• Non ci sono risultati.

di Bratskij Mir Un caldo Rifugio accogliente

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "di Bratskij Mir Un caldo Rifugio accogliente"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Un caldo “Rifugio” accogliente

Nel mese di dicembre abbiamo accolto una nuova persona e riaccolto, dall’ospedale dopo una non breve degenza, due nostri ospiti.

In realtà, per essere accolto da noi, il due di dicembre si era presentato anche Vladimir, di sessantanove anni.

Già noi pensavamo di poterlo aiutare a fargli riottenere il “Pasport”, dal momento che ne è privo da molti anni.

Però lui, mentre attendeva il risultato della schermografia nell’apposita stanza della nostra portineria, ha pensato diversamente e, senza dir niente a nessuno ... se n’è andato nuovamente per la sua strada: scavalcando, nonostante l’età e la scarsa sua agilità, il muretto di cinta, quando il cancello era comunque aperto!

Vladimir

In strada lui vive già da vent’anni; chissà che un giorno o l’altro non decida di tornare: passando per il cancello!

Il giorno ventuno, invece, abbiamo accolto Dmitrij: e gli abbiamo salvato, nel vero senso dell’espressione, i piedi!

Non aveva la sensibilità ai piedi, infatti, ed erano estremamente arrossati.

Lui non aveva detto nulla, ma ce ne siamo accorti: eseguiamo sempre un controllo al momento dell’accoglienza!

Non avendo Dmitrij i documenti, prima di chiamare l’ambulanza, abbiamo voluto attendere un giorno: e la sera dopo i piedi hanno iniziato a fargli male!

Pasti caldi, doppie calze di lana, qualche esercizio ginnico e ... qualche preghiera hanno fatto, dunque, il miracolo.

Era tornata, così, la sensibilità ed il sangue aveva ripreso a circolare.

Il medico che lo ha il giorno successivo visitato, gli ha raccomandato delle pastiglie che favoriscono la circolazione del sangue acquistabili senza i documenti.

Dmitrij

Pian piano dovrebbe tornare tutto alla normalità:

la Stella di Natale (oramai da più di un mese la temperatura era costantemente sotto i venti gradi!) ha accompagnato Dmitrij per tempo, prima del congelamento totale, al nostro

“Rifugio” salvandogli in tal modo entrambi piedi da una sicura amputazione; ringraziamo il Signore!

Viesti, le Notizie

di Bratskij Mir

Anno XVIII - Numero 1– Gennaio 2021

(2)

Dmitrij ha quarantotto anni e da sedici vive senza una casa.

Egli ha vissuto l’ultimo periodo in una casa abbandonata senza riscaldamento e, prima di questa “soluzione”, presso chi gli offriva un lavoro assieme ad un alloggio.

Dmitrij non è mai stato sposato e non ha figli: i genitori sono morti e con le tre sorelle, che vivono lontano da Ussurijsk, non ha da anni contatti.

Quando si riprenderà totalmente e dopo le feste, inizieremo ad aiutarlo: anzitutto, rifacendogli avere i documenti.

Vladimir, invece, nostro ospite da un anno, era stato ricoverato alla fine di novembre ed al

“Centro Tau” è ritornato il ventinove dicembre dopo lunghi e approfonditi controlli effettuati anche a Vladivostok presso strutture mediche più specialistiche.

Grazie a Dio non è stata confermata la diagnosi preventivata per lui in un primo momento!

Vladimir rientra dall'ospedale al "Centro Tau"

Anche Anatolij è stato ricoverato per una decina di giorni ed è rientrato al “Centro Tau” il giorno trenta di dicembre.

Per altro, proprio in dicembre lo avevamo accompagnato alla polizia per il riconoscimento dell’identità, necessario per confermare la sua cittadinanza.

Anatolij si trova al “Centro Tau” dal gennaio di due anni fa e da allora cerchiamo di fargli ottenere i documenti di cui da molti anni lui è privo.

Ci siamo dovuti rivolgere al Tribunale, cercando dei testimoni per la conferma della sua presenza sul territorio della Federazione Russa alla data indicata dalla Legge, dal momento che i parenti

più stretti, un fratello ed una sorella, hanno rifiutato di farlo (!).

