• Non ci sono risultati.

50 anni di assistenza sociale in Ticino, discorsi a confronto tra assistenza e coercizione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "50 anni di assistenza sociale in Ticino, discorsi a confronto tra assistenza e coercizione"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

50 anni di assistenza sociale in Ticino, discorsi a confronto

tra assistenza e coercizione

Drssa Laura Bertini-Soldà, docente e ricercatrice LWS, coordinatrice CDRM, Deass Supsi

30/11/2021

(2)

Le innovazioni sociali dall’uguaglianza all’equità

Bureau of European Policy Advisers (BEPA) definisce:

“Le innovazioni sono sociali sia in relazioni ai fini che ai mezzi. Si tratta di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che contemporaneamente soddisfano

esigenze sociali (in modo più efficace

delle alternative) e creano nuove relazioni sociali e collaborazioni. In altre parole sono innovazioni che non sono solo buone per la società ma migliorano anche la

capacità della società di agire”. BEPA (2010: 33)

Immagine UFSP ©

(3)

I fenomeni della tossicomania e della maternità nubile negli anni ’50

• Lettura moralizzante: sono comportamenti individuali imputati a vizi, all’immoralità di certi individui

• Solo il lavoro sotto sorveglianza, a carattere coercitivo, può inculcare senso del dovere, morale e responsabilità alle persone.

(4)

Discorso sulle nascite illegittime causate dall’immoralità di padri naturali e

«certe giovani»

Le ricerche di paternità sono difficili e spesso sfociano in nulla di fatto. Abbiamo avuto alcuni casi con padri naturali italiani che non appena a conoscenza della gravidanza si sono affrettati a

rimpatriare per non avere noie. C’è motivo di pensare che la nostra commiserazione e comprensione per questi casi e l’aiuto che per un verso o per l’altro ricevono da altri enti di beneficenza, servano non nel senso della redenzione, ma finiscano per essere interpretati quale protezione di diritto.

L’atteggiamento che prendono certe giovani e la strafottenza che talvolta dimostrano ci induce a usare per l’avvenire maggiore severità. L’internamento in qualche istituto dove bisogna lavorare

sotto controllo e dove esiste un pensionato con sorveglianza potrebbe costituire una misura efficace per richiamare alla coscienza di certe madri di illegittimi i sacrosanti doveri loro incombenti.

(Rendiconto del Consiglio di Stato 1959)

(5)

Discorso sulle sostanze intossicanti, vizio della «società per bene»

Gli stupefacenti sono diventati in questi ultimi tempi una vergognosa attrattiva di una parte della cosiddetta “Società per bene” che crede di trovare felicità nel darsi al fumo dell’oppio o nell’annusare cocaina. Perfino la morfina diventa materia in uso, se non comune, molto forte.

In questo campo non basta, secondo l’opinione del relatore, intensificare la caccia agli spacciatori di queste droghe e renderli inoffensivi; occorre non solo prevenire l’uso, ma dopo aver compiuto l’opera di disintossicazione dei soggetti che sono caduti così in basso da darsi a questi tossici ritenendoli indispensabili alla esistenza, punire questi soggetti, che fanno opera deleteria di propaganda in mezzo alla gioventù che, facile esca al vizio, non sa più in molti casi ritornare alla vita normale.

Tratto da: Rapporto della commissione speciale del Gran Consiglio riguardante il nuovo Codice sanitario del 25 agosto del 1954 (la Legge sanitaria di allora).

(6)

I fenomeni maternità nubile e tossicomania negli anni ’60:

continuità del discorso

Il fenomeno delle nascite illegittime: causato dalla «modernizzazione» e alla presenza di lavoratori stranieri (italiani).

Fino a metà degli anni ‘60 donne madri nubili sono definite come incapaci di assumere un ruolo materno per loro natura.

Il fenomeno droga si considera sia stato «importato» dagli Stati Uniti.

Fino a metà del ‘60 c’è un’attenzione particolare alla tossicità delle sostanze e all’immoralità del «vizio».

(7)

Verso gli anni ’70: la responsabilità sociale sulle maternità nubili: il discorso medico – scientifico sui bisogni dei bambini

Dibattito politico sulla necessità di assistenza ai bambini indigenti, i sostenitori di questo discorso

legittimano questo diritto con argomenti medici, in particolare: riferimento all'alta mortalità infantile, di cui il Ticino detiene il primato in Svizzera. Si parla di assistenza in termini di dare risorse alle donne e ai loro figli.

Il discorso professionale sui "bisogni" dei bambini si sviluppa ulteriormente, il bambino non ha più solo bisogni fisici ma anche psicologici e si evidenzia il bisogno di relazione, in particolare con la madre. Si denuncia la stigmatizzazione sociale del fenomeno ragazze madri.

Discorso dei media: il posto della donna nella società, la pedagogia dei bambini e il loro sano sviluppo, la necessità di relazioni per il corretto sviluppo dei bambini, il legame madre-figlio.

