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Chimica del Titanio

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Academic year: 2021

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(1)

Chimica del Titanio

Prof. Attilio Citterio

Dipartimento CMIC “Giulio Natta”

hhttp://iscamap.chem.polimi.it/citterio/it/education/inorganic-chemistry-introduction/inorganic-chemistry-lessons/

Corso Chimica Inorganica

“CCS Chimica”

(2)

• Minerali :

Ilmenite (FeTiO3, rutilo (TiO2)

• Proprietà elemento :

Metallo duro, resistente alla corrosione, usato per strutture leggere (aeronautica e

bioingegneria-medicina).

• Stati di ossidazione : + 1, + 2, + 3 (Ottaedrici) + 4 (Tetr. o Ottaedrici)

• Esistenza in acqua :

Ossido idrato insolubile o ione Ti3+ violetto a pH molto acidi.

TiO2+(aq)

Ti3+

(aq)

TiO(OH)2 (s)

Ti(OH)3 (s) Ti2+(aq)

0 7

0 +1

-1

Diagramma di area di predominanza in soluzione acquosa (T = 25°C)

pH E°’

Titanio (3d24s2)

(3)

Breve Storia dell’Elemento Titanio

1789 W. Gregor scopre il biossido di Titanio nel Rutilo.

1795 Klaporth riscopre il biossido di titanio e lo identifica come un ossido di un metallo a cui da il nome di titanio.

1821-3 Rose pubblica dati sugli ossidi e solfuri di titanio. Sono le prime informazioni sui composti puri di questo elemento.

1825 Berzelius isola il titanio metallico di aspetto lucido-argenteo.

1869 Schonn riferisce del color giallo prodotto per reazione di sali di titanio con l’acqua ossigenata.

Nome: Titanio Processo Kroll:

Simbolo: Ti TiIVCl4(g) + Mg0(l) → Ti0(s) + MgIICl2(s) Numero atomico: 22

Peso atomico: 47.867 E°(Mg0/Mg2+) = -2.37 V

CAS Registry ID: 7440-32-6 MgIICl2 è solubile in H2O e facilmente Colore: metallico argenteo. separato dal Ti metallico.

Δ

(4)

Proprietà e Usi

• I minerali di Titanio sono molto comuni. Il metallo ha una bassa

densità, buona robustezza, è facilmente prodotto, e ha un’eccellente resistenza alla corrosione. Brucia all’aria ed è il solo elemento che brucia in azoto. Conferisce colori brillanti ai fuochi di artificio.

• Il Titanio si usa per leghe con Al, Mo, Mn, Fe, e altri metalli, usate principalmente nell’industria aerospaziale, sia per carlinghe che per motori, dove robustezza, leggerezza e capacità di sopportare estremi di temperatura sono importanti. Il Titanio è robusto come l’acciaio, ma molto più leggero. E’ due volte più duro dell’alluminio e quasi

altrettanto resistente alla corrosione del platino. Il Titanio è un

componente di parti di ricambio, inclusi cuscinetti a sfera e presse.

• Ha un’eccellente resistenza all’acqua di mare e si usa per motori fuoribordo, scafi, e altre parti di navi. Un anodo di titanio ricoperto di platino fornisce protezione catodica dalla corrosione marina. La pittura di TiO2 riflette bene la radiazione infrarossa, ed è molto usata in

osservatori solari dove il calore causa cattive condizioni visive.

(5)

Proprietà del Biossido di Titanio

Il Titanio è resistente ad H2SO4 e HCl diluiti, alla maggior parte degli acidi organici, al cloro gas, e alle soluzioni di cloruri. Ti è considerato fisiologicamente inerte. L'elemento Ti è presente nelle meteoriti, nel sole e alcune rocce lunari contengono concentrazioni alte di TiO2. Le bande di TiO2 sono rilevanti negli spettri di stelle di tipo M.