Anatolij

Speriamo, ora, che possa ricevere il “Pasport” in non molto tempo con tutti i documenti che ne conseguono e che ... goda di buona salute!

Evghenij riparte per una nuova vita

Evghenij è rimasto al “Centro Tau” per quasi due anni: ed il due di dicembre, dopo aver salutato e ringraziato tutti, con la sua borsa sulle spalle e il sorriso sulle labbra, se n’è andato.

Ricordo quando in inverno andavo a trovarlo, un paio di volte alla settimana, in ospedale, dopo che ci era arrivata una segnalazione.

Gli avevano amputato buona parte di entrambi i piedi a causa di un assideramento che lui aveva cercato di evitare accendendo un fuoco, ma che ... gli aveva ustionato anche parte della gamba:

non avendo già più la sensibilità.

Vivendo in strada, Evghenij si era fatto ingannare da alcune persone che, nel bel mezzo dell’inverno, gli avevano proposto un lavoro nel bosco, ma poi lo avevano abbandonato: e lui, cercando per alcuni giorni una via di uscita dal bosco e poi venendo fino ad Ussurijsk a piedi ...

aveva perso la sensibilità delle gambe e dei piedi.

Poi, dimesso dall’ospedale, era venuto al “Centro Tau” e, con tanta forza di volontà, si era rimesso in piedi: ormai ultimamente camminava anche senza bastone, pur zoppicando!

Al “Centro Tau”, Evghenij si era appassionato alla produzione dei ceri e delle saponette, ed era divenuto un vero e proprio specialista al punto che con lui si era organizzato anche un

(3)

“Laboratorio” per ragazzi a cui insegnava quest’arte.

Faceva anche i turni nella nostra portineria, guadagnando, in tal modo, dei soldini con cui si è curato i denti.

Lo abbiamo aiutato a farsi riconoscere l’invalidità e a ricevere la pensione, e lui ha ripreso fiducia in se stesso ed ha trovato la forza per reagire.

Ha ritrovato anche la fede in Dio.

Ha riflettuto molto in questi due anni ed ha riconosciuto i suoi errori passati.

Abbiamo parlato molto assieme, e lui ha anche pregato molto: l’ho visto!

Evghenij ora ha trovato un lavoro con la possibilità anche di essere alloggiato: e ha lasciato il nostro “Centro”.

Siamo tutti molto contenti per lui: e lui lo è ancora di più!

Evghenij lascia il "Centro Tau"

Questa è la nostra missione: offrire un’oasi per ritrovare se stessi e poi ripartire con le proprie gambe anche se zoppicano un pochino: ma questo è per non dimenticarsi del proprio passato e ritornare a commettere gli stessi errori!

Lui lavora e vive ancora in città, ad Ussurijsk, e sa che, almeno per il primo periodo, se qualcosa dovesse andare storto ... la nostra porta è aperta:

ma noi proprio non vogliamo che ritorni, se non per farci semplicemente una visita, e che prosegua diritto per la sua strada!

Tantissimi auguri, Evghenij!

Sasha, per sempre nel Presepe

È stato come un fulmine a cielo, più o meno, sereno!

Uno di quei colpi che trafiggono: che fanno male.

Ma c’era da aspettarselo, prima o poi, in verità.

Eppure ... non vorresti che mai avvenisse.

Lo abbiamo accolto al “Centro Tau” diverse volte, in questi anni: e se n’è andato per sempre proprio il giorno del suo compleanno: il tre dicembre!

Avevo scherzato diverse volte con lui su questo:

“Non sei mai riuscito, infatti, eccetto soltanto lo scorso anno, a festeggiare il tuo compleanno al

“Centro Tau”, ma sempre in strada!”.

Così come non è mai riuscito a festeggiare il Natale al “Centro Tau”, eccetto lo scorso anno.

È venuto suo fratello a darci la notizia: dopo che era stato chiamato dalla polizia per il riconoscimento all’obitorio.

Sasha è morto: di alcol.

Non ce l’ha fatta.

Quante volte gli abbiamo teso la mano in mille modi: ma la partita con questa vita terrena lui l’ha, purtroppo, davvero perduta.

