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Academic year: 2022

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(1)

gennaio 2022

previsione macroeconomica a medio termine

http://www.ucer.camcom.it

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http://www.ucer.camcom.it

2

Gli “Scenari per le economie locali” elaborati da Prometeia ci permettono di esaminare la previsione macroeconomica per l’Emilia-Romagna.

Il quadro di ipotesi su cui Prometeia fonda lo scenario vede, da un lato, un’inflazione più elevata, con significative differenze che riflettono i diversi vincoli dell’offerta per settori e paesi. L’incremento dei prezzi è originato da shock di offerta che rendono le politiche monetarie meno capaci di controllo senza limitare l’attività. D’altro lato, permangono buone prospettive di ripresa a livello mondiale, europeo e italiano.

Scenario di riferimento: la crescita

2020 2021 2022 2023

Commercio mondiale -5,2 8,6 4,8 4,5

Prodotto mondiale -3,2 5,8 4,1 3,6

Paesi industrializzati -4,6 4,9 4,0 3,6

Mercati emergenti -2,3 6,2 4,1 4,1

Usa (1) -3,4 5,6 4,1 2,5

Area Euro (1) -6,5 5,2 4.1 2,5

Cina (1) 2,1 8,1 4,0 4,1

(1) Prodotto interno lordo.

Prometeia, Rapporto di previsione, dicembre 2021

Sono risultate ampie le differenze nell’evoluzione della congiuntura. Alla notevole ripresa dell’economia cinese nel 2021, farà seguito un suo forte rallentamento. La decisa ripresa statunitense andrà consolidandosi, come pure quella europea. Il commercio mondiale è stato decisamente in ripresa nel 2021, ma la sua dinamica risulterà più contenuta

nel 2022. Le banche centrali manterranno una politica nel complesso accomodante. L’avvio dell’aumento dei tassi negli Usa nel 2022 è scontato, di una sua eccessiva ampiezza ne soffrirebbero maggiormente i paesi più esposti in dollari, mentre l’aumento dei tassi in Europa non è atteso prima del 2023.

Pil e conto economico

Rispetto alla precedente, l’edizione corrente stima lievemente più profonda la recessione del 2020, ma valuta più sostenuta la ripresa registrata nel 2021, che rallenterà nel 2022, ma avrà un ritmo più elevato di quello indicato lo scorso ottobre.

La caduta del prodotto interno lordo per il 2020 è stata del 9,3 per cento, decisamente superiore a quella del 2009. La ripresa parziale stimata per lo scorso anno dovrebbe avere raggiunto il 6,9 per cento, un ritmo di crescita senza precedenti, che è andato ben oltre a quello del boom dell’anno 2000. Per il 2022 si prevede una ripresa del prodotto interno lordo più contenuta, ma che avrà un ritmo più elevato rispetto alle indicazioni precedenti (+4,1 per cento), sostenuta dal contenimento della pandemia grazie al progredire della vaccinazione e che porterà l’attività oltre il livello del 2019. Resta di fondo la questione di una crescita sostanzialmente ferma da 20 anni, tanto che il Pil regionale in termini reali nel 2022 dovrebbe risultare superiore solo dell’1,1 per cento rispetto al livello massimo toccato nel 2007 e solo dell’11,6 per cento nel raffronto con quello del 2000.

L’andamento dell’attività in regione mostra un profilo analogo a quello nazionale, ma con una maggiore capacità di ripresa. Con la ripartenza la crescita del

prodotto interno lordo italiano è risultata del 6,0 per cento nel 2021 e dovrebbe risultare del 3,8 per cento nel 2022. Ne deriva che il Pil nazionale in termini reali nel 2022 risulterà inferiore del 3,5 per cento rispetto a quello del 2007 e superiore di solo 4,3 punti percentuali rispetto al livello del 2000.