Il biossido di titanio puro è relativamente trasparente e ha un indice di rifrazione estremamente alto con una dispersione ottica superiore a quella del diamante. E’ prodotto artificialmente per usi come gemma, ma è relativamente morbido. Gli zaffiri e rubini mostrano la loro

brillantezza come risultato della presenza di TiO2. Il biossido si usa ampiamente per pitture di buon potere coprente e durabilità. Il

pigmento bianco TiO2 rappresenta l’uso principale dell’elemento.

TiO2 (nelle sue due forme allotropiche, rutilo e anatasio) ha proprietà fotocatalitiche importanti ed è usato per la distruzione fotoossidativa di idrocarburi ed inquinanti organici.

(6)

Titanio(IV)

• Lo ione Ti4+ non esiste, ma sono noti ossosali che danno ioni TiO2+ in mezzo molto acido; Composti come TiOSO4 sono costituiti da catene o anelli (Ti-OTi-O-). Molti composti di Ti(IV) sono covalenti.

• Esistono somiglianze fra Ti(IV) e Sn(IV), per es. i raggi covalenti.

• TiO2 (rutilo) è isomorfo a SnO2 (cassiterite) ed è un importante catalizzatore industriale e pigmento bianco;

• TiCl4 è acido di Lewis come SnCl4, è liquido incolore a p.b. 136°C, che fuma all’aria per idrolisi :

TiCl4 + 2 H2O → TiO2 + 4 HCl .

Forma addotti TiX4L e TiX4L2 ottaedrici, (i primi a stuttura dimerica).

• In alcoli ed in presenza di basi il TiCl4 forma Ti(OR)4, liquidi o solidi distillabili e validi catalizzatori di transesterificazione.

• Analogamente sono preparabili i derivati Ti(NR2)4 da ammine sec.

• In presenza di HX gassosi si hanno complessi anionici [TiX6]2-.

• I composti del Ti(IV) reagiscono bene con perossidi, tra cui H2O2 per dare perossocomplessi (di colore arancio) usati nell’analisi del Titanio e per catalisi (epossidazione di olefine).

(7)

Titanio II e III (d2 e d3)

Ti(II) : Preparabile come TiCl2 da Ti e TiCl4 o disproporzione di TiCl3. Non ha chimica come ione acquoso, ma si possono preparare certi complessi (per es. TiCl4)2-. E’ importante in dimerizzazioni di chetoni a dare olefine in soluzioni organiche (reazione di McMurry).

Ti(III) : Ti3+(aq) violetto, in soluzioni di HCl o H2SO4 , è un buon riducente (instabile in presenza di O2 soprattutto in ambiente basico). E’

ottenibile per riduzione di Ti(IV) acquoso per via elettrochimica o con metalli riducenti (Zinco).

TiO2+(aq) + 2 H+ + e- → Ti3+ + H2O E° = 0.1 V I sali non idrati sono preparati dal metallo e HX o TiX4.

TiCl3 è composto importante per le polimerizzazioni di olefine.

Esiste in varie forme di cui quella violetta (α) è ottenuta da H2 e TiCl4. Per trattamento con AlR3 si ottiene la forma β , a struttura fibrosa impiegata nella sintesi del polipropilene (Ziegler-Natta).

(8)

Rutilo TiO2

Ti

O Zr

Baddeleite ZrO2

Il biossido di Zirconio (ed anche HfO2) hanno invece struttura cubica con Zr epta-coordinato. Ossido molto inerte ed alto fondente (2710°C). Molto duro, è un materiale refrattario, forma fibre come l’allumina.

Biossido di Titano e Zirconio

Il titanio biossido esiste in tre forme cristalline : il rutilo, l’anatasio e la brookite. In tutti i casi il titanio è esacoordinato. Il rutilo è l’ossido più stabile e le altre forme si interconvertono a caldo in questa forma.

La struttura del rutilo è esagonale a corpo centrato lievemente distorta, tipica dei biossidi e dei difluoruri con R anione/catione = 0.41-0.74. Gli altri due polimorfi hanno struttura cubica. T.f. 1890°C. E’ poco reattivo.