Glielo avevo detto proprio quando, per la prima volta, aveva voluto lasciare il “Centro Tau”, pensando di “spaventarlo” con quelle dure parole e che potesse tornare, quindi, sui suoi passi: “Tu questa partita l’hai persa!”.

Non è bastato il suo talento: vero e proprio artista dell’intaglio del legno.

Aleksandr al lavoro

E, lo sappiamo bene, è la bellezza che salva il mondo.

E la Bellezza ha salvato Sasha per l’eternità: ne sono certo!

Civette, aquile, cofanetti, rose, stemmi, Madonne, il Sacro Volto di Cristo, Croci e tanto altro, di sacro e di profano: il legno, nelle sue

(4)

mani, diveniva “Bellezza” con il suo paziente lavoro con taglierini e scalpellini di ogni misura.

Ma una cosa Sasha non è mai riuscita a farla: il Bambinello del Presepe.

Anni fa, gli era stato ordinato un Presepe.

Sasha ha iniziato subito: i pastori, San Giuseppe, i Magi ... ma mai gli è venuta l’ispirazione per intagliare il Bambino.

Ci ha provato molte volte: non ci è mai riuscito.

Ed ogni volta che gli chiedevo il motivo, lui non rispondeva, oppure trovava scuse del tipo: “Non so ... c’è qualcosa che non mi soddisfa, che non mi piace in quel che ho fatto ... Non so neppure io che cosa!”.

E poi trovavo quel Bambino, che lui aveva intagliato e che a me sembrava al contrario perfetto, nel cestino della spazzatura: spezzato in mille pezzi.

Eccetto una volta, quando mi disse: “Non ne sono degno! Io non sono degno di fare quel Bambino!”.

Sasha lavorava con l’anima, non solo con i taglierini.

Sasha lavorava per la Bellezza, ed era cosciente della distanza che c’era tra Lei e la sua anima.

Ne parlammo: a lungo, e più volte.

Ma su questa terra ha vinto l’alcol.

Io, però, voglio credere, e credo, che ora Sasha sia in cielo.

Sì.

Credo che Sasha sia in cielo, e credo che ora lui sia parte proprio di quel celeste Presepe che non è riuscito a terminare su questa terra.

Io credo che il Padre di quel Bambino, la Bellezza, l’abbia chiamato in cielo nel giorno del suo compleanno per fargli gli auguri al posto mio, al posto nostro, del “Centro Tau”, che gli abbiamo voluto bene.

Al Padre del Bambino, nel suo celeste Presepe, mancava un intagliatore: infatti.

E Sasha, pur non sentendosi degno, ha accettato l’invito.

Per tutto il mese di dicembre, lassù, in cielo, Sasha ha intagliato il Bambinello.

Gli è venuto benissimo: un vero e proprio capolavoro!

Ora Sasha vive il suo Natale per l’eternità, in quel Presepe celeste, e contempla il Bambino assieme ai pastori e ai Magi, non distante da Maria e da Giuseppe.

E non lontano anche da San Francesco che, pur non ritenendosi degno, per la prima volta nella storia ha fatto un Presepio.

Buon Natale, Aleksandr!

Gli incontri settimanali con gli ospiti

Al “Centro Tau” ogni mattina, dopo gli esercizi di ginnastica fatti insieme, si tiene un breve incontro con gli ospiti da cui si estrae un tema che resta all’attenzione di tutti per l’intera giornata.

Anche in dicembre, per altro, sono proseguiti gli incontri settimanali con i nostri ospiti per suscitare e sviluppare in loro un interesse.

Così, il giorno tre di dicembre frate Stefano ha tenuto una conversazione con i nostri ospiti sui

“Comandamenti” proseguendo, in tal modo, su questa tematica religiosa un cammino iniziato già lo scorso anno.

I "Comandamenti"

Il giorno undici, invece, abbiamo disegnato tutti assieme: simili occupazioni ci fanno ritrovare quel “bambino” che è in ognuno di noi, ma anche sviluppano l’attenzione e la creatività.

Si disegna

Durante l’incontro del diciassette di dicembre si è continuato, viaggiando virtualmente e con la fantasia per i Paesi del mondo, a fare la

(5)

conoscenza della Cina: della sua antica cultura, entrando anche, con l’ausilio di alcuni video che abbiamo visionato assieme, nel leggendario Monastero “Shaolin” e nei segreti per avere una lunga vita.