Nel 2021, la ripresa è stata trainata dalle regioni del nord est (+6,8 per cento) e ha visto l’Emilia-Romagna e il Veneto porsi alla testa della corsa al recupero. Nel 2022 la ripresa dell’attività sarà più omogenea sul territorio nazionale, ma ugualmente sostenuta dal Nord Italia, con l’Emilia-Romagna posta su un affollato terzo gradino del podio nella classifica delle regioni italiane per ritmo di crescita, staccata solo di un’incollatura dal Veneto a sua volta superato dalla Valle d’Aosta. Data la maggiore forza con la quale ha colpito l’epidemia in regione, la ripresa del Pil nel 2021 è stata ben superiore a quella dei maggiori paesi dell’area dell’euro e nel biennio 2021-2022 leggermente superiore a quella francese e ben al di là di quella spagnola.

La pandemia ha determinato una riduzione del reddito disponibile e un aumento della diseguaglianza nella sua distribuzione che la ripresa non ha eliminato anche a causa della tendenza all’aumento dei prezzi in corso.

I consumi delle famiglie, caduti pesantemente più del Pil nel 2020, nel 2021 hanno avuto una ripresa ben più contenuta (+5,0 per cento), anche rispetto al reddito disponibile. Rispetto al Pil, il reddito disponibile crescerà in misura relativamente più sostenuta nel 2022 e il consolidamento della ripresa sosterrà la crescita dei consumi (+5,2 per cento), decisamente al di sopra della dinamica del Pil. Gli effetti della p r e v i s i o n e m a c r o e c o n o m i c a a m e d i o t e r m i n e.

(3)

SCENARIO EMILIA-ROMAGNA - FEBBRAIO 2022

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

3

recessione passata sul tenore di vita resteranno evidenti. Nel 2022 i consumi privati aggregati risulteranno inferiori dello 0,8 per cento rispetto a quelli del picco del 2011. Il dato complessivo cela un ulteriore aumento della diseguaglianza, derivante dall’asimmetria degli effetti dei blocchi dell’attività sui settori e della caduta e successiva ripresa del reddito disponibile su specifiche categorie lavorative e settori sociali.

Gli investimenti fissi lordi nel 2021 dovrebbero avere registrato un vero “boom” (+18,6 per cento), grazie alla ripresa dell’attività produttiva e ai massicci interventi pubblici, tale da portarne il livello ben al disopra di quello del 2019 (+7,6 per cento). Anche nel 2022 la crescita degli investimenti fissi lordi continuerà a trainare la ripresa (+8,8 per cento). Nonostante tutto ciò, resta di fondo la questione dei livelli di accumulazione dell’economia, che nel 2022 saranno comunque inferiori del 9,8 per cento rispetto a quelli del precedente massimo risalente ormai al 2008, prima del declino del settore delle costruzioni.

La ripresa del commercio mondiale dovrebbe avere condotto a un più che pieno recupero dell’export regionale nel 2021 (+12,5 per cento). Grazie al proseguimento della ripresa del commercio mondiale, le vendite all’estero offriranno un consistente sostegno alla ripresa anche nel 2022 nonostante un rallentamento della loro crescita (+6,9 per cento). Al termine del 2022 il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe risultare superiore del 10,9 per cento rispetto a quello del 2019 e addirittura del 42,1 per cento rispetto al livello massimo precedente la lontana crisi finanziaria, toccato nel 2007. Si tratta di un chiaro indicatore dell’importanza assunta dai mercati esteri nel sostenere l’attività e i redditi regionali.

La formazione del valore aggiunto: i settori Lo scorso anno sono state le costruzioni a mettere a segno la più rapida crescita del valore aggiunto che è stata quasi doppia rispetto a quella realizzata dall’industria, che, a sua volta, dovrebbe avere

aumentato il suo valore aggiunto due volte più rapidamente di quanto sperimentato dal complesso dei servizi, uscito dalla recessione con maggiore difficoltà. Nel 2022, la ripresa permetterà a tutti i settori di superare i livelli di attività del 2019 e sarà guidata dalle costruzioni, che continueranno a trarre vantaggio dalle misure adottate a favore della ristrutturazione edilizia e dai piani di investimento pubblico, e trainata anche dai servizi, mentre la crescita dell’attività nell’industria subirà un deciso rallentamento.

