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7- CERTIFICAZIONE

UNI CE1 EN 1041:

intormazioni tornite dai fabbricanti

di dispositivi medici

M. Granchi, C. Trinastich

La presente norma tecnica ana- lizza le informazioni che devo- n o accompagnare i dispositivi medici oggetto della Direttiva 93/42/CEE (dispositivi medici) e della Direttiva 90/385/CEE (dispositivi medici impiantabi- li) modificate dalla Direttiva 2007/47/CE. Di fatto, la norma fornisce u n supporto al soddi- sfacimento dei pertinenti requi- siti essenziali delle due diretti- ve. L o s c o p o della n o r m a è dunque quello di dotare i fab- bricanti di una guida completa relativamente alle informazioni da fornire insieme ai dispositivi medici; non specifica la lingua da utilizzare né i m e z z i m e - diante i quali è possibile fornire queste informazioni. L'adozio- ne delle indicazioni della nor- ma, quindi, fornisce la presun- zione di conformità ai perti- n e n t i r e q u i s i t i d e l l e d u e direttive.

GENERALITÀ SULLA NORMA

La UNI CE1 E N 1041 analizza le informazioni che il fabbri- cante di un dispositivo medico deve fornire insieme al prodot- to stesso al consumatore finale.

Per "informazioni" si intende

tutto il materiale, a prescindere dalla forma in cui è fornito, re- lativo alla identificazione, de- scrizione tecnica e utilizzo di un dispositivo medico destina- to a garantirne un utilizzo sicu- ro, efficace e conforme.

Vediamo ora nel dettaglio, co- sa si intende per dispositivo medico, come riportato dalla Direttiva 2007147lCE: un dis- positivo medico è un "qualun- q u e strumento, apparecchio, impianto, software, sostanza o altro prodotto, utilizzato da so- lo o in combinazione, compresi gli accessori tra cui il software destinato dal fabbricante ad es- sere impiegato specificamente con finalità diagnostiche e/o te- rapeutiche e necessario al cor- retto funzionamento del dispo- sitivo stesso, destinato dal fab- bricante ad essere impiegato sull'uomo a fini di:

diagnosi, prevenzione, con- trollo, trattamento o attenua- zione di malattie;

diagnosi, controllo, tratta- mento, attenuazione o com- pensazione di una ferita o di

u n handicap;

studio, sostituzione o modifi- ca dell'anatomia oppure di u n processo fìiologico;

controllo del concepimento;

che non eserciti nel o sul corpo umano l'azione principale cui è destinato con mezzi farmacolo- gici, immunologici o mediante processi metabolici, m a la cui funzione possa essere coadiu-

vata da tali mezzi".

REQUISITI GENERALI DELLE INFORMAZIONI

Indipendentemente dagli spe- cifici requisiti analizzati nel se- guito, le informazioni devono sempre tenere conto degli uti- lizzatori previsti, delle condi- zioni di utilizzo e di tutto quel- lo che riguarda il dispositivo necessario per un suo utilizzo sicuro ed efficace.

In tal senso è necessario che le informazioni fornite risponda- no aicriteri di applicabilità (le informazioni devono essere ef- fettivamente applicabili e rife- rirsi strettamente al dispositivo fornito) e accessibilità (le in- formazioni devono essere fa- cilmente comprensibili.agli uti- lizzatori tenendo conto della loro presunta età, istruzione, conoscenza e formazione). Ri- spetto a quest'ultimo aspetto è dunque fondamentale distin- guere tra i dispositivi medici distribuiti esclusivamente pres-

Pulizia Induslriale e Sanificazione SEiTEMBRE 2012

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P R O F E S S I O N A L L

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so centri ospedalieri, o comunque strutture me- diche, da quelli venduti dalla grande distribu- zione o comunque ad un pubblico non stretta- mente medico (si pensi agli strumenti per mi- surare la pressione, ai termometri, alle bilance, ecc.).

Ulteriori requisiti generali che le informazioni devono avere sono quelli di disponibilità (vale a dire, esse devono essere sempre disponibili, in funzione della vita utile del dispositivo me- dico) e soprattutto di sicurezza: il mezzo utiliz- zato per fornire le informazioni deve essere protetto da fenomeni di corruzione, degrado o deterioramento siano essi casuali o voluti.

Qualora queste si possano verificare, è neces- sario inserire delle informazioni relative alle modalità da adottare, da parte del cliente fina- le, al fine di contattare rapidamente il fabbri- cante per segnalare queste anomalie e dunque ripristinare le informazioni originali.