Alla scoperta della Cina

Tali incontri e conversazioni con i nostri ospiti, riprenderanno a gennaio, dopo le feste di fine anno.

Un bel film, per crescere insieme

Come ogni domenica, anche nel mese di dicembre, assieme agli ospiti del “Centro Tau”

abbiamo visto un film.

La domenica sei è stata la volta di “Pelè”: bel film che ci ha fatto riflettere su parecchie cose, tra cui la forza di volontà che spinge ogni uomo in avanti per raggiungere obiettivi prefissati e la realizzazione dei propri sogni.

La domenica tredici, invece, è stata la volta di

“A spasso con Bob”: buon film ed assai adatto proprio ai nostri ospiti.

Avvicinandosi alla data del Natale secondo il Calendario Gregoriano, la domenica venti abbiamo visto “Dickens – L’uomo che inventò il Natale”.

E natalizio è stato anche il tema del film della domenica ventisette: “A Christmas Visitor”.

Vedere un film assieme passando un pomeriggio in serenità (e al caldo!), è importante perché sui temi emersi si può ritornare anche durante la settimana: spesso, infatti, in varie occasioni, durante i vari incontri, proprio io stesso faccio uso di questi temi per far passare dei messaggi positivi o che, comunque, possono far riflettere e crescere.

Si rompe il ghiaccio, si sfamano gli uccelli

Per tutto il mese di dicembre, gli ospiti del

“Centro Tau” hanno ... lottato contro il ghiaccio!

Già!

La forte nevicata della seconda metà di novembre, si è trasformata immediatamente in ghiaccio dalla coltre assai spessa a causa delle persistenti temperature, ben al di sotto dello zero in tutto il mese di dicembre.

Così, gli ospiti hanno molte volte, con tanta pazienza ed energia fisica, spaccato il ghiaccio che ricopriva il territorio ed i vialetti del giardino del “Centro Tau” rendendoli impraticabili e molto scivolosi e, quindi, pericolosi.

Si spacca il ghiaccio

Si è provveduto anche a ripulire dai pericolosissimi ghiaccioli penzolanti, una tettoia, mentre dal tetto dello stabile del “Centro Tau”, grazie alla forte ed apposita pendenza, la neve era scivolata giù da sola, prima che si trasformasse in ghiaccio.

In giardino, tra l’altro, vi è anche una piccola mangiatoia per gli uccellini che due anni fa era

(6)

stata sistemata sul ramo di una betulla dai bambini diversamente abili che, assieme ai loro genitori, frequentano il “Centro Tau”.

A causa della pandemia, però, i bambini hanno dovuto diradare la loro frequenza e, così, sono gli ospiti che si prendono cura degli uccellini affamati!

Il pericoloso ghiaccio sulla tettoia

Ci si prende cura degli uccellini

Insomma: in dicembre si è stati parecchio impegnati fisicamente, ma vi è stato modo anche di pensare agli uccellini.

In attesa della cena, comunque, i nostri ospiti generalmente guardano un pochino la televisione, qualcuno invece legge un libro ed altri si dedicano all’amato gioco del “Domino”.

Il gioco del "Domino"

Auguri, Xarija

Xarija ha compiuto sessantanove anni il sette dicembre, e lo abbiamo festeggiato durante la cena degli ospiti del “Centro Tau”.

Lui è di origine lituana, ma nel Primorije vive da più di quarant’anni e al “Centro Tau” si trova già da un anno e mezzo.

Il compleanno di Xarija

In passato ha lavorato come autista ed ora è pensionato: e senza casa!

Il figlio, infatti, all’inizio degli anni duemila, lo ha privato dell’appartamento con un inganno.

Così Xarija ha trovato negli ultimi tempi una sistemazione andando a vivere in un villaggio non lontano da Ussurijsk, presso una signora pensionata che, in cambio di qualche lavoretto domestico e nel giardino, gli ha offerto una stanza per quasi cinque anni.

Poi, però, è morta la sorella di questa signora e lei ha preso in affido i suoi figli per i quali aveva bisogno della stanza offerta anni prima a Xarija.