In dettaglio, nel 2021 la ripresa a “V” dell’attività dovrebbe avere condotto a una crescita del valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale del 10,8 per cento. Ma nel 2022, le difficoltà nelle catene di produzione internazionali e soprattutto l’aumento delle materie prime e dei costi dell’energia ridurranno decisamente la crescita del valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale al 2,4 per cento. Al termine dell’anno corrente, il valore aggiunto reale dell’industria risulterà superiore di meno di un punto percentuale rispetto a quello del 2019, ma sarà superiore di solo il 6,1 per cento rispetto al massimo precedente la crisi finanziaria del 2007.

Grazie ai piani di investimento pubblico e alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e della sostenibilità ambientale, il 2021 dovrebbe avere visto un vero boom del valore aggiunto reale delle costruzioni (+20,0 per cento), che ha trainato la ripresa complessiva. Per le stesse ragioni, nonostante una decisa riduzione della dinamica, anche il 2022 vedrà il settore delle costruzioni trainare la crescita complessiva con un aumento del valore aggiunto reale del 7,7 per cento.

Al termine del corrente anno il valore aggiunto delle costruzioni risulterà superiore del 22,8 per cento a quello del 2019. Ciò nonostante, sarà ancora inferiore del 28,0 per cento rispetto agli eccessi del precedente massimo del 2007.

Dopo avere risentito più a lungo e duramente degli effetti negativi dello shock da coronavirus, il settore dei servizi nel 2021 ha avuto la ripresa del valore aggiunto settoriale più contenuta rispetto agli altri macrosettori

(+4,9 per cento), data la maggiore difficoltà ad affrontare gli effetti della pandemia e la contenuta ripresa della domanda delle famiglie. Purtroppo, il modello non ci permette di osservare in dettaglio i settori dei servizi che hanno attraversato la recessione e la successiva ripresa in modi decisamente diversi.

Con la ripresa dei consumi, la tendenza positiva dovrebbe consolidarsi e i servizi mantenere il loro ritmo di crescita nel corso del 2022 (+4,7 per cento), al contrario di quanto avverrà per gli altri settori. Il valore aggiunto dei servizi dovrebbe recuperare i livelli del 2019 alla fine dell’anno corrente, ma dovrebbe risultare superiore solo del 3,3 per cento rispetto al precedente massimo antecedente la crisi finanziaria e toccato nel 2008, soprattutto per effetto della compressione dei consumi e dell’aumento della diseguaglianza.

Il mercato del lavoro

Nel 2021 l’occupazione ha ripreso a crescere, ma un rientro parziale sul mercato del lavoro di chi ne era uscito temporaneamente ha determinato un ulteriore lieve rialzo del tasso di disoccupazione. Ugualmente anche nel 2022 un aumento delle forze lavoro lievemente più rapido di quello dell’occupazione tenderà a fare aumentare in misura contenuta il tasso di disoccupazione, che solo negli anni successivi dovrebbe ridursi.

In dettaglio, nel 2021 le forze di lavoro dovrebbero essere cresciute solo moderatamente (+0,6 per cento), nonostante la ripresa dell’attività e le riaperture possibili, mentre sono rimasti fuori dal mercato del lavoro diversi lavoratori non occupabili e scoraggiati dei settori maggiormente colpiti dalla recessione. Nel 2022 le forze di lavoro cresceranno più decisamente (+1,7 per cento), con il consolidarsi della ripresa, fino a compensare quasi del tutto il calo subito nel 2020. Il tasso di attività, calcolato come quota sulla popolazione presente totale, dovrebbe essere risalito al 47,8 nel 2021 e migliorerà solo marginalmente nel 2022 riportandosi al 48,6 per cento un decimo di punto al di sopra del livello del 2019.

(4)

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

4

Nonostante le misure di salvaguardia adottate, la pandemia ha inciso sensibilmente sull’occupazione, colpendo particolarmente i lavoratori non tutelati e con effetti protratti nel tempo. Lo scorso anno con la ripresa la tendenza negativa si è arrestata e l’occupazione si è leggermente ripresa (+0,6 per cento), con una crescita contenuta dall’aumento delle ore lavorate con il rientro dei lavoratori alle loro attività.

