Determinazione del Dirigente
del Servizio Qualità dell’aria e risorse energetiche
N. 91-5578/2017
Oggetto: rettifica, aggiornamento e proroga dei termini dell’autorizzazione integrata ambientale d.d. n. 284-30516/2016
Gestore: Valente Group s.r.l. con sede legale in Strada del Francese 160/1, Torino (TO) – cod.fiscale 11289710011
Sede dell’installazione: Torino - strada del Francese 160/1
Categoria dell’attività: 2.6 - trattamento di superficie di metalli mediante processi elettrolitici o chimici
Codice azienda: 018778
IL DIRIGENTE PREMESSO CHE:
- con determinazione n. 284-30516/2016 del 29 novembre 2016 del dirigente del servizio qualità dell’aria e risorse energetiche della Città metropolitana di Torino è stata rilasciata all’impresa Valente Group s.r.l. l’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio dell’installazione sita nel Comune di Torino in strada del Francese 160/1, dove è svolta l’attività di verniciatura per cataforesi di metalli, comprese le fasi di pre-trattamento chimico (sgrassatura, fosfatazione) che rientrano nella categoria 2.6 dell’allegato VIII alla parte seconda del d.lgs. 152/06;
- in data 8/3/2017, con prot. 28491, l’impresa Valente Group s.r.l. ha trasmesso una richiesta di rettifica, aggiornamento e proroga dei termini inerenti le seguenti parti dell’autorizzazione integrata ambientale:
• emissioni in atmosfera:
- la rettifica della provenienza e l’aggiornamento dei valori di portata di alcuni punti di emissione;
- la rettifica dei valori limite di emissione;
- la sostituzione di una delle caldaie utilizzate per il riscaldamento dei bagni;
- la definizione di un termine per l’adeguamento degli impianti di abbattimento delle emissioni con i sistemi di controllo richiesti in autorizzazione;
• emissioni in acqua:
- la rettifica della denominazione del punto di scarico in fognatura dei reflui industriali e delle modalità di effettuazione dello stesso scarico;
- la richiesta di proroga per la realizzazione del pozzetto di campionamento sullo scarico in fognatura;
- in data 13/02/2017, con prot. 17399, l’impresa Valente Group aveva inoltre comunicato che la misura iniziale delle emissioni in atmosfera era stata pianificata successivamente al termine indicato in autorizzazione, pari a 90 giorni dalla data del rilascio dell’autorizzazione, in quanto
tale termine era stato erroneamente inteso decorrere dalla data del ritiro del provvedimento (avvenuto 20 giorni dalla emanazione dello stesso);
RILEVATO CHE:
- presso l’installazione sono presenti 5 linee di trattamento per le quali nel provvedimento di AIA sono riportate le principali caratteristiche e sono fissati i limiti delle emissioni in ambiente;
- nella documentazione dell’8/3/2017 il gestore ha chiesto la rettifica del quadro delle emissioni in atmosfera come di seguito dettagliato:
• le emissioni convogliate al punto di emissione 27 (linea 2) provengono dalla fase di fosfosgrassagio e non dalla fase di post-sgrassaggio;
• sul forno di cottura della verniciatura per cataforesi della linea 3, oltre al bruciatore facente capo al punto di emissione 15, è presente un secondo bruciatore i cui fumi sono convogliati al punto di emissione 16, prima non indicato;
• il riscaldamento del forno di cottura della verniciatura per cataforesi della linea 5 è a scambio diretto, pertanto ai punti di emissione 28 e 29 non sono convogliati unicamente i fumi dei bruciatori, ma anche le emissioni di composti organici volatili originate dalla essiccazione delle vernici;
• deve essere aggiunto il punto di emissione della sabbiatrice (a cui è assegnata la sigla 41);
• deve essere tolto il punto di emissione 32 erroneamente elencato nella tabella, ma in realtà non presente;
• devono essere aggiornate alcune portate dei camini;
• nel piano di monitoraggio delle emissioni:
- il punto di emissione 38, relativo allo sgrassaggio della linea 5, è stato erroneamente riportato tra le emissioni della fosfatazione;
