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ISTITUTO TECNICO T. ACERBO PESCARA

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Academic year: 2022

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I COLORI DELLA SICUREZZA

Colore Forma Significato

o Scopo Indicazioni e precisazioni Segnali di

Divieto Atteggiamenti Pericolosi Pericolo-

Allarme

Alt, arresto dispositivi di interruzione di emergenza Sgombero

Rosso

Materiali o Attrezzature Antincendio

Identificazione e ubicazione

Giallo o Giallo- Arancio

Segnali di

Avvertimento Attenzione Cautela, Verifica

Azzurro Segnali di prescrizione

Comportamento o azione specifica

- obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale

Segnali di salvataggio o di soccorso

Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali Verde

Situazione di

Sicurezza Ritorno alla normalità

ISTITUTO TECNICO

“T. ACERBO”

PESCARA

LA SICUREZZA NELLA SCUOLA

manuale di informazione e prevenzione

ISTITUTO TECNICO

“T. ACERBO”

PESCARA

(2)

LA SICUREZZA NELLA SCUOLA

PIANO DI EMERGENZA

manuale di informazione e prevenzione

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE, PER GEOMETRI E PERITI PER IL TURISMO “T. ACERBO”

PESCARA

Via Pizzoferrato, 1 - cap 65124 - Pescara codice scuola PET 010008 - CF 80008170682

Tel. 085 422 52 25 - fax 085 205 84 99 email: t.acerbo@libero.it

Dirigente Scolastico

Prof.ssa ROCCHI ANNATERESA

1

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Il presente opuscolo non ha lo scopo di esaminare la complessa problematica della SICUREZZA in tutta la sua complessità, ma affronta le questioni essenziali.

Le disposizioni legislative richiedono comportamenti concreti ed esigono adempimenti precisi,

idonei a realizzare forme di prevenzione oggettiva.

L'opuscolo, con un linguaggio semplice e schematico, di facile consultazione, costituisce uno stimolo alla sensibilizzazione del problema, realizza una corretta informazione per riuscire a coinvolgere i destinatari.

Soltanto la collaborazione di tutte le parti interessate potrà garantire a tutti l'esercizio del diritto alla sicurezza.

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PERCHÉ LA SICUREZZA

È interesse di ognuno di noi preoccuparsi della propria salute poiché stare bene migliora la qualità della nostra vita.

Ma poiché viviamo in una società complessa, in cui ognuno di noi beneficia anche dell'operosità degli altri,

è necessario tutelare la salute,la sicurezza nostra e di chi ci sta vicino.

È quindi un dovere civico, d'ogni cittadino adoperarsi perché siano eliminati, o almeno ridotti al minimo, i rischi che si corrono nello svolgimento di qualsiasi attività sia essa di tipo lavorativo che ricreativo.

Una stessa azione può avere diversi livelli di pericolosità.

Facciamo un esempio: dare un calcio ad un pallone in un 3

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campo sportivo è un gesto naturale e comporta

un basso livello di pericolosità. Se lo sì fa in un ambiente dotato di grandi vetrate, comporta invece un alto livello di pericolosità.

Se poi in prossimità delle vetrate ci sono delle persone il gesto che si compie diventa invece pericolosissimo.

Non è quindi possibile fare un'elencazione dei rischi e delle situazioni di pericolo per evitarli, ma occorre una continua attenzione al problema. Occorre in altre parole quella che è chiamata "cultura alla sicurezza", una cultura che ci aiuti a prevedere i pericoli, od evitarli e ad evitare che in situazioni d'emergenza la paura prenda il sopravvento.

Per migliorare le condizioni di sicurezza dei Lavoratori, il Parlamento Italiano, in attuazione di alcune direttive della Comunità Europea, aveva emanato il D.Lgs 626/94 di cui il 1° comma dell’art.

1 ne riassumeva il principio: il presente decreto legislativo prescriveva misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici.