Un’accelerazione della crescita dell’occupazione la si avrà solo nell’anno in corso (+1,6 per cento), ciò nonostante, gli occupati a fine anno resteranno ancora al di sotto del livello del 2019 di quasi un punto percentuale. Il tasso di occupazione nel 2020 non è sceso tanto quanto si poteva temere grazie alle misure

adottate a tutela dell’occupazione. Ugualmente, nonostante la ripresa, il rientro dalla Cig ha contenuto il recupero del tasso di attività che dovrebbe essere risalito al 44,9 per cento lo scorso anno. Nel 2022 il recupero sarà più ampio (45,6 per cento), ma non permetterà di raggiungere il livello del 2019. A fine anno il tasso di occupazione risulterà inferiore di 1,6 punti rispetto al precedente massimo assoluto risalente al 2002.

Il tasso di disoccupazione era pari al 2,8 per cento nel 2002 e era salito fino all’8,4 per cento nel 2013 per poi gradualmente ridiscendere al 5,5 per cento nel 2019. Le misure di sostegno all’occupazione introdotte e l’ampia fuoriuscita dal mercato del lavoro, ne hanno

contenuto l’aumento nel 2020. Il prolungarsi degli effetti delle limitazioni imposte dalla pandemia e delle difficoltà di gestione delle filiere produttive dovrebbero averne determinato un ulteriore lieve incremento nel 2021 (5,9 per cento). Nel 2022, anche per un più deciso rientro sul mercato del lavoro evidenziato dall’aumento delle forze di lavoro, il tasso di disoccupazione dovrebbe salire al 6,0 per cento, il livello più elevato dal 2017, prima che il consolidamento della tendenza positiva dell’attività ne avvii una fase di rientro.

Ulteriori approfondimenti

Analisi http://www.ucer.camcom.it/portale/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione

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(5)

Indice delle tavole

1. Il quadro mondiale.

Tasso di variazione del prodotto interno lordo 5

2. Il quadro europeo.

Tasso di variazione del prodotto interno lordo 6

3. Il quadro nazionale.

Principali variabili, tasso di variazione - 1 7

Principali variabili, tasso di variazione - 2 8

4. Il quadro regionale.

Prodotto interno lordo: indice (2000=100) e tasso di variazione 9

Principali variabili, tasso di variazione - 1 10

Principali variabili, tasso di variazione - 2 11

Principali variabili di conto economico, tasso di variazione 12 Valore aggiunto: i settori, variazione, quota e indice (2000=100) 13 Esportazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 14 Importazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota 15

Unità di lavoro 16

Unità di lavoro nei settori: indice e tasso di variazione 17 Lavoro: occupati, tassi di attività, occupazione e disoccupazione 18

Indice

5

(6)

Il quadro mondiale. Tasso di variazione del prodotto interno lordo

(1) Messico, Centro e Sud America. (2) Federazione Russa, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Tagiskistan, Uzbekistan, Kazakistan, Moldavia, Azerbaijan, Turkmenistan.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 17/12/2021 3,5 2,8

-3,2 5,8

4,1

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022

World

0,6 0,3

-4,8

1,5 2,7

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022

Giappone World

2,9 2,3

-3,4 5,6

4,2

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022

Usa World

1,8 1,6

-6,5

5,2 4,1

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022 Area Euro World

7,5 7,4

2,1 8,1

4,0

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022

Cina World

3,1 3,1

-7,1 4,1

2,8

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022 America Latina (1)

6,8 6,2

-6,6 8,6

7,0

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022

India World

3,7 4,8

-2,8

3,2 3,4

-10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0

2018 2019 2020 2021 2022 Russia (2) World

Il quadro mondiale

6

(7)

Scenario di previsione

Il quadro europeo. Tasso di variazione del prodotto interno lordo(^)

(^) Dati Italia definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (1) Polonia, R.Ceca, Ungheria, Bulgaria, Lettonia, Lituania, Romania.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 17/12/2021

1,1 1,1

-4,9

2,8 3,8

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Germania Area Euro

0,8 0,4

-9,0

6,3

4,0

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Italia Area Euro

1,3 1,4

-9,8

6,5

4,3

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Regno Unito Area Euro

1,8 1,8

-8,0

6,7

4,1

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Francia Area Euro

2,3 2,1

-10,8

4,3 4,7

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Spagna Area Euro

4,5 5,1

-3,8

4,5 5,1

-14,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0

2018 2019 2020 2021 2022

Europa Centrale (1) Area Euro

Il quadro europeo

7

(8)

