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Tecniche e strumenti per lo sviluppo di buone prassi

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Academic year: 2022

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Tecniche e strumenti per lo sviluppo di buone prassi

Breve compendio del corso di formazione SOS SOSTEGNO Lezione sulle disabilità sensoriali – disabilità uditiva

a cura della prof.ssa Di Tommaso Mariateresa e del prof. Carvutto Adriano

(2)

Disabilità sensoriale – Disabilità uditiva

(3)

Il più comune deficit sensoriale infantile è la disabilità uditiva

Livelli di deficit

Lieve: tra 20 e 40 decibel Medio: tra 40 e 70 decibel Grave: tra 70 e 90 decibel Profondo: ˃ 90 decibel

Secondo il BIAP ( Bureau International d’ Audiophonologie)

(4)

Livello di deficit e disabilità comunicativa

LIEVE (tra 20 e 40 decibel)

Difficoltà a percepire voci bisbigliate e alcune consonanti in particolare i suoni acuti.

MEDIO (tra 40 e 70 decibel)

Non viene percepita la voce di una normale conversazione, si ha difficoltà a discriminare alcune parole.

GRAVE (tra i 70 e i 90 decibel)

Non vengono percepiti alcuni suoni delle parole anche se pronunciati a voce molto alta. È necessaria una protesi e intervento logopedico.

SORDITÀ PARI O SUPERIORE AI 90 DECIBEL

Vengono percepiti solo suoni gravi e intensi (es. rombo di un motore, percussione di una porta, suono del tamburo). Necessità di ausilio protesico e lettura labiale appresa in terapia logopedica. Non è possibile alcun apprendimento del linguaggio verbale.

(5)

La disabilità è condizionata da:

- Grado di deficit - Tipologia di sordità

- Epoca di insorgenza della disabilità - Epoca della diagnosi e della rieducazione

- Metodologia della rieducazione

- Capacità di memorizzare e comprendere attraverso l’allenamento labiale e l’allenamento acustico

- Contesto socio-economico e accettazione della disabilità da parte della famiglia

- Insegnamento ricevuto

- Frequenza dei compagni udenti

- Collaborazione tra famiglia, scuola e servizi logopedici

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Facilitatori della comunicazione

- LIS: Lingua dei segni italiana - Dattilologia

- Posizione agevolata in aula

- Sordità e tecnologia

(7)

Sordità e apprendimento

Le difficoltà di apprendimento si manifestano così:

- fatica e sovraccarico di attenzione

- comprensione limitata per cattiva percezione e scarse competenze lessicali e morfosintattiche

- impossibilità nella presa di appunti in autonomia

- mortificazione degli slanci partecipativi, calo dell’interesse,

apatia o reazioni impulsive

(8)

Come facilitare la comprensione

l

R

ENDERE ESPLICITO L

'

IMPLICITO CON

:

l

-

PERFORMATIVI

, ovvero gli

SCOPI

della comunicazione

l

-

CONTENUTI REGOLATIVI

, ovvero le

INDICAZIONI

del lavoro

l

- le

ARGOMENTAZIONI

, ovvero le

RAGIONI

dei comportamenti

l

- le

INFERENZE

l

- i

RIFERIMENTI AL CONTESTO

, relativamente alle indicazioni di

TEMPO

,

LUOGO E SPAZIO

l

è consigliabile sempre anticipare i contenuti con una

mappa concettuale

(9)

Come facilitare la comprensione del testo

- integrare lo scritto con immagini a completamento delle informazioni non desunte dal testo

- inserimento di nuovi termini in modo graduale e in contesti diversi

- proporre frasi semplici e brevi, prive di subordinate - riferimenti a esperienze note

- rendere espliciti i riferimento spazio-temporali, le

inferenze...

(10)

La polisemia: una parola più significati

Rischio di acquisire un lessico ridotto e rigido:

• difficoltà ad estendere il significato del vocabolo appreso;

• difficoltà ad apprendere i diversi significati di un vocabolo polisemico.

(11)

I software che facilitano la comunicazione

Symwriter

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Logocromia o frase colore

- Il codice cromatico funge da mappa mentale e guida la produzione di frasi minime anche nei ragazzi stranieri:

La mamma asciuga i piatti.

- Si prosegue con la richiesta di completare domande e risposte:

- Chi mangia la mela? Mario mangia la mela.

- Poi quando? Fornendo quindi ora, dopo, prima……

Chi? Che cosa fa? Che cosa? Quando?

- Il soggetto è stimolato a imparare nuovi vocaboli e a inserirli in

modo logico nella frase.

(13)

Bibliografia disabilità uditiva

A. CONTI, V. CAPPELLINI, Dalla logogenia all’ extensive reading:

riflessioni e proposte per l’alunno sordo e per tuGa la classe, in “Italian

Journal of Special Educa/on for Inclusion”, Pensa MultiMedia, Lecce, anno IV.

n.1, 2016, pp 137-151 disponibile su h3p://sipesjournal.pensamultimedia.it

• CONTI A., Identità e integrazione dell’alunno audioleso, in “Scuola e Didattica”, La Scuola, Brescia, n.11 febbraio 2009, pp 82-87

• CONTI A., L’insegnante di sostegno di fronte all’alunno con disabilità uditiva e compromissione linguistica, in “Scuola e Didattica”, La Scuola, Brescia, n.4 o3. 2011, pp 31-35.

• MARAGNA S., La sordità: educazione, scuola, lavoro e integrazione sociale, Hoepli, Milano, 2000

• RINALDI P., DI MASCIO T., KNOORS H., MARSCHARK M., Insegnare agli studenti sordi, Il Mulino, Bologna, 2015

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Sitografia disabilità uditiva

- www.afacantu.it, (10 regole per comunicare con le persone sorde)

- www.ens.it, (persone segnanti) - www.fiadda.it, (perone oraliste)

- h3ps://www.youtube.com/watch?v=L9BSQZuQ_LQ (ragazza oralista: i pregiudisti, utile come spunto di riflessione)

- h3ps://www.youtube.com/watch?v=K3pkhPxh6nE (alunni scuola bilingue italiano-LIS)

- h3p://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-

91f1f3ec-fe58-4ff2-84b2-0061de265bf3.html (confronto LIS-

oralismo su Rai3)

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