Rimasto nuovamente senza alloggio, ma con in mano la pensione di vecchiaia, comunque insufficiente per affittare una stanza, si era rivolto a noi, che lo avevamo accolto.

Per lui abbiamo iniziato il processo di inserimento in una “Casa di riposo”, ma esso è divenuto lunghissimo in questi ultimi anni: le liste di attesa sono interminabili.

A Xarija, nel giorno della sua festa, abbiamo augurato ogni bene e la serenità: preghiamo per lui.

Auguri!

Un “seminario” di riconciliazione Dalla sera del giorno undici a quella del giorno tredici, la Fraternità di Ussurijsk ha accolto otto

(7)

donne al secondo piano del “Centro Tau”, che hanno partecipato ad un “seminario” per chi ha commesso un aborto nella propria vita e vuole riconciliarsi con il proprio bambino, con Dio, con se stessa e con la vita.

A condurre il “seminario” sono state le Suore Canonisse e padre Daniel di Vladivostosk, frate Grazian ed una nostra parrocchiana, psicologa.

Questo “seminario”, se così lo si può chiamare, si era già svolto anche lo scorso anno con notevoli risultati positivi per le signore stesse, anzitutto.

Quest’anno, a conclusione del “seminario”, la domenica pomeriggio, le Suore Canonisse hanno regalato alle partecipanti ed anche agli ospiti del

“Centro Tau” un breve, ma bellissimo ed assai apprezzato da tutti, concerto prenatalizio!

Momenti del concerto

E noi abbiamo regalato alle suore ed alle partecipanti ... una saponetta confezionata dai nostri ospiti!

Festa di fine anno con i bimbi DVA

Domenica venti dicembre, i bambini diversamente abili si sono radunati al secondo piano dello stabile del “Centro Tau” con i loro genitori, per festeggiare la fine del vecchio anno ed accogliere quello nuovo.

A causa della pandemia, non accadeva da marzo che si radunassero tutti assieme e proprio la loro gioia di rivedersi è stata la caratteristica principale di questa festa: gioia grande anche mia e di tutti i genitori.

A causa della pandemia, infatti, quest’anno le attività di questo progetto erano state dapprima interrotte a partire dalla fine di marzo.

Poi, in piccolissimi gruppi erano parzialmente riprese con il mese di settembre.

Rispettando, comunque, il numero previsto dalle norme, i bambini con i genitori sono arrivati al

“Centro” già mascherati: in Russia, infatti, per l’ultimo giorno dell’anno, i bambini si mascherano come se fosse Carnevale: anzi, l’ultima dell’anno è proprio considerata la “Notte di Carnevale”!

Momenti della festa

Girotondi

(8)

Giochi, indovinelli, canti, girotondi attorno all’Albero affinché e finché non si illumini e tanta allegria sono stati gli ingredienti della festa:

tutto come tradizione!

Poi è arrivato anche, come tradizione, “Nonno Gelo” che ha ascoltato le poesie dei bambini e consegnato loro dei regali.

Arriva "Nonno gelo!"

I bambini parlano con "Nonno gelo"

La festa è terminata, ovviamente, consumando assieme un dolce e bevendo il tè caldo.

I regali

Tutti hanno lasciato il “Centro Tau” felicissimi e si sono dati appuntamento a gennaio, dopo le feste, nuovamente in piccoli gruppi per riprendere le abituali, quanto importanti per loro, attività formative e la coreografia e la ginnastica.

Osservando i genitori e i bambini, la loro allegria ed il loro entusiasmo, io pensavo a come questo signor “Coronavirus” sia stato particolarmente severo e ingrato con loro: come è possibile che proprio questi bambini ed i loro genitori abbiano pagato e debbano ancora pagare un prezzo così alto per via delle, giuste, misure per contrastare la diffusione della pandemia?

(9)

Bambini e genitori che per vivere hanno bisogno proprio di relazioni e di contatti umani e, direi, fisici, come si ha bisogno di ossigeno, sono stati cioè privati quest’anno dal virus della possibilità di incontrarsi.

Che il Signore fermi questa pandemia e dia, soprattutto a chi ne ha bisogno per vivere, come il pane e l’aria, la possibilità di incontrarsi!