La legge è stata sostituita dal testo unico sulla sicurezza una legge piuttosto complessa che prende il nome di D.lgs 81/08. Gli studenti in alcuni momenti della loro attività sono equiparati ai lavoratori, pertanto essi vengono considerati alla stessa stregua di un operaio, un impiegato, etc.

E’ necessaria la collaborazione di tutti per garantire la 4

massima sicurezza di ciascuno, e, proprio per questo, la legge 81/08 attribuisce ad ognuno dei compiti e quindi delle responsabilità. Tutti noi siamo responsabili, anche se la legge attribuisce compiti diversi e prevede diversi livelli di responsabilità a seconda delle funzioni che si svolgono.

NELLO SCHEMA sotto riportato, sono indicate tutte le cose, sia di tipo progettuale che esecutivo, che deve fare il Capo d'Istituto per garantire un ambiente il più possibile SICURO.

L'ambiente sicuro e rispondente a tutti i requisiti di sicurezza non LEGGE

81/08

CAPO

D’ISTITUTO l’aiuto Con del

Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione VALUTA IL

RISCHIO

INTEVIENE Per garantire la sicurezza delle strutture

e degli impianti

PROMUOVE la formazione e l’informazione del

personale

- Qualità, tipo di rischio - Probabilità che accada - Gravità delle conseguenze

- Direttamente - Tramite l’Ente locale preposto o la Provincia

- Docenti - Alunni - Personale

CHI COINVOLGE

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è tuttavia privo di rischi quando viene utilizzato in modo non corretto. Chi lo abita e lo usa deve fare la sua parte.

LE AZIONI DEI DOCENTI, DEL PERSONALE ATA E DEGLI ALUNNI IN RELAZIONE ALLA SICUREZZA

NELLO SCHEMA che segue sono indicate tutte le azioni che devono fare gli insegnanti, il personale non docente della scuola e gli studenti.

1

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CARATTERISTICHE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO IDENTIFICAZIONE E LOCALIZZAZIONE

L’Istituto Tecnico “T. Acerbo” sorge dietro la stazione centrale della città di Pescara, in via Pizzoferrato, 1. Si compone di due edifici, dei quali la sede Storica è facilmente riconoscibile per la sua architettura e per i suoi colori sgargianti. Costruita nel 1880/3, su di una collina di Castellammare, domina dall’alto la città di Pescara, quella parte che si estende verso est, dalla parte del mare. L’altro edificio, costruito negli anni ’70, è ubicato in via Parco Nazionale D’Abruzzo.

I due edifici si compongono di più piani:

- la sede centrale di 2 piani oltre al sottotetto;

- la sede di via P.N., di 3 piani oltre al seminterrato.

Comunque soltanto parte del piano seminterrato e del piano terra sono utilizzati dall’istituto Acerbo.

Le due costruzioni, oltre ad un terzo edificio adibito a palestra, sono ubicate all’interno di un unico ampio appezzamento di terreno e sono collegate attraverso camminamenti interni.

Quest’ anno scolastico all’istituto Acerbo sono state assegnate anche altre aule presso l’istituto professionale Di Marzio.

Nel corrente a.s. 2007-2008, l'Istituto ospita 38 classi con un totale di circa 830 studenti, oltre 100 docenti oltre a dipendenti con funzioni amministrative e collaboratori scolastici.

DISLOCAZIONE SEDE CENTRALE Al piano terra sono ubicate:

- l’aula magna;

- 13 aule;

- la portineria;

- servizi igienici alunni e alunne;

- servizio igienico per H;

- postazione computer con collegamento internet per docenti;

- aula docenti;

