REGIONE LAZIO
DELIBERAZIONE N. DELPROPOSTA N. 13597 DEL 31/07/2019 GIUNTA REGIONALE
STRUTTURA PROPONENTE
ASSESSORATO PROPONENTE
DI CONCERTO
Direzione: POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
Area:
Prot. n. ___________________ del ___________________
OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
(FELICI CRISTINA) (TOSINI FLAMINIA GR 29 00) (F. TOSINI)
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE
POLITICHE ABITATIVE, URBANISTICA, CICLO DEI RIFIUTI E IMPIANTI DI TRATTAM., SMALTIMENTO E RECUPERO ___________________________(Valeriani Massimiliano)
L'ASSESSORE
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
IL DIRETTORE
ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE
COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:
Data dell' esame:
con osservazioni senza osservazioni
SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 01/08/2019 prot. 640 ISTRUTTORIA:
____________________________________ ____________________________________
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE
____________________________________ ____________________________________
IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE
Approvazione schema di protocollo d'intesa tra la Regione Lazio e l'ANCI Lazio per attività di supporto ai comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti.
___________________________
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio
Pagina 1 / 1 Pagina 1 / 5 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI
OGGETTO: Approvazione schema di protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e l’ANCI Lazio per attività di supporto ai comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126;
VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 recante “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di contabilità”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13: “Legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021”;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 861, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 862, concernente: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa";
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2019, n. 64, concernente: "Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, Il.
26";
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VISTA la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2019, n. 16, concernente: "Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021, ai sensi dell'articolo 28, comma 6, del regolamento regionale 9 novembre 2017. Aggiornamento del bilancio reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017";
VISTA la circolare del Segretario Generale della Giunta regionale prot. n. 131023 del 18 febbraio 2019 e le altre eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite le indicazioni relative alla gestione del bilancio regionale 2019-2021;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la Legge 9 dicembre 1998, n. 426 “Nuovi interventi in campo ambientale” e in particolare, l’art. 1;
VISTO il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" e successive modifiche e integrazioni che, tra l’altro, all’articolo 34 reca la disciplina degli Accordi di Programma;
VISTA la Direttiva 2000/60/CE recepita dal decreto legislativo n. 152/06;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Ambiente 18 settembre 2001, n. 468, recante il “Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale”;
VISTA la Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale;
VISTA la Direttiva 30 maggio 2018, n.2018/850/UE, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti;
VISTA la direttiva 19 novembre 2008, n. 2008/98/CE, Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive;
VISTA la direttiva 26 aprile 1999, n. 1999/31/CE, Direttiva del Consiglio relativa alle discariche di rifiuti;
VISTA la legge regionale 9 luglio 1998, n.27 “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”;
VISTO il Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale";
VISTO il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani approvato dalla Giunta regionale con deliberazione del Consiglio Regionale n. 12 del 18 gennaio 2012;
VISTE le linee guida del piano regionale rifiuti 2019 – 2025, approvate dalla Giunta regionale con deliberazione n. 49 del 31 gennaio 2019;
CONSIDERATO che:
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la Regione, le Province e i Comuni, nell'esercizio delle funzioni di cui alla L.R. 9 luglio 1998, n. 27 “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”, art. 3, sono tenuti a dare attuazione, tra gli altri, ai seguenti principi:
- favorire la raccolta differenziata;
- prevenire e ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti;
- promuovere il recupero, anche energetico, dei rifiuti al fine di ridurre lo smaltimento finale degli stessi;
