L’Istituto Italiano di Cultura Il Cairo, l’Ambasciata della Confederazione Svizzera in Egitto ed il Laboratorio Trādūxit
bandiscono la terza edizione per i paesi di lingua araba del premio
M’ILLUMINO / D’IMMENSO
Premio Internazionale di Traduzione di Poesia dall’italiano all’arabo
Con il patrocinio Biblioteche di Roma
Fotografia di Giosetta Fioroni
REGOLAMENTO
1. Sarà premiata la migliore traduzione in arabo standard moderno (MSA) di due poesie in lingua italiana, una di un poeta italiano e l'altra di una poetessa svizzera di lingua italiana.
2. La selezione di entrambe le poesie è stata affidata ai poeti Fabio Morabito e Vanni Bianconi.
3. I partecipanti devono tradurre le due poesie che si trovano alla fine di questo bando.
4. Possono partecipare concorrenti di qualsiasi parte del mondo.
5. I concorrenti devono inviare le loro proposte di traduzione al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] in un file Word (Times New Roman, 12 punti, interlinea doppia) con oggetto "Premio M’illumino / d’immenso 2022”. Il file contenente la traduzione deve essere chiamato "Traduzione" e non deve includere informazioni sui partecipanti o note a piè di pagina per le traduzioni. In un file separato, che sarà chiamato "Dati personali", devono essere inclusi i seguenti dati:
COGNOME:
NOME:
DATA DI NASCITA:
LINGUA MADRE:
NAZIONALITÀ:
PAESE DI RESIDENZA:
TELEFONO:
E-MAIL:
COME SEI VENUTO A CONOSCENZA DI QUESTO BANDO? (Sito web, newsletter, social network, etc. Specificare di quale istituzione):
6. Il bando scade il 20 settembre 2022 alle 23:59 (GMT). Nessuna proposta sarà ricevuta dopo questa data e ora.
7. La giuria è internazionale ed è composta da un docente di madrelingua italiana di lingua e letteratura araba, da un poeta traduttore e da un traduttore entrambi di madrelingua araba.
8. La proclamazione del vincitore sarà comunicata attraverso il sito web dell'Istituto Italiano di Cultura Il Cairo. La data e l’ora della cerimonia di premiazione, che si terrà presso l'Istituto Italiano di Cultura Il Cairo (3 ElSheikh ElMarsafi street, Zamalek – Cairo), saranno rese note nel corso dello svolgimento della XXII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
9. Il premio al vincitore consiste in a) una targa di riconoscimento;
b) una settimana di residenza presso La Casa delle Traduzioni offerta da Biblioteche di Roma (non include biglietti aerei, né spese di viaggio);
c) 200 euro come contributo per le spese del viaggio in Italia offerto da Laboratorio Trādūxit.1 d) Pubblicazione sulla pagina FB dell’Istituto Italiano di Cultura di Il Cairo, su Akhbar al-Adab (Egitto), Specimen. The Babel Review of Translations (Svizzera) e Biblit. Idee e Risorse per Traduttori (Italia).
10. Sarà accettata una sola proposta di traduzione delle due poesie per concorrente.
11. Il Premio potrà non essere assegnato.
12. Non sono ammessi a partecipare i vincitori delle scorse edizioni del Premio.
13. Il presente regolamento potrà essere modificato per cause di forza maggiore con avviso ai partecipanti.
1 Il vincitore riceverà il contributo durante la settimana di soggiorno presso La Casa delle Traduzioni di Biblioteche di Roma.
Ci fosse stato il tempo di trattenerla nella macchia
la giovane cerbiatta sarebbe ancora lì, tranquilla, a brucare il dragoncello.
Se fosse stato bello la signorina al banco ora sarebbe felicemente piena di rimorsi.
Fossero stati intarsi e non ferite
l’occhio s’atteggerebbe a stupore, non dolore.
Fossero state ore io non t’avrei aspettato, ma è stato un secolo,
e di piogge, e dalle logge vedevo solo nebbia.
Nel dubbio son restato. La radio gracchiava di guerre e terremoti e soli azzurrati per colpa di ignote malattie.
Bui s’erano fatti intanto i corridoi e dalla centralina tardavano a venire.
Tu mi conosci, non m’azzardavo a uscire senza lume.
Finché un gran correre nel cielo
di greggi bianche e scure e lune con le piume mi hanno indicato che c’è forma ma non traccia per l’intero rompicapo. È allora che ho accettato la ferita la cerbiatta morta
la malinconica barista sulla porta.
Il modo indicativo dello stare al mondo.
Quando non hai quello che ami ama il reale che trascina a fondo
Franco Marcoaldi, A mosca cieca, Einaudi, 1992.
Di notte, nel bosco
Sei venuto di notte, a mostrare la faccia splendente dell’amore.
Tu parli, e nel bosco si fanno velluto le ombre
sotto gli occhi attenti delle civette.
Io guardo altrove, ma nel buio si accende il ricordo ai filari d’uva dove nel corso del lungo pomeriggio i grappoli si sono inzuccherati al sole.
Tu ridi, e i tassi nel folto del bosco si attestano in posizioni più sicure.
Al sole del caldo pomeriggio
le pigne crocchiando si sono spaccate, io ho raccolto i pinoli
li ho ordinati in fila ad uno ad uno.
Tu guardi, e mille occhi si accendono, sguardi inquieti posano su di te.
Io cerco una scusa, un’attenuante, ma dalla memoria dilatata e scomposta mi risponde un brusio indecifrabile.
Tu chiedi, e la tiepida notte si strappa in nastri di lutto, ali di grandi uccelli in fuga sfrangiano l’aria, mentre inesorabile mi possiede il corpo vischioso del diniego.
Donata Berra, poesia inedita.