Lo stupore del Presepe

Nonostante fosse stato accolto al “Centro Tau”

soltanto da una settimana, all’inizio del mese di dicembre Nikolaij ha varcato per la prima volta la soglia del “Laboratorio” e, con grande interesse, ha iniziato ad imparare a far saponette:

e già se la cava discretamente!

Anzi: nel mese di dicembre ha già evaso più di un’ordinazione e guadagnato quattro spiccioli che lo hanno reso molto felice: da quanto tempo non guadagnava dei soldi?

Speriamo che, come sembra, Nikolaij si appassioni a questa attività, come si era appassionato Evghenij che da poco ha lasciato il

“Centro Tau”.

A lui manca una gamba ed è rimasto ricoverato, dopo l’amputazione, per sei mesi nell’ospedale di Borisovka.

Io ho l’impressione che Nikolaij nasconda qualche cosa di bello nell’anima ...

Nikolaij impara a fare le saponette

Il giorno ventitré, come ogni anno, abbiamo allestito il Presepe, addobbato l’Albero e varie sale del “Centro” per il Natale ed il Capodanno.

Certo, Nikolaij non aveva mai visto prima un Presepe: non rientra nella tradizione Ortodossa,

anche se in questi ultimi anni in qualche parrocchia è possibile vederlo.

Ma io osservavo i suoi occhi mentre, seduto su una sedia, spolverava le statue del Presepe rimaste per un anno intero nel solaio: erano pieni di stupore, proprio come quelli di un bambino di fronte ad un qualche cosa di bello ed inatteso!

Nikolaij spolvera le statuette

Si allestisce il Presepio

Poi, un paio di giorni dopo Natale, mi è capitato, per caso, di osservare Nikolaij che s’intratteneva, come “contemplando”, lo stesso Presepio ormai allestito ed illuminato dalle lucette di ogni colore che brillano ad intermittenza: con quegli stessi occhi pieni di stupore.

Il Presepio del "Centro Tau"

(10)

Chissà se Nikolaij stesse dialogando proprio con il Bambino del Presepio?

Chissà cosa nasconde Nikolaij nella sua anima?

Fare buon uso del proprio guadagno!

Aleksandr, ospite del “Centro Tau”, lo ha ricevuto in regalo dallo Stato, il giorno ventiquattro di dicembre, grazie ad un programma sociale di riabilitazione: un bastone di cui molto necessitava, vista la sua condizione fisica.

Alekasandr con il nuovo bastone

Andreij, invece, qualche giorno prima, un bastone lo ha acquistato da sé con “suoi” soldi:

assieme anche a occhiali per la lettura!

Andrei con i nuovi acquisti!

Ad Andreij, infatti, abbiamo da qualche settimana proposto di fare dei turni in portineria:

ovviamente, dietro ad un compenso.

E lui ha stupito tutti perché, al primo “stipendio”, invece di andare ... a comprare dei pacchetti di sigarette, ha acquistato quanto egli riteneva gli fosse più utile.

Andreij, a seguito di un investimento subito da un’automobile, è rimasto in ospedale diverse

settimane e poi, dopo le dimissioni, è stato da noi accolto.

Tra l’altro lui dice di aver capito da solo, in quest’ultimo periodo, che deve smettere di fumare: soprattutto perché ne benefici la salute, ma anche per risparmiare!

Anche Vladimir ha iniziato a fare turni in portineria: e lui ha deciso di utilizzare parte dei soldi guadagnati per le spese burocratiche che dovrà sostenere per riottenere il “Pasport” di cui è privo da alcuni anni.

Insomma: sembra che valorizzare le persone e il farli “guadagnare”, riconoscendo il loro impegno e lavoro, quei “quattro soldi”, siano un buon stimolo per riflettere sulla propria vita e, magari, cambiare alcuni lati negativi!

La festa di Natale nelle parrocchie

L’anno duemila e venti, con la pandemia, ha impedito, ai parrocchiani di Ussurijsk e di Arsenev, di celebrare assieme la Pasqua e tante altre feste, oltre che ogni domenica e di potersi incontrare in tante altre occasioni.

Ma il Natale, pur osservando tutte le misure sanitarie necessarie, la maggior parte dei parrocchiani che potevano l’hanno finalmente festeggiato in parrocchia.