- adottare modalità e criteri per la regionalizzazione della raccolta, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi;
compete alla Regione, nell’ambito delle funzioni amministrative riportate all’art. 4 della L.R. di cui sopra, l'incentivazione alla riduzione della produzione dei rifiuti ed al recupero degli stessi;
la Regione, come previsto dagli artt. 37 e 38 della medesima L.R. 27/98:
- approva specifici interventi finalizzati alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani da parte delle Province e dei Comuni;
- concede agli stessi contributi per la realizzazione degli interventi finalizzati alla raccolta differenziata;
VISTO l’art. 21 della citata Legge Regionale 27/98 che prevede che la Regione organizza e promuove campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata ed alla diffusione delle tecnologie e delle metodiche che consentano di contenere la produzione dei rifiuti urbani e di riutilizzare e recuperare gli stessi, anche in collaborazione con gli enti locali, le associazioni ambientaliste, individuate ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, quelle di volontariato riconosciute ai sensi della legge regionale 28 giugno 1993, n. 29, i sindacati e le associazioni degli imprenditori;
TENUTO CONTO della necessità di perseguire quelli che sono gli obiettivi imposti dalla normativa riguardo la raccolta differenziata, attraverso una maggior diffusione di servizi di gestione dei rifiuti urbani efficaci ed efficienti, diffondendo anche modelli virtuosi che fungano da volano per una maggior estensione di adeguati servizi di gestione dei rifiuti urbani e, quindi, riconoscendo a ogni ente sovracomunale , le capacità di offrire opportunità e supporto ai territori e di presidiarne le attività e di creare un’ efficace network con gli stakeholder;
VISTO il Progetto “Attività di supporto ai Comuni della Regione Lazio” presentato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani – Lazio con nota prot. n. 1189 del 5 novembre 2018, acquisito dall’Assessore delle Politiche Abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti, Impianti di Trattamento, Smaltimento e Recupero ed inoltrato alla Direzione Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti con nota prot. n. 490145 del 26 giugno 2019, che prevede la realizzazione di attività di supporto ai Comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti;
RITENUTO opportuno sottoscrivere un protocollo d’intesa con l’ANCI Lazio per l’attuazione del suindicato progetto al fine di supportare i Comuni nelle attività di gestione dei rifiuti;
RITENUTO pertanto di approvare l’allegato schema di protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e l’ANCI Lazio, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto, per la realizzazione di attività di supporto ai Comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti per un importo di euro 200.000,00 IVA compresa, da imputare quanto a Euro 100.000,00 sul capitolo E31900 “Spese in materia di rifiuti (parte corrente) altri servizi” 09.03.1.04.01.02 del bilancio regionale dell’esercizio finanziario 2019, e quanto ai restanti Euro 100.000,00 da imputare sul medesimo capitolo dell’e.f. 2020 del bilancio regionale che presenta le necessarie disponibilità;
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DELIBERA
per le motivazioni espresse in premessa, che integralmente si richiamano:
1. di approvare l’allegato schema di protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e l’ANCI Lazio, parte integrante e sostanziale del presente atto, per attività di supporto ai Comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti di cui al progetto trasmesso con nota prot. n. 1189 del 5 novembre 2018, per un importo di 200.000,00 euro (IVA compresa);
2. di dare atto che la suddetta somma di euro 200.000,00, sarà imputata quanto ad Euro 100.000,00 sul capitolo E31900 “Spese in materia di rifiuti (parte corrente) altri servizi”
09.03.1.04.01.02” del bilancio regionale dell’esercizio finanziario 2019 e quanto ai restanti Euro 100.000,00 sul medesimo capitolo del bilancio regionale e.f. 2020, che presenta le necessarie disponibilità;
Il protocollo sarà sottoscritto dal Presidente della Regione Lazio o suo delegato.
Il Direttore della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti provvederà agli atti necessari conseguenti in attuazione della presente Deliberazione.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet www.regione.lazio.it.
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Protocollo d’Intesa
per attività di supporto ai Comuni della Regione Lazio per il miglioramento dei servizi di gestione dei rifiuti.
tra
la Regione Lazio e
la Associazione Nazionale Comuni Italiani Lazio
La Regione Lazio, con sede in Roma, via Rosa Raimondi Garibaldi, 7, P.I. e C.F.
