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AGRICOLTURA TRA QUALITÀ E CRITICITÀ DATI

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Academic year: 2022

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(1)

9

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

3

MARZO 2010

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

AGRICOLTURA TRA QUALITÀ E CRITICITÀ

AGRICOLTURA TRA QUALITÀ E CRITICITÀ

MORTI SUL LAVORO:

UNO SU DIECI È UN AGRICOLTORE

REGOLE

DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA

CLASSE DI ETÀ 2006 2007 2008

In complesso di cui mortali In complesso di cui mortali In complesso di cui mortali INFORTUNI DENUNCIATI IN AGRICOLTURA PER CLASSE DI ETA' - ANNI EVENTO 2006-2008

Fino a 17 anni 179 - 137 - 121 2

18-34 12.978 17 11.575 10 10.509 25

35-49 23.802 37 21.805 35 19.872 34

50-64 19.033 28 17.229 32 16.509 33

65 e oltre 5.556 27 4.883 16 4.679 16

TOTALE (*) 63.082 124 57.205 105 53.355 125

(*) Compresi i casi con età non determinata.

Si rafforza la leadership dell’agri- coltura italiana in Europa in fatto di qualità e tipicità. Con circa 76.000 aziende (dati Qualivita) con produzione certificata DOP- IGP, il nostro Paese detiene il pri- mato a livello comunitario, sia per superficie agricola utilizzata, sia per numero di prodotti a denominazione di origine tutela- ta. Ci seguono Francia e Spagna. Gli ultimi riconoscimen- ti da parte della UE sono stati la

“Patata di Bologna” e il “Sedano bianco di Sperlonga” che si ag- giungono ad altri prestigiosi pro- dotti legati al territorio (204 in tutto).

Questo particolare settore di nic- chia ha un fatturato al consumo di circa 9 miliardi di euro ed un export di circa 2 miliardi che dà lavoro, tra attività dirette e indot- to, a più di 300mila persone rap- presentando una risorsa insosti- tuibile per l’economia locale.

Al contrario, per il complesso dell’Agricoltura si registrano, anche per il 2009, segni negativi soprattutto per gli investimenti (-4,3%) e spese crescenti per macchine e materie prime.

Si consolida il trend decrescente

per occupati e infortuni sul lavo- ro: nel 2009 l’ISTAT rileva una flessione del 2,3% dei lavoratori agricoli, in linea con il calo infor- tunistico registrato dall’INAIL nel 1° semestre (-2,2%).

(Alessandro Salvati)

Nord - Ovest 19,1%

Sud 20,6%

Centro 20,2%

Nord - Est 30,4%

Isole

9,7% Nord-Ovest

20,0%

Nord-Est 32,0%

Centro 15,2%

Isole 10,4%

Sud 22,4%

INFORTUNI CASI MORTALI

TAV. 1: INFORTUNI DENUNCIATI IN AGRICOL- TURA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA ANNO EVENTO 2008

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

MORTI SUL LAVORO:

UNO SU DIECI

È UN AGRICOLTORE

10

Il 2010 è l’anno del censimento decennale dell’Agricoltura. La rilevazione ISTAT è volta a misu- rare la consistenza e le caratteri- stiche delle aziende operanti nel settore e i dati prodotti saranno indispensabili per l’orientamento delle politiche agrarie nazionali e comunitarie. Intanto il 2009 è stato un anno “nero” per l’Agricoltura: secondo la Confederazione Italiana Agri- coltori, la crisi economica ha costretto, nell’ultimo anno, 30mila imprese a cessare l’attività e com- portato un calo della produzione del 3,8%. In diminuzione, d’altro canto, anche i primi dati infortu- nistici rilevati dall’INAIL per il 2009 e relativi al I° semestre: le denunce sono calate, rispetto allo stesso periodo dell’anno prece- dente, da 26.034 a 25.473 (-2,2%) in complesso e da 59 a 55 (-6,8%) per i casi mortali. Nel 2008 le vittime in Agricoltura erano state 125, l’11% dei deces- si sul lavoro registrati nel com- plesso delle attività (1.120), a fronte di un’incidenza tra gli occupati del 3,8% (895mila su 23,4 milioni, fonte ISTAT). Molto elevato, quindi, il rischio di infor- tunio letale tra gli agricoltori, con un’incidenza delle denunce sugli occupati praticamente tripla rispetto alla media dei lavoratori dell’Industria e Servizi (rispettiva- mente 0,14 e 0,04 per mille). Il 2008, interrompendo il trend

decrescente degli ultimi anni, ha segnato un certo aumento delle vittime (20 in più) rispetto all’an- no precedente: il 95% dei decessi ha interessato uomini e dei 6 infortuni mortali femminili la metà sono avvenuti “in itinere”. Nord- Est e Mezzogiorno sono state le aree con le maggiori quote di

morti sul lavoro (32% per entram- be). Lombardia (18 vittime), Emilia Romagna (17) e Sicilia (11) le regioni più colpite. La morte è avvenuta in oltre 3/4 dei casi a seguito di gravi traumati- smi soprattutto a carico del capo e del torace.