(8)

Verso gli anni ’70: la tossicodipendenza da vizio a malattia sociale

Dalla fine degli anni ‘60 si inizia a parlare di dipendenza

Focus quindi sulla persona e non tanto sulla sostanza (droga o farmaco) Contesto: definizione di dipendenza dell’OMS (1969)

 eroinomani da criminali diventano malati da curare, approccio medico e repressivo.

(9)

Discorso da «vizio» a «malattia»

La tossicomania è un comportamento sociale, una malattia. Non “un vizio”, stigmatizzato e fatto oggetto di misure punitive, come l’internamento amministrativo, bensì un modo particolare di comportamento e di condotta sociale. Una malattia, insomma, di cui debbono essere esaminati e studiati non solo gli aspetti biologici e sociali, ma più quelli

psicologici importanti non solo in funzione dei suoi meccanismi d’insorgenza nonché delle sue modalità di scelta quanto al modo ed a i mezzi d’estrinsecazione.

BMSI, agosto 1969: un articolo a firma Dr. Elio Gobbi, Direttore dell’Ospedale neuropsichiatrico cantonale di Mendrisio intitolato “Delle tossicomanie”, (pp. 1501-1502) scrive sulla Droga e l’alcol «non sono vizi ma malattie».

(10)

1973 prima morte di overdose in Ticino Legge di applicazione della Lstup 1978:

Questa legge disciplina i provvedimenti di competenza cantonale previsti dalla legge federale sugli stupefacenti e dalla relativa ordinanza d’esecuzione e in particolare quelli relativi alla lotta contro le tossicomanie.”

Vocabolario bellico

Gran Consiglio è competente a discutere, a scadenza quadriennale, il piano cantonale degli interventi nel campo delle tossicomanie e, secondo le necessità, gli aggiornamenti intermedi dello stesso. (Art. 2[6]I)

Consiglio di Stato esercita la vigilanza sui prodotti stupefacenti e applica direttamente la legislazione federale e nomina il delegato e il gruppo di esperti sul tema droghe (Art. 3[8]1)

(11)

 interdisciplinarietà

a) elabora, all’attenzione del Consiglio di Stato e a scadenza quadriennale, il piano cantonale degli interventi nel campo delle tossicomanie e, secondo le necessità, gli aggiornamenti intermedi dello stesso;

b) preavvisa l’attuazione di nuove misure di prevenzione, terapeutiche, riabilitative e assistenziali nel campo delle tossicomanie;

c) preavvisa ricerche nel campo delle tossicomanie;

d) preavvisa le modifiche di legge, i regolamenti e le direttive emanati in applicazione della presente legge o di altre leggi riguardanti la tossicomania;

e) preavvisa l’autorizzazione per l’istituzione e la gestione di centri residenziali e servizi ambulatoriali di cui all’art. 22;

f) preavvisa il finanziamento dei provvedimenti generali di cui all’art. 8;

g) preavvisa il riconoscimento di centri residenziali ai fini dell’assunzione da parte dello Stato della garanzia di pagamento e delle spese di presa a carico di persone con problemi legati all’uso di stupefacenti ivi collocate, di cui all’art. 35.

(12)

Gli anni ’70 in Ticino come epoca di innovazione sociale. Quali ingredienti?

• Rilettura originale dei problemi sociali

• Politiche che dialogano con le scienze

• Funzione educativa esplicita dei media

• Nuovi quadri giuridici, nuovi processi di presa in carico

• Limitazione della responsabilizzazione e della stigmatizzazione di individui

• Investimento in progetti di inclusione sociale e diminuzione del disagio sociale grazie allo sviluppo e/o al transfert di nuovi strumenti organizzativi

(13)

PNR 76: Ordinary practices and representations beyond scandals.

Questioning regional dissimilarities (1960-today).

Analisi dei discorsi politici, professionali e mediatici relativi all’assistenza di

«tossicomani» e «madri nubili».

https://lanostrastoria.ch/entries/m2bX5p3J7e3

Riferimenti

Documenti correlati

Saper distinguere attività e progetti di animazione rispondenti ai bisogni e alle reali capacità degli utenti. Progettare e realizzare attività laboratoriali di tipo

sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il concetto di prevenzione, i principi fondamentali del T.U., soggetti responsabili dell’obbligo di

Sul  totale  dei  2’237  titolari  con  formazione  conclusa,  il  77%  ha  un  certificato  di  capacità 

• Dalla legge sulla pubblica assistenza del 1944 alla legge sull’assistenza sociale e qui si trova sintetizzato il carattere innovativo della legge dell’8 marzo 1971. •

[r]

Spesso per stare di nuovo bene le persone con problemi psichici e sociali hanno bisogno di assistenza.. Questo tipo di assistenza si chiama:

Apparato morfo-sintattico pienamente corretto con elementi di complessità, padronanza lessicale adeguata e pertinente, ortografia del tutto corretta, punteggiatura accurata

Saper ricavare, utilizzando le formule, l’equazione di una retta per due punti e di una retta passante per un punto, dato il coefficiente angolare, in semplici casi.. Saper