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I DOCENTI

GLI ALUNNI

IL PERSONALE

SEGUONO LE DIRETTIVE Del Capo d’Istituto

PARTECIPANO per promuovere iniziative educative

sulla sicurezza

STABILISCONO Le regole da seguire

nelle attività di laboratorio

EFFETTUANO Gli interventi di primo

soccorso

SEGNALANO situazioni di rischio

per la sicurezza

SEGUONO LE REGOLE stabilite dal Capo d’Istituto e dai docenti

ASSUMONO Comportamenti compatibili con l’ambiente in cui

operano

EVITANO Comportamenti

pericolosi

COLLABORANO Con i docenti negli interventi di primo

soccorso

SEGNALANO situazioni di rischio

per la sicurezza

ESEGUE LE MASIONI attribuite dal Capo

d’Istituto

ASSUME Comportamenti compatibili con l’ambiente in cui opera

EFFETTUANO Gli interventi di primo

soccorso

SEGNALANO situazioni di rischio

per la sicurezza

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Al piano primo:

- la stanza del Dirigente Scolastico;

- l’ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi;

- gli uffici amministrativi (protocollo, ufficio personale, contabilità, segreteria alunni)

- 2 laboratori di informatica;

- 1 laboratorio di trattamento testi;

- 7 aule;

- ufficio fotocopie;

- servizi igienici per alunni;

- servizi igienici presidenza e personale di segreteria;

Al piano secondo:

- laboratorio CAD;

- aula di topografia (tavoli per il disegno e computer);

- futura biblioteca;

- archivio della scuola;

- archivio CSA;

- centrale termica;

- centrale elettrica;

- centrale idrica;

SEDE DI VIA PARCO NAZIONALE Al piano terra sono ubicate:

- 6 aule;

- aula per attività H;

- bar;

- servizi igienici alunni, alunne ed H;

Al piano seminterrato sono ubicate:

- laboratorio di fisica;

- 1 aula;.

- laboratorio di chimica con annesso magazzino di chimica;

- laboratorio di biologia;

- servizi igienici;

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PALESTRA - palestra;

- spogliatoi alunni e alunne;

- servizi igienici alunni ed alunne;

- stanza per pesistica;

- centrale termica per palestra;

AREE ESTERNE - centro di raccolta;

- campi di pallavolo;

- campo di calcetto;

- pista per atletica;

- parcheggio auto e moto;

- aree verdi.

SUCCURSALE AL 4° PIANO PRESSO L’ISTITUTO DI MARZIO

- 9 aule;

- 2 laboratori di informatica;

- aula docenti;

- aula multifunzione;

- servizi igienici per alunni;

- servizi igienici per alunne;

- servizi igienici per docenti.

USCITA E AREE DI RACCOLTA

L'ingresso dell’edificio scolastico, è ubicato su via Pizzoferrato; le strade di accesso sono carrabili è dotate di marciapiedi.

Gli ingressi all’edificio della sede principale sono molteplici;

l’ingresso principale è raggiungibile attraverso un’ampia gradinata posta sulla facciata principale, adiacente l’ampio spazio adibito a parcheggio e verde. Vi sono altri accessi secondari che vengono utilizzati in caso di trasferimenti verso le aree esterne o in caso

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di emergenza.

L’ingresso principale dell’altro plesso si trova su via Parco Nazionale. Mentre altri ingressi secondari sono ubicati sul retro dell’edificio. L’ingresso per gli alunni, che sono dislocati presso la succursale di Marzio, è ubicato sulla strada vicinale Bosco. Essi comunque possono entrare anche dall’ingresso principale posto su via Arapietra.

sono diverse. Esse sono indicate con segnaletica di colore verde

poste nei pressi delle porte di uscita.

Nei corridoi è ubicata la segnaletica che indica la direzione

verso la quale debbono dirigersi tutti coloro che si trovano all’interno dell’edificio scolastico, nel momento in cui scatta l’allarme evacuazione.

Coloro che si trovano ai piani superiori al primo dovranno imboccare la gradinata

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per raggiungere l’uscita.

Tutte le persone che si trovano al quarto piano dell’edificio della scuola Di Marzio dovranno imboccare la scala di sicurezza posta in fondo al corridoio, al lato opposto rispetto a quello d’ingresso al piano.

della sede di via Pizzoferrato e della sede di via Parco Nazionale e’ ubicato all’aperto, a sud dell’edificio della sede centrale nell’area rettangolare cementata. Il centro di raccolta dell’istituto Di Marzio è quello identificato con la lettera “A”, posto sul retro del fabbricato, al lato nord.