Il quadro nazionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 1

(*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati Italia definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (a) Percentuale sul Pil. (b) Tasso percentuale.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 17/12/2021

-9 ,0 -1 3 ,4 -1 4 ,7 -1 0 ,8 -1 1 ,2 -7 ,0 9 ,6

6 ,3 1 3 ,5 1 2 ,7 5 ,2 1 1 ,3 2 0 ,9 8 ,4

4 ,0 9 ,3 7 ,6 4 ,3 8 ,1 7 ,3 5 ,4

Pil Import Export Consumi privati

Invest.

mac. att.

Invest.

costruz.

Indeb. AP /Pil (a)

2020 2021 2022

1 5 5 ,6 1 5 2 ,6 1 4 9 ,6

Debito AP /Pil (a)

9 ,3 9 ,6 9 ,9

Tasso (b) disoccup.

Il quadro nazionale

8

(9)

Scenario di previsione

Il quadro nazionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 2

2018 2019 2020 2021 2022

Prodotto interno lordo 0,8 0,4 -9,0 6,3 4,0

Importazioni 2,8 -0,5 -13,4 13,5 9,3

Esportazioni 1,6 1,8 -14,7 12,7 7,6

Domanda interna totale 1,1 -0,3 -8,4 6,4 4,4

Consumi delle famiglie e Isp 1,0 0,2 -10,8 5,2 4,3

Consumi collettivi 0,1 -0,5 1,9 1,1 0,6

Investimenti fissi lordi 2,9 0,7 -9,4 15,7 7,7

- macchine attrezzature e mezzi trasp. 3,9 -0,7 -11,2 11,3 8,1

- costruzioni 1,6 2,4 -7,0 20,9 7,3

Occupazione (a) 0,8 0,0 -10,3 6,1 3,3

Disoccupazione (b) 10,6 10,0 9,3 9,6 9,9

Prezzi al consumo 1,1 0,6 -0,1 1,8 2,1

Saldo c. cor. Bil Pag (c) 2,5 3,1 3,7 2,9 2,2

Avanzo primario (c) 1,5 1,8 -6,1 -5,2 -2,4

Indebitamento A. P. (c) 2,2 1,5 9,6 8,4 5,4

Debito A. Pubbliche (c) 134,4 134,3 155,6 152,6 149,6

(*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati Italia definitivi: Istat, Conti economici trimestrali (corretti per i giorni di calendario). (a) Unità di lavoro standard. (b) Tasso percentuale. (c) Percentuale sul Pil.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Rapporto di previsione, 17/12/2021

Il quadro nazionale

9

(10)

Il quadro regionale. Prodotto interno lordo: indice (2000=100) e tasso di variazione

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

6,9

4,1 111,6 3,0

104,3

-12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0

90 95 100 105 110 115 120

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023

Emilia-Romagna Italia

Indice Tasso di variazione

Il quadro regionale

10

(11)

Scenario di previsione

Il quadro regionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 1 (1)

2020 2021 2022 2023 2020 2021 2022 2023

Prodotto interno lordo -9,3 6,9 4,1 3,0 -8,9 6,0 3,8 2,8

Domanda interna -9,2 7,1 5,3 4,1 -8,7 5,8 4,5 3,2

Consumi delle famiglie -12,0 5,0 5,2 4,2 -11,7 4,2 4,4 3,0

Consumi delle AAPP e delle ISP 1,6 1,4 1,0 0,3 1,5 1,5 0,7 0,1

Investimenti fissi lordi -9,3 18,6 8,8 6,6 -9,2 16,0 8,7 6,7

Importazioni di beni -4,8 14,4 9,1 6,6 -7,9 14,8 12,1 6,0

Esportazioni di beni -7,8 12,5 6,9 4,4 -9,4 15,1 7,7 4,2

Valore aggiunto ai prezzi base

Agricoltura -3,5 0,3 2,9 1,3 -6,3 3,1 2,0 1,7

Industria -11,2 10,8 2,4 3,1 -10,9 10,5 2,3 2,8

Costruzioni -5,0 20,0 7,7 6,9 -6,4 20,9 8,1 7,1

Servizi -8,7 4,9 4,7 2,7 -8,3 4,2 4,1 2,5

Totale -9,1 7,0 4,1 3,0 -8,7 6,1 3,9 2,8

(*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati Italia definitivi: Istat, Conti economici annuali (non corretti per i giorni di calendario). (1) Valori concatenati, anno di riferimento 2015.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

