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Valutazione Rischio EMC

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Academic year: 2022

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Valutazione Rischio EMC

Procedura per la valutazione dell’esposizione ai campi

elettromagnetici dei

lavoratori con dispositivi medici impiantabili attivi

EN 50517-2-1

Certifico Srl 06/05/2016

(2)

INDICE

1. PREMESSA ... 2

2. DEFINIZIONI ... 2

3. VALUTAZIONE ... 4

4. CONDIDERAZIONE RELATIVA ALL’APPARECCHIATURA ... 11

5. CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLE AVVERTENZE AL PAZIENTE ... 11

6. CASI ULTERIORI DI INDAGINE ... 12

7. SCELTA DEL METODO DI INDAGINE ... 13

8. DOCUMENTAZIONE ... 14

9. CONCLUSIONI ... 15

(3)

Elaborato Certifico S.r.l. – 2016 Rev. 1.0 2

1. PREMESSA

La procedura è specifica solo ed esclusivamente per i lavoratori con stimolatore cardiaco (pacemaker) e definisce diversi approcci per la valutazione del rischio.

Se il lavoratore ha altri AIMD (Dispositivi Medici Impiantabili Attivi) devono essere valutati separatamente.

La valutazione comprende la probabilità di effetti clinicamente significativi e tiene conto dell'esposizione transitoria e a lungo termine entro aree specifiche dei luoghi di lavoro.

La gamma di frequenze da osservare è compresa tra 0 Hz e 3 GHz. Sopra i 3 GHz non si verifica nessuna interferenza con il pacemaker se non vengono superati i limiti di esposizione.

2. DEFINIZIONI

GENERATORE DI IMPULSI IMPIANTABILE

(IPG)

Parte del dispositivo medico attivo impiantabile, compresa l'alimentazione elettrica e il circuito elettronico, che produce un'uscita elettrica.

NOTA

Ai fini della EN 50527-2-1, il termine generatore di impulsi impiantabile indica qualsiasi dispositivo medico attivo impiantabile comprendente funzioni destinate al trattamento delle aritmie cardiache.

PACEMAKER

Dispositivo medico attivo impiantabile destinato al trattamento delle bradiaritmie, comprendente un generatore di impulsi impiantabile e uno o più elettrocateteri.

Il dispositivo deve essere dotato di Marcatura CE in accordo alla Direttiva 90/385/CEE “Dispositivi Medici Impiantabili Attivi” e deve essere conforme alle norma tecnica armonizzate EN 45502-2-1:2003 “Dispositivi medici impiantabili attivi - Parte 2-1: Requisiti particolari per dispositivi medici impiantabili attivi destinati al trattamento della bradiaritmia (stimolatori cardici)”.

NOTA

l dispositivi CRT-P (pacemaker per terapia di risincronizzazione cardiaca), si comportano per loro natura in modo analogo e sono trattati dalla presente Norma. l dispositivi CRT -P sono talvolta chiamati anche pacemaker multicanale.

ELETTRODO

Parte elettricamente conduttrice (generalmente, la terminazione di un elettrocatetere) destinata a costituire un' interfaccia con tessuti o fluidi corporei.

ELETTROCATETERE UNIPOLARE

Elettrocatetere con un elettrodo.

ELETTROCATETERE BIPOLARE

Elettrocatetere con due elettrodi elettricamente isolati l'uno dall'altro.

(4)

Tutti i luoghi

Apparecchiature marcate CE, valutate utilizzando una o più delle norme elencate nell’Allegato C della EN 50499:2008, purchè valutate in conformità ai livelli di riferimento

Le aree contenenti tali apparecchiature riferimento. In alcuni casi è possibile superare i livelli di riferimento pur mantenendo la conformità ai limiti di base della Raccomandazione del Consiglio 1999/519/EC. Tali casi si presentano di solito in aree localizzate, vicine all'apparecchiatura marcata CE, quindi può essere consentita un'esposizione transitoria in tali aree. In caso di dubbi, ulteriori linee guida possono essere ottenute dai costruttori del dispositivo o dell'emittente, consulenti medici o dall'uso della norma specifica idonea a l

dispositivo.

Tutti i luoghi

Apparecchiature introdotte sul mercato europeo in conformità ai livelli di riferimento della Raccomandazione del Consiglio 1999/519/EC come prescritto dalla pertinenti Direttive, in particolare in conformità alle corrispondenti norme armonizzate elencate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’allegato C della EN 50499:2008 contiene alcuni esempi

Alcune apparecchiature introdotte sul europeo in conformità ai livelli di mercato europeo possono essere conformi riferimento della Raccomandazione del alla Raccomandazione del Consiglio 1999/519/EC pur non avendo ricevuto la marcatura CE , per esempio se fanno parte

conformità alle corrispondenti norme di un installazione.