In caso di evacuazione, tutti coloro che sono

presenti negli edifici scolastici dovranno seguire le istruzioni indicate sulle planimetrie, quelle impartite dai docenti e dagli addetti alla sicurezza e dovranno confluire nei rispettivi centri di raccolta.

RISCHIO (ESTERNO)

Recentemente tutto il territorio italiano è stato classificato come sismico. Il pericolo di un evento sismico non è, comunque, da considerarsi prevalente anche se è opportuno adottare tutte quelle minime misure precauzionali. Le aree sulle quali insistono i fabbricati scolastici non sono ubicate nelle immediate vicinanze di fiume, mare o boschi ed il terreno non è potenzialmente soggetto a frane. Gli edifici appartengono ad un contesto urbanizzato in cui non sono presenti industrie chimiche. inceneritori, discariche, depuratori, non sono in prossimità reti o infrastrutture energetiche che possano creare danno in caso di incidente.

CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE Le emergenze sia di rischio interno sia esterno ipotizzabili sono:

- Incendi ed esplosioni;

- Emergenza elettrica;

- Ordigno esplosivo o minacce di attentati;

11 LE USCITE DI SICUREZZA

IL CENTRO DI RACCOLTA

Centro di

Raccolta

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- Allagamento ed alluvioni;

- Trombe d'aria;

- Rilascio di sostanze tossiche, nubi tossiche;

- Terremoto (alla luce di una ridistribuzione nazionale, della mappa delle aree sismiche, è opportuno

prevedere anche un rischio di questo tipo di rischio).

Oltre queste cause eccezionali si potrebbero anche citare quelle situazioni si vita quotidiana della città che possono essere fonte di rischio: lavori in corso su linee interrate di gas, acqua, energia elettrica, scavi, movimenti di terra, ecc... Si prescrive pertanto obbligo da parte delle imprese che operano nell’area circostante la scuola di comunicare l'inizio e la fine dei lavori, in modo che la scuola possa mettersi in stato di allerta.

SEGNALETICA DI SICUREZZA

In tutte le aule, dietro la porta di accesso, è localizzata una pianta schematica del piano riportante la posizione dell'aula ed il percorso da seguire in caso di evacuazione e le istruzioni sul comportamento corretto da tenere in caso di emergenza.

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO

Chiunque si accorge dell'incendio avverte la persona addestrata all'uso dell'estintore che prontamente interviene (collaboratori scolastici, personale ata);

- Essi avvertono il Dirigente Scolastico o il Responsabile della Sicurezza dell'Istituto che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.

Questo consiste in: - fare interrompere l'erogazione di gas dal contatore esterno;

- avvertire i WFF;

- far liberare le linee telefoniche;

- avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti per l'evacuazione.

Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Responsabile dispone il cessato allarme e quindi:

- avverte i WFF del cessato allarme;

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- verifica i danni;

- se necessario chiede consulenza ai WFF ed avverte le compagnie del gas, ecc…

Se il fuoco non si spegne in 5-10 minuti dispone lo stato di allarme e quindi: - avverte il pronto soccorso;

- attiva l'allarme per l'evacuazione e ne coordina le operazioni.

IN CASO DI EMERGENZA PER SEGNALAZIONE DI ORDIGNO

Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:

- non deve avvicinarsi all'oggetto, non tenti di identificarlo o di rimuoverlo;

- deve avvertire il Dirigente Scolastico o il Responsabile della Sicurezza che provvede e dispone lo stato di allarme.

Questo consiste in:

- evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta;

- telefonare immediatamente alla polizia e ai VVFF;

- liberare le linee telefoniche;

- avvertire il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara;

- attivare l’allarme per evacuazione e ne coordina le operazioni.

