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evidente. Nonostante la ripresa, nel 2016 i consumi privati risulteranno inferiori dell’1,7 per cento rispetto al picco del 2011.

Gli investimenti fissi lordi dovrebbero avere invertito la tendenza e segnato un primo contenuto aumento nel 2015 (+1,1 per cento). Nel corso del 2016, consolideranno la ripresa con un più sostanziale aumento del 2,6 per cento, traendo vantaggio dal miglioramento del clima di fiducia delle imprese, dall’allentamento della stretta creditizia, dalle agevolazioni fiscali e dal prosieguo della ripresa a livello europeo. I livelli di accumulazione raggiunti prima della crisi sono comunque lontanissimi. Nel 2016 gli investimenti risulteranno inferiori del 30,0 per cento rispetto a quelli riferiti al precedente massimo risalente al 2008.

Non ha subito alcun rallentamento la dinamica delle esportazioni nel 2015 (+4,8 per cento), un livello di crescita superiore alla tendenza sperimentata a livello nazionale. La frenata della crescita del commercio mondiale limiterà la dinamica delle esportazioni nel 2016 (+3,6 per cento), nonostante la crescita dell’attività a livello europeo e il permanere del cambio su livelli atti a sostenere la competitività delle imprese.

Al termine dell’anno corrente, il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe superare dell’14,2 per

cento il livello massimo precedente la crisi, toccato nel 2007. Si tratta di un dato che conferma la crescente importanza dei mercati esteri per l’economia regionale e la grande capacità di una parte delle imprese di operare competitivamente su di essi.

Anche nel 2016, la ripresa della spesa per consumi, degli investimenti e dell’attività produttiva sosterrà una crescita delle importazioni, che risulterà però molto più contenuta rispetto a quella del 2015 (+6,6 per cento), e diverrà leggermente inferiore a quella delle esportazioni, attestandosi al 3,3 per cento.

La formazione del valore aggiunto: i settori

Dall’analisi della formazione del reddito per settori, emerge la chiusura della fase di recessione per le costruzioni, che hanno risentito pesantemente di una caduta della domanda e della restrizione del credito, e il consolidamento di una ripresa del settore industriale, oltre a un rafforzamento della lieve crescita nel settore dei servizi.

Nel 2015 il valore aggiunto prodotto dalle costruzioni dovrebbe avere subito un’ulteriore limatura (-0,3 per cento) chiudendo in negativo per l’ottavo anno consecutivo. Con il 2016 dovrebbe instaurarsi una tendenza positiva per il settore delle costruzioni. Un miglioramento delle condizioni del mercato del credito

Previsione per l’Emilia Romagna e l’Italia. Tassi di variazione percentuali su valori concatenati, anno di riferimento 2010