Emilia-Romagna Italia

Il quadro regionale

11

(12)

Il quadro regionale. Principali variabili, tasso di variazione(* ^) - 2

2020 2021 2022 2023 2020 2021 2022 2023 Unita' di lavoro

Agricoltura 0,5 8,3 -1,3 -2,3 -2,3 7,7 1,6 0,4

Industria -11,0 5,2 2,9 1,9 -10,2 8,1 1,9 1,1

Costruzioni -7,3 18,6 3,6 2,8 -8,6 20,5 3,7 2,2

Servizi -11,3 5,2 4,1 3,2 -11,0 4,5 4,0 2,9

Totale -10,5 6,1 3,6 2,6 -10,3 6,2 3,5 2,4

Mercato del lavoro

Forze di lavoro -2,6 0,6 1,7 1,3 -3,5 1,1 2,0 1,2

Occupati -2,9 0,5 1,6 1,5 -2,8 0,5 1,4 1,3

Tasso di attivita' (1) 47,3 47,8 48,6 49,2 41,8 42,3 43,1 43,7

Tasso di occupazione (1) 44,5 44,9 45,6 46,3 37,9 38,1 38,6 39,2

Tasso di disoccupazione 5,8 5,9 6,0 5,8 9,3 9,8 10,4 10,3

Produttività e capacità di spesa

Reddito disponibile delle famiglie (2) -3,7 5,4 4,1 3,0 -2,7 5,2 3,1 2,4 Valore aggiunto per abitante (3) 120,6 120,8 121,8 122,4 23,9 25,4 26,4 27,1

(*) Salvo diversa indicazione. (^) Dati Italia definitivi: Istat, Conti economici annuali (non corretti per i giorni di calendario).

(1) Sulla popolazione presente. (2) Tasso di variazione, prezzi correnti. (3) E.R.: Indice Italia=100. Italia: migliaia di euro, valori concatenati.

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

Emilia-Romagna Italia

Il quadro regionale

12

(13)

Scenario di previsione

Il quadro regionale. Principali variabili di conto economico, tasso di variazione

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

6,9

14,4

12,5

5,0

18,6

4,1

9,1

6,9

5,2

8,8

3,0

6,6

4,4 4,2

6,6

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0 20,0

Prodotto interno lordo

Import Export Consumi

famiglie

Investimenti fissi lordi

2021 2022 2023

Il quadro regionale

13

(14)

Il quadro regionale. Valore aggiunto: i settori, variazione, quota e indice (2000=100)

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

10,8

2,4 3,1

20,0

7,7 6,9

4,9 4,7

2,7 0,0

5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

2021 2022 2023

Industria Costruzioni Servizi Totale Tasso di variazione

25,1 25,7 27,8 27,6

5,6 4,1 4,0 4,8

66,9 67,6 65,7 65,3

0%

20%

40%

60%

80%

100%

2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 2023 Agricoltura Industria Costruzioni Servizi

Quota dei macrosettori

120,8

112,7 98,8

-20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

70 80 90 100 110 120 130 140

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Industria Costruzioni Servizi

Indice (2000=100) Tasso di variazione

Il quadro regionale

14

(15)

Scenario di previsione

Il quadro regionale. Esportazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

196,3

163,8

-25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Emilia-Romagna Italia

Indice Tasso di variazione

12,5

6,9

4,4 15,1

7,7

4,2

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0

2021 2022 2023

Emilia-Romagna Italia

Tasso di variazione

38,8 42,4

52,0

26,5 28,4 33,2

10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0

2012 2017 2022

Emilia-Romagna Italia

Quota delle esportazioni sul valore aggiunto

Il quadro regionale

15

(16)