IN CASO DI EMERGENZA TOSSICA

In caso d nube tossica o di emergenza che comporti l’obbligo di rimanere i ambenti confinati, il personale della scuola è tenuto ad assumere ed a far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute:

- se fuori dall’edificio rientrare e chiudere le finestre, sigillare con stracci bagnati gli interstizi;

- stendersi a terra e tenere uno straccio bagnato sul naso;

- non usare telefoni;

- aspettare l’arrivo delle autorità o disposizioni ulteriori;

Il Responsabile della Sicurezza tiene il contatto con l’esterno.

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IN CASO DI EMERGENZA SISMICA

Il personale è tenuto ad assumere ed a far assumere agli alunni tutte le misure di auto-protezione conosciute ed eventualmente sperimentate durante le esercitazioni:

- proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i banchi, cattedre o in corrispondenza di architravi individuate nell’ambiente;

- accendere la radio per tenersi informati sulla situazione, aspettare gli arrivi dei soccorsi;

- cessata la scossa sismica, se il caso si procede all’evacuazione.

PIANO DI EMERGENZA DELLA SCUOLA SORVEGLIANZA SANITARIA

La sorveglianza sanitaria è affidata al medico competente, nominato dalla scuola. Collabora con il Dirigente Scolastico ed il Responsabile S.P.P. . Ha il compito di valutare l’idoneità alle mansioni specifiche dei lavoratori, effettua accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori, etc..

L'ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI

Al fine dell'attuazione del piano di emergenza saranno assegnati i vari compiti alle figure scolastiche. In ogni classe verrà designato un alunno apri-fila ed il suo sostituto ed un alunno chiudi-fila ed il suo sostituto, che avranno il compito di compattare l'intero gruppo, collaborare con il professore di turno, verificare che nessuno sia rimasto in classe e chiudere finestre e porta. L’alunno chiudi fila avrà il compito di prendere il registro di classe, di fare l’appello una volta raggiunto il centro di raccolta e

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segnalare alla squadra di emergenza i nominativi degli alunni che non hanno raggiunto il centro di raccolta. In presenza di un alunno diversamente abile, verranno altresì designati due allievi con il compito di aiutarlo.

1 - SEGNALE DI ALLARME: trombetta ad aria;

2 - alla DIRAMAZIONE DELL'ALLARME mantieni la calma – interrompi ogni attività - lascia tutto l'equipaggiamento (non preoccuparti di suppellettili, libri, abiti e quant' altro), non favorire l'esaltazione dell'incidente;

3 – l’alunno che si trova più vicini alla porta d'ingresso dell'aula viene denominato APRIFILA;

4 - i compiti dell’ alunno APRIFILA sono:

a) al momento del segnale di allarme evacuazione sì porterà vicino alla porta d'ingresso dell'aula;

b) mentre apre la porta tutti gli altri allievi si disporranno dietro di lui, attenderanno il proprio turno di evacuazione secondo l'ordine della numerazione riportata sulle planimetrie; l’alunno CHIUDI FILA compatterà il gruppo, prenderà con sé il registro di classe;

In presenza di un alunno diversamente abile, verranno altresì designati due allievi con il compito di aiutarlo;

5 - il DOCENTE uscirà per ultimo e si renderà disponibile a prestare aiuto per facilitare l’evacuazione e/o prestare

soccorso;

6 - giunto il momento di abbandonare la stanza, SENZA

CORRERE, SPINGERE ED URLARE, con passo spedito, tutti gli

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PROCEDURE DI EVACUAZIONE

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alunni seguiranno il compagno APRIFILA e le indicazioni della VIA DI FUGA. L’alunno CHIUDI-FILA lascerà per ultimo la classe ed avrà cura di chiudere dietro di sé la porta dell'aula;

7 - tutti coloro che sono presenti nell' edificio si ritroveranno nel CENTRO DI RACCOLTA, come segnato sulla planimetria;

8 - nel centro di raccolta l’alunno CHIUDI-FILA provvederà a fare l'appello e segnalare i nominativi di coloro che non hanno raggiunto il punto di raccolta al personale della SQUADRA DI EMERGENZA (responsabili del centro di raccolta).

9 - terminata l'emergenza le classi rientreranno nelle rispettive aule per riprendere l'attività.