REQUISITI SPECIFICI SECONDO LA DIRETTIVA

DISPOSITIVi MEDICALI (93142lCEE) Di seguito sono riportati i principali requisiti di sicurezza richiesti dalla Direttiva 93142lCEE in merito alle informazioni che devono accompa- gnare i dispositivi medici e le correlate soluzioni proposte dalla norma tecnica qui analizzata:

imballaggio e/o etichettatura devono permet- tere una chiara distinzione tra prodotti sterili e non: il requisito richiede, in definitiva, che laddove uno stesso prodotto venga venduto sia in versione sterile che in versione non ste- rile, l'imballo o l'etichettatura sullo stesso prodotto devono permettere chiaramente di distinguere le due versioni. La simbologia da utilizzarsi per i prodottisterili è queila indi- cata dalla norma EN 980;

in caso di prodotti che emettano radiazioni, vi devono essere specifiche indicazioni di sicu- rezza: questa voce è applicabile non solo ai dispositivi che emettono radiazioni ionizzan- ti ma anche ai dispositivi laser; in questi casi è sempre necessario dare informazioni di sicu- rezza specifiche durante l'uso del dispositivo, per quanto concerne le caratteristiche della radiazione emessa, i mezzi di protezione del paziente e dell'utilizzatore e le modalità di utilizzo scorretto (con conseguenti possibili pericoli);

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CERTIFICAZIONE

le informazioni devono sem- pre permettere un utilizzo si- curo del dispositivo: queste informazioni di sicurezza de- vono figurare, quando possi- bile, sul prodotto stesso (me- diante etichettatura idonea), sull'imballaggio e su uno o più fogli illustrativi forniti col prodotto. Le informazioni, inoltre, possono anche essere fornite in formato elettroni- co (CD o DVD imballati col dispositivo, oppure riferi- menti a indirizzi su Internet), secondo quanto indicato nel- l'appendice B della norma.

Tuttavia il fornire le informa- zioni in formato cartaceo op- pure elettronico non deve es- sere visto come una semplice scelta commerciale o econo- mica, quanto piuttosto deve

scaturire da una valutazione dei rischi che il Fabbricante effettua, al fine di concludere se la soluzione elettronica possa essere quella migliore in funzione dei rischi effetti- vamente presenti nell'uso del dispositivo e nella tipologia (età, formazione, ecc.) di utenti che ragionevolmente utilizzeranno quel dispositi- vo;

l'etichetta del dispositivo deve contenere informazioni speci- fiche. Queste sono tipica-

mente:

- il nome e indirizzo del fab- bricante (o del suo rappre- sentate europeo autorizzato qualora il fabbricante extra europeo non abbia una pro- pria sede nella Comunità);

-

nel caso di dispositivi com-

plessi, i dettagli strettamente necessari alla identificazione del dispositivo (eventual- mente da ripetere anche nel- le istruzioni per l'uso);

- se del caso, la parola "Steri- le", indicata come richiesto dalla norma EN 980 al fine di non richiedere una sua even- tuale successiva traduzione nella lingua del paese di dis- tribuzione. In questo caso, tramite opportuna simbolo- gia, devono essere indicati anche i metodi di sterilizza- zione;

- se del caso, il codice del lotto o il numero di serie, indicati sempre secondo le prescri- zioni deila norma EN 980 al fine di non richiedere una lo- ro traduzione;

-

se del caso, una data entro

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cui è necessario utilizzare il dispositivo, secondo le indi- cazioni sempre della norma EN 980 (tipicamente si segue la forma AAAA-MM);

-

qualora non sia necessaria la data di scadenza, indicare la data di fabbricazione nella forma AAAA;

- se del caso, l'indicazione che il dispositivo è "monouso";

- condizioni specifiche di ma- nipolazione e10 immagazzi- namento (per esempio, tem- peratura, radiazioni elettro- magnetiche, ecc.) qualora queste possano incidere sulla funzionalità o sulla sicurezza del dispositivo;

- eventuali istruzioni specifi- che di funzionamento, in par- ticolare laddove il funziona- mento del dispositivo po- trebbe non essere imme- diatamente comprensibile per talune categorie di utiliz- zatori (pazienti a domicilio, praticanti l'automedicazione, ecc.);

le istruzioni per l'uso devono contenere informazioni speci- fiche. Queste sono tipicamen-

te:

- quanto richiesto per l'eti- chetta, tranne il numero di lotto e la data di scadenza;

-

informazioni inerenti le mo- dalità di connessione sicura del dispositivo con altri dis- positivi medici o attrezzature qualora la funzione del dis- positivo possa essere esegui- ta solo a seguito di questa connessione;

- informazioni inerenti gli in- terventi che deve eseguire l'u- tilizzatore per installare cor- r e t t a m e n t e il dispositivo (qualora l'installazione non spetti al Fabbricante o a suo personale autorizzato) e le in- formazioni strettamente ne-

cessarie per eseguire gli inter- venti di manutenzione e tara- tura richiesti per mantenere nel tempo un sicuro funziona- mento del dispositivo;

-

in caso di dispositivi riutiliz- zabili, indicazioni relative ai procedimenti appropriati per la loro riutilizzazione, com- presa la pulizia, la disinfezio- ne, l'imballaggio e, se previ- sta, la metodologia di steriliz- zazione;

-

le informazioni relative alle radiazioni eventualmente emessa dal dispositivo du- rante il suo funzionamento (natura radiazione, tipo, in- tensità, distribuzione). In conseguenza di ciò è necessa- rio inserire tutte le correlate prescrizioni di sicurezza al fi- ne di evitare un'esposizione dannosa sia al paziente che al personale sanitario.