(9)

Processi di Produzione del Biossido di Titanio

Processo al Solfato:

Processo al Cloruro Ilmenite

FeTiO3 2 H2SO4 FeSO4 + 2 H2O + TiOSO3

170 – 200 °C

FeSO4·7H2O

Fe2O3

TiO2·H2O Idrolisi

TiO2 + 2 Cl2 + 2 C TiCl4 + 2 CO

1000 °C

O2

TiO2 + 2 Cl2 Rutilo

(10)

Processo al Solfato (via TiOSO4)

Macinazione Acidi diluti

Separazione FeSO4

Fe2O3

TiO2

Fe2O3 Macinazione

H2SO4 Conc.

Filtrazione Torta di

digestione

Cristalliz-

zazione Idrolisi Decompo-

sizione

H2SO4 SO2 H2SO4

fresco

FeSO4

·7H2O

Trattamento

reflui Post-

trattamento Essicazione Calcinazione Macinazione

Prima- Concentrazione Concentrazione H2O Rottami

di ferro Minerali

di Titanio

es. Ilmenite

Residui per es.

SiO2 solfati,

silicati

FeTiO3 2 H2SO4 170-200 °C

FeSO4 + 2 H2O + TiOSO4

TiO2·H2O Idrolisi FeSO4·7H2O

Fe2O3

(11)

Processo al Cloruro

Minerali di Titanio/ C

da petrolio

Clorurazione

Cloro fresco

Cl2 Cloruri solidi

+ polveri

Essicazione Cloro

Cloruri solidi + prodotto di

reazione

Filtrazione Raffredda-

mento Vapori

TiO2

Sospensione di TiO2 Condensa-

zione TiCl4

Purificazione

TiCl4 Combustione TiCl4 Raffredda-

mento gas

O2, poca H2O + AlCl3

TiO2 TiCl4+

TiO2+ 2 Cl2 + 2 Cl2 + 2 C 1000 °C

2 CO O2

(12)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

1958 1962 1966 1970 1974 1978 1982 1986 1990 1994

Percentuale di Impiego

Anno

Cloruro Solfato

Andamento nel Tempo dei Due Processi

(13)

Titanati

 I titanati inorganici sono composti contenenti titanio, ossigeno e almeno un altro elemento metallico. Some i Sali dell’acido orto-

titanico (Ti(OH)4 o meta-titanico H2TiO3. I titanati più comuni sono il titanato di stronzio, il titanato di bario (BaTiO3), di calcio e di disprosio.

 I titanati organici sono i sali dell’acido orto titanico esterificati con residui organici (per lo più alchilici corti). Sono molto reattivi e sono impiegati in un’ampia gamma di processi e applicazioni. I primi

membri sono liquidi incolori, lievemente giallognoli molto sensibili all’umidità.

Catalizzatori per produrre plasticizzanti, poliesteri e esteri acrilici

Promotori di adesione

Reticolanti per polimeri

Rivestimenti

Modificatori di superfice (metalli, vetro) Titanio (IV) isopropossido

(14)

Polarizzazione Elettrica e Materiali Piezoelettrici

Campo elettrico

+ + + + + + +

- - - - - - -

Materiale dielettrico

Carica positiva

Carica negativa

→ Polarizzazione elettrica: separazione delle cariche elettriche positive e negative sui due bordi di un materiale dielettrico.

→ Effetto piezoelettrico diretto: proprietà di un materiale di produrre cariche sulla superfice applicando uno sforzo

meccanico esterno.

→ Effetto piezoelettrico inverso: produzione un deformazione meccanica a seguito di una variazione di polarizzazione.

a) Effetto dielettrico diretto a) Effetto dielettrico inverso

Si applica un campo elettrico Si generano

cariche Materiale

piezoelettrico Materiale

piezoelettrico Forza applicata

Deformazione prodotta

(15)

BaTiO3: Struttura Cristallina

→ Struttura a Perovskite

→ Transizione di fase cubica - tetragonale:

Temperatura di Curie - TC = 130°C

I centri di carica opposta non coincidono

Dipolo permanente

Tetragonale Cubica

Cubico

Tetragonale

Ortorombico

Romboedrico m3m

4mm

mm2

3m a

a a Tc 130 °C

0 °C

-90 °C a a

P c

a a c

a a a P

P

(16)