- non è stato riportato il punto di emissione 14, relativo al forno di cottura della cataforesi della linea 3;
- tra le emissioni dei generatori di calore non soggette ad autorizzazione è stato erroneamente riportato due volte il punto di emissione 24, mentre non è stato riportato il punto di emissione 26;
• diversamente da quanto indicato in autorizzazione, il forno di termosverniciatura è utilizzato anche per la pulizia dei pezzi da riverniciare e non solo dei telai, operazioni svolte entrambe con le stesse modalità;
• l’emissione di composti organici volatili dalle linee di verniciatura, calcolato dal gestore per ciascuna linea sulla base dei consumi di vernici e diluenti, non corrisponde a quanto indicato autorizzazione;
• nei forni a scambio diretto usati per l’essiccazione delle vernici, alle polveri dovute ai fumi di combustione devono essere sommate le polveri dovuto al trascinamento nelle emissioni di parte del residuo secco delle vernici;
- nella stessa documentazione il gestore ha anche comunicato che:
• la caldaia 1, utilizzata per il riscaldamento delle vasche di pre-trattamento delle linee 1, 3 e
4, di potenza 1163 kW, è stata sostituita con una nuova caldaia di potenza 1396 kW;
• i filtri a manica per l’abbattimento delle polveri provenienti dalle cabine di verniciatura a polvere non sono ancora dotati dei sistemi di controllo richiesti in autorizzazione (tabella 8 dell’allegato A dell’AIA) e chiede pertanto la definizione di un termine per l’adeguamento, previsto entro la fine dell’anno 2017;
• lo scarico industriale è stato erroneamente indicato con la sigla S1, mentre nelle planimetrie fornite dal gestore è indicato come punto di scarico 3; sulle stesse planimetrie è indicato come punto di scarico 1 lo scarico in fognatura di tipo civile proveniente dalla palazzina uffici;
• diversamente da quanto indicato in autorizzazione, lo scarico dei reflui industriali non è continuo ma saltuario, in quanto normalmente i reflui prodotti sono raccolti in una vasca di accumulo e rilanciati allo scarico 2 o 3 volte alla settimana; pertanto il gestore evidenzia che nella fase di monitoraggio iniziale dello scarico il campionamento e l’analisi giornaliera dei reflui allo scarico può essere svolta solo nei giorni in cui lo scarico è attivo;
- il gestore chiede la definizione di un termine per permettere la realizzazione del pozzetto di scarico successivamente l’attivazione dello scarico (punto 12 della parte “Emissioni nelle acque” dell’allegato A dell’AIA), garantendo nel frattempo la possibilità di effettuare comunque i campionamenti sulla tubazione di rilancio in fognatura;
VALUTATO CHE:
- con riferimento al quadro delle emissioni in atmosfera, a seguito delle rettifiche comunicate dal gestore occorre definire le seguenti specifiche condizioni:
• per il nuovo punto di emissione n. 41, relativo alla sabbiatrice, si può fare riferimento ai limiti di emissione in atmosfera e alle condizioni stabiliti per tale attività dalla autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti di lavorazione e trattamento di materiali metallici della Regione Piemonte, nello specifico al punto 12 - trattamenti meccanici di pulizia superficiale dei metalli, allegato 3 della d.d. 145/2011;
• evidenziando che la verniciatura per cataforesi e a polveri sono migliori tecniche disponibili in quanto hanno un ridotto utilizzo di solventi e che ulteriori misure di riduzione delle emissioni mediante tecniche di abbattimento dei solventi a valle non risultano applicabili alle portate e alle concentrazioni previste per il caso in esame in termini di costi/benefici, si devono uniformare i valori limite autorizzati alle emissioni di solvente delle singole linee di trattamento calcolate sulla base dei consumi massimi previsti di vernici e diluenti, rettificando i valori riportati in autorizzazione che non tenevano conto di tali consumi; sulla base del consumo di solventi previsto, il gestore è inoltre tenuto a presentare annualmente il piano di gestione dei solventi previsto dall’art.