80143490581, rappresentata dal Presidente (o suo delegato) e
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani sezione Lazio (di seguito “Anci Lazio”), con sede in Roma , via dei Prefetti, n. 41, P.I. e C.F. 97089170589, rappresentata dal dott. Nicola Marini, nato a
nella sua qualità di Presidente e Rappresentante Legale dell’Associazione e munito dei necessari poteri,
di seguito congiuntamente “le Parti”;
Premesso che
- la Regione Lazio è titolare di competenze fondamentali in materia di pianificazione e gestione dei rifiuti;
- la Regione Lazio, essendo ancora distante dal raggiungimento dell’obiettivo del 50% di Avvio a Riciclo (fonte 6° Rapporto Raccolta Differenziata e Riciclo, 2015) e conscia di tale scenario, ha messo in campo numerose azioni al fine di supportare gli Enti Locali ricadenti all’interno del territorio regionale affinché possano migliorare le performance in tema di gestione dei rifiuti e raggiungere gli obiettivi di legge programmatici;
- la forza di ogni ente sovracomunale , quale la Regione, risiede da un lato nella capacità di offrire opportunità e supporto ai territori, dall’ altro nella capacità di presidiarne le attività e di creare un’ efficace network con gli stakeholder;
- le opportunità che ne discendono non riescono, talvolta, ad arrivare capillarmente ai 378 Comuni laziali tenuto conto anche che il territorio regionale è caratterizzato da un’altissima percentuale di Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, i quali, per le non sufficienti risorse umane ed economiche a disposizione, non sono in grado di prendere parte autonomamente a questi processi; questo impedisce alla gran parte del territorio regionale di fruire delle risorse e di allargare gli orizzonti della propria vita amministrativa, socio- economica e culturale;
- è intenzione della Regione Lazio supportare i Comuni nel superamento di problematiche tecnico/amministrative per garantire la corretta gestione dei rifiuti e fornire indicazioni circa le opportunità offerte dai bandi regionali e dai progetti e bandi territoriali dei consorzi di filiera;
- per superare le difficoltà esposte di far cogliere tali opportunità ai Comuni del Lazio, specialmente quelli più piccoli, la Regione Lazio intende avvalersi del supporto di ANCI Lazio;
- ANCI Lazio, è Associazione autonoma regionale dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in quanto associazione maggiormente rappresentativa della rappresentanza istituzionale dei Comuni del Lazio. Tra le sue funzioni vi sono quelle di: a) svolgere un’azione di servizio e di supporto diretto alle realtà locali da essa rappresentate; b) promuovere e diffondere la coscienza dei valori della sussidiarietà, dell’autonomia e del federalismo; c) promuovere lo studio e l’approfondimento dei problemi che interessano i Comuni e le Città Metropolitane, perseguendo la valorizzazione del loro ruolo nei diversi campi e settori in cui si esplica l’azione amministrativa locale, anche al fine di una piena valorizzazione di tutte le peculiarità territoriali; d) promuovere azioni di informazione e sensibilizzazione diretta delle realtà locali da essa rappresentate;
e) promuovere iniziative per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali e la partecipazione dei cittadini alla vita delle autonomie locali; f) promuovere le relazioni internazionali e le attività di cooperazione allo sviluppo, nello spirito di solidarietà fra i governi locali; g) avviare, coordinare e gestire programmi comunitari, nazionali, regionali;
- ANCI Lazio nell’ambito della sua azione di supporto agli associati, promuove lo studio e l’approfondimento dei temi che interessano i Comuni e orienta la propria
sensibilità a cogliere tendenze, mutamenti e nuove criticità su ogni aspetto riguardante la pubblica amministrazione. In questo contesto,ANCI Lazio svolge una funzione di informazione diretta al fine di migliorare l’applicazione della normativa europea e nazionale vigente in materia riguardante la gestione dei rifiuti, lo sviluppo sostenibile, l’ambiente e la riduzione delle emissioni di CO2 legate alla gestione dei rifiuti, le infrastrutture e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ed è il soggetto più idoneo ad attivare politiche di sensibilizzazione e di coinvolgimento e divulgazione di informazione nei Comuni da essa rappresentati;
- Anci Lazio nell'ambito dei propri obiettivi istituzionali di perseguimento dei diritti e degli interessi dei Comuni associati da essa rappresentati ha già dotato alcuni Comuni di innovativi strumenti finalizzati al monitoraggio dei parametri ambientali ed economici relativi al servizio di gestione dei rifiuti;