N.B. INDIVIDUARE SULLA PLANIMETRIA, UBICATA

ALL’INTERNO DELL’ AULA, LA POSIZIONE DELLA PROPRIA STANZA ED IL PERCORSO DA SEGUIRE IN CASO DI EVACUAZIONE.

IN OCCASIONE DI UNA SCOSSA SISMICA BISOGNA:

1 - mantenere la calma e attendere che cessi la scossa sismica;

2 - rifugiarsi sotto i banchi, architravi dei muri maestri e travi delle strutture portanti;

3 - non utilizzare gradinate e ascensori;

4 – al termine della scossa sismica seguire tutte le norme previste per l’evacuazione.

ALTRE NORME DI CARATTERE GENERALE Con il coordinamento generale del Capo dell'Istituto o del Responsabile della Sicurezza, il personale non docente si

posiziona nei luoghi indicati assegnati con specifico incarico personale. Coloro che si porranno in corrispondenza delle porte di uscita verso l'esterno, vi rimarranno sino al fino al completo deflusso, avendo cura di mantenere le porte aperte.

Il personale invece dislocato ai piani si posiziona all'inizio delle rampe delle gradinate ed aspetterà che tutti siano defluiti chiudendo a loro volta l'esodo lungo quella gradinata.

Il restante personale non docente lasceranno autonomamente gli edifici collaborando ove necessario con la restante parte dei colleghi impegnati nelle operazioni di evacuazione e/o primo soccorso.

In questa fase i compiti sono cosi distribuiti:

1) Capo dell'Istituto o Responsabile della Sicurezza:

• coordina tutto il deflusso dall'edificio;

• decide l'eventuale rientro nella scuola dopo essersi accertato di persona o a seguito dell'intervento degli Enti esterni della cessazione del pericolo.

2) Personale non docente:

• rispetta gli incarichi assegnati, si posiziona in corrispondenza delle uscite di ogni piano accertandosi che tutti siano defluiti.

3) Personale docente impegnato nella lezione:

• dirige la propria classe verso l'esterno;

• si mette a disposizione per aiutare l’evacuazione e prestare soccorso;

4) Personale docente disimpegnato e addetti alla segreteria:

• lasciano autonomamente l'edificio portando con sé eventuali estranei presenti a scuola in quel momento, facendoli confluire al centro di raccolta, dopo aver disattivato ogni macchinario;

• collaborano eventualmente durante l'esodo generale con il restante personale impegnato.

5) Personale di portineria: deve aprire gli ingressi e i cancelli non facendo entrare estranei.

IL POST-EMERGENZA

II Dirigente Scolastico e/o il Responsabile S.P.P. deve accertarsi che gli alunni, i docenti e non docenti siano tutti presenti presso i centri di raccolta.

Da il permesso di lasciare i centri di raccolta.

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Il personale è tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardare l'incolumità degli alunni ed a non abbandonare l'edificio finché tutte le operazioni di evacuazione non siano terminate.

AGGIORNAMENTO DEL PIANO DI EMERGENZA L'aggiornamento del Piano di Emergenza è a cura del Responsabile della Sicurezza ed avviene ogni qualvolta siano apportate modifiche sostanziali nella tipologia e nella distribuzione della popolazione, nelle dotazioni di emergenza, nelle funzioni e nei nominativi di organici, etc.

In assenza di variazioni di rilievo il Piano viene comunque controllato con frequenza annuale.

Sono programmate nel corso dell'anno due esercitazioni che coinvolgono anche gli alunni.

LEGGE ANTIFUMO

(art. 51 della Legge n° 3 del 2003)

Il diritto alla salute è un bene primario garantito dalla Costituzione che esige una tutela piena ed esaustiva.

VIETATO FUMARE

Il 10.01.2005 è entrato in vigore il divieto di fumo negli ambienti aperti al pubblico e negli ambienti di lavoro chiusi:

ristoranti, bar, ospedali, discoteche, uffici, scuole, etc.