I frati, così, sono partiti per Arsenev nel primo pomeriggio della vigilia di Natale, secondo il Calendario Gregoriano.

Lungo la strada si sono fermati a Lubianka dove è stata celebrata la Santa Messa della Vigilia per i cattolici del luogo: forse, in assoluto la prima Messa di Natale ... in tutto il mondo, per via del fuso orario!

Poi si è proseguito per Arsenev dove i parrocchiani, con mascherine e distanza sociale, hanno fatto festa a Gesù che è nato nel bel Presepio allestito sotto l’altare.

Il Presepio di Arsenev

(11)

Quindi, dopo la celebrazione, i non pochi bambini presenti hanno ricevuto un regalo e si è cenato assieme in serenità: ciò non avveniva dal mese di marzo.

Passata la notte ad Arsenev, il giorno di Natale, i frati sono ripartiti per Ussurijsk dove ormai di sera è stata celebrata la Santa Messa per il buon numero di parrocchiani locali presenti: sono venuti anche da Pakrovka!

Anche ad Ussurijsk i bambini hanno ricevuto un regalo e si sono scattate fotografie di fronte al Presepio allestito, in cappella, da frate Grazian.

Il Presepio ad Ussurijsk

Poi si è cenato assieme, chiacchierando amabilmente ed esprimendo la speranza che al più presto ci si possa rivedere.

Tutti i parrocchiani di entrambe le parrocchie e i frati sono stati contentissimi, finalmente, di potersi reincontrare, con la preghiera che la nascita di Gesù porti con sé anche la fine della pandemia!

Il nostro “Doposcuola”

E con fatica siamo arrivati, dunque, alle vacanze invernali!

Quello scolastico, quest’anno, è stato fino ad ora, e lo sarà presumibilmente ancora a lungo ... una sorta di “Calvario”: un po’ in tutto il mondo!

Così, anche l’anno scolastico del nostro

“Doposcuola” del “Centro Tau” è una sorta di

“Calvario”.

Riprenderanno le scuole dopo il Natale secondo il Calendario Giuliano?

Chissà!

C’è chi lo mette molto seriamente in dubbio.

C’è, invece, chi dice che le vacanze saranno prolungate di un paio di settimane; e chi dice che tutto proseguirà senza ulteriori interruzioni, come era avvenuto a novembre.

Vedremo.

Intanto noi, al “Doposcuola” abbiamo aggiunto in quest’ultimo mese di dicembre anche le lezioni di russo, oltre a quelle di matematica e di inglese.

Del resto al “Doposcuola”, in quest’ultimo mese, si sono aggiunti altri tre ragazzi bisognosi di lezioni: in totale, così, sono quindici.

Certo: gli anni scorsi i ragazzi erano oltre trenta, ma quest’anno le ripetizioni si tengono online, come si sa a motivo della pandemia, e non tutti i ragazzi hanno a casa un computer a disposizione o internet.

Potevamo, poi, privare i ragazzi di una festa di fine anno come abbiamo sempre fatto?

Certamente no.

E l’abbiamo, così, organizzata: online, naturalmente.

La festa si è svolta nel pomeriggio del ventotto di dicembre.

I ragazzi, assieme agli insegnanti e ai frati, si sono collegati sulla piattaforma “Zoom”: ma collegate, a sorpresa, erano anche delle amiche italiane dei nostri ragazzi del “Doposcuola”!

L’insegnante di matematica ha salutato tutti i presenti ringraziando anche le amiche italiane.

Frate Stefano ha detto di essere molto contento di questa festa che ha permesso a tutti di vedersi ed incontrarsi, seppur virtualmente, e nonostante la pandemia ed il fuso orario ... : in Italia erano soltanto le sei del mattino!

Egli ha fatto gli auguri a tutti: e di buon anno nuovo e di Natale!

Poi è stata la volta degli auguri di Natalija Arkadevna e di frate Grazian che hanno detto di sperare di rivedere presto i ragazzi correre per le scale del “Centro Tau, al termine della pandemia.

Quindi, i ragazzi hanno cantato, proposto degli indovinelli, recitato poesie e fatto gli auguri a tutti: contraccambiati anche dalle amiche dall’Italia con gli applausi, che sono un linguaggio internazionale.