- Anci Lazio è inoltre già impegnata attivamente a supportare i Comuni nella più chiara e completa adesione dei comuni agli accordi che l’ANCI Nazionale sottoscrive con i consorzi di filiera succitati, favorendoli anche nell’adesione a campagne di miglioramento della raccolta messe in campo dai consorzi di filiera Conai, Raee e CDCNPA, favorendone la comunicazione;
- tra le attività di Anci Lazio vi sono quelle dirette alla formazione degli amministratori locali sui temi ambientali attraverso attività seminariali. I seminari rappresentano infatti un’opportunità unica di approfondimento e aggiornamento con particolare riguardo agli aspetti tecnici, operativi ed economici degli accordi che l’ANCI sottoscrive con i consorzi di filiera, per la valorizzazione dei rifiuti da raccolta differenziata;
- in tema di rifiuti, i Comuni perseguono quelli che sono gli obiettivi imposti dalla normativa al fine del raggiungimento del miglioramento delle raccolte dei rifiuti di imballaggio;
- tale miglioramento va perseguito sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo anche e soprattutto per mezzo di adeguati piani industriali;
- per una maggior diffusione di servizi di gestione dei rifiuti urbani efficaci ed efficienti è indispensabile diffondere anche modelli virtuosi che fungano da volano per una maggior estensione di adeguati servizi di gestione dei rifiuti urbani;
- ANCI Lazio e Regione Lazio, nello svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali, intendono collaborare nei rispettivi ambiti di competenza per promuovere ed intraprendere iniziative comuni per l’attuazione degli obiettivi nazionali e comunitari di raccolta differenziata e avvio al riciclo, così come modificati dale recenti Direttive UE facenti parte del c.d. Pacchetto sulla Circular Economy e per incentivare la tariffazione puntuale (TARIP) quale strumento per il contenimento e la riduzione della produzione di rifiuti.
Visto:
- la Direttiva 2008/98/CE così come modificata dalla Direttiva 2018/851/UE, contenente misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell’uso delle risorse e migliorandone l’efficacia;
- il D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 ”Testo Unico Ambientale” e successive modificazioni;
- il D.M. Ambiente del 29 gennaio 2007 di emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per le attività elencate nell’allegato I del D.Lgs. 59/05, ora allegato VIII alla parte seconda del D.lgs. 152/2006;
- la L.R. 9 luglio 1998, n. 27 “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti” e seguenti modifiche;
- il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con Deliberazione del Consiglio 18 gennaio 2012, n. 14 e seguenti modifiche;
- la L. 125/2015 sugli enti locali che prevede nuove componenti della TARI che includano eventuali mancati ricavi derivanti da crediti inesigibili in merito alla tariffa di igiene ambientale, la tariffa integrata ambientale e i tributi comunali sui rifiuti e sui servizi;
- la L.R. n. 12/2016 che ha modificato la L.R. n. 27/1998, inserendo, inter alia, il nuovo art. 21bis (Tariffazione puntuale) che dispone che la Regione promuove la tariffazione puntuale quale strumento per incentivare prioritariamente il contenimento e la riduzione della produzione di rifuti e per potenziare l’invio a riciclaggio delle diverse frazioni di rifiuti tramite le raccolte differenziate;
- il Decreto interministeriale del 20 Aprile 2017 disciplinante “Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall’utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati”;
Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue
Art. 1 (Premesse)
Le premesse costituiscono parte integrante ed essenziale del presente Protocollo.
Art. 2 (Oggetto)
Oggetto del presente Protocollo è lo sviluppo di una collaborazione tra la Regione Lazio e Anci Lazio per lo studio, la promozione e la messa in campo di azioni orientate ad una corretta gestione dei rifiuti e allo sviluppo della circular economy, attraverso un programma comune di iniziative volte a supportare i Comuni del Lazio, le Unioni di Comuni del Lazio, nonché i Municipi di Roma Capitale nell’adeguamento alle normative esistenti, nella pianificazione di soluzioni mirate e strategiche per uno sviluppo sostenibile e nella ricerca di strumenti di comunicazione ambientale innovativi, al fine di contribuire alla crescita di una moderna cultura dell’ambiente.