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Nelle aziende private sono i datori di lavoro, oppure loro delegati, a dover vigilare sulla osservanza della normativa antifumo, accertare le infrazioni e comunicarle alla polizia locale o giudiziaria. Nelle strutture della pubblica amministrazione, ospedali, comuni, scuole, etc., i dirigenti o loro collaboratori incaricati, dovranno vigilare sul rispetto della normativa antifumo, accertare le infrazioni e redigere il verbale di contestazione.

Le sanzioni per chi viola il divieto di fumo da €, 27,50 a € 275,00 per chi non fa rispettare lo stop al fumo da €. 220,00 ad €. 2.200,00.

In base alla presente normativa è fatto assoluto divieto di fumo in tutti gli ambienti chiusi della scuola, compreso i bagni.

Gli incaricati della sorveglianza nella nostra scuola sono nominati dal Dirigente Scolastico. I loro nominativi sono riportati sulla segnaletica di divieto di fumo e affissa nei locali della scuola.









SEGUONO LE PLANIMETRIE DEI CENTRI DI RACCOLTA E DI TUTTI I PIANI DELLA SCUOLA.

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Via E.Ferrari sede centrale

CENTRO DI RACCOLTA

RACCOLTA CENTRO DI Via Parco Nazionale

sede di via PN

palestra

Via Pizzoferrato

INGRESSO

20

A

B

CENTRO DI RACCOLTA

CENTRO DI RACCOLTA

21

(13)

PIANO TERRA SEDE CENTRALE

22

PIANO PRIMO

SEDE CENTRALE

(14)

PIANO SECONDO SOFFITTA

SEDE CENTRALE

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PIANO TERRA PALESTRA

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PIANO TERRA VIA PARCO NAZIONALE

26

VIA PARCO NAZIONALE

PIANO

SEMINTERRATO

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IPSIA "U. DI MARZIO"

PIANO QUARTO

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IERI

L’Istituto Acerbo, dal 1923 al 2000, ha ospitato

ben 13.000 studenti e, tra le personalità di spicco

che si sono formate sui suoi banchi, vanno ricordati

l’economista Federico Caffé, lo scrittore e regista

Ennio Flaiano , l’artista Andrea Cascella, il

pedagogista Raffaele La Porta e Ubaldo De

Dominicis , docente universitario di Ragioneria

all’Università di Trieste.

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OGGI

Numerosi gli atleti e gli sportivi diplomati all’Acerbo che negli anni hanno dato lustro all’intera nazione, tra cui il pluriolimpionico Giovanni Cornacchia , il marciatore Giovanni De Benedictis e Marco D’Altrui , oro olimpionico nella pallanuoto.

Oggi l'Istituto Acerbo è una scuola nuova ed in grande fermento: nell’anno scolastico 2007-2008 si sono registrati oltre 800iscritti, con un centinaio di unità in più rispetto all’anno precedente.

L'Istituto vanta numerosi progetti nell'ambito informatico ("Olimpiadi di Informatica", "Patente Europea del Computer", "Partner in Learning sponsorizzato dal MIUR e da Microsoft", preparazione agli esami MOUS ... ), in ambito linguistico ("DELF", "Scambi con scuole straniere",

"Viaggi Istruzione" ...) in ambito sportivo (Corsi di Vela, Corsi di Sci, Tornei di Calcetto ...)

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I NUMERI DI TELEFONO DELLA SICUREZZA

1 – T. ACERBO:

- SEDE CENTRALE

085 422 52 25

- SEDE DI VIA PARCO NAZ.

085 421 01 74

- SUCCURSALE DI MARZIO

085 421 01 74

2 – PROVINCIA DI PESCARA

085 372 41

3 – EMERGENZA SANITARIA:

PRONTO SOCCORSO ASL

118

4 – VIGILI DEL FUOCO

115

5 – CARABINIERI

112

6 – POLIZIA

113

7 – CORPO FORESTALE DELLO STATO

1515

8 – VIGILI URBANI

085 42 83 512 085 29 49 61

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