Le aree contenenti tali apparecchiature sono considerate conformi senza ulteriori valutazioni purché la conformità sia stata valutata rispetto a i livelli di riferimento derivati . In alcuni casi, è possibile superare i livelli di riferimento pur mantenendo la conformità ai limiti di base della Raccomandazione del Consiglio 1999/519/EC. Tali casi si presentano di solito in aree localizzate, vicine all'apparecchiatura, quindi , in tali aree, può essere consentita un'esposizione transitoria. In caso di dubbi, ulteriori linee guida possono essere ottenute dai costruttori del dispositivo o dell'emittente, consulenti medici o dall'uso della norma specifica idonea al dispositivo.

TAB. 3-4 (Rif. Allegato I EN 50527-2-1, Tab. A.1)

(5)

Elaborato Certifico S.r.l. – 2016 Rev. 1.0 10 La valutazione del rischio dovrebbe sempre partire da una prima fase di indagine, come illustrato nella Figura 1.

FIG.1

Quando è verificata solo la condizione (1), si applica Cap. 4. Quando è verificata solo la condizione (2) si applica Cap. 5. Quando è verificata la condizione (3) si applicano sia Cap. 4 che Cap. 5.

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4. CONDIDERAZIONE RELATIVA ALL’APPARECCHIATURA

CHECK LIST RELATIVA CONSIDERAZIONE APPARECCHIATURA SI NO è possibile determinare che non si verifichino interferenze clinicamente significative con il

pacemaker in seguito della prevista esposizione all'apparecchiatura in esame? Se è SI non è prescritta alcuna ulteriore valutazione e si può procedere con la documentazione del risultato, come prescritto nel capitolo “Documentazione”.

è possibile determinare che il lavoratore portatore di pacemaker possa tornare sul luogo di lavoro solo se vengono poste limitazioni alle mansioni o alle aree di accesso? Se è SI non è prescritta alcuna ulteriore valutazione e si può procedere con la documentazione delle limitazioni del lavoro come prescritto nel capitolo “Documentazione”.

Quando la risposta è NO, vedi Cap. 6.

5. CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLE AVVERTENZE AL PAZIENTE

È necessario consultare il lavoratore ed il medico di riferimento per determinare il tipo ed i dettagli di ogni avvertenza per le EMI applicabili al pacemaker.

Se L’AVVERTENZA RIGUARDA IL COMPORTAMENTO DEL PACEMAKER in seguito ad interferenze con alcune specifiche attrezzature, allora bisogna verificarne la presenza nel luogo di lavoro.

1. Se le apparecchiature non sono presenti, al lavoratore portatore di pacemaker è consentito il lavoro senza limitazioni e la valutazione specifica del pacemaker può essere conclusa e documentata come prescritto nel capitolo ”Documentazione”.

2. Se le apparecchiature soggette ad avvertenza sono presenti, devono essere seguiti i passi indicati in Cap. 4.

Se l’avvertenza è dovuta ad impostazioni del pacemaker che possono causare riduzioni di immunità ai livelli di riferimento delle EMI o a livelli inferiori, si deve consultare il medico di riferimento per capire se è possibile la modifica delle impostazioni:

Se si stabilisce che tale modifica può essere fatta, al lavoratore portatore di pacemaker deve essere consigl iato, dopo aver consultato il medico di riferimento, di variare tali impostazioni prima del rientro al lavoro.

Una volta completata la variazione delle impostazioni, al lavoratore portatore di pacemaker è consentito il lavoro senza limitazioni. l risultati devono essere documentati come prescritto nel capitolo

“Documentazione” e la valutazione termina.

Se le impostazioni non possono essere modificate, sono prescritte ulteriori indagini indicate come "Caso 2", come esposto in Cap. 6.

(7)

Elaborato Certifico S.r.l. – 2016 Rev. 1.0 15 documentazione, tuttavia, è obbligatorio, in ottemperanza ai regolamenti nazionali, redarre un rapporto, a firma del Datore di Lavoro, che contenga:

 il processo complessivo di valutazione del rischio;

 il metodo prescelto;

 la giustificazione della scelta;

 i risultati;

 le conclusioni.

9. CONCLUSIONI

Il presente approfondimento non si sostituisce ad una lettura attenta della norma tecnica EN 50527-2-1 e delle leggi nazionali e comunitarie in vigore. Lo scopo del documento è illustrare in modo schematico la procedura della norma, in modo da avere una visione chiare sulla strada da seguire per valutare il rischio di esposizione ai campi elettromagnetici dei lavoratori con dispositivi medici impiantabili attivi.

La norma EN 50527-2-1 riporta nel dettaglio come applicare i vari metodi di indagine.

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Bibliografia

EN 50527-2-1:2013

Procedura per la valutazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici dei lavoratori con dispositivi medici impiantabili attivi

Parte 1: Valutazione specifica per lavoratori con stimolatore cardiaco (pacemaker).

Elaborato Certifico Srl - 2016 Certifico S.r.l.

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