275 del d.lgs. 152/06;
• con riferimento al valore limite del flusso in massa delle polveri dei bruciatori dei forni a scambio diretto, risulta giustificato e adeguato l’incremento chiesto dal gestore per tenere
conto delle polveri trascinate dalla fase di cottura delle vernici, prima non previste;
- può essere accolta la richiesta di definire termini congrui per la realizzazione degli interventi necessari per l’adeguamento dei sistemi di controllo sui filtri a manica per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera e, dopo aver sentito anche la SMAT, per la realizzazione del pozzetto di campionamento dello scarico dei reflui industriali, prevedendo procedure o sistemi alternativi a quelli previsti in autorizzazione da adottare nel transitorio per evitare effetti ambientali negativi e significativi;
- con riferimento alla misura iniziale delle emissioni in atmosfera, per le motivazione fornite dal gestore, si può intendere rispettato il termine previsto in autorizzazione;
- per gli altri punti comunicati dal gestore, possono essere mantenute valide le valutazioni fatte nella precedente istruttoria rettificando i meri errori materiali dei quadri emissioni in atmosfera e in acqua con le correzioni riportate prima;
RITENUTO CHE:
- sia pertanto necessario rettificare l’autorizzazione dell’impresa Valente Group s.r.l. sulla base di quanto comunicato dal gestore e delle valutazioni sopra riportate, nonché definire e prorogare i termini per l’esecuzione di alcuni degli adeguamenti già previsti nella stessa autorizzazione;
- non essendo previste variazioni impiantistiche, per il presente provvedimento non sono richiesti oneri istruttori;
VISTO:
- il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: “Norme in materia ambientale”, in particolare la parte II, titolo III- bis: “L’autorizzazione integrata ambientale”;
- la d.d. 2 maggio 2011, n. 145 inerente l’autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti di lavorazione e trattamento di materiali metallici”
- il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- la l.r. 26 aprile 2000, n. 44: “Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
- la d.g.p. 20 febbraio 2001, n. 112-41183/01 inerente le nuove funzioni amministrative conferite alla Provincia dal d.lgs. 112/1998 e dalla l.r. 44/2000;
- la d.g.r. 29 luglio 2002, n. 65-6809 sull’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
- la legge 7 aprile 2014 n. 56 recante “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni dei Comuni”, così come modificata dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 e in particolare l’art. 1 c. 50, in forza del quale alle Città metropolitane si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni in materia di Comuni di cui al testo unico, nonché le norme di cui all’art. 4 della legge 5 giugno 2003, n. 131;
DATO ATTO CHE:
- ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 16, della legge n. 56 del 7 aprile 2014, dal 1 gennaio 2015 la Città metropolitana di Torino è subentrata alla Provincia di Torino in tutti i rapporti attivi e passivi e ne esercita le funzioni;
ATTESO CHE:
- la competenza all’adozione del presente provvedimento spetta al dirigente ai sensi dell’art.
107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali approvato con d.lgs.
18/08/2000 n. 267 e dell’art. 45 dello statuto della Città metropolitana;
VISTO:
- l’art. 48 dello statuto metropolitano;
DETERMINA:
- di rettificare l’autorizzazione integrata ambientale dell’impresa Valente Group s.r.l. rilasciata con d.d. n. 284-30516/2016 per l’esercizio dell’installazione sita nel Comune di Torino in strada del Francese 160/1, sostituendo le parti di tale autorizzazione relative alle emissioni in atmosfera e alle emissioni in acqua con quanto riportato nell’allegato A parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;
- di definire il termine del 30 maggio 2017 per la realizzazione del pozzetto di campionamento per lo scarico dei reflui industriali in fognatura richiesto al punto 12 della parte “Emissioni nelle acque” dell’allegato A alla d.d. n. 284-30516/2016, con la condizione che nel frattempo il gestore garantisca la possibilità di effettuare i campionamenti sulla tubazione di rilancio in fognatura;
- di definire il termine del 31/12/2017 per l’adeguamento dei filtri a maniche con i sistemi di controllo e allarme richiesti nella tabella 8 dell’allegato A alla d.d. n. 284-30516/2016, con la condizione che nel frattempo il gestore verifichi con frequenza almeno settimanale il corretto funzionamento dei filtri e registri la data e il tipo di intervento per ciascun intervento di manutenzione svolto, come già previsto in autorizzazione;
- di dare atto che,per le motivazioni riportate in premessa, la misura iniziale delle emissioni in atmosfera svolta nella data comunicata dal gestore con prot. 14333 del 6/02/2017 ottempera a quanto prescritto al punto 12 della parte “Emissioni in atmosfera” dell’allegato A dell’AIA;
EVIDENZIA:
- che sono fatte salve tutte le condizioni e prescrizioni di cui alla d.d. n. 284-30516/2016;
INFORMA:
- che copia del presente provvedimento è trasmessa al Comune di Torino, all’A.R.P.A. Piemonte, alla SMAT s.p.a. e all’ASL TO1;
Avverso alla presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte nel termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto.
Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Città metropolitana e pertanto non assume rilevanza contabile.
Torino, 30 marzo 2017
Il Dirigente del Servizio
Qualità dell’Aria e Risorse Energetiche Dott.ssa Paola Molina
ALLEGATO A
1.
RETTIFICA E AGGIORNAMENTO DEL QUADRO EMISSIONI IN ATMOSFERALa seguente tabella 5 sostituisce la corrispondente tabella 5 dell’allegato A alla d.d. n. 284- 30516/2016, rispetto a cui è rettificata la provenienza delle emissioni dei punti 27, 28, 29 e le portate scritte in carattere corsivo, è aggiunto il punto 41 ed è eliminato il punto 32. Si è inoltre riordinato l’elenco raggruppando insieme i punti relativi alla stessa linea.
Tabella 5: Quadro emissioni convogliate in atmosfera Linea Sigla
emissione Provenienza Portata
Nm3/h Sistema di abbattimento 17 Aspirazioni tunnel trattamento di sgrassaggio 7500 -
21 Aspirazioni tunnel trattamento fosfatazione 6500 - linea 1
34 Aspirazioni cabina verniciatura a polvere 14500 Ciclone + filtro a maniche 23 Aspirazioni cabina di verniciatura a polveri 10000 Ciclone + filtro a maniche 24 Fumi bruciatore per riscaldamento a scambio
indiretto del forno asciugatura sgrassaggio 500 - 26 Fumi caldaia 3 per il riscaldamento dei bagni
pretrattamento 500 -
27 Aspirazioni forno asciugatura fosfosgrassaggio 2400 - linea 2
30
Cappa uscita forno (a scambio diretto) di cottura verniciatura a polveri (sono captati anche i fumi del bruciatore del forno)
8200 -
12 Aspirazioni tunnel trattamento sgrassaggio 6500 - 14 Forno di cottura verniciatura per cataforesi (forno a
scambio indiretto) 500 -
15 e 16 Fumi bruciatori per riscaldamento a scambio indiretto forno cataforesi
850
ciascuno -
linea 3
18 Fumi bruciatore riscaldamento a scambio indiretto
forno di sgrassaggio 3700 -
2 Aspirazioni tunnel trattamento sgrassaggio 3700 - 3 Aspirazioni tunnel trattamento fosfatazione 4500 - 5 Fumi bruciatori riscaldamento a scambio indiretto
del forno di cottura verniciatura a polveri 1100 - linea 4
9 Aspirazioni cabina di verniciatura a polveri 12600 Ciclone + filtro a maniche linea 1+
3 + 4 11
Fumi caldaia 1 per il riscaldamento dei bagni di sgrassaggio e fosfatazione linea 1, fosfatazione linea 3, sgrassaggio e fosfatazione linea 4.
1700 -
Linea Sigla
emissione Provenienza Portata
Nm3/h Sistema di abbattimento
linea 4 + linea 3 10
Linea 4:
- forno di cottura verniciatura per cataforesi:
fumi bruciatori forno + cappa uscita forno - forno di cottura verniciatura a polveri
Linea 3: cappa uscita forno di cottura verniciatura per cataforesi
24000 -
28 Forno di cottura a scambio diretto verniciatura per
cataforesi 1000 -
29 Forno di cottura a scambio diretto verniciatura a
polveri 1000 -
31
Cappe aspiranti uscita forno di cottura verniciatura per cataforesi e ingresso forno di cottura vernici a polvere
12900 -
33 Cappe aspiranti ingresso forno cottura verniciatura
per cataforesi + uscita forno cottura vernici a polveri 13200 - 35 Aspirazioni tunnel trattamento fosfatazione 3000 - 37 Fumi caldaia 2 per riscaldamento bagni sgrassaggio
e fosfatazione 1000 -
38 Aspirazioni tunnel trattamento sgrassaggio 5700 - linea 5
40 Aspirazioni cabina di verniciatura a polveri 5300 Ciclone + filtro a maniche
39 Forno di termosverniciatura 1400 Postcombustore
41 Sabbiatrice 7000 Filtro a maniche
La seguente tabella 6 sostituisce la corrispondente tabella 6 dell’allegato A alla d.d. n. 284- 30516/2016, aggiornando la potenza del generatore 11.