Il quadro regionale. Importazioni: indice (2000=100), tasso di variazione e quota

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

204,7

151,5

-20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 100 90

110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220

230 Indice Emilia-Romagna Italia Tasso di variazione

14,4

9,1

6,6 14,8

12,1

6,0

0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0

2021 2022 2023

Emilia-Romagna Italia

Tasso di variazione

22,3 25,0

31,4

24,2 24,6

30,0

10,0 20,0 30,0 40,0 50,0

2012 2017 2022

Emilia-Romagna Italia

Quota delle importazioni sul valore aggiunto

Il quadro regionale

16

(17)

Scenario di previsione

Il quadro regionale. Unità di lavoro

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

6,1

3,6 104,7 2,6

101,3

-12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0

88 90 92 94 96 98 100 102 104 106 108 110

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023

Emilia-Romagna Italia

Indice (2000=100) Tasso di variazione

Il quadro regionale

17

(18)

Il quadro regionale. Unità di lavoro nei settori: indice e tasso di variazione

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

6,1

3,6

2,6 6,2

3,5

2,4

0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0

2021 2022 2023

Emilia-Romagna Italia

Totale - Tasso di variazione

5,2

2,9 1,9

18,6

3,6 2,8

5,2 4,1 3,2

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0

2021 2022 2023

Industria Costruzioni Servizi Totale Settori - Tasso di variazione

87,1 97,9 111,8

-16,0 -12,0 -8,0 -4,0 0,0 4,0 8,0 12,0 16,0 20,0 24,0

70 80 90 100 110 120 130

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Industria Costruzioni Servizi

Indice (2000=100) Tasso di variazione

Il quadro regionale

18

(19)

Scenario di previsione

Il quadro regionale. Lavoro: occupati, tassi di attività, occupazione e disoccupazione

(*) Calcolato sulla popolazione presente,

Fonte: elaborazioni Sistema camerale regionale su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2022

0,5

1,6 1,5 110,8 107,0

-4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 100

102 104 106 108 110 112 114

Emilia-Romagna Italia

Indice (2000=100) Occupati Tasso di variazione

35 40 45 50

2009 2012 2015 2018 2021

Emilia-Romagna Italia

Tasso di attività* Tasso di occupazione*

6,0 10,4

0 2 4 6 8 10 12 14

2009 2012 2015 2018 2021

Emilia-Romagna Italia

Tasso di disoccupazione

Il quadro regionale

19

(20)

Unioncamere Emilia-Romagna distribuisce dati statistici attraverso banche dati on line e produce e diffonde analisi economiche. Ecco le principali risorse che distribuiamo on line

Analisi trimestrali congiunturali

La situazione congiunturale dell'economia dell'Emilia-Romagna

In sintesi la situazione della congiuntura dell'economia regionale. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scecoer Congiuntura industriale

Fatturato, esportazioni, produzione, ordini per settori e dimensione delle imprese. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura Congiuntura dell'artigianato

Fatturato, esportazioni, produzione, ordini dell'artigianato. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato Congiuntura del commercio al dettaglio

Vendite e giacenze per settori e classi dimensionali delle imprese. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio Congiuntura delle costruzioni

Volume d'affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni Demografia delle imprese - Movimprese

La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese Demografia delle imprese - Imprenditoria estera

Stato e andamento delle imprese estere, per forma giuridica e settore di attività. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile

Stato e andamento delle imprese femminili, per forma giuridica e settore di attività. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile

Stato e andamento delle imprese giovanili, per forma giuridica e settore di attività. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile Addetti delle localizzazioni di impresa

L'andamento degli addetti delle localizzazioni di impresa sulla base dei dati Inps. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/addetti-localizzazioni/

Esportazioni regionali

L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali Scenario di previsione Emilia-Romagna

Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Prometeia. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione Analisi semestrali e annuali

Rapporto sull'economia regionale

A fine dicembre, l'andamento dettagliato dell'anno, le previsioni e approfondimenti. https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale Banche dati

Banca dati on-line di Unioncamere Emilia-Romagna

Free e aggiornati dati nazionali, regionali e provinciali su congiuntura economica,

demografia delel imprese e altro ancora https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd

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