• Non ci sono risultati.

visiting policies

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "visiting policies"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

4/11/2014 1/00561 : CAMERA - ITER ATTO

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=21799&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27MOZIONE%27 2/3

Mozione 1-00561 presentato da ANTEZZA Maria testo di

Giovedì 24 luglio 2014, seduta n. 271 La Camera,

premesso che:

il tema dell’«apertura» dei reparti di Terapia Intensiva (TI) si inserisce nella più ampia e delicata questione del riconoscimento e del rispetto della dignità e dei diritti del malato; la letteratura scientifica ha posto inequivocabilmente in evidenza:

a) che non vi è alcuna solida base scientifica per impedire o limitare l'accesso di familiari e visitatori in TI;

b) che la presenza in TI dei familiari e delle persone care non comporta alcun rischio per il paziente (in particolare di tipo infettivo) ma rappresenta anzi uno dei principali bisogni della persona malata;

studi scientifici hanno evidenziato come l’«apertura» delle TI sia una scelta utile e motivata, una risposta benefica ed efficace tanto ai bisogni del malato (producendo, ad esempio, una riduzione statisticamente significativa degli indici ormonali di stress e delle complicanze cardio-vascolari) quanto a quelli dei familiari (con una riduzione dei livelli di ansia);

le TI italiane, in base a recenti studi, presentano tuttora «politiche di visita» tra le più restrittive (ad esempio solo il 2 per cento dei reparti consente la presenza di familiari senza limitazioni nelle 24 ore contro una percentuale del 70 per cento della Svezia. Inoltre la media del tempo di visita è attualmente di solo due ore al giorno nelle TI per adulti e di cinque ore nelle TI pediatriche);

l’«apertura» dei reparti di TI è stata a più riprese ed autorevolmente raccomandata dalla letteratura scientifica internazionale di settore;

nel 2013 il Comitato nazionale per la bioetica in uno specifico documento (Terapia intensiva «aperta»

alle visite dei familiari) ha affermato che: il modello organizzativo definito come TI «aperta» esprime con pienezza il «principio del rispetto della persona nei trattamenti sanitari» orientando

l'organizzazione sanitaria in funzione del primato della dignità e dei diritti della persona anche nel tempo di particolare fragilità e dipendenza rappresentato dalla malattia grave che necessita di cure intensive;

la TI «aperta» è una scelta non solo utile ed efficace per dare risposta ad alcuni importanti bisogni del paziente e della sua famiglia ma anche coerente con i principi di «autonomia, beneficialità e non maleficienza»;

l'organizzazione delle TI deve essere orientata a promuovere il diritto dei pazienti ricoverati in TI alla presenza accanto a sé dei familiari o delle persone care da essi ritenute figure significative;

i familiari – e in particolar modo i genitori dei bambini ricoverati e i parenti stretti degli anziani – e in generale le persone indicate dal paziente devono poter avere la possibilità di stare accanto al paziente in TI;

i pazienti in grado di esprimere la loro volontà devono essere consultati in merito a quali persone essi desiderano accanto a sé;

le TI devono adeguare la loro organizzazione e le loro visiting policies al modello della TI «aperta»;

i piani nazionali e regionali di edilizia sanitaria devono prevedere spazi adeguatamente attrezzati per favorire la presenza delle famiglie dei pazienti e dei visitatori;

l'amministrazione sanitaria, nelle sue diverse articolazioni, deve impegnarsi a favorire e sostenere la realizzazione del modello della TI «aperta»,

impegna il Governo:

ad approntare, in collaborazione con le regioni, linee guida nazionali volte ad adeguare i reparti di Terapia Intensiva al modello della Terapia Intensiva «aperta», coerentemente con quanto indicato anche dal Comitato nazionale per la bioetica;

a predisporre, per quanto di competenza e in collaborazione con le regioni, un'adeguata e aggiornata formazione per il personale medico, infermieristico e sanitario in genere per quanto riguarda una

(2)

4/11/2014 1/00561 : CAMERA - ITER ATTO

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=21799&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27MOZIONE%27 3/3

specifica competenza professionale in tema di comunicazione, gestione dei conflitti, capacità di riconoscere e affrontare i bisogni dei familiari così come ansia o stress;

ad attivare piani nazionali di edilizia sanitaria, promuovendo, in raccordo con le regioni, quelli regionali, che prevedano spazi adeguatamente attrezzati per favorire la presenza delle famiglie dei pazienti e dei visitatori.

(1-00561) «Antezza, Amoddio, Arlotti, Ascani, Amato, Albanella, Amendola, Basso, Baruffi, Bargero, Paola Bragantini, Capone, Iacono, Iori, Martelli, Mongiello, Oliverio, Piccione, Prina, Rubinato, Paolo Rossi, Sbrollini, Romanini, Taricco, Ventricelli, Zanin, Zappulla».

Riferimenti

Documenti correlati

Piano Operativo Ambiente (GU n. 88 del 14 aprile 2017): investimenti per 1,9 miliardi di euro articolato in 4 sotto-piani tra cui vi sono interventi per la gestione del

- The purpose o] this paper is to represent a class o] metric spaces on the elliptic and hyperbolic inversive planes by inversions and their trans]ormations..

Avere informazioni in merito al piano di rientro delle Regioni sulle liste d’attesa è fondamentale per i cittadini delle singole regioni che quotidianamente contattano

Esenzioni dal pagamento previste dalla normativa nazionale + esenzione per E92 Val d'Aosta2€ a confezione (max 4€ a ricetta)Qualunque codice di esenzione: 1€ a confezione (max 2€

Ricognizione delle sostanze chimiche Ricognizione delle sostanze chimiche in uso anche in riferimento a quelle in uso anche in riferimento a quelle acquisite attraverso gli

Il 7 novembre 2012 si è svolta la riunione congiunta del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei livelli

I risultati delle analisi elaborate in SaniRegio2017 mostrano come cambierebbe il riparto della quota indistinta del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale se ad ogni

Al fine di incentivare e promuovere il conseguimento del titolo di dottore di ricerca mediante il contratto di apprendistato in alta formazione, la Regione potrà