Ad ogni ragazzo è stato anche fatto arrivare per tempo un regalo di cui sono stati molto contenti e che noi avevamo confezionato con cura nei giorni precedenti.

(12)

Lo scambio di auguri con i ragazzi del "Doposcuola"

Lo sappiamo: essi vengono da famiglie numerose o, comunque, poco abbienti e frequentano il nostro “Doposcuola” non avendo la possibilità di pagare delle ripetizioni private.

Ora i ragazzi saranno in vacanza e ci si ritroverà, in gennaio, sempre davanti allo schermo di un computer, per le ripetizioni online: almeno lo speriamo!

Quando riaprirà la “Mensa sociale”?

È ancora chiusa la “Mensa sociale” del “Centro Tau”: per ragioni legate alla sicurezza sanitaria.

Ancora per quanto?

Non lo sappiamo: probabilmente ancora per alcuni mesi.

Vi è anche da considerare che, con ogni probabilità, quando riapriremo la nostra “Mensa sociale”, saranno ben di più, numericamente, coloro che la frequenteranno: la crisi economica, che tocca intere famiglie e le persone più deboli, si fa già seriamente sentire!

Per ora, intanto, anche in dicembre abbiamo continuato a distribuire dei pacchi-alimentari a chi la frequentava prima della pandemia:

pensionati soli ed invalidi poco abbienti.

Inoltre, il trenta di dicembre abbiamo aggiunto nei pacchi anche della frutta: simbolo delle feste natalizie su tutte le tavole della Russia, e non solo.

Pacchi-alimentari ed auguri!

Ma, consegnando i pacchi-alimentari, soprattutto abbiamo fatto i nostri più cari auguri ai nostri amici che li hanno ritirati: e che l’arrivo del Signore Gesù nel Natale porti anche alla riapertura della nostra “Mensa sociale” di cui loro hanno molto bisogno!

Brat Stefano

(13)

Se vuoi aiutare i Frati Francescani di Ussurijsk puoi inviare offerte a:

Provincia S. Antonio dei Frati Minori Intesa san Paolo

IBAN IT19Y0306909606100000062449 Oppure:

Curia Provinciale dei Frati Minori Via Farini 10, 20154 Milano

conto corrente postale n. 29396207

In entrambi i casi è indispensabile segnalare la causale di versamento:

BRATSKIJ MIR (Russia), e specificare l’intenzione delle offerte (Centro Tau, Parrocchie di Ussurijsk e di Arsenev, intenzioni di Sante Messe, Fraternità Francescana … altro).

Per ulteriori informazioni:

[email protected] Tel. 3498739685

[email protected]

Riferimenti

Documenti correlati

Illustrazioni pagine iniziali e finali: Roberto Ronchi (disegno) e Ennio Bufi MAD5 (disegno pag.123), Studio Parlapà e Andrea Cavallini (colore) | Mappe: Andrea Da Rold (disegno)

I poveri del Vangelo, dicono i padri, sono coloro che scelgono la povertà stessa di Cristo: non attaccano il cuore ad alcun bene terreno o persona, nemmeno a se stessi

Un grazie sin d’ora ad Eleonora Negri che ci parlerà di questa bella figura femminile mentre i giovani del trio Sturm und Drung della Scuola di Musica di Fiesole eseguiranno il

Subito dopo gli operatori della Cisl di Venezia illustreranno i servizi forniti dal sindacato per sostenerli nella ricerca del lavoro e presenteranno il progetto “La

2 Dio a lui le piaghe quelle scritte nel libro questo; 19 e se qualcuno tolga dalle parole del libro della profezia questa, toglierà Dio la parte di lui dall’albero

Grazie al vostro supporto il campo sportivo come la ludoteka potranno svlgere le loro attivita’ di animazione, di supporto spicologico,alla scoperta del mondo a volte molto,

Nel 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka, che permise ai resti del Corpo d’Armata Alpino di sfuggi- re all’accerchiamento delle forze sovietiche nell’in- verno 1942-43,

La seconda domenica ci concentreremo sulla figura di Giovanni Battista un bel personaggio che ci insegna a desiderare l’incontro con Gesù, a desiderare che venga nella vita e