BaTiO3 : Domini Ferroelettrici

Struttura a domini per ceramica BaTiO3(a) grana fine e (b) a grana grossa Domini a 90°

Bordi di dominio Domini a 180°

Bordi di grano

↑ Polarizzazione

Distribuzione delle

direzioni di polarizzazione

(17)

Polarizzazione di Ceramiche Ferroelettriche

0: E = 0 ⇒ P = 0

1: PS Polarizzazione a saturazione 2: PR Polarizzazione residua

3: Campo coercitivo ⇒ P = 0

Campo Elettrico E Polarizzazione P

+ PR

- PR + PS

- PS 3

0

5

1

4

2

→ Ciclo di Isteresi Ferroelettrica

(18)

Organometalli del Titanio

Studiati intensamente a seguito dell’uso di questo metallo nella polime- rizzazione delle olefine.

Gli alchil derivati semplici sono poco stabili (CH3TiCl3 decomp. a 25°C) ma sono stabilizzati da leganti datori (eteri) e reagiscono con O2 e H2O.

Molto importanti sono i complessi η5-ciclopentadienilici e tra questi

rilevante (perché comunemente impiegato come prodotto di partenza per altri derivati) è il diciclopentadienildiclorotitanio Cp2TiCl2 (tetraedrico).

Ti Cl

Cl

Ti Cl

CH2 Al

CH3

CH3

Cp2TiCl2 Cp2Ti(Cl)CH2Al(CH3)2

(agente metilenante CH2)

2 Al(CH3)3

Non esiste il titanocene (Cp2Ti) ma una serie di strutture dimeriche a basso stato di ossidazione del titanio, in grado tra l’altro di legarsi all’N2 molecolare, tra cui alcuni composti paramagnetici (per es., Cp2TiCl)

(19)

Catalizzatore: composto di metallo di transizione (IV – VIII) Alogenuro o ossialogenuro di Ti, V, Cr, Mo, Fe, Co Alcossi, acetilacetonile, ciclopentadienile, fenile

Co-catalizzatore: composto Organometallico (I –III) Al, Li, Zn, Sn, Cd, Be, Mg

Idruro, alchile, arile

Polimerizzazione Vinilica con

Catalizzatori Complessi di Coordinazione

Polimerizzazione Eterogenea di Ziegler-Natta

Catalizzatori eterogenei

Catalizzatori di Ziegler-Natta : una combinazione di

(20)

AlR3 + TiCl4 → AlR2Cl + TiRCl3 AlR2Cl + TiCl4 → AlRCl2 + TiRCl3 AlR3 + TiRCl3 → AlR2Cl + TiR2Cl2 Reazioni di Scambio

Riduzione del Ti via rottura omolitica

TiRCl3 TiCl3 + R•

TiR2Cl2 → TiRCl2 + R•

TiRCl2 TiCl2 + R•

TiRCl3 → TiCl2 + RCl

I catalizzatori Z-N più importanti

Mescolando TiCl4 + AlR3 in un solvente anidro, inerte in assenza di O2 a bassa T - Massima attività dopo periodi di maturazione di 1 – 2 ore.

(21)

I radicali formati sono rimossi per combinazione, disproporzione, o reazione col solvente

Uso diretto di TiCl3 Migliore attività Forme cristalline

α, β, γ, δ α, γ, δ : strutture a strati ad impaccamento compatto β : struttura lineare Porta a molto più polimero atattico

La stereo-regolarità è molto più dipendente dalle caratteristiche della superfice del catalizzatore.