Art. 3 (Attività)
Le attività oggetto del presente protocollo quadro sono le seguenti:
a) attivazione indirizzo mail dedicato al progetto e link sul sito di Anci Lazio;
b) attività di mailing per sensibilizzare i comuni e facilitare la partecipazione ai bandi regionali;
c) attività di indirizzo e primo supporto per partecipare ai bandi richiamati al precedente punto b)
d) attività di mailing per sensibilizzare i comuni e facilitare la partecipazione ai progetti messi in campo dai consorzi di filiera per fornire informazioni specifiche del settore e di
aggiornamento normativo con particolare riferimento alla Tariffazione Puntuale (TARIP);
e) help desk telefonico e numero dedicato a sostegno dei comuni;
f) creazione di banner e area dedicata sui siti di Regione Lazio e Anci Lazio.
g) attività di segreteria.
Art. 4 (Strumenti e modalità di attuazione)
Le specifiche azioni di carattere operativo per la realizzazione da parte di ANCI Lazio delle singole attività previste nell’art. 3 saranno definite congiuntamente dalla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo Dei Rifiuti e dalla Segreteria Generale Anci Lazio, individuando di volta in volta iniziative, attività e risorse occorrenti.
Art. 5 (Risorse)
La spesa per la realizzazione delle attività di cui all’art. 3 pari ad Euro 200.000,00 è a carico del bilancio della Regione Lazio.
Per l’attuazione del presente Protocollo Anci Lazio si impegna a mettere a disposizione il quadro del personale tecnico e amministrativo qualificato e necessario, anche avvalendosi di professionisti ed esperti esterni.
Art. 6 (Modalità di erogazione delle Risorse finanziarie)
La somma di euro 200.000,00, IVA compresa, sarà liquidata dalla Regione Lazio a favore dell’ANCI Lazio così come appresso specificato:
- quanto ad euro 100.000,00, IVA compresa, pari al 50%, sarà erogato dalla Regione Lazio – Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti all’atto della sottoscrizione del presente protocollo;
- quanto ad euro 50.000,00, IVA compresa, quale ulteriore 25%, alla scadenza dei primi sei mesi di attività dietro presentazione di una relazione sull’attività svolta, corredata della relativa documentazione contabile, sottoscritta dal legale rappresentante di ANCI Lazio, attestante una spesa sostenuta di Euro 75.000,00;
- quanto alla restante somma di euro 50.000,00, IVA compresa, pari al 25% a saldo dell’importo totale, previa presentazione di una relazione conclusiva dell’attività svolta, sottoscritta dal legale rappresentante di ANCI Lazio e corredata della
relativa documentazione contabile attestante la spesa sostenuta complessivamente e le relative reversali di pagamento.
Art. 7 (Durata)
Il presente protocollo, avrà la durata di 12 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione, salvo eventuale proroga da concordare.
Art. 8 (Atti integrativi)
Le Parti potranno individuare, con successivi atti integrativi, ulteriori azioni in attuazione del presente Protocollo.
Art. 9 (Principi di collaborazione e modifiche)
Le Parti si impegnano, in conformità ai propri ordinamenti, a dare piena attuazione al presente Protocollo e si danno atto che ogni eventuale modifica dovrà essere concordata tra le Parti in forma scritta.
Art. 10 (Controversie)
Il presente Protocollo è retto e regolato dalla legge italiana.
In caso di controversie derivanti dall’interpretazione o dall’esecuzione del presente Protocollo, le parti si impegnano a ricercare congiuntamente una definizione concordata.
Qualora il tentativo di definizione bonaria non riesca, è competente il Foro di Roma.
Roma, lì __________
Regione Lazio ___________
ANCI Lazio ______________