Tabella 6: Potenza dei generatori di calore presenti in installazione Sigla
emissione Generatori di calore Potenza (kW) Potenza totale delle fasi omogenee (kW)
11 Pretrattamenti linee 1, 3, 4 - caldaia 1 1396
37 Pretrattamenti linea 5 - caldaia 2 582
26 Pretrattamenti linea 2 - caldaia 3 465
2443
18 Linea 3 – bruciatore forno sgrassaggio 395
24 Linea 2 – bruciatore forno sgrassaggio 465 860
Nota (a) Linea 1 – bruciatore forno cataforesi 1163 -
Nota (a) Linea 1 – bruciatore forno verniciatura a polveri 1163 -
Sigla
emissione Generatori di calore Potenza (kW) Potenza totale delle fasi omogenee (kW) 30 Linea 2 – bruciatore forno verniciatura a polveri 1163
15 Linea 3 – n.2 bruciatori forno cataforesi 582 cadauno 10 Linea 4 – n.2 bruciatori forno cataforesi 814 cadauno 5 Linea 4 – n.2 bruciatori forno verniciatura a polveri 582 cadauno 28 Linea 5 – n.2 bruciatori forno cataforesi 1163 cadauno 29 Linea 5 – n.2 bruciatori forno verniciatura a polveri 1163 cadauno
9771
Forno pirolitico per termosverniciatura 256 256
39 Post combustore 465 465
Nota (b) Caldaie riscaldamento civile
(uffici, spogliatoi, servizi igienici) 80
Note:
a) Le emissioni dei forni della linea 1 non sono captate b) Le caldaie a uso civile non sono soggette ad autorizzazione
La seguente tabella 7 sostituisce la corrispondente tabella 7 dell’allegato A alla d.d. n. 284- 30516/2016, rispetto a cui sono rettificati limiti dei punti 16, 26, 34, 38, dei forni di cataforesi delle linee 3, 4 e 5 ed è aggiunto il punto 41.
Tabella 7: Limiti alle emissioni in atmosfera e piano di monitoraggio
Limiti Punti di emissione Parametri da monitorare Conc.
mg/Nm3 Flusso
Frequenza di monitoraggio 2 – 12 – 17 –27 - 38
(sgrassaggio) Sostanze alcaline come Na2O 5 -
Fosfati come PO43- 5
Composti inorganici del fluoro e composti sotto forma di gas o vapore come HF 2
Sostanze alcaline come Na2O 5
Acido nitrico come HNO3 5
Zinco 1
3 – 21 – 35 (fosfatazione)
Nichel e suoi composti in forma di povere 0,5
-
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni
9 – 23 – 34 – 40 (cabine verniciatura a
polvere)
Polveri 3 - Misura iniziale
Forno cataforesi linea 1 Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio Da definire dopo adeguamento
Limiti Punti di emissione Parametri da monitorare Conc.
mg/Nm3 Flusso
Frequenza di monitoraggio 10
(forno cataforesi linee 3 e 4 e forno vernici polveri
linea 4)
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio 50
14
(forno cataforesi linea 3)
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio 50
0,716 (d) kgC/h flusso massimo
totale linee 3 e 4
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni
28 – 31 - 33 (forno cataforesi linea 5)
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio 50 0,283 (d) kgC/h
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni 29
(forni vernici a polvere linea 5)
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio -- 0,15 kgC/h Misura iniziale 30
(forni vernici a polvere linea 2)
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio -- 0,15 kgC/h Misura iniziale
Polveri 5 (a) --
Composti organici volatili non metanigeni
(COVNM), espressi come carbonio 20 (a) -- 39 (termosverniciatura)
Monossido di carbonio (CO) 100 (a) --
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni
41 (sabbiatrice) Polveri 10 --
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni
Polveri - 49 g/h (b) +
30 g/h (c) 5 – 10 – 15 - 16– 28 - 29 – 30
(bruciatori riscaldamento
forni) Ossidi di azoto (NOx) - 1960 g/h (b)
Misura iniziale e successivamente
ogni tre anni 18 - 24 –26- 11 – 37
(altri generatori di calore) Caldaie riscaldamento civile
Emissioni non soggette ad autorizzazione ai sensi dell’art. 272, c.