Catalizzatore TiCl3

Il TiCl3 si può formare dalla reazione:

TiCl4 + TiCl2

a

2 TiCl3

(22)

Catalizzatore Stereo-regolarità (%)

AlEt3 + TiCl4 35

AlEt3 + β—TiCl3 45

AlEt3 + α—TiCl3 85

AlEt3 + ZrCl4 55

AlEt3 + VCl3 73

AlEt3 + TiCl4 + composti di P, As, o Sb 35

AlEt2X + TiCl3 90-99

AlEtX2 + γ-TiCl3 + ammina 99

Variazione della Isotatticità del Polipropilene in Dipendenza del Catalizzatore

(23)

L’efficienza del catalizzatore eterogeneo si può migliorare molto impregnando il catalizzatore su un supporto solido quale il MgCl2 o MgO.

per esempio, TiCl3 – AlR3 : 50 – 200 g PE per g di catalizzatore per ora per atm di etilene

Catalizzatore supportato su MgCl2 : 7000 g Catalizzatore a lunga vita

∵ Il supporto massimizza il numero di siti attivi sulla superfice del catalizzatore.

Co-catalizzatori

(24)

superfice Ti sito vacante

Il monomero è complessato all’

Atomo di Ti sulla superfice del catalizzatore

Intermedio a quattro-centri

Reazione di inserzione che sposta la posizione

ottaedrica vacante Migrazione della catena per ristabilire il sito vacante sulla superfice

Meccanismi e Reattività nella Polimerizzazione Eterogenea – Meccanismo Monometallico

Cl

Cl Ti Cl R

Cl

Cl

Cl Ti Cl R

Cl H

&1

&1

X H

H

CH2=CHX

Cl

Ti C H2

H X R

Cl Cl

Cl

Cl

Cl Ti Cl R

Cl H

X H

H

Cl

Cl Ti Cl CH2 HC

R X

Cl

(25)

Complesso π del monomero al Ti

Stato di transizione

ciclico a 6-membri Ionizzazione del

legame Ti-alchile

inserzione

Meccanismo Bimetallico

Il Ti è a ponte tra i gruppi alchilici e l’Al

Ti R

Al R

Ti R

Al R H2C CH

X CH2=CHX

Ti R

Al R

H2C CH X H2C HC

R R Al

Ti

X

δ+

δ+

δ-

δ- CH2=CHX

δ+ δ-

Ti R

Al CH2 HC X

R

Ti R

Al CH2 HC X

R

(26)

Polimerizzazione Ziegler-Natta Omogenea

Catalizzatori Metalloceni

I primi Catalizzatori Metalloceni Cp2TiCl2 + R2AlCl

Cp = ciclopentadiene

Bassa attività catalitica verso l’etilene Non reattivi verso il propilene

L’aggiunta di acqua aumenta considerevolmente l’attività.

La reazione tra l’acqua e il cocatalizzatore alchilalluminio forma il compless0 alchilalluminossano.

(27)

MAO (metilalluminossano) M.W. = 1000 ~ 1500

Due strutture proposte:

Formati per idrolisi di AlMe3

Struttura del MAO

Al

O Al

O Al

O Al CH3

CH3 CH3

CH3 CH3

H3C

(6.28) O Al Al

Al CH3

O

Al Al

Al O

Al O Al O Al O Al

O

Al O

Al

(28)

Metalloceni

M = transition metal; Zr, Ti, Hf X = Cl, alkyl

R = H, alkyl

Z = optional bridging group CH3

C CH3

CH3 Si CH3

CH2 CH2

Ligand = Cp, fused ring

Esempi:

Ind = indene

Me2C(Flu)(Cp) ZrCl2 bridge leganti

Flu = fluorene

Me2Si(Ind)2ZrCl2 ponte legante

(29)

Proprietà Catalitiche dei Metalloceni

Activity: 10 ~ 100 times higher than Z-N catalyst

1. Order of activity Zr > Ti > Hf

2. Alkyl groups on Cp ring increase catalyst activity if they are not too bulky

(Bulky alkyl groups and electron-withdrawing groups decrease activity).

3. Bulky bridging groups

decrease activity

4. MAO affords much higher activities than ethyl- or higher alkylaluminoxane cocatalysts

(30)

WWW

Commercial Sites http://www.titanium.com

http://www.rti-intl.com http://www.fusheng.com http://www.supraalloys.com http://www.toho-titanium.co.jp

Academic Sites

http://www.tech.plymouth.ac.uk/sme/desnotes/titanium.htm

http://www.ulib.org/webRoot/Books/National_Academy_Press_Books/tita nium/titan001.htm

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