REQUISITI SPECIFICI SECONDO

LA DIRETTIVA DISPOSITM MEDICI IMPIANTABILI A'ITIVI (901385lCEE)

Di seguito sono riportati i principali requisiti di sicurezza r i c h i e s t i d a l l a D i r e t t i v a 901385lCEE in merito alle in- formazioni che devono accom- pagnare i dispositivi medici impiantabili attivi e le correla- t e soluzioni proposte dalla norma tecnica qui analizzata:

il dispositivo deve presentare un codice che permette una identificazione univoca del dispositivo stesso e del fabbri- cante: questo dispositivo de- ve poter essere letto, nei limi- ti del possibile, senza ricorre- r e ad un i n t e r v e n t o chi- rurgico (per esempio, utilizzo di simboli radio opachi);

le informazioni necessarie al funzionamento del dispositi- vo e fornite tramite il proprio sistema di visualizzazione de- vono essere sempre facilmen- te comprensibili. Questa indi- cazione vale sia verso l'utiliz- zatore (medico che esegue l'impianto) sia verso il pa- ziente. Di fatto è sempre ne- cessario che queste informa- zioni vengano visualizzate nella lingua ufficiale del pae- se di utilizzo del dispositivo;

le informazioni da raccoglie- re sull'imballaggio che assi- cura la sterilità del dispositi- vo:

- metodo di sterilizzazione uti- lizzato dal Fabbricante, se- condo quanto previsto dalla norma EN 980. La dicitura STERILE prevista dalla EN 980 deve essere indicata sem- pre sull'imballaggio;

- nome e indirizzo del Fabbri- cante;

-

descrizione del dispositivo;

- qualora si tratti di dispositivo per indagini cliniche, la dici- tura "esclusivamente per in- dagini cliniche'' t r a d o t t a eventualmente nella lingua ufficiale del paese di utilizzo;

-

data di fabbricazione, nella simbologia presentata dalla norma EN 980;

- data di scadenza per l'im- pianto del dispositivo in sicu- rezza;

le informazioni da raccoglie- re sull'im ballaggio commer- ciale:

- nome e indirizzo del fabbri- cante, oltre che del rappre- sentante autorizzato in Euro- pa nel caso in cui il Fabbri- cante non abbia una sede commerciale all'interno del- la Comunità; le informazioni sono necessarie al fine di contattare il Fabbricante del

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dispositivo in caso di necessi- tà da parte dell'utilizzatore finale;

-

condizioni specifiche di ma- nipolazione e10 immagazzi- namento (per esempio, tem- peratura, radiazioni elettro- magnetiche, ecc.) qualora queste possano incidere sul- la funzionalità o sulla sicu- rezza del dispositivo;

le informazioni da raccoglie- re sulle istruzioni per l'uso:

- anno di autorizzazione, da parte dell'organismo notifi- cato, all'affissione del mar- chio CE;

- le informazioni sopra indica- te relativamente all'imbal- laggio, tranne la data di fab- bricazione e la data di sca- denza;

-

elenco dei rischi residui le-

gati all'impianto del disposi- tivo sul paziente;

- indicazioni relative alla even- tuale nuova sterilizzazione del dispositivo in caso di im- ballo danneggiato;

-

informazioni relative alle av- vertenze che il medico deve comunicare al paziente pri- ma di procedere all'impianto del dispositivo;

- data di emissione e ultima re- visione delle istruzioni per l'uso.

CONCLUSIONI

Lo scopo della norma tecnica è dunque quello di fornire al fabbricante tutte le indicazioni necessarie a poter realizzare idonee informazioni per l'uso che devono accompagnare un

dispositivo medico; come visto queste informazioni non sono esclusivamente quelle che rien- trano più banalmente nelle istruzioni per l'uso (che come visto, possono essere fornite, in taluni casi, anche in formato elettronico), ma anche le infor- mazioni da posizionare sul pro- dotto (tramite etichettatura) e sull'imballo che accompagna il prodotto. Adottando queste in- dicazioni, si garantisce la pre- sunzione di conformità nei con- Ponti dei pertinenti requisiti es- senziali di sicurezza delle Direttive 93142lCEE e 9013851 CEE modificate entrambe dalla Direttiva 2007147lCE.

Massimo Granchi, Christian Trinastich mtm consulting S.r.l.

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