1 del d. lgs. 152/06 in quanto provenienti da impianti in deroga appartenenti alla categoria dd) della parte I, allegato IV alla parte V del d.lgs. 152/06: impianti di combustione alimentati a metano o a GPL di potenza termica nominale inferiore a 3 MW
-
Note:
(a) Parametri riferiti a un contenuto volumetrico di ossigeno pari al 11%
(b) Flusso di massa complessivo somma di tutti i forni di cottura; il flusso è calcolato moltiplicando i limiti per le polveri totali (5 g/MWh) e per gli NOX (200 g/MWh) previsti dalla d.d. 145/2011 della Regione Piemonte per la potenza complessiva di tutti i bruciatori dei forni di cottura (9,7 MW)
(c) Il flusso aggiunto di polveri considera il trascinamento delle particelle solide che si possono formare durante l'asciugatura della vernice all'interno dei forni i forni a scambio termico diretto
(d) Il flusso di massa di carbonio si riferisce al totale delle emissioni di tutti i punti indicati. Il gestore deve valutare le emissioni complessive e diffuse di composti organici volatili mediante la presentazione annuale del piano di gestione dei solventi.
2.
RETTIFICA E AGGIORNAMENTO DEL QUADRO EMISSIONI NELLE ACQUELe seguenti tabelle 10, 12, 13, 14 sostituiscono le corrispondenti tabelle 10, 12, 13, 14 dell’allegato A alla d.d. n. 284-30516/2016, rispetto alle quali sono rettificate sono la sigla dello scarico finale industriale, le modalità di effettuazione di tale scarico e la frequenza di monitoraggio della fase iniziale dello scarico.
Tabella 10: Quadro emissioni in acqua Scarico
finale
Scarico
parziale Provenienza dei reflui
Depurazione in sito prima dello scarico S3a Reflui industriali:
acque di lavaggio dei pezzi dopo i trattamenti S3
S3b
Reflui industriali:
frazione di scarto (concentrato) ottenuta dalla produzione di acqua demineralizzata con l’impianto a osmosi inversa S1 e S2 - Reflui domestici: servizi igienici
Nessun trattamento di depurazione
Scarico finale
Scarico parziale
Portata e modalità dello scarico Recettore finale
S3a S3
S3b
Scarico saltuario in media 2-3 volte alla settimana durante l’orario di lavoro con una portata massima di 12 m3/giorno, comprendenti:
- circa 2 m3/giorno di refluo concentrato dall’impianto di osmosi;
- circa 10 m3/giorno di reflui di lavaggio S1 e S2 - non specificate
Fognatura pubblica dei reflui urbani recapitante all’impianto di
depurazione finale di Castiglione T.se gestito da SMAT.
Tabella 12: Limiti di emissione
Sigla scarico Limiti
S3 – S3a – S3b Tabella 3 – scarico in rete fognaria - allegato 5 alla parte III del d.lgs. 152/06
S1 - S2 Lo scarico deve essere conforme al regolamento del gestore del servizio idrico integrato
Tabella 13: Piano di monitoraggio dello scarico – primo mese dalla attivazione dello scarico
Punto di misura Parametri soggetti a controllo Frequenza del monitoraggio Scarico finale S3 Conducibilità – pH – nichel – zinco Campionamento nel giorno di
effettuazione dello scarico Scarico finale S3
Scarico parziale S3a
Conducibilità – pH – boro – nichel – zinco – solfuri (come H2S) – solfiti (come SO3) – solfati (come SO4) – cloruri – fluoruri – fosforo totale (come P) – azoto ammoniacale (come NH4) – azoto nitroso (come N) – azoto nitrico (come N) – idrocarburi totali – tensioattivi totali
Settimanale variando giorno di prelievo
Note:
La programmazione dei giorni di effettuazione dello scarico deve essere comunicata a SMAT, ARPA e Città metropolitana.
Tabella 14: Piano di monitoraggio dello scarico dopo la fase iniziale
Punto di misura Parametri soggetti a controllo Frequenza del monitoraggio Scarico finale S3
Scarico parziale S3a
Conducibilità – pH – COD (come O2) – solidi sospesi totali – boro – nichel – zinco solfati (come SO4) – cloruri – fluoruri – fosforo totale (come P) – azoto ammoniacale (come NH4), azoto nitroso (come N), azoto nitrico (come N) – idrocarburi totali – solventi organici aromatici – tensioattivi totali
Una volta all’anno