Emilia Romagna Italia

2014 2015 2016 2017 2014 2015 2016 2017 Conto economico

Prodotto interno lordo -0,4 1,0 1,2 1,3 -0,4 0,8 1,0 1,1

Domanda interna (1) -0,4 0,9 1,5 1,4 -0,6 0,7 1,2 1,1

Consumi delle famiglie 0,3 1,3 1,6 1,4 0,4 1,1 1,3 1,1

Consumi delle AAPP e delle ISP -0,6 -0,6 0,1 -0,2 -1,0 -0,6 0,0 -0,3

Investimenti fissi lordi -2,5 1,1 2,6 2,8 -3,4 0,8 2,3 2,5

Importazioni di beni dall’estero 8,2 6,6 3,3 4,2 2,6 6,5 3,4 4,3

Esportazioni di beni verso l’estero 4,6 4,8 3,6 3,8 2,5 4,1 3,1 3,3

Valore aggiunto ai prezzi base

Agricoltura 4,7 3,7 0,3 0,3 -1,6 3,8 0,5 0,4

Industria -0,7 1,7 2,0 2,1 -1,2 1,3 1,7 1,8

Costruzioni -1,5 -0,3 2,0 2,3 -3,3 -0,7 1,9 1,9

Servizi -0,3 0,5 0,9 1,0 0,1 0,4 0,8 0,8

Totale -0,3 0,8 1,2 1,3 -0,4 0,6 1,0 1,1

Unita’ di lavoro

Agricoltura -0,6 1,6 -2,6 -2,5 -0,5 2,2 0,2 -0,3

Industria 0,5 3,9 1,6 0,5 -0,3 0,2 1,2 0,3

Costruzioni -2,9 -2,4 -1,3 0,6 -4,1 -1,0 -1,7 0,1

Servizi 0,6 0,8 0,6 1,1 0,9 1,0 0,5 0,9

Totale 0,3 1,3 0,6 0,8 0,3 0,8 0,4 0,7

Mercato del lavoro

Forze di lavoro 0,3 -0,3 -0,1 -0,1 1,0 -0,1 0,3 0,1

Occupati 0,4 0,4 0,9 0,7 0,4 0,8 0,7 0,6

Tasso di attività (2)(3) 47,2 47,0 46,9 46,8 42,2 42,2 42,3 42,3

Tasso di occupazione (2)(3) 43,3 43,4 43,7 43,9 36,9 37,2 37,4 37,6

Tasso di disoccupazione (2) 8,3 7,7 6,8 6,1 12,7 11,9 11,5 11,2

Produttività e capacità di spesa

Reddito disp. delle famiglie e Istituz.SP (prezzi correnti) -0,6 1,1 2,6 2,3 -0,0 0,8 2,4 2,2 Valore aggiunto totale per abitante (migliaia di euro) 27,9 28,2 28,5 28,8 22,9 23,0 23,3 23,5 (1) Al netto della variazione delle scorte. (2) Rapporto percentuale. (3) Quota sulla popolazione presente totale.

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

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3

per questo settore, potrebbe accompagnare la ripresa con una crescita del 2,0 per cento del valore aggiunto. L’effetto della pesante crisi del settore emerge comunque chiaramente se si considera che al termine del corrente anno l’indice del valore aggiunto delle costruzioni risulterà ampiamente inferiore al livello del precedente massimo toccato nel 2007 (-32,5 per cento).

Per l’industria in senso stretto regionale il 2015 è stato invece l’anno di inversione della tendenza e l’avvio della ripresa dovrebbe avere determinato una crescita del valore aggiunto settoriale dell’1,7 per cento. Il nuovo trend positivo dovrebbe manifestarsi più chiaramente con una accelerazione della produzione nel corso del 2016 che condurrà ad una crescita del valore aggiunto generato dall’industria del 2,0 per cento. La crisi appena superata ha comunque lasciato una profonda cicatrice anche sul tessuto industriale regionale. Alla fine del 2016, l’indice reale del valore aggiunto industriale risulterà inferiore del 7,5 per cento rispetto al precedente massimo del 2007.

Analogo il quadro per il variegato settore dei servizi, per il quale nel 2015, il valore aggiunto dovrebbe avere messo a segno un incremento dello +0,5 per cento, dopo tre ani di recessione. La ripresa avviata lo scorso anno, dovrebbe consolidarsi nel corso del 2016, con un nuovo aumento del valore aggiunto prodotto, questa volta dello 0,9 per cento , una crescita però più contenuta rispetto a quella degli altri settori. Ben diversi, comunque sono stati gli effetti della lunga recessione sul settore dei servizi. Al termine dell’anno corrente il suo valore aggiunto dovrebbe risultare solo leggermente inferiore (-1,4 per cento) rispetto ai livelli del precedente massimo toccato nel 2008.

Il mercato del lavoro

L’impiego di lavoro nel processo produttivo, valutato in termini di unità di lavoro e quindi al netto della cassa integrazione guadagni, nel 2015 dovrebbe avere fatto registrare finalmente un aumento apprezzabile, con una crescita dell’1,3 per cento. La tendenza si manterrà positiva con il consolidarsi della ripresa e nel 2016 si dovrebbe registrare un nuovo, ma più lieve, aumento (+0,6 per cento), con un movimento parallelo, ma più marcato rispetto all’analoga tendenza nazionale.

L’evoluzione settoriale dell’impiego di

Scenario regionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

Scenario regionale: tasso di variazione del valore aggiunto settoriale

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

Scenario regionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

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UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

4

lavoro mostra una forte disomogeneità delle variazioni, sia per l’ampiezza, sia per il loro segno.