(Andrea Bucciarelli)

TAV. 2: INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI IN AGRICOLTURA PER SEDE E NATURA DELLA LESIONE - ANNO EVENTO 2008

Testa 42,5%

Torace e organi interni 41,5%

Arti inferiori 4,3%

Colonna vertebrale 11,7%

SEDE DELLA LESIONE

Frattura 58,0%

Contusione 17,2%

Perdita anatomica Ferita 4,3% 2,2%

Lesioni da agenti inf., parass., altri

18,3%

NATURA DELLA LESIONE

RIPARTIZIONE 2007 2008 2008

GEOGRAFICA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Comp. %

Totale INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI IN AGRICOLTURA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO ANNI EVENTO 2007 E 2008

Nord-Ovest 19 - 19 25 - 25 20,0

Nord-Est 25 3 28 37 3 40 32,0

Centro 8 1 9 16 3 19 15,2

Sud 28 3 31 28 - 28 22,4

Isole 14 4 18 13 - 13 10,4

ITALIA 94 11 105 119 6 125 100,0

di cui in itinere 11 7 18 8 3 11

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

REGOLE DI PREVENZIONE IN AGRICOLTURA

11 La tutela assicurativa in ambito

agricolo si avvale di una discipli- na distinta e autonoma rispetto a quella del settore industriale e la gestione della sicurezza si pre- senta complessa anche per le caratteristiche del settore, quali ad esempio, ampia presenza di aziende di piccole o piccolissime dimensioni, spesso a conduzione familiare, molti lavoratori autono- mi e stagionali, in prevalenza stranieri, sovrapposizione diffusa tra ambienti di lavoro e di vita.

Anche nel comparto agricolo è diffuso l’uso di numerose attrez- zature meccaniche che alleggeri- scono la fatica degli addetti, ma aumentano la rischiosità delle operazioni. Esposti sono sia i lavoratori sia coloro che vengano a trovarsi in prossimità di macchi- ne in movimento.

Come in altri ambiti, anche per le macchine utilizzate in Agricoltura sono importanti stato d’uso e manutenzione, presenza di dis- positivi di protezione non mano- messi o alterati, caratteristiche dell’ambiente di lavoro (ad esem- pio pendenza del terreno), stato fisico dell’operatore (stress e stan- chezza), sua formazione, adde- stramento e percezione del rischio.

Poche regole basilari dovrebbero sempre essere rispettate. Il ribal- tamento di mezzi si previene con adeguati accoppiamenti macchi- na-motrice – macchina-operatri- ce, procedendo con la marcia innestata, evitando manovre bru- sche e pendii eccessivi. Per il rischio da vibrazioni è necessario usare macchine e attrezzature a bassa emissione di vibrazioni, posizionando volante e sedile in

modo da assumere posture cor- rette, usando, se prescritti, oppor- tuni DPI. Il danno all’udito si pre- viene indossando cuffia o inserti auricolari; per il contatto con corpi lanciati dalle macchine è doveroso indossare i DPI previsti, non manomettere i dispositivi di protezione ed evitare che altri sostino o lavorino in prossimità delle zone di lavoro.

(Maria Rosaria Fizzano)

TAV. 3: RENDITE DIRETTE IN VIGORE AL 31.12.2009 PER CLASSE DI GRADO E TIPO DI LAVORATORE IN AGRICOLTURA

11-15 16-25 26-50 51-85 86-100

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000

AUTONOMI DIPENDENTI

CLASSE AUTONOMI DIPENDENTI TOTALE

DI GRADO N. % N. % N. %

RENDITE DIRETTE IN VIGORE AL 31.12.2009 PER CLASSE DI GRADO E TIPO DI LAVORATORE IN AGRICOLTURA

11-15 2.815 2,8 1.137 3,0 3.952 2,8

16-25 58.633 57,5 21.188 56,7 79.821 57,4

26-50 34.557 33,9 12.777 34,2 47.334 34,0

51-85 5.010 4,9 1.859 5,0 6.869 4,9

86-100 889 0,9 412 1,1 1.301 0,9

TOTALE 101.904 100,0 37.373 100,0 139.277 100,0

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

12

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE Gennaio 2009 38.415 3.251 41.666 Gennaio 2010 33.109 3.058 36.167 Variazione % -13,81 -5,94 -13,20

Feb. 2008 - Gen. 2009 535.925 43.650 579.575 Feb. 2009 - Gen. 2010 474.676 42.572 517.248 Variazione % -11,43 -2,47 -10,75

(1)Per data di definizione.

Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 45000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010

0 300 600 900 1200

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009 Gen2010

0 40 80 120 160 200

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE Gennaio 2009 2.403 295 2.698 Gennaio 2010 2.095 309 2.404 Variazione % -12,82 4,75 -10,90

Feb. 2008 - Gen. 2009 29.574 3.792 33.366 Feb. 2009 - Gen. 2010 29.605 4.000 33.605

Variazione % 0,10 5,49 0,72

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Gennaio 2009 676 94 770

Gennaio 2010 667 85 752

Variazione % -1,33 -9,57 -2,34

Feb. 2008 - Gen. 2009 8.270 1.043 9.313 Feb. 2009 - Gen. 2010 7.965 1.051 9.016

Variazione % -3,69 0,77 -3,19

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Gennaio 2009 137 13 150

Gennaio 2010 119 20 139

Variazione % -13,14 53,85 -7,33

Feb. 2008 - Gen. 2009 1.903 222 2.125 Feb. 2009 - Gen. 2010 1.542 207 1.749 Variazione % -18,97 -6,76 -17,69

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

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