customer

satisfaction

Definizione della politica ambientale

Certificazione ambientale

GPP ISO 14001

Relazione OVI

Bilancio delle performance Piano degli

indicatori Bilancio di

esercizio Programma

triennale e annuale

Relaziona annulae attività

(38)

Posizionamento degli strumenI

Integrazione

Creazione del valore

interno esterno

bassa alta

Integrazione

Misurazione impabo

interno esterno

bassa alta

(39)

Il sistema non è la somma delle sue

parI

(40)

Costruire il BS di sistema: opzioni

Ogni agenzia (con un modello di riferimento)

Adabato alle diverse

realta

Quale modello?

Tempi lunghi e onerosi

Un solo BS livello di Assoarpa

+ -

Visibilità, minori cosI

Si perde la integrazione con i processi

Due pilota locali e un bs

di sistema

Visibilità, minori cosI,

integrato Difficile scegliere i

pilota

(41)

41

È una scelta

«Chi cerca perle deve tuffarsi in profondità» J.D.

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