In positivo, nell’industria nel 2015 si dovrebbe essere registrato un forte incremento (+3,9 per cento), in parallelo alla caduta dell’impiego della cassa integrazione e all’aumento dell’attività.

La ripresa in corso dovrebbe condurre a un nuovo aumento anche nel 2016, anche se di minore ampiezza (+1,6 per cento), con un recupero di produttività.

Nel settore dei servizi, che ha risentito in misura minore della crisi negli anni scorsi, l’impiego di lavoro dovrebbe essere nuovamente aumentato nel 2015 (+0,8 per cento). Con il rafforzamento della domanda interna e dei consumi in particolare, nel 2016 proseguirà la crescita dell’impiego di lavoro, che dovrebbe attestarsi allo 0,6 per cento.

Le conseguenze della lunga crisi si sono riflesse ancora negativamente sull’impiego di lavoro nelle costruzioni, che nel 2015 dovrebbe avere proseguito nella tendenza alla riduzione (-2,4 per cento). La ripresa della crescita del valore aggiunto del settore, nel corso del 2016 dovrebbe contenere ulteriormente la diminuzione dell’impiego di lavoro nelle costruzioni all’1,3 per cento.

Le forze di lavoro si sono ridotte leggermente nel 2015 (-0,3 per cento).

Nonostante l’evoluzione economica positiva, l’evoluzione delle forze di lavoro resta debole e nelle previsioni ci si attende una loro lieve flessione nel 2016 (-0,1 per cento), per il difficile ritorno sul mercato del lavoro dei lavoratori scoraggiati.

L’evoluzione delle forze di lavoro non tiene il passo con quella della popolazione. Il tasso di attività, calcolato come quota sulla popolazione presente totale, dovrebbe quindi continuare a ridursi dal 47,2 del 2014 al 46,9 del 2016. Il dato regionale resta strutturalmente più elevato di quello nazionale, ma si contrae progressivamente la differenza con quest’ultimo.

Nel 2015 alla ripresa del Pil regionale si è accompagnata una più contenuta tendenza positiva relativa al numero degli occupati (+0,4 per cento). Con il rafforzarsi della ripresa dell’attività nel 2016, dovrebbe consolidarsi la crescita dell’occupazione (+0,9 per cento), che risulterà comunque inferiore a quella del Pil, permettendo un recupero di produttività.

Il recupero dell’occupazione appare graduale, l’aumento dell’attività si

Scenario nazionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

Scenario nazionale: tasso di variazione del valore aggiunto settoriale

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

Scenario nazionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, aprile 2016.

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Unioncamere Emilia-Romagna rileva e distribuisce dati statistici attraverso banche dati on line e produce e diffonde analisi economiche. Riepiloghiamo le principali risorse che distribuiamo on line.

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Analisi trimestrali congiunturali

Congiuntura industriale

Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

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Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi dell’artigianato.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato Congiuntura del commercio al dettaglio

Vendite e giacenze aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio Congiuntura delle costruzioni

Volume d’affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni Demografia delle imprese - Movimprese

La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese Demografia delle imprese - Imprenditoria estera

Stato e andamento delle imprese estere, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile

Stato e andamento delle imprese femminili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile

Stato e andamento delle imprese giovanili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile Esportazioni regionali

L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali Scenario di previsione Emilia-Romagna

Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione

Analisi semestrali e annuali

Rapporto sull'economia regionale

Un costante monitoraggio dell'economia regionale. A fine settembre, le prime valutazioni. A fine dicembre, l'andamento dettagliato dell'anno, le previsioni e approfondimenti. A fine giugno il consuntivo..

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale

Banche dati

Banca dati on-line di Unioncamere Emilia-Romagna

Free e aggiornati dati nazionali, regionali, provinciali e comunali, relativi a economia, lavoro, giustizia, società, istruzione, sanità, previdenza, assistenza, infrastrutture, popolazione, ambiente e altro ancora.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/banche-dati/bd SMAIL - Sistema di monitoraggio delle imprese e del lavoro

La struttura delle attività produttive, per settori, territorio, dimensione, forma giuridica e anzianità, e dell'occupazione (dipendenti e indipendenti, interinali, livelli di inquadramento, nazionalità ed età).

http://emilia-romagna.smailweb.net/

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